Tutti gli articoli sulle versioni del Perrault e dei F.lli Grimm
Pietre nello stomaco dell'iniziando nelle iniziazioni per sciamano
Lo sciamano è essenzialmente un intermediario tra gli uomini e gli
spiriti, tra il mondo di quà e il mondo di là. Per la capacità di
spostamento della sua anima è anche un guaritore di quelle malattie
la cui causa, è ritenuto,
sia l'allontanamento dell'anima dal corpo del malato. Lo sciamano, una
forma di sacerdozio, è o era diffusa fino a non molto tempo fa in Siberia,
nell'alto settentrione
dell'Europa e nell'America settentrionale, forma sacerdotale non esclusiva,
però, perché nelle aree in cui è diffuso lo sciamanesimo,
anche il capofamiglia svolge alcune funzioni rituali. Lo sciamanesimo per solito
insiste in culture
di cacciatori, raccoglitori e pescatori e in culture di cacciatori che sono
anche piccoli allevatori e probabilmente anche in culture, che pur mantenendo
la caccia e la raccolta come risorse principale, adottano una agricoltura primordiale.
Per accedere alla condizione di sciamano l'iniziando deve superare una prova
iniziatica che ne mette a dura prova la resistenza psicofisica. Infatti l'iniziazione
sciamanica si differenzia dalle altre per l'impressionante intensificarsi dei
riti e soprattutto della parte di questi che riguardano le prove di sofferenza.
Fra quest'ultime, sicuramente vissute a livello onirico-allucinatorio, in qualche
cultura siberiana c'è l'apertura del ventre e la sostituzione delle
viscere con pietre sacre( vedi Anita Seppilli, Poesia e magia, Torino 1971,
p.56) o con
cristalli
magici
(vedi V. Propp, Le radici storiche dei racconti di fate, Torino 1972, p.151).
La sostituzione degli organi sottolinea il cambiamento dell'iniziando che da
uomo comune, con viscere responsabili dello stato di paura, passa ad essere
una persona capace di affrontare tutti i rischi e tutti i pericoli dei viaggi
nell'altro mondo. Tutto ciò che subisce l'iniziando sciamano nella prova
iniziatica, per lo più a livello allucinatorio, è da considerare
diretto non al suo corpo fisico, ma alla sua anima, che, grazie a tecniche
provocatorie del trance (durante
il quale stato lo sciamano perde la coscienza e quindi apparentemente l'anima)
dovrà essere capace di viaggi ultraterreni. Le pietre sacre o i cristalli
magici possono essere considerati il dono che la divinità, gli antenati,
il totem ha elargito all'iniziando e grazie al quale egli potrà svolgere
con successo le sue funzioni. Nel contempo le pietre sottolineano la sottomissione
dell'iniziando
all'essere iniziatore. Mi pare interessante citare un particolare di una cerimonia
iniziatica ad una società segreta degli Indiani di Nutka Sound dell'America
settentrionale, i cui membri imitavano i lupi. Ogni nuovo membro della società deve
essere iniziato dai lupi. La sera un gruppo di Indiani travestiti con pelli
di lupo
entrano nel
villaggio, s'impadroniscono del novizio e lo portano nella foresta. Il giorno
dopo i lupi riportano come fosse morto il novizio, e i membri della società
debbono farlo ritornare in vita. Si crede che i lupi gli abbiano messo nel
corpo una pietra magica e bisogna levargliela prima che rinasca. Si lascia
il finto cadavere steso in terra, due stregoni vanno a levargli la pietra e
il novizio resuscita( J.G. Frazer, Il ramo d'oro, editio minor, Torino 1973,
p.1073). Si può arguire, da questa cerimonia, che il novizio è entrato
a far parte della società segreta perché un "lupo" antenato
gli ha inserito nel corpo una pietra, come fosse un distintivo o un contrassegno
di morte. Quando ritornerà
in vita il novizio sarà un'altra persona, ma prima
che questo
avvenga
bisogna che la pietra gli venga tolta, perché probabilmente non sono
compatibili lo stato di morte, contrassegnato dalla pietra in corpo, e lo stato
di vita.
Ritornando all'iniziazione sciamanica si deve precisare che segno dell'effettivo
passaggio delle pietre sacre possono essere considerate le incisioni che effettivamente
vengono praticate sul tessuto subcutaneo dell'iniziando. Tipico passaggio
dell'iniziazione in genere, non soltanto quella per sciamano, è il divoramento
dell'iniziando da parte dell'essere iniziatore. L'essere iniziatore è impersonato
dallo sciamano che dirige il rito e che verosimilmente è mascherato. Travestitismo
e divoramento nell'iniziazione li vedremo nel prossimo paragrafo: sia il divoramento,
sia il travestitismo sono presenti nella fiaba di Cappuccetto rosso.
Continua...

Tutti gli articoli sulle versioni del Perrault e dei F.lli Grimm
1 - Premessa
2 - Il lupo nella cultura dei greci
3 - Alla ricerca della pietra simbolo della sterilità
4 - Le pietre nel ventre dell'iniziando sciamano
5 - Divoramento e travestitismo nelle iniziazioni tribali
6 - Culto delle pietre presso i Lapponi
7 - Il lupo nelle culture che praticavano un'agricoltura primordiale
8 - I Lupercalia dei Romani
9 - La struttura dei Lupercalia
10 - Il lupo e i sette capretti
11 - Lo spirito del grano nell'ultimo covone denominato il Vecchio, la Vecchia e anche il Lupo
12 - I popoli che praticavano la patrofagia, i racconti popolari con la prova cannibalica
13 - Il racconto rielaborato e ambientato in una cultura in cui si praticava la patrofagia e si aveva il terrore degli spiriti
14 - l'ipotesi del lupo come demone della morte, e l'ipotesi agraria connessa alle antiche feste germaniche
15 - Il carattere solitamente critico dei racconti popolari verso le classi superiori, ma nella versione dei F.lli Grimm il lupo acquisisce una funzione quasi conservativa
16 - Lupo e taglialegna gli estremi, nipote e nonna i mediatori; il demone germanico Loki vicino al lupo della fiaba grimmiana
17 - Il comportamento del lupo come indice di civiltà
18 - Il comportamento del lupo nei confronti dell'uomo dal medioevo fino ai fatti del lupo di Gévaudan
19 - Interpretazione storica della versione del Perrault, le ruelles e le preziose
20 - Le versioni più studiate della fiaba di Cappuccetto rosso
Tutti gli articoli sulle versioni popolari di Cappuccetto rosso
1 - Le versioni orali del racconto in cui il percorso per raggiungere la nonna sembra abbia una parte rilevante
2 - La versione orale dell'Haute-Bretagne in cui la nonna potrebbe indicare un campo o una vigna o vite sterile
3
- Le due versioni de la Nièvre. In una di esse la fanciulla si salva
4
- La versione della Touraine. In questo racconto al lupo subentra il diavolo e la fanciulla si salva
5 - La versione del Forez in cui la fanciulla cede il paniere al lupo e poi viene divorata
6 - La versione raccolta a Valencay nell'Indre in cui la fanciulla dice alla finta nonna che ha delle grandi mani e quella le risponde che servono per frustarla
7 - La versione provenzale, molto simile a quelle del Forez, ma più eleborata
8 - La generazione agricola per talee, associata nei miti e nei racconti enigmatici all'endocannibalismo e all'incesto
9 - Le correlazioni tra i miti e il culto di Fauna-Bona Dea e i racconti orali di Cappuccetto rosso
10 - L'alternativa del percorso come traccia per risolvere l'indovinello del racconto enigmatico
11 - Il sostrato culturale della religione arcaica dei Romani: ovvero l'agricoltura - La fondazione di Roma legata a un solco tracciato dall'aratro tirato da un toro e una vacca
12 - Analogie e differenze tra mirto e vite - Il mirto pianta spia del tempo, Il dio Fauno sia lupo, sia serpente, sia lupino
13 - Le madonne nere francesi rimpiazzarono le figure divine pagane, e principalmente Bona Dea
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racconto rielaborato e ambientato in una cultura in cui si praticava
la patrofagia e si aveva il terrore degli spiriti, l'ipotesi del lupo come
demone della morte, ipotesi agraria connessa alle antiche feste germaniche,
carattere solitamente critico dei racconti popolari verso le classi
superiori, lupo con funzione
quasi conservativa, Lupo e taglialegna gli estremi, nipote e nonna i mediatori,
demone germanico Loki vicino al lupo della fiaba grimmiana,
Il comportamento del lupo come indice di civiltà, comportamento del
lupo nei confronti dell'uomo dal medioevo fino ai fatti del lupo di
Gévaudan,
Interpretazione storica della versione del Perrault, le ruelles, le preziose,
versioni fiaba di Cappuccetto rosso