Tutti gli articoli sulle versioni del Perrault e dei F.lli Grimm

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Ipotesi della trasformazione del racconto a partire dai rituali funebri endocannibalici fino ai racconti del Perrault e dei F.lli Grimm:
5) Lupo e taglialegna gli estremi, nipote e nonna i mediatori; il demone germanico Loki vicino al lupo della fiaba grimmiana


La fiaba popolare, il popolo, gli ultimi elaborano un racconto in cui tutto il "male" viene concentrato nel lupo e il bene in un cacciatore o nel taglialegna. La figura del taglialegna è anche nella versione del Perrault. Il taglialegna può essere considerato nelle due versioni l'anti-lupo. Nella versione del Perrault il lupo ha paura di esser visto dai taglialegna (accostabili al dio tricefalo dei Galli); in una versione dei F.lli Grimm, quella definitiva, il taglialegna apre la pancia al lupo. Quindi se dovessimo tracciare i personaggi estremi del racconto dovremmo riferirci al lupo e al taglialegna. I personaggi mediatori sono invece l'eroina e la nonna; ossia la vita che viene e la vita che se ne va. Il lupo ingloba i due personaggi femminili, ma il taglialegna diventa nei suoi confronti colui che lo fa partorire. Ma quale altro personaggio maschile nei miti nordici dell'Europa partorisce? E' il dio norreno Loki, un demone ambiguo bisessuale. Il divino cavallo ad otto zampe Sleipnir, il cavallo volante di Odino, con le rune incise sui denti, è stato generato da Loki trasformatosi in puledra e montato erroneamente dallo stallone Svaðilfœri. Fra l'altro Fenrir, gigantesco lupo della mitologia norrena, è nato dall'unione tra il dio Loki e la gigantessa Angrboða. Il nome di Fenrir significa probabilmente "Lupo della brughiera", o "Lupo della palude". Proprio questo lupo Fenrir, quando giungerà la fine del mondo, il Ragnarök, sarà tanto grande e forte da divorare lo stesso Padre di Tutto, Odino. Loki ha pure una caratteristica del lupo di Cappuccetto Rosso, cioè è proteiforme e in diversi racconti appare sotto forma di un salmone o del mare, o di una foca o di una cavalla. Inoltre il dio Loki conosceva le pratiche magiche che comportavano comportamenti sconvenienti per i maschi (Saga degli Ynglingar,7 di Snorri), nella fattispecie pratiche di travestitismo e omosessualità. Loki, divinità che semina zizzania, accusa esplicitamente Odino di praticare questo tipo di magia(Lokasenna,24, dall'Edda poetica). Queste pratiche magiche, nella mitologia norrena, sono retaggio degli dei Vani, probabilmente gli dei pregermanici legati ai lavoratori della terra, mentre gli dei Asi, fra cui Odino, (vedi articolo sulla differenza tra dei Vani e dei Asi) sono gli dei sovrani molto legati ai guerrieri. La maga per eccellenza è la dea dei Vani, Freyja: questa dea ha insegnato la magia e la divinazione agli stessi dei Asi e alle sacerdotesse (da Saga degli Ynglingar, 4 di Snorri ).
Quindi potrebbe essere tracciato un filo, un collegamento tra lo sciamano di antiche culture nordiche pregermaniche, un dio proteiforme e bisessuale come Loki e il lupo del racconto di Cappuccetto rosso. E questo non esclude un coinvolgimento di tipo agrario nelle antiche significazioni della storia di Cappuccetto rosso. La versione dei F.lli Grimm potrebbe anche esprimere l'avversione, il pregiudizio che i germano-norreno-scandinavi tenevano nei confronti di rituali che comportavano il travestitismo e una sorta di omosessualità. Probabilmente per questo erano molto diffuse in quella cultura le sacerdotesse.
La presenza del cacciatore, probabilmente, è conseguenza del rapportarsi del racconto fiabesco con la realtà storica medievale. Ci sono notizie risalenti all'età di Carlo Magno in cui è chiaramente segnalato che a quel tempo esisteva la figura professionale, il mestiere di cacciatore di lupi.
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Loki e l'invenzione della rete da pesca, da un manoscritto islandese del XVIII secolo


Tutti gli articoli sulle versioni del Perrault e dei F.lli Grimm

1 - Premessa


2 - Il lupo nella cultura dei greci


3 - Alla ricerca della pietra simbolo della sterilità


4 - Le pietre nel ventre dell'iniziando sciamano


5 - Divoramento e travestitismo nelle iniziazioni tribali


6 - Culto delle pietre presso i Lapponi


7 - Il lupo nelle culture che praticavano un'agricoltura primordiale


8 - I Lupercalia dei Romani


9 - La struttura dei Lupercalia


10 - Il lupo e i sette capretti


11 - Lo spirito del grano nell'ultimo covone denominato il Vecchio, la Vecchia e anche il Lupo


12 - I popoli che praticavano la patrofagia, i racconti popolari con la prova cannibalica


13 - Il racconto rielaborato e ambientato in una cultura in cui si praticava la patrofagia e si aveva il terrore degli spiriti


14 - l'ipotesi del lupo come demone della morte, e l'ipotesi agraria connessa alle antiche feste germaniche


15 - Il carattere solitamente critico dei racconti popolari verso le classi superiori, ma nella versione dei F.lli Grimm il lupo acquisisce una funzione quasi conservativa


16 - Lupo e taglialegna gli estremi, nipote e nonna i mediatori; il demone germanico Loki vicino al lupo della fiaba grimmiana


17 - Il comportamento del lupo come indice di civiltà


18 - Il comportamento del lupo nei confronti dell'uomo dal medioevo fino ai fatti del lupo di Gévaudan


19 - Interpretazione storica della versione del Perrault, le ruelles e le preziose


20 - Le versioni più studiate della fiaba di Cappuccetto rosso



Tutti gli articoli sulle versioni popolari di Cappuccetto rosso

1 - Le versioni orali del racconto in cui il percorso per raggiungere la nonna sembra abbia una parte rilevante

2 - La versione orale dell'Haute-Bretagne in cui la nonna potrebbe indicare un campo o una vigna o vite sterile

3 - Le due versioni de la Nièvre. In una di esse la fanciulla si salva

4 - La versione della Touraine. In questo racconto al lupo subentra il diavolo e la fanciulla si salva

5 - La versione del Forez in cui la fanciulla cede il paniere al lupo e poi viene divorata

6 - La versione raccolta a Valencay nell'Indre in cui la fanciulla dice alla finta nonna che ha delle grandi mani e quella le risponde che servono per frustarla

7 - La versione provenzale, molto simile a quelle del Forez, ma più eleborata

8 - La generazione agricola per talee, associata nei miti e nei racconti enigmatici all'endocannibalismo e all'incesto

9 - Le correlazioni tra i miti e il culto di Fauna-Bona Dea e i racconti orali di Cappuccetto rosso

10 - L'alternativa del percorso come traccia per risolvere l'indovinello del racconto enigmatico

11 - Il sostrato culturale della religione arcaica dei Romani: ovvero l'agricoltura - La fondazione di Roma legata a un solco tracciato dall'aratro tirato da un toro e una vacca

12 - Analogie e differenze tra mirto e vite - Il mirto pianta spia del tempo, Il dio Fauno sia lupo, sia serpente, sia lupino

13 - Le madonne nere francesi rimpiazzarono le figure divine pagane, e principalmente Bona Dea





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