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News passione motori

News n. 1
Sciopero dei trasporti 12 dicembre 2025: città, orario inizio e fine

Il 12 dicembre 2025 in Italia sono stati proclamati due scioperi nel settore dei trasporti, con iniziative che coinvolgono sia il territorio nazionale che quello regionale lombardo. Di seguito forniamo i dettagli relativi agli scioperi previsti, con una panoramica sulle aree geografiche coinvolte, sulle compagnie interessate, sugli orari e sulle modalità di svolgimento.

Sciopero Generale Nazionale – Italia

Per tutta la giornata del 12 dicembre 2025, su tutto il territorio nazionale (Italia), è stato indetto uno sciopero generale dei settori pubblici e privati (anche in appalto e strumentali). La protesta, organizzata dal sindacato CGIL, coinvolge numerosi comparti tra cui il ferroviario (con orario dalle 00:01 alle 21:00), il settore taxi, il trasporto NCC, il settore marittimo, i porti, la circolazione e sicurezza stradale, e la logistica e merci con differenti modalità a seconda del servizio. Le modalità di adesione variano per settore, ma diverse attività verranno sospese o alterate durante l’intera giornata.

Sciopero Circolazione e Sicurezza Stradale – Lombardia

Il 12 dicembre 2025, in Lombardia, è previsto uno sciopero nel settore della circolazione e sicurezza stradale che interessa tutto il personale della Società Autostrade per l’Italia Direzione II° Tronco Milano. Indetto dai sindacati OSR UILT-UIL, lo sciopero avrà una durata di 8 ore per ciascun turno di lavoro su tutte le provincie lombarde, coinvolgendo quindi l’intero comparto a livello regionale per la giornata in questione.

Fonte: Mit

Data articolo: Fri, 12 Dec 2025 07:00:00 +0000
News n. 2
Nuova Jeep Compass diventa la tela per un’opera d’arte di Galo

La nuova Jeep Compass si trasforma in una vera e propria opera d’arte vivente. È successo durante il party Men of the Year di GQ Italia, dove il modello è diventato il fulcro di un’installazione artistica firmata da Galo, tra i nomi più riconoscibili della street art italiana. Un incontro di stile, design e creatività che incarna l’essenza del SUV.

L’opera di Galo

Non capita spesso di vedere un’auto trasformarsi in un quadro tridimensionale, ma è esattamente ciò che è accaduto con la nuova Jeep Compass. Il progetto, nato da un’intuizione dell’architetto e curatore Alberto Olmo insieme a Novella Varzi, Managing Director Jeep Italia, ha voluto portare l’universo Jeep in un territorio nuovo e imprevedibile. Galo (Andrea Galvagno), artista che da anni porta nel mondo il suo stile energico e riconoscibile, ha lavorato direttamente sulla carrozzeria del SUV, trasformandola in una tela dinamica. Nelle sue linee e nei suoi colori c’è tutta la sua cifra artistica: forme pulsanti, contrasti netti, una vivacità cromatica che sembra muoversi.

L’idea alla base del progetto è semplice solo in apparenza: prendere un’icona contemporanea del design automobilistico e spingerla oltre il suo ruolo, trasformandola in un pezzo unico, una scultura viaggiante capace di estrapolare la personalità di un brand che fa dell’autenticità la sua bandiera. Come sottolineato da Novella Varzi, “trasformare il design unico della Nuova Compass in una tela contemporanea, unendo design, colore ed energia, e affidarlo all’estro di Galo, ha reso la Nuova Compass un’opera d’arte in movimento. Un pezzo autentico e unico nel suo genere, proprio come il brand Jeepâ€.

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Una dichiarazione che riassume perfettamente l’approccio del marchio: culturalmente vicino alla libertà di espressione e di ricerca dell’inesplorato. L’esemplare, esposto durante la serata, non è destinato alla vendita. Rimarrà un unicum, un simbolo di come Jeep intenda muoversi nei prossimi anni: contaminazioni creative, collaborazioni trasversali, esperienze che uniscono mondi differenti senza perdere di vista ciò che definisce il marchio da sempre.

L’identità marcata di Jeep Compass

Dietro questa operazione c’è naturalmente anche la volontà di accendere i riflettori su un modello che rappresenta uno dei punti fermi dell’offerta Jeep in Europa. La nuova Compass, infatti, è una vettura significativa per il Brand, progettata e costruita per affrontare ogni tipo di utilizzo con personalità e concretezza. Disegnata a Torino, sviluppata al centro prove di Balocco e prodotta nello stabilimento di Melfi, la Compass porta con sé una forte impronta italiana. Ed è forse proprio questo che l’ha resa perfetta come tela artistica: forme scolpite, proporzioni moderne, superfici pulite che si prestano al dialogo con il colore.

Sul fronte tecnico, la gamma è stata completamente rinnovata. L’offerta parte dalla e-Hybrid da 145 CV e prosegue con la plug-in hybrid da 195 CV, ideale per chi vuole una mobilità più flessibile. Al vertice troviamo le nuove versioni completamente elettriche, capaci di erogare fino a 375 CV, con trazione integrale e un’autonomia che può raggiungere i 650 km.

Una line-up costruita per adattarsi davvero a ogni tipo di guida: il commuting quotidiano, i lunghi viaggi autostradali, le gite fuori porta. Jeep parla da sempre di libertà, ma sulla nuova Compass questo concetto assume un significato più ampio: libertà di stile, libertà di scelta, libertà di vivere l’auto in modo personale.

Data articolo: Fri, 12 Dec 2025 06:30:43 +0000
News n. 3
Le città del mondo in cui si passa più tempo nel traffico, la classifica

Il progresso della mobilità aumenta, le auto diventano elettriche, connesse, sicure, capaci persino di dialogare tra loro e prevenire un incidente prima ancora che il conducente se ne accorga. Eppure, nonostante l’innovazione continui a correre veloce, l’automobilista resta fermo. Letteralmente. Ore e ore trascorse nel traffico, ogni anno, in un paradosso che il rapporto Inrix Global Traffic Scoreboard 2025 fotografa con dati precisi e spesso impietosi. Una classifica che racconta molto dello stato delle città del mondo e in cui, purtroppo, non manca la presenza italiana.

Aumenta il traffico

Lo studio Inrix lavora su una mole enorme di informazioni: dati sui trasporti raccolti nell’arco di tre anni, monitorando spostamenti, velocità medie e livelli di congestione nelle principali aree urbane del pianeta. Il quadro che emerge è tutt’altro che rassicurante. Secondo il rapporto, il 62% delle città analizzate ha visto aumentare i ritardi rispetto all’anno precedente. La frase che accompagna lo studio è eloquente: “La domanda supera l’offerta di spazioâ€. Non c’è pianificazione urbana o tecnologia che tenga quando la crescita del traffico supera la capacità delle infrastrutture di assorbirlo. Il ranking tiene conto di vari parametri, tra cui:

  • la velocità media negli orari di punta;
  • la last mile speed, cioè la velocità ed efficienza del tragitto finale, quello che separa la consegna di un pacco dal cliente;
  • il tempo che si perde alla guida, che è il dato più pesante nella valutazione.

Il risultato è un’istantanea globale dove si vede chiaramente come, nonostante gli sforzi, la congestione sia tornata a crescere quasi ovunque. Un effetto probabilmente alimentato dal ritorno alla vita normale dopo gli anni della pandemia e dalla lentezza con cui molte città stanno adeguando la loro rete viaria.

La classifica

Nella top ten 2025 dominano le metropoli più vaste e complesse, dove milioni di persone si muovono ogni giorno per lavoro, scuola e servizi:

  1. Istanbul
  2. Città del Messico
  3. Chicago
  4. New York City
  5. Philadelphia
  6. Cape Town
  7. Londra
  8. Parigi
  9. Jakarta
  10. Los Angeles

Istanbul si conferma la città più congestionata al mondo, con 118 ore perse nel traffico ogni anno. Significa quasi cinque giorni interi della propria vita passati a guardare una fila di auto che avanzano a passo d’uomo. Il resto della classifica segue uno schema ormai noto: grandi metropoli americane, europee e asiatiche dove il volume di spostamenti cresce più velocemente della capacità stradale di sostenerlo.

Milano e Roma guidano l’Italia

Per trovare la prima città italiana bisogna scendere fino al 17° posto, occupato da Roma. Non è una sorpresa: la capitale è da anni teatro di traffico costante, con una rete viaria complessa, un centro storico articolato e un pendolarismo imponente. Al 24° posto c’è Milano, che paga soprattutto la densità urbana e il grande numero di veicoli che ogni giorno entrano ed escono dall’area metropolitana. Più distanti in classifica troviamo Brescia e Firenze, rispettivamente al 72° e 87° posto, mentre a chiudere i primi 100 posti c’è Bergamo, Palermo e Genova, praticamente in fila, come 96° , 97° e 98°.

Una lista che dimostra come l’Italia, nonostante gli sforzi per migliorare il trasporto pubblico e favorire la mobilità sostenibile, continui a vivere un rapporto complicato con l’automobile. Tra centri storici stretti, infrastrutture non sempre moderne e una forte dipendenza dal mezzo privato, la sfida è tutt’altro che conclusa.

Data articolo: Fri, 12 Dec 2025 06:30:25 +0000
News n. 4
Il traffico sulle autostrade oggi in tempo reale

La situazione del traffico sulle autostrade italiane del 12 dicembre 2025 presenta condizioni di traffico intenso e rallentamenti, con alcune criticità segnalate per nebbia e incidenti. Tra i casi più significativi, spicca una coda di 2 km per incidente sulla A24 Roma-Teramo in direzione Tangenziale Est, e il traffico rallentato per lavori tra Bivio A14/Racc. A1 BO Casalecchio e Bivio A14/A1 Milano-Napoli. Di seguito il dettaglio tratta per tratta.

 

A1 MILANO-NAPOLI



06:58 – Area di servizio Masseria est
Servizi di ristorazione chiusi per Interruzione Energia Elettrica
Direzione Milano
I servizi di ristorazione nell’area sono interrotti.



06:58 – Area di servizio Masseria est
Servizi igienici non disponibili per Interruzione Energia Elettrica
Direzione Milano
I servizi igienici nell’area non sono disponibili.



06:58 – Ponzano Romano e Guidonia Montecelio
Nebbia a banchi con visibilità di 70 metri
Direzione in entrambe le direzioni
La nebbia interessa la tratta tra i km 555.469 e 516.0 per una lunghezza di 39.469 km.



06:11 – Torrenova e Bivio Diramazione Roma sud/G.R.A.
Coda di 1 km per traffico intenso sulla viabilità ordinaria
Direzione G.R.A.
La coda si estende dal km 20.0 al km 19.0.

A4 TORINO-TRIESTE



07:01 – Nodo di Pero e Sesto San Giovanni
Code a tratti per traffico intenso
Direzione Trieste
La tratta interessata è dal km 136.5 al km 125.0 per una lunghezza di 11.5 km.



06:35 – Monza e Bivio A4/Raccordo Viale Certosa
Code a tratti per traffico intenso
Direzione Torino
La tratta è compresa tra i km 126.2 e 139.0 per una lunghezza di 12.8 km.



06:16 – Dalmine e Cavenago
Code a tratti per traffico intenso
Direzione Torino
La tratta copre dal km 150.1 al km 167.8, per un totale di 17.7 km.

A8 MILANO-VARESE



07:05 – Castellanza e Milano Nord
Traffico rallentato per traffico intenso
Direzione Milano
La tratta va dal km 5.6 al km 18.0 per una lunghezza totale di 12.4 km.

A13 BOLOGNA-PADOVA



07:04 – Occhiobello e Monselice
Nebbia a banchi con visibilità di 90 metri
Direzione in entrambe le direzioni
La nebbia si estende dal km 88.6 al km 49.1, per una lunghezza di 39.5 km.

A14 BOLOGNA-TARANTO



06:59 – Bivio A14/Racc. A1 BO Casalecchio e Bivio A14/A1 Milano-Napoli
Traffico rallentato per lavori
Direzione autostrada Milano-Napoli
La tratta copre dal km 3.308 al km 7.45 per 4.142 km di lunghezza.



06:55 – Cattolica e Pescara Nord
Nebbia a banchi
Direzione in entrambe le direzioni
La nebbia interessa una tratta lunga 219.6 km dal km 363.8 al km 144.2.



06:51 – Ortona e Lanciano
Nebbia a banchi
Direzione in entrambe le direzioni
La nebbia copre una tratta lunga 9.2 km dal km 413.0 al km 403.8.

A16 NAPOLI-CANOSA



05:58 – Avellino Ovest e Benevento
Nebbia a banchi con visibilità di 100 metri
Direzione in entrambe le direzioni
La nebbia interessa la tratta dal km 68.7 al km 45.0 per una lunghezza totale di 23.7 km.

A24 COMPLANARE A24 SX



06:51 – Settecamini e Bivio Grande Raccordo Anulare
Coda per traffico intenso sulla viabilità ordinaria
Direzione G.R.A.
La coda interessa dal km 0.0 al km 1.0 per 1 km di lunghezza.

A24 COMPLANARE TPU DX



06:50 – Bivio Grande Raccordo Anulare e Fine Complanare
Coda per traffico congestionato
Direzione Tangenziale Est
La coda si estende per 3 km dal km 3.0 al km 0.0.

A24 ROMA-TERAMO



06:50 – Inizio Complanare e Via Fiorentini
Coda di 2 km per incidente
Direzione Tangenziale Est
La coda si estende dal km 4.9 al km 2.2 per una lunghezza di 2.7 km.

A25 TORANO-PESCARA



06:45 – Bussi-Popoli e Torre de’ Passeri-Casauria
Nebbia a banchi con visibilità di 90 metri
Direzione in entrambe le direzioni
La nebbia interessa la tratta dal km 157.2 al km 149.9 per una lunghezza di 7.3 km.

 

Fonte: Autostrade per l’Italia

 

Data articolo: Fri, 12 Dec 2025 06:08:00 +0000
News n. 5
Milleproroghe, congelati per un altro anno gli aumenti delle multe stradali

Il blocco deciso con la bozza del Milleproroghe è il nuovo capitolo di una storia iniziata quando il legislatore decise che le sanzioni amministrative pecuniarie del Codice della strada non potevano restare immobili mentre il costo della vita cresceva anno dopo anno. Punto di riferimento è l’articolo 195 del Codice della strada, che lega gli importi delle multe all’andamento dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati calcolato dall’Istat che prevede un adeguamento biennale automatico. Ogni due anni un decreto ministeriale dovrebbe prendere l’inflazione registrata nel biennio precedente e traslarla sugli importi minimi e massimi delle sanzioni, con decorrenza dal primo gennaio dell’anno successivo.

In un contesto di inflazione moderata, questo meccanismo appare quasi neutro: le multe stradali crescono in modo quasi impercettibile ma restano allineate al valore reale del denaro. Una sanzione fissata nei primi anni duemila, senza adeguamenti, oggi varrebbe molto meno in termini di potere d’acquisto e di effetto deterrente. L’aggancio all’indice FOI serve a evitare che le violazioni del Codice della Strada possano diventare con il passare del tempo più economiche solo perché tutto il resto è aumentato e le sanzioni no.

Oggi l’impennata dei prezzi legata alla pandemia, alla crisi energetica, alle tensioni geopolitiche ha spinto l’inflazione su livelli che l’Italia non vedeva da decenni. L’adeguamento disposto all’inizio del 2023 ha incorporato un biennio ad alta inflazione ed è stato un primo salto visibile negli importi. Subito dopo, le proiezioni sul biennio successivo hanno mostrato che, lasciando agire in automatico l’articolo 195 le multe stradali, avrebbero subito nuovi aumenti sensibili. È qui che il tema tecnico è diventato una questione politica, perché ogni rialzo tocca milioni di automobilisti e viene percepito come stangata di Stato.

Per evitare l’esplosione delle polemiche, il legislatore ha iniziato a usare la leva della sospensione del meccanismo automatico. Prima con la legge di bilancio 2023, poi con successivi interventi, il Parlamento ha congelato l’efficacia dell’articolo 195 per gli anni 2023 e 2024, mantenendo fermi gli importi e disinnescando l’adeguamento legato al biennio di inflazione.

Il nuovo rinvio deciso dal Milleproroghe

Il primo congelamento è stato motivato con la situazione economica. La crescita del costo dell’energia, il rincaro di beni essenziali, la pressione sui redditi delle famiglie hanno spinto il governo e la maggioranza a considerare insostenibile un aumento a freddo degli importi delle multe del Codice della strada. La legge di Bilancio 2023 ha quindi sospeso l’applicazione dell’adeguamento biennale, bloccando il decreto che avrebbe dovuto riallineare le sanzioni all’indice FOI.

L’esecutivo ha scelto di non riattivare il meccanismo nel 2025 con un nuovo stop attraverso il combinato disposto tra la manovra e il primo pacchetto di proroghe, spostando in avanti l’orizzonte del riallineamento. Di fatto, per tre anni consecutivi – 2023, 2024 e 2025 – l’aggiornamento automatico è stato neutralizzato mentre l’inflazione continuava a macinare punti percentuali.

Con il nuovo Milleproroghe il governo intende estendere la sospensione per un altro anno con lo slittamento dell’aggiornamento al 2027. Tradotto in concreto per tutto il 2026 gli importi delle sanzioni amministrative previste dal Codice della Strada resteranno identici a quelli adesso in vigore. Il decreto sposta in avanti la data chiave entro cui il Ministero della Giustizia dovrebbe emanare il provvedimento di adeguamento, rinviandola al primo dicembre 2026.

Le conseguenze per le tasche di chi guida

Dal punto di vista di chi si mette alla guida ogni giorno, una multa per divieto di sosta, un verbale per uso del cellulare alla guida, una sanzione per cintura non allacciata o per attraversamento con semaforo rosso avranno lo stesso importo nominale che hanno oggi. Nessun aumento agganciato agli ultimi dati Istat, come da copione del passato: gli importi restano congelati.

Un esempio rende il quadro più concreto. Immaginiamo una sanzione base da 170 euro per una violazione frequente. Se l’inflazione cumulata in quattro anni fosse, nell’ipotesi, del 15% e l’adeguamento fosse applicato integralmente, l’importo aggiornato dovrebbe aggirarsi intorno ai 195 euro, al netto degli arrotondamenti. Con il blocco quella multa resta a 170 euro.

Quanto costano le violazioni del Codice della Strada

Per comprendere cosa significhi questo blocco occorre guardare agli importi ordinari del Codice della Strada oggi in vigore nel 2025.

Le infrazioni più frequenti, come il divieto di sosta, gli accessi non autorizzati in Ztl e il passaggio con il semaforo rosso, mantengono gli importi stabiliti negli anni precedenti: una sosta vietata semplice parte da 41 euro, mentre il transito in una zona a traffico limitato senza autorizzazione oscilla tra 83 e 332 euro, con variazioni che dipendono dal regolamento comunale. Il passaggio con il rosso semaforico, una delle violazioni più pericolose in assoluto, comporta una sanzione minima di 167 euro più la decurtazione di 6 punti dalla patente, oltre alla sospensione nei casi più gravi o reiterati.

Tra le violazioni più comuni e pericolose del Codice della strada c’è l’uso dello smartphone alla guida, una delle principali cause di incidenti da distrazione. Nel 2025 la multa per chi viene sorpreso con il telefono in mano mentre guida è compresa tra 165 e 660 euro, con una media che ruota attorno ai 200 euro nei casi più ordinari. Accanto alla sanzione economica il conducente perde 5 punti patente che diventano 10 se si tratta di un neopatentato. La reiterazione nel biennio comporta una sanzione aggiuntiva molto più severa, con importi che possono superare i 1.300 euro e la possibile sospensione della patente da uno a tre mesi.

Superare il limite di velocità di meno di 10 km/h comporta una sanzione minima di 42 euro, un importo che, in termini reali, oggi pesa meno rispetto a 10 anni fa proprio per effetto dell’inflazione. Se lo scarto sale tra 10 e 40 km/h, la multa va da 173 a 694 euro, con un impatto più consistente per le famiglie ma con un peso che resta elevato per i neopatentati. Per superamenti ancora più alti, cioè oltre i 40 km/h, l’importo parte da 543 euro e si accompagna alla sospensione della patente.

Tutte queste cifre restano ancorate ai valori fissati prima del congelamento e non tengono conto dell’aumento dei prezzi registrato negli ultimi anni.

Data articolo: Fri, 12 Dec 2025 05:00:44 +0000
News n. 6
Google Maps, finalmente arriva la funzione che aspettavamo ma non per tutti

A volte le novità più attese non sono quelle rivoluzionarie, ma quelle che risolvono piccole frustrazioni quotidiane. È il caso dell’ultimo aggiornamento di Google Maps, che introduce finalmente una funzione richiesta da anni: il salvataggio automatico del parcheggio. Niente più segnaposto da aggiungere a mano, niente più dubbi nel ricordare dov’è stata lasciata l’auto. Tutto avviene da solo, in background. Ma con un dettaglio non da poco: per ora è un’esclusiva riservata agli utenti iPhone.

Basta essere connessi

La funzione non è certo una novità per Maps: esiste da anni, ma il metodo per attivarla era tutto fuorché comodo. L’utente doveva premere sul punto blu della posizione, scegliere l’opzione per salvare il parcheggio, ricordarsi di rimuovere quello precedente. insomma un procedimento non proprio immediato. Infatti, in molti avevano smesso di usarla, preferendo affidarsi alla memoria o a soluzioni alternative più rapide.

Ora tutto cambia grazie a un sistema completamente automatico. Quando l’iPhone si disconnette dal Bluetooth dell’auto oppure da Apple CarPlay (cablato o wireless), Google Maps registra istantaneamente la posizione del parcheggio e la trasforma in un segnaposto. Nessuna azione manuale, nessun rischio di dimenticare un passaggio. L’auto rimane lì nella mappa, pronta a essere ritrovata.

E non solo: quando lo smartphone si riconnette all’auto, la posizione salvata sparisce automaticamente. Come se l’app capisse da sola che sei tornato alla tua macchina. È il tipo di automatismo che forse non cambia la vita, ma semplifica le giornate: quelle in cui parcheggi di fretta in una zona che non conosci, oppure quelle serate in cui, usciti dal cinema o da un locale, ritrovare la macchina diventa un piccolo safari urbano.

Solo per iPhone

A scatenare qualche malumore è la scelta di proporre questa funzione, sviluppata da Google, prima su iPhone che su Android. Il che probabilmente ha una spiegazione precisa: la concorrenza sempre più forte di Apple Mappe. La funzione infatti replica una possibilità che Apple offre già da tempo all’interno del suo ecosistema. Google dunque si adegua, e sceglie di lanciare l’aggiornamento proprio sugli smartphone che oggi potrebbero più facilmente migrare verso l’applicazione concorrente.

A chiarire la durata del salvataggio è Rio Akasaka, Senior Product Manager di Google Maps: “La posizione rimane salvata per 48 ore, a meno che l’utente non la rinnovi o non inizi a guidareâ€. Un limite temporale che probabilmente serve a evitare accumuli di dati inutili o confusione per chi lascia l’auto ferma per lunghi periodi. Anche questo dettaglio indica che siamo di fronte a una prima versione, destinata a evolversi nei prossimi mesi. Google non ha ancora indicato quando la funzione arriverà su Android, ma è quasi certo che il rilascio sia già in programma.

Non più la classica P

Un altro dettaglio curioso dell’aggiornamento riguarda il segnaposto. Niente più grossa “P†blu sulla mappa: adesso Google Maps usa icone di auto personalizzate, ognuna con stile, colore e forme diverse. Queste icone non sono del tutto nuove: Google le ha introdotte anni fa, nel 2020, per rendere il navigatore più moderno. Ma l’aggiornamento del parcheggio automatico ha dato loro un nuovo ruolo, aggiornandole e ampliando la scelta disponibile.

Ora il segnaposto può diventare un’utilitaria, un SUV, una berlina, un pick-up, oppure un van: una piccola scelta estetica che rende l’esperienza più immediata e intuitiva. E soprattutto più personale.

Data articolo: Thu, 11 Dec 2025 16:02:43 +0000
News n. 7
Ferrari, questo è il segreto per tornare a vincere nel 2026

Ferrari ha studiato le gomme come non mai in vista del mondiale 2026. E non poteva essere altrimenti, tenendo presente la stagione appena conclusa, in cui ha mostrato ampiamente di non saperle utilizzare. Un lavoro fortemente voluto da Loïc Serra, direttore tecnico della Rossa, con un passato di 15 anni in Michelin e un percorso specializzato sui compound in Mercedes. Nasce così la nuova vettura italiana per il prossimo campionato.

Le riflessioni dei team sul test Pirelli di Abu Dhabi

I test di fine stagione sul circuito di Yas Marina si sono rivelati molto utili per Pirelli, nel verificare se le simulazioni corrispondono alla realtà in pista. Questi dati sono importanti anche per le scuderie, però, dove i piloti hanno svolto un ruolo puramente esecutivo. Le vetture 2026 saranno completamente diverse da quelle attuali, con carichi longitudinali e trasversali molto differenti a causa di aerodinamica e potenza modificate.

Pirelli ha riferimenti preliminari sui carichi imposti alle gomme e, sul tracciato di Yas Marina, ha cercato di replicare le condizioni che le vetture 2026 svilupperanno sulle coperture. I nuovi pneumatici avranno dimensioni diverse: anteriori ridotte di 25 mm e posteriori di 30 mm, dove l’impronta a terra sarà minore, idem la superficie che dissipa il calore. Uno degli obiettivi principali era verificare la resistenza al blistering sulle coperture 2026.

Le informazioni decisive sulle gomme 2026 per la Rossa

Come già sottolineato, anche i tram hanno ottenuto informazioni iniziali sulle gomme, il cui corretto utilizzo rimane probabilmente uno degli aspetti più determinante per una monoposto di Formula 1. Ogni anno lo osserviamo: un’auto che gestisce efficacemente le mescole tende a mostrare un livello competitivo superiore. La Ferrari, oltre a dover cambiare metodo e qualità, deve correggere le innumerevoli difficoltà sulle home viste nella stagione 2025. Troppe a dire la verità.

Nei teso ogni squadra ha fornito al gommista italiano le varie stime prodotte sui carichi previsti per il 2026, dati poi “armonizzati” per ottenere una media tra tutti i team. Tuttavia, ogni team genera valori propri, che possono variare significativamente. Tra le informazioni più rilevanti c’è la rigidezza verticale delle gomme, ossia quanto la mescola si comprime quando viene sottoposta a un carico specifico.

Questo parametro è fondamentale anche per l’aerodinamica, perché le variazioni di altezza influenzano direttamente il range relativo alla distanza dell’auto sull’asfalto. Malgrado la fine dell’era che ha gestito le wing car, il fondo continuerà a recitare un ruolo chiave nella produzione del carico aerodinamico, a seconda della distanza dal suolo, considerando che si tratta comunque di un valore variabile, che cambia in base alle condizioni di marcia.

Per questo motivo, la precisione sulle stime che i team ricaveranno dai test di Abu Dhabi sarà cruciale per alimentare una corretta gestione del progetto 2026 sulle gomme. I team avevano già a disposizione il modello delle mescole nel simulatore, ma nelle prossime settimane potranno aggiornare i dati. La stagione 2025 ha dimostrato come la gestione delle coperture sia stata un punto debole della Rossa. Da qui diversi provvedimenti.

Ferrari aggiorna il modello matematico delle gomme 2026

Le difficoltà nell’amministrare i compound della SF-25 derivano senza dubbio da un approccio tecnico di base errato. Ecco perché, avere la possibilità di testare al simulatore questa componente decisiva sarà è in ottica 2026. È chiaro quanto sia determinante sfruttare al meglio le coperture per ottenere il top di aderenza; secondo le nostre fonti, Ferrari ha posto tale aspetto al centro del progetto per il mondiale 2026.

Le attuale generazioni di pneumatici hanno un ruolo decisivo sulla prestazione delle monoposto, dalle quali le vetture di Formula 1 dipendono in maniera significativa. Di conseguenza, Maranello ha progettato la nuova vettura con un’attenzione particolare alle gomme. Ciò ha richiesto interventi mirati sulle sospensioni, che, al netto della configurazione scelta, devono massimizzare l’efficienza dei compound.

Un ulteriore parametro fondamentale riguarda il ciclo di isteresi della mescola. Ferrari ha raccolto informazioni dettagliati sulla quantità di calore assorbita e dissipata dalle gomme in diverse condizioni. Dati essenziali per affinare il modello matematico degli pneumatici. Sulla base di queste rilevazioni, il simulatore è stato aggiornato per riflettere in modo più accurato il comportamento reale della vettura.

L’obiettivo finale è comprendere le condizioni in cui le gomme forniscono il massimo grip, non solo da un punto di vista termico, ma pure considerando i carichi applicati. Sebbene un test Pirelli non possa restituire dati assoluti o perfetti, rimane uno strumento fondamentale che, attraverso il campo simulativo, permetterà alla Rossa di analizzare e perfezionare il comportamento della vettura nelle prossime settimane.

Data articolo: Thu, 11 Dec 2025 15:02:39 +0000
News n. 8
Trump, come sono fatti i suoi nuovi veicoli blindati

Sono quarantacinque i nuovi mezzi blindati appena acquistati dall’amministrazione Trump per un valore di oltre 15 milioni di dollari. L’ordine, arrivato al costruttore canadese Roshel, è destinato a due tra le agenzie più delicate degli Stati Uniti: il Dipartimento di Stato e l’ICE, l’ente federale che si occupa di immigrazione e sicurezza dei confini.

L’acquisto dal Canada

In un momento in cui i vertici USA continuano a parlare di protezionismo secondo lo slogan “America Firstâ€, l’ordine firmato dalla nuova amministrazione Trump ha fatto discutere. Il contratto prevede l’acquisto di 45 unità del modello Senator, il mezzo blindato più avanzato prodotto da Roshel, un’azienda con sede a Brampton, in Ontario. Di questi 45 mezzi, 20 andranno all’ICE e 25 al Dipartimento di Stato. Secondo quanto riportato da fonti interne, la motivazione della scelta sarebbe semplice: nessuna azienda statunitense è attualmente in grado di garantire tempi di consegna in 30 giorni per prodotti tanto performanti.

Le caratteristiche dei Senator

Il Roshel Senator è uno dei veicoli blindati più apprezzati dalle forze dell’ordine e dagli enti governativi in Nord America. Non è il classico mezzo militare da teatro operativo, ma un veicolo modulare pensato per operazioni di sicurezza, pattugliamento e trasporto protetto. La blindatura è certificata B7, il livello più alto previsto per mezzi civili e paramilitari. Una protezione che lo rende adatto a scenari complessi, dal controllo dei confini ai trasferimenti di personale in zone a rischio.

Roshel ha progettato il Senator con un’attenzione particolare alla tecnologia e alla sicurezza informatica, fattori ormai fondamentali in ogni scenario offensivo. A bordo sono infatti integrati dei sistemi di sorveglianza remota intelligente con funzioni di monitoraggio in tempo reale, attraverso reti interne criptate e interfacce personalizzabili in base alle singole missioni.

I dettagli tecnici

Il Senator è guidato da un 6,7 litri diesel V8, con una potenza di 330 CV e 750 Nm di coppia massima, il tutto scaricato a terra da un cambio automatico a otto rapporti, collegato ovviamente a un sistema di trazione integrale. Le sue dimensioni sono estreme con quasi 6 metri di lunghezza, una carreggiata di 2,3 metri e un’altezza pari a 2,45 metri. Anche le ruote sono proporzionate a un tale eccesso di centimetri con un raggio da 20†e una misura dello pneumatico di 335/85.

Perché Trump ha scelto questi blindati canadesi
Ufficio Stampa Roshel
I blindati di Trump: potenza V8 e blindatura B7

Un comfort da battaglia

Un’altra caratteristica distintiva è il comfort. Certo non inteso come si è abituati per le vetture stradali, ma per un veicolo blindato di questa caratura, il senatore integra soluzioni di isolamento termico e acustico, pensati per rendere meno stressanti le missioni più lunghe. A bordo è presente un impianto di climatizzazione potenziato, indispensabile per lavorare in zone con temperature estreme. Le sedute sono organizzate attraverso panche sui lati del veicolo e sono tre per lato, più i due posti anteriori tradizionali.

Un acquisto che fa discutere

Al di là degli aspetti tecnici, la notizia sta facendo molto parlare negli Stati Uniti. Da un lato la necessità di mezzi moderni e subito pronti è evidente, dall’altro la scelta di rivolgersi a un’azienda canadese, e non americana, potrebbe generare nuove tensioni politiche. Resta il fatto che Roshel, negli ultimi anni, ha costruito una reputazione solida proprio per la sua capacità di consegnare rapidamente veicoli ad alte prestazioni. E il nuovo ordine statunitense – del valore di oltre 15 milioni di dollari – non fa che consolidare la posizione dell’azienda canadese nel settore della sicurezza internazionale.

Data articolo: Thu, 11 Dec 2025 14:40:23 +0000
News n. 9
Kia Seltos, il nuovo SUV coreano arriva finalmente in Europa

La Casa coreana continua il suo percorso di crescita con la seconda generazione della Seltos allo scopo di sfidare mostri sacri come Volkswagen T-Roc, Toyota C-HR e altri competitor top. Il B-SUV plus, per sua stessa ammissione, supera la Stonic per dotazioni e tecnologie, avvicinandosi allo standard qualitativo dei modelli Niro e Sportage.

Riprogettato per funzionalità pratiche di alto profilo, il nuovo Seltos andrà a rafforzare la posizione della Kia in Europa. La produzione incomincerà a breve, a inizio del 2026, con un motore 1.6 benzina e, nel corso del prossimo anno, arriverà la versione full hybrid. La prima serie era costruita sulla base della concept car Kia SP Signature. Il suo nome traeva spunto da Celtos, figura della mitologia greca, e venne svelata in anteprima in occasione dell’Auto Expo nel febbraio 2018. La prima Seltos è stata commercializzata in vari mercati ad eccezione dell’Europa.

Le caratteristiche del SUV

La nuova Seltos potrebbe vantare tutte le carte giuste per farsi strada in Europa. Per fortuna i vertici della Casa coreana hanno deciso di non puntare sulla tecnologia elettrica, preferendo al massimo attendere per il lancio di una versione ibrida. Le dimensioni sono le seguenti: lunghezza 4.430 mm, altezza 1.660 mm e larghezza 1.830 mm. Lo stile è tipico della gamma del brand coreano, puntando su linee scolpite, passaruota squadrati e una firma luminosa “Star Mapâ€. Il tetto richiama la Kia EV3, ma senza particolari eccessi.

L’abitacolo offre tanto spazio e praticità, riproponendo lo stile minimal-chic delle sorelle in listino. Non mancano sulla plancia due display da 12,3’’ per strumentazione e infotainment, in cui spicca un piccolo riquadro dedicato alle funzioni del clima. Il sistema multimediale di bordo si aggiorna over-the-air, potendo contare sull’intelligenza artificiale di ChatGPT per l’interazione vocale. I sedili sono confortevoli, in particolare quelli posteriori: gli schienali del divanetto si possono reclinare con un’escursione di 24 gradi (12 in avanti e 12 all’indietro). L’ampio bagagliaio di 536 litri offre la possibilità di disporre il carico su due livelli e con diversi accessori, come i ganci portaoggetti. Gli amanti della tecnologia potranno utilizzare la digital key per sbloccare la vettura.

Motorizzazioni in linea con le esigenze degli europei

La Seltos è costruita sulla medesima piattaforma K3 della Kia Niro. La Casa coreana ha pensato a un lancio con un motore benzina (1,6 e 2,0 litri). Gli italiani dovranno aspettare il full hybrid. Si ritiene che il motore elettrico, in associazione al 1,6 litri turbo a benzina, possa arrivare a sprigionare una potenza complessiva di circa 130 CV, associato a un cambio doppia frizione a 6 rapporti, trazione anteriore.

Il SUV presenterà la funzionalità Vehicle-to-Load (V2L) per l’alimentazione di dispositivi esterni e il Kia Smart Regenerative Braking System 3.0 per garantire in automatico la frenata rigenerativa in base al flusso del traffico e ai dati di navigazione. Il pacchetto accessori AddGear, svelato per il van PV5, offre vari punti di aggancio per tablet, luci, borracce e altri elementi. Bisognerà attendere maggiori informazioni in merito a una eventuale versione a trazione integrale. Con un look robusto, senza rinunciare alla praticità di una dotazione completa, la seconda generazione della vettura a ruote alte coreana potrebbe fare il botto sul mercato europeo se proposta al giusto prezzo.

Data articolo: Thu, 11 Dec 2025 12:12:02 +0000
News n. 10
Nuova Ford Puma Gen-E: l’elettrica che interpreta la città con stile e concretezza

Quando un’auto elettrica funziona davvero, smette di essere “un’auto elettrica†e diventa semplicemente la giusta auto. È esattamente questa la sensazione al volante della Nuova Ford Puma Gen-E, versione a zero emissioni di uno dei SUV compatti più amati in Europa.
Una vettura pensata per la città, ma capace di andare oltre: efficiente, ben progettata, sorprendentemente divertente da guidare e, soprattutto, concreta.

Elettrico urbano, elettrico intelligente

La nuova Puma Gen-E nasce elettrica con un obiettivo chiaro: rendere semplice ciò che spesso sembra complicato. In città è silenziosa, pronta allo scatto, mai nervosa. L’autonomia è calibrata proprio sull’uso urbano e periurbano, dove l’elettrico dà il meglio di sé: frenata rigenerativa efficace, zero emissioni locali, costi di utilizzo che invitano a usarla ogni giorno senza pensarci troppo.

Durante la guida reale – non quella da brochure – il dato interessante non è solo il numero chilometrico, ma la coerenza: l’autonomia promessa resta credibile anche con traffico, semafori, deviazioni improvvise.
E quando serve ricaricare? I tempi rapidi in DC permettono di passare dal 10 all’80% in poco più di una pausa caffè ben fatta. Esattamente quello che serve a chi vive la città come un movimento continuo.

Tradizione Ford vuole che l’auto si adatti alla persona, non il contrario. Qui si sente.

Nuova Ford Puma Gen-E
Ufficio Stampa Ford Italia
Nuova Ford Puma Gen-E: tecnologia e comfort di guida

Gigabox: spazio che semplifica la vita

C’è poi un aspetto della nuova Puma Gen-E che sembra secondario… finché non lo provi: lo spazio.

Il Gigabox (evoluzione intelligente del celebre MegaBox) è una di quelle soluzioni che capisci solo quando devi caricare davvero qualcosa: borse della palestra, zaini, spesa, una valigia rigida che di solito “non entra maiâ€.
Qui entra. E resta spazio.

Ford Puma Gen-E

Nel quotidiano urbano è un alleato silenzioso: ti permette di usare l’auto senza rinunce, senza dover organizzare la vita attorno ai litri del bagagliaio. Un lusso moderno, quasi borghese, che strizza l’occhio alla tradizione delle auto pratiche fatte bene.

Fun to drive: sì, anche elettrica 

C’è un luogo comune duro a morire: che l’elettrico tolga emozione. Ford Puma Gen-E fa il contrario.
Baricentro basso, risposta immediata dell’acceleratore, assetto equilibrato: la guida è intuitiva, naturale, persino divertente.

Non cerca la sportività urlata, ma quella più autentica: inserimenti facili, sterzo preciso, sensazione di controllo.
In città si muove leggera, fuori città sorprende per come gestisce curve e rotonde senza mai sembrare impacciata.

È qui che Ford dimostra di conoscere ancora il mestiere: saper fare auto che si guidano bene, anche quando sotto il cofano non c’è più un motore termico.

Una Puma fedele alla sua identità

Con la nuova Puma Gen-E, Ford porta la sua bestseller nell’era dell’elettrico senza snaturarne l’essenza. Rimane una vettura compatta, pratica, piacevole da guidare, ma aggiunge efficienza, silenzio e semplicità d’uso. È un’elettrica progettata con misura, senza estremismi tecnici o compromessi inutili. Un SUV urbano credibile, maturo, capace di parlare a un pubblico ampio. In una parola: una Puma, semplicemente elettrica.

 

Data articolo: Thu, 11 Dec 2025 11:17:52 +0000
News n. 11
Cessione a sorpresa, futuro già pianificato per Italdesign

Non c’è pace per i lavoratori italiani alle prese con l’ennesimo scossone. Si è giunti all’accordo per la cessione di uno dei tre asset italiani posseduti da Audi, accanto a Lamborghini e Ducati. La vendita, conclusa al termine di una lunga trattativa incominciata la scorsa primavera, rientra in un più ampio accordo di partnership strategica. Italdesign passa alla società californiana UST, di proprietà indiana, specializzata in tecnologie digitali e servizi informatici.

Audi ha scelto di cedere l’asset di ingegneria italiano, puntando sulla conferma di Lamborghini nell’azionariato con una partecipazione significativa. Audi rimarrà un partner strategico di Italdesign nel lungo termine, oltre che un importante cliente. Ci sono voluti mesi per giungere alla conclusione di una operazione che desta preoccupazioni tra i lavoratori e i loro rappresentanti per una nuova fase che sarà tutta da scoprire.

La storia di Italdesign

L’azienda nasce come centro di servizi per il mondo dell’automotive il 13 febbraio 1968 dall’estro di Giorgetto Giugiaro e Aldo Mantovani con il nome di SIRP Società Italiana Realizzazione Prototipi S.p.A.. Il designer piemontese ha elaborato dei progetti sensazionali, collaborando con Alfa Romeo, FIAT, Volkswagen, Hyundai, Mitsubishi e tanti altri top brand. Si deve alla società italiana la realizzazione di tre emblemi per la Casa di Wolfsburg: Passat, Scirocco e Golf. La FIAT Panda è nata dall’estro del fondatore dell’Italdesign giusto per darvi l’idea di cosa abbia rappresentato la società torinese nell’immaginario collettivo.

Il 25 maggio 2010, la Volkswagen ha messo le mani sul 90,1% del capitale della Italdesign Giugiaro. Inizialmente la famiglia Giugiaro è rimasta in possesso del restante 9,9% del pacchetto azionario dell’azienda per poi cederla 5 anni dopo. Giorgetto, classe 1938, ha preferito dimettersi da tutte le cariche che ancora ricopriva, affidando tutto al colosso teutonico. Ora Audi ha scelto di dare fiducia all’azienda californiana UST. Quest’ultima, assistita dallo studio legale Baker McKenzie, potrà mettere sul campo le competenze nell’IA nello sviluppo di veicoli software-defined e nella progettazione di ecosistemi digitali, sfruttando la tradizione dello storico marchio italiano.

L’inizio di un nuovo corso

Il know-how di Italdesign nel design e nella produzione di veicoli potrebbe essere manipolato dall’IA? Nel comunicato ufficiale sulla cessione emerge la possibilità di “offrire un portfolio completo e integrato di servizi – dall’ideazione e design iniziale allo sviluppo hardware e software fino ai sistemi di produzione – per supportare lo sviluppo di veicoli moderni e digitalmente avanzati”.

UST farà leva sulla sua rete in oltre 30 Paesi per ampliare la presenza internazionale di Italdesign. La società, in qualità di nuovo azionista di maggioranza, si prenderà tutta la responsabilità operativa, valorizzando e rafforzando l’eredità italiana, la cultura del design e il talento dei dipendenti della storica realtà piemontese. L’obiettivo sarà quello di avere successo in una nuova industria per ottenere risultati solidi con la nuova proprietà. Si apriranno nuove opportunità in linea con la visione di Italdesign, provando a onorare la storia di un gruppo che ha scritto pagine indelebili dell’automotive mondiale. Antonio Casu, amministratore delegato di Italdesign, ha assicurato:

“La partnership porterà benefici a tutte le parti coinvolte e consentirà all’azienda di accelerare l’espansione del proprio portafoglio di servizi in nuovi mercati e di ottenere una penetrazione più profonda in diversi mercati internazionali”.

Data articolo: Thu, 11 Dec 2025 10:50:46 +0000
News n. 12
Lando Norris, celebrazione da record: paga 114mila euro di conto al bar dopo il trionfo mondiale

Lando Norris si è laureato campione del mondo di un soffio sul quattro volte iridato Max Verstappen. Si è meritato di detronizzare uno dei piloti più forti di tutti i tempi? Probabilmente no, ma quello che conta è essere sul tetto del mondo, almeno per qualche mese. Il nuovo numero 1 ha festeggiato in grande stile nei bar di due hotel top di Abu Dhabi, nei quali con amici e familiari, ha fatto festa fino alle 6 circa di lunedì mattina.

Dopo l’ansia crescente per l’ultimo round, a seguito dei problemi accusati a Las Vegas e in Qatar, l’inglese ha vissuto delle ore frenetiche. Gli sarebbe bastato arrivare sul podio per aprire le danze, ma si è dovuto sudare il trionfo mondiale con una rimonta inaspettata. Il driver della McLaren, dopo aver tagliato il traguardo in terza posizione, ha fatto scorrere fiumi di champagne. Il magazine britannico “Sun†ha già fatto i conti in tasca al neo campione del mondo di F1. Insieme ai suoi amici ha raggiunto una cifra record di 100mila sterline, ovvero 114mila euro al cambio attuale nei bar dei due hotel arabi. Era presente alla festa anche la fidanzata Margarida Corceiro, i suoi genitori Adam e Cisca, suo fratello Oliver, e una marea di tecnici della Casa di Woking, vincitore anche del riconoscimento dei team.

Festa loca per Lando

Il ventiseienne ha cantato a squarciagola alcuni dei suoi brani preferiti, come “Sweet Caroline†e “We Are The Championsâ€. Sono state condivise dal pilota anche le immagini sul suo profilo IG, girate al bar “Pearls&Caviar†dello Shangri-La Hotel e “all’Amber Lounge†del W Hotel. Una festa che è partita dopo la mezzanotte e arrivata sino alle prime luci dell’alba. Una prima volta che non scorderà mai, anche per il conto esorbitante.

“Questa sbornia è il frutto del lavoro di una vitaâ€, ha assicurato il pilota inglese. La mattinata post festa è proseguita al McDonald’s. In quel caso Norris almeno avrà risparmiato qualche sterlina. Il suo stipendio, considerando i bonus, ha sfiorato i 40 milioni nel 2025. Fanno rumore i conti da Paperon dei Paperoni degli sportivi, ma 100.000 sterline non sono nulla per certi campioni che incassano cifre faraoniche anche dagli sponsor. La vittoria di un campionato del mondo offrirà a Norris nuove collaborazioni e grandi prospettive in chiave 2026.

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Un britannico con il numero 1

Da Jenson Button su McLaren, nel 2010, un pilota inglese non affiggeva i numero 1 sul muso. Lando ha scelto di abdicare il suo storico numero 4 per presentarsi nella prossima stagione nelle vesti di campione. Guarderà tutti dall’alto in basso? Difficile dirlo, anche perché i motori e le monoposto saranno completamente trasformate, seguendo il diktat del nuovo regolamento tecnico.

In teoria le squadre che non hanno lottato per il vertice della classifica potrebbero essere avvantaggiate per il semplice fatto di non aver investito tutte le risorse nel 2025. La Ferrari ha fermato, ad esempio, gli sviluppi aerodinamici della SF-25 in primavera per iniziare a focalizzarsi sulla vettura del prossimo anno. Al varco ci saranno anche Audi e Cadillac, nuovi player di una griglia sempre più ricca, in cui la McLaren dovrà emergere sempre nel segno delle PU Mercedes.

Data articolo: Thu, 11 Dec 2025 09:38:00 +0000
News n. 13
Si accende la sfida tra i fratelli Marquez su due super Audi personalizzate

Per una volta i prototipi MotoGP della Casa di Borgo Panigale sono rimasti nei box e Marc e Alex si sono calati nel confortevole abitacolo di due Audi RS 6 Avant Performance, allestite appositamente per i campioni catalani. Il marchio dei Quattro Anelli ha voluto fare un regalo ai due protagonisti del campionato 2025 di MotoGP. I fratelli Marquez, ambasciatori del brand e protagonisti indiscussi della cavalcata Ducati, si sono divertiti in pista con due esemplari identici sul piano tecnico, ma rifiniti in maniera opposta per enfatizzare le personalità diverse dei rider.

Marc ha avuto in dote una RS6 in una veste più aggressiva, mentre ad Alex è stata riservata una configurazione meno accattivante ma più luminosa. Alex ha una personalità più pacata, in contrasto con quella del fratello maggiore, sempre orientata alla cattiveria agonistica in pista. Tutto ciò si riflette anche nello stile di guida, con Alex che predilige una fluidità senza sbavature in sella alla Ducati, mentre Marc tende sempre a trovare il limite in ogni curva. La personalizzazione delle vetture teutoniche risulta evidente anche nell’abitacolo: le cuciture, le cinture e i loghi richiamano i colori e i numeri di gara dei due campioni, sostituendo i tradizionali marchi RS.

Due mini-sfide in pista

La consegna è avvenuta con un testa a testa organizzato dai tecnici della Casa di Ingolstadt. Sul tracciato catalano Audi ha creato un percorso tecnico a tempo, tra i coni, e un gioco di inseguimento. Il clima è risultato piacevole con sorrisi e scherzi tra i due piloti che si sono lasciati andare a una celebrazione serena dopo una lunga e pesante stagione in cui non sono mancati i problemi. Entrambi i fratelli, in fasi diverse, hanno subito degli infortuni.

Il più grave ha riguardato Marc, ancora nella zona della spalla destra martoriata da quattro interventi chirurgici precedenti. In occasione del round di Mandalika, al primo giro, Marco Bezzecchi ha sbagliato il punto di staccata e ha preso in pieno il codone della Ducati Desmosedici GP25 dello spagnolo. Il botto è stato tremendo e, dopo una prima fase di attesa, si è proceduto con un’operazione per la stabilizzazione della scapola destra e la riparazione dei legamenti. Questa operazione ha segnato la fine della sua stagione 2025 con 4 gare d’anticipo. Marc aveva festeggiato la conquista del suo nono riconoscimento iridato la settimana prima nell’appuntamento di Motegi, in Giappone.

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Un regalo meritato

Con questa doppia sorpresa Audi ha voluto mostrare la riconoscenza ai fratelli Marquez per il lavoro svolto in pista. Il marchio Ducati è sotto il controllo di Audi, a sua volta nell’universo Volkswagen. Da quando la Casa motociclistica italiana è entrata a far parte del Gruppo teutonico ha cambiato passo, ottenendo vittorie a raffica in Superbike e MotoGP.

L’immagine sportiva di Audi si lega perfettamente allo spirito racing dei due spagnoli. Le RS6 che vedrete nel video in alto non sono semplici RS6, ma due esemplari unici che incarnano il design esclusivo e la tecnologia all’avanguardia della Casa tedesca. Nella sfida anomala su quattro ruote è sembrato più a suo agio il giovane Alex che, nel 2026, disporrà di una Desmosedici ufficiale per sfidare suo fratello sulla Rossa.

Data articolo: Thu, 11 Dec 2025 08:22:30 +0000
News n. 14
Sciopero dei trasporti dicembre 2025: calendario e orari città per città

Nel mese di dicembre 2025 in Italia sono previsti diversi scioperi nei settori dei trasporti e della logistica. Le agitazioni coinvolgeranno il trasporto ferroviario, il trasporto aereo, la circolazione stradale e la logistica, a livello sia nazionale che locale. Di seguito il calendario aggiornato degli scioperi previsti dal 12 al 24 dicembre 2025, con tutte le informazioni utili su settori coinvolti, categorie interessate e orari di svolgimento.

Sciopero 12 dicembre 2025

In Italia è indetto uno sciopero generale che coinvolge vari settori pubblici e privati, compresi quelli in appalto e strumentali. Lo sciopero si svolgerà nell’arco dell’intera giornata, con orari specifici per i singoli comparti: il settore ferroviario dalle 00.01 alle 21.00; taxi, NCC, comparto marittimo, portuale, circolazione e sicurezza stradale, merci e logistica, con modalità diverse a seconda della categoria e del territorio. Lo sciopero è indetto dal sindacato CGIL.

In Lombardia è proclamato uno sciopero territoriale per tutto il personale della società Autostrade per l’Italia – Direzione II Tronco Milano, con modalità di 8 ore per ciascun turno di lavoro. Lo sciopero è indetto dal sindacato OSR UILT-UIL e riguarda la circolazione e sicurezza stradale.

Sciopero 17 dicembre 2025

In Italia sono previsti diversi scioperi nazionali nel trasporto aereo. In particolare:

– Sciopero del personale della società ENAV ACC Roma per 4 ore, dalle 13.00 alle 17.00, indetto da RSA FILT-CGIL/UGL-TA/FAST-CONFSAL-AV.

– Sciopero del personale delle aziende handling associate Assohandlers operative nei sedimi aeroportuali italiani, per 4 ore, dalle 13.00 alle 17.00, promosso dal sindacato FLAI TRASPORTI E SERVIZI.

– Sciopero del personale della società Vueling (personale e assistenti di volo) indetto da UILT-UIL, USB Lavoro Privato e RSA FILT-CGIL/ANPAC, sempre dalle 13.00 alle 17.00.

– Sciopero del personale di terra delle società Air France e KLM, indetto da FILT-CGIL/FIT-CISL/UILT-UIL/UGL-TA, dalle 13.00 alle 17.00.

– Sciopero del personale della società ITA Airways, dalle 13.00 alle 17.00, promosso da FILT-CGIL/FIT-CISL/UILT-UIL/UGL T.A./ANPAC/ANP.

– In Sicilia, sciopero del personale della società Techno Sky – Gruppo ENAV, comprensorio Sicilia, sempre nelle stesse modalità orarie.

– Sciopero del personale navigante della società EasyJet Airline Company Limited indetto da USB Lavoro Privato dalle 13.00 alle 17.00.

Sciopero 22-24 dicembre 2025

In Italia, per il settore trasporto merci, è previsto uno sciopero nazionale di 72 ore per il personale viaggiante dipendente della società Number 1 Logistic Group. L’agitazione è indetta dal sindacato FAO COBAS e avrà luogo dalle ore 00.00 del 22 dicembre fino alle 24.00 del 24 dicembre.

Fonte: Mit

Data articolo: Thu, 11 Dec 2025 07:00:00 +0000
News n. 15
Il prezzo di benzina, diesel e gpl in autostrada oggi

Oggi, 11 dicembre 2025, riportiamo i prezzi medi dei principali carburanti lungo la rete autostradale italiana, così come comunicati dall’Osservatorio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il prezzo finale pagato alla pompa nasce dall’incontro tra la componente industriale del prodotto (materia prima e margini di distribuzione) e la componente fiscale, che include accise e Iva. Di seguito trovi i valori medi aggiornati e, più in basso, una guida chiara per capire come si forma il prezzo di benzina e gasolio, quali fattori di mercato lo influenzano e perché può variare nel breve periodo.

Il prezzo dei carburanti in autostrada

Ultimo aggiornamento dei dati: 10-12-2025

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.777 €
Benzina SELF 1.814 €
GPL SERVITO 0.829 €
Metano SERVITO 1.486 €

Come si compone il costo dei carburanti

Per la benzina, la componente fiscale incide per il 58% sul prezzo finale, una quota nettamente superiore alla parte industriale, che pesa per il 42%. La componente industriale si divide a sua volta in costo della materia prima e margine lordo. La materia prima rappresenta il 30% del prezzo e risente delle quotazioni internazionali dei prodotti petroliferi e dell’andamento del cambio euro/dollaro: poiché gli scambi avvengono in dollari, un apprezzamento del dollaro tende ad aumentare il costo espresso in euro, e viceversa. Il margine lordo vale il 12% del prezzo e copre attività come logistica, stoccaggio, trasporto, gestione della rete e politiche commerciali. È proprio su questo margine che l’operatore può intervenire più rapidamente per adeguare i listini alla pompa, tenendo conto della concorrenza locale, dei flussi di traffico e dei servizi offerti in area di servizio. Anche fattori stagionali e variazioni della domanda (ad esempio, periodi di vacanza con maggiore mobilità) possono spingere gli operatori a modulare i prezzi. La somma di questi elementi, unita al carico fiscale (accise fisse per litro e Iva calcolata sul totale), spiega perché i prezzi possano oscillare anche in tempi brevi: la fiscalità stabilizza parzialmente il quadro, ma la dinamica delle quotazioni e del cambio resta il principale motore delle variazioni della parte industriale.

Nel caso del gasolio, la struttura è diversa: la componente fiscale pesa per il 45% del prezzo alla pompa, mentre quella industriale arriva al 55%. All’interno della parte industriale, il costo della materia prima incide per il 45% e il margine lordo per il 10%. Le quotazioni internazionali dei distillati medi e il cambio euro/dollaro influenzano direttamente il costo della materia prima: quando le quotazioni salgono o il dollaro si rafforza, il costo in euro tende ad aumentare. Il margine lordo, che copre distribuzione, logistica e gestione della rete, è l’area su cui l’operatore può agire per modificare il prezzo finale, in risposta alla concorrenza territoriale, alla domanda (molto legata ai trasporti pesanti e all’uso commerciale) e ai servizi offerti in autostrada. Il gasolio risente anche di dinamiche stagionali diverse rispetto alla benzina, per esempio una domanda più elevata nei mesi freddi in alcuni mercati internazionali, che può riflettersi sulle quotazioni. La combinazione tra materia prima, margini e fiscalità determina quindi l’andamento del prezzo: una fiscalità relativamente meno pesante rispetto alla benzina amplifica l’impatto delle oscillazioni della componente industriale, rendendo talvolta più evidente la reattività dei listini del gasolio ai movimenti del mercato.

Fonte: Osservatorio prezzi Mimit

Data articolo: Thu, 11 Dec 2025 07:00:00 +0000
News n. 16
Il prezzo di benzina, diesel e gpl oggi

Ogni giorno dalle 8.30 del mattino, Virgilio Motori vi informa sul costo dei carburanti in tutte le regioni italiane. Il costo medio attuale è di 1.724 per la benzina, 1.688 per il diesel, 0.706 per il gpl, 1.425 per il metano. Per sapere il prezzo esatto nella tua regione scorri in basso per tutti i dettagli di costo. Il costo medio si riferisce al prezzo mostrato dai distributori di carburanti presenti sulle strade comunali, provinciali e statali.

Abruzzo

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 11 dicembre 2025 nella regione Abruzzo.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.687
Benzina SELF 1.715
GPL SERVITO 0.700
Metano SERVITO 1.404

Basilicata

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 11 dicembre 2025 nella regione Basilicata.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.698
Benzina SELF 1.754
GPL SERVITO 0.680
Metano SERVITO 1.460

Bolzano

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 11 dicembre 2025 nella provincia autonoma di Bolzano.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.743
Benzina SELF 1.777
GPL SERVITO 0.775
Metano SERVITO 1.581

Calabria

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 11 dicembre 2025 nella regione Calabria.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.697
Benzina SELF 1.750
GPL SERVITO 0.732
Metano SERVITO 1.504

Campania

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 11 dicembre 2025 nella regione Campania.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.663
Benzina SELF 1.708
GPL SERVITO 0.639
Metano SERVITO 1.390

Emilia Romagna

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 11 dicembre 2025 nella regione Emilia Romagna.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.675
Benzina SELF 1.710
GPL SERVITO 0.670
Metano SERVITO 1.348

Friuli Venezia Giulia

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 11 dicembre 2025 nella regione Friuli Venezia Giulia.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.696
Benzina SELF 1.729
GPL SERVITO 0.672
Metano SERVITO 1.356

Lazio

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 11 dicembre 2025 nella regione Lazio.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.672
Benzina SELF 1.700
GPL SERVITO 0.664
Metano SERVITO 1.483

Liguria

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 11 dicembre 2025 nella regione Liguria.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.700
Benzina SELF 1.734
GPL SERVITO 0.778
Metano SERVITO 1.440

Lombardia

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 11 dicembre 2025 nella regione Lombardia.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.672
Benzina SELF 1.708
GPL SERVITO 0.665
Metano SERVITO 1.372

Marche

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 11 dicembre 2025 nella regione Marche.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.668
Benzina SELF 1.699
GPL SERVITO 0.703
Metano SERVITO 1.303

Molise

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 11 dicembre 2025 nella regione Molise.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.693
Benzina SELF 1.726
GPL SERVITO 0.697
Metano SERVITO 1.410

Piemonte

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 11 dicembre 2025 nella regione Piemonte.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.677
Benzina SELF 1.705
GPL SERVITO 0.666
Metano SERVITO 1.425

Puglia

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 11 dicembre 2025 nella regione Puglia.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.675
Benzina SELF 1.733
GPL SERVITO 0.659
Metano SERVITO 1.472

Sardegna

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 11 dicembre 2025 nella regione Sardegna.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.695
Benzina SELF 1.725
GPL SERVITO 0.797

Sicilia

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 11 dicembre 2025 nella regione Sicilia.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.684
Benzina SELF 1.742
GPL SERVITO 0.759
Metano SERVITO 1.749

Toscana

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 11 dicembre 2025 nella regione Toscana.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.680
Benzina SELF 1.701
GPL SERVITO 0.686
Metano SERVITO 1.444

Trento

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 11 dicembre 2025 nella provincia autonoma di Trento.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.709
Benzina SELF 1.751
GPL SERVITO 0.726
Metano SERVITO 1.323

Umbria

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 11 dicembre 2025 nella regione Umbria.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.686
Benzina SELF 1.710
GPL SERVITO 0.696
Metano SERVITO 1.317

Valle d’Aosta

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 11 dicembre 2025 nella regione Valle d’Aosta.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.710
Benzina SELF 1.739
GPL SERVITO 0.808

Veneto

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 11 dicembre 2025 nella regione Veneto.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.670
Benzina SELF 1.705
GPL SERVITO 0.674
Metano SERVITO 1.308

Fonte: Osservatorio prezzi Mimit

Data articolo: Thu, 11 Dec 2025 07:00:00 +0000
News n. 17
La Fiat porta la Topolino negli Usa sotto la spinta di Trump

La Fiat Topolino si sta ritagliando uno spazio sempre più importante nella gamma Fiat. Il piccolo quadriciclo elettrico, realizzato a partire dalla stessa base della Citroën Ami, ha ottenuto un buon riscontro commerciale, contribuendo a sostenere il programma di elettrificazione della gamma Fiat. Il futuro sarà ricco di novità: il quadriciclo diventerà più grande, con il lancio di una variante inedita, e sbarcherà anche dall’altra parte dell’Oceano Atlantico. In futuro, infatti, la Topolino sarà disponibile anche negli Stati Uniti, con l’obiettivo di rendere Fiat un modello di riferimento per gli spostamenti a zero emissioni in ambito urbano. Andiamo a scoprire tutti i dettagli in merito a quello che sarà il futuro del veicolo di Fiat.

Pronta per gli Stati Uniti

A confermare l’arrivo negli Stati Uniti della Fiat Topolino è stato Olivier François, il CEO del marchio italiano, nel corso di un evento svoltosi a margine dell’Art Week di Miami dove Fiat ha messo in mostra un particolare esemplare della Topolino, personalizzata dall’artista Romero Britto. Il numero uno di Fiat non è entrato nei dettagli, limitandosi a dichiarare: “Sono felice di annunciare che porteremo la Fiat Topolino negli Stati Unitiâ€. Tutte le informazioni relative ai piani di Fiat per il futuro della Topolino e, in particolare, per il suo debutto sul mercato americano saranno svelate nei prossimi mesi. Si tratta, chiaramente, di un progetto molto ambizioso, anche in considerazione della scarsa attenzione che gli automobilisti americani danno a modelli ultra-compatti.

È chiaro, però, che Fiat ha una strategia e punta a trovare il modo giusto per consentire alla Topolino di ritagliarsi un suo spazio. Ricordiamo che nei giorni scorsi il presidente americano Trump ha espresso un particolare apprezzamento per le kei car giapponesi, augurandosi che modelli di questo tipo possano arrivare anche negli Stati Uniti. La scelta di Fiat potrebbe, quindi, essere legata anche a questo desiderio da parte di Trump che potrebbe essere pronto a definire un quadro normativo in grado di agevolare l’arrivo di veicoli come la Topolino sul mercato americano (magari a condizione di produrli direttamente negli Stati Uniti). Sulla questione ne sapremo di più nel corso del prossimo futuro.

Una Topolino più grande?

Come abbiamo visto nei giorni scorsi, Fiat ha in programma la realizzazione di una Fiat Topolino più grande. Il progetto in questione è previsto per la fine del 2026 oppure per i primi mesi del 2027. Le tempistiche sono ancora da definire nei dettagli e dipenderanno da diversi fattori. Di certo, il quadriciclo è destinato a essere oggetto di un programma di trasformazione. Il modello diventerà più grande e potrà ospitare quattro posti in totale, rispetto ai due attuali. L’incremento delle dimensioni si tradurrà anche in un aumento del peso e in un vero e proprio “salto” di categoria. La “grande” Topolino avrà un’omologazione L7 e sarà più potente. Di conseguenza, il veicolo sarà guidabile a partire dai 16 anni, con le norme del Codice della Strada in Italia.

Data articolo: Thu, 11 Dec 2025 06:30:35 +0000
News n. 18
Enjoy, da gennaio cambia tutto: nuove regole per il car sharing a Milano

Arriva un nuovo duro colpo per la mobilità a Milano: dal prossimo mese di gennaio 2025, infatti, Enjoy bloccherà la modalità di noleggio free floating che consente di prendere e lasciare l’auto dove si vuole, senza dover fare riferimento agli Enjoy Point. Si tratta di una modalità molto apprezzata dagli utenti, in quanto garantisce tanta libertà e flessibilità nell’utilizzo del servizio, che però deve fare i conti con le rigide regole previste dal Comune di Milano. A causa dei costi troppo elevati, il servizio di noleggio cambierà. Andiamo a scoprire tutti i dettagli in merito.

Cosa cambia da gennaio

La data da segnare sul calendario è quella del prossimo 12 gennaio. Tra circa un mese, quindi, Enjoy abbandonerà il noleggio free floating per puntare su un sistema più rigido. I clienti, infatti, potranno iniziare e terminare il noleggio soltanto in una delle aree denominate Enjoy Point che possono essere individuate tramite l’app. In aggiunta, sarà necessario pagare il ticket per l’ingresso nell’Area C e anche il parcheggio sulle strisce blu. La rimodulazione del servizio, quindi, si traduce nella perdita di ben tre servizi in un breve lasso di tempo (free floating, accesso gratuito all’Area C e parcheggio gratuito nelle strisce blu).

Questa scelta è stata motivata da Enjoy che ha spiegato come in questo modo “sarà più facile monitorare lo stato dei veicoli e intervenire per eventuali necessità di manutenzione” e sarà anche possibile ridurre i costi di gestione della flotta. Da segnalare che l’azienda ha confermato che le tariffe attuali resteranno in vigore e che continueranno a essere validi gli abbonamenti. Per il noleggio, però, non sarà più possibile utilizzare carte prepagate per il pagamento ma bisognerà ricorrere a una carta di debito o di credito oppure al proprio account PayPal.

Il car sharing è in crisi?

Il settore del car sharing sta attraversando una fase molto delicata a Milano. In una dichiarazione riportata dal Corriere, Luigi Licchelli, presidente dell’associazione Assosharing, ha spiegato le difficoltà del settore:

Il car sharing è costosissimo: oltre all’acquisto o al contratto in leasing per l’auto, bisogna pagare l’assicurazione, le spese di gestione dei mezzi, la manutenzione, i danni per i vandalismi e anche il canone al Comune… servono incentivi, parcheggi dedicati e va eliminato il canone per i mezzi a noleggio. A livello nazionale, chiediamo l’abbassamento dell’Iva dal 22 al 10%

Ricordiamo che un altro player del settore, Zity, ha annunciato l’addio a Milano, a causa delle difficoltà registrate in questi mesi e, quindi, di un servizio che è diventato insostenibile. Anche Free2move ha ridotto notevolmente la flotta. Si tratta, quindi, di una situazione particolarmente complicata e che potrebbe, molto presto, richiedere un intervento normativo deciso per una risoluzione. Con queste condizioni, infatti, la mobilità a Milano rischia di uscirne fortemente danneggiata. In questo contesto, c’è da segnalare anche un cambio delle abitudini dei cittadini milanesi con una drastica riduzione dei noleggi giornalieri, passati da 17 mila nel 2017 a poco più di 8 mila nel 2024.

Data articolo: Thu, 11 Dec 2025 06:30:17 +0000
News n. 19
Hyundai Tucson Plug-in Hybrid: la versione ibrida alla spina è ancora più potente

Hyundai ha annunciato un importante aggiornamento per la Tucson. Con il Model Year 2026, il C-SUV coreano introduce una nuova versione Plug-in Hybrid ancora più potente, arricchendo la gamma con un’opzione dal maggiore appeal. Ecco le novità:

Il SUV ibrido diventa più potente

La Nuova Hyundai Tucson Plug-in Hybrid 2026 adotta un sistema ibrido potenziato. Il SUV monta il motore 1.6 T-GDI abbinato a un’unità elettrica e al cambio automatico a 6 rapporti, raggiungendo una potenza massima di 288 CV. Secondo l’azienda, il nuovo powertrain privilegia la guida elettrica nei tragitti quotidiani, riducendo l’intervento del termico che rimane disponibile per i percorsi più lunghi. I clienti hanno la possibilità di scegliere tra la trazione anteriore e la trazione integrale, per una gamma ancora più completa e articolata.

Disponibili sia la trazione anteriore che quella integrale. Oltre alla Plug-in Hybrid, la Tucson – recentemente aggiornata con la versione Dark Line – è offerta anche con motorizzazioni benzina, diesel Mild Hybrid e Full Hybrid.

Tre allestimenti

Il nuovo Model Year non modifica la struttura della gamma del SUV, lanciato anche in versione autocarro nei mesi scorsi. La Hyundai Tucson Plug-in Hybrid continua a essere proposta con tre allestimenti:

  • Business (ma solo per la variante con trazione anteriore)
  • Exellence
  • N Line

Il listino prezzi del SUV di Hyundai parte da 46.450 euro con la variante Business dotata di trazione anteriore. Questa versione propone di serie il Blind Spot Collision Avoidance Assist, la frenata autonoma di emergenza con riconoscimento veicoli, pedoni e cicli e con funzione junction e anche i cerchi in lega da 18 pollici. Sono inclusi anche il Cluster SuperVision con schermo ad alta definizione da 12,3’’, vetri posteriori oscurati, il clima automatico a due zone e un caricatore wireless per smartphone. Da segnalare anche il sedile guidatore e il sedile passeggero regolabili in altezza e con supporto lombare elettrico.

Per i clienti più esigenti c’è la versione Exellence, ordinabile sia con trazione anteriore che con trazione integrale. Il prezzo di partenza è di 48.950 euro. Questa variante del SUV aggiunge i cerchi in lega leggera da 19 pollici, i fari anteriori matrix Full LED Wide Projection e i fari posteriori Full LED. Sono inclusi anche diversi altri elementi che vanno ad arricchire in misura significativa la dotazione, rispetto alla variante base. Con Exellence, infatti, è possibile sfruttare anche portellone posteriore elettrico, sedili anteriori e volante riscaldabile, Remote Seat Folding, Head-Up Display e Krell Premium Sound System a 8 canali con subwoofer e amplificatore.

In alternativa alla versione Exellence, con lo stesso prezzo di listino ma una dotazione differente, c’è l’allestimento N Line che, come suggerisce il nome, rappresenta un’evoluzione dal look sportivo del SUV. La configurazione include cerchi da 19 pollici con design dedicato, paraurti sportivi e passaruota in tinta carrozzeria. L’abitacolo si arricchisce di elementi esclusivi, tra cui la pedaliera rivestita in metallo. La N Line è disponibile sia con trazione anteriore che integrale.

Data articolo: Wed, 10 Dec 2025 15:15:15 +0000

News n. 20
Nuova Opel Astra: le prime informazioni sull’imminente restyling

Opel si prepara ad aggiornare l’Astra, disponibile anche nella variante Sports Tourer. La compatta tedesca sarà completamente rinnovata da un restyling che introdurrà diverse novità, adeguando soprattutto il look a quello delle ultime produzioni della Casa. Il debutto ufficiale è ormai imminente. Ecco tutte le informazioni fornite da Opel.

Quando arriva la nuova compatta?

Opel ha annunciato con un comunicato ufficiale, corredato dalle immagini che trovate in questo articolo, che la Nuova Astra debutterà al Salone dell’auto di Bruxelles (9-18 gennaio 2026), evento sempre più rilevante per il mercato automotive europeo. L’anteprima mondiale riguarderà le versioni Electric della compatta sviluppata a Rüsselsheim, mentre le altre varianti arriveranno nei mesi successivi. Il restyling, che debutterà alla fiera belga, arriverà a poco più di un anno dal precedente aggiornamento della gamma.

Il CEO di Opel, Florian Huettlm, ha commentato in questo modo l’annuncio del debutto della nuova compatta:

“La nostra nuova Opel Astra è più affilata, moderna e sostenibile che mai. Con il nuovo design e punti di forza tecnologici come il logo Opel Blitz illuminato nel frontale del marchio ulteriormente sviluppato o l’innovativa illuminazione a matrice Intelli-Lux HD, portiamo il nostro bestseller compatto a un livello superiore. La nuova Opel Astra ispirerà i clienti e continuerà i decenni di successo della nostra compatta.”

Ecco la nuova Opel Astra 2026
Ufficio Stampa Stellantis
Appuntamento al Salone dell’auto di Bruxelles

Le novità

Il restyling, che esteticamente si ispirerà alla Opel Corsa GSE Vision Gran Turismo, introdurrà per la prima volta sulla Astra il nuovo Vizor e l’emblema Blitz illuminato permanentemente. Tra le novità anche i fari a matrice Intelli-Lux HD (adattativi e antiabbagliamento) e i sedili ergonomici Intelli-Seat, di serie fin dalla versione base. Completano l’aggiornamento nuovi cerchi in lega da 17 e 18 pollici. Il bagagliaio offre una capacità di 1.339 litri, che salgono a 1.634 litri nella versione Sports Tourer con sedili posteriori abbattuti.

Come sottolineato in precedenza, la nuova Astra debutterà con la variante Electric, vero e proprio simbolo della gamma. Il modello potrà contare su una batteria da 58 kWh che permetterà di ottenere un’autonomia di 454 chilometri, seguendo quanto previsto dal ciclo di omologazione WLTP. Si tratta di un passo in avanti netto rispetto al modello precedente: l’aggiornamento, infatti, aggiungerà 34 chilometri in più di autonomia. Per la prima volta, inoltre, sarà offerto il V2L – Vehicle to Load – e ci sarà la possibilità di ricaricare dispositivi esterni come e-bike e altri veicoli a batteria.

Per il momento, Opel non ha fornito informazioni relative ai prezzi del nuovo modello che debutterà a gennaio (con le vendite che partiranno nelle settimane successive). Ricordiamo che la Astra Electric, la prima della gamma aggiornata ad arrivare sul mercato, è oggi disponibile con un listino che parte da 39.900 euro. Anche il nuovo modello dovrebbe attestarsi su un livello di prezzo simile.

Data articolo: Wed, 10 Dec 2025 14:30:37 +0000
News n. 21
BMW iX60 per Papa Leone XIV, il Vaticano punta sulla mobilità elettrica

Nel percorso verso un futuro sostenibile, BMW fa tappa in Vaticano con la consegna di una iX60 a Papa Leone XIV. Sui diritti dell’ambiente il Pontefice si è più volte espresso in questi primi mesi del suo incarico e l’auto donata dal gruppo bavarese conferma l’impegno di entrambe le parti per promuovere un cambiamento virtuoso. Oltre all’amministratore delegato di BMW AG, Oliver Zipse, hanno presenziato alla cerimonia Massimiliano Di Silvestre, presidente di BMW Italia, Bernhard Kuhnt, responsabile della regione Europa, e Maximilian Schoeberl, al comando delle attività di comunicazione e politiche corporate.

Data articolo: Wed, 10 Dec 2025 12:12:06 +0000
News n. 22
Peugeot 103, il cinquantino simbolo degli anni Settanta rinasce in versione elettrica

Peugeot riporta in strada un nome che appartiene alla memoria collettiva di chi ha vissuto gli anni Settanta: 103. Il nuovo modello elettrico riprende l’impostazione essenziale del ciclomotore originale, introducendo soluzioni attuali come batterie estraibili, telaio monoscocca in alluminio e configurazioni equivalenti alle cilindrate 50 e 125.

Presentato a EICMA 2025, il progetto segna un passaggio strategico per il marchio, che affida al 103 un ruolo di continuità con un passato ancora riconoscibile. L’obiettivo è proporre un mezzo adatto alla mobilità quotidiana, capace di integrare zero emissioni, praticità e un richiamo diretto al modello che in Francia diventò un riferimento culturale del suo tempo.

Due soluzioni per la batteria elettrica estraibile

Il nuovo 103 (derivato dal prototipo SPx svelato nel 2024) adotta un’impostazione che si avvicina a quella di una moto più che a uno scooter, distinguendosi nettamente dal predecessore anche per l’assenza dei pedali. Il peso complessivo è di 103 kg e la struttura prevede una sospensione posteriore con monoammortizzatore, forcellone monobraccio e leveraggi progressivi, una configurazione che rappresenta un’evoluzione significativa rispetto al modello storico; quest’ultimo, infatti, utilizzava una soluzione molto più semplice, con retrotreno rigido e una forcella anteriore caratterizzata da elementi elastici essenziali, mentre oggi integra componenti progettati per offrire maggiore stabilità e precisione nella guida quotidiana.

L’equipaggiamento tecnico prosegue con una forcella Kayaba dotata di steli da 37 millimetri e con un impianto frenante che sostituisce il tamburo tradizionale con un freno a disco. Le novità non riguardano solo la ciclistica, perché la transizione alla propulsione elettrica segna un distacco totale dal monocilindrico a due tempi da 50 cm³ che caratterizzava il modello originale. La versione paragonabile a un cinquantino endotermico utilizza una batteria estraibile da 1,6 kWh con un’autonomia dichiarata di 45 chilometri, mentre l’alternativa equivalente a un 125 impiega una batteria estraibile da 2,2 kWh che aumenta la percorrenza a 65 chilometri.

Strumentazione, dotazioni e accessori

Peugeot 103 adotta un cruscotto TFT da 5 pollici che fornisce le informazioni essenziali per l’uso quotidiano, mentre chi necessita di maggiore praticità può orientarsi sui kit di accessori proposti dalla Casa del Leone. Il Pack Protect include parabrezza, coprigambe e pedane laterali, elementi utili soprattutto durante la stagione invernale per aumentare la protezione durante gli spostamenti. Il Pack Comfort comprende invece un supporto smartphone Quad Lock, un bauletto semirigido GIVI, una sella premium e un coprisella, configurazione pensata per rendere il veicolo più funzionale nelle attività di ogni giorno senza modificare l’impostazione generale del modello.

La progettazione del nuovo 103 presta attenzione anche agli aspetti ambientali, con l’utilizzo di materiali riciclati e con la scelta di ridurre il numero complessivo dei componenti impiegati. La produzione avviene in Francia, con l’obiettivo di limitare le emissioni legate al trasporto e di mantenere un controllo diretto sul processo industriale. La commercializzazione è prevista per la seconda metà del 2026, mentre il prezzo non è ancora stato definito.

L’evoluzione del modello nel corso di cinque decenni

Peugeot 103 debuttò in Francia nel 1971 come ciclomotore a due tempi da 49 cm³ con aspirazione lamellare, soluzione che lo rese più fluido e brillante rispetto ai modelli precedenti della gamma. Il serbatoio da 3,69 litri, dotato di una riserva dedicata, garantiva un’autonomia di circa 100 chilometri e contribuì alla sua popolarità. Il primo 103 VS offriva una dotazione completa, con sospensioni anteriori e posteriori, tachimetro e la possibilità di aggiungere indicatori di direzione. Nel tempo il modello si evolse con aggiornamenti estetici e tecnici, ampliando la gamma in varianti che andavano dalle versioni essenziali a quelle più accessoriate, come SPX e RCX, passando per derivati come 104, 105 e Fox.

Negli anni Settanta, 103  divenne un vero fenomeno culturale in Francia, raggiungendo volumi di produzione molto elevati: nel 1973 superò le 786.000 unità e nel 1974 oltrepassò le 550.000 vendite. Continuò a essere realizzato in diverse configurazioni fino agli anni Novanta, mentre la produzione francese cessò nel 2006 e proseguì poi in altri Paesi fino al 2017. Nonostante il declino del segmento, il modello rimase un’icona generazionale, ricordato per semplicità e accessibilità. Ed è proprio questo patrimonio culturale e tecnico che Peugeot ha ora scelto di richiamare con il ritorno del 103 in versione elettrica, lanciandolo in occasione dell’ultima edizione di EICMA.

Data articolo: Wed, 10 Dec 2025 11:37:05 +0000
News n. 23
Il ritorno della Ford Fiesta in versione elettrica: come sarà la nuova generazione

Dalle speculazioni ai primi riscontri. Erano mesi che circolavano voci di corridoio su una nuova Ford Fiesta, la piccola amata dal pubblico europeo che pregava la Casa americana di riportarla sul mercato. I desideri stanno per essere realizzati, non sotto forma di esercizio nostalgico né di restauro, bensì di un’elettrica, costruita sulle solide basi di una collaborazione.

La chiave di volta è la piattaforma Ampere del gruppo Renault, a sostegno della nuova R5 e della famiglia ruotante attorno, dai modelli più urbani alle varianti sportive Alpine. Sforzo ridotto, massimo risultato: un diktat fissato dallo stesso costruttore americano per far rinascere uno dei suoi pezzi di punta in tempi stretti.

Si valuta l’architettura compatta Renault

Negli ultimi anni, tra il dispiacere collettivo, il marchio a stelle e strisce aveva lasciato un pesante vuoto nel segmento delle utilitarie. L’architettura compatta Renault porta con sé batterie da 40 e 52 kWh, e motori da 150 CV capaci di uno zero-cento in otto secondi. Uscita di scena nel 2023, la Fiesta non avrebbe mai potuto trasformarsi in BEV senza snaturarsi, qui, invece, il telaio le permette di mantenere la storica identità, in termini di dinamica e linguaggio stilistico, su una struttura preesistente, meno onerosa sotto il profilo economico di un progetto nato da zero.

Renault e Ford concordano sul fatto che le nuove piccole debbano mantenere un’identità distinta. Nasceranno nella zona settentrionale della Francia, progettate a partire da una lettura americana del segmento, orientata soprattutto alla guida. Il primo lancio avverrà nel 2028, il che è tutto dire su quanto lavoro ci sia dietro a un ritorno sospirato dagli appassionati.

La parte più carica di aspettative, però, riguarda quello che potrebbe accadere attorno alla futura gamma. Auto Express parla apertamente di una ST elettrica, un’erede sportiva basata sulla stessa architettura dell’Alpine A290, un piccolo missile da 217 CV, grazie alla modularità della piattaforma Ampere. Con il margine di manovra su carreggiata, sospensioni e geometrie la suggestiva ipotesi potrebbe concretizzarsi, perfettamente allineata all’operato già portato avanti da Renault e Alpine.

Anche la Focus potrebbe avere un’erede

Se il pianale dalle dimensioni ridotte apre il varco a una nuova utilitaria, il fratello maggiore ha il potenziale di dare vita all’erede della Focus. Ricorrendo al telaio Ampere large, già alla base di Mégane, Scenic, Ariya e della prossima Alpine A390, i vertici americani avrebbero la carta da giocarsi contro nomi consolidati nel Vecchio Continente come ID.3, EV4 e i crossover elettrici della fascia media.

Per capire quanto questo progetto sia cruciale basta guardare lo stato della divisione europea di Ford. Travolto dalla guerra feroce su prezzi e margini, il costruttore si è ritrovato con quote di mercato in declino e ritorni economici sull’elettrico di gran lunga inferiori al capitale investito. Dopo la fine di Fiesta, Focus e Mondeo hanno perso il loro ruolo quegli stabilimenti in precedenza cruciali nell’offensiva commerciale, incluso quello di Colonia, dove Fiesta è stata costruita fino all’uscita di scena nel 2023. In assenza di un modello di volume sostenibile, si correva – e si corre – il rischio di oblio.

Data articolo: Wed, 10 Dec 2025 11:10:27 +0000
News n. 24
Citroën ELO, il concept elettrico ultra-modulare che reinventa la mobilità urbana

Non toglie spazio, ma lo restituisce. Su questa contraddizione, solo apparente, gioca Citroën, che rispolvera le armi migliori del suo arsenale dando in pasto al pubblico ELO, un concept elettrico compatto per riportare la mobilità a una scala umana, di per sé già una notizia, visto quanto SUV e crossover proliferano oggi.

Il marchio francese parla di “nuovo capitolo”, e le caratteristiche della neoarrivata le danno ragione, perché l’esperimento va oltre la forma, entrando nel territorio delle abitudini quotidiane. Si traduce tutto in una soluzione pragmatica, poco appariscente, ma adatta agli scopi del conducente medio, facile da parcheggiare grazie ai 410 cm di lunghezza, e in grado di mettere gli occupanti a loro completo agio.

Massima visuale al volante

Il ribaltamento di prospettiva può essere attribuito alla posizione di guida, sospesa davanti a un campo visivo di 180 gradi, che permette al conducente di avere sempre tutto sotto controllo e di relazionarsi con i passeggeri posteriori, con lo sguardo fisso sulla strada.

Nella presentazione la Casa richiama OLI, la showcar del 2022, con cui condivide il metodo e la ricerca di soluzioni funzionali prima ancora che scenograficamente impattanti. Della sorella, la monovolume ELO riprende lo spirito, ma ammorbidisce la formula, un piccolo habitat mobile che contraddice l’idea tradizionale di abitacolo. Le linee sono ampie, il parabrezza scende come una vetrata e le superfici arancioni si muovono in relazione alla luce, in modo da dare energia a un volume altrimenti fin troppo prudente.

Citroën ELO: come ribaltare la logica dello spazio
Ufficio Stampa Citroën
La Citroën ELO ribalta la logica dello spazio

ELO è la prova tangibile che molti limiti possono essere superati, a patto di guardare i problemi – veri o presunti – dalla giusta angolazione. Le porte si aprono in direzioni opposte, cancellano il montante centrale e mostrano l’abitacolo nella sua interezza, pronto ad accogliere tre sedili uguali in seconda fila, due nascosti sotto il pianale, ognuno riposizionabile. Sei posti totali su un pianale piatto, frutto di un’intelligente gestione degli spazi, a dispetto delle dimensioni limitate, inferiori persino alla ë-C3.

Infinite modalità d’uso

Come riassumere allora la nuova ELO? Con tre parole, tre principi guida proclamati dal produttore: rEst, wOrk, pLay. Ecco da dove nasce il nome, dall’incontro fra le linee principali di un modello creativo, un partner fidato in qualsiasi circostanza, specie negli impegni della vita di tutti i giorni. Se sei in anticipo a un appuntamento, il veicolo si trasforma in una specie di salottino su ruote.

Se hai concordato una call, e ti è impossibile essere a casa, ruoti il sedile, estrai il ripiano e usi il parabrezza come schermo informativo. Se hai bisogno di isolarti, sfrutti la luce naturale che arriva dai 4,5 metri quadrati di superfici vetrate. E quando vuoi trasformare ELO in una micro-camera da notte, costruisci un letto resistente prendendo i materassi Dropstitch di Decathlon, ottenuti coi materiali delle tavole SUP adattati all’auto, gonfiabili tramite un compressore integrato nel pianale. Goodyear, dal canto suo, ha sviluppato pneumatici dotati di LED integrati nel cerchio per controllare la pressione e un battistrada robusto: il completamento di un progetto coerente in ogni dettaglio, dal primo volume al sentiero che solca.

Data articolo: Wed, 10 Dec 2025 10:03:06 +0000
News n. 25
Tir resta appeso a un ponte, autista salvato dopo 5 ore: il video è da brividi

Nella neve che all’alba copriva la U.S. Route 35, in Virginia, sembravano esserci tutti i presupposti per una tragedia: la cabina di un tir sospesa nel vuoto a lungo. Ore di lenta agonia dove il conducente avrà probabilmente visto la vita passargli davanti, senza però mai smettere di combattere.

Il muso puntava verso un salto di quasi trenta metri cancellando ogni speranza in caso di crollo: soprattutto in scenari così estremi conta tenere il sangue freddo. Era passata da poco l’alba, le 6.25, quando la Hurrican Fire Department ha ricevuto la chiamata dell’uomo al volante, perfettamente cosciente di essere appeso a un margine sottile dopo una brutta collisione in Mason County. Nessuno, alla radio, ha detto che il tir stava letteralmente penzolando da un ponte.

Agganciato al ponte

All’arrivo dei mezzi di soccorso il quadro era già chiaro: definire l’operazione un lavoro di routine voleva dire sottostimare la portata dell’evento, una vera e propria corsa contro il tempo, nella quale la neve spingeva contro l’asfalto e il vento forte provocava l’oscillazione imperterrita della cabina, come un pendolo fermo. I passanti erano lì, a debita distanza di sicurezza: qualcuno scattava foto, altri osservavano in liturgico silenzio, confidando nell’arrivo dei rinforzi. Ancora carico, il rimorchio teneva il tir agganciato alla parte solida del ponte e un assestamento sbagliato avrebbe spento ogni speranza residua.

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Le squadre arrivate da Hurricane, Teays Valley e dagli altri dipartimenti della zona non hanno esitato un istante. Tanto per cominciare hanno chiuso l’autostrada, dopodiché hanno provveduto a mettere insieme una rete di sicurezza numerosa, perché solo una misura d’emergenza poteva farsi carico dell’intervento in programma. Ai margini del ponte si sono posizionati due wrecker trucks, uno fissato come ancora, l’altro vincolato al tir per impedirgli di scendere di un millimetro: era una mission impossible.

L’estrazione del conducente

A quel punto serviva qualcuno disposto a entrare nell’autoarticolato: il compito è toccato a Westley Quinn, volontario della Hurricane Fire Department. Imbragato con attenzione, gli addetti ai lavori lo hanno spinto oltre il parapetto, in verticale, fino alla cabina inclinata, dove il guidatore lo guardava muto e immobile. Quinn ha agganciato l’uomo e, una volta sistemata la cintura, lo ha tirato fuori dai guai.

In totale l’estrazione del conducente ha richiesto quasi cinque ore, scandite da controlli continui alle funi e da una fitta comunicazione via radio tra i team posizionati su ciascun lato del ponte. Di tanto in tanto scendeva il silenzio assoluto: un piccolo movimento provocava il terrore generale, ma fortunatamente le corde e gli ancoraggi hanno retto.

La messa in sicurezza dell’uomo ha coronato l’impegno collettivo, facendo scendere un sospiro di sollievo generale. Nonostante le condizioni a dir poco ostili, la tempestività e l’attenzione riposta nelle varie fasi di salvataggio hanno dato i risultati sperati. Più tardi, il presidente della Mason County Commission, Rick Handley, ha elencato i dipartimenti accorsi: Hurricane, Point Pleasant, Winfield, Buffalo, St. Albans, Nitro, Teays Valley. Nel mezzo di una tempesta, che avrebbe potuto condannare tutti a un finale tragico, l’operazione non verrà dimenticata: i video in rete la celebrano.

Data articolo: Wed, 10 Dec 2025 08:32:58 +0000


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