NEWS - Tutti gli sport(escluso il calcio)


News passione per motori da virgilio.it

News passione motori

News n. 1
Il traffico sulle autostrade oggi in tempo reale

La situazione del traffico sulle autostrade italiane nella giornata del 19 settembre 2025 si presenta con criticità principalmente dovute a lavori programmati, in particolare sul tratto Genova-Ventimiglia (A10) dove si registrano importanti chiusure e deviazioni. In questo articolo verranno fornite informazioni aggiornate su tutte le tratte coinvolte e raccomandazioni utili per chi si mette in viaggio, con esempi come la chiusura notturna sull’A10 e altre possibili deviazioni dovute ai lavori in corso.

 

A10 GENOVA-VENTIMIGLIA



00:01 – Tra Bivio A10/A7 Milano-Genova e Genova Pra’
Tratto Chiuso per lavori programmati fino alle 05:00 del 19 settembre 2025.
Direzione Ventimiglia
Entrata consigliata verso Ventimiglia: Genova Pra’. Il tratto coinvolto va dal km 10.7 (Bivio A10/A7 Milano-Genova) al km 0.0 (Genova Pra’) per una lunghezza di 10,7 km.
Motivo: Lavori sulla carreggiata. Si raccomanda massima prudenza e di pianificare percorsi alternativi.

Fonte: Autostrade per l’Italia

Data articolo: Thu, 18 Sep 2025 22:08:00 +0000
News n. 2
Milano, Ferrari corre a oltre 80 km/h in centro: il vigile lo incita

Corre in pieno centro con la Ferrari superando gli 80 all’ora, finché un vigile lo ferma ma invece di multarlo gli chiede di sgasare: a Milano un controllo stradale si è trasformato in spettacolo, scatenando una valanga di polemiche. Girato con occhiali Ray-Ban Meta, un reel di pochi secondi mostra Jonathan Gak al volante di una 812 Superfast che sfonda senza ritegno il limite di velocità stabilito dalla legge, mentre il V12 da 800 cavalli urla tra i palazzi.

Il vigile invita a “sgasare”

Poco dopo l’accelerata, l’auto viene fermata da una pattuglia della Polizia Locale di Milano. L’agente, in uniforme estiva ufficiale completa di pistola d’ordinanza e manette, sembra in procinto di prendere dei provvedimenti, ma gli sviluppi prendono una piega improvvisa: invece di contestare l’infrazione, l’autorità si complimenta con il conducente e lo invita a “sgasare†per sentire meglio il motore.

Visualizza questo post su Instagram

Il Codice della Strada vieta di produrre rumori molesti e condurre il veicolo in modo da creare pericolo per pedoni e altri automobilisti, mentre qui il tono diventa quasi celebrativo, in netto contrasto con le regole che lo stesso agente dovrebbe far rispettare.

Il filmato è stato rilanciato su Instagram da 6to6motor con la caption:

“Cose che ci capitano nelle nostre avventure in Europaâ€

In poche ore ha raccolto oltre 250.000 like e milioni di visualizzazioni. La viralità ha amplificato lo scontro di percezioni perché da un lato sottolinea il fascino intramontabile delle supercar italiane, dall’altro la sensazione che le istituzioni abbiano ceduto a un eccesso di compiacenza.

Attacchi all’autorità

La gran parte dei commenti punta il dito contro il vigile. Molti utenti denunciano una Milano indulgente verso i trasgressori al volante, altri definiscono l’agente vergognoso e qualcuno ancora lo accusa di esaltare chi “sgasa” col macchinone invece di tutelare le categorie fragili. Il tono comune è di indignazione: in una città che da anni cerca di gestire traffico, incidenti e inquinamento, la scena di un agente che invita a “fare musica†con un dodici cilindri diventa subito simbolica, una crepa nella fiducia.

La polemica non riguarda solo un episodio isolato. Milano vive una tensione costante tra due immagini: alla metropoli internazionale che accoglie lusso ed eventi fa da contraltare una quotidianità fatta di ciclisti, pedoni, famiglie costrette a convivere con il traffico. Vedere una 812 Superfast (uno dei gioielli della collezione di Haaland) lanciata a oltre 80 km/h e un vigile in apparenza indulgente riassume la contraddizione.

Resta da capire se dopo la scena immortalata ci siano stati ulteriori controlli o sanzioni. Il reel mostra un frammento, il che dà adito a qualunque ipotesi, comprese quelle fantasiose e il silenzio adottato dalla Polizia Locale non aiuta a sciogliere i dubbi. Resta però la forza dell’impatto mediatico: milioni di persone hanno visto e commentato quel minuto di video, e per molti la sostanza non cambia. In attesa di chiarimenti, anche un’auto da sogno, tra i grattacieli di Milano, può trasformarsi in un boomerang di polemiche. La linea di confine tra passione e imprudenza è sottile, e quando la oltrepassi la città intera se ne accorge.

Data articolo: Thu, 18 Sep 2025 14:56:30 +0000
News n. 3
Fiat 500 Torino, la Cinquina torna a Mirafiori con motore ibrido e un prezzo speciale

Fiat riporta la sua icona nello stabilimento che l’ha resa leggenda. La 500 Hybrid Torino è insieme celebrazione e rivincita: un’icona che rinasce nello stesso stabilimento da cui la Casa italiana ha scritto pagine decisive della sua storia.

Presentazione al pubblico

La nuova serie speciale farà il suo esordio ufficiale al Salone Auto Torino 2025, in programma dal 26 al 28 settembre, quando il pubblico potrà vedere da vicino fin dove la creatività italiana, e nello specifico quella torinese, sa spingersi ancora oggi. La prima uscita in un evento richiamante appassionati e addetti ai lavori da tutta Europa enfatizza il valore simbolico della città nel panorama internazionale.

All’esterno spiccano due tinte dedicate, Yellow Gold e Ocean Green, a cui se ne affiancano cinque opzionali. Distinguere l’edizione è questione di istanti, grazie al badge con la Mole Antonelliana, simbolo inconfondibile di Torino, accanto al logo Hybrid, che sottolinea la tecnologia mild-hybrid adottata.

Fiat 500 Hybrid Torino: display da 10,25 pollici a bordo
Ufficio Stampa Fiat
La Fiat 500 Hybrid Torino ospita a bordo un display da 10,25 pollici

Per quanto riguarda gli interni, la 500 Hybrid Torino punta su dettagli esclusivi come i sedili in tessuto dedicato con logo Fabbrica Italiana Automobili Torino, il cruscotto in tinta carrozzeria e il volante soft-touch nero. Scelte volte a richiamare le origini del brand e, al tempo stesso, conferire un tono personale all’abitacolo. Passando alla tecnologia, il conducente gestisce tutto tramite un display da 10,25 pollici con DAB, Apple CarPlay wireless, Android Auto, mirror USB e servizi connessi, e la dotazione comprende pure avviamento senza chiave, climatizzatore automatico, cruise control, sensori luce, pioggia e parcheggio.

Nel “ventre” della nuova Cinquina pulsa il motore FireFly 1.0 tre cilindri da 65 CV, conforme alla normativa E6bis, abbinato a un cambio manuale a sei rapporti. La spinta è supportata dal sistema mild-hybrid a 12V, che ottimizza consumi e riduce l’impatto ambientale, integrandosi nella filosofia di un modello sostenibile e rispettoso della tradizione. Sul fronte efficienza, dichiara un consumo medio di 5 l/100 km ed emissioni di anidride carbonica pari a 120 g/km secondo il ciclo WLTP.

Il prezzo di lancio e la promo

Olivier François, CEO di Fiat e CMO globale di Stellantis ha dichiarato:

“Mirafiori non è solo una fabbrica, è il cuore di Fiat, e oggi la leggendaria 500 torna finalmente a casa, a Torino, con un’edizione speciale, la 500 Hybrid Torino. Un modello che rende omaggio alle nostre origini e che continua a essere simbolo di innovazione, cultura e società italianaâ€.

Un ritorno carico di simbolismo: la 500, nata nel 1957, si lega di nuovo alla città che ne ha visto i primi passi, confermandosi emblema di innovazione e cultura italiana.

I prezzi di listino della Fiat 500 Hybrid Torino 1.0 65 CV partono da 20.900 euro (IPT e contributo PFU esclusi), tuttavia con le promo in corso scendono a 19.900 euro, e ulteriormente a 18.950 euro scegliendo il finanziamento Stellantis Financial Services insieme alla rottamazione di un veicolo fino a Euro 4. La formula prevede anticipo di 4.903 euro, poi 35 rate da 129 euro e una rata finale residua di 12.794 euro, con TAN fisso 5,99% e TAEG 8,53%. Nonostante la Torino nasca a scopo celebrativo, le condizioni di vendita fanno felici le tasche del grande pubblico.

Data articolo: Thu, 18 Sep 2025 13:53:58 +0000
News n. 4
Hurba 300S: il nuovo maxi scooter elettrico con 350 km di autonomia

Hurba punta a conquistare il segmento della mobilità elettrica a due ruote, presentando un nuovo maxi scooter a zero emissioni con un’autonomia di ben 350 km. Si chiama Hurba 300S e rappresenta un bel passo in avanti per una sostenibilità senza ansia da ricarica. Un prodotto che unisce caratteristiche di livello a un’integrazione elettronica che punta a non far rimpiangere l’assenza di combustione. Il tutto a un prezzo sempre più accessibile.

Prestazioni che non temono l’extraurbano

Con il 300S, Hurba raccoglie la sfida di creare un maxi scooter con prestazioni dinamiche che facciano vivere le strade extraurbane senza compromessi. Per questo al cuore del progetto troviamo un motore elettrico con una potenza di picco di 11 kW e 100 Nm di coppia massima. Numeri che permettono di completare uno scatto da 0 a 100 km/h in meno di 10 secondi, oltre a raggiungere una velocità massima di 130 km/h. La progressione elettrica è stata resa vigorosa ma lineare, per regalare un’esperienza progressiva e confortevole, estremizzando le qualità della trazione a zero emissioni. 

Batteria che garantisce 350 km

A dare autonomia all’Hurba 300S ci pensa una nuova batteria Nanocarbon 2.0, con 10,73 kWh e una maggiore densità energetica rispetto alle versioni tradizionali. Nel quotidiano questo si trasforma in un’autonomia di 350 km, un valore ai vertici del segmento e che abbatte il concetto di ansia da ricarica. Per fare il pieno al 300S sono necessarie dalle 3 alle 5 ore, a seconda della potenza della ricarica veloce. Per una presa standard invece il tempo sale fino a quasi 12 ore.

Ciclistica e dotazioni

Dal punto di vista tecnico, l’Hurba 300S adotta una ciclistica solida, pensata per garantire stabilità e comfort. Le sospensioni sono idrauliche a steli rovesciati e serbatoio separato, mentre i freni a disco hanno pinze maggiorate e frenata combinata. Le ruote da 14 pollici contribuiscono ad assorbire le buche e rendere lo scooter maneggevole anche nelle manovre a bassa velocità. A livello di dotazioni, spicca un ricco corredo tecnologico: display connesso con Apple CarPlay e Android Auto Wireless, aggiornamenti over-the-air per mantenere sempre le impostazioni dello scooter al meglio, grazie anche alla funzione di diagnostica live. Nel corso del 2026 è atteso anche il sistema Aras, per il monitoraggio dell’angolo cieco e l’avviso agli incroci.

Prezzo da 6.042 euro

Uno degli aspetti più interessanti dell’Hurba 300S è il prezzo di partenza: 6.042 euro, compreso di incentivi statali per i veicoli elettrici. Una cifra che lo rende competitivo rispetto alla concorrenza, soprattutto a parità di autonomia e le dotazioni.

Da fine 2024 l’assemblaggio e il controllo qualità sono fatti in Italia, vicino Roma, un dettaglio che aggiunge valore al progetto e garantisce standard qualitativi elevati. L’azienda punta a conquistare non solo il pubblico giovane e attento alla sostenibilità, ma anche chi utilizza lo scooter come mezzo principale per spostarsi ogni giorno, cercando affidabilità e costi di gestione contenuti. Con il 300S, Hurba lancia un segnale forte al mercato: l’elettrico può essere una scelta concreta e quotidiana, non più solo un’alternativa di nicchia. Uno scooter capace di unire autonomia, praticità e prezzo accessibile potrebbe davvero rappresentare il punto di svolta per la mobilità urbana del futuro.

Data articolo: Thu, 18 Sep 2025 11:17:17 +0000
News n. 5
Incentivi auto, ancora polemica: il vero dramma è che non favoriranno il nostro Paese

Gli ecoincentivi auto stanno per tornare e, come spesso accade, lo fanno accompagnati da una scia di polemiche. Dal 15 ottobre gli automobilisti potranno beneficiare di sconti fino a 11 mila euro per l’acquisto di un’auto nuova, con l’obiettivo di spingere la transizione ecologica e rinnovare il parco auto italiano. Una notizia che potrebbe sembrare positiva, ma che porta con sé una contraddizione difficile da ignorare: gran parte dei fondi potrebbero andare in Cina.

I dettagli degli sconti

Il piano del governo prevede incentivi con due scaglioni legati all’ISEE. L’importo del bonus cambia, raggiunge infatti gli 11.000 euro in caso di reddito sotto i 30.000, che scende a 9.000 euro in caso di ISEE tra i 30.000 e i 40.000 euro. Per ottenerli, il meccanismo non è lo stesso già visto nelle precedenti campagne: bisognerà infatti registrarsi sulla piattaforma che nei prossimi giorni verrà lanciata da Sogei compilando tutti i dati necessari, per poi ottenere i voucher per l’acquisto della vettura al concessionario, che dovrà essere di massimo 40.000 euro iva compresa. Una formula semplice, che ha il merito di rendere immediato il risparmio per l’acquirente. La domanda che ci si pone in questi giorni però, è un’altra: a chi andranno davvero questi soldi?

Solo tre elettriche sono fatte in Italia

Qui sta il nodo più discusso. L’Italia continua a perdere posti di lavoro all’interno della produzione auto. Se un tempo era un polo fondamentale dell’industria europea, ora pochissimi modelli vengono prodotti (almeno in parte) nel Bel Paese. Di questi, le elettriche sono ancora meno, tre per essere precisi: Fiat 500e, Jeep Compass e DS8. Le ultime due, però, hanno prezzi che superano i limiti previsti dagli incentivi, rendendole di fatto escluse dal programma.

Di conseguenza, l’unica vera elettrica “Made in Italy†che rientra nei parametri è la 500e prodotta nel famoso stabilimento di Mirafiori. A questa si aggiunge la DR1, modello cinese che viene però unicamente allestito in Italia. Il risultato è che, nonostante i 600 milioni messi a disposizione dal governo, la maggior parte dei fondi finirà a sostenere Case automobilistiche straniere. Una contraddizione che ha scatenato le critiche di chi sperava in una politica industriale capace di difendere davvero il comparto nazionale.

Quanti soldi rimangono

A questo punto facciamo due conti, anche solo per ipotesi. Di Fiat 500e ne vengono vendute in Italia una media di 7 al giorno, ma ipotizzando la corsa agli ecoincentivi, i numeri potrebbero anche essere sensibilmente maggiori. Se ci si dovesse aspettare una vendita di circa 20 vetture nella giornata in cui si presume finiscano gli ecoincentivi, ovvero quasi il triplo della media giornaliera, appena 200 mila euro circa dei 600.000 resterebbero in Italia.

Se invece si arrivasse a cento 500e immatricolate quotidianamente – uno scenario al momento piuttosto ottimistico – i soldi che rimarrebbero nel Paese arriverebbero a circa un milione. Una cifra non trascurabile, ma che, rapportata al totale dei fondi, dimostra quanto sia limitato l’impatto degli incentivi sulla nostra infrastruttura industriale.

Ed è proprio questo il vero paradosso: si investono risorse pubbliche per favorire la mobilità sostenibile, ma senza un piano industriale parallelo gran parte di quei soldi finiranno a sostenere fabbriche e occupazione oltreconfine. Gli ecoincentivi, insomma, tornano a dividere: se da una parte sono una boccata d’ossigeno per chi vuole cambiare auto e ridurre i costi di gestione, dall’altra mettono a nudo tutta la fragilità del settore automotive italiano, incapace di rispondere con un’offerta ampia e competitiva.

Data articolo: Thu, 18 Sep 2025 10:00:02 +0000
News n. 6
Salone Auto Torino 2025: DFSK mostra le novità E5 Plus PHEV e Glory 500 Turbo

Tutto pronto per l’inizio del Salone dell’Auto di Torino 2025, a pochi giorni dall’inizio dell’evento si definiscono protagonisti e novità pronti a mettersi sotto i riflettori di uno degli eventi italiani più importanti dell’anno. Oltre ai brand “di casa†non possono mancare tante novità in arrivo dalla Cina, come DFSK. Marchio distribuito in Italia da China Car Company, e che dal 26 al 28 settembre, sarà presente in Piazza Castello con due modelli strategici.

La nuova Glory 500 Turbo e l’inedita E5 Plus PHEV a sette posti saranno le regine dello stand DFSK, che negli ultimi mesi ha maturato la sua presenza in Italia grazie a partnership e iniziative commerciali.

Glory 500 Turbo: un city SUV versatile

DFSK presenta la sua interpretazione dinamica del SUV, con dimensioni compatte e una volumetria interna razionale. La Glory 500 Turbo è una vettura pensata per vivere quotidianamente la città, ma offre tutta la libertà di cui si ha bisogno per gite fuori porta o viaggi più lunghi. Insomma, con i suoi 4,38 metri di lunghezza si posiziona esattamente al centro di uno dei segmenti più apprezzati del mercato. Sotto al cofano troviamo un motore turbo da 150 CV e 220 Nm di coppia, con una velocità massima di 190 km/h che la rende competitiva anche su tragitti autostradali.

Esteticamente si distingue per linee sobrie e moderne, mentre all’interno offre materiali e dotazioni senza compromessi: sedili in pelle regolabili, climatizzatore automatico, infotainment con schermo da 8,8 pollici e compatibilità Apple CarPlay/Android Auto. Un crossover che punta non solo a conquistare famiglie e giovani professionisti, ma anche a sedurre chi cerca un’auto pratica, senza rinunciare al piacere di guida.

E5 Plus PHEV 7 posti: l’ibrido per famiglie numerose

Se la Glory 500 Turbo guarda a chi cerca versatilità e praticità quotidiana, l’altra grande novità porta DFSK direttamente nel segmento superiore. Al Salone debutta infatti il E5 Plus PHEV, SUV ibrido plug-in di grandi dimensioni con 7 posti e un abitacolo che punta su comfort e tecnologia. Dentro si respira aria premium: tetto panoramico elettrico, climatizzatore automatico multizona, sedili in pelle riscaldati e ventilati, strumentazione digitale da 15,6 pollici e una lunga lista di assistenti elettronici alla guida. È un’auto pensata per famiglie numerose o per chi affronta spesso viaggi lunghi, con la sicurezza di un pacchetto completo.

La meccanica abbina un motore 1.5 benzina a un’unità elettrica da 180 CV. In modalità full electric può percorrere fino a 120 km senza emettere un grammo di CO₂, mentre con la combinazione ibrida si superano i 1.000 km di autonomia. Un mix che rende l’E5 Plus PHEV una proposta concreta per chi vuole ridurre consumi ed emissioni nei lunghi tragitti.

Promozione “Momenti di Gloryâ€

Non solo novità di prodotto: DFSK porta a Torino anche un’iniziativa commerciale che ha già riscosso grande successo, la campagna “Momenti di Gloryâ€. L’offerta, valida fino al 30 settembre, prevede incentivi fino a 4.000 euro sull’acquisto della Glory 500, portando il prezzo d’ingresso a 16.500 euro. Una cifra che rende la proposta ancora più competitiva, tanto da essere interessante anche per i neopatentati.

I numeri danno ragione alla strategia: nei primi sette mesi del 2025, DFSK ha registrato una crescita del 145% dei volumi in Italia rispetto al 2024. Un segnale che il mercato sta iniziando a premiare un marchio giovane, ma capace di proporre auto con un rapporto qualità-prezzo che si sta rivelando vincente.

Data articolo: Thu, 18 Sep 2025 08:44:27 +0000
News n. 7
Freni a tamburo Stellantis, l’innovazione a prova di normativa Euro 7

Le nuove regole europee, chiamate Euro 7, obbligano per la prima volta i costruttori a ridurre le polveri sottili prodotte dai freni. Si tratta di un cambiamento tecnico importante, che tocca soprattutto i veicoli elettrici. Per rispondere a questa duplice esigenza di minori emissioni e maggiore affidabilità, Stellantis ha brevettato una soluzione che evolve in modo intelligente il sistema frenante a tamburo.

Euro 7 e il sistema frenante

Per capire la scelta di Stellantis, dobbiamo analizzare due fenomeni concreti che ogni meccanico deve conoscere. Il primo è la normativa Euro 7, che introduce regole severe sulle emissioni di particolato dei freni. È importante ricordare che la polvere dei freni generata non è composta solo da metallo, ma da un composto di resine e altri materiali d’attrito. L’innovazione del sistema magnetico agisce sulla componente ferrosa, che ne costituisce una parte significativa.
Ecco i punti chiave della normativa:

  • limiti sulle polveri: la norma fissa un limite preciso per le polveri sottili (PM10) generate dall’attrito, inizialmente fissato a 7 mg/km per poi scendere a 3 mg/km dopo il 2030;
  • test standardizzati: le misurazioni vengono eseguite su specifici banchi prova che simulano cicli di guida reali;
  • applicazione per tutti i veicoli: queste regole si applicano a tutte le motorizzazioni, incluse le auto elettriche che, pur non avendo emissioni allo scarico, producono polveri dai freni.

Il secondo fenomeno è tipico dei veicoli elettrici ed è legato alla frenata rigenerativa. Vediamo qual è e come funziona:

  • in decelerazione, il motore elettrico inverte la sua funzione, rallentando l’auto e usando l’energia cinetica per ricaricare la batteria. In molti casi il computer di bordo decide quanta forza frenante dare al motore e quanta ai freni meccanici, in modo impercettibile per il guidatore;
  • effetto “one-pedal driving”, molte auto elettriche accentuano questo effetto, permettendo di guidare quasi solo con l’acceleratore e usando pochissimo i freni tradizionali;
  • corrosione dei materiali, a causa dello scarso utilizzo del sistema frenante, le componenti essendo esposte ad acqua e sale si coprono di ruggine, portando a usura irregolare, vibrazioni e a una ridotta efficienza soprattutto nelle prime frenate. Questo processo si nota maggiormente sui freni posteriori e molto meno su quelli anteriori, soprattutto per le auto elettriche.

Come funziona la soluzione Stellantis

Stellantis affronta entrambi i problemi con una potenziale idea, applicata a un sistema già noto. Ha migliorato il freno a tamburo, un componente che per sua natura risolve già parte del problema di corrosione e possiede caratteristiche meccaniche interessanti. Il funzionamento è semplice, ma vediamolo nel dettaglio:

  • struttura chiusa contro la ruggine: il freno a tamburo ha un meccanismo sigillato che lo protegge da acqua e sporco, eliminando quasi completamente il problema della corrosione da inutilizzo;
  • rivestimento magnetico per le polveri: questa è la vera innovazione del brevetto. All’interno del tamburo viene applicato uno strato magnetico che ha il compito di attrarre e trattenere le particelle di metallo staccate dal materiale di attrito durante la frenata;
  • pulizia in officina: le polveri catturate dal magnete vengono rimosse facilmente durante i normali tagliandi. È un’operazione veloce che garantisce la lunga durata dell’impianto frenante.

Manutenzione, affidabilità e silenziosità

Un meccanico non guarda solo alla teoria, ma ai vantaggi concreti. Questa soluzione studiata soprattutto per i veicoli elettrici ne ha diversi e importanti, scopriamo quali sono:

  • maggiore durata dei componenti: un sistema protetto che gestisce le polveri abrasive interne dura di più. Le ganasce di un freno a tamburo su un’auto elettrica potrebbero superare tranquillamente i 150.000 km;
  • minore manutenzione: per l’automobilista significa meno interventi straordinari e quindi costi di gestione più bassi nel lungo periodo;
  • affidabilità e comfort: questa innovazione garantisce una frenata costante, senza le vibrazioni tipiche dei dischi arrugginiti, ed è meno incline a produrre quei fastidiosi fischi a bassa velocità;
  • freno di stazionamento integrato: nel tamburo, il meccanismo del EPB ( freno stazionamento elettrico) è meccanico, semplice e completamente protetto, a differenza delle attuali soluzioni che prevedono un motorino esterno montato sulla pinza;
  • minor peso complessivo: un sistema a tamburo può risultare più leggero di un equivalente a disco. Sebbene la differenza sia minima, su un’auto elettrica ogni chilo risparmiato contribuisce a massimizzare l’efficienza energetica.

Perché il tamburo al posteriore e il disco all’anteriore

Questa tecnologia non potrà mai sostituire i freni a disco. Quando un’auto decelera, il peso si sposta in avanti, per questo motivo, i freni anteriori e posteriori svolgono compiti molto diversi, ma cerchiamo di capirli meglio:

  • asse anteriore: sopporta la maggior parte del carico del veicolo, circa il 70-80%, per questo motivo essendo più sollecitato le parti del sistema frenante si surriscaldano di più. Qui il freno a disco è indispensabile, perché supporta una forza frenante maggiore e la sua struttura aperta gli permette di raffreddarsi rapidamente;
  • asse posteriore: lavora molto meno. Qui i problemi principali non sono dovuti al calore, ma alla corrosione e alle polveri che si generano durante il processo frenante. Il tamburo magnetico diventa quindi una potenziale soluzione. Si tratta di usare la tecnologia giusta al posto giusto, ottimizzando le prestazioni dove serve e l’affidabilità dove è più critico.

Parere da tecnico

In conclusione, il brevetto di Stellantis è un ottimo esempio di ingegneria pragmatica. Hanno preso un problema reale, le nuove norme Euro 7, e l’inutilizzo dei freni sui veicoli elettrici o ibridi, proponendo una soluzione efficace e innovativa, migliorando una tecnologia già conosciuta. Non è una discussione su quale freno sia “migliore” in assoluto, ma su quale sia la soluzione “più intelligente ed economica†per una specifica applicazione moderna. Per chi lavora in officina come me, un sistema più semplice, robusto e che risolve problemi noti è sempre una buona notizia.

Data articolo: Thu, 18 Sep 2025 08:42:46 +0000
News n. 8
Autostrade, da gennaio 2026 pedaggi più bassi e rimborsi per i cantieri

Ogni anno, con lo scattare del 2026, gli automobilisti italiani devono confrontarsi con un aumento di prezzo dei pedaggi autostradali. Questa volta però, dopo tanti anni, si assiste a un cambio di rotta. Con l’arrivo del nuovo anno, i prezzi diminuiranno, con grande sorpresa di chi ha visto il conto al casello salire di anno in anno. Una piccola rivoluzione che potrebbe segnare l’inizio di un nuovo approccio nella gestione delle tariffe, più attento agli utenti e alle loro esigenze.

Diminuiscono le tariffe

La novità arriva da una decisione dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti: a partire da gennaio 2026 le tariffe autostradali subiranno un ribasso generalizzato. Un provvedimento concreto che toccherà le tasche di milioni di automobilisti, pendolari e viaggiatori occasionali. La riduzione sarà applicata a livello nazionale e interesserà tutte le tratte gestite dalle principali concessionarie. È una misura che intende rispondere al malcontento degli utenti, spesso alle prese con pedaggi crescenti a fronte di servizi non sempre all’altezza, e che assume un valore ancora più significativo in un momento storico in cui il costo della mobilità continua a crescere: tra carburanti, assicurazioni e manutenzione, ogni risparmio diventa fondamentale.

Come spiega Nicola Zaccheo, il presidente dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti, questo ribasso è una misura che segue il rafforzamento delle competenze dell’Autorità definito nella riforma delle concessioni autostradali, e definisce obblighi e controlli più stringenti per i concessionari.

Rimborsi in caso di lavori

Un altro punto importante della riforma riguarda i rimborsi in caso di disagi dovuti a lavori stradali. Il nuovo sistema prevede che, quando i lavori superano determinati livelli di’ncidenza sulla viabilità, gli utenti abbiano diritto a rimborsi automatici. In pratica, se un cantiere comporta una riduzione consistente della fluidità del traffico, chi percorre quel tratto non dovrà più pagare a prezzo pieno. Sarà un modo per responsabilizzare le concessionarie e spingerle a gestire meglio tempi e modalità degli interventi.

Per gli automobilisti, invece, rappresenta un segnale importante: finalmente si riconosce che il pedaggio non è solo un “biglietto d’ingressoâ€, ma deve garantire un servizio efficiente.

Il prossimo passo è un efficace sistema di indennizzi

Il Codacons applaude il provvedimento, ma lo vede come primo passo verso un sistema più moderno di indennizzi e tutele. L’obiettivo è arrivare a un meccanismo stabile e trasparente, che tuteli chi viaggia non solo in caso di lavori, ma anche per altri disagi legati a inefficienze o eventi straordinari. L’idea è quella di costruire un rapporto più equo e trasparente tra automobilisti e gestori: chi paga ha diritto a un servizio proporzionato, e se questo non viene garantito, deve esserci un rimedio concreto.

In prospettiva, si potrebbe arrivare a un modello molto simile a quello già in vigore in altri Paesi europei, dove i sistemi di pedaggio includono già forme di compensazione. Per l’Italia si tratterebbe di una svolta, con potenziali benefici non solo per chi usa l’auto quotidianamente, ma anche per l’immagine complessiva del Paese e delle sue infrastrutture.

Nel frattempo gli automobilisti potranno beneficiare di un segnale politico e culturale che potrebbe ridisegnare il rapporto tra cittadini e sistema autostradale. Una promessa di maggiore attenzione alle esigenze reali dei viaggiatori, che, se mantenuta, potrà cambiare davvero la percezione della rete italiana.

Data articolo: Thu, 18 Sep 2025 07:27:00 +0000
News n. 9
Addio cattivi odori in auto: esiste la soluzione che (forse) ancora non conosci

Il profumo è qualcosa di personale: ciò che per alcuni è piacevole, per altri può risultare invadente. Lo stesso vale quando si parla di auto, luogo in cui si tende a passare molto tempo, ragion per cui trovare la fragranza giusta può aiutare a rendere più gradevole il viaggio. In più, un profumatore d’auto contribuisce a dare una sensazione di pulizia e comfort a chi sale a bordo. Un dettaglio piccolo, certo, ma che incide sull’esperienza complessiva. Sul mercato esistono moltissime soluzioni, dalle più classiche alle più tecnologiche, e non è sempre semplice orientarsi.

Il bestseller

Quando si parla di profumatori per auto, il primo nome che viene in mente a molti è Arbre Magique. Da decenni è un punto di riferimento assoluto, con le sue iconiche sagome ad albero appese allo specchietto di moltissime auto. Oggi però il marchio si è rinnovato, proponendo una versione moderna: una clip tonda che si applica direttamente alle bocchette di areazione. Il funzionamento è semplice e pratico: con l’aria che passa attraverso le griglie, il profumo si diffonde in modo uniforme nell’abitacolo. Per chi cerca un prodotto affidabile e iconico, è una scelta che difficilmente delude.

La versione giocosa

Non sempre il profumatore deve avere un look sobrio. C’è chi ama dare un tocco di originalità e ironia alla propria auto, trasformandola in un ambiente più personale. In questo senso, il profumatore URAQT rappresenta un’idea simpatica: ha una forma ispirata al mondo aeronautico, con una piccola elica che gira quando si accende la ventilazione. Oltre all’aspetto divertente, è un prodotto pratico grazie alla possibilità di essere riutilizzabile, all’interno del contenitore si trovano delle compresse profumate intercambiabili che possono essere sostituite o ricaricate con oli essenziali. Un modo sostenibile e creativo per cambiare fragranza quando si vuole, senza dover acquistare ogni volta un prodotto intero. Perfetto per regali originali.

Per gli amanti dei profumi

C’è chi non si accontenta dei profumatori tradizionali e preferisce creare da sé la propria fragranza. Per loro, la soluzione ideale è un kit con boccette ricaricabili, che permette di sperimentare con gli oli essenziali e dare vita a profumazioni uniche e personalizzate. Il vantaggio è duplice: da un lato si ha la libertà di usare il proprio profumo preferito, magari lo stesso che si indossa abitualmente; dall’altro si può giocare con combinazioni originali, cambiando aroma a seconda delle stagioni o dell’umore. Un’idea che trasforma il semplice gesto di rinfrescare l’aria dell’auto in un’esperienza creativa e personale.

Per gli appassionati tech

Se invece si cerca un approccio più moderno e tecnologico, esistono profumatori che vanno ben oltre la semplice fragranza. È il caso dell’atomizzatore a ultrasuoni, un piccolo dispositivo che si posiziona nel portabicchieri e che diffonde l’aroma in modo automatico. Si tratta di un vero e proprio gadget multisensoriale: oltre a garantire un’erogazione costante e regolabile, è dotato di un anello Led RGB che si illumina a ritmo di musica, creando un’atmosfera moderna all’interno del proprio abitacolo profumato. La batteria dura dai 60 ai 90 giorni e il serbatoio da 50 ml consebnte una buona autonomia. Un accessorio perfetto per chi ama la tecnologia e vuole rendere la propria auto ancora più smart.

Che si tratti di un viaggio lungo o del tragitto quotidiano casa-lavoro, avere un’auto profumata cambia radicalmente l’esperienza di guida. Dall’intramontabile Arbre Magique, pratico e accessibile, alle soluzioni hi-tech con diffusore a ultrasuoni, passando per i modelli più originali o quelli pensati per i veri appassionati di fragranze, il mercato offre davvero un’ampia gamma di possibilità.

Data articolo: Thu, 18 Sep 2025 06:41:27 +0000
News n. 10
Sciopero dei trasporti 18 settembre 2025: città, orario inizio e fine

Il 18 settembre 2025 è previsto uno sciopero nel settore dei trasporti in Italia. In questo articolo troverai tutte le informazioni essenziali sugli scioperi programmati per questa giornata: il numero totale degli scioperi previsti è 1. Di seguito sono riportati i dettagli relativi alle aree coinvolte, agli orari, alle società interessate, ai sindacati promotori e alle categorie di lavoratori coinvolti.

Sardegna – Sciopero Trasporto Pubblico Locale

Per l’intera giornata del 18 settembre 2025, dalle ore inizio a fine servizio, è stato indetto uno sciopero territoriale che coinvolge tutte le province della Sardegna. Lo sciopero interessa il personale della società ARST delle province di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano. I sindacati promotori sono OSR/OSP ORSA AUTOFERRO TPL e la categoria coinvolta è il personale del trasporto pubblico locale.

Fonte: Mit

Data articolo: Thu, 18 Sep 2025 06:00:00 +0000
News n. 11
Sciopero dei trasporti settembre 2025: calendario e orari città per città

Nel mese di settembre 2025 sono previsti diversi scioperi che coinvolgono il settore dei trasporti in Italia, sia a livello locale che nazionale. Gli scioperi riguardano principalmente il trasporto pubblico locale, il settore aereo e, in alcune date, sono previsti scioperi generali che coinvolgono più categorie e servizi. Di seguito il calendario dettagliato con date, città, orari e categorie coinvolte.

Sciopero 18 settembre 2025

In Sardegna, in tutte le province, è previsto uno sciopero territoriale del trasporto pubblico locale per l’intera giornata lavorativa, dalla mattina fino a fine servizio. Lo sciopero coinvolge il personale della società ARST delle province di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano ed è indetto dai sindacati OSR/OSP ORSA AUTOFERRO TPL.

Sciopero 19 settembre 2025

Nella città di Monza e Brianza (Lombardia) è indetto uno sciopero locale di 24 ore che coinvolge il personale della società NET (Nord Est Trasporti) di Monza e Trezzo sull’Adda. Lo sciopero è proclamato dal sindacato A.L. COBAS.

Nella città di Palermo (Sicilia) è previsto uno sciopero locale di 4 ore, dalle 11.00 alle 15.00, che interessa il personale della società AMAT. Lo sciopero è indetto dal sindacato OSP CUB TRASPORTI.

Sciopero 22 settembre 2025

In Italia è previsto uno sciopero generale nazionale che coinvolge categorie pubbliche e private. Le modalità sono le seguenti: settore ferroviario dalle 21.00 del 21 settembre alle 20.59 del 22 settembre; trasporto pubblico locale, marittimo, merci e logistica per 24 ore con varie modalità; taxi dalle 00.00 alle 23.59. Lo sciopero è indetto dal sindacato USB.

Un ulteriore sciopero generale nazionale è proclamato dai sindacati CUB/SGB/ADL VARESE/USI-CIT e coinvolge le stesse categorie pubbliche e private. Le modalità sono: settore ferroviario dalle 21.00 del 21 settembre alle 21.00 del 22 settembre; trasporto pubblico locale per 24 ore con varie modalità; autostrade dalle 22.00 del 21 settembre alle 22.00 del 22 settembre; porti per l’intera giornata.

In Emilia-Romagna, in tutte le province, sono previsti due scioperi locali nel trasporto pubblico locale che coinvolgono il personale della società SETA nei bacini di Modena, Reggio Emilia e Piacenza. Il primo sciopero, indetto da OSR USB LAVORO PRIVATO, dura 24 ore con varie modalità. Il secondo, proclamato da OSR ORSA AUTOFERRO TPL, è di 4 ore dalle 16.01 alle 20.00.

Sciopero 24 settembre 2025

Nella città di Ancona (Marche) è previsto uno sciopero locale di 4 ore, dalle 11.30 alle 15.30, che coinvolge il personale della società Conerobus. Lo sciopero è indetto dai sindacati OSR FILT-CGIL/FIT-CISL/UILT-UIL/FAISA-CISAL.

Sciopero 25 settembre 2025

Nella città di Treviso (Veneto) è indetto uno sciopero locale di 24 ore che coinvolge il personale della società MOM. Lo sciopero è proclamato dal sindacato OSR SGB.

Sciopero 26 settembre 2025

Nel settore aereo, a livello nazionale, sono previsti numerosi scioperi che coinvolgono diverse categorie e società operative negli aeroporti di Milano Linate e Malpensa:

– Sciopero di 4 ore, dalle 10.00 alle 14.00, per il personale della società Airport Handling (indetto da OST CUB TRASPORTI, OSR USB LAVORO PRIVATO, FLAI TRASPORTI E SERVIZI, OSR FILT-CGIL/FIT-CISL/UILT-UIL/UGL-TA).

– Sciopero di 4 ore, dalle 10.00 alle 14.00, per il personale della società ALHA e MLE presso l’aeroporto di Milano Malpensa (indetto da OST CUB TRASPORTI).

– Sciopero di 24 ore per il personale autisti della società SEA negli aeroporti di Milano Linate e Malpensa (indetto da OST CUB TRASPORTI).

– Sciopero di 24 ore per il personale navigante della società Wizz Air Malta Limited (indetto da FILT-CGIL).

– Sciopero di 24 ore per il personale della società Dussmann Service addetto alle pulizie presso l’aeroporto di Milano Malpensa (indetto da ADL VARESE).

– Sciopero di 24 ore per i lavoratori del comparto aereo, aeroportuale e indotto aeroporti (indetto da CUB TRASPORTI).

– Sciopero di 24 ore per il personale della società Volotea (indetto da UILT-UIL).

– Sciopero di 4 ore, dalle 10.00 alle 14.00, per il personale delle aziende handling associate Assohandlers operanti nei sedimi aeroportuali italiani (indetto da FLAI TRASPORTI E SERVIZI).

In Sardegna, nella città di Cagliari, è previsto uno sciopero interregionale di 24 ore, dalle 00.00 alle 23.59, che coinvolge il personale della società Sogaersecurity presso l’aeroporto di Cagliari. Lo sciopero è indetto da OSR UGL-TA.

Fonte: Mit

Data articolo: Thu, 18 Sep 2025 06:00:00 +0000
News n. 12
Il prezzo dei carburanti in Piemonte oggi 18 settembre 2025: benzina, diesel, gpl e metano

In questo articolo analizziamo i prezzi aggiornati di benzina, gasolio, GPL e metano in Piemonte alla data odierna, fornendo una panoramica dettagliata delle tariffe medie regionali. Verrà inoltre spiegato come si compone il prezzo finale dei carburanti, tra costi industriali e componenti fiscali, per aiutare i consumatori a comprendere meglio le dinamiche che influenzano il costo alla pompa.

Il prezzo dei carburanti in Piemonte

Aggiornamento prezzi al 18 settembre 2025

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO (€/l)
Benzina SELF 1.701
Gasolio SELF 1.633
GPL SERVITO 0.672
Metano SERVITO 1.440

Come si compone il costo dei carburanti

Il prezzo della benzina che ogni automobilista paga alla pompa è il risultato di una somma di diverse componenti, che comprendono sia elementi fiscali sia industriali. In particolare, per la benzina, la componente fiscale rappresenta circa il 58% del prezzo finale. Questa quota è composta principalmente da accise e IVA, che incidono in modo significativo sul costo complessivo. La parte restante, pari al 42%, è la cosiddetta componente industriale. Quest’ultima si suddivide ulteriormente in due parti: il costo della materia prima, che incide per circa il 30% sul prezzo totale, e il margine lordo, che rappresenta il 12%. Il costo della materia prima è influenzato dalle quotazioni internazionali del petrolio e dalle fluttuazioni del cambio euro/dollaro, fattori che possono far variare sensibilmente il prezzo anche nel breve periodo. Il margine lordo, invece, è la quota su cui gli operatori possono intervenire direttamente, modificando il prezzo alla pompa in base alle proprie strategie commerciali e ai costi di gestione. Comprendere questa suddivisione aiuta a capire perché il prezzo della benzina possa variare non solo in base alle dinamiche di mercato globale, ma anche in funzione delle scelte dei singoli distributori e delle politiche fiscali nazionali.

Per quanto riguarda il gasolio, la composizione del prezzo presenta alcune differenze rispetto alla benzina. La componente fiscale incide per il 45% sul prezzo finale, mentre la parte industriale arriva al 55%. All’interno della componente industriale, il costo della materia prima rappresenta il 45% del prezzo totale, anch’esso influenzato dalle quotazioni internazionali e dal cambio euro/dollaro. Il margine lordo, invece, si attesta intorno al 10%, ed è la quota su cui i gestori delle stazioni di servizio possono intervenire per modificare il prezzo praticato ai consumatori. Questa struttura rende il prezzo del gasolio particolarmente sensibile alle variazioni dei mercati internazionali, ma anche alle politiche commerciali dei distributori. Inoltre, la minore incidenza della componente fiscale rispetto alla benzina fa sì che eventuali oscillazioni del prezzo industriale si riflettano in modo più diretto sul prezzo finale pagato dagli automobilisti. In sintesi, il prezzo del gasolio è il risultato di un equilibrio tra fattori fiscali, dinamiche di mercato globale e strategie commerciali locali.


Fonte: Osservatorio prezzi Mimit

Data articolo: Thu, 18 Sep 2025 06:00:00 +0000
News n. 13
Il prezzo dei carburanti in Molise oggi 18 settembre 2025: benzina, diesel, gpl e metano

Oggi, 18 settembre 2025, analizziamo i prezzi aggiornati dei principali carburanti in Molise: benzina, gasolio, GPL e metano. In questo articolo troverai una panoramica dettagliata dei costi medi alla pompa, una spiegazione su come si compone il prezzo finale dei carburanti e le principali variabili che influenzano le variazioni giornaliere. Comprendere le componenti del prezzo è fondamentale per chi desidera risparmiare e orientarsi tra le offerte disponibili sul territorio.

Il prezzo dei carburanti in Molise

Ultimo aggiornamento: 18 settembre 2025

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO (euro)
Benzina SELF 1.721
Gasolio SELF 1.651
GPL SERVITO 0.704
Metano SERVITO 1.410

Come si compone il costo dei carburanti

Il prezzo della benzina alla pompa è il risultato di una somma di diverse componenti che incidono in modo significativo sul costo finale per il consumatore. In particolare, la componente fiscale rappresenta la parte più rilevante, pari al 58% del prezzo totale. Questa quota comprende accise e IVA, che vengono applicate dallo Stato e costituiscono una voce di spesa superiore rispetto alla componente industriale, che incide per il restante 42%. La componente industriale, a sua volta, si suddivide tra il costo della materia prima e il margine lordo degli operatori. Il costo della materia prima, che rappresenta circa il 30% del prezzo, è fortemente influenzato dalle quotazioni internazionali del petrolio e dalle fluttuazioni del cambio euro/dollaro. Il margine lordo, invece, incide per il 12% e rappresenta la quota su cui i gestori delle pompe possono intervenire per modificare il prezzo finale. Questo margine copre i costi di distribuzione, logistica e il profitto degli operatori. Pertanto, il prezzo della benzina è soggetto a variazioni sia per motivi fiscali che per dinamiche di mercato internazionale e decisioni commerciali dei distributori.

Per quanto riguarda il gasolio, la struttura del prezzo presenta alcune differenze rispetto alla benzina. La componente fiscale incide per il 45% sul prezzo finale, mentre la componente industriale pesa per il 55%. All’interno di quest’ultima, il costo della materia prima rappresenta il 45% del prezzo totale e, come per la benzina, è influenzato dalle quotazioni internazionali e dal cambio tra euro e dollaro. Il margine lordo degli operatori, invece, si attesta intorno al 10% e costituisce la parte su cui i gestori possono intervenire per modificare il prezzo alla pompa. Il restante della componente industriale copre costi di raffinazione, trasporto e distribuzione. Le variazioni del prezzo del gasolio sono quindi determinate sia dalle politiche fiscali che dalle dinamiche dei mercati internazionali e dalle strategie commerciali degli operatori. Comprendere la composizione del prezzo aiuta i consumatori a valutare meglio le offerte e a capire le motivazioni dietro eventuali aumenti o diminuzioni dei prezzi.


Fonte: Osservatorio prezzi Mimit

Data articolo: Thu, 18 Sep 2025 06:00:00 +0000
News n. 14
Il prezzo dei carburanti in Calabria oggi 18 settembre 2025: benzina, diesel, gpl e metano

In questo articolo analizziamo i prezzi aggiornati al 18 settembre 2025 dei principali carburanti in Calabria: benzina, gasolio, GPL e metano. Verranno illustrati i dati medi regionali e spiegata la struttura del prezzo alla pompa, per aiutare i consumatori a comprendere quali fattori incidono maggiormente sul costo finale dei carburanti.

Il prezzo dei carburanti in Calabria

Ultimo aggiornamento: 18 settembre 2025

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO (euro)
Benzina SELF 1.750
Gasolio SELF 1.661
GPL SERVITO 0.736
Metano SERVITO 1.505

Come si compone il costo dei carburanti

Il prezzo della benzina che ogni automobilista paga alla pompa è il risultato di una complessa composizione di voci che coinvolgono sia fattori fiscali che industriali. In particolare, la componente fiscale rappresenta circa il 58% del prezzo finale della benzina, una percentuale che include accise e IVA e che risulta nettamente superiore rispetto alla componente industriale, che si attesta intorno al 42%. La parte industriale si suddivide ulteriormente tra il costo della materia prima, che incide per circa il 30% sul prezzo totale, e il margine lordo, che rappresenta il restante 12%. Il costo della materia prima è fortemente influenzato dalle quotazioni internazionali del petrolio e dalle fluttuazioni del cambio euro/dollaro, elementi che possono determinare variazioni anche significative nel prezzo alla pompa. Il margine lordo, invece, è la quota su cui gli operatori possono intervenire direttamente, modificando il prezzo finale in base a politiche commerciali, costi di gestione e dinamiche di mercato. Comprendere questa suddivisione aiuta a capire perché il prezzo della benzina possa variare anche in presenza di oscillazioni minime del prezzo del greggio o delle tasse.

Per quanto riguarda il gasolio, la struttura del prezzo presenta alcune differenze rispetto alla benzina. La componente fiscale incide per il 45% sul prezzo finale, mentre la parte industriale arriva al 55%. All’interno della componente industriale, il costo della materia prima rappresenta circa il 45% del prezzo totale, anch’esso soggetto alle variazioni delle quotazioni internazionali e al cambio euro/dollaro. Il margine lordo, invece, incide per il 10% e costituisce la parte su cui i distributori possono agire per modificare il prezzo alla pompa. Questo significa che, sebbene il peso delle tasse sia inferiore rispetto alla benzina, il gasolio risente maggiormente delle dinamiche di mercato e delle strategie commerciali degli operatori. La conoscenza di questi dettagli permette ai consumatori di interpretare meglio le variazioni di prezzo e di valutare con maggiore consapevolezza le proprie scelte di rifornimento.


Fonte: Osservatorio prezzi Mimit

Data articolo: Thu, 18 Sep 2025 06:00:00 +0000
News n. 15
Il prezzo dei carburanti a Bolzano oggi 18 settembre 2025: benzina, diesel, gpl e metano

Oggi, 18 settembre 2025, analizziamo i prezzi aggiornati dei principali carburanti a Bolzano: benzina, gasolio (diesel), GPL e metano. In questo articolo troverai i dati più recenti relativi ai costi alla pompa, una panoramica su come si compone il prezzo dei carburanti e una spiegazione dettagliata delle varie componenti che incidono sul prezzo finale pagato dagli automobilisti.

Il prezzo dei carburanti a Bolzano

Ultimo aggiornamento: 18 settembre 2025

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO (€/l)
Benzina SELF 1.774
Gasolio SELF 1.708
GPL SERVITO 0.785
Metano SERVITO 1.551

Come si compone il costo dei carburanti

Il prezzo della benzina che troviamo ogni giorno presso i distributori è il risultato di una somma di diverse componenti. In particolare, per la benzina, la parte fiscale rappresenta circa il 58% del prezzo finale, una percentuale che supera di gran lunga la componente industriale, che si attesta intorno al 42%. La componente industriale si suddivide ulteriormente in due parti: il costo della materia prima e il margine lordo. Il costo della materia prima incide per circa il 30% sul prezzo totale e dipende principalmente dalle quotazioni internazionali del petrolio e dall’andamento del cambio euro/dollaro. Queste variabili possono causare oscillazioni anche significative nel prezzo alla pompa. Il margine lordo, che rappresenta circa il 12% del prezzo, è la quota sulla quale il gestore del distributore può intervenire direttamente, influenzando così il prezzo finale pagato dal consumatore. Oltre a queste voci, bisogna considerare anche le accise, che sono imposte fisse applicate dallo Stato, e l’IVA, che viene calcolata sull’intero importo. Questi elementi fiscali rendono il prezzo della benzina in Italia tra i più alti d’Europa, incidendo pesantemente sul costo sostenuto dagli automobilisti.

Per quanto riguarda il gasolio, la struttura del prezzo presenta alcune differenze rispetto alla benzina. La componente fiscale incide per il 45% sul prezzo finale, mentre la parte industriale arriva al 55%. All’interno della componente industriale, il costo della materia prima rappresenta il 45% del prezzo totale e, come per la benzina, è fortemente influenzato dalle quotazioni internazionali e dal rapporto di cambio tra euro e dollaro. Il margine lordo, invece, incide per il 10% e costituisce la parte su cui il gestore può agire per modificare il prezzo alla pompa. Anche per il gasolio, le accise e l’IVA rappresentano una parte significativa del prezzo finale, seppur in misura leggermente inferiore rispetto alla benzina. Queste differenze tra le varie componenti spiegano perché il prezzo del gasolio sia generalmente inferiore a quello della benzina, pur restando soggetto alle stesse dinamiche di mercato e fiscali. Comprendere la composizione del prezzo del gasolio aiuta a interpretare meglio le variazioni quotidiane e le differenze tra i vari distributori.


Fonte: Osservatorio prezzi Mimit

Data articolo: Thu, 18 Sep 2025 06:00:00 +0000
News n. 16
Il prezzo dei carburanti a Trento oggi 18 settembre 2025: benzina, diesel, gpl e metano

Oggi, 18 settembre 2025, analizziamo i prezzi aggiornati dei principali carburanti a Trento: benzina, gasolio (diesel), GPL e metano. In questo articolo troverai una panoramica dei prezzi medi rilevati, una spiegazione dettagliata delle componenti che determinano il costo finale alla pompa e alcune informazioni utili per comprendere le dinamiche che influenzano il mercato dei carburanti in Italia.

Il prezzo dei carburanti a Trento

Ultimo aggiornamento: 18 settembre 2025

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO (euro/litro)
Benzina SELF 1.740
Gasolio SELF 1.668
GPL SERVITO 0.731
Metano SERVITO 1.363

Come si compone il costo dei carburanti

Il prezzo della benzina in Italia è il risultato di una struttura complessa che coinvolge diverse componenti. La parte più rilevante è rappresentata dalla componente fiscale, che incide per circa il 58% sul prezzo finale alla pompa. Questa quota comprende le accise, ovvero le imposte specifiche applicate sui carburanti, e l’IVA, che viene calcolata sull’intero importo, tasse incluse. La restante parte, pari al 42%, rappresenta la componente industriale. Quest’ultima si suddivide a sua volta in due elementi principali: il costo della materia prima e il margine lordo dell’operatore. Il costo della materia prima, che incide per circa il 30% sul prezzo totale, è fortemente influenzato dalle quotazioni internazionali del petrolio e dalle variazioni del cambio euro/dollaro, fattori che possono determinare oscillazioni anche significative nel breve periodo. Il margine lordo, invece, rappresenta il 12% del prezzo e costituisce la quota su cui i distributori possono intervenire per modificare il prezzo alla pompa, ad esempio in risposta alla concorrenza locale o a strategie commerciali specifiche. Comprendere questa suddivisione è fondamentale per interpretare le variazioni quotidiane dei prezzi e per valutare l’impatto delle politiche fiscali e delle dinamiche di mercato sul costo dei carburanti.

Anche il prezzo del gasolio segue una struttura simile, ma con alcune differenze significative nella ripartizione delle componenti. Nel caso del gasolio, la componente fiscale pesa per il 45% sul prezzo finale, mentre la componente industriale arriva al 55%. All’interno di quest’ultima, il costo della materia prima rappresenta il 45% del prezzo totale, risentendo anch’esso delle fluttuazioni delle quotazioni internazionali e del cambio euro/dollaro. Il margine lordo dell’operatore, invece, incide per il 10% e costituisce la parte su cui i gestori delle stazioni di servizio possono agire per adeguare i prezzi in base alle condizioni di mercato e alla concorrenza. La minore incidenza della componente fiscale rispetto alla benzina rende il prezzo del gasolio più sensibile alle variazioni del mercato internazionale e alle strategie commerciali dei distributori. Questa struttura spiega perché, in alcuni periodi, le differenze di prezzo tra benzina e gasolio possano ridursi o ampliarsi in modo significativo, a seconda delle dinamiche fiscali e dei costi industriali.


Fonte: Osservatorio prezzi Mimit

Data articolo: Thu, 18 Sep 2025 06:00:00 +0000
News n. 17
Il prezzo dei carburanti in Veneto oggi 18 settembre 2025: benzina, diesel, gpl e metano

Oggi, 18 settembre 2025, analizziamo i prezzi aggiornati dei principali carburanti in Veneto: benzina, gasolio, GPL e metano. In questo articolo troverai i dati medi più recenti, una panoramica sulla composizione del prezzo alla pompa e le principali variabili che influenzano il costo finale per gli automobilisti.

Il prezzo dei carburanti in Veneto

Ultimo aggiornamento: 18 settembre 2025

Tabella prezzi medi carburanti in Veneto

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO (€)
Gasolio SELF 1.627
Benzina SELF 1.700
GPL SERVITO 0.679
Metano SERVITO 1.344

Come si compone il costo dei carburanti

Il prezzo della benzina alla pompa è il risultato di una struttura complessa che coinvolge diverse componenti. In particolare, la parte fiscale rappresenta la quota più rilevante, incidendo per circa il 58% sul prezzo finale. Questa componente include accise e IVA, che vengono applicate dallo Stato e sono fisse o soggette a variazioni in base alle politiche fiscali. La restante parte, pari al 42%, è definita “componente industriale” e si suddivide a sua volta in due elementi principali: il costo della materia prima e il margine lordo degli operatori. Il costo della materia prima, che rappresenta circa il 30% del prezzo totale, è influenzato dalle quotazioni internazionali del petrolio e dalle fluttuazioni del cambio euro/dollaro. Il margine lordo, invece, incide per il 12% e rappresenta la quota su cui i distributori possono intervenire per modificare il prezzo alla pompa, tenendo conto dei costi di gestione, trasporto e distribuzione. Questa struttura rende il prezzo della benzina particolarmente sensibile sia alle dinamiche dei mercati globali sia alle decisioni fiscali nazionali, oltre che alla concorrenza tra operatori.

Anche il prezzo del gasolio segue una composizione articolata, seppur con una diversa ripartizione tra le componenti. In questo caso, la componente fiscale incide per il 45% sul prezzo finale, mentre la parte industriale arriva al 55%. All’interno della componente industriale, il costo della materia prima pesa per il 45%, riflettendo anch’esso le variazioni delle quotazioni internazionali e l’andamento del cambio tra euro e dollaro. Il margine lordo degli operatori, che rappresenta il 10% del prezzo, è la quota su cui i distributori possono agire direttamente per modificare il prezzo al consumatore, in base alle proprie strategie commerciali e ai costi operativi. Questa struttura fa sì che il prezzo del gasolio sia influenzato sia dai fattori macroeconomici globali sia dalle politiche fiscali nazionali, oltre che dalla concorrenza tra i diversi punti vendita. Comprendere la composizione del prezzo aiuta i consumatori a interpretare meglio le variazioni quotidiane e stagionali dei listini.


Fonte: Osservatorio prezzi Mimit

Data articolo: Thu, 18 Sep 2025 06:00:00 +0000
News n. 18
Il prezzo dei carburanti in Valle d’Aosta oggi 18 settembre 2025: benzina, diesel e gpl

In questo articolo analizziamo i prezzi aggiornati di benzina, gasolio e GPL in Valle d’Aosta per la giornata di oggi, 18 settembre 2025. Verranno illustrati i valori medi rilevati nella regione e forniremo una panoramica dettagliata sulla composizione del costo dei carburanti, evidenziando il peso delle componenti fiscali e industriali che incidono sul prezzo finale alla pompa.

Il prezzo dei carburanti in Valle d’Aosta

Ultimo aggiornamento: 18 settembre 2025

Tabella prezzi medi in Valle d’Aosta

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO (€)
Gasolio SELF 1.690
Benzina SELF 1.757
GPL SERVITO 0.812

Come si compone il costo dei carburanti

Il prezzo della benzina in Italia è il risultato di una struttura complessa che coinvolge diverse componenti. In particolare, la parte fiscale rappresenta circa il 58% del prezzo finale, una quota molto significativa rispetto alla componente industriale, che si attesta intorno al 42%. La componente industriale si suddivide ulteriormente tra il costo della materia prima e il margine lordo degli operatori. Il costo della materia prima, che incide per circa il 30% sul prezzo totale, è fortemente influenzato dalle quotazioni internazionali del petrolio e dalle variazioni del tasso di cambio tra euro e dollaro. Il margine lordo, invece, rappresenta il 12% del prezzo e costituisce la parte su cui i distributori possono intervenire per modificare il prezzo alla pompa. Le accise e l’IVA, che rientrano nella componente fiscale, sono imposte fisse che gravano su ogni litro di carburante venduto, rendendo il prezzo italiano tra i più alti in Europa. Questa struttura fa sì che anche in presenza di oscillazioni del prezzo del petrolio, il costo finale per il consumatore possa variare in misura minore, poiché la parte fiscale rimane invariata. Comprendere la suddivisione del prezzo aiuta a spiegare perché i rincari internazionali si riflettano solo parzialmente sul prezzo al dettaglio e perché, al contrario, eventuali riduzioni delle quotazioni non sempre portino a un calo immediato e proporzionale dei prezzi alla pompa.

Per quanto riguarda il gasolio, la composizione del prezzo presenta alcune differenze rispetto alla benzina. La componente fiscale incide per il 45% sul prezzo finale, mentre la parte industriale arriva al 55%. All’interno della componente industriale, il costo della materia prima rappresenta il 45% del prezzo totale e risente anch’esso delle fluttuazioni delle quotazioni internazionali e delle variazioni del cambio euro/dollaro. Il margine lordo degli operatori, invece, incide per il 10% e rappresenta la quota su cui i distributori possono agire per modificare il prezzo praticato ai consumatori. Anche nel caso del gasolio, le accise e l’IVA costituiscono una parte rilevante del prezzo, ma in misura minore rispetto alla benzina. La maggiore incidenza della componente industriale rende il prezzo del gasolio più sensibile alle variazioni del mercato internazionale del petrolio. Tuttavia, la presenza di una quota fiscale comunque significativa contribuisce a mantenere una certa stabilità nei prezzi al dettaglio, limitando l’impatto delle oscillazioni delle quotazioni sulle spese dei consumatori. Analizzare la struttura del prezzo del gasolio permette di comprendere meglio le dinamiche che regolano il mercato dei carburanti in Italia e le ragioni delle differenze di prezzo tra le diverse tipologie di carburante.


Fonte: Osservatorio prezzi Mimit

Data articolo: Thu, 18 Sep 2025 06:00:00 +0000
News n. 19
Il prezzo dei carburanti in Umbria oggi 18 settembre 2025: benzina, diesel, gpl e metano

In questo articolo analizziamo i prezzi aggiornati dei principali carburanti in Umbria alla data odierna, fornendo una panoramica dettagliata su benzina, gasolio, GPL e metano. Verranno inoltre spiegate le principali componenti che determinano il costo finale alla pompa, tra cui il peso delle tasse e delle accise, il valore della materia prima e il margine degli operatori. Queste informazioni sono fondamentali per comprendere come si forma il prezzo che ogni giorno automobilisti e professionisti si trovano a pagare.

Il prezzo dei carburanti in Umbria

Aggiornamento prezzi al 18 settembre 2025

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO (€/l)
Benzina SELF 1.704
Gasolio SELF 1.635
GPL SERVITO 0.703
Metano SERVITO 1.348

Come si compone il costo dei carburanti

Il prezzo della benzina che troviamo ogni giorno presso i distributori è il risultato di una struttura complessa, composta principalmente da due grandi voci: la componente fiscale e quella industriale. Nel dettaglio, per la benzina la componente fiscale rappresenta circa il 58% del prezzo finale. Questa quota comprende accise e IVA, che incidono in modo significativo sul costo pagato dal consumatore. La componente industriale, invece, incide per il restante 42% e si suddivide a sua volta in due parti: il costo della materia prima e il margine lordo dell’operatore. Il costo della materia prima, che pesa per circa il 30% sul prezzo totale, è fortemente influenzato dalle quotazioni internazionali del petrolio e dall’andamento del cambio euro/dollaro. Il margine lordo, pari al 12%, rappresenta la quota sulla quale il gestore del distributore può intervenire per modificare il prezzo alla pompa, ad esempio in base alla concorrenza locale o alle strategie commerciali. Comprendere questa suddivisione aiuta a capire perché il prezzo della benzina possa variare anche sensibilmente da un distributore all’altro e da un giorno all’altro, in funzione sia delle dinamiche di mercato sia delle politiche fiscali nazionali.

Per quanto riguarda il gasolio, la struttura del prezzo presenta alcune differenze rispetto alla benzina. In questo caso, la componente fiscale incide per circa il 45% sul prezzo finale, mentre la componente industriale arriva al 55%. All’interno di quest’ultima, il costo della materia prima rappresenta il 45% del prezzo totale, anch’esso soggetto alle fluttuazioni delle quotazioni internazionali e al cambio euro/dollaro. Il margine lordo dell’operatore, invece, vale il 10% del prezzo e costituisce la parte sulla quale il gestore può agire per modificare il prezzo alla pompa, in base a fattori come la concorrenza e i costi di gestione. Questa diversa ripartizione tra componente fiscale e industriale spiega perché il prezzo del gasolio possa essere più sensibile alle variazioni del mercato internazionale rispetto alla benzina. Inoltre, la possibilità di intervento da parte degli operatori sul margine rende il prezzo del gasolio variabile anche a livello locale, in funzione delle strategie commerciali adottate dai singoli distributori.


Fonte: Osservatorio prezzi Mimit

Data articolo: Thu, 18 Sep 2025 06:00:00 +0000
News n. 20
Il prezzo dei carburanti in Toscana oggi 18 settembre 2025: benzina, diesel, gpl e metano

In questo articolo analizziamo i prezzi aggiornati dei principali carburanti in Toscana alla data del 18 settembre 2025. Verranno riportati i valori medi di benzina, gasolio, GPL e metano, oltre a una spiegazione dettagliata di come si compone il prezzo finale alla pompa. Capire la struttura del prezzo dei carburanti è fondamentale per comprendere le variazioni che si registrano quotidianamente e le dinamiche che influenzano il costo per gli automobilisti.

Il prezzo dei carburanti in Toscana

Ultimo aggiornamento: 18 settembre 2025

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO (€/l)
Benzina SELF 1.698
Gasolio SELF 1.631
GPL SERVITO 0.690
Metano SERVITO 1.480

Come si compone il costo dei carburanti

Il prezzo della benzina che ogni giorno troviamo alla pompa è il risultato di una somma di diverse componenti, ognuna delle quali incide in modo significativo sul costo finale. In particolare, per la benzina, la componente fiscale rappresenta la parte più consistente, pari al 58% del prezzo totale. Questa quota comprende sia le accise, che sono imposte fisse applicate dallo Stato, sia l’IVA, che viene calcolata sul prezzo complessivo. La componente industriale, invece, incide per il restante 42% e si suddivide a sua volta in due parti: il costo della materia prima e il margine lordo degli operatori. Il costo della materia prima, che rappresenta circa il 30% del prezzo, è influenzato dalle quotazioni internazionali del petrolio e dalle oscillazioni del cambio euro/dollaro, fattori che possono determinare variazioni anche significative nel breve periodo. Il margine lordo, che pesa per il 12%, è la parte su cui i distributori possono intervenire direttamente, modificando il prezzo alla pompa in base alle proprie strategie commerciali e ai costi di gestione. Comprendere questa suddivisione aiuta a spiegare perché il prezzo della benzina possa variare anche in presenza di oscillazioni minime del prezzo del petrolio o delle tasse.

Anche il prezzo del gasolio segue una struttura simile, ma con alcune differenze rilevanti. In questo caso, la componente fiscale incide per il 45% sul prezzo finale, mentre la componente industriale pesa per il 55%. All’interno di quest’ultima, il costo della materia prima rappresenta il 45% del prezzo totale e, come per la benzina, è fortemente influenzato dalle quotazioni internazionali e dal cambio tra euro e dollaro. Il margine lordo degli operatori, invece, è pari al 10% e costituisce la parte su cui i distributori possono agire per modificare il prezzo praticato ai consumatori. Questa suddivisione evidenzia come il gasolio sia maggiormente esposto alle dinamiche di mercato rispetto alla benzina, ma con una pressione fiscale leggermente inferiore. Le variazioni dei prezzi alla pompa, quindi, sono il risultato di un equilibrio complesso tra fattori fiscali, industriali e di mercato internazionale, che ogni automobilista dovrebbe conoscere per interpretare correttamente le oscillazioni quotidiane dei listini.


Fonte: Osservatorio prezzi Mimit

Data articolo: Thu, 18 Sep 2025 06:00:00 +0000
News n. 21
Il prezzo dei carburanti in Sicilia oggi 18 settembre 2025: benzina, diesel, gpl e metano

In questo articolo analizziamo i prezzi aggiornati dei principali carburanti in Sicilia alla data del 18 settembre 2025. Verranno riportati i valori medi di benzina, gasolio, GPL e metano, oltre a una spiegazione dettagliata delle componenti che determinano il costo finale alla pompa. Comprendere come si forma il prezzo dei carburanti è fondamentale per chi desidera essere informato sulle dinamiche che influenzano il costo del rifornimento.

Il prezzo dei carburanti in Sicilia

Ultimo aggiornamento: 18 settembre 2025

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO (euro/litro)
Benzina SELF 1.739
Gasolio SELF 1.653
GPL SERVITO 0.756
Metano SERVITO 1.755

Come si compone il costo dei carburanti

Il prezzo della benzina che ogni automobilista paga al distributore è il risultato di una somma di diverse componenti. In particolare, la benzina è caratterizzata da una forte incidenza della componente fiscale, che rappresenta circa il 58% del prezzo finale. Questa quota comprende sia le accise, ovvero imposte specifiche applicate sui carburanti, sia l’IVA, che viene calcolata sull’intero importo. La componente industriale, invece, incide per il restante 42% e si suddivide a sua volta in due parti: il costo della materia prima e il margine lordo. Il costo della materia prima, che rappresenta circa il 30% del prezzo totale, è influenzato dalle quotazioni internazionali del petrolio e dalle variazioni del cambio euro/dollaro, fattori che possono determinare oscillazioni anche significative nel prezzo alla pompa. Il margine lordo, pari al 12% del prezzo, è la quota su cui gli operatori possono intervenire direttamente, ad esempio per coprire i costi di gestione o per adeguarsi alla concorrenza. Comprendere questa suddivisione aiuta a capire perché il prezzo della benzina può variare anche in presenza di fluttuazioni limitate del costo del petrolio, e quanto pesano le tasse sul costo finale sostenuto dai consumatori.

Anche il prezzo del gasolio segue una logica di composizione simile, ma con alcune differenze rilevanti. Nel caso del gasolio, la componente fiscale incide per il 45% sul prezzo finale, mentre la parte industriale arriva al 55%. All’interno di quest’ultima, il costo della materia prima pesa per il 45%, riflettendo anch’esso le dinamiche delle quotazioni internazionali e le variazioni del tasso di cambio tra euro e dollaro. Il margine lordo degli operatori, invece, rappresenta il 10% del prezzo complessivo e costituisce la parte su cui i distributori possono intervenire per modificare il prezzo alla pompa, ad esempio in risposta alla concorrenza locale o a strategie commerciali. Questa struttura fa sì che il prezzo del gasolio sia leggermente meno influenzato dalle tasse rispetto alla benzina, ma più sensibile alle variazioni dei mercati internazionali. In entrambi i casi, la trasparenza nella composizione del prezzo è fondamentale per consentire ai consumatori di comprendere le ragioni delle variazioni e di adottare scelte più consapevoli in materia di rifornimento.

Fonte: Osservatorio prezzi Mimit

Data articolo: Thu, 18 Sep 2025 06:00:00 +0000
News n. 22
Il prezzo dei carburanti in Sardegna oggi 18 settembre 2025: benzina, diesel e gpl

In questo articolo analizziamo i prezzi aggiornati di benzina, gasolio e GPL in Sardegna alla data del 18 settembre 2025. Verranno illustrati i valori medi rilevati nella regione, spiegando come si compone il prezzo finale dei carburanti e quali sono i fattori che incidono maggiormente sul costo alla pompa. Approfondiremo inoltre la suddivisione tra componente fiscale e industriale, per comprendere meglio cosa determina il prezzo pagato dagli automobilisti sardi.

Il prezzo dei carburanti in Sardegna

Aggiornamento prezzi al 18 settembre 2025

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO (€)
Gasolio SELF 1.657
Benzina SELF 1.732
GPL SERVITO 0.798

Come si compone il costo dei carburanti

Il prezzo della benzina che ogni automobilista paga al distributore è il risultato di una somma di diverse componenti. In particolare, la quota fiscale rappresenta la parte più consistente, incidendo per circa il 58% sul prezzo finale. Questa componente include sia le accise, che sono imposte fisse applicate dallo Stato, sia l’IVA, che viene calcolata sul prezzo complessivo del carburante. La restante parte, pari al 42%, è definita componente industriale e si suddivide ulteriormente tra il costo della materia prima e il margine lordo degli operatori. Il costo della materia prima, che rappresenta circa il 30% del prezzo totale, è influenzato dalle quotazioni internazionali del petrolio e dall’andamento del cambio euro/dollaro, fattori che possono far oscillare il prezzo anche nel breve periodo. Il margine lordo, invece, incide per il 12% e rappresenta la quota su cui i distributori possono intervenire per modificare il prezzo alla pompa, tenendo conto delle dinamiche di mercato e della concorrenza. Comprendere questa suddivisione aiuta a capire perché il prezzo della benzina possa variare anche in presenza di oscillazioni minime dei mercati internazionali o di modifiche fiscali decise a livello nazionale.

Anche per il gasolio, il prezzo finale è il risultato di una combinazione tra componente fiscale e industriale, ma con una diversa ripartizione rispetto alla benzina. La componente fiscale incide per il 45% sul prezzo totale, comprendendo accise e IVA, mentre la componente industriale pesa per il 55%. All’interno di questa, il costo della materia prima rappresenta il 45% del prezzo, anch’esso influenzato dalle quotazioni internazionali e dal cambio euro/dollaro. Il margine lordo degli operatori, invece, vale il 10% e costituisce la parte su cui i gestori possono intervenire per adeguare i prezzi alle condizioni di mercato. Questa struttura rende il prezzo del gasolio particolarmente sensibile alle fluttuazioni dei mercati globali e alle politiche fiscali nazionali. È importante sottolineare che, sebbene la componente fiscale sia inferiore rispetto a quella della benzina, il peso della materia prima e del margine industriale è maggiore, rendendo il prezzo del gasolio più reattivo alle variazioni delle condizioni economiche internazionali.


Fonte: Osservatorio prezzi Mimit

Data articolo: Thu, 18 Sep 2025 06:00:00 +0000
News n. 23
Il prezzo dei carburanti in Puglia oggi 18 settembre 2025: benzina, diesel, gpl e metano

In questo articolo analizziamo i prezzi aggiornati dei principali carburanti in Puglia alla data di oggi, 18 settembre 2025. Verranno presentati i valori medi per benzina, gasolio, GPL e metano, oltre a una spiegazione dettagliata delle componenti che determinano il costo finale alla pompa. Comprendere come si forma il prezzo dei carburanti è fondamentale per chi desidera risparmiare e restare informato sulle dinamiche del mercato energetico.

Il prezzo dei carburanti in Puglia

Aggiornamento prezzi al 18 settembre 2025

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO (€)
Benzina SELF 1.733
Gasolio SELF 1.637
GPL SERVITO 0.666
Metano SERVITO 1.487

Come si compone il costo dei carburanti

Il prezzo della benzina che ogni automobilista paga alla pompa è il risultato di una somma di diverse componenti, ciascuna delle quali incide in modo significativo sul costo finale. In particolare, per la benzina, la componente fiscale rappresenta circa il 58% del prezzo totale. Questa quota comprende sia le accise, ovvero le imposte indirette applicate dallo Stato, sia l’IVA, che viene calcolata sull’intero importo. La componente industriale, invece, incide per il restante 42% e si suddivide a sua volta in due parti: il costo della materia prima e il margine lordo degli operatori. Il costo della materia prima, che rappresenta circa il 30% del prezzo, è fortemente influenzato dalle quotazioni internazionali del petrolio e dalle variazioni del cambio euro/dollaro, fattori che possono far oscillare il prezzo anche nel breve periodo. Il margine lordo, pari al 12%, è la parte su cui i distributori possono intervenire direttamente per modificare il prezzo alla pompa, in base alle proprie strategie commerciali e ai costi di gestione. Comprendere questa suddivisione aiuta a capire perché il prezzo della benzina può variare anche in presenza di oscillazioni minime del costo del greggio o di modifiche fiscali decise a livello nazionale.

Per quanto riguarda il gasolio, la struttura del prezzo presenta alcune differenze rispetto alla benzina. La componente fiscale incide per il 45% sul prezzo finale, mentre la parte industriale arriva al 55%. All’interno della quota industriale, il costo della materia prima rappresenta il 45% del prezzo totale e, come per la benzina, è soggetto alle fluttuazioni delle quotazioni internazionali e al tasso di cambio tra euro e dollaro. Il margine lordo degli operatori, invece, incide per il 10% e costituisce la leva principale attraverso cui i distributori possono adeguare i prezzi in base alle condizioni di mercato e ai propri costi operativi. Questa diversa ripartizione tra componente fiscale e industriale spiega perché il prezzo del gasolio possa seguire dinamiche differenti rispetto a quello della benzina, risentendo in modo particolare delle variazioni del mercato internazionale e delle politiche fiscali nazionali. Conoscere la composizione del prezzo del gasolio è utile per interpretare le variazioni quotidiane e per adottare strategie di risparmio più consapevoli.


Fonte: Osservatorio prezzi Mimit

Data articolo: Thu, 18 Sep 2025 06:00:00 +0000
News n. 24
Il prezzo dei carburanti nelle Marche oggi 18 settembre 2025: benzina, diesel, gpl e metano

Oggi, 18 settembre 2025, analizziamo i prezzi aggiornati di benzina, gasolio, GPL e metano nelle Marche. L’articolo offre una panoramica dettagliata dei costi medi dei principali carburanti, spiegando come si compone il prezzo alla pompa e quali sono le variabili che incidono maggiormente sul costo finale per gli automobilisti.

Il prezzo dei carburanti nelle Marche

Ultimo aggiornamento: 18 settembre 2025

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO (euro)
Benzina SELF 1.699
Gasolio SELF 1.624
GPL SERVITO 0.715
Metano SERVITO 1.349

Come si compone il costo dei carburanti

Il prezzo della benzina che ogni automobilista paga alla pompa è il risultato di una struttura complessa, in cui la componente fiscale gioca un ruolo predominante. In particolare, per la benzina, il 58% del prezzo finale è rappresentato da tasse e accise, una percentuale nettamente superiore rispetto alla componente industriale, che incide per il restante 42%. Quest’ultima si suddivide a sua volta in due parti: il costo della materia prima, che rappresenta circa il 30% del prezzo totale, e il margine lordo, che incide per il 12%. Il costo della materia prima è fortemente influenzato dalle quotazioni internazionali del petrolio e dalle variazioni del cambio euro/dollaro, fattori che possono determinare oscillazioni anche significative nel prezzo alla pompa. Il margine lordo, invece, è la quota su cui i gestori e le compagnie petrolifere possono intervenire direttamente, modificando il prezzo finale in base alle strategie commerciali, ai costi di gestione e alla concorrenza locale. È importante sottolineare che la componente fiscale, composta da accise e IVA, rimane fissa o varia solo in caso di interventi normativi, mentre la componente industriale è soggetta a dinamiche di mercato più volatili.

Anche il prezzo del gasolio segue una struttura simile, ma con alcune differenze significative nella ripartizione delle componenti. Nel caso del gasolio, la componente fiscale incide per il 45% sul prezzo finale, mentre la parte industriale pesa per il 55%. All’interno di quest’ultima, il costo della materia prima rappresenta il 45% del prezzo totale e risente anch’esso delle fluttuazioni delle quotazioni internazionali e del cambio euro/dollaro. Il margine lordo, invece, è pari al 10% e costituisce la porzione su cui i distributori possono intervenire per adeguare il prezzo alla pompa, in base alle condizioni di mercato e alle politiche commerciali. Rispetto alla benzina, quindi, il gasolio presenta una componente fiscale meno gravosa e una maggiore incidenza della parte industriale, rendendo il prezzo più sensibile alle dinamiche di mercato e alle strategie dei singoli operatori. Comprendere come si compone il prezzo dei carburanti è fondamentale per interpretare le variazioni quotidiane e per valutare le opportunità di risparmio offerte dalle diverse modalità di rifornimento e dalle promozioni attive sul territorio.


Fonte: Osservatorio prezzi Mimit

Data articolo: Thu, 18 Sep 2025 06:00:00 +0000
News n. 25
Il prezzo dei carburanti in Lombardia oggi 18 settembre 2025: benzina, diesel, GPL e metano

Oggi, 18 settembre 2025, analizziamo i prezzi aggiornati dei principali carburanti in Lombardia: benzina, gasolio, GPL e metano. In questo articolo troverai i dati medi più recenti relativi ai costi alla pompa, una panoramica sulla composizione del prezzo dei carburanti e le principali variabili che incidono sul costo finale per i consumatori. Comprendere come si forma il prezzo dei carburanti è fondamentale per chi desidera risparmiare e restare informato sulle dinamiche del mercato energetico.

Il prezzo dei carburanti in Lombardia

Ultimo aggiornamento: 18 settembre 2025

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO (€)
Gasolio SELF 1.636
Benzina SELF 1.702
GPL SERVITO 0.666
Metano SERVITO 1.390

Come si compone il costo dei carburanti

Il prezzo della benzina in Italia è il risultato di una complessa struttura di costi e imposte. In particolare, la componente fiscale rappresenta circa il 58% del prezzo finale alla pompa, una percentuale che include accise e IVA e che risulta nettamente superiore rispetto alla componente industriale, che si attesta al 42%. La parte industriale, a sua volta, si suddivide in due elementi principali: il costo della materia prima e il margine lordo degli operatori. Il costo della materia prima incide per circa il 30% sul prezzo totale e dipende dalle quotazioni internazionali del petrolio e dalle variazioni del cambio euro/dollaro, fattori che possono far oscillare sensibilmente il prezzo anche nel breve periodo. Il margine lordo, che rappresenta il restante 12%, è la quota su cui i distributori possono intervenire direttamente, influenzando così il prezzo finale pagato dagli automobilisti. Questa struttura rende il prezzo della benzina particolarmente sensibile sia alle dinamiche dei mercati globali sia alle politiche fiscali nazionali, con impatti immediati sul portafoglio dei consumatori.

Per quanto riguarda il gasolio, la composizione del prezzo presenta alcune differenze rispetto alla benzina. La componente fiscale incide per il 45% sul prezzo finale, mentre la componente industriale arriva al 55%. All’interno della quota industriale, il costo della materia prima rappresenta il 45% del prezzo totale e, come per la benzina, è fortemente influenzato dalle quotazioni internazionali e dal tasso di cambio tra euro e dollaro. Il margine lordo degli operatori, invece, pesa per il 10% e costituisce la parte su cui i gestori delle stazioni di servizio possono agire per modificare il prezzo alla pompa. Questa suddivisione evidenzia come il prezzo del gasolio sia maggiormente legato ai costi industriali rispetto alla benzina, pur restando comunque soggetto a una significativa pressione fiscale. Comprendere queste dinamiche è importante per interpretare le variazioni quotidiane dei prezzi e per valutare eventuali strategie di risparmio nell’acquisto dei carburanti.


Fonte: Osservatorio prezzi Mimit

Data articolo: Thu, 18 Sep 2025 06:00:00 +0000


Tutte le notizie di tutti gli sport escluso il calcio

News generaliste che accomunano sport diversi