Tutti gli articoli sulle versioni del Perrault e dei F.lli Grimm

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Alla ricerca della pietra simbolo della sterilità


I simboli non sono qualcosa di universalmente valido in tutte le epoche e presso tutti i popoli e le culture. Il simbolo è ben definito nello spazio e nel tempo. Si sono trovati nella leggendaria Grecia arcadica degli uomini che erano definiti uomini-lupi o lupi mannari, abbiamo visto che rispettavano un ciclo di otto anni solari o di 99 cicli lunari. Pure dislocato nell'antica Arcadia era il re Licaone che uccideva un figlio o un nipote oppure ancora un prigioniero per fare libagioni di sangue agli dei. Ma l'Arcadia è a due passi dall'Elide(sono due regioni del Peloponneso) e nell'Elide a Olimpia, o meglio accanto, sul monte Crono(Goffredo Bandinelli, Enciclopedia italiana 1931, voce Crono), vi era il culto a Crono più importante in Grecia, ove ogni 4 anni venivano celebrate le Olimpiadi, gli agoni più importanti di tutto il mondo greco. Anche Pausania accenna a un mito che solevasi raccontare in Arcadia, in cui veniva raccontato che il certame, l’agone olimpico risalisse a prima che il genere umano fosse sulla terra e cioè a quando Zeus e Crono si affrontarono in una gara di lotta e i Cureti disputarono la prima gara di corsa(Pausania, Periegesi, VIII, 2,2). E nel mito Rea (la Sovrana), consorte di Crono, da, al posto del figlio Zeus, un sasso avvolto in un panno, ma secondo altre versioni un puledro, perché gli aveva annunciato di aver partorito un cavallo. Sembra vicina la soluzione, considerato il gesto di Rea, ma è veramente difficile paragonare la triade Rea, Crono e Zeus con la triade della favola di Cappuccetto rosso, ovvero la fanciulla, la nonna e il cacciatore o il taglialegna. Quindi bisogna seguire un'altra strada. Probabilmente il dare una pietra a un tipo di cannibale come Crono è un gesto metaforico che rimanda al suo carattere particolare: l'immobilismo di un dio debole che si comporta come un re ossessionato dal suo eventuale successore. Il perché la pietra abbia assunto il simbolismo della sterilità probabilmente bisogna cercarlo in campo etnologico, riportando dei casi in cui le pietre nelle viscere hanno invece una significazione positiva. E' probabile che ciò che in un'antica cultura era positivo sia stato negativizzato in una cultura successiva nel tempo o vicina nello spazio: da qui il ricorso alla metafora della pietra come sterilità, come negazione della vita..
E' vero che le pietre, e in special modo la trasformazione in statua di pietra o di sale, in numerosi contesti mitici e/o culturali, sono simbolo della non continuità, della morte e quindi della sterilità, ma sono pure numerosi i contesti culturali presso cui le pietre e le rocce sono luoghi elettivi presso i quali si rifugiano gli spiriti. Le pietre possono avere simboli svariati, il loro significato cambia a secondo del contesto e per esempio avere delle viscere di pietra indica persona coraggiosissima che non ha paura di alcuno. Le viscere di pietra le doveva avere come vedremo nel prossimo paragrafo lo sciamano, nelle società a prevalente economia di caccia e raccolta, cui era demandato il compito di andare all'altro mondo e comunicare con gli spiriti e gli antenati e riprendere le anime disperse.
continua...

Rea consegna a Crono un sasso avvolto in un panno


Tutti gli articoli sulle versioni del Perrault e dei F.lli Grimm

1 - Premessa


2 - Il lupo nella cultura dei greci


3 - Alla ricerca della pietra simbolo della sterilità


4 - Le pietre nel ventre dell'iniziando sciamano


5 - Divoramento e travestitismo nelle iniziazioni tribali


6 - Culto delle pietre presso i Lapponi


7 - Il lupo nelle culture che praticavano un'agricoltura primordiale


8 - I Lupercalia dei Romani


9 - La struttura dei Lupercalia


10 - Il lupo e i sette capretti


11 - Lo spirito del grano nell'ultimo covone denominato il Vecchio, la Vecchia e anche il Lupo


12 - I popoli che praticavano la patrofagia, i racconti popolari con la prova cannibalica


13 - Il racconto rielaborato e ambientato in una cultura in cui si praticava la patrofagia e si aveva il terrore degli spiriti


14 - l'ipotesi del lupo come demone della morte, e l'ipotesi agraria connessa alle antiche feste germaniche


15 - Il carattere solitamente critico dei racconti popolari verso le classi superiori, ma nella versione dei F.lli Grimm il lupo acquisisce una funzione quasi conservativa


16 - Lupo e taglialegna gli estremi, nipote e nonna i mediatori; il demone germanico Loki vicino al lupo della fiaba grimmiana


17 - Il comportamento del lupo come indice di civiltà


18 - Il comportamento del lupo nei confronti dell'uomo dal medioevo fino ai fatti del lupo di Gévaudan


19 - Interpretazione storica della versione del Perrault, le ruelles e le preziose


20 - Le versioni più studiate della fiaba di Cappuccetto rosso



Tutti gli articoli sulle versioni popolari di Cappuccetto rosso

1 - Le versioni orali del racconto in cui il percorso per raggiungere la nonna sembra abbia una parte rilevante

2 - La versione orale dell'Haute-Bretagne in cui la nonna potrebbe indicare un campo o una vigna o vite sterile

3 - Le due versioni de la Nièvre. In una di esse la fanciulla si salva

4 - La versione della Touraine. In questo racconto al lupo subentra il diavolo e la fanciulla si salva

5 - La versione del Forez in cui la fanciulla cede il paniere al lupo e poi viene divorata

6 - La versione raccolta a Valencay nell'Indre in cui la fanciulla dice alla finta nonna che ha delle grandi mani e quella le risponde che servono per frustarla

7 - La versione provenzale, molto simile a quelle del Forez, ma più eleborata

8 - La generazione agricola per talee, associata nei miti e nei racconti enigmatici all'endocannibalismo e all'incesto

9 - Le correlazioni tra i miti e il culto di Fauna-Bona Dea e i racconti orali di Cappuccetto rosso

10 - L'alternativa del percorso come traccia per risolvere l'indovinello del racconto enigmatico

11 - Il sostrato culturale della religione arcaica dei Romani: ovvero l'agricoltura - La fondazione di Roma legata a un solco tracciato dall'aratro tirato da un toro e una vacca

12 - Analogie e differenze tra mirto e vite - Il mirto pianta spia del tempo, Il dio Fauno sia lupo, sia serpente, sia lupino

13 - Le madonne nere francesi rimpiazzarono le figure divine pagane, e principalmente Bona Dea





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