Tutti gli articoli sulle versioni popolari di Cappuccetto rosso

VII - Le versioni di Chaperon Rouge riportate nella rivista francese Mélusine nel XIX secolo: la versione provenzale


C'è pure una versione provenzale del racconto. La versione fu pubblicata con la firma di G. De M. su Armana prouvencau per 1883, pp.50-52, e poi pubblicata pure su Melusine. In effetti tale versione sembra una ricostruzione più elaborata e precisa della versione raccolta nel Forez. Mentre in quella la fanciulla non aveva un nome, in questa versione si chiama Cappuccetto Rosso ed è la madre che le ordina di portare un paniere con un pò di burro e una galletta, ovvero un dolce di pasta sfoglia(nella versione del Forez del burro e dei formaggi). Anche in questa versione la fanciulla sceglie la strada delle spille e da al lupo il paniere come da lui suggerito. Rispetto a quella del Forez è precisato che il lupo prima di mettersi a letto si acconcia in testa la cuffia della nonna. Le esclamazioni della fanciulla al cospetto del lupo quando entra nel letto sono più numerose. La fanciulla dice alla finta nonna che il tono della sua voce è grosso, e il lupo risponde che serve per farsi intendere meglio(questa esclamazione manca in quella del Forez). All'esclamazione "Nonna che unghia lunghe che hai?", in questa versione il lupo risponde che ciò serve per prenderla meglio, mentra nella versione del Forez il lupo rispondeva ch'era per via della vecchiaia. La versione finisce col divoramento della fanciulla e non presenta una morale. Se si può fare un commento, questo commento è lo stesso di colui che curò la pubblicazione del racconto su Mélusine: l'autore non ha precisato quando e come ha raccolto questo racconto. Di seguito la versione in francese come riportata da Mélusine:


Il y avait une fois une petite qu'on appelait le Chaperon rouge. Sa mère lui mit, dans son petit panier, un pot de beurre avec une galette et lui dit : Mignonne, va porter cela à ta grand. Le petit Chaperon rouge se mit en route, et en route rencontra le loup qui lui dit :
— « Petite, où vas-tu? »
— « Je vais chez ma grand porter un pot de beurre avec une galette. »
— « Et quel chemin prendras-tu,le chemin des pierrettes ou le chemin des épinglettes? »
— « Celui des épinglettes, je pourrai en ramasser. »
— « Mais ton panier te gênera ; donne-le-moi, je te le porterai ; je prendrai le chemin des pierrettes et nous nous retrouverons à la porte de ta grand.»
Et le Chaperon rouge lui donne son panier et le loup part à grande course pour arriver premier.
Quand il fut arrivé : « Pan ! pan !» à la porte.
— « Qui est là » dit la grand.
— « C'est moi, votre petite fille ; je vous apporte un pot de beurre et de la galette. »
— « Eh bien, hausse le loquet et pose tout cela sur la table ».
Là-dessus le loup entra, se jeta sur la grand et la dévora. Quand il fut rassasié, il mit ce qui restait dans l'armoire et le sang dans un plat sous la table ; puis il s'affubla de la coiffe de la vieille et s'alla coucher dans son lit.
Le pauvre Chaperon rouge à son tour vint frapper :
— « Pan ! Pan ! »
— « Qui est là? »
— « C'est moi, votre petite, qui vous apporte des épinglettes.»
— « Eh ! Bien, lève le loquet et tu les mettras sur la table. »
— « Je vous apportais un pot de beurre et une galette, mais j'ai rencontré le loup qui m'a demandé mon panier ; j'ai eu peur d'être mangée et je le lui ai donné. »
— « Et tu as bien fait, mignonne. »
— « Oh! ma grand, j'ai une belle faim ! »
— « Tiens,ouvre l'armoire, tu trouveras de la viande, manges-en. »
Et, comme la petite mangeait la viandasse, le loup disait:
— « Ho! la petite qui mange la chair, la chair de sa grand ! la chair de sa grand !»
— « Que dites-vous,ma grand, que je mange votre chair? »
— « Hé ! non ! je te disais de té dépêcher, de venir te coucher. »
— « Oh! ma grand, j'ai une belle soif! »
— « Tiens, bois dans ce plat plein de vin, sous la table. »
Comme elle buvait, le loup disait :
- « Oh! la petite qui boit le sang, le sang de sa grand ! le sang de sa grand ! »
— « Mais que dites-vous, ma grand que je bois votre sang? »
— « Hé! non, je disais que j'aurai bientôt cent ans. »
— « Oh! ma grand, j'ai une belle envie de dormir! »
— « Eh ! bien ! viens te coucher tout contre moi. »
Quand le Chaperon rouge fut couché, il trouva dans le lit des jambes toutes poilues.
- « ah Mon Dieu! ma grand, vous avez bien du poil aux jambes! »
— « C'est de vieillesse,mon enfant!»
— « Mon Dieu, ma grand, vous avez un bien gros parler ! »
— « C'est pour mieux me faire entendre, mon enfant! »
— « Mon Dieu! ma grand, vous avez de bien grandes oreilles! »
— « C'est pour mieux t'écouter, mon enfant! »
— « Mon Dieu! ma grand, vous avez un bien gros nez !»
— « C'est pour mieux te sentir , mon enfant! »
— « Mon Dieu! Ma grand, vous avez des yeux bien luisants ! »
— « C'est pour mieux te voir, mon enfant!»
— « Mon Dieu! ma grand, vous avez des ongles bien longs! »
— « C'est pour mieux te saisir, mon enfant! »
— « Mon Dieu! ma grand, vous avez de bien longues dents! »
— « C'est pour mieux te manger, mon enfant ! »
Et, là-dessus, happ ! le loup la dévora.
Continua...


Tutti gli articoli sulle versioni popolari di Cappuccetto rosso

1 - Le versioni orali del racconto in cui il percorso per raggiungere la nonna sembra abbia una parte rilevante

2 - La versione orale dell'Haute-Bretagne in cui la nonna potrebbe indicare un campo o una vigna o vite sterile

3 - Le due versioni de la Nièvre. In una di esse la fanciulla si salva

4 - La versione della Touraine. In questo racconto al lupo subentra il diavolo e la fanciulla si salva

5 - La versione del Forez in cui la fanciulla cede il paniere al lupo e poi viene divorata

6 - La versione raccolta a Valencay nell'Indre in cui la fanciulla dice alla finta nonna che ha delle grandi mani e quella le risponde che servono per frustarla

7 - La versione provenzale, molto simile a quelle del Forez, ma più eleborata

8 - La generazione agricola per talee, associata nei miti e nei racconti enigmatici all'endocannibalismo e all'incesto

9 - Le correlazioni tra i miti e il culto di Fauna-Bona Dea e i racconti orali di Cappuccetto rosso

10 - L'alternativa del percorso come traccia per risolvere l'indovinello del racconto enigmatico

11 - Il sostrato culturale della religione arcaica dei Romani: ovvero l'agricoltura - La fondazione di Roma legata a un solco tracciato dall'aratro tirato da un toro e una vacca

12 - Analogie e differenze tra mirto e vite - Il mirto pianta spia del tempo, Il dio Fauno sia lupo, sia serpente, sia lupino

13 - Le madonne nere francesi rimpiazzarono le figure divine pagane, e principalmente Bona Dea





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