NEWS - Tutti gli sport(escluso il calcio)


News passione per motori da virgilio.it

News passione motori

News n. 1
Il traffico sulle autostrade oggi in tempo reale

Oggi, 27 novembre 2025, la situazione del traffico sulle autostrade italiane mostra diversi punti critici, principalmente legati a code dovute a traffico intenso e lavori in corso. Tra i casi più significativi, si segnalano code lunghe 3 km tra Santa Maria Capua Vetere e Capua sull’A1 a causa di lavori, e code a tratti per incidente tra Nodo A1/SP1 Casoria e Bivio A1/A3 Napoli-Salerno. L’intenso traffico interessa numerose tratte, in particolare sull’A4 Torino-Trieste e sull’A7 Milano-Genova, con rallentamenti e code spesso in prossimità di uscite e diramazioni importanti che coinvolgono diverse direzioni.

 

A1 MILANO-NAPOLI



08:05 – Santa Maria Capua Vetere e Capua
Coda di 3 km per lavori
Direzione Milano
La coda è segnalata tra i chilometri 720.1 e 723.1 per una lunghezza di 3.0 km.



07:54 – Calenzano
Coda in uscita a Calenzano provenendo da Firenze per traffico intenso.
Direzione Milano



07:44 – Nodo A1/SP1 Casoria e Bivio A1/A3 Napoli-Salerno
Code a tratti per incidente
Direzione Napoli
Si segnala una coda di 5.5 km tra i chilometri 759.8 e 754.3.



07:42 – Torrenova e Bivio Diramazione Roma sud/G.R.A.
Traffico rallentato per incidente
Direzione G.R.A.



07:25 – Bivio A1/A58 e Bivio A1/Tangenziale Ovest MI
Code a tratti per traffico intenso
Direzione Milano
Tratta dal chilometro 4.3 al chilometro 9.0, lunghezza 4.7 km.



07:52 – Arezzo e Valdarno
Traffico rallentato per veicolo in avaria
Direzione Milano
Tratta dal chilometro 342.0 al 344.0, lunghezza 2.0 km.



07:24 – San Giuliano e Bivio A1/Tangenziale Ovest MI
Coda per traffico intenso
Direzione Napoli
Tratta dal chilometro 4.3 al 2.7, lunghezza 1.6 km.

A4 TORINO-TRIESTE



08:06 – Dalmine
Coda in uscita provenendo da Milano per traffico intenso.
Direzione Trieste



07:59 – Agrate e Cormano
Code a tratti per traffico intenso
Direzione Torino
Tratta dal chilometro 129.9 al 145.9, lunghezza 16.0 km.



07:25 – Bergamo
Coda in uscita provenendo da Milano per traffico intenso.
Direzione Trieste



07:05 – Nodo di Pero e Milano est
Code a tratti per traffico intenso
Direzione Trieste
Tratta dal chilometro 138.3 al 125.0, lunghezza 13.3 km.

A7 MILANO-GENOVA



08:03 – Bivio A7/A12 Genova-Livorno e Genova Bolzaneto
Coda per traffico intenso
Direzione Milano
Tratta dal chilometro 125.8 al 128.7, lunghezza 2.9 km.



08:02 – Genova Bolzaneto e Busalla
Coda per lavori
Direzione Milano
Tratta dal chilometro 117.2 al 125.8, lunghezza 8.6 km.



07:54 – Genova Bolzaneto (uscita)
Coda in uscita provenendo da Genova per traffico intenso.
Direzione Milano



07:38 – Genova Bolzaneto e Bivio A7/A12 Genova-Livorno
Coda per traffico intenso
Direzione Genova
Tratta dal chilometro 128.7 al 125.8, lunghezza 2.9 km.

A8 MILANO-VARESE



07:47 – Milano Nord e Nodo A8/A4 Torino-Trieste
Code a tratti per traffico intenso
Direzione Milano
Tratta dal chilometro 0.0 al 5.6, lunghezza 5.6 km.



07:43 – Busto Arsizio (uscita)
Coda in uscita provenendo da Varese per traffico intenso.
Direzione Milano



07:06 – Busto Arsizio e Bivio A8/A9 Lainate-Chiasso
Code a tratti per traffico intenso
Direzione Milano
Tratta dal chilometro 10.7 al 24.5, lunghezza 13.8 km.

A10 GENOVA-VENTIMIGLIA



07:39 – Genova Pra’ e Bivio A10/A7 Milano-Genova
Code a tratti per traffico intenso
Direzione Genova
Tratta dal chilometro 0.0 al 10.7, lunghezza 10.7 km.

A11 FIRENZE-PISA NORD



07:39 – Pistoia e Bivio A11/A1 Milano-Napoli
Code a tratti per traffico intenso
Direzione Firenze
Tratta dal chilometro 7.0 al 19.0, lunghezza 12.0 km.



07:23 – Sesto Fiorentino e Firenze Peretola
Coda per traffico intenso sulla viabilità ordinaria
Direzione Firenze
Tratta dal chilometro 0.0 al 1.9, lunghezza 1.9 km.

A12 GENOVA-ROMA



07:27 – Rosignano
L’uscita di Rosignano è chiusa al traffico fino alle 18:00 del 27/11/2025 provenendo da Rosignano per lavori.
Direzione S.Pietro In Palazzi



07:26 – Allacciamento SS1 Aurelia Sud/A12 e Barriera di Rosignano
Tratto chiuso fino alle 18:00 del 27/11/2025 per lavori
Direzione Genova
Tratta dal chilometro 206.9 al 210.022, lunghezza 3.122 km.



05:49 – Civitavecchia Nord e SS1 Aurelia
Vento forte
Direzione in entrambe le direzioni
Tratta dal chilometro 79.414 al 65.302, lunghezza 14.112 km.

A13 BOLOGNA-PADOVA



07:53 – Bologna Interporto e Bivio A13/A14 Bologna-Taranto
Coda per traffico intenso
Direzione Bologna
Tratta dal chilometro 0.0 al 2.0, lunghezza 2.0 km.



07:02 – Area di servizio Adige ovest
Servizi igienici non disponibili fino alle 18:00 del 27/11/2025 per guasto impianto
Direzione Bologna

A14 BOLOGNA-TARANTO



07:52 – Pescara Nord e Bivio A14/A25 Torano-Pescara
Coda di 1 km per lavori
Direzione Taranto
Tratta tra i chilometri 368.2 e 366.0, lunghezza 2.2 km.



07:49 – Pedaso e San Benedetto del Tronto
Coda di 1 km per lavori
Direzione Taranto
Tratta dal chilometro 303.0 al 296.0, lunghezza 7.0 km.



07:26 – Pescara Nord e Pineto
Coda di 1 km per lavori
Direzione Ancona
Tratta dal chilometro 354.0 al 361.0, lunghezza 7.0 km.



07:26 – Bologna Borgo Panigale e Bivio A14/A13 Bologna-Padova
Coda per traffico intenso
Direzione Taranto
Tratta dal chilometro 14.4 al 6.0, lunghezza 8.4 km.



07:12 – Bologna Casalecchio e Bivio Racc.bo Casalecchio/A14 BO-TA
Coda per traffico intenso
Direzione Autostrada Bologna-Taranto
Tratta dal chilometro 5.0 al 4.0, lunghezza 1.0 km.



07:33 – Rimini Nord e Pesaro
Vento forte
Direzione in entrambe le direzioni
Tratta dal chilometro 144.2 al 117.3, lunghezza 26.9 km.

A23 PALMANOVA-TARVISIO



02:39 – Udine Nord e Carnia
Vento forte
Direzione in entrambe le direzioni
Tratta dal chilometro 59.6 al 26.0, lunghezza 33.6 km.

A24 ROMA-TERAMO



07:35 – L’Aquila Est e San Gabriele-Colledara
Nevischio
Direzione in entrambe le direzioni
Tratta dal chilometro 136.315 al 106.773, lunghezza 29.542 km.



07:35 – Valle del Salto e L’Aquila Est
Prevista neve
Direzione in entrambe le direzioni
Tratta dal chilometro 106.773 al 75.111, lunghezza 31.662 km.



07:20 – Bivio Grande Raccordo Anulare e Fine Complanare
Coda di 3 km per traffico congestionato
Direzione Tangenziale Est
Tratta dal chilometro 3.0 al 0.0, lunghezza 3.0 km.



07:18 – Tagliacozzo e Valle del Salto
Pioggia
Direzione in entrambe le direzioni
Tratta dal chilometro 75.111 al 61.25, lunghezza 13.861 km.



06:56 – Grande Raccordo Anulare e Bivio A24/Tangenziale est RM
Coda per traffico congestionato
Direzione Tangenziale Est
Tratta dal chilometro 7.3 al 2.0, lunghezza 5.3 km.

A25 TORANO-PESCARA



00:00 – Bivio A25/A24 Roma-Teramo e Pratola Peligna-Sulmona
Prevista neve
Direzione in entrambe le direzioni
Tratta dal chilometro 136.8 al 71.4, lunghezza 65.4 km.

 

Fonte: Autostrade per l’Italia

Data articolo: Thu, 27 Nov 2025 07:08:00 +0000
News n. 2
Sciopero dei trasporti 27 novembre 2025: città, orario inizio e fine

Il giorno 27 novembre 2025 è previsto uno sciopero nel settore dei trasporti ferroviari in Italia. In totale si segnala 1 sciopero programmato per questa giornata. Di seguito tutti i dettagli sugli scioperi previsti nelle diverse aree geografiche, con informazioni su orari, compagnie coinvolte e sindacati promotori.

Sciopero ferroviario a Genova (Liguria)

Per la giornata del 27 novembre 2025 è stato indetto uno sciopero di 4 ore, dalle 9.01 alle 13.00, che coinvolge il personale della Società Trenitalia DPLH di Genova Piazza Principe. Lo sciopero interessa i lavoratori del settore ferroviario nella provincia di Genova, in Liguria. A promuovere la mobilitazione sono i sindacati OSR FILT-CGIL, FIT-CISL, UILT-UIL, UGL, FAST, ORSA. Il servizio coinvolto riguarda la categoria del personale di Trenitalia DPLH di Genova Piazza Principe e lo sciopero avrà rilievo locale.

Fonte: Mit

Data articolo: Thu, 27 Nov 2025 07:00:00 +0000
News n. 3
Sciopero dei trasporti novembre 2025: calendario e orari città per città

Nel mese di novembre 2025 sono previsti diversi scioperi che interesseranno principalmente il settore dei trasporti e dei servizi pubblici, sia a livello locale che nazionale. Particolare attenzione è necessaria per il periodo del 27 e 28 novembre 2025, quando sono programmati scioperi generali che coinvolgono treni, trasporti pubblici locali, autostrade e altri settori pubblici e privati, compresi alcuni scioperi dedicati a specifiche città come Genova e Bolzano. L’articolo riepiloga gli orari, le categorie coinvolte e i sindacati promotori per ciascun sciopero nel periodo di riferimento.

Sciopero 27 novembre 2025

Nella città di Genova è indetto uno sciopero di 4 ore, dalle 9.01 alle 13.00, che interessa il settore ferroviario. Coinvolto il personale della società Trenitalia DPLH di Genova Piazza Principe. I sindacati promotori sono OSR FILT-CGIL, FIT-CISL, UILT-UIL, UGL, FAST e ORSA.

Sciopero 28 novembre 2025

In Italia è proclamato uno sciopero generale delle categorie pubbliche e private per l’intera giornata, con diverse modalità a seconda del settore:

Ferroviario: dalle 21.00 del 27/11 alle 21.00 del 28/11

Autostrade: dalle 22.00 del 27/11 alle 22.00 del 28/11

Aereo, Portuale, Taxi e Marittimo per isole minori e maggiori: orari variabili e modalità non comunicate oppure da 00.01 a 23.59

Trasporto pubblico locale: scioperi di 24 ore con modalità differenti a seconda della realtà territoriale

Lo sciopero generale è indetto da diversi sindacati, tra cui CUB, USB, ADL-COBAS, CLAP, SIAL-COBAS, COBAS, UNIONE SINDACALE ITALIANA USI 1912, FLAI TRASPORTI E SERVIZI, FISI, USI-CIT e USI – Unione Sindacale Italiana.

Nella città di Bolzano (regione Trentino-Alto Adige), è proclamato uno sciopero di 2 ore dalle 21.59 alle 23.59 da parte del personale della società SASA. Lo sciopero interesserà il settore del trasporto pubblico locale e sarà indetto dai sindacati OSR FILT-CGIL e ORSA TRASPORTI.

In Lombardia, tutte le province sono coinvolte da uno sciopero di 4 ore per ciascun turno di lavoro promosso dalla UILT-UIL e rivolta al personale Soc Autostrade per l’Italia Direzione II Tronco Milano, settore circolazione e sicurezza stradale.

Sciopero 30 novembre 2025

Nella città di Milano (regione Lombardia), sciopero di 4 ore che coinvolge il personale del gruppo ATM:

– ATM e NET Trezzo: 8.45 – 12.45

– NET Monza: 14.50 – 18.50

– Funicolare Como-Brunate: 8.30 – 12.30

Lo sciopero è indetto dal sindacato CONFIAL-TRASPORTI.

Fonte: Mit

Data articolo: Thu, 27 Nov 2025 07:00:00 +0000
News n. 4
Il prezzo di benzina, diesel e gpl in autostrada oggi

Il prezzo dei carburanti lungo le autostrade oggi 27 novembre 2025: benzina, diesel, gpl e metano

Oggi, 27 novembre 2025, proponiamo il quadro dei prezzi medi dei carburanti praticati lungo la rete autostradale italiana, sulla base dell’ultimo aggiornamento ufficiale disponibile. In questo articolo trovi la tabella con i valori medi per benzina, gasolio, gpl e metano, così come comunicati dall’Osservatorio del Mimit, oltre a un approfondimento su come si forma il prezzo alla pompa: dalla componente fiscale (accise e Iva) alla componente industriale, influenzata dalle quotazioni internazionali e dal cambio euro/dollaro, fino al margine lordo degli operatori. Una guida sintetica ma completa per capire perché i listini si muovono e quali fattori incidono maggiormente sui rifornimenti in autostrada.

Il prezzo dei carburanti in autostrada

Ultimo aggiornamento dati: 26-11-2025

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.805
Benzina SELF 1.831
GPL SERVITO 0.829
Metano SERVITO 1.489

Come si compone il costo dei carburanti

Per la benzina, il prezzo finale alla pompa nasce dall’interazione di due grandi blocchi: la componente fiscale, pari al 58%, e quella industriale, pari al 42%. La quota fiscale comprende accise e Iva e rappresenta oltre metà del prezzo pagato dal consumatore; si tratta di una parte non direttamente influenzabile dagli operatori e che, in caso di variazioni legislative o di base imponibile, può generare oscillazioni rapide del listino. La componente industriale, invece, si suddivide tra costo della materia prima e margine lordo. Il costo della materia prima pesa per circa il 30% del prezzo e riflette l’andamento delle quotazioni internazionali dei prodotti petroliferi raffinati, oltre all’effetto del cambio euro/dollaro, rilevante perché le transazioni energetiche avvengono prevalentemente in valuta statunitense. Il margine lordo, che incide per circa il 12%, copre le spese lungo la filiera (stoccaggio, trasporto, rete) e la remunerazione degli operatori, i quali possono intervenire su questa porzione per modulare il prezzo in base alla concorrenza locale, ai volumi e alle politiche commerciali. In autostrada, dove i costi di esercizio sono generalmente più elevati, la dinamica del margine può risultare più visibile, pur restando ancorata al quadro delle quotazioni e del regime fiscale, che rimane la parte preponderante del prezzo dei rifornimenti di benzina.

Per il gasolio, la scomposizione del prezzo evidenzia una ripartizione diversa rispetto alla benzina: la componente fiscale incide per il 45%, mentre la componente industriale pesa per il 55% del prezzo finale. All’interno della quota industriale, il costo della materia prima rappresenta circa il 45%: anche qui contano le quotazioni internazionali dei distillati medi e il cambio euro/dollaro, che trasferiscono sui listini italiani le variazioni dei mercati globali. Il margine lordo vale circa il 10% e include i costi di logistica e gestione della rete, oltre alla remunerazione degli operatori; su questa frazione è possibile intervenire per adattare i prezzi alla concorrenza, alla domanda e alle specificità dei punti vendita autostradali. La diversa incidenza tra parte fiscale e industriale aiuta a spiegare perché il gasolio possa seguire traiettorie di prezzo non sempre identiche alla benzina: quando i mercati internazionali dei prodotti per autotrazione sono più volatili, la maggiore quota industriale del gasolio tende a riflettersi più rapidamente sui cartelloni. Anche in questo caso, tuttavia, la presenza della componente fiscale continua a fare da “ancora†del prezzo, mentre il margine degli operatori, pur rilevante, resta una porzione limitata rispetto all’insieme dei fattori che concorrono al costo del pieno.

Fonte: Osservatorio prezzi Mimit

Data articolo: Thu, 27 Nov 2025 07:00:00 +0000
News n. 5
Il prezzo di benzina, diesel e gpl oggi

Ogni giorno dalle 8.30 del mattino, Virgilio Motori vi informa sul costo dei carburanti in tutte le regioni italiane. Il costo medio attuale è di 1.739 per la benzina, 1.716 per il diesel, 0.707 per il gpl, 1.435 per il metano. Per sapere il prezzo esatto nella tua regione scorri in basso per tutti i dettagli di costo. Il costo medio si riferisce al prezzo mostrato dai distributori di carburanti presenti sulle strade comunali, provinciali e statali.

Abruzzo

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Abruzzo.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.713
Benzina SELF 1.730
GPL SERVITO 0.700
Metano SERVITO 1.405

Basilicata

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Basilicata.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.726
Benzina SELF 1.767
GPL SERVITO 0.680
Metano SERVITO 1.460

Bolzano

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella provincia autonoma di Bolzano.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.777
Benzina SELF 1.790
GPL SERVITO 0.775
Metano SERVITO 1.581

Calabria

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Calabria.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.727
Benzina SELF 1.766
GPL SERVITO 0.731
Metano SERVITO 1.508

Campania

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Campania.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.689
Benzina SELF 1.720
GPL SERVITO 0.640
Metano SERVITO 1.394

Emilia Romagna

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Emilia Romagna.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.704
Benzina SELF 1.722
GPL SERVITO 0.657
Metano SERVITO 1.358

Friuli Venezia Giulia

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Friuli Venezia Giulia.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.723
Benzina SELF 1.741
GPL SERVITO 0.673
Metano SERVITO 1.363

Lazio

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Lazio.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.699
Benzina SELF 1.715
GPL SERVITO 0.688
Metano SERVITO 1.578

Liguria

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Liguria.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.732
Benzina SELF 1.752
GPL SERVITO 0.778
Metano SERVITO 1.442

Lombardia

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Lombardia.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.705
Benzina SELF 1.725
GPL SERVITO 0.664
Metano SERVITO 1.376

Marche

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Marche.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.695
Benzina SELF 1.714
GPL SERVITO 0.704
Metano SERVITO 1.308

Molise

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Molise.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.712
Benzina SELF 1.736
GPL SERVITO 0.695
Metano SERVITO 1.420

Piemonte

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Piemonte.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.706
Benzina SELF 1.720
GPL SERVITO 0.666
Metano SERVITO 1.427

Puglia

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Puglia.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.703
Benzina SELF 1.749
GPL SERVITO 0.661
Metano SERVITO 1.481

Sardegna

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Sardegna.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.725
Benzina SELF 1.745
GPL SERVITO 0.797

Sicilia

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Sicilia.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.710
Benzina SELF 1.756
GPL SERVITO 0.760
Metano SERVITO 1.743

Toscana

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Toscana.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.713
Benzina SELF 1.718
GPL SERVITO 0.687
Metano SERVITO 1.447

Trento

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella provincia autonoma di Trento.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.736
Benzina SELF 1.767
GPL SERVITO 0.726
Metano SERVITO 1.347

Umbria

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Umbria.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.711
Benzina SELF 1.721
GPL SERVITO 0.697
Metano SERVITO 1.322

Valle d’Aosta

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Valle d’Aosta.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.734
Benzina SELF 1.749
GPL SERVITO 0.806

Veneto

Questo è il prezzo di benzina, diesel, gpl e metano di oggi 27 novembre 2025 nella regione Veneto.

TIPOLOGIA EROGAZIONE PREZZO MEDIO
Gasolio SELF 1.697
Benzina SELF 1.717
GPL SERVITO 0.674
Metano SERVITO 1.314

Fonte: Osservatorio prezzi Mimit

Data articolo: Thu, 27 Nov 2025 07:00:00 +0000
News n. 6
Volkswagen è in grado di costruire auto interamente in Cina

Il Gruppo Volkswagen punta a crescere e vuole riconquistare la leadership del mercato delle quattro ruote globale, superando le difficoltà del programma di elettrificazione. Per raggiungere quest’obiettivo, la Casa tedesca non può trascurare la sua presenza in Cina, un mercato difficile per le aziende estere, soprattutto da quando l’industria locale è diventata molto competitiva, tanto da iniziare a puntare con decisione a un’espansione sul mercato internazionale. Per affermarsi sul mercato, Volkswagen sta seguendo la nuova strategia “In Cina per la Cina” che rappresenta un vero e proprio punto di svolta per l’azienda che oggi è in grado di sviluppare e costruire un veicolo interamente in Cina. Andiamo a fare il punto in merito a quanto annunciato dal Gruppo in queste ore.

Una strategia vincente

Volkswagen ha confermato di essere ora in grado di sviluppare e costruire veicoli in Cina, senza dover ricorrere a prodotti importati da altri Paesi. Si tratta della prima volta che l’azienda riesce a centrare quest’obiettivo per uno dei suoi modelli. Grazie agli investimenti recenti, la Casa, che ha registrato un record di vendite di elettriche sul mercato globale, è ora in grado di sviluppare software e hardware direttamente nei suoi impianti cinesi. In questo modo, Volkswagen ritiene di essere in grado di ridurre del 30% i tempi di sviluppo dei modelli destinati alla Cina. Nel comunicato ufficiale pubblicato dall’azienda si legge:

“le nuove strutture contribuiscono direttamente a ridurre i tempi di sviluppo del 30%, ad accelerare l’implementazione della China Electronic Architecture (CEA) del Gruppo e a fornire funzionalità di cockpit digitale su misura, funzioni di sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS) e aggiornamenti over-the-air (OTA) per i clienti cinesi.”

Un passaggio fondamentale per Volkswagen è rappresentato dall’apertura dei primi laboratori di collaudo a Hefei che consentono al Gruppo di potenziare la sua attività di ricerca e sviluppo nel Paese, andando ad aggiungere l’ultimo tassello necessario per raggiungere gli obiettivi fissati dalla strategia “In Cina per la Cina”. Il centro di Hefei, inoltre, è anche l’unico centro di ricerca e sviluppo del Gruppo dedicato esclusivamente ai veicoli elettrici, intelligenti e connessi. Ricordiamo che lo scorso marzo, per rilanciare le sue attività nel Paese, Volkswagen ha annunciato una nuova joint venture.

Le parole del CEO

Oliver Blume, CEO del Gruppo Volkswagen, che ha fortemente sostenuto la strategia per il mercato cinese, ha commentato in questo modo l’avvio delle attività nel nuovo centro di ricerca e sviluppo:

Presso il nostro centro di sviluppo di Hefei, in Cina, abbiamo creato tutte le condizioni necessarie per sviluppare, testare e produrre localmente la prossima generazione di veicoli intelligenti e connessi. Questo traguardo ci rende ancora più veloci ed efficienti, e ci avvicina ancora di più ai nostri clienti.

Con il completamento del progetto, Volkswagen punta a diventare ancora più competitiva e a ritagliarsi uno spazio sempre più rilevante sul mercato delle quattro ruote locale. Sarà necessario attendere i prossimi anni per capire in che modo l’azienda riuscirà a contrastare e, eventualmente, superare la concorrenza dei costruttori cinesi. Le basi per sostenere un nuovo processo di crescita ambizioso, però, ci sono tutte.

Data articolo: Thu, 27 Nov 2025 06:30:40 +0000
News n. 7
SUV sempre più diffusi in Italia, una crescita inarrestabile negli ultimi anni

Il mercato delle quattro ruote in Italia sta registrando una profonda trasformazione. Prima ancora che si iniziasse a parlare di elettrificazione in modo significativo, infatti, il settore aveva già mostrato i primi segnali di un percorso di evoluzione con la crescente diffusione dei SUV che oggi rappresentano un punto di riferimento assoluto del mercato. Più della metà delle immatricolazioni sono ormai appannaggio delle vetture a ruote alte. In questa categoria rientrano modelli anche molto diversi tra loro, dai piccoli Urban SUV fino ai fuoristrada di grandi dimensioni e pensati per la guida off-road. La trasformazione del mercato è chiara analizzando i dati di vendita del mercato italiano del 2015 e mettendoli a confronto con quelli del 2025. La crescita dei SUV in Italia nel corso degli anni è stata significativa.

Com’era il mercato nel 2015

I dati UNRAE del 2015 ci offrono una fotografia chiara del mercato delle quattro ruote italiane di dieci anni fa. Le berline rappresentavano, infatti, il 55,1% del mercato e quote significative erano riservate anche alle monovolume (9,6%) e alle station wagon (7,3%). Per i SUV, che UNRAE distingueva in crossover e fuoristrada, la quota del mercato era del 25,1%. In sostanza, ogni quattro vetture immatricolate una era un SUV. Negli anni successivi, però, il mercato è cambiato completamente e il confronto 2015-2025 va a “certificare” questo trend.

I dati del 2025

Sono passati dieci anni e il mercato è cambiato profondamente. In tutti i segmenti di mercato, infatti, le vetture a ruote alte sono sempre più frequenti e riescono ad attirare un numero crescente di automobilisti, che spesso optano anche per modelli ibridi, in forte crescita in Italia. I dati sulle immatricolazioni del 2025 (aggiornati a fine ottobre 2025 e forniti sempre da UNRAE) chiariscono la trasformazione del mercato.

In questo caso, infatti, i SUV, sommando tutti i segmenti del mercato, arrivano fino a un market share del 61,7% con passo in avanti di più di 36 punti nel confronto con i dati del 2015. Le berline, che un tempo dominavano il mercato, si fermano al 32,6% di quota. Sono calate anche le station wagon, che oggi rappresentano il 2,8% del mercato. L’evoluzione del settore è chiara e va avanti ormai da diversi anni.

Un contributo molto importante alla crescita dei SUV in Italia lo hanno dato i modelli compatti (e più economici) che hanno reso sempre più accessibile questo tipo di veicolo. Uno sguardo alla classifica dei SUV più venduti lo conferma: in testa, nel corso del 2025, c’è Jeep Avenger, l’entry level della Casa americana che ha conquistato il titolo di SUV più venduto in Italia nel corso del primo semestre dell’anno.

Più in generale, i modelli di segmento B dominano la classifica dei SUV con ben 8 vetture presenti nella Top 10 assoluta (sempre con i dati aggiornati a ottobre 2025). Questo dato conferma la scelta degli automobilisti italiani che, per gusto o per necessità, puntano su un segmento di auto molto compatte ma rinunciano alle berline per puntare su crossover e Urban SUV, tipologie di veicoli ormai sempre più diffuse nell’offerta dei costruttori.

Data articolo: Thu, 27 Nov 2025 06:30:31 +0000
News n. 8
La roulotte nata per le auto elettriche

L’elettrificazione non riguarda solo le auto ma anche le roulotte e un esempio in tal senso è rappresentato da Pebble Flow Magic Pack, nuova versione della roulotte elettrificata di Pebble, una startup con sede in California che da tempo si è specializzata nella progettazione e nella realizzazione di veicoli pensati per l’utilizzo nel tempo libero.

Il nuovo allestimento Magic Pack rende la roulotte ancora più economica, rispetto all’unica versione precedentemente disponibile, la Founders Edition, e rappresenta, quindi, un’aggiunta molto interessante alla gamma dell’azienda, anche in considerazione della possibilità di ricaricare le auto elettriche.

Grazie alla versione Magic Pack, quindi, Pebble Flow diventa uno dei caravan ad autopropulsione più interessanti e più accessibili tra quelli presenti sul mercato. Andiamo a scoprire tutti i dettagli in merito al progetto e al motivo per cui si tratta di un modello in grado di abbinarsi al meglio con le auto elettriche.

Le caratteristiche

Pebble Flow Magic Pack può contare su due motori elettrici che possono supportare il veicolo trainante durante la marcia, incrementandone l’autonomia. C’è spazio anche per una batteria LFP con una capacità di 45 kWh e con possibilità di ricaricare sia in AC che in DC. Questo sistema può essere utilizzato anche per ricaricare il veicolo trainante (nel caso sia un’auto elettrica o un’auto ibrida plug-in) ma solo quando questo è fermo. Non è possibile ricaricare la batteria durante la guida.

Da segnalare anche la possibilità di richiedere, come optional, un impianto solare da 1,1 kW da installare sul tetto e in grado di ricaricare la batteria della roulotte. L’interno di Pebble Flow Magic Pack comprende una dotazione molto ricca con due spazi letto che possono ospitare fino a quattro persone e anche con il sistema Auto Dump per l’automatizzazione dello smaltimento dei rifiuti. Naturalmente, sono presenti tanti optional con cui andare a personalizzare la roulotte, adattandola a quelle che sono le proprie necessità e il proprio utilizzo.

I prezzi

Come sottolineato in precedenza, Pebble Flow Magic Pack è una versione più “economica” rispetto alla Founders Edition, disponibile negli Stati Uniti con un prezzo di 175.000 dollari e in commercio già da alcuni mesi. Il nuovo allestimento arriva sul mercato con un prezzo di 135.500 dollari, con i clienti interessati che hanno la possibilità di versare un anticipo di 500 dollari. La produzione e le consegne sono previste per il primo trimestre del 2026. In futuro è previsto anche l’arrivo di un’altra variante, chiamata semplicemente Pebble Flow Standard che andrà a ridurre ulteriormente il prezzo di vendita della roulotte, portandolo a 109.500 dollari. Questa versione “low cost” comporterà alcune rinunce (non saranno presenti i motori elettrici per supportare il veicolo trainante). Anche la versione Standard includerà la batteria LFP da 45 kWh, con possibilità di ricarica dell’auto elettrica. Questo componente rappresenta, infatti, un elemento centrale del progetto e incrementa il suo carattere di veicolo sostenibile e pensato per adattarsi alla mobilità a zero emissioni. Per ulteriori dettagli in merito al progetto è possibile consultare il sito ufficiale dell’azienda, disponibile all’indirizzo pebblelife.com.

Data articolo: Wed, 26 Nov 2025 16:00:38 +0000
News n. 9
Immatricolazioni auto in Europa, le ibride plug-in stanno superando i diesel

Il mercato auto in Europa ha chiuso il mese di ottobre con immatricolazioni in crescita rispetto allo scorso anno e anche il dato parziale del 2025 è (leggermente) positivo. In questo contesto, si nota chiaramente un sostanziale aumento delle vendite per le auto elettriche e per le auto ibride plug-in. Questa seconda categoria si prepara a un sorpasso storico in Ue sulle auto diesel. Si tratta di una naturale conseguenza delle politiche comunitarie mirate all’elettrificazione del mercato e al contrasto alle emissioni in atmosfera.

Immatricolazioni in crescita

Nel corso del mese di ottobre 2025, il mercato auto Ue ha visto un aumento delle immatricolazioni, con un buon +5,8% rispetto allo scorso anno (+4,9% considerando anche Regno Unito e Paesi Efta). Nel parziale annuo e, quindi, nel periodo compreso tra gennaio e ottobre, le immatricolazioni sono cresciute dell’1,4% (+1,9% includendo anche Regno Unito e Paesi Efta). Tenendo conto del trend registrato negli ultimi mesi (anche a settembre i dati erano positivi) il 2025 dovrebbe concludersi con un segno positivo per tutto il settore delle quattro ruote.

L’ascesa delle ibride plug-in

Le auto ibride plug-in sono sempre più diffuse in Europa, grazie anche a un mese di ottobre chiuso con un ottimo +43%. Nei primi dieci mesi dell’anno, questa categoria di vetture ha registrato 819 mila unità vendute in Ue con un miglioramento del 32% su base annua. Si tratta di un dato molto vicino a quello delle auto diesel (821 mila immatricolazioni) che, però, sono in calo del 24,5%.

Considerando l’intero mercato europeo (Ue + UK + Efta), invece, il sorpasso è già avvenuto con le ibride plug-in che hanno totalizzato 1,03 milioni di immatricolazioni (+32,9%) e le diesel, poco diffuse al di fuori dei confini Ue, che si fermano a 878 mila (-24,1%). I dati di vendita in Italia delle plug-in, inoltre, confermano la diffusione di questa categoria di auto anche nel nostro Paese.

 

 

L’intera categoria si sta affermando in Europa. Le ibride senza sistema plug-in (quindi Full Hybrid e Mild Hybrid) hanno raggiunto quota 3,1 milioni di unità immatricolate in Ue (+15,9%) e 3,8 milioni in tutto il mercato europeo (+14,2%) dove il market share è salito fino al 34%. Considerando anche le plug-in, invece, il settore delle ibride rappresenta oggi circa il 43% dell’intero mercato delle quattro ruote in Europa.

Dati positivi anche per le elettriche

L’elettrificazione del mercato europeo non può non considerare anche le auto elettriche. Anche in questo caso, infatti, i dati sono molto positivi. Nel 2025, sempre considerando il periodo gennaio – ottobre, le auto a zero emissioni hanno raggiunto 1,47 milioni di immatricolazioni in Ue, con un incremento del 25,7% su base annua. Considerando anche Regno Unito e Paesi Efta, si arriva a oltre 2 milioni di unità  con una crescita del 26,2%. Dati alla mano, più dei due terzi del mercato europeo, per quanto riguarda le immatricolazioni, riguarda auto elettrificate (elettriche, ibride plug-in o non plug-in). Nel corso dei prossimi anni, questa percentuale è destinata ad aumentare in modo significativo, con un ulteriore calo di auto benzina e diesel prive di sistemi di elettrificazione. Per ulteriori dettagli sull’andamento delle vendite, l’appuntamento è fissato per il prossimo mese.

Data articolo: Wed, 26 Nov 2025 15:06:46 +0000
News n. 10
Triumph Street Triple 765 RX e Moto2 Edition, ecco le due versioni orientate alla pista

Triumph amplia la gamma Street Triple 765 con le versioni RX e Moto2 Edition, sviluppate per un utilizzo più orientato alla guida sportiva. La prima interpreta in chiave stradale un’impostazione vicina al contesto pista, mentre la seconda viene proposta in serie limitata e rende omaggio alla classe intermedia del Motomondiale. Le due configurazioni integrano componenti progettati per aumentare precisione e reattività, senza rinunciare alle qualità dinamiche che hanno definito il modello nelle sue precedenti evoluzioni. L’adozione della forcella Öhlins NIX30 e dei semimanubri conferma la scelta di offrire un’impostazione più tecnica, mantenendo comunque una fruibilità adatta all’uso quotidiano.

Ciclistica e assetto orientati alla sportività

Le versioni RX e Moto2 Edition si distinguono per l’adozione della forcella Öhlins NIX30, fornita di serie e completamente regolabile in compressione, estensione e precarico, con 115 mm di escursione. Al posteriore viene impiegato l’ammortizzatore Öhlins STX40 piggyback, soluzione che punta a garantire un maggiore controllo nelle fasi più impegnative della guida.

L’ergonomia si allontana sensibilmente da quella della Street Triple standard grazie ai semimanubri clip-on, che portano a una posizione più caricata sull’anteriore e orientata alla guida in pista. A completare l’impianto tecnico intervengono le pinze Brembo Stylema a quattro pistoncini con leva MCS e gli pneumatici Pirelli Diablo Supercorsa SP V3, montati di primo equipaggiamento. Il peso dichiarato in ordine di marcia è di 188 kg.

Motore e gestione elettronica

Il motore tre cilindri da 765cc equipaggia entrambe le versioni, riprendendo le specifiche già utilizzate sulla RS: 130 CV di potenza a 12.000 giri/min e 80 Nm di coppia a 9.500 giri/min. L’unità ha beneficiato degli sviluppi maturati in Moto2 (la serie cadetta della MotoGP), campionato in cui Triumph è fornitore unico dal 2019. Le attività in gara hanno prodotto riscontri significativi, tra cui velocità prossime ai 300 km/h, 76 record sul giro e oltre 1,7 milioni di chilometri percorsi, elementi che confermano la solidità del progetto tecnico.

Triumph Street Triple 765 RX, più orientata alla pista
Ufficio Stampa Triumph
Triumph Street Triple 765 RX riprende la vocazione sportiva della prima RX del 2015

La gestione elettronica comprende ABS Track, ABS con funzione cornering, controllo di trazione e il sistema Triumph Shift Assist per cambi marcia senza frizione. Le impostazioni e le informazioni di guida sono raccolte sul display TFT da 5 pollici, gestito attraverso i comandi al manubrio, che consentono di accedere rapidamente alle modalità e alle funzioni disponibili.

Le differenze tra le due versioni

La Street Triple 765 RX riprende l’impostazione della precedente RX introdotta nel 2015, proponendosi come la configurazione più orientata alla pista all’interno della gamma. La livrea Matt Aluminium Silver abbinata ai dettagli Diablo Red su telaietto e cerchi richiama volutamente l’estetica della prima generazione. Tra gli elementi distintivi figurano la piastra di sterzo lavorata a macchina, il logo RX inciso al laser sul terminale e una sella dedicata, dettagli che definiscono un’impronta più specialistica. Il prezzo parte da 14.395 euro e le prime consegne sono programmate per il primo trimestre del 2026.

La Street Triple Moto2 Edition viene proposta come serie limitata a 1.000 esemplari numerati, con una piastra di sterzo machined che riporta il numero progressivo e con il logo Moto2 visibile anche all’accensione del display TFT. L’allestimento estetico integra pannelli laterali in carbonio, insieme a parafango anteriore, carenatura inferiore e terminale del silenziatore realizzati nello stesso materiale, configurazione pensata per richiamare un ambiente più vicino ai box del mondiale. La colorazione Mineral Grey/Crystal White, abbinata al telaietto posteriore in Triumph Performance Yellow, completa un insieme sviluppato per enfatizzare l’origine sportiva della versione. La disponibilità è prevista da giugno 2026, con un prezzo di 16.195 euro.

Data articolo: Wed, 26 Nov 2025 11:37:36 +0000
News n. 11
Questo modello di Fiat sta conquistando il Brasile

800.000 unità prodotte. Anche senza urla e squilli di tromba, fa rumore il successo della Fiat Nova Strada nel mercato brasiliano. Nei primi dieci mesi dell’anno le immatricolazioni hanno toccato quota 115.346, circa 12.000 in più rispetto allo stesso periodo del 2024, il tassello più recente di una leadership indiscussa da un quinquennio a questa parte. Sul suolo sudamericano, dove i pick-up sono anzitutto degli strumenti di lavoro, la proposta del gruppo Stellantis continua guardare le rivali dall’alto in basso e sembra avere un futuro solido davanti a sé.

Da 25 anni leader nel segmento delle compatte

La Strada attuale nasce nel 2020, ma la storia comincia molto prima, nel 1998. Da 25 anni consecutivi il modello vanta il comando del segmento delle compatte: nessun’altra, in nessun mercato del Sud America, può vantare una simile longevità commerciale. E non si tratta di pura nostalgia per un’auto conosciuta, perché il progetto ha avuto il merito di adattarsi, persino reinventarsi in parallelo ai gusti e alle esigenze del pubblico di riferimento.

Il punto di svolta è ancora fresco, risalendo all’inizio del decennio attuale. Nonostante lo scetticismo iniziale di alcuni, le quattro porte e i cinque posti hanno rafforzato l’appetibilità agli occhi della clientela, alimentata dalle successive mosse, altrettanto riuscite. Onde evitare di apparire retrograda, la Casa ha introdotto nel veicolo componenti elettronici di stabilità, l’infotainment connesso, la compatibilità totale con gli smartphone e dal 2021 il cambio automatico CVT. Liquidato come noioso dagli utenti europei, quest’ultimo elemento ha seminato conquiste in Brasile, emblema di comodità urbana e flotte aziendali più efficienti.

Il debutto del motore Turbo

L’ennesimo passo in avanti è stato compiuto nel 2023, al debutto del motore 200 Flex, il primo turbo del segmento. Con 130 CV disponibili, la Strada ha dimostrato che compatto non significa per forza basico o spompato, fedelmente all’identità di un mezzo funzionale. Nelle versioni Cabine Plus la portata arriva a 720 kg con 1.354 litri di volume utile, in quelle Cabine Dupla si fermano a 650 kg e 844 litri, mentre i 400 kg della capacità di traino sono abbastanza da muovere rimorchi leggeri, attrezzatura agricola o attrezzi da cantiere. Nel cassone si concentra la parte più “seria†del progetto: con dieci punti di ancoraggio e pareti rinforzate, non va in crisi al primo carico pesante.

Frederico Battaglia, vicepresidente dei marchi Fiat e Abarth per il Sud America, ha commentato così il traguardo:

“Raggiungere 800 mila unità in cinque anni conferma il ruolo di protagonista della Nova Strada e il suo status di vettura preferita dai brasiliani”

Non è una storia che vale solo entro i confini brasiliani. Dal 2023 la Strada guida le vendite anche in Uruguay, mercato in cui Fiat la esporta insieme ad altri sbocchi naturali come Paraguay e Argentina, segno che non è la rete locale a sorreggerla, ma il prodotto in sé, studiato per rispondere a esigenze effettive. Mentre in Europa il dibattito su elettrificazione e normative insorge, in Sud America il pensiero è rivolto ad affidabilità e robustezza. La Nova Strada costituisce il mezzo dei lavoratori e i numeri di vendita ne premiano la coerenza.

Data articolo: Wed, 26 Nov 2025 11:17:58 +0000
News n. 12
84enne fermato a 235 km/h a bordo del suo SUV

Il confine tra il piacere di guida e la sconsideratezza pura può essere molto sottile. Sull’A6 un autovelox ha registrato un dato impressionante: 235 km/h in un tratto limitato a 130. Leggendo il dato, le Forze dell’Ordine avranno forse immaginato che al volante ci fosse un ventenne pieno di energia e con la patente appena ottenuta. Invece no, il conducente era un uomo di 84 anni, solamente desideroso di dare libero sfogo a tutta la potenza della sua Porsche Macan da 380 CV. Ebbene sì, l’età non garantisce lucidità o giudizio.

Per i gendarmi non è stato possibile consultare due volte il radar, secondo quanto racconta il posto di comando, la vettura infatti era già svanita all’orizzonte, obbligandoli a una manovra d’inseguimento adrenalinica. Le forze dell’ordine raggiungono l’uomo qualche chilometro più avanti, gli lampeggiano, il SUV rallenta e dalla porta esce un signore ben vestito, pacato nel tono di voce, che sembra non capire la gravità di quanto appena commesso.

La giustificazione

Dai successivi controlli emergono documenti in regola, revisione valida, assicurazione attiva. Se avesse saputo tenere a freno i bollenti spiriti staremmo parlando di un guidatore modello. Alla richiesta di chiarimenti, l’uomo avrebbe rispolverato la scusa più vecchia del mondo: “Non pensavo di andare così forte”. Ma le eventuali tesi di congiura lasciano il tempo che trovano, perché il tachimetro inchioda il signore alle sue responsabilità, a cui si aggiunge il rombo pieno di un V6 biturbo che non invita certo alla meditazione zen.

Le autorità prendono provvedimenti immediati, in osservanza di quanto previsto dal legislatore francese per gli eccessi oltre i 50 km/h: patente ritirata sul posto e veicolo sequestrato, trasferito direttamente in un deposito giudiziario. Respinte sul nascere eventuali richieste di un trattamento favorevole dovuto all’anagrafe, il prossimo capitolo verrà scritto in tribunale, dove all’ottantaquattrenne toccherà spiegare perché abbia trasformato un’arteria nazionale in una pista privata. E lì non basterà la nostalgia dei tempi in cui si guidava liberi come il vento, non “disturbati” da limiti digitali e occhi elettronici.

Il commento degli agenti

Il tono usato dai gendarmi sui social è tutto fuorché neutrale. “Un esempio lampante di totale mancanza di ragione sulle strade francesi, che dimostra come la follia della velocità non abbia età”, scrivono su Facebook, affiancando l’immagine della Macan immobilizzata al carro attrezzi. Non vogliono accanirsi contro il conducente, ma ammoniscono gli automobilisti sui pericoli corsi: un urto a 235 km/h non lascia margini, a prescindere da quanti anni uno abbia.

Il caso è solo l’ultimo episodio di una lunga serie. Che sia in Italia, in Francia o in altre parti del mondo, qualcuno pronto a sfidare la legge (e il buon senso) spunta sempre fuori dal nulla, mettendo l’incolumità degli altri utenti a serio repentaglio. Un déjà-vu inquietante, che apre una discussione: fino a che punto la patente dovrebbe restare un diritto automatico? È sufficiente superare un esame a 18 anni per guidare fino alla fine dei propri giorni? Oppure servirebbero controlli periodici reali, non burocratici, soprattutto quando si tirano fuori dal garage veicoli dalle elevate performance? In Australia hanno già introdotto una patente per le supercar, in Europa al momento calma piatta.

Data articolo: Wed, 26 Nov 2025 10:03:05 +0000
News n. 13
Torino celebra l’arrivo della Fiat 500 Hybrid a Mirafiori, l’appello di Elkann all’Ue

Torino non festeggia spesso. Quando lo fa, qualcosa di molto importante si erge all’orizzonte, come l’arrivo ufficiale della Fiat 500 Hybrid a Mirafiori. Secondo i piani, la realizzazione della nuova citycar ridarà enorme slancio alla produzione locale: entro la fine del 2025 usciranno le prime 6.000 unità e nel marzo 2026 prenderà il via un secondo turno operativo, che porterà a circa 400 nuove assunzioni.

Non tutti la vogliono elettrica

Nel cuore storico dello stabilimento, le hanno dato il benvenuto ministri, istituzioni locali, dirigenti e un discreto gruppo di giornalisti, circa 200 persone. All’ombra della Mole Antonelliana, un territorio storicamente legato all’industria delle quattro ruote, la Casa piemontese dà un segno di vita, e la speranza condivisa da tutti i presenti è che sia l’alba di una nuova era. A riassumere l’importanza specifica del progetto è John Elkann:

“La 500 ibrida è pragmatica. È quella che chiedono i nostri clienti, perché i fatti dimostrano che non tutti la vogliono elettrica”

Il presidente del gruppo coglie, insomma, l’occasione per esortare una mentalità dalle larghe vedute rispetto alle motorizzazioni. Non contraddice gli analisti certi che l’elettrico sia il futuro, ma per il rampollo della famiglia Elkann-Agnelli non esiste un’unica strada da seguire e ci tiene a specificarlo.

Oggi Mirafiori produce, a regime, 100.000 500 Hybrid all’anno, alle quali si sommano 20-25.000 elettriche. Oltre a riportare stabilità industriale, la tiratura stimola la fiducia, parola quasi bandita da un settore protagonista negli ultimi anni di crolli, riconversioni traumatiche e immobilismo. Lo afferma Antonio Filosa, CEO di Stellantis:

“È una promessa mantenuta. Da marzo inizierà il secondo turno e stiamo portando avanti un ricambio generazionale”

Stando alle previsioni, la 500 Hybrid ha il potenziale di restituire vigore al brand, che nei primi dieci mesi del 2025 in Europa ha registrato un calo del 15% con appena 232.000 immatricolazioni all’attivo. Eppure, paradossalmente, Fiat resta ancora il marchio Stellantis più venduto al mondo.

Il rinnovamento della Palazzina

La risalita passa, però, anche da altro. La Palazzina di Mirafiori, 61.000 quadrati e una facciata lunga 200 metri, è oggetto di una ristrutturazione totale e sarà uno dei tre hub del programma grEEn-campus, insieme a Poissy e Rüsselsheim. In un edificio con pannelli fotovoltaici e gestione centralizzata dei consumi, torneranno migliaia di lavoratori dal 2027, come ad affermare che neanche in una fabbrica nata nel 1939 lo sviluppo industriale è slegato all’architettura e alla sostenibilità.

Elkann manda un messaggio alla politica industriale:

“Il mercato non è pronto per il tutto elettrico. L’Europa non può dire ai clienti quali auto comprare. Le regole vanno cambiate per rafforzare il nostro continente come produttore”

Ecco la parte politica dell’evento, quella che rimbalza nei palazzi di Bruxelles, perché tocca il nervo scoperto: oggi nel continente circolano 150 milioni di auto, il 60% con più di dieci anni. Per rinnovare il parco vetture, servono modelli accessibili. E la 500 Hybrid, nelle versioni Hatchback, 3+1 e Cabrio, con gli allestimenti Pop, Icon, La Prima e la serie speciale Torino, è costruita esattamente per quello. Dal successo dell’operazione si potrà capire molto sulle prospettive del marchio e dell’automotive europeo in generale, obbligato ad affrontare sfide sempre più delicate.

Data articolo: Wed, 26 Nov 2025 08:56:03 +0000
News n. 14
L’accessorio che protegge l’auto da truffe e malviventi, ora in offerta Black Friday

Proteggere la propria auto non è mai stato così importante. La strada è un luogo imprevedibile, dove ai pericoli più soliti come incidenti, manovre brusche, tamponamenti distratti, si sommano tentativi di truffe, vandalismi e quei piccoli episodi in cui basta un attimo per ritrovarsi dalla ragione al torto.

Eppure una soluzione semplice, alla portata di tutti e sempre più diffusa, esiste: avere un occhio elettronico sempre vigile. È questo il ruolo delle dashcam, piccole telecamere che registrano ogni istante del viaggio, diventate ormai un vero alleato per chi vuole tutelarsi in ogni situazione. In occasione del Black Friday, due modelli molto apprezzati dagli automobilisti sono in offerta su Amazon, con soluzioni differenti per budget e funzionalità, ma entrambi pensati per aumentare concretamente la sicurezza a bordo.

Come funziona la dashcam

Il principio è semplice: la dashcam si installa sul parabrezza, solitamente vicino allo specchietto retrovisore, così da non intralciare la visuale e garantire un’inquadratura ampia della strada. Una volta accesa, registra in automatico ogni volta che l’auto è in movimento. I modelli più avanzati lavorano anche a vettura spenta, attivandosi grazie al sensore G in caso di urti, tentativi di effrazione o movimenti sospetti attorno al veicolo.

La registrazione avviene a cicli continui: quando la memoria è piena, i file più vecchi vengono sovrascritti. Ma non bisogna temere di perdere qualcosa di importante, perché gli eventi critici (come un impatto) vengono isolati in un archivio protetto. Oggi molte dashcam offrono due modalità di salvataggio: su scheda SD, rapida ed economica, e su cloud, utile soprattutto nei casi più gravi, come furti o danneggiamenti pesanti, perché consente di recuperare le immagini anche se l’auto viene portata via. È una tecnologia semplice, ma che in tanti Paesi è già considerata uno standard per la tutela degli automobilisti, perché permette di fornire prove chiare e immediate in caso di sinistri o truffe.

Protezione completa

Non tutte le dashcam sono uguali: cambiano qualità video, funzioni intelligenti, presenza o meno del display e la possibilità di riprendere anche il retro dell’auto. I modelli 70mai in offerta per il Black Friday, rappresentano un’offerta di fascia alta per due tra le dashcam più apprezzate.

70mai M310: pratica e compatta 

Questo modello è pensato per chi vuole usare una dashcam senza complicazioni. La lente frontale grandangolare cattura un’ampia porzione della strada, la registrazione è costante e include anche la modalità parcheggio, che attiva la videocamera quando rileva movimenti sospetti. L’M310 è ideale per chi vuole spendere il giusto, ma ottenere comunque un importante salto avanti in termini di sicurezza. Le immagini vengono registrate in 2K su SD e possono essere recuperate rapidamente tramite app. Il rapporto qualità/prezzo è uno dei punti più apprezzati da chi l’ha già acquistata, e lo sconto del Black Friday la rende ancora più interessante.

70mai A800SE: qualità 4K e un pacchetto di funzioni professionali

Per chi vuole davvero il massimo, la 70mai A800SE è un modello premium che punta su qualità e precisione. Registra in 4K, garantendo dettagli nitidi anche a distanza, una caratteristica fondamentale in caso di incidenti o necessità di identificare targhe e movimenti sospetti. Il sensore notturno permette riprese molto più chiare rispetto alle dashcam tradizionali, mentre il sensore G registra automaticamente 3 minuti prima e 30 secondi dopo un impatto, salvando il tutto in un archivio protetto.

La A800SE è essere abbinata alla telecamera posteriore per una protezione totale a 360 gradi. Ha anche uno schermo integrato che permette di rivedere subito le scene registrate, senza passare dallo smartphone.

Data articolo: Wed, 26 Nov 2025 07:02:20 +0000
News n. 15
Massa porta la F1 a processo e chiede il Mondiale del 2008

L’Alta Corte di Londra dà ragione a Felipe Massa e respinge l’archiviazione chiesta dalla FIA sul caso che da anni divide i tifosi: il Mondiale 2008, quello deciso all’ultima curva e segnato dal celebre Crashgate di Singapore. Una vicenda che sembrava ormai archiviata, ma che oggi torna a far tremare i piani alti della Formula 1.

Si va a processo

La notizia è clamorosa: la Corte inglese ha stabilito che il caso presentato da Felipe Massa ha basi solide e merita un processo. Tradotto, significa che i giudici hanno riconosciuto la plausibilità della teoria secondo cui FIA, FOM e Bernie Ecclestone avrebbero agito in modo scorretto dopo l’incidente causato volontariamente da Piquet a Singapore, episodio che compromise in maniera decisiva la corsa al titolo. Nella sentenza, lunga 54 pagine, il giudice respinge punto per punto la richiesta di archiviazione sostenuta dalla FIA, confermando che il materiale portato dal team legale di Massa è sufficiente per avviare un procedimento vero e proprio. Il processo che, salvo nuovi colpi di scena, inizierà il prossimo anno.

L’impatto sul mondo della Formula 1 potrebbe essere enorme. Non solo per la portata simbolica ma per i possibili risvolti politici e sportivi. Per la prima volta, infatti, un tribunale civile apre la porta alla possibilità che un Mondiale sia stato influenzato da decisioni prese fuori dalla pista. E in un contesto in cui la FIA è già sotto pressione tra corposi aggiornamenti regolamentari, nuove tecnologie e una Formula 1 sempre più globalizzata, questa riapertura dei casi del 2008 rischia di aprire una ferita che molti pensavano ormai chiusa.

Le parole di Massa

Felipe Massa, da anni convinto di essere stato privato di un titolo, accoglie la decisione con toni soddisfatti e determinati. Le sue dichiarazioni sono un manifesto di rivincita sportiva e personale:

“La Corte ha riconosciuto la solidità del nostro caso e non ha consentito agli imputati di soffocare la verità sul 2008. Quell’incidente deliberato mi è costato un titolo mondiale, e le autorità dell’epoca hanno preferito insabbiare i fatti anziché difendere l’integrità dello sport. Sono più determinato e fiducioso che mai. Quando tutta la verità verrà alla luce, la giustizia sarà fatta: per me, per i brasiliani, per i tifosi, per tutti gli appassionati di motorsport che meritano uno sport leale, e per il futuro stesso della Formula 1â€.

È un messaggio potente, che scava nelle radici emotive di quel Mondiale perso per un soffio, nella gara di casa, con Hamilton campione all’ultima curva di Interlagos.

Niente lettera di ammissioni

La Corte, pur riconoscendo la validità del ricorso, ha escluso però una delle richieste più discusse di Massa: una lettera ufficiale di ammissione dell’insabbiamento da parte della FIA. Secondo il giudice, una simile dichiarazione avrebbe dato l’impressione che un tribunale avrebbe potuto riscrivere la classifica, cosa che avrebbe “violato il diritto della FIA a gestire i propri affariâ€, creando un precedente troppo invasivo nell’autonomia dell’ente federale. Tradotto: il processo si farà, ma senza costringere la Federazione a una confessione formale.

Resta comunque il punto centrale: l’ipotesi che la vittoria del Mondiale 2008 possa essere considerata “compromessa†non è più una calunnia, ma una possibilità concreta. Con, in caso, milioni di risarcimento nei confronti della parte lesa, ovvero Felipe Massa.

Data articolo: Wed, 26 Nov 2025 06:30:48 +0000
News n. 16
Brabus XL 800 Cabrio, esagerazione a cielo aperto

Brabus da anni si diverte a spingere oltre ogni limite ciò che esce da Stoccarda. L’AMG G63 è già un’icona nel mondo dei fuoristrada di lusso, ma per i tedeschi non basta mai. Dopo versioni hyper, widebody, supercar travestite da SUV, oggi arriva qualcosa che non avevamo ancora visto: la Brabus XL 800 Cabrio, un gigantesco fuoristrada scoperto, limitato a soli 50 esemplari e capace di combinare lusso sfacciato, prestazioni da capogiro e una presenza scenica difficile da ripetere. Un esercizio di stile e un progetto folle, ma proprio per questo irresistibile.

Basata sulla Mercedes-AMG G63

Della G63 base, se cosi si può chiamare, non è rimasto molto. Brabus ha messo mano a tutta la vettura, partendo dal telaio, per creare una struttura capace di accogliere il tetto completamente aperto senza perdere rigidità, prestazioni o capacità off-road. Il risultato è un fuoristrada alto fino a 47,9 cm da terra, con carreggiate allargate e passaruota che sembrano scolpiti per sfidare percorsi impossibili. A completare l’opera ci sono gli enormi cerchi Monoblock Z-HD da 22â€, progettati per montare pneumatici all-terrain da 325 mm: delle misure che, su un veicolo cabrio, suonano quasi provocatorie.

Le sospensioni Brabus Ride Control sono completamente regolabili: rigidità e altezza possono essere adattate direttamente dall’abitacolo, trasformando la XL 800 Cabrio da avventuriera del deserto a vacanziera da lungo mare con un semplice tocco. L’anima resta quella del Classe G, certo, ma la carrozzeria, le proporzioni e la filosofia sono radicalmente diverse. Qui siamo davanti a un oggetto volto ad attirare sguardi, dominare terreni ostici e offrire un’esperienza di guida fuori da ogni logica.

Potenza da hypercar

Come da tradizione il lavoro dei tecnici Brabus non si limita mai all’estetica. E infatti sotto il cofano della XL 800 Cabrio si nasconde una versione pesantemente rivista del V8 biturbo da quattro litri AMG. La potenza sale fino a 800 CV e la coppia raggiunge i 1000 Nm, numeri che ricordano più una supercar che un fuoristrada da quasi tre tonnellate. Lo scatto 0-100 km/h richiede appena 4 secondi, mentre la velocità massima è limitata a 240 km/h. Il cambio automatico a nove rapporti può essere gestito anche in manuale attraverso i paddle in fibra di carbonio, regalando un controllo diretto su un motore capace di veri e propri pugni allo stomaco.

Visualizza questo post su Instagram

A coronare il tutto c’è lo scarico sportivo con valvole attive. Chi si siede a bordo può scegliere se girare in modalità “brabus softâ€, relativamente discreta, oppure liberare il lato più selvaggio della XL 800 Cabrio. I terminali laterali, incorniciati da elementi in carbonio con LED rossi, offrono quel tocco di scenografia esagerata che ben si sposa con la filosofia della vettura.

Esperienza a cielo aperto

È forse la parte più sorprendente del progetto: trasformare un’icona del fuoristrada in una cabrio di lusso senza compromessi. L’abitacolo della XL 800 Cabrio è un laboratorio artigianale a quattro ruote, con pelle selezionata in un rosso vivo, audace, rifinito da motivi trapuntati specifici e ampie porzioni di fibra di carbonio a vista. Ogni dettaglio traduce la filosofia Brabus ed è pensato per stupire. Viaggiare senza tetto aggiunge una dimensione nuova a una vettura già incredibile di suo. Il vento, il suono del V8, la vista sul cielo, forse l’unica cosa in grado di sovrastare questo fuoristrada.

Per pochissimi

La Brabus XL 800 Cabrio sarà prodotta in soli 50 esemplari, ognuno realizzato su richiesta con un livello di personalizzazione quasi sartoriale. Il prezzo? A partire da 887.600 euro. Una cifra che per alcuni potrebbe risuonare folle quanto il progetto in sé, ma perfettamente coerente per chi vede nell’automobile un oggetto da collezione, un pezzo unico da esibire, un lusso senza compromessi.

Data articolo: Wed, 26 Nov 2025 06:30:16 +0000
News n. 17
Black Friday Mazda, nuovi modelli a prezzo di saldo

Il Black Friday non è più soltanto l’occasione per cambiare smartphone o mettere le mani su una TV nuova. Da qualche anno, anche il mondo dell’auto si è inserito in questo filone di offerte, e il 2025 non fa eccezione. Tra i marchi più attivi c’è Mazda, che lancia una promozione valida fino al 6 dicembre e che punta a rendere più accessibile gran parte della gamma, grazie a sconti extra e finanziamenti agevolati.

Un’iniziativa che arriva in un momento particolarmente sensibile per il settore: tra rincari generalizzati, crisi delle materie prime e una domanda ancora fragile sulle elettriche, ogni incentivo potrebbe fare la differenza. Mazda lo sa bene e si presenta al Black Friday con un pacchetto di vantaggi extra che si somma alle offerte già in corso.

I dettagli dell’offerta

L’arma principale di Mazda per questo Black Friday è un extra sconto fino a 1.500 euro, cumulabile con tutte le promozioni, inclusi ecoincentivi. Non solo: per chi sceglie il finanziamento tramite la formula ufficiale della casa, arriva anche un minitasso del 3,99% (TAEG 5,72%). L’idea è semplice: abbattere la barriera d’ingresso per chi vuole acquistare un modello nuovo, sia esso a benzina, ibrido o plug-in, senza dover affrontare subito un esborso impegnativo o finanziamenti pesanti. Gli extra bonus Mazda si sommano inoltre agli incentivi governativi, ancora disponibili per alcune categorie di vetture a basse emissioni.

Il risultato è una combinazione che, sulla carta, permette di configurare un’auto nuova con un risparmio complessivo significativo, soprattutto su alcuni modelli chiave della gamma.

Le vetture coinvolte

Mazda ha deciso di non limitare la promozione a un paio di modelli, ma di estenderla a gran parte della sua gamma. In totale parliamo di otto vetture, ognuna con la propria tecnologia e il proprio target di pubblico.

  • Mazda2 Hybrid: la citycar più efficiente della famiglia, nata dalla collaborazione con Toyota, resta una delle scelte più logiche per chi vive in città e ha bisogno di contenere consumi e costi di gestione. Il sistema ibrido full la rende particolarmente appetibile per chi fa tanta guida urbana;
  • Mazda CX-30: un crossover che in Italia continua a piacere per equilibrio, qualità degli interni e motori mild hybrid. Con gli sconti, la CX-30 entra in una fascia in cui diventa una reale alternativa ai marchi più diffusi;
  • Nuova Mazda6e: è il modello che segna l’evoluzione tecnologica del marchio, con un approccio in pieno stile Mazda: elettrico sì, ma senza stravolgere il piacere di guida. La promozione è interessante perché permette di abbassare il prezzo d’ingresso di un segmento premium;
  • Mazda CX-60 2025: il grande SUV ibrido plug-in della casa di Hiroshima è uno dei modelli più ambiziosi del marchio. Tra motori potenti, trazione integrale e qualità percepita elevata, la CX-60 è pensata per chi cerca spazio e comfort. Gli sconti aiutano a renderla competitiva in un segmento dove la concorrenza è molto agguerrita;
  • Mazda CX-80: l’ammiraglia familiare, pensata per chi ha bisogno di sette posti veri. Qui il vantaggio del Black Friday può incidere in modo significativo, soprattutto per chi valuta la versione plug-in, generalmente più costosa;
  • Mazda MX-5: la regina delle spider leggere, una vera icona del marchio. Vederla tra i modelli in promo fa decisamente piacere: la MX-5 per molti è un sogno accessibile. Uno sconto extra può essere la spinta definitiva per chi la desiderava da tempo;
  • Mazda MX-30 R-EV: la più originale della famiglia: elettrica con range extender rotativo Wankel Una soluzione tecnica unica nel suo genere, che punta a combinare emissioni ridotte e libertà di movimento. Il Black Friday la rende più competitiva in un mercato che guarda alle EV con sempre maggiore attenzione, ma anche preoccupazione.
Data articolo: Tue, 25 Nov 2025 15:34:32 +0000
News n. 18
Genesis svela la supercar del futuro

Genesis corre veloce verso una nuova identità. A oltre dieci anni dall’uscita dall’orbita Hyundai e dalla nascita del suo marchio lusso, la casa coreana accelera ora anche sul fronte delle alte prestazioni. Il primo passo concreto arriva dal Magma GT Concept, una supercar che anticipa il linguaggio stilistico e la filosofia del nuovo sotto-brand sportivo “Magmaâ€, pensato per segnare un salto di qualità e portare il costruttore direttamente nell’arena dei grandi nomi delle performance.

Magma GT Concept: il design

Il nuovo concept è, prima di tutto, una dimostrazione delle qualità stilistiche del progetto. La Magma GT Concept reinterpreta i codici Genesis in chiave radicalmente più aggressiva, mantenendo però quella pulizia delle linee che da anni distingue il marchio. Il risultato è una gran turismo moderna, scolpita, in cui ogni superficie sembra lavorata per fondere eleganza e dinamicità.

Il frontale presenta l’ormai iconico design a doppia linea luminosa, una firma visiva che corre anche dietro, avvolgendo la coda con una continuità grafica diventata tratto distintivo della casa. L’intera silhouette affonda le radici nel mondo delle Gran Turismo tradizionali, ma è altrettanto evidente l’ispirazione alle hypercar moderne, soprattutto nella parte posteriore. Qui, volumi corti, diffusore massiccio e superfici tese creano un mix visivo che richiama la concorrenza europea.

Il Chief Creative Officer, Luc Donckerwolke, ha descritto il concept come “il culmine della nostra visione prestazionale e un simbolo dell’impegno verso una vera capacità motorsportâ€. Una dichiarazione che lascia poco spazio ai dubbi: Genesis vuole giocare un ruolo importante anche nel mondo delle supercar, e Magma GT è il manifesto perfetto.

Visualizza questo post su Instagram

Verso il Motorsport

Il debutto del marchio Magma non sarà solo una dichiarazione stilistica. Genesis ha infatti confermato la propria intenzione di entrare ufficialmente nelle competizioni ad alto livello già nel corso del prossimo anno. Una scelta ambiziosa, che testimonia la volontà di misurarsi con i nomi più importanti del panorama mondiale. Il costruttore coreano prenderà parte sia al FIA WEC – il campionato endurance che include La 24 Ore di Le Mans – sia all’IMSA, l’equivalente americano che ospita la celebre 24 Ore di Daytona. È un salto enorme per un marchio che, fino a oggi, si era posizionato principalmente come alternativa premium ai marchi tedeschi.

E non è tutto: Genesis ha già annunciato che nel futuro la Magma GT Concept darà vita a un’auto da competizione omologata per la categoria GT3, una delle più affollate e rilevanti del motorsport globale. Un progetto che richiede know-how tecnico, capacità industriale e investimenti importanti; la conferma che il brand sportivo non sarà un semplice esercizio di marketing e design, ma una vera piattaforma prestazionale. Se la Magma GT Concept rappresenta il futuro in chiave estetica, la sua derivata GT3 sarà l’esordio sul campo, pronta a confrontarsi con Porsche, Ferrari, Lamborghini, Aston Martin e tutte le protagoniste del mondo GT.

Genesis vuole diventare un marchio globale ad alte prestazioni, con una linea dedicata, un design distintivo e un programma motorsport strutturato. Magma GT Concept è solo l’inizio, ma un inizio che promette di accendere un nuovo capitolo per la casa coreana. E se queste sono le premesse, il mondo delle supercar potrebbe presto avere una nuova protagonista.

Data articolo: Tue, 25 Nov 2025 14:44:38 +0000
News n. 19
Bajaj prende il controllo totale di KTM, chiusa l’operazione che evita la bancarotta

Bajaj Auto ha completato l’operazione che le assegna il controllo totale del gruppo KTM, in seguito alla crisi finanziaria che aveva portato il marchio di Mattighofen a sfiorare la bancarotta. L’intervento coinvolge la precedente Pierer Bajaj AG, destinata a riorganizzarsi sotto la nuova denominazione Bajaj Auto International Holdings AG, e consolida la struttura che comprende anche i marchi Husqvarna e Gas Gas. L’accordo, sostenuto da circa 800 milioni di euro impiegati già lo scorso maggio per estinguere i debiti e riavviare la produzione, ridisegna gli assetti di Pierer Mobility AG e trasferisce la quota di maggioranza a Bajaj Auto International Holdings BV. Il nuovo assetto mira a stabilizzare le catene di fornitura e a favorire un recupero dei volumi produttivi, con i primi segnali attesi entro la fine del 2025.

Il nuovo assetto societario di Bajaj e KTM

Bajaj Auto International Holdings B.V., la controllata olandese del gruppo indiano, ha esercitato le opzioni di acquisto concordate a maggio con Pierer Industrie AG, rilevando prima una quota di 26.000 azioni e, successivamente, le restanti partecipazioni, fino ad acquisire il 50,1% di Pierer Bajaj AG. Questa operazione consente alla società di controllare indirettamente il 74,9% di Pierer Mobility AG, holding cui fanno capo KTM, Husqvarna Motorcycles, Gas Gas, KTM Racing e una partecipazione del 50% nello studio di design Kiska. Il via libera della Commissione Europea, arrivato il 10 novembre, ha concluso un processo che ha definitivamente trasferito il baricentro decisionale verso Bajaj, già tra i principali produttori motociclistici globali.

Parallelamente alla chiusura dell’acquisizione, l’assemblea straordinaria ha approvato la trasformazione di Pierer Mobility AG in Bajaj Mobility AG, un passaggio che segna l’avvio formale della nuova governance. Anche Pierer Bajaj AG assumerà la denominazione Bajaj Auto International Holdings AG, uniformando la struttura societaria alla nuova configurazione. Il Consiglio di Sorveglianza è stato rinnovato con l’ingresso di Pradeep Shrivastava, Direttore Esecutivo di Bajaj Auto, e dell’avvocato Wolf Gordian Hauser, che affiancano Dinesh Thapar e Srinivasan Ravikumar. Le modifiche istituzionali puntano a consolidare l’integrazione tra le attività europee del gruppo e la strategia industriale definita da Bajaj.

Una collaborazione lunga quasi vent’anni

Il rapporto tra Bajaj Auto e KTM affonda le radici nel 2007, anno in cui i due gruppi avviarono una collaborazione industriale centrata sulla produzione di moto di piccola cilindrata destinati al mercato globale. Da questa sinergia sono nati modelli come Duke 390 e RC 390, che hanno contribuito alla diffusione internazionale del marchio di Mattighofen. Nel maggio 2025, quando la situazione finanziaria di KTM ha raggiunto un punto critico, Bajaj è intervenuta con un’iniezione di 800 milioni di euro che ha permesso di garantire continuità operativa e di evitare un ulteriore deterioramento delle attività produttive e commerciali.

L’intervento ha rafforzato una partnership già consolidata e ha segnato l’avvio di un processo che ha portato alla successiva acquisizione. L’accordo di call option annunciato il 22 maggio 2025 prevedeva originariamente una finestra operativa fino al maggio 2026, ma la chiusura è avvenuta in soli sei mesi, una volta ottenute le autorizzazioni regolamentari. In questo contesto, l’amministratore delegato Gottfried Neumeister ha sottolineato come la presenza di Bajaj come casa madre rappresenti un supporto industriale stabile e competente, evidenziando una complementarità tra le capacità produttive del gruppo indiano e l’esperienza tecnica maturata da KTM, che punta a rilanciare il marchio nel segmento globale.

KTM rimarrà austriaca?

Il cambio ai vertici societari ha sollevato interrogativi sul futuro dell’identità di KTM, ma la dirigenza ha chiarito fin da subito la volontà di preservare il carattere storico del marchio. Il CEO Gottfried Neumeister ha ribadito che KTM resterà un’azienda austriaca con un management indipendente, mantenendo un ruolo centrale nelle attività di ricerca e sviluppo, nel design e nella qualità del prodotto. Mattighofen continuerà a rappresentare il fulcro tecnico e culturale del gruppo, con i reparti ingegneristici e il settore racing impegnati a portare avanti la filosofia “Ready to Race” che ha definito l’evoluzione del marchio negli ultimi decenni.

Neumeister ha inoltre sottolineato come le competenze industriali di Bajaj e l’esperienza maturata da KTM nel segmento premium siano complementari, creando un quadro che punta a rafforzare competitività e capacità di innovazione. Dal settembre 2025, la struttura dirigenziale si è ampliata con la nomina di Petra Preining come Chief Financial Officer, che affianca Neumeister e la Chief Legal Officer Verena Schneglberger-Grossmann. L’obiettivo della nuova configurazione manageriale è garantire continuità nelle strategie di sviluppo e accompagnare il marchio in una fase di rilancio sostenuta da investimenti stabili e da un assetto organizzativo più solido.

Riduzione delle scorte e nuove prospettive commerciali

Con il nuovo assetto societario ormai consolidato, KTM può concentrarsi sulle attività di rilancio annunciate dal management. Secondo Neumeister, la fase di svolta è già in corso e i progressi riguardano sia la ristrutturazione interna sia le misure di contenimento dei costi. Parallelamente, è stato avviato un percorso volto ad ampliare la base clienti, con iniziative rivolte sia ai mercati consolidati sia ai nuovi segmenti commerciali. L’obiettivo è ripristinare una certa stabilità nei volumi e migliorare la pianificazione tra produzione e distribuzione, attraverso un dialogo più stretto con la rete dei concessionari e degli importatori.

I dati elaborati dal gruppo riflettono un cauto ottimismo: nella seconda metà del 2025 è atteso un incremento significativo delle vendite verso dealer e importatori rispetto all’anno precedente, mentre la riduzione delle scorte globali procede più rapidamente del previsto. Entro la fine dell’anno, l’inventario dovrebbe diminuire di circa 110.000 motociclette, contribuendo a evitare accumuli che in passato hanno appesantito la gestione commerciale. Il rilancio coinvolge anche i marchi Husqvarna e Gas Gas, insieme ai componenti WP e ai progetti legati alla mobilità elettrica, con l’obiettivo di consolidare la posizione del gruppo nel segmento premium europeo grazie alla stabilità finanziaria garantita da Bajaj Auto.

Il profilo industriale di Bajaj Auto

Bajaj Auto occupa una posizione di primo piano nell’industria motociclistica globale ed è uno dei cinque maggiori produttori al mondo, oltre a detenere la leadership internazionale nel settore dei veicoli a tre ruote. La sua presenza commerciale si estende in oltre 100 paesi e rappresenta una componente strutturale dell’export indiano: metà delle esportazioni di due e tre ruote del subcontinente proviene infatti dai suoi stabilimenti.  La struttura industriale di Bajaj Auto poggia su un comparto tecnico esteso e specializzato, con oltre 1.500 ingegneri impiegati nel centro di ricerca e sviluppo di Pune, supportato da studi di design in Spagna e Thailandia. Il gruppo dispone inoltre di impianti certificati secondo gli standard TPM e ha avviato un nuovo sito produttivo in Brasile per rafforzare la presenza nei mercati sudamericani.

Data articolo: Tue, 25 Nov 2025 12:07:31 +0000
News n. 20
F1, GP Qatar: orari di gara e Sprint Race in TV e streaming

La sfida tra Norris, Piastri e Verstappen prenderà una svolta risolutiva sul tracciato di Lusail. Non sarà il circuito più spettacolare del mondo, ma in questa fase di campionato indirizzerà la contesa in una direzione o nell’altra. La pressione sarà tutta sul leader inglese della McLaren che, dopo la squalifica subita a Las Vegas, inizierà a sentire il fiato sul collo del quattro volte iridato Max Verstappen.

Il figlio d’arte di Jos è stato impeccabile nel Nevada, sfruttando le debolezze di Norris, incapace in Curva-1 di tenersi stretta la prima posizione. Il numero 4 non ha responsabilità in merito al problema di usura del plank che ha portato al doppio zero per la sua squadra e ha riaperto la sfida per la corona. Il team di Woking ha deciso di non fare ricorso, reo di un errore che potrebbe costare caro. La classifica vede Verstappen e Piastri a quota 366, a -24 da Norris.

Le caratteristiche del tracciato

Il Qatar ha fatto il suo esordio nel calendario nel 2021. In quell’occasione Lewis Hamilton, in piena crisi ora con la Ferrari, si aggiudicò il Gran Premio che tenne vive le sue speranze mondiali. La sfida di Lusail è rientrata nel calendario nel 2023 con un contratto decennale. Le ultime due edizioni sono state vinte da Max Verstappen, mentre Oscar Piastri conquistò la SR nel 2024 davanti al compagno di squadra della McLaren Lando Norris e al pilota della Mercedes George Russell.

La gara si disputa in notturna e darà a Norris la chance di chiudere i giochi per il titolo, ma anche di vederli riaprire definitivamente in vista dell’ultimo round di Abu Dhabi. Max Verstappen è in grado di gestire meglio la tensione, grazie alla sua esperienza, e non avrà nulla da perdere. Il tracciato misura 5.419 metri, mentre il rettilineo più lungo è di 1.068 metri. Il circuito è circondato da erba artificiale per limitare l’afflusso di sabbia dal vicino deserto. Le curve sono 16 (10 destra e 6 a sinistra) e ci sarà una sola zona DRS. Sarà un esame di maturità anche per Piastri, reduce da una serie di risultati negativi. Al venerdì, dopo l’unico turno di prove libere, andrà in scena la Sprint Qualifying, che andrà a delineare la griglia di partenza della Sprint Race.

Il sabato sarà caratterizzato dalla sfida breve e poi dalle qualifiche. Potrebbero inserirsi anche i piloti della Stella a tre punte, George Russell e Kimi Antonelli, e i ferraristi nella bagarre. Leclerc ed Hamilton hanno sofferto a Las Vegas. La lotta per il secondo posto nel mondiale costruttori, tra Mercedes, Red Bull e Ferrari è più viva che mai. Non sono previste precipitazioni durante il weekend, con un termometro che oscillerà intorno ai 28°C nel momento in cui scenderanno in pista le monoposto.

Gli orari TV per seguire l’evento

Il Gran Premio del Qatar verrà trasmesso in diretta integrale da Sky Sport sul canale Sky Sport F1 (anche in mobilità su SkyGo) e in streaming su NOW. Sono previsti 57 giri. TV8 offrirà in differita l’evento. Di seguito gli orari dettagliati delle trasmissioni di Sky Sport:

Venerdì 28 novembre

  • Prove Libere 1: ore 14:30 – 15:30
  • Sprint Qualifying: ore 18:30 – 19:30 (differita su TV8 con orari da definire)

Sabato 29 novembre

  • Sprint Race: ore 15:00 – 16:00 (differita su TV8 alle 17:00)
  • Qualifiche: ore 19:00 – 20:00 (differita su TV8 con orari da definire)

Domenica 30 novembre

  • Gara: ore 17:00 (differita su TV8 con orari da definire)
Data articolo: Tue, 25 Nov 2025 11:53:20 +0000
News n. 21
Jorge Lorenzo torna in MotoGP, sarà il performance coach di Vinales

La classe regina riabbraccia uno dei più talentuosi campioni di tutti i tempi. Jorge Lorenzo è pronto a stupire ancora al fianco del connazionale Vinales in una nuova avventura professionale. Il maiorchino, dopo essere diventato una leggenda e aver commentato in TV le gesta dei suoi colleghi per anni, proverà a portare ai massimi livelli il rider della KTM, uno dei più promettenti in griglia.

Il percorso del pilota motociclistico spagnolo, vincitore del campionato del mondo della Moto3 nel 2013, è stato strano. Lo scorso anno Vinales è diventato il primo centauro nella storia della top class ad avere vinto Gran Premi con tre diverse squadre (Suzuki, Yamaha e Aprilia), ma non è mai riuscito a imporsi in nessuna di queste compagini. Quando ha debuttato a soli 20 anni in MotoGP in sella alla Suzuki sembrava un predestinato, uno alla Rossi e alla Marquez per intenderci. Al suo secondo anno nella classe regina riuscì ad arrivare quarto in graduatoria, nonostante in pista vi fossero i migliori, Jorge Lorenzo compreso.

La collaborazione che nessuno si aspettava

Vinales è arrivato in due occasioni, ai tempi della Yamaha, al terzo posto della classifica nel 2017 e nel 2019. Con l’infortunio di Jerez de la Frontera di Marc Marquez nel 2020 sarebbe dovuto essere, insieme a Dovizioso, uno dei pretendenti alla corona. Partì bene, come suo solito, ma poi si perse nel corso della stagione, sprecando la possibilità di vincere un titolo alla portata. Fu surclassato da Morbidelli, primo storico allievo dell’Academy VR46, in sella alla Yamaha M1 del team satellite. Quel mondiale alla fine andò al connazionale Mir, acuendo il rimpianto di Vinales. La stagione successiva si aprì con il trionfo in Qatar e il misfatto che portò al licenziamento della Yamaha e al successivo passaggio in Aprilia. Stagioni opache e risultati non all’altezza lo hanno spedito nel team Tech3 di KTM, al fianco di Enea Bastianini.

Cosa potrà offrire Jorge Lorenzo a Vinales? Il maiorchino lavorerà a fianco di Vinales in tre aeree chiave. Nel post pubblicato su Instagram è emerso che sul pilota della KTM ci sarà una preparazione fisica e atletica su misura, con particolare attenzione alla routine, all’allenamento e al recupero. Il coaching strategico, finalizzato alla gestione della pressione e del rischio, alla costanza in gara e al processo decisionale nei momenti critici, metterà a disposizione la sua esperienza con uno sviluppo tecnico-sportivo, rafforzando l’analisi e la pianificazione. La collaborazione sarà supportata da un team coordinato da Lorenzo per offrire nel medio e lungo termine un supporto tangibile.

Visualizza questo post su Instagram

L’annuncio dei piloti

Vinales ha 30 anni e può ancora avere un futuro radioso davanti a sé. La KTM nelle mani di Acosta si è rivelata competitiva nell’ultima parte del campionato 2025. L’enfant prodige ha persino scavalcato al fotofinish, nel GP di Valencia, Pecco Bagnaia. Ci sono buone basi per migliorare e Vinales ne è consapevole:

“Avere Jorge con noi in questo percorso è una grande opportunità per imparare e migliorare sotto ogni aspetto. La sua esperienza e la sua prospettiva esterna ci aiuteranno a fare passi avanti con sicurezza. Inizio questa nuova fase con grande motivazione ed entusiasmo”.

Jorge Lorenzo, dopo le esperienze con Yamaha, Ducati e Honda, sarà al fianco del connazionale che si è posto l’obiettivo di riportare in alto il costruttore austriaco. L’ex rivale di Valentino Rossi ha dichiarato:

“Maverick ha sempre avuto un talento naturale e una grande velocità. Il mio ruolo è quello di accompagnarlo e condividere la mia esperienza e le mie conoscenze per aiutarlo a raggiungere la sua versione migliore. Credo fermamente che se miglioreremo in ciascuna delle aree chiave, il successo sarà inevitabile“.

Data articolo: Tue, 25 Nov 2025 10:39:25 +0000
News n. 22
Spia olio motore che lampeggia, cosa significa

Quando si accende la spia rossa a forma di ampolla dell’olio, è normale che scatti subito l’allarme. Ti chiedi immediatamente: “Posso proseguire o ho già fatto danni gravi al motore?”. Prima di farti prendere dal panico, però, fermati a guardare bene “cosa fa” quella spia. C’è una grossa differenza tra una luce fissa e una intermittente. Vediamo come capire se è sicuro raggiungere l’officina sulle tue ruote o se è necessario fermarsi subito per evitare di peggiorare la situazione.

È sicuro proseguire fino all’officina?

Prima di analizzare le cause, rispondiamo alla domanda più urgente: “posso guidare?”. La spia dell’olio non è li per caso, ma segnala un problema al sistema di lubrificazione del motore. Che si tratti di una sciocchezza, come un falso contatto, o di un guasto più serio, non va sottovalutata. Puoi raggiungere il tuo meccanico a velocità moderata, ma solo se rispetti rigorosamente queste condizioni:

  • il livello dell’olio è corretto: hai controllato l’astina ed è tra il minimo e il massimo;
  • la spia ora è spenta: si è accesa solo per un attimo e adesso è sparita e non appare durante la marcia;
  • nessuna segnalazione: avvertimenti come “pressione olio insufficienteâ€;
  • nessun rumore anomalo: il motore “gira” come sempre, senza ticchettii o battiti metallici;
  • niente fumo o odori: non vedi del fumo dallo scarico e non senti un odore di olio bruciato.

Se manca anche solo una di queste conferme, il rischio è troppo alto. Fermati subito e chiama il carro attrezzi. Meglio un controllo in più che dover sostituire il motore.

Possibili cause

Per capire cosa sta succedendo realmente al motore, dobbiamo osservare attentamente il comportamento della spia. Non tutte le segnalazioni sono uguali. Il modo in cui la luce appare e scompare è l’indizio fondamentale, ci permette di stabilire la possibile causa. In officina mi si presentano solitamente tre scenari:

  1. la spia va e viene: è il caso tipico. Se la luce compare brevemente in curva, frenata o sui dossi per poi sparire, quasi sempre la causa è il livello dell’olio basso. Se invece la spia “tremola†al minimo (es. al semaforo) e si spegne accelerando, molto spesso indica un pescante ostruito da residui o un olio deteriorato e denso;
  2. lampeggia regolarmente: attenzione a non confondersi. Su molte vetture diesel (specialmente i motori Fiat), un lampeggio ritmico della spia spesso non indica un calo di pressione, ma segnala l’olio degradato. La centralina ti avvisa che ha perso le sue proprietà a causa delle rigenerazioni del filtro antiparticolato e va sostituito al più presto per non danneggiare la meccanica del motore;
  3. rimane fissa: questa situazione è la più critica. Se la luce si accende e resta fissa, significa che la pressione è insufficiente o assente. In alcuni casi ho riscontrato sensori pressione olio difettosi. Nei casi più gravi, quando si sentono battiti o rumori metallici, il problema potrebbe essere la pompa dell’olio o i componenti del motore troppo usurati. In queste condizioni non ci sono dubbi: fermati immediatamente.

I consigli del meccanico

Per prevenire e proteggere il motore nel tempo, ecco alcune azioni che puoi fare:

  • controlla il livello olio: è l’operazione più importante che puoi fare in autonomia. Fermati in piano, aspetta qualche minuto che l’olio scenda nella coppa e verifica l’astina. Se il livello è basso, rabbocca subito con l’olio corretto;
  • non sottovalutare la manutenzione: se la spia va e viene al minimo dei giri, probabilmente il motore è sporco internamente. Rispettare i cambi olio regolari evita la formazione di quelle morchie che intasano il pescante e compromettono la pressione nel tempo.
Data articolo: Tue, 25 Nov 2025 10:15:10 +0000
News n. 23
Team Radio GP Las Vegas: Hamilton non capisce la strategia Ferrari

Una sessione classificatoria terribile per la Ferrari, dove l’impegno enorme del monegasco non è servito a molto. Charles riesce a raggiungere la Q3 con estrema fatica, cercando di massimizzare il rendimento della sua SF-25. Purtroppo la vettura non ne vuole sapere di stare in pista nella giusta maniera, in quanto, malgrado gli sforzi estremi, le gomme non si accendono: uno dei tanti difetti della monoposto italiana.

Leclerc non la prende bene. Non si capacita del perché, rispetto al resto delle vetture, su fondo bagnato le sue coperture non funzionino. Un’aderenza pessima che non gli consente di spingere e ottenere dei riscontri cronometrici all’altezza. Questione che poi andrà a ribadire davanti ai microfoni, sottolineando che nei sette anni in Ferrari non ha mai avuto una vettura che abbia funzionato sull’acqua.

  • Charles Leclerc: “In che posizione abbiamo chiuso?â€
  • Bryan Bozzi: “Siamo in nona posizione, Charles.â€
  • Charles Leclerc: “Mio Dio… è imbarazzante. Incredibilmente imbarazzante. Cao. Non mi so davvero spiegare come possiamo avere un passo del genere. Avevamo zero grip… non avevamo un cao di grip.â€

Il messaggio motivazionale di Hamilton

Il rapporto con i media del britannico è piuttosto schietto. Non ci sono giri di parole o chissà quali storie per nascondere le verità. Si mostra per lo stato d’animo che sta vivendo, Lewis, spesso affranto e deluso da quello che succede. Ma il suo comportamento in macchina è ben diverso. È infatti difficile sentire messaggi del genere a bordo della sua SF-25. L’esempio arriva dopo la tremenda qualifica di Las Vegas, la peggiore della sua carriera.

  • Lewis Hamilton: “Ragazzi, non dobbiamo abbatterci: per ogni sfida che abbiamo c’è sempre un’opportunità da sfruttare. Vediamola come una battaglia. State sicuri che farò del mio meglio. Cercate di essere comprensivi e fornitemi tutto il supporto del caso.â€
  • Riccardo Adami: “Certo Lewis, abbiamo capito. Faremo una buona gara.â€

La presa di coscienza di Russell

Al giro 32 George Russell si rende conto che la McLaren di Norris è molto più veloce. Dopo una partenza al rallentatore, Lando inizia la sua rimonta nel secondo stint con gomme Hard. La prudenza su di una pista del genere non è mai troppa, specie considerando la vicinanza dei muretti. Anche per questo, nutrendo l’obiettivo secondo posto nei costruttori, il pilota inglese chiarisce la strategia che userà nella lotta con il connazionale.

  • George Russell: “So bene quanto sia veloce Lando Norris. Farò tutto quello che posso per difendermi dal suo attacco, ma di sicuro non farò nessuna follia per difendermi. Non farò qualcosa di stupido o rischioso che possa mettere in pericolo il mio podio.â€
  • Marcus Dudley: “Ok amico, pensiamo sia la cosa giusta.â€

Kimi: la penalità incompresa durante la gara

Sotto ogni vettura di Formula 1 è piazzato un sensore collegato con la direzione gara, elemento che viene utilizzato per confermare che la partenza di un’auto sia regolare. Basta un movimento quasi impercettibile per farlo scattare. Evidentemente, benché il bolognese non ne abbia tratto vantaggio, c’è stato un piccolo “gesto” della W16 prima del semaforo verde che ha fatto scattare il sensore. Serve più attenzione.

  • Peter Bonnington: “Kimi… abbiamo una sanzione di 5 secondi in gara per una partenza anticipata.â€
  • Kimi Antonelli: “Cosa??? Ma perché?â€
  • Peter Bonnington: “Non lo abbiamo capito, Kimi, resta il fatto che siamo sotto investigazione da parte degli steward.â€

Hamilton chiede chiarimenti sulla strategia Ferrari

Alla bandiera a scacchi Hamilton non capisce il risultato finale. Era convinto che la sua vettura potesse arrivare più in alto vedendo il passo mantenuto, e soprattutto gli quadra come Antonelli, partito alle sue spalle, sia arrivato quarto (poi terzo per la penalità McLaren). Adami spiega che dovranno studiare i dati prima di pronunciarsi, anticipando che Kimi ha messo in piazza un’amministrazione della mescola davvero super.

  • Riccardo Adami: “Abbiamo chiuso in decima posizione, Lewis.â€
  • Lewis Hamilton: “Cosa è successo con la strategia? Come è possibile che ho chiuso in decima posizione? La vettura sembrava andare molto bene ad un certo punto.â€
  • Riccardo Adami: “Eh sì… dobbiamo cercare di capire con le analisi cosa sia successo durante la seconda parte di gara. Magari era il bilanciamento, oppure la monoposto in generale.â€
  • Lewis Hamilton: “Scusate… ma la Mercedes di Antonelli come è riuscita ad arrivare così in alto visto che in partenza era dietro di me?â€
  • Riccardo Adami: “Hanno effettuato una sosta all’inizio della corsa e sono riusciti a tagliare il traguardo con un unico cambio gomme. Hanno mostrato una gestione gomme decisamente superiore.â€
Data articolo: Tue, 25 Nov 2025 09:47:08 +0000
News n. 24
L’accessorio che può salvarti la patente, ora in sconto per il Black Friday

I controlli sull’alcol alla guida sono ormai una costante delle nostre strade e basta un bicchiere in più per trovarsi dalla parte sbagliata della legge. Le sanzioni sono pesanti, la sospensione della patente è dietro l’angolo, e i tempi per riaverla non sono certo brevi. In tutto questo, però, c’è un accessorio semplice che può fare la differenza: l’etilometro portatile. E proprio in questi giorni è in forte sconto su Amazon per il Black Friday, diventando una di quelle offerte che vale la pena prendere al volo.

Avere un etilometro personale a portata di mano non significa cercare scappatoie o sfidare le regole: al contrario, è il modo più responsabile per capire davvero il proprio stato e decidere se mettersi alla guida oppure no. Perché l’alcol non si percepisce sempre allo stesso modo, e sentirsi in grado di guidare non vuol dire esserlo davvero. Un dispositivo del genere permette di togliersi ogni dubbio prima di girare la chiave, evitando disattenzioni che possono distruggere una vita intera.

Ti salva la patente

Ogni anno migliaia di patenti vengono ritirate per guida in stato d’ebbrezza, spesso per valori non così lontani dal limite consentito. Basta una cena abbondante, due bicchieri bevuti in fretta, o un aperitivo che si prolunga, e ci si ritrova – spesso inconsapevolmente – sopra la soglia. Avere un etilometro in macchina cambia completamente la situazione. Prima di accendere l’auto, si può fare un test in pochi secondi e sapere qual è il livello di alcol nel sangue con un margine di errore minimo, senza interpretazioni soggettive, senza sensazioni, senza rischi inutili.

La precisione del test

Molti dei dispositivi economici presenti sul mercato si basano su sensori a semiconduttori. Funzionano, ma non sono particolarmente precisi e possono dare margini di errore piuttosto ampi, soprattutto dopo un certo periodo di utilizzo. Le pattuglie, invece, utilizzano pre-test dotati di sensore elettrochimico, un tipo di tecnologia più affidabile, stabile e molto più accurata. Ed è proprio ciò che distingue l’etilometro Ace Q: utilizza un sensore elettrochimico, lo stesso principio dei pre-test delle forze dell’ordine. Questo permette di ottenere risultati precisi, affidabili e soprattutto coerenti tra una misurazione e l’altra.

La qualità costruttiva e la precisione di un prodotto fatto in Germania, la praticità di un display Oled e una calibrazione effettuata appena prima della spedizione, vengono scontati del 41% rispetto al prezzo di listino, che grazie al Black Friday scende a 79 euro, una cifra particolarmente interessante per un dispositivo su cui poter fare affidamento quando conta.

Come funziona

Utilizzare l’etilometro è estremamente semplice, ed è stato progettato per essere intuitivo anche per chi non ha mai usato un dispositivo del genere. Basta soffiare nel bocchino per circa cinque secondi, mantenendo un flusso continuo d’aria, proprio come quando si fischia. Il dispositivo rileva automaticamente il campione d’aria e, quando il test è completato, si avverte un piccolo clic interno seguito dalla visualizzazione del risultato sul display. Il valore appare immediatamente in modo chiaro e leggibile, senza bisogno di interpretazioni. Oltre a misurare il tasso alcolemico, il dispositivo memorizza anche i test precedenti, utile per capire la velocità con cui il corpo smaltisce l’alcol nel tempo.

In un periodo dell’anno in cui le offerte si moltiplicano, trovare un prodotto davvero utile e affidabile non è sempre scontato. L’etilometro portatile in sconto, però, rientra pienamente in quella categoria di acquisti intelligenti: piccolo, pratico, preciso e capace di evitare problemi enormi.

Data articolo: Tue, 25 Nov 2025 09:44:16 +0000
News n. 25
Nuovo Trafic Van E-Tech Electric, Renault sbaraglia la concorrenza

Sono trascorsi sei mesi dall’unveiling, in Inghilterra, della nuova generazione di veicoli commerciali compatti 100% elettrici del marchio della Losanga. Il Trafic è uno dei punti fermi della gamma, essendo stato lanciato nel 1980 e prodotto in oltre 2,5 milioni di esemplari in tre generazioni. Nel corso dei decenni è diventato sinonimo di successo sul mercato dei furgoni di medie dimensioni. La quarta serie a zero emissioni presenta novità di alto spessore.

Il Trafic Van E-Tech Electric è elaborato su una piattaforma 100% elettrica denominata skateboard, creata appositamente per migliorare il volume di carico, con sbalzo anteriore ridotto al minimo e motore posto al posteriore. Non solo c’è la possibilità, nella versione L1, di avere un volume di carico pari a 5,1 m3 per una lunghezza di 4,87 metri e una larghezza di 1,92 metri, ma si va ben oltre nella versione L2. Quest’ultima vanta un volume 5,8 m3 per una lunghezza di 5,27 metri, grazie a un passo maggiorato di 40 cm. Questa configurazione ottimizzata permette di godere di un raggio di sterzata ottimale, pari a quello della Clio (10,3 metri).

I punti di forza

Le dimensioni sono compatte e sorprende l’agilità nell’utilizzo in città. Gli accessi al vano di carico sono comodi e permettono di inserire gli europallet tramite le porte laterali o quelle posteriori. La linea è moderna e ben proporzionata. Il frontale è sinuoso con uno scalino aerodinamico da monovolume. Il fascio a LED crea una firma luminosa all’avanguardia. Sui veicoli commerciali il passo è sempre piuttosto generoso, mentre il retrotreno della Renault è discreto con nuovi fanali. La colorazione scura garantisce una sensazione di solidità, aspetto da non sottovalutare a bordo di un mezzo di questo tipo.

L’abitacolo è curato con una robusta forma tubolare che caratterizza lo spazio interno. Spiccano due schermi: un quadro strumenti da 10” e un display centrale da 12” girato verso il conducente. I sedili abbinano il classico tessuto grigio e blue-jeans Zeta, con cuciture gialle su grigio e, in alternativa, bianche su blue-jeans. Abbondano i portaoggetti nel tunnel e nelle portiere. C’è anche una zona per riporre un quaderno, una giacca o oggetti utili per il lavoro.

Due configurazioni per la batteria

La Urban Range presenta una batteria con chimica LFP e un’autonomia di 350 km WLTP, ma si inserirà nella gamma Renault in una seconda fase. La Comfort Range con chimica NMC offre una percorrenza fino a 450 km WLTP. Grazie all’architettura a 800 V, il mezze riesce a recuperare 260 km in 20 minuti, passando dal 15 all’80%. Il motore da 203 CV e 345 Nm di coppia assicura una super capacità di traino fino a 2 tonnellate e un carico utile di 1,25 t.

Il nuovo Renault Trafic E-Tech ha la possibilità di avere tutti i servizi aggiornabili via OTA, app Android e strumenti dedicati alle flotte. In aggiunta ci sono le funzionalità Safety Coach, il Safety Monitor e l’App My Renault per una impeccabile gestione da remoto. Non mancherà una versione termica, ma i prezzi del nuovo Trafic non sono stati ancora ufficializzati. Sarà prodotto in Francia, a Sandouville. Gli allestimenti (cassoni, cargo box, telai cabinati) saranno realizzati da Renault Qstomize o da partner autorizzati Pro+. Un concentrato di tecnologie che promette di cambiare le regole del trasporto commerciale.

Data articolo: Tue, 25 Nov 2025 09:29:55 +0000


Tutte le notizie di tutti gli sport escluso il calcio

News generaliste che accomunano sport diversi