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#News #federazione #golf
Le due azzurre saranno in campo anche la settimana successiva nell’Australian Women’s Classic (5-7 aprile)
Il Ladies European Tour dopo i passaggi in Kenya, Arabia Saudita, Marocco e Stati Uniti, approda in Australia per la quinta e la sesta gara individuale nel calendario 2024. Infatti dal 29 al 31 marzo si svolgerà la 15ª edizione del NSW Women’s Open e la settimana dopo l’Australian Women’s Classic (5-7 aprile) entrambe organizzate in collaborazione con la WPGA Tour of Australasia. Nelle due occasioni saranno in gara Alessandra Fanali e Virginia Elena Carta.
Al Magenta Shores Golf & Country Club di Magenta, nel New South Wales, che ospita il NSW Women’s Open saranno al via 132 concorrenti provenienti da 36 nazioni comprese Filippine, Panama, Singapore, Colombia, Taiwan e Cook Islands.
Nel field figurano sei tra le prime dieci dell’ordine di merito, tutte tra le favorite, compresa Alessandra Fanali, attuale n. 6. Insieme all’azzurra competeranno le inglesi Bronte Law, la leader e vincitrice della Lalla Meryem Cup, e Alice Hewson (n. 8), Shannon Tan (n. 4) di Singapore, che si è imposta nel Magical Kenya Open davanti alla Fanali, la francese Pauline Roussin-Bouchard (n. 7), che ha guidato il team a segno nella gara a squadre dell’Aramco Team Series a Tampa, e la belga Manon De Roey (n. 10).
Il field presenta anche altre giocatrici di qualità in grado di recitare ruoli da protagonista come la thailandese Trichat Cheenglab, numero uno del LET 2023, l’olandese Anne Van Dam, la svedese Johanna Gustavsson, la ceca Klara Davidson Spilkova, la danese Nicole Broch Estrup, l’inglese Lily May Humphreys, la gallese Chloe Williams, la tedesca Laura Fuenfstueck e la norvegese Madelene Stavnar, per ricordarne alcune.
Alessandra Fanali ha partecipato a tutte le prime gare del tour andando sempre a premio. Runner up un Kenya, come detto, ha ottenuto anche la 14ª piazza nell’Aramco Ladies International. Virginia Elena Carta ha iniziato la stagione con un taglio in Arabia Saudita, poi ha proseguito con due piazzamenti individuali a metà classifica e un 12° posto a squadre. Il montepremi è di 300.000 euro con prima moneta di 45.000 euro.
Nella foto: Virginia Elena Carta (Credit LET)
L'articolo LET: Fanali e Carta al NSW Women’s Open in Australia sembra essere il primo su Federgolf.
Roberta Liti sarà sul tee di partenza del Ford Championship presented by KCC, settima gara stagionale nel calendario del LPGA Tour che avrà luogo dal 28 al 31 marzo sul percorso del Seville Golf & Country Club, a Gilbert nella Contea di Maricopa in Arizona.
Field delle grandi occasioni per un evento alla prima edizione con la presenza di nove delle prime dieci classificate nel ranking mondiale a iniziare da Nelly Korda, che imponendosi nel precedente FIR Hills Seri Pak Championship, secondo titolo nel 2024 e decimo in carriera (con un Major), si è portata per la sesta volta sul trono mondiale iniziando la 38ª settimana di regno. Ha sorpassato Lilia Vu, ora al secondo posto, che sarà al via insieme alla francese Celine Boutier (n. 3), alle cinesi Ruoning Yin (n. 4) e Xiyu Lin (n. 10), all’australiana Minjee Lee (n. 5), all’inglese Charley Hull (n. 7), alla coreana Hyo-Joo Kim (n. 9) e alla neozelandese Lydia Ko (n. 8), anche lei a segno quest’anno. Assente l’altra coreana Jin Young Ko (n. 6).
Oltre a Nelly Korda e a Lydia Ko, saranno in gara altre due vincitrici stagionali, l’australiana Hannah Green e Bailey Tardy. Oltre a tutte le citate, contribuiranno ad arricchire il tasso tecnico e lo spettacolo, tra le altre, Lexi Thompson, Allisen Corpuz, Rose Zhang, Jennifer Kupcho
le giapponesi Nasa Hataoka e Ayaka Furue, la canadese Brooke M. Henderson, l’irlandese Leona Maguire, le svedesi Linn Grant e Maja Stark e la spagnola Carlota Ciganda.
Roberta Liti, alla quarta gara sul circuito dopo aver preso la ‘carta’ con l’ottavo porto nella Race For The Card (ordine di merito) nell’Epson Tour 2023, è impegnata a cambiare passo dopo un inizio piuttosto incerto. Infatti è uscita al taglio nel Drive On Championship e la scorsa settimana in California, mentre si è classificata 44ª nel Blue Bay LPGA. Il montepremi è di 2.250.000 dollari.
Nella foto: Roberta Liti
L'articolo LPGA Tour: Roberta Liti al Ford Championship sembra essere il primo su Federgolf.
A New Delhi saranno in gara Guido Migliozzi, Matteo Manassero, Edoardo Molinari, Lorenzo Scalise, Andrea Pavan, Francesco Laporta e Filippo Celli
Il DP World Tour va a New Delhi per l’unica tappa stagionale in India dove è in programma dal 28 al 31 marzo l’Hero Indian Open. Il 16° torneo del circuito 2024, organizzato in collaborazione con l’Indian Golf Union, è inserito in una serie di sette gare denominata Asian Swing, iniziata la scorsa settimana a Singapore e che poi proseguirà con eventi in Corea del Sud, Giappone e Cina e nel contesto di due Major, il Masters (11-14 aprile) e l’US PGA Championship (16-19 maggio).
Sul percorso del DLF Golf & Country Club saranno al via sette azzurri: Guido Migliozzi, Matteo Manassero, Edoardo Molinari, Lorenzo Scalise, Andrea Pavan, Francesco Laporta e Filippo Celli.
Nel field numerosi giocatori indiani che proveranno a conquistare un titolo che manca dal 2017, guidati da Anirban Lahiri, a segno nel 2015, due vittorie sul DP World Tour, cinque sull’Asian Tour Tour, undici sul Professional Golf Tour of India e attualmente nella LIV Golf, e da Shubhankar Sharma, due successi sul circuito. Senza trascurare altri concorrenti di casa che hanno espresso le loro qualità in Asia, e alcuni anche in Europa, quali Shiv Kapur, Udayan Mane, Rahil Gangjee, Gaganjeet Bhullar, Veer Ahlawat e Om Prakash Chouhan.
Tra i più gettonati alla vigilia Matteo Manassero, sebbene sia uscito al taglio la scorsa settimana nel Singapore Classic dopo essersi imposto nel Jonsson Workwear Open, e l’olandese Darius Van Driel (suo il Magical Kenya Open), unici due vincitori stagionali al via. Con loro da seguire numerosi altri partecipanti tra i quali ricordiamo il danese Rasmus Hojgaard, il tedesco Yannik Paul, gli inglesi Jordan Smith e Matthew Baldwin, lo spagnolo Adrian Otaegui, lo scozzese Ewen Ferguson, lo svedese Sebastian Soderberg, l’austriaco Bernd Wiesberger, i sudafricani Daniel Van Tonder e Oliver Bekker, il neozelandese Daniel Hillier, il giapponese Masahiro Kawamura e il thailandese Kiradech Aphibarnrat, secondo nel Singapore Open dopo playoff con lo svedese Jesper Svensson, assente nell’occasione.
Tra gli azzurri, detto di Manassero, per gli altri l’obiettivo rimane quello della continuità di rendimento e di alzare il tono delle prestazioni. Ha dato segnali di crescita Migliozzi, 16° a Singapore, dove sono andati a premio, che è pur sempre un segnale positivo anche se in bassa classifica, Molinari, Pavan, Laporta, Celli e Scalise. Il montepremi è di 2.250.000 dollari (circa 2.080.000 euro).
La storia della gara – Il torneo, giunto alla 57ª edizione, è nato nel 1964 su intuizione del campione australiano Peter Thomson che suggerì ai responsabili dell’Indian Golf Union l’idea di organizzare un grande evento per contribuire alla diffusione del golf. Thomson si impose per tre volte (1964, 1966, 1976), recordman di successi insieme all’indiano Jyoti Randhawa (2000, 2006, 2007), che però ha realizzato la doppietta consecutiva come S.S.P. Chawrasia (2016, 2017). Prem Gopal Sethi (1965), invece, è rimasto famoso per essere l’unico dilettante nell’albo d’oro. Dei tredici indiani che hanno vinto l’Open Nazionale l’unico in campo sarà il citato Anirban Lahiri. Ai nastri anche lo scozzese Stephen Gallacher, l’altro past winner (2019). La gara ha fatto parte nel tempo dell’Asian Golf Circuit, dell’Omega Tour, dell’Asian Tour e dal 2015 è entrata nel calendario del DP World Tour. Dal 2020 al 2022 non è stata disputata per la pandemia.
Il torneo su Sky e in streaming su NOW – L’Hero Indian Open andrà in onda su Sky, canali Sky Sport Golf e Sky Sport Uno, e in streaming su NOW ai seguenti orari: giovedì 28 marzo e venerdì 29, dalle ore 8,30 alle ore 13,30; sabato 30, dalle ore 9 alle ore 13,30; domenica 31, dalle ore 8,30 alle ore 13,30. Commento di Roberto Zappa, Claudio Viganò e di Michele Gallerani.
Nella foto: Filippo Celli
L'articolo DP World Tour: sette azzurri all’Hero Indian Open sembra essere il primo su Federgolf.
In campo Guia Vittoria Acutis, Matilde Andreozzi, Paris Appendino, Giulietta Bertero, Ginevra Coppa, Matilde Partele e Francesca Pompa
Guia Vittoria Acutis, Matilde Andreozzi, Paris Appendino, Giulietta Bertero, Ginevra Coppa, Matilde Partele e Francesca Pompa difendono i colori azzurri nell’Internationaux de France U21 Filles/Trophée Esmond, Trophée Claude-Roger Cartier et Coupe Vilmorin, che si disputa dal 28 marzo al 1° aprile sul percorso del Golf de Saint Cloud a Garches in Francia. Con il team l’allenatore Alex Senoner e l’accompagnatore Stefano Sardi.
Il torneo, al quale prendono parte 106 concorrenti, si svolge in due fasi con qualificazione su 36 buche medal e successivi match play ai quali sono ammesse le prime 32 classificate, che si affronteranno per il Trophée Esmond con incontri su 18 buche e finale su 36. Le prime 16 tra le Under 18 a partire dalla 33ª posizione competeranno per il Trophée Claude Roger Cartier con match a eliminazione diretta su 18 buche e anche in questo caso con finale su 36. Al termine della qualifica verrà assegnata la Nations Cup – Coupe Vilmorin (squadre di due o tre giocatrici con due risultati su tre giornalieri validi per la classifica).
Nel field figurano, tra le altre, le francesi Marie-Elodie Prats-Rigual, Louise Uma Landgraf e Sara Brentcheneff, le danesi Victoria Kristensen e Johanna Axelsen, la svedese Josefin Widal, la svizzera Yana Beeli e le spagnole Anna Cañado Espinal e Martina Navarro
Nell’evento nato nel 1959 e giunto alla 65ª edizione, cinque italiane sono salite sul gradino più alto del podio: Eva Ragher (1973), Giovanna Foglia (1974), Stefania Croce (1987), Virginia Elena Carta (2014) e Francesca Fiorellini (2021). Sono terminate al secondo posto Sabina Pischiutta (1979), Elena Girardi (1985) e Margherita Rigon (2002). Tra le past winner le francesi Catherine Lacoste, Marie-Laure De Lorenzi e Celine Boutier, l’inglese Thris Johnson, la svedese Maria Hjorth, la spagnola Carlota Ciganda e l’irlandese Leona Maguire.
Nella foto: la squadra azzurra
L'articolo Le azzurre all’Internationaux de France U21 sembra essere il primo su Federgolf.
Difendono i colori azzurri Carlo Roman, Bruno Frontero, Lapo Francesco Bisazza, Federico Randazzo, Luca Rimauro, Alessandro Giovannini e Giovanni Manassero
Sul percorso del Golf de Courson Stade Français, a Courson-Monteloup, nella regione dell’ÃŽle-de-France, è in programma dal 28 marzo al 1° aprile l’Internationaux de France U18 Garçons/Trophée Michel Carlhian et Trophée Pierre Massie al quale prenderà parte la rappresentativa Boys italiana. Difenderanno i colori azzurri Carlo Roman, Bruno Frontero, Lapo Francesco Bisazza, Federico Randazzo, Luca Rimauro, Alessandro Giovannini e Giovanni Manassero. Il team sarà accompagnato dagli allenatori Alessandro Bandini e Giorgio Grillo.
Nel field dell’evento, nato nel 1926 e giunto alla 89ª edizione, gli inglesi Ben Bolton e Daniel Hayes, lo svizzero Yannik Beeli, i francesi Aaron Van Hauwe e Oscar Couilleau, il tedesco Leonas Jung e lo svedese Edwin Sjodin.
I 108 partecipanti inizieranno la gara con la qualificazione su 36 buche poi i migliori 32 classificati accederanno ai match play che si disputeranno sulla distanza di 18 buche, ad eccezione della finale su 36, per contendersi il Trophée Michel Carlhian. I primi 16 classificati dopo il 32° posto e nati dal 2008 in poi si affronteranno per il Trophée Pierre Massie con incontri a eliminazione diretta su 18 buche e finale su 36. Al termine della qualificazione sarà assegnata la Nations Cup (squadre di due o tre elementi della stessa nazionalità e due risultati su tre giornalieri validi per la graduatoria).
L’ultimo successo azzurro è stato firmato da Andrea Romano che nel 2018 superò in finale Pietro Bovari (5&3) dopo essere stato runner up nell’anno precedente. Altri tre gli allori con Guido Migliozzi nel 2014, Andrea Romano nel 2002 (omonimo del vincitore nel 2018) e con Stefano Reale nel 1999. Oltre ai citati Romano e Bovari, altri sette italiani si sono classificati secondi: Lando Sabini, Ugo Camera, Luigi Figari, Francesco Molinari, due volte Matteo Delpodio, Matteo Manassero e Matteo Cristoni. Tra i past winner lo spagnolo Sergio Garcia, il belga Nicolas Colsaerts (che superò Molinari nel 2000 per 9&7), lo scozzese Gordon Brand jr e il neozelandese Greg Turner, a segno in un Open d’Italia (1993).
Nella foto: il team azzurro
L'articolo Il team azzurro agli Internationaux de France U18 sembra essere il primo su Federgolf.
La Federazione Italiana Golf piange la scomparsa di Giuseppe Nava, già storico direttore del Golf Club Carimate e dirigente apprezzatissimo a cui nel 2014 è stata assegnata la “Pallina d’oroâ€, riconoscimento che ogni anno l’Associazione Italiana Giornalisti Golfisti attribuisce a chi più si è distinto nel panorama del golf italiano per meriti agonistici, tecnici o manageriali.
Bergamasco, classe 1956, per oltre un quarto di secolo ha condotto con passione, impegno e idee il circolo brianzolo contribuendo alla crescita del golf italiano come sport per tutti senza mai venire meno allo spirito del gioco, alle sue regole e alle sue consuetudini.
A tutti i familiari, al Golf Club Carimate, giungano le condoglianze del Presidente Franco Chimenti, del Consiglio federale e di tutto il movimento golfistico italiano.
L'articolo FIG in lutto, è morto Giuseppe Nava sembra essere il primo su Federgolf.
Nelly Korda ha iniziato nel modo migliore la stagione 2024 sul LPGA Tour vincendo due delle prime sei gare in calendario e tornando numero uno al mondo. La 25enne di Bradenton (Florida), sorella minore di Jessica, si è imposta con 275 (72 67 67 69, -9) nel Fir Hills Seri Pak Championship superando alla prima buca di playoff Ryann O’Toole (73 68 68 66) con la quale aveva terminato alla pari il torneo in vetta alla graduatoria.
Sul percorso del Palos Verdes Golf Club, a Palos Verdes Estates in California, il finale è stato pirotecnico. La vincitrice, dopo un eagle alla buca 14 che sembrava averle spianato la strada verso il successo, è improvvisamente finita in panne, chiudendo con la sequenza bogey-birdie-bogey-bogey (69, -2, con l’aggiunta di quattro birdie e di due bogey) e ha permesso a Ryann O’Toole di raggiungerla con due birdie sulle ultime tre buche per completare il 66 (-5, un eagle, cinque birdie, due bogey). Poi l’epilogo allo spareggio.
Fuori dal playoff per un colpo Alison Lee e l’australiana Gabriela Ruffels, terze con 276 (-8), e al quinto posto con 277 (-7) Andrea Lee, la thailandese Jasmine Suwannapura e la coreana Jiyai Shin (ex leader mondiale per 25 settimane tra il 2010 e il 2011), mentre è uscita al taglio Roberta Liti, 139ª con 152 (75 77, +10).
Promotrice dell’evento, al quale hanno preso parte 18 tra le prime 25 proette del Rolex Ranking compresa la numero uno alla vigilia Lilia Vu, che non ha brillato (37ª con 284, par), è stata la campionessa coreana Seri Pak, oggi 46enne, vincitrice tra il 1996 e il 2016 di 39 tornei dei quali 25 sul LPGA Tour, comprensivi di cinque Major, e che nel 2007 è stata inserita nella LPGA Tour Hall of Fame e nella World Golf Hall of Fame.
Nelly Korda ha portato a dieci i titoli in carriera, comprensivi di un Major (Women’s PGA Championship, 2021), per un palmarès in cui figurano anche tre vittorie sul Ladies European Tour, una sul Symetra Tour (ora Epson Tour) e il titolo olimpico nel 2021. Ha ricevuto un assegno di 300.000 dollari su un montepremi di 2.000.000 di dollari e in 130 gare disputate è andata a premio per 113 volte guadagnando complessivamente 9.523.989 dollari che la pongono al 28° posto per cifre acquisite sul tour. A gennaio si è imposta nel Drive On Championship superando anche in questo caso un’avversaria al playoff, la neozelandese Lydia Ko. Era dal 2013 che non si verifica una doppietta in sequenza allo spareggio, nell’occasione opera della coreana Inbee Park.
Nelly Korda si è ripresa il trono mondiale, dove mancava dal 13 agosto del 2023, per la sesta volta portando le settimane di regno a 38 con un andamento a scendere, passando cioè dalle 17 della prima, dal 28 giugno 2021 al 24 ottobre 2021, alle 12 della seconda e poi a periodi più brevi di 2, 4 e 2 settimane nelle successive.
Nella foto: Nelly Korda (Credit LPGA Tour)
L'articolo LPGA: Nelly Korda vince e torna n. 1 mondiale sembra essere il primo su Federgolf.
A volte ritornano. Come Peter Malnati che ha colto il suo secondo titolo sul PGA Tour 3.059 giorni dopo il primo. Si è imposto con 272 (66 71 68 67, -12) colpi nel Valspar Championship a otto anni, quattro mesi e sedici giorni dal precedente successo nel Sanderson Farms Championship (2015).
Sul percorso del Copperhead Course (par 71), all’Innisbrook Resort di Palm Harbor in Florida, il 36enne di New Castle (Indiana) ha superato Cameron Young, secondo con 274 (-10), Chandler Phillips e il canadese Mackenzie Hughes, terzi con 275 (-9). In quinta posizione con 278 (-8) Xander Schauffele, numero 5 mondiale, Ryan Moore, il canadese Adam Hadwin e il cinese Carl Yuan. Non è riuscito a difendere il titolo Taylor Moore, che comunque si è ben comportato (12° con 279, -5), è crollato Keith Mitchell, leader dopo tre round e 17° al termine con 280 (-4) dopo un 77 (+6), e ha chiuso quasi in coda Justin Thomas, 64° con 287 (+3). E’ uscito al taglio Francesco Molinari, 78° con 143 (70 73, +1), e stessa sorte per Jordan Spieth, con il medesimo score, e per Brian Harman, 97° con 144 (+2), l’altro dei due giocatori nella top ten del World Ranking (8°) in gara, oltre a Schauffele.
Malnati, secondo dopo 54 buche a due colpi di Mitchell, ha iniziato il turno conclusivo con un bogey, poi ha cambiato marcia e ha avuto partita vinta con cinque birdie per il 67 (-5).
“Non riesco a descrivere le emozioni che sto provando†ha detto al termine molto commosso e con al fianco il figlio Hatcher.  “E’ semplicemente fantastico. Quello che mi sta capitando l’ho visto succedere ad alcuni miei colleghi, ma non pensavo potesse accadere a me. E’ un sogno che si realizza”. Sogno realizzato e ben retribuito con un assegno di 1.512.000 dollari su un montepremi di 8.400.000 dollari. Oltre a un bel salto nella classifica mondiale, da 184° a 65°, e in quella della FedEx Cup, da 77° a 16°.
Nella foto: Peter Malnati
L'articolo PGA Tour: Peter Malnati, un titolo arrivato dopo otto anni sembra essere il primo su Federgolf.
Briana Chacon, appena alla terza gara sull’Epson Tour dopo aver preso la ‘carta’ alla Qualifying School, è andata a segno nell’Atlantic Beach Classic che ha vinto con 206 (67 70 69, -7) colpi precedendo Jessica Porvasnik e Kim Kaufman, seconde con 207 (-6).
Sul percorso dell’Atlantic Beach Country Club, nella città da cui il circolo prende il nome in Florida, si è classificata al 26° posto con 214 (74 70 70, +1) Benedetta Moresco, mentre la sorella Angelica è uscita al taglio (77ª con 147 – 70 77, +5).
Hanno occupato la quarta posizione con 208 (-5) Karen Chung e Lauren Stephenson, quest’ultima leader dopo due round, e la colombiana MariaJo Uribe. In settima con 209 (-4) Amanda Doherty, Kendra Dalton, Cydney Clanton e la giapponese Yurika Tanida.
La Chacon, 22enne di Whittier (California), che nelle prime due gare stagionali era uscita al taglio, ha percepito un assegno di 45.000 dollari su un montepremi di 300.000 dollari.
Nella foto: Briana Chacon (Credit Epson Tour)
L'articolo Epson Tour: Chacon primo titolo, 26ª B. Moresco sembra essere il primo su Federgolf.
Nel Kolkata Challenge il danese, in vetta nelle ultime 54 buche, ha superato l’indiano Rahil Gangjee e l’inglese David Horsey. L’azzurro è risalito di 24 posizioni nel round conclusivo
Il danese Rasmus Neergaard-Petersen ha dominato nel Kolkata Challenge dove si è imposto con 272 (68 65 68 71, -16) colpi davanti all’indiano Rahil Gangjee e all’inglese David Horsey, secondi con 274 (-14).
Sul percorso del Royal Calcutta Golf Club, (par 72), nel torneo organizzato dal Challenge Tour in collaborazione con il Professional Golf Tour of India (PGTI), a Kolkata in India, ha recuperato 24 posizioni nel giro finale Luca Cianchetti, 16° con 282 (73 67 73 69, -6) .In bassa classifica Gregorio De Leo (71 71 74 74) e Aron Zemmer, (70 72 72 76) 56.i con 290 (+2), mentre è uscito al taglio Pietro Bovari, 68° con 143  (73 70, -1).
Al quarto posto con 277 (-11) il francese Alexander Levy, che ha l’obiettivo di rientrare sul DP World Tour dove è stato per anni assicurandosi cinque successi, al quinto con 278 (-10) gli svedesi Kristoffer Broberg e Mikael Lindberg e l’indiano Veer Ahlawat e all’ottavo con 279 (-9) l’olandese Wil Besseling e altri due giocatori di casa, Angad Cheema e Om Prakash Chouhan.
Rasmus Neergaard-Petersen, 24enne di NivÃ¥,, laureato alla Oklahoma State University, ha conquistato il primo titolo appena alla sesta gara sul Challenge Tour: “Mi sembra incredibile” ha detto. “Sono professionista da soli nove mesi e quindi ottenere una vittoria, soprattutto all’inizio della stagione, è qualcosa di enormeâ€. Terzo dopo il round iniziale, ha preso il comando nel secondo e lo ha mantenuto con autorità fino al termine concludendo in 71( -1) con tre birdie e una buona dose di brividi per un doppio bogey che aveva fatto riavvicinare gli avversari. Ha ricevuto un assegno di 44.318 euro su un montepremi di circa 275.000 euro (300.000 dollari la cifra esatta).
Nella foto: Rasmus Neergaard-Petersen (Getty Images)
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