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News n. 1
Il traffico sulle autostrade oggi in tempo reale

La situazione del traffico sulle autostrade in Italia per il 27 novembre 2025 si presenta caratterizzata principalmente da diversi cantieri che comportano chiusure di entrate, uscite e tratti autostradali. Sono inoltre da segnalare condizioni meteo avverse come pioggia e vento forte lungo alcune tratte, senza tuttavia code particolarmente lunghe. Tra gli eventi più significativi di oggi spiccano il traffico rallentato per un incidente sulla Complanare di Bologna verso Autostrada Milano-Napoli e la chiusura del traforo del Monte Bianco per lavori di manutenzione fino al 12 dicembre 2025.

 

A1 Milano-Napoli

21:05 – Milano-Napoli
L’uscita di Fidenza è chiusa al traffico fino alle 05:00 del 28/11/2025 per lavori.
Direzione in entrambe le direzioni
Uscita consigliata provenendo da Bologna: Parma. Uscita consigliata provenendo da Milano: Fiorenzuola.

21:05 – Milano-Napoli
Fidenza in entrata è chiuso al traffico fino alle 05:00 del 28/11/2025 in entrambe le direzioni per lavori.
Direzione in entrambe le direzioni
Entrata consigliata verso Milano: Fiorenzuola. Entrata consigliata verso Bologna: Parma.

21:00 – Tangenziale
L’area di servizio San Pietro ha i servizi di ristorazione chiusi fino alle 06:00 del 28/11/2025.

21:00 – Tangenziale
L’area di servizio San Pietro ha i servizi igienici non disponibili fino alle 06:00 del 28/11/2025.

19:23 – Napoli
L’area di servizio La Macchia ovest ha i servizi igienici non disponibili per interruzione erogazione idrica.

A5 Torino – Aosta – Monte Bianco

21:03 – Monte Bianco
Tratto chiuso tra Autoporto e Aosta Ovest Svincolo fino alle 05:00 del 28/11/2025 per lavori.

20:33 – Torino
Tratto chiuso tra Aosta Ovest Svincolo e Autoporto fino alle 06:00 del 28/11/2025 per lavori.

20:32 – Torino
Tratto chiuso tra Raccordo A5/SS26 dir e Aosta Ovest fino alle 06:00 del 28/11/2025 per lavori.

20:32 – Torino
Aosta Ovest Svincolo in entrata è chiuso al traffico fino alle 06:00 del 28/11/2025 verso Torino per lavori.

20:03 – Monte Bianco
Aosta Ovest in entrata è chiuso al traffico fino alle 05:00 del 28/11/2025 verso Monte Bianco per lavori.

20:02 – Monte Bianco
Tratto chiuso tra Aosta Ovest Svincolo e Raccordo A5/SS26 dir fino alle 05:00 del 28/11/2025 per lavori.

A14 Bologna-Taranto

21:04 – Bologna-Taranto
Bologna San Lazzaro in entrata è chiuso al traffico fino alle 05:00 del 28/11/2025 in entrambe le direzioni per lavori.
Direzione in entrambe le direzioni
Entrata consigliata verso Autostrada Milano-Napoli: Bologna Fiera. Entrata consigliata verso Ancona: Castel San Pietro.

21:03 – Taranto
L’area di servizio Sillaro ovest è chiusa fino alle 05:00 del 28/11/2025 per tratto chiuso.

21:03 – Bologna-Taranto
Pioggia tra Ancona sud e Poggio Imperiale.
Direzione in entrambe le direzioni
La tratta interessata va dal chilometro 230.4 al chilometro 505.0 per una lunghezza di 274.6 km.

21:02 – Taranto
Tratto chiuso tra Bologna San Lazzaro e Castel San Pietro fino alle 05:00 del 28/11/2025 per lavori.
Entrata consigliata verso Ancona: Castel San Pietro. Uscita consigliata provenendo da Bologna: Bologna San Lazzaro.

21:02 – Complanare di Bologna
Tratto chiuso tra Svincolo 13 SS9 Via Emilia e Bologna San Lazzaro fino alle 05/11/2025 per lavori.
Entrata consigliata verso Autostrada Bologna-Taranto: Castel San Pietro su A14 Bologna-Taranto.
Uscita consigliata provenendo da Autostrada Milano-Napoli: Svincolo 13 SS9 Via Emilia.

21:01 – Bologna-Taranto
Pioggia tra Senigallia e Ancona sud.
Direzione in entrambe le direzioni
La tratta interessata va dal chilometro 194.5 al chilometro 230.4 per una lunghezza di 35.9 km.

21:01 – Bologna-Taranto
Pioggia tra Cattolica e Senigallia.
Direzione in entrambe le direzioni
La tratta interessata va dal chilometro 144.2 al chilometro 194.5 per una lunghezza di 50.3 km.

20:06 – Bologna
L’area di servizio Sillaro est è chiusa fino alle 05:00 del 28/11/2025 per lavori.

20:52 – Bologna-Taranto
Pioggia tra Termoli e Canosa.
Direzione in entrambe le direzioni
La tratta interessata va dal chilometro 505.0 al chilometro 610.5 per una lunghezza di 105.5 km.

Complanare di Bologna (T06)

21:05 – Bologna Borgo Panigale
Chiuso al traffico Svincolo SS 9 Via Emilia fino alle 05:00 del 28/11/2025 provenendo da Complanare di Bologna verso Bologna per lavori.
Uscita consigliata provenendo da Complanare di Bologna: Svincolo San Giovanni in Persiceto.

21:05 – Autostrada Bologna-Taranto
L’uscita di Idice è chiusa al traffico fino alle 05:00 del 28/11/2025 provenendo da Autostrada Milano-Napoli per lavori.
Uscita consigliata provenendo da Autostrada Milano-Napoli: Svincolo 13 SS9 Via Emilia.

21:03 – Autostrada Bologna-Taranto
Svincolo 13 SS9 Via Emilia in entrata è chiuso al traffico fino alle 05:00 del 28/11/2025 verso Autostrada Bologna-Taranto per lavori.
Entrata consigliata verso Autostrada Bologna-Taranto: Castel San Pietro su A14 Bologna-Taranto.

21:02 – Autostrada Bologna-Taranto
Tratto chiuso tra Svincolo 13 SS9 Via Emilia e Bologna San Lazzaro fino alle 05:00 del 28/11/2025 per lavori.
Entrata consigliata verso Autostrada Bologna-Taranto: Castel San Pietro su A14 Bologna-Taranto.
Uscita consigliata provenendo da Autostrada Milano-Napoli: Svincolo 13 SS9 Via Emilia.

20:52 – Autostrada Milano-Napoli
Traffico rallentato tra Bivio Complanare BO/Racc. A13 BO-PD e Svincolo 5 Quartiere Lame per incidente.
Direzione Autostrada Milano-Napoli

A13 Bologna-Padova

15:08 – Bologna
L’area di servizio Adige ovest ha il servizio di ricarica elettrica non disponibile fino alle 15:00 del 28/11/2025 per un guasto all’impianto.

Traforo del Monte Bianco (TR1)

13:19 – in entrambe le direzioni
Galleria chiusa, in entrambe le direzioni, fino alle ore 17:00 del 12/12/2025, per consentire la realizzazione di attività di manutenzione.

A25 Torano-Pescara

11:14 – in entrambe le direzioni
Vento forte tra Pescina e Cocullo.

00:00 – in entrambe le direzioni
Prevista neve tra Bivio A25/A24 Roma-Teramo e Pratola Peligna-Sulmona.

A10 Genova-Ventimiglia

09:26 – in entrambe le direzioni
Vento forte tra Bivio A10/A26 Trafori e Albisola.

A12 Genova-Roma

09:32 – in entrambe le direzioni
Vento forte tra Bivio A12/A91 Roma-Fiumicino e Civitavecchia Porto.

05:49 – in entrambe le direzioni
Vento forte tra Civitavecchia Nord e SS1 Aurelia.

A16 Napoli-Canosa

17:19 – in entrambe le direzioni
Pioggia tra Baiano e Avellino est.

A24 Roma-Teramo

07:18 – in entrambe le direzioni
Pioggia tra Tagliacozzo e Valle del Salto.

A27 Venezia-Belluno

10:48 – Venezia
L’area di servizio Ponte nelle Alpi ha il camper service chiuso fino alle 11:00 del 30/03/2026.

A23 Palmanova-Tarvisio

10:31 – in entrambe le direzioni
Vento forte tra Gemona Osoppo e Carnia.

Tangenziale di Napoli (A56)

20:17 – in entrambe le direzioni
Pioggia tra Inizio Tangenziale Napoli e Fine Tangenziale Napoli.

A30 Caserta-Salerno

10:50 – Salerno
L’area di servizio Tre Ponti ovest è sprovvista di GPL per un guasto all’impianto.

 

 

Fonte: Autostrade per l’Italia

Data articolo: Thu, 27 Nov 2025 20:08:00 +0000
News n. 2
GP Qatar, Ferrari: lavoro extra sulle gomme per ottimizzare la qualifica

Il team di Maranello arriva da un weekend di gara pessimo, un brutto risultato in cui pesa parecchio il sabato trascorso in Nevada, dove le condizioni meteo hanno deciso di prendere il sopravvento. Da qui scaturisce una qualifica deficitaria che rovina tutto il fine settimana. A pochi giorni di distanza, la sfida si fa più tosta per vari elementi tecnici che, in Qatar, richiedono un livello di compromesso più alto rispetto a Las Vegas.

SF-25: le indicazioni tecniche passate da seguire

Il quesito centrale in questo secondo appuntamento consecutivo della Formula 1 che riguarda la Ferrari è piuttosto semplice: quale sarà la reale performance della Rossa sul tracciato di Losail? Nell’edizione precedente, Charles Leclerc riuscì a salire sul podio grazie a un ritmo competitivo, ovviamente pure favorito da diverse dinamiche innescatesi in gara che hanno influito significativamente su rendimento e risultato finale.

Dal punto di vista della guidabilità, la SF-24 aveva incontrato notevoli difficoltà nel gestire il grip necessario all’avantreno su un circuito simile. Aumentando il carico aerodinamico sul retrotreno, il bilanciamento della monoposto italiana tendeva a spostarsi verso il posteriore. Questa mossa generava una chiara difficoltà di rotazione in ingresso curva, problema peraltro cronico e molto marcato sulla monoposto attuale.

Come sappiamo, il sottosterzo della Rossa spesso si trasforma in eccesso di rotazione nelle fasi di uscita, tardando il momento in cui i piloti possono andare sul gas. Criticità che, sebbene segnalate, non sono state corrette in maniera efficace prima della qualifica. Per fortuna, il passo dell’auto sulla distanza dei 300 chilometri si mostrò superiore. Ferrari deve fare tesoro di queste indicazioni e anticipare le variabili che possono limitare le prestazioni.

Ferrari: il provvedimento necessario per usare al meglio le gomme

Per le gomme, Ferrari si trova di fronte a diverse sfide, situazione che potrebbe complicare particolarmente la ricerca del set-up ottimale durante la qualifica. Si tratta di una criticità tecnica ben nota, poiché il team di Maranello ha più volte mostrato difficoltà nell’attivazione corretta delle coperture. Serve trovare e mantenere numerosi equilibri. L’asfalto di Losail offre un grip elevato che però aumenta lo stress termico interno degli pneumatici.

Proprio per tale ragione, ottenere un bilanciamento accurato ed efficiente sarà un aspetto fondamentale per le vetture italiane. Una carenza di rotazione troppo marcata può portare a un surriscaldamento dell’asse anteriore e al conseguente overheating. Con tanta benzina, questo fenomeno si attenua grazie alle minori velocità medie in percorrenza, ma in qualifica la gestione delle mescole resterà una delle sfide principali.

Secondo quanto appreso dalla nostra redazione, il Cavallino Rampante ha realizzato un lavoro extra al simulatore. L’obiettivo in tal senso è piuttosto semplice: considerare maggiormente, nella costruzione dell’assetto, l’utilizzo delle gomme. Una mossa concorde con il target di ottimizzare la qualifica, questa volta, e di prendere il via del Gran Premio del Qatar in posizioni consone al risultato che si vuole ottenere.

Curvoni veloci e ampi: il punto debole che Ferrari deve limitare al massimo con l’assetto

L’accuratezza nell’esecuzione è sempre determinante, specie per la Ferrari in versione Lusail. Una sfida che vedrà l’arduo compito nel coordinare ogni dettaglio senza commettere errori, incarico tanto cruciale quanto la preparazione in fabbrica di cui sopra. I soli 60 minuti di prove libere renderanno ogni sgambata in pista preziosa. Il fatto aerodinamico che più preoccupa pensando alla SF-25 riguarda la conformazione stessa della pista araba.

Parliamo delle curve in appoggio molto ampie in lunghezza, tratto distintivo che generalmente ha penalizzato la vettura italiana. È inutile nasconderlo: Ferrari non si trova a suo agio su questo tipo di curve veloci, preferendo sezioni più brevi che non sovraccarichino l’anteriore, potenzialmente in seria difficoltà sul tracciato di Losail. Resta da capire se i passi avanti visti rispetto al 2024 saranno sufficienti per gestire questo tipo di situazione.

Per ultimo, una questione tecnica: la pista del Qatar concederà a Hamilton e Leclerc la possibilità di costruire il giro in diverse maniere. Un dettaglio tecnico legato all’handling che offre uno spazio di manovra più ampio alla Rossa, potendo allargare di qualche punto la finestra di funzionamento dell’auto. Ovviamente, per tradurre il rendimento stimato in fabbrica, la messa a punto e il relativo bilanciamento della SF-25 dovranno essere perfetti.

Data articolo: Thu, 27 Nov 2025 17:04:30 +0000
News n. 3
Renault Clio, la sesta generazione arriva su strada: pronta a confermarsi best-seller

Nella storia dell’automobile ci sono modelli che cambiano pelle, altri destino. E poi c’è Renault Clio, che da trentacinque anni muta le regole. Ogni volta che il mercato sembra aver definito confini e gerarchie, la compatta del brand transalpino entra in scena, ribalta il tavolo e riparte da capo, come se la parola “eredità†non fosse un peso, ma un trampolino di lancio. E così, mentre l’industria europea attraversa la sua crisi di identità più profonda, la Losanga risponde con un gesto netto: un’altra rivoluzione. Una Clio completamente ripensata, dentro e fuori, più matura, più tecnologica, più consapevole della sua missione: restare, comunque vada, il punto di riferimento del segmento B. E, dopo i test drive internazionali, la sensazione è che la formula del successo sia stata abilmente preservata.

Una storia di successo

La best-seller di Renault per ben cinque generazioni, di cui la prima risale al 1990, la Clio ha nel suo DNA i codici del successo. Eppure, ogni generazione ha saputo rivoluzionarsi per rimanere al vertice della sua categoria. La Clio prima maniera aveva “tutto di una grandeâ€, slogan mitico che rimane valido ancora oggi. La Clio II sviluppò l’idea dell’auto come cocoon, comfort puro mentre la Clio III innalzò la qualità percepita, introducendo il sistema Carminat Tom Tom.

La Clio IV stravolse il design con linee sensuali e accoglienti, mentre la Clio V portò lo schermo centrale e la multimedialità al livello del segmento superiore. Ora la Clio di sesta maniera si prepara a una nuova rivoluzione, dentro e fuori. Una missione non facile, specialmente dopo circa 17 milioni i pezzi venduti in 120 Paesi: un record che la rende l’auto francese più venduta di sempre. Eppure, ha tutte le carte in regola per giocarsi bene questa sfida.

Si alza l’asticella della qualità, e non solo

Con la sesta generazione, Renault alza l’asticella. Il piano è ambizioso: design espressivo, proporzioni maggiorate, motorizzazioni all’avanguardia e tecnologia di grido. La nuova Clio non si nasconde: vuole dominare il segmento B e avvicinarsi a quello superiore.

Esteticamente, il passo avanti è evidente: la carrozzeria cresce di dimensioni — circa 4,12 metri di lunghezza per una larghezza di 1,77 metri — conferendo alla vettura una presenza più solida, senza perdere quella compattezza che da sempre la contraddistingue. Il linguaggio stilistico invece evolve: calandra ridisegnata, fari full-LED con firma luminosa a forma di mezza losanga, proporzioni scolpite ma armoniose. Un’estetica da “grande piccola†che vuole attrarre anche chi guarda ai segmenti più alti.

L’abitacolo, poi, segna la vera svolta: elemento centrale è il doppio display OpenR a forma di V, affiancato dal sistema multimediale OpenR Link con Google. Renault garantisce fino a 29 dispositivi di assistenza alla guida (ADAS) di ultima generazione. Infine, la qualità dei materiali, gli schermi generosi, la plancia orientata al conducente fanno della Clio VI quello che può essere definito, senza peccare, una “premium accessibileâ€.

Le motorizzazioni presenti

Sul fronte motorizzazioni, la nuova Clio gioca su due carte principali: un 1.2 benzina da 115 CV (TCe 115) e una motorizzazione Full Hybrid E-Tech da 160 CV. Novità: quest’ultima è più efficiente rispetto al modello precedente, con un aumento di potenza (+15 CV) e di coppia (+22 Nm) e la capacità di circolare in modalità elettrica fino all’80% del tempo in città e nelle aree periferiche. I dati dichiarati parlano di consumi da circa 3,9 l/100 km e di emissioni da 89 g/km di CO₂. La gamma sarà completata da una motorizzazione bifuel benzina-GPL da 120 CV (ECO-G) prevista per la seconda metà del 2026.

Renault Clio, la compatta si rinnova
Ufficio Stampa Renault
Renault Clio, la sesta generazione è pronta alla sfida del mercato

Perché Clio continua a contare

In un mercato oggi assediato da SUV, crossover e modelli generosi, la Renault Clio resta un faro nel segmento B. Non è solo la sua compattezza a sedurre, ma un mix di storia, versatilità e identità forte: può essere la prima auto, la compatta perfetta, ma con contenuti da vettura di categoria superiore. La nuova Clio VI incarna questa ambizione. Con motorizzazioni ibride avanzate, tecnologie che sembravano riservate a segmenti più alti – infotainment con Google, display grandi, ADAS completi – e dimensioni riviste per offrire maggiore comfort interno, anche dietro, la vettura si pone come alternativa credibile a modelli più costosi.

Ma c’è un’altra ragione per cui farà la differenza: la sostenibilità, intesa come scelta pragmatica, non ideologica. Renault lo esplicita: l’ibrido oggi ha senso concreto, perché l’Europa conta ancora centinaia di milioni di auto con più di dieci anni e una mobilità che va gestita passo per passo. Un approccio realistico che parla ai clienti, non soltanto agli ambienti.

Listino prezzi

Alla fine, la nuova Renault Clio è più di una semplice compatta: è un progetto industriale, un messaggio al mercato, un’auto che cerca di parlare a molti: a chi entra nel mondo dell’auto per la prima volta, a chi vuole tecnologia senza sacrificio, a chi cerca un prodotto valido anche nel tempo. Il listino italiano ufficiale parla chiaro: si parte da 18.900 euro per la TCe 115 con allestimento Evolution e da 24.900 euro per la Full Hybrid E-Tech 160 con lo stesso allestimento. Versioni più ricche — Techno ed Esprit Alpine — portano i prezzi rispettivamente fino a 28.300 euro.

Renault lo dice apertamente: la leadership non è mai un punto d’arrivo, ma un incipit. E questa Clio sembra costruita per essere l’inizio di una nuova stagione. In un’era in cui molti parlano di elettrico, vetture da città (per non dire kei car) e mobilità condivisa, la Clio VI ricorda che la scelta continua a contare. E che una vettura ben pensata, ben fatta e ben posizionata può fare la differenza. Anche oggi che tutto cambia. Anche oggi che serve reinventarsi.

La vettura viene realizzata nello stabilimento Oyak Renault di Bursa, in Turchia, dove sono già stati prodotti oltre 5 milioni di Clio. E questo numero è destinato ad aumentare e il contatore ad aggiornarsi, è inevitabile. E anche dopo i test drive internazionali, tenutisi a Lisbona (in Portogallo), la sensazione è che il brand francese abbia fatto di nuovo centro con la sua mietitrice di vendite preferite. Perché a livello dinamico pare aver colpito e lasciato il segno. Non è un caso, la Clio è coinvolgente per chi siede al posto di comando fin dal 1990. E se questa è una ricetta che funziona, perché cambiarla.

Data articolo: Thu, 27 Nov 2025 15:05:21 +0000
News n. 4
Scatta blocco auto fino al 31 marzo 2026, stop ai veicoli più inquinanti

Per i cittadini napoletani che possiedono delle vetuste auto non ci sono buone notizie. Scattano i blocchi ai motoveicoli e ciclomotori di categoria inferiore o uguale a Euro 2 e veicoli diesel di categoria inferiore o uguale a Euro 5, dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 18:30. Lo scopo delle misure è rispettare i parametri europei sulla qualità dell’aria. Per raggiungere l’obiettivo, sino al 31 marzo 2026, nel comune di Napoli non potranno circolare tantissime vecchie automobili e veicoli commerciali.

A stabilirlo è un’ordinanza del 24 novembre 2025 in attuazione del Piano regionale di Tutela della Qualità dell’Aria e delle direttive europee con la quale l’amministrazione comunale partenopea intende avere un impatto positivo sull’ambiente. Restrizioni dure che serviranno a rispettare dei parametri necessari in uno scenario sempre più preoccupante. L’aria del capoluogo campano è tossica da anni. Le limitazioni arrivano puntuali per sensibilizzare anche un popolo poco avvezzo al rispetto delle regole stradali.

Si accende il divieto

“La circolazione su tutto il territorio cittadino delle autovetture esclusivamente ad alimentazione diesel e dei veicoli commerciali ad alimentazione esclusivamente diesel di categorie N1, N2 e N3 inferiori o uguali a Euro 5 e dei motoveicoli e ciclomotori di categoria inferiore o uguale a Euro 2″. La nota del Comune specifica che tali misure risultano “necessarie per contrastare il costante superamento dei limiti di biossido di azoto (NO2) e garantire il rispetto delle norme europee sulla qualità dell’aria”.

Tali limitazioni del traffico non riguardano la rete autostradale cittadina nei tratti ricadenti nel territorio del Comune di Napoli, ossia il raccordo A1 Napoli-Roma; il raccordo A3 Napoli-Salerno; la strada regionale ex SS 162 e il raccordo viale Fulco di Calabria. Nell’ordinanza vi sono delle deroghe per alcune categorie di veicoli, tra cui quelli per il trasporto di disabili, mezzi di emergenza, taxi, Forze dell’Ordine, trasporto pubblico, auto d’epoca, veicoli sanitari e di pubblica utilità.

Allarme inquinamento in Campania

I dati raccolti dall’Osservatorio Mobilità Urbana Sostenibile di Kyoto Club e Clean Cities Campaign, in collaborazione con ISDE Italia (Associazione Medici per l’Ambiente), confermano che l’inquinamento atmosferico a Napoli è oramai un’emergenza sanitaria. In base a recenti studi svolti in 27 città italiane attraverso 58 stazioni di monitoraggio, è venuto fuori che a Napoli si trovano le due centrali con i dati peggiori per quanto riguarda il particolato PM10 e il biossido di azoto (NOâ‚‚): le stazioni di NA-Ospedale Pellegrini e NA-Ente Ferrovie, entrambe classificate come “stazioni di traffico”.

La stazione NA-Ospedale Pellegrini ha palesato una media annua di 40 μg/m³, valore pari al limite di legge ma doppio rispetto al nuovo limite europeo (20 μg/m³). Per il PM10 esiste già un limite giornaliero di 50 μg/m³ da non superare per più di 35 volte l’anno: al Pellegrini, dopo 10 mesi, i superamenti sono 56, il dato più alto tra tutte le 27 città monitorate. Con irritazioni delle vie respiratorie, peggioramento dell’asma, bronchiti croniche, crescita di infarti e ictus, e incremento della mortalità per cause cardiopolmonari. Napoli ha un bisogno disperato di migliorare la qualità dell’aria nei prossimi anni. Ogni microgrammo in meno di inquinante significa più anni di vita e meno malattie per i cittadini.

Data articolo: Thu, 27 Nov 2025 12:13:22 +0000
News n. 5
BMW dice addio alla Z4, ordini aperti per la Final Edition

Una dietro l’altra le sportive che hanno fatto sognare intere generazioni stanno uscendo dai listini. BMW non fa eccezione e ha deciso di omaggiare la Z4 con una variante finale da brividi. Gli ordini della Final Edition saranno aperti dalla fine di gennaio 2026 per un periodo limitato e strizzano l’occhio a quei puristi che amano le sportive autentiche. Ufficialmente la produzione della roadster terminerà nel marzo 2026 e, per celebrare l’addio al modello, la Casa bavarese ha ideato una tiratura limitata che andrà a chiudere un’era di successi commerciali.

La storia produttiva della Z4 ha inizio con la E85 nel lontano 2002 per andare a sostituire la BMW Z3. Una vettura sviluppata prima con un tettuccio in tela ripiegabile e, solo in seguito, venne introdotta una variante coupé, identificata dalla sigla E86. La terza generazione è stata proposta sul mercato nel 2018, per debuttare nei concessionari a partire dai primi mesi del 2019. La lettera Z abbrevia la parola tedesca Zukunft, che significa “futuro”. Purtroppo non c’è più un futuro per la biposto.

L’ultima interpretazione dell’iconica roadster

La terza serie della Z4 è stata elaborata attraverso una joint-venture con Toyota. La parte meccanica della Z4 G29 è condivisa con la quinta generazione della coupé sportiva Supra. La Final Edition è stata concepita per coloro che desiderano una sportiva con caratteristiche distintive e un potenziale valore collezionistico.

Le linee tese della vettura rappresentano da sempre una parte integrante del DNA di BMW. La Final Edition della Z4 vanta una serie di dettagli esclusivi. I tecnici hanno scelto una verniciatura dedicata Frozen Matt Black, riservata specificatamente per questa versione e associata al pacchetto M Hochglanz Shadowline, che mette in mostra un carattere più audace. Senza costi aggiuntivi si possono selezionare anche gli altri colori della gamma. Il design suggestivo, in abbinamento alle finiture esterne M High-gloss Shadowline, mette in mostra un impianto frenante M Sport con pinze freno in High-gloss Red. Il contrasto tra il nero della carrozzeria e il rosso lucido delle pinze è spettacolare.

Motori da regina

La Final Edition sarà venduta con tutte le motorizzazioni disponibili: sDrive20i da 145 kW / 197 CV; sDrive30i da 190 kW / 258 CV; Z4 M40i, con il pepatissimo sei cilindri da 250 kW / 340 CV. Il pacchetto M Sport, già incluso sulle versioni più potenti e obbligatorio sulla 20i, offre un piacere di guida estremo. Oltre alla notevole agilità si può fare affidamento sulla distribuzione dei pesi perfettamente bilanciata al 50/50. Ulteriori informazioni sugli allestimenti saranno annunciati nelle prossime settimane.

L’abitacolo è caratterizzato da cuciture a contrasto rosse, selezionate appositamente per la Final Edition, che si sposano perfettamente con il quadro strumenti, la console centrale, i rivestimenti delle portiere e i sedili sportivi M in pelle Vernasca/Alcantara. Tutto è creato per esaltare sportività ed esclusività di un modello destinato a rimanere nella storia. Da qualsiasi angolazione si evince lo spirito più puro del roadster: cofano allungato, coda piatta, posizione di guida bassa e tecnologie all’avanguardia per un emozionante viaggio con il vento tra i capelli. Con la Final Edition, BMW ha deciso di mettere un punto alla sua lunga tradizione sportiva, con biposto open-top leggendarie come la BMW 328, la BMW 507 e la BMW Z8.

Data articolo: Thu, 27 Nov 2025 11:01:18 +0000
News n. 6
Google Gemini sbarca su Android Auto: funzionalità rivoluzionarie

Dopo tanta attesa ci siamo e l’arrivo di Gemini, l’assistente basato sull’Intelligenza Artificiale di Google, su Android Auto è in fase di lancio, rollout come dicono gli americani, sulla piattaforma che consente di connettere il telefono sul sistema di infotainment delle automobili compatibili. L’assistente Google di ultima generazione salirà a bordo con un carico di novità tecnologiche straordinarie.

Il major americano ha annunciato che l’assistente alla guida sarà capace di gestire attività molto avanzate. Già l’immersione alla guida con l’Infotainment, nel corso degli ultimi anni, ha impattato in maniera decisiva sull’approccio dei conducenti, ma ora l’asticella si alzerà sul piano tecnico. Google Gemini garantirà un supporto costante, effettuando azioni complesse in autonomia grazie all’IA.

L’implementazione su Android Auto

L’aggiornamento è in fase di lancio a livello globale in 45 lingue e si attiverà automaticamente per chi ha già sostituito Assistant con Gemini sul proprio smartphone. L’operazione potrebbe richiedere settimane o in alcuni casi mesi per raggiungere tutti gli utenti. La disponibilità dipende dal modello e dall’anzianità dello smartphone. Gemini non risponderà banalmente ai comandi vocali, ma sarà in grado di sostenere conversazioni reali, comprendere contesti e intenzioni del conducente al fine di completare in modo autonomo le istruzioni.

Il linguaggio flessibile di Gemini determinerà la possibilità di interpretare il linguaggio naturale senza configurazioni specifiche o costi aggiuntivi. L’aggiornamento arriverà per mezzo di una notifica sul display e, a quel punto, basterà attivare l’assistente vocale e chiedere semplicemente “Chi sei?”. Se la risposta è “Sono Gemini”, potrete interagire con l’IA di Google. Gemini porterà l’esperienza d’uso di Maps a un livello superiore nell’abitacolo. Si prevede maggiore chiarezza e anche più sicurezza. L’aspetto positivo è che basterà usare la propria voce, mantenendo gli occhi sulla strada ed evitando distrazioni.

L’assistente colloquiale di Google si evolve

L’esperienza su Android Auto offrirà un nuovo standard per gli utenti. L’IA potrà cercare tra i dettagli dei luoghi e le recensioni per rispondere a milioni di curiosità. Vi basterà domandare della gelateria più vicina alla vostra destinazione per avere, senza interruzioni, tutte le informazioni sui locali e sui feedback. Per chi trascorre tante ore al volante sarà un’ottima soluzione per consultare i propri messaggi. Chi utilizza la casella di posta Gmail potrà chiedere all’assistente di Google di riepilogare le email non lette o di cercare informazioni specifiche tra i messaggi.

Lo stesso avverrà con le suite di servizi Google e di Samsung, con la semplice richiesta di azioni su calendario, promemoria, note, e sulle app più usate. In futuro, ha annunciato il colosso californiano, tantissime app saranno compatibili con Gemini per Android Auto. Avrete la possibilità di selezionare la vostra musica preferita su Spotify o YouTube Music senza dover applicarvi con informazioni troppo dettagliate.

Vi basterà chiedere una playlist o un genere e Gemini sceglierà la colonna sonora dei vostri viaggi. “Ehi Google, sta piovendo. Puoi mettere delle canzoni adatte a un viaggio sotto la pioggia?”, Gemini si adatterà a tutto, anche alle richieste nelle avverse condizioni climatiche. L’assistente potrà suggerire previsioni meteo, ristoranti, negozi o attrazioni lungo il tragitto, basandosi sulle recensioni e sulle domande più frequenti degli altri utenti. Uno scambio continuo di informazioni utili che migliorare l’user experience a bordo delle automobili. Gemini potrà perfino tradurre i messaggi in oltre 40 lingue.

Data articolo: Thu, 27 Nov 2025 10:00:13 +0000
News n. 7
Ford Puma si reinventa: più digitale, più elettrica, più irresistibile

C’è chi la chiama evoluzione, chi la definisce rivoluzione gentile. Quel che è certo è che Ford Puma torna sulla scena rinnovata, con uno stile che profuma di futuro, tecnologia che semplifica la vita e una doppia anima: da un lato la nuova generazione connessa, intelligente e sorprendentemente raffinata; dall’altro Puma Gen-E, la prima versione completamente elettrica che porta nel quotidiano di tutti un’energia nuova, fresca, smart.
Un mix che funziona, e che profuma già di nuovo bestseller.

Un design che conquista: sportività, luce e presenza scenica

La nuova generazione Puma recupera lo spirito della precedente e lo porta oltre: linee più pulite, proporzioni scolpite e una presenza luminosa firmata dai nuovi fari Matrix LED adattivi, più scenografici e più sicuri.

Il frontale abbandona la classica griglia per un look più moderno e “a scudoâ€, elemento stilistico che ritroviamo anche nella variante Gen-E (pagina 3 del secondo comunicato), dove la pulizia aerodinamica è centrale.

In coda, tratti sportivi e cerchi ridisegnati aggiungono quella verve urbana che ha reso Puma una delle auto più amate dagli automobilisti europei.

Tecnologia che ti semplifica la vita: due display, intelligenza diffusa e Alexa a bordo

La nuova generazione di Puma è un piccolo salotto digitale. Due grandi display – quadro strumenti da 12,8†e touchscreen da 12†(pagina 2 del primo comunicato) – vestono il cockpit di chiarezza e modernità.

SYNC 4 con connettività 5G accelera tempi di risposta, navigazione e aggiornamenti. Apple CarPlay e Android Auto wireless sono di serie. E sì, arriva anche Alexa Built-in: puoi chiedere consigli per la guida, gestire playlist o trovare parcheggi senza staccare le mani dal volante.

Sulla Gen-E, l’effetto “tech-cocoon†è ancora più evidente: gli schermi avvolgono il guidatore con fluidità e l’interfaccia è ottimizzata per l’elettrico, dalla gestione della carica alla pianificazione delle ricariche.

Nuova Ford Puma
Ufficio Stampa Ford Italia
Nuova Ford Puma

ADAS di ultima generazione: comfort e sicurezza in ogni scenario

Puma introduce assistenti alla guida degni di segmenti superiori. Il Predictive Speed Assist e l’Intelligent Adaptive Cruise Control con Stop&Go rendono più naturale ogni trasferimento; la telecamera a 360° aiuta nelle manovre e la Reverse Brake Assist evita collisioni in retromarcia.

Anche la Gen-E offre una suite completa, evoluta e tarata per la guida più fluida tipica dell’elettrico, con sistemi che leggono la strada, anticipano curve, rotonde e rallentamenti.

Spazio intelligente: il MegaBox resta un’icona

L’auto resta compatta, agile in città, ma sorprendentemente capiente: il MegaBox da 80 litri sotto il piano di carico è una firma di Puma che rimane.

Sulla Gen-E, il bagagliaio da 523 litri (configurazione a 5 posti) supera quello di molti SUV più grandi. Perfetto per viaggi, borse, gite improvvisate e quel “carico di vita†che portiamo ogni giorno.

Ford Puma

Motorizzazioni: mild-hybrid per tutti i giorni, elettrico per chi vuole il futuro adesso

Puma offre motori EcoBoost Hybrid fino a 170 CV, brillanti e reattivi.

Ma la vera svolta arriva con Puma Gen-E.
Ecco le sue carte vincenti (dati pagina 1 del secondo comunicato):

  • Autonomia fino a 376 km WLTP con una sola carica.
  • Ricarica 10-80% in soli 23 minuti con DC 100 kW.
  • Guida fluida e silenziosa, tipica dell’elettrico, con un tuning pensato per chi vuole una transizione semplice e naturale.

Perfetta per la città, sorprendente nei weekend, intuitiva per chi sale per la prima volta su un’auto a batterie.

Un SUV che parla alle persone: personalizzazione, comfort e stile

Puma è disponibile in tre anime – Titanium, ST-Line e ST-Line X – ognuna con caratteristiche distintive, materiali ricercati e un look sempre più definito.

Colori iconici, ambiente digitale personalizzabile, una guida più lieve grazie al lavoro su assetto e insonorizzazione: è un’auto fatta per sentirsi bene, ogni giorno.

Una storia che continua, oggi più moderna che mai

Con la nuova generazione – più digitale, più connessa, più sicura – e con l’arrivo di Puma Gen-E, Ford firma uno dei lanci più completi del 2025.
Una vettura che parla a chi vuole tecnologia senza complicazioni, spazio senza ingombro, stile senza sforzo.
E soprattutto a chi cerca un’auto capace di evolversi, ma senza perdere quell’identità che l’ha resa un successo europeo.

Puma non cambia pelle: la lucida. E lo fa in grande stile.

 

Data articolo: Thu, 27 Nov 2025 09:19:46 +0000
News n. 8
Honda CBR1000RR-R Fireblade SP omaggia i successi di Dean Harrison al Tourist Trophy

Per celebrare i risultati ottenuti al Tourist Trophy, Honda UK ha deciso di realizzare una serie limitata della CBR1000RR-R Fireblade SP dedicata a Dean Harrison, il pilota britannico che – con questo modello – ha conquistato due vittorie nella classe Superstock dell’edizione 2025 della celebre gara dell’Isola di Man. La replica mira a riprodurre la configurazione e le componenti utilizzate nella competizione, integrando accessori specifici. La produzione è fissata in soli dodici esemplari destinati al mercato britannico e disponibili esclusivamente tramite le concessionarie Honda.

Chi è Dean Harrison e il suo legame con il Tourist Trophy

Dean Harrison, nato a Bradford nel 1989, è un pilota britannico attivo nelle corse su strada e nei campionati nazionali. Ha all’attivo cinque vittorie al Tourist Trophy e 35 podi, conquistati in tredici partecipazioni dal 2011. Oltre al TT, ha ottenuto successi di rilievo in altre gare stradali come la Southern 100, la North West 200 è l’Ulster GP. Nel 2025 ha gareggiato nel BSB Supersport – categoria di supporto del British Superbike Championship, dedicata a moto di cilindrata inferiore rispetto alla Superbike – con Honda Racing UK.

Nel 2025, Harrison si è imposto due volte all’Isola di Man, entrambe le volte nella Superstock, e ha collezionato un secondo posto in Supersport e un terzo posto in Superbike; proprio in quest’ultima categoria, l’inglese ha fatto registrare una velocità media di 135,692 miglia orarie (pari a 218,375 km/h), di fatto il terzo giro più veloce della storia del TT. Lo scorso mese è stato anche in Italia, come uno dei tanti ospiti presenti a Milano per EICMA.

Caratteristiche della moto alla base della replica

La base della replica è la CBR1000RR-R Fireblade SP 2025, una supersportiva dotata di ali aerodinamiche funzionali, un telaio progettato per massima precisione e un innovativo Throttle-by-Wire a doppio motore. Questa soluzione incrementa la spinta ai medi regimi mantenendo la piena erogazione agli alti, rendendo la moto progressivamente più reattiva con l’aumentare dell’accelerazione.

Le sospensioni elettroniche Öhlins S-EC03 si adattano alle condizioni impervie dell’Isola di Man e alle tante sollecitazioni del percorso, mentre la frenata è affidata alle pinze Brembo Stylema R, supportate da ABS Cornering con impostazione RACE destinata all’uso più dinamico. Insomma, sono tutti elementi che combinano velocità, robustezza e tecnologia, requisiti indispensabili per affrontare un contesto impegnativo come quello proposto dal TT.

Dotazioni specifiche e pacchetto tecnico

Honda UK ha trasformato la configurazione utilizzata da Harrison al Tourist Trophy in una versione stradale, mantenendo l’impostazione della moto vincente e adattandola alle norme di circolazione. I dodici esemplari previsti adottano una livrea Race Replica realizzata nei minimi dettagli e una targhetta numerata sul cannotto di sterzo.

L’allestimento comprende elementi impiegati comunemente nelle competizioni su strada, come il parabrezza alto, il coprisella posteriore e il tappo olio HRC. Sono inoltre presenti le protezioni per motore, radiatore e leva del freno. La dotazione prevede anche pneumatici Metzeler. Il progetto include un pacchetto dedicato che accompagna ogni esemplare. Ogni acquirente riceve, infatti, un casco Shoei X-SPR Pro in edizione Dean Harrison (autografato dal pilota), un cavalletto posteriore Gee-Tech con marchio Fireblade e un tappetino da garage personalizzato.

Data articolo: Thu, 27 Nov 2025 09:14:36 +0000
News n. 9
MotoGP, Marc Marquez pronto a tradire la Ducati: la frase del manager lo inchioda

Non c’è pace per Marc Marquez dopo la conquista del suo nono riconoscimento iridato. Il fenomeno della Ducati è stato accolto in malo modo a Cervera in un evento che avrebbe dovuto rappresentare una festa. I fratelli Marquez si sono rivolti al pubblico parlando spagnolo, facendo infuriare la comunità locale catalana. La scelta di trasferire la residenza a Madrid e l’esposizione della bandiera iberica nelle celebrazioni di Motegi non sono state perdonate in Catalogna. Inoltre, nelle ultime settimane, si susseguono le voci di un eventuale ritorno in Honda.

Il trentaduenne non avrebbe mai lasciato la Casa di Tokyo se avesse avuto a disposizione una moto competitiva. Si è ritrovato nella situazione di dover cambiare per evitare anche ulteriori gravi infortuni su una RC213V instabile e attardata rispetto a Ducati, Aprilia e KTM. Marc ha deciso di accettare il compromesso di un anno nel team satellite Gresini Racing per poi essere premiato con la Rossa. Nel 2025 ha fatto incetta di trionfi e ha conquistato il titolo, ma la sua permanenza in Italia non è affatto scontata secondo il navigato manager Carlo Pernat.

Rivelazione a sorpresa sul futuro di Marc Marquez

Ci sono pochi uomini del paddock della MotoGP che possono vantare l’esperienza di Pernat. Divenne il team manager del reparto corse velocità dell’Aprilia e scoprì talenti del calibro di Max Biaggi, Roberto Locatelli e Valentino Rossi. Dopo l’esperienza con la Casa di Noale, il genovese si è cimentato nel calcio e nel ruolo di procuratore di piloti, tra i quali Loris Capirossi, Andrea Iannone, Marco Simoncelli, Tony Arbolino ed Enea Bastianini, attuale rider del team Tech3 KTM ed ex compagno di squadra in Ducati di Pecco Bagnaia.

Nel corso della sua lunga carriera il manager ligure ne ha viste di tutti i colori. Alla luce del contratto biennale con la Casa di Borgo Panigale di Marc, considerato anche il cambio di regolamento in atto nel 2027, non esclude un ritorno del figliol prodigo all’ovile HRC. In una intervista rilasciata sul quotidiano sportivo MOW, Pernat ha annunciato:

“Non è sicuro che Marc Marquez userà i colori Ducati nel 2027. La Honda è vicina al cuore di Marc Marquez e Alberto Puig farebbe qualsiasi cosa per riportarlo nel box. Se la Honda continua a migliorare tecnicamente, penso che il Giappone offrirà qualcosa e Marc Marquez non esiterà a garantirgli una moto competitiva. Pensateci, è qualcosa che potrebbe piacere molto ai nuovi capi della MotoGP, visto che Liberty Media si concentrerà sulla narrazione. Sapete cosa mi fa sorridere? L’idea che Marc Marquez e il fratello di Valentino Rossi possano essere nel box Honda nel 2027“.

Indiscrezione spiazzante

Luca Marini è stato scelto da Honda proprio per sviluppare la moto in sostituzione di Marc Marquez. Quest’ultimo ha chiuso in ottimi rapporti l’esperienza con i giapponesi e, nel caso in cui ci fosse un mezzo competitivo, non esiterebbe a sposare con le giuste cifre un progetto esaltante. Il nuovo regolamento tecnico cambierà gli scenari in top class con il passaggio alle moto 850 cc.

Tutti i costruttori partiranno da un foglio bianco, ma Honda e Yamaha avranno il vantaggio di dedicarsi al progetto senza la pressione di dover competere per le vittorie mondiali nel 2026. I nuovi proprietari americani di Liberty Media, gli stessi della Formula 1, potrebbero favorire il passaggio del campionissimo dalla Ducati di nuovo in Honda. Non ci resta che attendere le prossime sfide della MotoGP.

Data articolo: Thu, 27 Nov 2025 08:59:21 +0000
News n. 10
Abitacolo auto perfetto, la soluzione a ogni problema: sconto speciale Black Friday

Tenere l’auto pulita non è mai stato semplice. Che si tratti di briciole dopo una colazione al volo, sabbia portata dalle scarpe, peli di animali o polvere accumulata nel tempo, l’abitacolo tende a sporcarsi molto più rapidamente di quanto si creda. E spesso ce ne accorgiamo nel momento meno opportuno: una riunione improvvisa, un passaggio a un collega, un viaggio con ospiti a bordo. Proprio per questo, negli ultimi anni, l’aspirabriciole per auto è diventato un piccolo alleato irrinunciabile per chi vuole mantenere un abitacolo ordinato senza dover ricorrere ogni volta all’autolavaggio.

Ordine e igiene: piccoli gesti che fanno la differenza

Un aspirabriciole compatto permette di intervenire in pochi secondi nei punti più critici: tra i sedili, nei vani portaoggetti, sui tappetini, vicino al cambio e nelle tasche delle portiere. Zone spesso difficili da raggiungere con un’aspirapolvere tradizionale. L’utilità non è solo estetica: tenere pulito l’interno dell’auto contribuisce anche a preservare materiali come tessuti, pelle e plastiche, riducendo l’accumulo di sporco che può rovinare le superfici nel tempo. Quello che ti consigliamo oggi è in offerta speciale, ancora per pochissimo, in occasione del Black Friday su Amazon. Non perderti la promozione, da un pezzo che sfiora 100 euro puoi averlo a poco più di 60, ed è uno tra i prodotti più amati.

Inoltre, un abitacolo pulito migliora il comfort e la qualità dell’aria, soprattutto per chi soffre di allergie o viaggia con bambini e animali. Avere uno strumento sempre disponibile nel bagagliaio o nel vano portaoggetti permette di mantenere un ordine costante, senza aspettare che la situazione degeneri.

Le principali tipologie di aspirabriciole per auto

Oggi il mercato offre diverse soluzioni, pensate per esigenze e budget differenti. Le categorie principali sono tre:

  • modelli cordless (a batteria): sono i più pratici e richiesti. Funzionano tramite una batteria interna ricaricabile, generalmente agli ioni di litio, e garantiscono massima libertà di movimento. Ideali per pulizie rapide e frequenti, permettono di arrivare in ogni angolo grazie all’assenza di cavi;
  • aspirabriciole con cavo da 12V: si collegano alla presa accendisigari dell’auto. Sono la scelta preferita da chi vuole una potenza costante e non vuole preoccuparsi del livello di batteria. Perfetti per pulizie più lunghe o profonde;
  • modelli professionali o multiuso: sono più potenti, spesso progettati come mini-aspirapolvere portatili per casa e auto. Alcuni offrono persino la funzione “soffiatoreâ€.

Accessori che fanno la differenza

Un buon aspirabriciole non si giudica solo dalla potenza di aspirazione, ma anche dagli accessori inclusi. Tra i più utili:

  • bocchetta lunga e sottile: perfetta per i punti stretti tra sedili e tunnel centrale;
  • spazzolina morbida: per rimuovere polvere da superfici delicate senza graffiare;
  • tubo flessibile: consente di raggiungere angoli scomodi senza contorsioni;
  • filtro HEPA: trattiene anche particelle sottili, migliorando la qualità dell’aria.

La facilità di pulizia del serbatoio e dei filtri è un altro elemento fondamentale: più semplice sarà svuotarlo, più volentieri lo userai.

Quanto costa un buon aspirabriciole per auto

Il prezzo varia molto in base a potenza, marca, accessori e tecnologia. In generale, si possono individuare tre fasce:

  • fascia economica (20–40 euro): modelli essenziali, adatti a pulizie leggere;
  • fascia media (40–90 euro): il miglior compromesso per uso frequente, con potenza e autonomia adeguate;
  • fascia alta (90–150 euro e oltre): include modelli professionali, spesso più silenziosi, potenti e dotati di accessori premium.

Investire in un dispositivo di qualità può sembrare superfluo, ma sul lungo termine migliora la vita a bordo e riduce la necessità di servizi di pulizia professionale.

Un piccolo strumento che cambia la quotidianità

L’aspirabriciole per auto non è più un gadget, ma un accessorio intelligente per chi vive molto in macchina, per i pendolari, per le famiglie e per chi ama mantenere un ambiente ordinato. Piccolo, leggero e immediato, permette di intervenire quando serve, senza rimandare.

In un’epoca in cui la comodità è un valore sempre più forte, avere un abitacolo pulito e curato non è solo una questione estetica: è un gesto di cura verso sé stessi e il proprio veicolo. E un buon aspirabriciole rende tutto questo sorprendentemente semplice.

Data articolo: Thu, 27 Nov 2025 08:32:12 +0000
News n. 11
Lusail, il gioiello nel deserto: storia, segreti e futuro del circuito del GP Qatar

Ancora nel deserto, ma questa volta in quello di Doha, Qatar. Il Mondiale di F1 torna a Lusail per la penultima tappa della stagione. Un appuntamento sempre più strategico, non solo per la lotta al titolo ma anche per la particolare identità di un circuito moderno, veloce e feroce con gomme e piloti. Un tracciato giovane, ma che in pochi anni si è già ritagliato un ruolo importante nel calendario iridato. Lusail non è solo una pista, è un’istantanea del futuro della F1 nel Golfo, tra investimenti colossali, appuntamenti notturni e condizioni climatiche estreme.

Dal deserto alle luci dei riflettori

Il circuito internazionale di Lusail nasce nel 2004 con un’anima chiarissima: quella motociclistica. Costruito per ospitare la MotoGP, il layout riflette fin da subito le esigenze delle due ruote con curve lunghe, ampie e veloci, un flusso continuo che premia la percorrenza e non il punto di corda secco tipico dei tracciati nati per le monoposto. Quando la F1 arriva qui per la prima volta nel 2021, in piena emergenza Covid e con un calendario rimodulato, scopre un circuito non convenzionale, capace di mettere in crisi assetti, gomme e aerodinamica.

I piloti si accorgono subito che Lusail è un ibrido unico nel Mondiale, un rettilineo da oltre un chilometro, 16 curve di cui 10 a destra e una serie di cambi di direzione molto rapidi che ricordano, per energie scaricate sugli pneumatici, un circuito stile Suzuka. Siamo nel mezzo del deserto, a pochi minuti da Doha, eppure il vento spinge talvolta sabbia sul manto stradale, modificando l’aderenza curva dopo curva. Un fenomeno contrastato con metri e metri di erba sintetica posizionati attorno alle vie di fuga, una soluzione che testimonia quanto Lusail sia un impianto moderno, progettato al millimetro per convivere con un clima ostile.

Dentro il giro perfetto

La pista di 5,419 km mostra un design eccezionale e soddisfa gli standard rigorosi richiesti dalle competizioni motorsport di alto livello, in possesso sia della licenza FIA Grade 1 che della certificazione FIM Grade A. Dopo un ampio aggiornamento completato nel 2023, è uno dei soli due circuiti al mondo a ospitare tutti e tre i campionati di motorsport a punta: F1, MotoGPTM e WEC.

Settore 1

Si parte dal rettilineo più lungo del tracciato: oltre un chilometro a tavoletta, con la scia che fa la differenza e l’ala posteriore che si apre sul rettilineo per il DRS. Il riferimento di frenata della Curva 1 arriva esplosivo sotto i riflettori: una staccata secca, aggressiva, da seconda marcia. Poi inizia una sequenza rapida: Curve 2 e 3 si percorrono quasi in pieno, con una traiettoria che premia la fluidità. Qui è fondamentale trovare ritmo, perdere velocità in uscita significa compromettere tutto il settore centrale.

Settore 2

Cuore tecnico del tracciato, dalla Curva 4 alla 10, Lusail diventa un flusso continuo. Curve medio-veloci, leggere variazioni di pendenza, un gioco di anticipi e ritardi sul volante. È il settore dei nervi saldi dove la monoposto deve essere bilanciata, carica aerodinamicamente ma non troppo per non penalizzare i rettilinei. La sabbia può fare da variabile imprevedibile, riducendo grip e costringendo i piloti a cercare millimetri di pulizia nella traiettoria. È anche il punto del circuito in cui il traffico in qualifica può rovinare un giro perfetto, non c’è spazio per errori o per correzioni improvvise.

Settore 3

Qui inizia la parte più dura del circuito. La celebre sequenza Curva 12-13-14 mette a ferro e fuoco gli pneumatici. Tre curve in appoggio, tutte a destra, percorse ad alta velocità. Il volante si carica, l’energia laterale schiaccia la vettura verso l’esterno e le gomme anteriori soffrono. In questo punto si scrive il destino della gara, chi riesce a gestire qui la gomma può attaccare negli ultimi giri, chi sbaglia entra in un rapido declino di prestazioni. L’ultimo tratto è una spinta costante verso il rettilineo principale: la Curva 16 va affrontata con coraggio e trazione pulita, perché l’intero giro successivo dipende dall’uscita da questa curva.

I numeri

Quella del 2025 sarà la quarta edizione del GP Qatar in F1, dopo le gare del 2021, 2023 e 2024. In programma anche la Sprint. La statistica parla chiaro, il dominatore assoluto è Max Verstappen. L’olandese ha vinto le ultime due edizioni, firmando anche due dei tre giri più veloci mai registrati sul tracciato. È proprio a Lusail, nel 2023, che Verstappen ha matematicamente sigillato il campionato, trasformando la notte qatariota nel teatro della sua ennesima incoronazione.

Il primo a trionfare qui fu Lewis Hamilton, nel 2021, partendo dalla pole con una Mercedes in una delle sue ultime stagioni dominanti. Red Bull è il team con più successi, mentre Ferrari e Mercedes attendono ancora di stabilire un ciclo vincente nel Golfo. Se la pista non ha ancora un archivio storico ricchissimo, ha però già inciso il proprio nome in alcuni momenti cruciali della F1 moderna.

Notte, umidità e fatica

Il GP Qatar, però, non è solo tecnica. È soprattutto clima. Nonostante la gara si disputi in notturna, il calore accumulato durante il giorno trasforma la gara di 57 giri in una vera e propria prova di sopravvivenza. L’umidità è altissima e avvolge i piloti come una cappa. In passato, diversi di loro hanno accusato malesseri al termine della corsa tra cui disidratazione, affaticamento estremo e difficoltà respiratorie. È il fratello mediorientale del GP di Singapore, ma con un ulteriore elemento di difficoltà, è più secco, più sabbioso e imprevedibile.

Sempre sul fronte tecnico, l’asfalto relativamente liscio ha spesso generato graining, piccole lacerazioni della gomma che, spezzando la superficie del battistrada, aumentano drasticamente il consumo. Lusail resta un tracciato che “mangia” pneumatici. Non a caso la FIA ha introdotto qui, in più occasioni, misure eccezionali per limitare il numero massimo di giri percorribili con ciascun set di gomme. Risultato: gare matematicamente a doppia sosta, strategicamente complesse e imprevedibili. Lusail costringe ingegneri e piloti a disegnare strategie in funzione del caldo.

Lusail del futuro

Il Qatar ha investito enormi risorse nell’autodromo. Nei prossimi anni Lusail sarà sempre più un hub per motorsport e intrattenimento. L’accordo a lungo termine con la F1, decennale fino al 2032, garantisce continuità. Sono previsti interventi per migliorare il raffreddamento delle già grandi aree paddock, ampliare le tribune e potenziare l’illuminazione a LED, già tra le migliori al mondo. Il circuito punta anche a diventare sede stabile per test e attività promozionali durante l’inverno europeo, sfruttando il clima mite della notte mediorientale. La volontà è chiara, trasformare Lusail in un punto fermo del calendario, un evento glamour e tecnicamente impegnativo come Singapore e Abu Dhabi.

Lusail è giovane, ma già grande. È il circuito che unisce la ferocia tecnica di Suzuka al fascino notturno del Golfo, è un test di resistenza per piloti e monoposto, una sfida nella sfida del finale di stagione. La F1 si prepara a un’altra notte araba, tra sabbia, umidità e velocità. E come sempre, Lusail promette una cosa: nessuno potrà rilassarsi, nemmeno per un secondo.

Data articolo: Thu, 27 Nov 2025 08:00:40 +0000
News n. 12
Sciopero dei trasporti 27 novembre 2025: città, orario inizio e fine

Il giorno 27 novembre 2025 è previsto uno sciopero nel settore dei trasporti ferroviari in Italia. In totale si segnala 1 sciopero programmato per questa giornata. Di seguito tutti i dettagli sugli scioperi previsti nelle diverse aree geografiche, con informazioni su orari, compagnie coinvolte e sindacati promotori.

Sciopero ferroviario a Genova (Liguria)

Per la giornata del 27 novembre 2025 è stato indetto uno sciopero di 4 ore, dalle 9.01 alle 13.00, che coinvolge il personale della Società Trenitalia DPLH di Genova Piazza Principe. Lo sciopero interessa i lavoratori del settore ferroviario nella provincia di Genova, in Liguria. A promuovere la mobilitazione sono i sindacati OSR FILT-CGIL, FIT-CISL, UILT-UIL, UGL, FAST, ORSA. Il servizio coinvolto riguarda la categoria del personale di Trenitalia DPLH di Genova Piazza Principe e lo sciopero avrà rilievo locale.

Fonte: Mit

Data articolo: Thu, 27 Nov 2025 07:00:00 +0000
News n. 13
Sciopero dei trasporti novembre 2025: calendario e orari città per città

Nel mese di novembre 2025 sono previsti diversi scioperi che interesseranno principalmente il settore dei trasporti e dei servizi pubblici, sia a livello locale che nazionale. Particolare attenzione è necessaria per il periodo del 27 e 28 novembre 2025, quando sono programmati scioperi generali che coinvolgono treni, trasporti pubblici locali, autostrade e altri settori pubblici e privati, compresi alcuni scioperi dedicati a specifiche città come Genova e Bolzano. L’articolo riepiloga gli orari, le categorie coinvolte e i sindacati promotori per ciascun sciopero nel periodo di riferimento.

Sciopero 27 novembre 2025

Nella città di Genova è indetto uno sciopero di 4 ore, dalle 9.01 alle 13.00, che interessa il settore ferroviario. Coinvolto il personale della società Trenitalia DPLH di Genova Piazza Principe. I sindacati promotori sono OSR FILT-CGIL, FIT-CISL, UILT-UIL, UGL, FAST e ORSA.

Sciopero 28 novembre 2025

In Italia è proclamato uno sciopero generale delle categorie pubbliche e private per l’intera giornata, con diverse modalità a seconda del settore:

Ferroviario: dalle 21.00 del 27/11 alle 21.00 del 28/11

Autostrade: dalle 22.00 del 27/11 alle 22.00 del 28/11

Aereo, Portuale, Taxi e Marittimo per isole minori e maggiori: orari variabili e modalità non comunicate oppure da 00.01 a 23.59

Trasporto pubblico locale: scioperi di 24 ore con modalità differenti a seconda della realtà territoriale

Lo sciopero generale è indetto da diversi sindacati, tra cui CUB, USB, ADL-COBAS, CLAP, SIAL-COBAS, COBAS, UNIONE SINDACALE ITALIANA USI 1912, FLAI TRASPORTI E SERVIZI, FISI, USI-CIT e USI – Unione Sindacale Italiana.

Nella città di Bolzano (regione Trentino-Alto Adige), è proclamato uno sciopero di 2 ore dalle 21.59 alle 23.59 da parte del personale della società SASA. Lo sciopero interesserà il settore del trasporto pubblico locale e sarà indetto dai sindacati OSR FILT-CGIL e ORSA TRASPORTI.

In Lombardia, tutte le province sono coinvolte da uno sciopero di 4 ore per ciascun turno di lavoro promosso dalla UILT-UIL e rivolta al personale Soc Autostrade per l’Italia Direzione II Tronco Milano, settore circolazione e sicurezza stradale.

Sciopero 30 novembre 2025

Nella città di Milano (regione Lombardia), sciopero di 4 ore che coinvolge il personale del gruppo ATM:

– ATM e NET Trezzo: 8.45 – 12.45

– NET Monza: 14.50 – 18.50

– Funicolare Como-Brunate: 8.30 – 12.30

Lo sciopero è indetto dal sindacato CONFIAL-TRASPORTI.

Fonte: Mit

Data articolo: Thu, 27 Nov 2025 07:00:00 +0000
News n. 14
Il prezzo di benzina, diesel e gpl in autostrada oggi

Il prezzo dei carburanti lungo le autostrade oggi 27 novembre 2025: benzina, diesel, gpl e metano

Oggi, 27 novembre 2025, proponiamo il quadro dei prezzi medi dei carburanti praticati lungo la rete autostradale italiana, sulla base dell’ultimo aggiornamento ufficiale disponibile. In questo articolo trovi la tabella con i valori medi per benzina, gasolio, gpl e metano, così come comunicati dall’Osservatorio del Mimit, oltre a un approfondimento su come si forma il prezzo alla pompa: dalla componente fiscale (accise e Iva) alla componente industriale, influenzata dalle quotazioni internazionali e dal cambio euro/dollaro, fino al margine lordo degli operatori. Una guida sintetica ma completa per capire perché i listini si muovono e quali fattori incidono maggiormente sui rifornimenti in autostrada.

Il prezzo dei carburanti in autostrada

Ultimo aggiornamento dati: 26-11-2025

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.805
Benzina SELF 1.831
GPL SERVITO 0.829
Metano SERVITO 1.489

Come si compone il costo dei carburanti

Per la benzina, il prezzo finale alla pompa nasce dall’interazione di due grandi blocchi: la componente fiscale, pari al 58%, e quella industriale, pari al 42%. La quota fiscale comprende accise e Iva e rappresenta oltre metà del prezzo pagato dal consumatore; si tratta di una parte non direttamente influenzabile dagli operatori e che, in caso di variazioni legislative o di base imponibile, può generare oscillazioni rapide del listino. La componente industriale, invece, si suddivide tra costo della materia prima e margine lordo. Il costo della materia prima pesa per circa il 30% del prezzo e riflette l’andamento delle quotazioni internazionali dei prodotti petroliferi raffinati, oltre all’effetto del cambio euro/dollaro, rilevante perché le transazioni energetiche avvengono prevalentemente in valuta statunitense. Il margine lordo, che incide per circa il 12%, copre le spese lungo la filiera (stoccaggio, trasporto, rete) e la remunerazione degli operatori, i quali possono intervenire su questa porzione per modulare il prezzo in base alla concorrenza locale, ai volumi e alle politiche commerciali. In autostrada, dove i costi di esercizio sono generalmente più elevati, la dinamica del margine può risultare più visibile, pur restando ancorata al quadro delle quotazioni e del regime fiscale, che rimane la parte preponderante del prezzo dei rifornimenti di benzina.

Per il gasolio, la scomposizione del prezzo evidenzia una ripartizione diversa rispetto alla benzina: la componente fiscale incide per il 45%, mentre la componente industriale pesa per il 55% del prezzo finale. All’interno della quota industriale, il costo della materia prima rappresenta circa il 45%: anche qui contano le quotazioni internazionali dei distillati medi e il cambio euro/dollaro, che trasferiscono sui listini italiani le variazioni dei mercati globali. Il margine lordo vale circa il 10% e include i costi di logistica e gestione della rete, oltre alla remunerazione degli operatori; su questa frazione è possibile intervenire per adattare i prezzi alla concorrenza, alla domanda e alle specificità dei punti vendita autostradali. La diversa incidenza tra parte fiscale e industriale aiuta a spiegare perché il gasolio possa seguire traiettorie di prezzo non sempre identiche alla benzina: quando i mercati internazionali dei prodotti per autotrazione sono più volatili, la maggiore quota industriale del gasolio tende a riflettersi più rapidamente sui cartelloni. Anche in questo caso, tuttavia, la presenza della componente fiscale continua a fare da “ancora†del prezzo, mentre il margine degli operatori, pur rilevante, resta una porzione limitata rispetto all’insieme dei fattori che concorrono al costo del pieno.

Fonte: Osservatorio prezzi Mimit

Data articolo: Thu, 27 Nov 2025 07:00:00 +0000
News n. 15
Il prezzo di benzina, diesel e gpl oggi

Ogni giorno dalle 8.30 del mattino, Virgilio Motori vi informa sul costo dei carburanti in tutte le regioni italiane. Il costo medio attuale è di 1.739 per la benzina, 1.716 per il diesel, 0.707 per il gpl, 1.435 per il metano. Per sapere il prezzo esatto nella tua regione scorri in basso per tutti i dettagli di costo. Il costo medio si riferisce al prezzo mostrato dai distributori di carburanti presenti sulle strade comunali, provinciali e statali.

Abruzzo

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Abruzzo.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.713
Benzina SELF 1.730
GPL SERVITO 0.700
Metano SERVITO 1.405

Basilicata

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Basilicata.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.726
Benzina SELF 1.767
GPL SERVITO 0.680
Metano SERVITO 1.460

Bolzano

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella provincia autonoma di Bolzano.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.777
Benzina SELF 1.790
GPL SERVITO 0.775
Metano SERVITO 1.581

Calabria

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Calabria.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.727
Benzina SELF 1.766
GPL SERVITO 0.731
Metano SERVITO 1.508

Campania

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Campania.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.689
Benzina SELF 1.720
GPL SERVITO 0.640
Metano SERVITO 1.394

Emilia Romagna

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Emilia Romagna.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.704
Benzina SELF 1.722
GPL SERVITO 0.657
Metano SERVITO 1.358

Friuli Venezia Giulia

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Friuli Venezia Giulia.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.723
Benzina SELF 1.741
GPL SERVITO 0.673
Metano SERVITO 1.363

Lazio

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Lazio.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.699
Benzina SELF 1.715
GPL SERVITO 0.688
Metano SERVITO 1.578

Liguria

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Liguria.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.732
Benzina SELF 1.752
GPL SERVITO 0.778
Metano SERVITO 1.442

Lombardia

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Lombardia.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.705
Benzina SELF 1.725
GPL SERVITO 0.664
Metano SERVITO 1.376

Marche

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Marche.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.695
Benzina SELF 1.714
GPL SERVITO 0.704
Metano SERVITO 1.308

Molise

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Molise.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.712
Benzina SELF 1.736
GPL SERVITO 0.695
Metano SERVITO 1.420

Piemonte

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Piemonte.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.706
Benzina SELF 1.720
GPL SERVITO 0.666
Metano SERVITO 1.427

Puglia

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Puglia.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.703
Benzina SELF 1.749
GPL SERVITO 0.661
Metano SERVITO 1.481

Sardegna

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Sardegna.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.725
Benzina SELF 1.745
GPL SERVITO 0.797

Sicilia

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Sicilia.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.710
Benzina SELF 1.756
GPL SERVITO 0.760
Metano SERVITO 1.743

Toscana

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Toscana.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.713
Benzina SELF 1.718
GPL SERVITO 0.687
Metano SERVITO 1.447

Trento

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella provincia autonoma di Trento.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.736
Benzina SELF 1.767
GPL SERVITO 0.726
Metano SERVITO 1.347

Umbria

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Umbria.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.711
Benzina SELF 1.721
GPL SERVITO 0.697
Metano SERVITO 1.322

Valle d’Aosta

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Valle d’Aosta.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.734
Benzina SELF 1.749
GPL SERVITO 0.806

Veneto

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Veneto.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.697
Benzina SELF 1.717
GPL SERVITO 0.674
Metano SERVITO 1.314

Fonte: Osservatorio prezzi Mimit

Data articolo: Thu, 27 Nov 2025 07:00:00 +0000
News n. 16
Volkswagen è in grado di costruire auto interamente in Cina

Il Gruppo Volkswagen punta a crescere e vuole riconquistare la leadership del mercato delle quattro ruote globale, superando le difficoltà del programma di elettrificazione. Per raggiungere quest’obiettivo, la Casa tedesca non può trascurare la sua presenza in Cina, un mercato difficile per le aziende estere, soprattutto da quando l’industria locale è diventata molto competitiva, tanto da iniziare a puntare con decisione a un’espansione sul mercato internazionale. Per affermarsi sul mercato, Volkswagen sta seguendo la nuova strategia “In Cina per la Cina” che rappresenta un vero e proprio punto di svolta per l’azienda che oggi è in grado di sviluppare e costruire un veicolo interamente in Cina. Andiamo a fare il punto in merito a quanto annunciato dal Gruppo in queste ore.

Una strategia vincente

Volkswagen ha confermato di essere ora in grado di sviluppare e costruire veicoli in Cina, senza dover ricorrere a prodotti importati da altri Paesi. Si tratta della prima volta che l’azienda riesce a centrare quest’obiettivo per uno dei suoi modelli. Grazie agli investimenti recenti, la Casa, che ha registrato un record di vendite di elettriche sul mercato globale, è ora in grado di sviluppare software e hardware direttamente nei suoi impianti cinesi. In questo modo, Volkswagen ritiene di essere in grado di ridurre del 30% i tempi di sviluppo dei modelli destinati alla Cina. Nel comunicato ufficiale pubblicato dall’azienda si legge:

“le nuove strutture contribuiscono direttamente a ridurre i tempi di sviluppo del 30%, ad accelerare l’implementazione della China Electronic Architecture (CEA) del Gruppo e a fornire funzionalità di cockpit digitale su misura, funzioni di sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS) e aggiornamenti over-the-air (OTA) per i clienti cinesi.”

Un passaggio fondamentale per Volkswagen è rappresentato dall’apertura dei primi laboratori di collaudo a Hefei che consentono al Gruppo di potenziare la sua attività di ricerca e sviluppo nel Paese, andando ad aggiungere l’ultimo tassello necessario per raggiungere gli obiettivi fissati dalla strategia “In Cina per la Cina”. Il centro di Hefei, inoltre, è anche l’unico centro di ricerca e sviluppo del Gruppo dedicato esclusivamente ai veicoli elettrici, intelligenti e connessi. Ricordiamo che lo scorso marzo, per rilanciare le sue attività nel Paese, Volkswagen ha annunciato una nuova joint venture.

Le parole del CEO

Oliver Blume, CEO del Gruppo Volkswagen, che ha fortemente sostenuto la strategia per il mercato cinese, ha commentato in questo modo l’avvio delle attività nel nuovo centro di ricerca e sviluppo:

Presso il nostro centro di sviluppo di Hefei, in Cina, abbiamo creato tutte le condizioni necessarie per sviluppare, testare e produrre localmente la prossima generazione di veicoli intelligenti e connessi. Questo traguardo ci rende ancora più veloci ed efficienti, e ci avvicina ancora di più ai nostri clienti.

Con il completamento del progetto, Volkswagen punta a diventare ancora più competitiva e a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante sul mercato delle quattro ruote locale. Sarà necessario attendere i prossimi anni per capire in che modo l’azienda riuscirà a contrastare e, eventualmente, superare la concorrenza dei costruttori cinesi. Le basi per sostenere un nuovo processo di crescita ambizioso, però, ci sono tutte.

Data articolo: Thu, 27 Nov 2025 06:30:40 +0000
News n. 17
SUV sempre più diffusi in Italia, una crescita inarrestabile negli ultimi anni

Il mercato delle quattro ruote in Italia sta registrando una profonda trasformazione. Prima ancora che si iniziasse a parlare di elettrificazione in modo significativo, infatti, il settore aveva già mostrato i primi segnali di un percorso di evoluzione con la crescente diffusione dei SUV che oggi rappresentano un punto di riferimento assoluto del mercato. Più della metà delle immatricolazioni sono ormai appannaggio delle vetture a ruote alte. In questa categoria rientrano modelli anche molto diversi tra loro, dai piccoli Urban SUV fino ai fuoristrada di grandi dimensioni e pensati per la guida off-road. La trasformazione del mercato è chiara analizzando i dati di vendita del mercato italiano del 2015 e mettendoli a confronto con quelli del 2025. La crescita dei SUV in Italia nel corso degli anni è stata significativa.

Com’era il mercato nel 2015

I dati UNRAE del 2015 ci offrono una fotografia chiara del mercato delle quattro ruote italiane di dieci anni fa. Le berline rappresentavano, infatti, il 55,1% del mercato e quote significative erano riservate anche alle monovolume (9,6%) e alle station wagon (7,3%). Per i SUV, che UNRAE distingueva in crossover e fuoristrada, la quota del mercato era del 25,1%.

In sostanza, ogni quattro vetture immatricolate una era un SUV. Negli anni successivi, però, il mercato è cambiato completamente e il confronto 2015-2025 va a “certificare” questo trend.

I dati del 2025

Sono passati dieci anni e il mercato è cambiato profondamente. In tutti i segmenti di mercato, infatti, le vetture a ruote alte sono sempre più frequenti e riescono ad attirare un numero crescente di automobilisti, che spesso optano anche per modelli ibridi, in forte crescita in Italia. I dati sulle immatricolazioni del 2025 (aggiornati a fine ottobre 2025 e forniti sempre da UNRAE) chiariscono la trasformazione del mercato.

In questo caso, infatti, i SUV, sommando tutti i segmenti del mercato, arrivano fino a un market share del 61,7% con passo in avanti di più di 36 punti nel confronto con i dati del 2015. Le berline, che un tempo dominavano il mercato, si fermano al 32,6% di quota. Sono calate anche le station wagon, che oggi rappresentano il 2,8% del mercato. L’evoluzione del settore è chiara e va avanti ormai da diversi anni.

 

 

Un contributo molto importante alla crescita dei SUV in Italia lo hanno dato i modelli compatti (e più economici) che hanno reso sempre più accessibile questo tipo di veicolo. Uno sguardo alla classifica dei SUV più venduti lo conferma: in testa, nel corso del 2025, c’è Jeep Avenger, l’entry level della Casa americana che ha conquistato il titolo di SUV più venduto in Italia nel corso del primo semestre dell’anno.

Più in generale, i modelli di segmento B dominano la classifica dei SUV con ben 8 vetture presenti nella Top 10 assoluta (sempre con i dati aggiornati a ottobre 2025). Questo dato conferma la scelta degli automobilisti italiani che, per gusto o per necessità, puntano su un segmento di auto molto compatte ma rinunciano alle berline per puntare su crossover e Urban SUV, tipologie di veicoli ormai sempre più diffuse nell’offerta dei costruttori.

Data articolo: Thu, 27 Nov 2025 06:30:31 +0000
News n. 18
La roulotte nata per le auto elettriche

L’elettrificazione non riguarda solo le auto ma anche le roulotte e un esempio in tal senso è rappresentato da Pebble Flow Magic Pack, nuova versione della roulotte elettrificata di Pebble, una startup con sede in California che da tempo si è specializzata nella progettazione e nella realizzazione di veicoli pensati per l’utilizzo nel tempo libero.

Il nuovo allestimento Magic Pack rende la roulotte ancora più economica, rispetto all’unica versione precedentemente disponibile, la Founders Edition, e rappresenta, quindi, un’aggiunta molto interessante alla gamma dell’azienda, anche in considerazione della possibilità di ricaricare le auto elettriche.

Grazie alla versione Magic Pack, quindi, Pebble Flow diventa uno dei caravan ad autopropulsione più interessanti e più accessibili tra quelli presenti sul mercato. Andiamo a scoprire tutti i dettagli in merito al progetto e al motivo per cui si tratta di un modello in grado di abbinarsi al meglio con le auto elettriche.

Le caratteristiche

Pebble Flow Magic Pack può contare su due motori elettrici che possono supportare il veicolo trainante durante la marcia, incrementandone l’autonomia. C’è spazio anche per una batteria LFP con una capacità di 45 kWh e con possibilità di ricaricare sia in AC che in DC. Questo sistema può essere utilizzato anche per ricaricare il veicolo trainante (nel caso sia un’auto elettrica o un’auto ibrida plug-in) ma solo quando questo è fermo. Non è possibile ricaricare la batteria durante la guida.

Da segnalare anche la possibilità di richiedere, come optional, un impianto solare da 1,1 kW da installare sul tetto e in grado di ricaricare la batteria della roulotte. L’interno di Pebble Flow Magic Pack comprende una dotazione molto ricca con due spazi letto che possono ospitare fino a quattro persone e anche con il sistema Auto Dump per l’automatizzazione dello smaltimento dei rifiuti. Naturalmente, sono presenti tanti optional con cui andare a personalizzare la roulotte, adattandola a quelle che sono le proprie necessità e il proprio utilizzo.

I prezzi

Come sottolineato in precedenza, Pebble Flow Magic Pack è una versione più “economica” rispetto alla Founders Edition, disponibile negli Stati Uniti con un prezzo di 175.000 dollari e in commercio già da alcuni mesi. Il nuovo allestimento arriva sul mercato con un prezzo di 135.500 dollari, con i clienti interessati che hanno la possibilità di versare un anticipo di 500 dollari. La produzione e le consegne sono previste per il primo trimestre del 2026. In futuro è previsto anche l’arrivo di un’altra variante, chiamata semplicemente Pebble Flow Standard che andrà a ridurre ulteriormente il prezzo di vendita della roulotte, portandolo a 109.500 dollari. Questa versione “low cost” comporterà alcune rinunce (non saranno presenti i motori elettrici per supportare il veicolo trainante). Anche la versione Standard includerà la batteria LFP da 45 kWh, con possibilità di ricarica dell’auto elettrica. Questo componente rappresenta, infatti, un elemento centrale del progetto e incrementa il suo carattere di veicolo sostenibile e pensato per adattarsi alla mobilità a zero emissioni. Per ulteriori dettagli in merito al progetto è possibile consultare il sito ufficiale dell’azienda, disponibile all’indirizzo pebblelife.com.

Data articolo: Wed, 26 Nov 2025 16:00:38 +0000
News n. 19
Immatricolazioni auto in Europa, le ibride plug-in stanno superando i diesel

Il mercato auto in Europa ha chiuso il mese di ottobre con immatricolazioni in crescita rispetto allo scorso anno e anche il dato parziale del 2025 è (leggermente) positivo. In questo contesto, si nota chiaramente un sostanziale aumento delle vendite per le auto elettriche e per le auto ibride plug-in. Questa seconda categoria si prepara a un sorpasso storico in Ue sulle auto diesel. Si tratta di una naturale conseguenza delle politiche comunitarie mirate all’elettrificazione del mercato e al contrasto alle emissioni in atmosfera.

Immatricolazioni in crescita

Nel corso del mese di ottobre 2025, il mercato auto Ue ha visto un aumento delle immatricolazioni, con un buon +5,8% rispetto allo scorso anno (+4,9% considerando anche Regno Unito e Paesi Efta). Nel parziale annuo e, quindi, nel periodo compreso tra gennaio e ottobre, le immatricolazioni sono cresciute dell’1,4% (+1,9% includendo anche Regno Unito e Paesi Efta). Tenendo conto del trend registrato negli ultimi mesi (anche a settembre i dati erano positivi) il 2025 dovrebbe concludersi con un segno positivo per tutto il settore delle quattro ruote.

L’ascesa delle ibride plug-in

Le auto ibride plug-in sono sempre più diffuse in Europa, grazie anche a un mese di ottobre chiuso con un ottimo +43%. Nei primi dieci mesi dell’anno, questa categoria di vetture ha registrato 819 mila unità vendute in Ue con un miglioramento del 32% su base annua. Si tratta di un dato molto vicino a quello delle auto diesel (821 mila immatricolazioni) che, però, sono in calo del 24,5%.

Considerando l’intero mercato europeo (Ue + UK + Efta), invece, il sorpasso è già avvenuto con le ibride plug-in che hanno totalizzato 1,03 milioni di immatricolazioni (+32,9%) e le diesel, poco diffuse al di fuori dei confini Ue, che si fermano a 878 mila (-24,1%). I dati di vendita in Italia delle plug-in, inoltre, confermano la diffusione di questa categoria di auto anche nel nostro Paese.

 

 

L’intera categoria si sta affermando in Europa. Le ibride senza sistema plug-in (quindi Full Hybrid e Mild Hybrid) hanno raggiunto quota 3,1 milioni di unità immatricolate in Ue (+15,9%) e 3,8 milioni in tutto il mercato europeo (+14,2%) dove il market share è salito fino al 34%. Considerando anche le plug-in, invece, il settore delle ibride rappresenta oggi circa il 43% dell’intero mercato delle quattro ruote in Europa.

Dati positivi anche per le elettriche

L’elettrificazione del mercato europeo non può non considerare anche le auto elettriche. Anche in questo caso, infatti, i dati sono molto positivi. Nel 2025, sempre considerando il periodo gennaio – ottobre, le auto a zero emissioni hanno raggiunto 1,47 milioni di immatricolazioni in Ue, con un incremento del 25,7% su base annua. Considerando anche Regno Unito e Paesi Efta, si arriva a oltre 2 milioni di unità  con una crescita del 26,2%. Dati alla mano, più dei due terzi del mercato europeo, per quanto riguarda le immatricolazioni, riguarda auto elettrificate (elettriche, ibride plug-in o non plug-in). Nel corso dei prossimi anni, questa percentuale è destinata ad aumentare in modo significativo, con un ulteriore calo di auto benzina e diesel prive di sistemi di elettrificazione. Per ulteriori dettagli sull’andamento delle vendite, l’appuntamento è fissato per il prossimo mese.

Data articolo: Wed, 26 Nov 2025 15:06:46 +0000
News n. 20
Triumph Street Triple 765 RX e Moto2 Edition, ecco le due versioni orientate alla pista

Triumph amplia la gamma Street Triple 765 con le versioni RX e Moto2 Edition, sviluppate per un utilizzo più orientato alla guida sportiva. La prima interpreta in chiave stradale un’impostazione vicina al contesto pista, mentre la seconda viene proposta in serie limitata e rende omaggio alla classe intermedia del Motomondiale. Le due configurazioni integrano componenti progettati per aumentare precisione e reattività, senza rinunciare alle qualità dinamiche che hanno definito il modello nelle sue precedenti evoluzioni. L’adozione della forcella Öhlins NIX30 e dei semimanubri conferma la scelta di offrire un’impostazione più tecnica, mantenendo comunque una fruibilità adatta all’uso quotidiano.

Ciclistica e assetto orientati alla sportività

Le versioni RX e Moto2 Edition si distinguono per l’adozione della forcella Öhlins NIX30, fornita di serie e completamente regolabile in compressione, estensione e precarico, con 115 mm di escursione. Al posteriore viene impiegato l’ammortizzatore Öhlins STX40 piggyback, soluzione che punta a garantire un maggiore controllo nelle fasi più impegnative della guida.

L’ergonomia si allontana sensibilmente da quella della Street Triple standard grazie ai semimanubri clip-on, che portano a una posizione più caricata sull’anteriore e orientata alla guida in pista. A completare l’impianto tecnico intervengono le pinze Brembo Stylema a quattro pistoncini con leva MCS e gli pneumatici Pirelli Diablo Supercorsa SP V3, montati di primo equipaggiamento. Il peso dichiarato in ordine di marcia è di 188 kg.

Motore e gestione elettronica

Il motore tre cilindri da 765cc equipaggia entrambe le versioni, riprendendo le specifiche già utilizzate sulla RS: 130 CV di potenza a 12.000 giri/min e 80 Nm di coppia a 9.500 giri/min. L’unità ha beneficiato degli sviluppi maturati in Moto2 (la serie cadetta della MotoGP), campionato in cui Triumph è fornitore unico dal 2019. Le attività in gara hanno prodotto riscontri significativi, tra cui velocità prossime ai 300 km/h, 76 record sul giro e oltre 1,7 milioni di chilometri percorsi, elementi che confermano la solidità del progetto tecnico.

Triumph Street Triple 765 RX, più orientata alla pista
Ufficio Stampa Triumph
Triumph Street Triple 765 RX riprende la vocazione sportiva della prima RX del 2015

La gestione elettronica comprende ABS Track, ABS con funzione cornering, controllo di trazione e il sistema Triumph Shift Assist per cambi marcia senza frizione. Le impostazioni e le informazioni di guida sono raccolte sul display TFT da 5 pollici, gestito attraverso i comandi al manubrio, che consentono di accedere rapidamente alle modalità e alle funzioni disponibili.

Le differenze tra le due versioni

La Street Triple 765 RX riprende l’impostazione della precedente RX introdotta nel 2015, proponendosi come la configurazione più orientata alla pista all’interno della gamma. La livrea Matt Aluminium Silver abbinata ai dettagli Diablo Red su telaietto e cerchi richiama volutamente l’estetica della prima generazione. Tra gli elementi distintivi figurano la piastra di sterzo lavorata a macchina, il logo RX inciso al laser sul terminale e una sella dedicata, dettagli che definiscono un’impronta più specialistica. Il prezzo parte da 14.395 euro e le prime consegne sono programmate per il primo trimestre del 2026.

La Street Triple Moto2 Edition viene proposta come serie limitata a 1.000 esemplari numerati, con una piastra di sterzo machined che riporta il numero progressivo e con il logo Moto2 visibile anche all’accensione del display TFT. L’allestimento estetico integra pannelli laterali in carbonio, insieme a parafango anteriore, carenatura inferiore e terminale del silenziatore realizzati nello stesso materiale, configurazione pensata per richiamare un ambiente più vicino ai box del mondiale. La colorazione Mineral Grey/Crystal White, abbinata al telaietto posteriore in Triumph Performance Yellow, completa un insieme sviluppato per enfatizzare l’origine sportiva della versione. La disponibilità è prevista da giugno 2026, con un prezzo di 16.195 euro.

Data articolo: Wed, 26 Nov 2025 11:37:36 +0000
News n. 21
Questo modello di Fiat sta conquistando il Brasile

800.000 unità prodotte. Anche senza urla e squilli di tromba, fa rumore il successo della Fiat Nova Strada nel mercato brasiliano. Nei primi dieci mesi dell’anno le immatricolazioni hanno toccato quota 115.346, circa 12.000 in più rispetto allo stesso periodo del 2024, il tassello più recente di una leadership indiscussa da un quinquennio a questa parte. Sul suolo sudamericano, dove i pick-up sono anzitutto degli strumenti di lavoro, la proposta del gruppo Stellantis continua guardare le rivali dall’alto in basso e sembra avere un futuro solido davanti a sé.

Da 25 anni leader nel segmento delle compatte

La Strada attuale nasce nel 2020, ma la storia comincia molto prima, nel 1998. Da 25 anni consecutivi il modello vanta il comando del segmento delle compatte: nessun’altra, in nessun mercato del Sud America, può vantare una simile longevità commerciale. E non si tratta di pura nostalgia per un’auto conosciuta, perché il progetto ha avuto il merito di adattarsi, persino reinventarsi in parallelo ai gusti e alle esigenze del pubblico di riferimento.

Il punto di svolta è ancora fresco, risalendo all’inizio del decennio attuale. Nonostante lo scetticismo iniziale di alcuni, le quattro porte e i cinque posti hanno rafforzato l’appetibilità agli occhi della clientela, alimentata dalle successive mosse, altrettanto riuscite. Onde evitare di apparire retrograda, la Casa ha introdotto nel veicolo componenti elettronici di stabilità, l’infotainment connesso, la compatibilità totale con gli smartphone e dal 2021 il cambio automatico CVT. Liquidato come noioso dagli utenti europei, quest’ultimo elemento ha seminato conquiste in Brasile, emblema di comodità urbana e flotte aziendali più efficienti.

Il debutto del motore Turbo

L’ennesimo passo in avanti è stato compiuto nel 2023, al debutto del motore 200 Flex, il primo turbo del segmento. Con 130 CV disponibili, la Strada ha dimostrato che compatto non significa per forza basico o spompato, fedelmente all’identità di un mezzo funzionale. Nelle versioni Cabine Plus la portata arriva a 720 kg con 1.354 litri di volume utile, in quelle Cabine Dupla si fermano a 650 kg e 844 litri, mentre i 400 kg della capacità di traino sono abbastanza da muovere rimorchi leggeri, attrezzatura agricola o attrezzi da cantiere. Nel cassone si concentra la parte più “seria†del progetto: con dieci punti di ancoraggio e pareti rinforzate, non va in crisi al primo carico pesante.

Frederico Battaglia, vicepresidente dei marchi Fiat e Abarth per il Sud America, ha commentato così il traguardo:

“Raggiungere 800 mila unità in cinque anni conferma il ruolo di protagonista della Nova Strada e il suo status di vettura preferita dai brasiliani”

Non è una storia che vale solo entro i confini brasiliani. Dal 2023 la Strada guida le vendite anche in Uruguay, mercato in cui Fiat la esporta insieme ad altri sbocchi naturali come Paraguay e Argentina, segno che non è la rete locale a sorreggerla, ma il prodotto in sé, studiato per rispondere a esigenze effettive. Mentre in Europa il dibattito su elettrificazione e normative insorge, in Sud America il pensiero è rivolto ad affidabilità e robustezza. La Nova Strada costituisce il mezzo dei lavoratori e i numeri di vendita ne premiano la coerenza.

Data articolo: Wed, 26 Nov 2025 11:17:58 +0000
News n. 22
84enne fermato a 235 km/h a bordo del suo SUV

Il confine tra il piacere di guida e la sconsideratezza pura può essere molto sottile. Sull’A6 un autovelox ha registrato un dato impressionante: 235 km/h in un tratto limitato a 130. Leggendo il dato, le Forze dell’Ordine avranno forse immaginato che al volante ci fosse un ventenne pieno di energia e con la patente appena ottenuta. Invece no, il conducente era un uomo di 84 anni, solamente desideroso di dare libero sfogo a tutta la potenza della sua Porsche Macan da 380 CV. Ebbene sì, l’età non garantisce lucidità o giudizio.

Per i gendarmi non è stato possibile consultare due volte il radar, secondo quanto racconta il posto di comando, la vettura infatti era già svanita all’orizzonte, obbligandoli a una manovra d’inseguimento adrenalinica. Le forze dell’ordine raggiungono l’uomo qualche chilometro più avanti, gli lampeggiano, il SUV rallenta e dalla porta esce un signore ben vestito, pacato nel tono di voce, che sembra non capire la gravità di quanto appena commesso.

La giustificazione

Dai successivi controlli emergono documenti in regola, revisione valida, assicurazione attiva. Se avesse saputo tenere a freno i bollenti spiriti staremmo parlando di un guidatore modello. Alla richiesta di chiarimenti, l’uomo avrebbe rispolverato la scusa più vecchia del mondo: “Non pensavo di andare così forte”. Ma le eventuali tesi di congiura lasciano il tempo che trovano, perché il tachimetro inchioda il signore alle sue responsabilità, a cui si aggiunge il rombo pieno di un V6 biturbo che non invita certo alla meditazione zen.

Le autorità prendono provvedimenti immediati, in osservanza di quanto previsto dal legislatore francese per gli eccessi oltre i 50 km/h: patente ritirata sul posto e veicolo sequestrato, trasferito direttamente in un deposito giudiziario. Respinte sul nascere eventuali richieste di un trattamento favorevole dovuto all’anagrafe, il prossimo capitolo verrà scritto in tribunale, dove all’ottantaquattrenne toccherà spiegare perché abbia trasformato un’arteria nazionale in una pista privata. E lì non basterà la nostalgia dei tempi in cui si guidava liberi come il vento, non “disturbati” da limiti digitali e occhi elettronici.

Il commento degli agenti

Il tono usato dai gendarmi sui social è tutto fuorché neutrale. “Un esempio lampante di totale mancanza di ragione sulle strade francesi, che dimostra come la follia della velocità non abbia età”, scrivono su Facebook, affiancando l’immagine della Macan immobilizzata al carro attrezzi. Non vogliono accanirsi contro il conducente, ma ammoniscono gli automobilisti sui pericoli corsi: un urto a 235 km/h non lascia margini, a prescindere da quanti anni uno abbia.

Il caso è solo l’ultimo episodio di una lunga serie. Che sia in Italia, in Francia o in altre parti del mondo, qualcuno pronto a sfidare la legge (e il buon senso) spunta sempre fuori dal nulla, mettendo l’incolumità degli altri utenti a serio repentaglio. Un déjà-vu inquietante, che apre una discussione: fino a che punto la patente dovrebbe restare un diritto automatico? È sufficiente superare un esame a 18 anni per guidare fino alla fine dei propri giorni? Oppure servirebbero controlli periodici reali, non burocratici, soprattutto quando si tirano fuori dal garage veicoli dalle elevate performance? In Australia hanno già introdotto una patente per le supercar, in Europa al momento calma piatta.

Data articolo: Wed, 26 Nov 2025 10:03:05 +0000
News n. 23
Torino celebra l’arrivo della Fiat 500 Hybrid a Mirafiori, l’appello di Elkann all’Ue

Torino non festeggia spesso. Quando lo fa, qualcosa di molto importante si erge all’orizzonte, come l’arrivo ufficiale della Fiat 500 Hybrid a Mirafiori. Secondo i piani, la realizzazione della nuova citycar ridarà enorme slancio alla produzione locale: entro la fine del 2025 usciranno le prime 6.000 unità e nel marzo 2026 prenderà il via un secondo turno operativo, che porterà a circa 400 nuove assunzioni.

Non tutti la vogliono elettrica

Nel cuore storico dello stabilimento, le hanno dato il benvenuto ministri, istituzioni locali, dirigenti e un discreto gruppo di giornalisti, circa 200 persone. All’ombra della Mole Antonelliana, un territorio storicamente legato all’industria delle quattro ruote, la Casa piemontese dà un segno di vita, e la speranza condivisa da tutti i presenti è che sia l’alba di una nuova era. A riassumere l’importanza specifica del progetto è John Elkann:

“La 500 ibrida è pragmatica. È quella che chiedono i nostri clienti, perché i fatti dimostrano che non tutti la vogliono elettrica”

Il presidente del gruppo coglie, insomma, l’occasione per esortare una mentalità dalle larghe vedute rispetto alle motorizzazioni. Non contraddice gli analisti certi che l’elettrico sia il futuro, ma per il rampollo della famiglia Elkann-Agnelli non esiste un’unica strada da seguire e ci tiene a specificarlo.

Oggi Mirafiori produce, a regime, 100.000 500 Hybrid all’anno, alle quali si sommano 20-25.000 elettriche. Oltre a riportare stabilità industriale, la tiratura stimola la fiducia, parola quasi bandita da un settore protagonista negli ultimi anni di crolli, riconversioni traumatiche e immobilismo. Lo afferma Antonio Filosa, CEO di Stellantis:

“È una promessa mantenuta. Da marzo inizierà il secondo turno e stiamo portando avanti un ricambio generazionale”

Stando alle previsioni, la 500 Hybrid ha il potenziale di restituire vigore al brand, che nei primi dieci mesi del 2025 in Europa ha registrato un calo del 15% con appena 232.000 immatricolazioni all’attivo. Eppure, paradossalmente, Fiat resta ancora il marchio Stellantis più venduto al mondo.

Il rinnovamento della Palazzina

La risalita passa, però, anche da altro. La Palazzina di Mirafiori, 61.000 quadrati e una facciata lunga 200 metri, è oggetto di una ristrutturazione totale e sarà uno dei tre hub del programma grEEn-campus, insieme a Poissy e Rüsselsheim. In un edificio con pannelli fotovoltaici e gestione centralizzata dei consumi, torneranno migliaia di lavoratori dal 2027, come ad affermare che neanche in una fabbrica nata nel 1939 lo sviluppo industriale è slegato all’architettura e alla sostenibilità.

Elkann manda un messaggio alla politica industriale:

“Il mercato non è pronto per il tutto elettrico. L’Europa non può dire ai clienti quali auto comprare. Le regole vanno cambiate per rafforzare il nostro continente come produttore”

Ecco la parte politica dell’evento, quella che rimbalza nei palazzi di Bruxelles, perché tocca il nervo scoperto: oggi nel continente circolano 150 milioni di auto, il 60% con più di dieci anni. Per rinnovare il parco vetture, servono modelli accessibili. E la 500 Hybrid, nelle versioni Hatchback, 3+1 e Cabrio, con gli allestimenti Pop, Icon, La Prima e la serie speciale Torino, è costruita esattamente per quello. Dal successo dell’operazione si potrà capire molto sulle prospettive del marchio e dell’automotive europeo in generale, obbligato ad affrontare sfide sempre più delicate.

Data articolo: Wed, 26 Nov 2025 08:56:03 +0000
News n. 24
L’accessorio che protegge l’auto da truffe e malviventi, ora in offerta Black Friday

Proteggere la propria auto non è mai stato così importante. La strada è un luogo imprevedibile, dove ai pericoli più soliti come incidenti, manovre brusche, tamponamenti distratti, si sommano tentativi di truffe, vandalismi e quei piccoli episodi in cui basta un attimo per ritrovarsi dalla ragione al torto.

Eppure una soluzione semplice, alla portata di tutti e sempre più diffusa, esiste: avere un occhio elettronico sempre vigile. È questo il ruolo delle dashcam, piccole telecamere che registrano ogni istante del viaggio, diventate ormai un vero alleato per chi vuole tutelarsi in ogni situazione. In occasione del Black Friday, due modelli molto apprezzati dagli automobilisti sono in offerta su Amazon, con soluzioni differenti per budget e funzionalità, ma entrambi pensati per aumentare concretamente la sicurezza a bordo.

Come funziona la dashcam

Il principio è semplice: la dashcam si installa sul parabrezza, solitamente vicino allo specchietto retrovisore, così da non intralciare la visuale e garantire un’inquadratura ampia della strada. Una volta accesa, registra in automatico ogni volta che l’auto è in movimento. I modelli più avanzati lavorano anche a vettura spenta, attivandosi grazie al sensore G in caso di urti, tentativi di effrazione o movimenti sospetti attorno al veicolo.

La registrazione avviene a cicli continui: quando la memoria è piena, i file più vecchi vengono sovrascritti. Ma non bisogna temere di perdere qualcosa di importante, perché gli eventi critici (come un impatto) vengono isolati in un archivio protetto. Oggi molte dashcam offrono due modalità di salvataggio: su scheda SD, rapida ed economica, e su cloud, utile soprattutto nei casi più gravi, come furti o danneggiamenti pesanti, perché consente di recuperare le immagini anche se l’auto viene portata via. È una tecnologia semplice, ma che in tanti Paesi è già considerata uno standard per la tutela degli automobilisti, perché permette di fornire prove chiare e immediate in caso di sinistri o truffe.

Protezione completa

Non tutte le dashcam sono uguali: cambiano qualità video, funzioni intelligenti, presenza o meno del display e la possibilità di riprendere anche il retro dell’auto. I modelli 70mai in offerta per il Black Friday, rappresentano un’offerta di fascia alta per due tra le dashcam più apprezzate.

70mai M310: pratica e compatta 

Questo modello è pensato per chi vuole usare una dashcam senza complicazioni. La lente frontale grandangolare cattura un’ampia porzione della strada, la registrazione è costante e include anche la modalità parcheggio, che attiva la videocamera quando rileva movimenti sospetti. L’M310 è ideale per chi vuole spendere il giusto, ma ottenere comunque un importante salto avanti in termini di sicurezza. Le immagini vengono registrate in 2K su SD e possono essere recuperate rapidamente tramite app. Il rapporto qualità/prezzo è uno dei punti più apprezzati da chi l’ha già acquistata, e lo sconto del Black Friday la rende ancora più interessante.

70mai A800SE: qualità 4K e un pacchetto di funzioni professionali

Per chi vuole davvero il massimo, la 70mai A800SE è un modello premium che punta su qualità e precisione. Registra in 4K, garantendo dettagli nitidi anche a distanza, una caratteristica fondamentale in caso di incidenti o necessità di identificare targhe e movimenti sospetti. Il sensore notturno permette riprese molto più chiare rispetto alle dashcam tradizionali, mentre il sensore G registra automaticamente 3 minuti prima e 30 secondi dopo un impatto, salvando il tutto in un archivio protetto.

La A800SE è essere abbinata alla telecamera posteriore per una protezione totale a 360 gradi. Ha anche uno schermo integrato che permette di rivedere subito le scene registrate, senza passare dallo smartphone.

Data articolo: Wed, 26 Nov 2025 07:02:20 +0000
News n. 25
Massa porta la F1 a processo e chiede il Mondiale del 2008

L’Alta Corte di Londra dà ragione a Felipe Massa e respinge l’archiviazione chiesta dalla FIA sul caso che da anni divide i tifosi: il Mondiale 2008, quello deciso all’ultima curva e segnato dal celebre Crashgate di Singapore. Una vicenda che sembrava ormai archiviata, ma che oggi torna a far tremare i piani alti della Formula 1.

Si va a processo

La notizia è clamorosa: la Corte inglese ha stabilito che il caso presentato da Felipe Massa ha basi solide e merita un processo. Tradotto, significa che i giudici hanno riconosciuto la plausibilità della teoria secondo cui FIA, FOM e Bernie Ecclestone avrebbero agito in modo scorretto dopo l’incidente causato volontariamente da Piquet a Singapore, episodio che compromise in maniera decisiva la corsa al titolo. Nella sentenza, lunga 54 pagine, il giudice respinge punto per punto la richiesta di archiviazione sostenuta dalla FIA, confermando che il materiale portato dal team legale di Massa è sufficiente per avviare un procedimento vero e proprio. Il processo che, salvo nuovi colpi di scena, inizierà il prossimo anno.

L’impatto sul mondo della Formula 1 potrebbe essere enorme. Non solo per la portata simbolica ma per i possibili risvolti politici e sportivi. Per la prima volta, infatti, un tribunale civile apre la porta alla possibilità che un Mondiale sia stato influenzato da decisioni prese fuori dalla pista. E in un contesto in cui la FIA è già sotto pressione tra corposi aggiornamenti regolamentari, nuove tecnologie e una Formula 1 sempre più globalizzata, questa riapertura dei casi del 2008 rischia di aprire una ferita che molti pensavano ormai chiusa.

Le parole di Massa

Felipe Massa, da anni convinto di essere stato privato di un titolo, accoglie la decisione con toni soddisfatti e determinati. Le sue dichiarazioni sono un manifesto di rivincita sportiva e personale:

“La Corte ha riconosciuto la solidità del nostro caso e non ha consentito agli imputati di soffocare la verità sul 2008. Quell’incidente deliberato mi è costato un titolo mondiale, e le autorità dell’epoca hanno preferito insabbiare i fatti anziché difendere l’integrità dello sport. Sono più determinato e fiducioso che mai. Quando tutta la verità verrà alla luce, la giustizia sarà fatta: per me, per i brasiliani, per i tifosi, per tutti gli appassionati di motorsport che meritano uno sport leale, e per il futuro stesso della Formula 1â€.

È un messaggio potente, che scava nelle radici emotive di quel Mondiale perso per un soffio, nella gara di casa, con Hamilton campione all’ultima curva di Interlagos.

Niente lettera di ammissioni

La Corte, pur riconoscendo la validità del ricorso, ha escluso però una delle richieste più discusse di Massa: una lettera ufficiale di ammissione dell’insabbiamento da parte della FIA. Secondo il giudice, una simile dichiarazione avrebbe dato l’impressione che un tribunale avrebbe potuto riscrivere la classifica, cosa che avrebbe “violato il diritto della FIA a gestire i propri affariâ€, creando un precedente troppo invasivo nell’autonomia dell’ente federale. Tradotto: il processo si farà, ma senza costringere la Federazione a una confessione formale.

Resta comunque il punto centrale: l’ipotesi che la vittoria del Mondiale 2008 possa essere considerata “compromessa†non è più una calunnia, ma una possibilità concreta. Con, in caso, milioni di risarcimento nei confronti della parte lesa, ovvero Felipe Massa.

Data articolo: Wed, 26 Nov 2025 06:30:48 +0000


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