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News n. 1
Belle e impossibili: le moto di serie più costose sul mercato Belle e impossibili: le moto di serie più costose sul mercato

Sono super esclusive, costosissime e raffinatissime: ecco le moto da sogno più costose oggi disponibili sul mercato

Luca54
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Sempre più spesso vi parliamo e sentiamo parlare di moto accessibili e con un'ottimo rapporto qualità-prezzo, ma ogni tanto bisogna anche fantasticare con modelli da sogno dedicati purtroppo solo a pochi fortunati. Le case spesso propongono versioni speciali in tirature limitate proposte a prezzi stratosferici, ma anche quando si parla di moto di serie le cifre possono essere da capogiro. Abbiamo spulciato il nostro listino del nuovo e  selezionato per voi motociclette tanto costose quanto rare da vedere!

Bimota Tesi H2

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La moto con il doppio forcellone: avete capito bene, la specialità di casa Bimota è tornata a menù con un contorno ancora più appetitoso. Se, infatti, eravate già affascinati dal particolare schema della sospensioni anteriore (privo della classica forcella), sarete ancora più sorpresi nel sapere che la Tesi H2 è spinta dal propulsore sovralimentato della Kawasaki Ninja H2. Quattro cilindri in linea, 998 cm3 e 242 CV a 11.500 giri/min con l'airbox in pressione. Un vero e proprio concentrato di tecnologia, aerodinamica, fibra di carbonio e componenti ricavati dal pieno. Queste finezze tecniche si pagano, infatti questo gioiellino italiano ha un prezzo di listino di 64.000 euro.

 

Ducati Panigale V4 SP2 30° Anniversario 916

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Tra le supersportive, la più raffinata ed esclusiva oggi disponibile è la versione speciale della regina di Borgo Panigale. Stiamo parlando della Panigale V4 SP2 30° Anniversario 916, presentata a EICMA 2023. Questa edizione celebrativa è basata sulla V4 SP2, l'allestimento più raffinato dedicato alla Panigale. Tra i dettagli più estremi ci sono i cerchi in fibra di carbonio e la frizione a secco, mentre il motore quattro cilindri a V da 1.103 cm3 sprigiona 215,5 CV. La carenatura rossa ha una livrea dedicata che si ispira alla 996 con cui Carl Fogarty vinse il titolo Superbike nel 1999. Anche la sella ha una finitura esclusiva e la piastra di sterzo ricavata dal pieno è incisa con il numero dell'esemplare. Infatti, di questa novità ne sono state prodotte sole 500 unità (tutte già vendute) ad un prezzo di 44.000 euro.

 

Ducati Multistrada V4 RS

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Passiamo dalle carenate alle crossover ma rimaniamo in casa Ducati con la Multistrada V4 RS, la versione più spinta della viaggiatrice italiana. Le differenze rispetto alla V4 S sono sostanziali: prima di tutto, il cerchio anteriore passa da 19" a 17" per migliorare il bilanciamento e la reattività tra le curve. Poi il motore V4 non è il noto Gran Turismo con richiamo delle valvole a molla, ma il Desmosedici Stradale montato sulla Panigale e sulla Streetfighter. Il risultato è una moto da 180 CV a 12.250 giri/min e 225 kg di peso in ordine di marcia. Non manca un'elettronica raffinatissima e una ricca dose di componenti in fibra di carbonio e titanio. Per questa traveller ad alte prestazioni ci vogliono 37.490 euro.

 

Harley-David CVO Road Glide ST

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Una bagger ad alte prestazioni forse non l'avevate mai sentita: stiamo parlando della Harley-Davidson CVO Road Glide ST, un mezzo da 380 kg in ordine di marcia per non passare inosservati. Il motore è il Milwaukee-Eight 121, blocco V2 da ben 1.977 cm3 in grado di erogare 126 CV a 5.020 giri/min e una coppia di 193 Nm. Per esaltare il sound di scarico, di serie sono montati due silenziatori Screamin' Eagle abbinati a un filtro di aspirazione conico. Tra le altre particolarità, la versione ST monta anche sospensioni Showa completamente regolabili e componenti in fibra di carbonio che hanno contribuito a risparmiare 11,3 kg rispetto alla CVO Road Glide. Arriviamo ora al prezzo esclusivo: 48.500 euro.

 

MV Agusta Brutale 1000 RR Assen

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La casa di Schiranna omaggia il suo glorioso passato di corse e le 35 vittorie sul mitico circuito TT di Assen con una versione super limitata della naked Brutale 1000 RR. Infatti, sono stati prodotti solo 300 esemplari, tutti nella tinta blu su base argento e consegnati con il pacchetto racing che comprende scarico Arrow in titanio e centralina dedicata. La ciclistica è raffinatissima: sospensioni Öhlins regolabili, freni Brembo, telaio misto tubi di acciaio e alluminio, forcellone monobraccio. Il cuore pulsante invece è il quattro in linea da 998 cm3 e 208 CV di potenza a 13.000 giri/min. Una vera e propria opera d'arte su due ruote in vendita ad un prezzo di 46.399 euro.

 

Harley-Davidson Tri Glide Ultra

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Fuori classifica, l'incredibile tre ruote della casa di Milwaukee che sorprende per la sua presenza su strada e il prezzo... da auto. Partiamo proprio da qui: 46.400 euro. Con il Tri Glide Ultra si viaggia in prima classe, infatti se l'avantreno è da moto, il retrotreno è derivato da quello di una vettura a quattro ruote. Il bagagliaio ha una capacità di 124,6 litri e c'è anche il bauletto esterno che aggiunge altri 68 litri. Il motore Milwaukee-Eight 114 Twin-Cooled da 1.868 cm3 raggiunge una potenza di 87 CV, mentre la coppia è di 159 Nm a 3.000 giri/min. Insomma, un mezzo con cui macinare migliaia di chilometri nel massimo del comfort

Moto
Data articolo: Fri, 19 Apr 2024 10:50:44 +0000
News n. 2
Noleggio moto a breve e lungo termine: conviene? Noleggio moto a breve e lungo termine: conviene?

In certi casi può essere utile noleggiare una moto o uno scooter. Ecco vantaggi e svantaggi del noleggio a lungo e breve termine

malo

Perché acquistare una moto o uno scooter quando si può semplicemente noleggiarli? Ovviamente, esistono vantaggi e svantaggi. In questa breve guida ci concentriamo sul noleggio, sulle differenti modalità offerte da società e concessionari, sui costi, sull’iter burocratico necessario e, in definitiva, sui pro e sui contro di una pratica che, a quanto pare, è sempre più diffusa anche in ambito motociclistico.

 

Vantaggi del noleggio

Quella del noleggio, a breve o a lungo termine, è una possibilità che offre senza dubbio numerosi vantaggi. Vediamone alcuni.

 

Provare il mezzo prima di acquistarlo  

Il noleggio a breve termine può essere ad esempio utile per testare le qualità di un mezzo che si desidera acquistare, ma di cui non si è totalmente sicuri. Se il semplice - e brevissimo - test ride offerto dalla casa non fosse sufficiente per valutare ogni aspetto della moto o dello scooter, si potrebbe optare per il noleggio, magari anche solo per un mese, così da valutare in modo più approfondito ogni caratteristica del mezzo. 

 

Brevi soggiorni  

Ugualmente, il noleggio potrebbe tornare utile a chi dovesse spostarsi in una città in cui si risiede per previ periodi, magari per questioni lavorative. Poniamo ad esempio il caso di un residente a Palermo che dovesse trasferirsi, magari anche solo per un mese, a Milano: traghettare lo scooter al di là dello stretto e portarlo per centinaia di chilometri fino in Lombardia potrebbe non essere l’idea migliore. Molto più semplice, una volta giunti a Milano, noleggiarne uno in loco ed usarlo per il solo periodo di trasferta.

 

Andare in vacanza

Inutile dirlo: acquistare una moto, magari di grossa cilindrata, giusto per regalarsi una bella vacanza “on the road†potrebbe non essere la scelta migliore, specialmente se si teme poi, una volta terminato il viaggio, di lasciare la moto ferma in garage per mesi e mesi. Molto meglio a questo punto puntare sul noleggio e godersi la moto giusto il tempo della vacanza, dimenticandosi di tutto il resto.

 

Provare qualcosa di diverso

Poniamo l’esempio del proprietario di una moto “comodaâ€, utilizzata quotidianamente per i trasferimenti casa - lavoro, “curioso†di assaporare l’ebrezza offertagli da una moto sportiva. Improbabile, per esigenze pratiche, sostituire l’una con l’altra. Anche in questo caso, si potrebbe quindi optare per il noleggio temporaneo, così da togliersi lo sfizio senza sobbarcarsi il peso di un acquisto.

 

Manutenzione e gestione più semplici

Clausole contrattuali permettendo, i veicoli a noleggio sono generalmente comprensivi di manutenzione e, sopratutto, di assicurazione. È l’opzione adatta per chi vuole godersi una moto senza troppe preoccupazioni. Optando per il noleggio ci si può infatti dimenticare sia della burocrazia che di tutti i costi “accessori†relativi al possesso di un veicolo, bollo compreso: nel canone d’affitto rientrano infatti le spese di immatricolazione, di assicurazione e di manutenzione (con la sola esclusione, è chiaro, del carburante).

 

Noleggio a breve o a lungo termine: le differenze

Valutati alcuni dei vantaggi offerti dal noleggio, è bene ricordare le differenze tra noleggio a breve termine e noleggio a lungo termine. Tralasciando lo sharing urbano, che pone limiti ben precisi sia in termini di tempo che di distanze percorribili, il noleggio breve è generalmente compreso tra 1 giorno ed 1 mese, mentre il noleggio lungo va in linea di massima da 6 mesi  ad 3 anni. Ovviamente, diverse compagnie offrono differenti possibilità, sia in termini di tempo che di garanzie offerte al cliente. 

- Noleggio a breve termine

Parliamo, in questo caso, di noleggi che variano da 1 giorno ad 1 mese. In città come Roma e Milano operano compagnie come OnMovo (link) e Top Rent che mettono a disposizione del cliente sia scooter che moto di grossa cilindrata, noleggiabili per un solo giorno oppure per l’intero weekend. Un’altra opzione da prendere in seria considerazione è quella offerta dai concessionari, molti dei quali, offrono al cliente la possibilità di noleggiare moto e scooter per periodi variabili.

-  Noleggio a lungo termine

Il noleggio a lungo termine va bene per chi vuole avere una moto o uno scooter senza però impegnarsi in un acquisto. In questo caso, i vantaggi relativi alle spese burocratiche e di manutenzione si fanno più evidenti: prezzo di acquisto, premi assicurativi, bolli e tagliandi o altri interventi del meccanico non sono più a carico vostro. Le uniche cose di cui ci si  eve preoccupare sono la rata mensile e la benzina per il pieno. In pratica, a fronte di un esborso mensile prestabilito e fisso, ci si dimentica di tutto il resto, si evitano le brutte sorprese e si beneficia di una gestione più semplice.

 

Noleggio a lungo termine o finanziamento?

Il servizio di noleggio a lungo termine consiste in un vero e proprio abbonamento mensile che permette al cliente, a fronte del pagamento di un canone, di utilizzare il veicolo per l’intera durata del contratto, senza che vi sia da parte sua alcuna intenzione di acquisto e usufruendo di numerosi altri servizi compresi nel prezzo, quali, per esempio, assicurazione e manutenzione.

I finanziamenti offerti dalle case motociclistiche invece, pur consistendo, in definitiva, in un noleggio mensile, non offrono un servizio in abbonamento, ma una rateizzazione del pagamento di una parte del prezzo del veicolo, al termine della quale il cliente è generalmente libero (dipende dall’offerta) di restituire il mezzo “noleggiato†o acquistarlo pagando la maxi rata finale. Alcune Case offrono anche la possibilità di “riscattare†la moto presa a noleggio e procedere, se soddisfatti, con l’acquisto. Una formula simile a quella del leasing, ma che a differenza di quest’ultima non presuppone alcun impegno per il cliente.

 

Chilometraggio limitato o illimitato

Che si tratti di un noleggio a breve o a lungo termine, è necessario fare i conti con le possibili limitazioni in termini di chilometraggio. A fronte di un risparmio sul costo finale del noleggio, alcune formule - specialmente nel caso di noleggi a breve termine - pongono un limite al chilometraggio, mentre altre offrono la possibilità di averlo illimitato. Nel primo caso, se si sfora si paga di più, mentre nel secondo - certamente più indicato per i noleggi a lungo termine e per tutti coloro i quali desiderassero affrontare un viaggio o una vacanza - si può percorrere tutta la strada che si desidera.

 

Tutto compreso, ma occhio a multe, urti ed incidenti

Optare per il noleggio significa  dimenticarsi di manutenzione, assicurazioni e bollo, ma non significa certo la possibilità di fare, in sella, ciò che ci pare. Nel caso, ad esempio, di un incidente, la compagnia che offre il servizio di noleggio potrebbe esigere una penalità o, quanto mento, una franchigia. Ciò implica che ogni danno dal valore inferiore alla franchigia per cui sia responsabile il conducente del mezzo dovrà essere risarcito dallo stesso. Discorso analogo per guasti o rotture dovute ad un utilizzo improprio del mezzo, per le multe stradali, che si pagano, e per il furto, per il quale spesso è prevista una franchigia. Impossibile, in questa sede, valutare ogni aspetto: al contrario, sarà necessario passare in attenta rassegna ogni punto del contratto di noleggio, così da conoscere, con precisione ed esattezza, tutti i possibili scenari previsti dal documento.

 

Carte e documenti necessari al noleggio

La burocrazia da espletare per il noleggio potrebbe variare in base alla compagnia, al concessionario o alla Casa che offre il servizio. In ogni caso, tra i requisiti fondamentali ci sono la patente di guida valida per il mezzo che si intende noleggiare e un conto corrente o una carta di credito valida (le prepagate non vanno bene, in quanto offrono garanzia di caparra insufficienti). 
 

Stato del mezzo  

Salvo compagnie truffaldine, il mezzo dato a noleggio è ovviamente in ottimo stato, perfettamente funzionante ed in regola tanto dal punto di vista meccanico quanto dal punto di vista burocratico. Tuttavia, è buona cosa, prima di montare in sella, verificare attentamente che tutto sia in ordine: se notate un graffio, un’ammaccatura o un malfunzionamento, per quanto minimo, fatelo subito presente alla compagnia di noleggio così da evitare brutte sorprese quando poi lo dovrete riconsegnare.

Vivere con la moto
Data articolo: Fri, 19 Apr 2024 10:29:02 +0000
News n. 3
Torna la Morbidelli: lo storico marchio è stato comprato da MBP Torna la Morbidelli: lo storico marchio è stato comprato da MBP

MBP Moto ha annunciato l’acquisizione del marchio pesarese e la fusione dei due brand porterà alla creazione di una gamma completa di moto e scooter

malo
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Giancarlo Morbidelli non c’è più dal 2020 (qui sopra una sua foto con il prototipo della mitica V8 850) ma il suo nome tornerà molto presto su una intera gamma di motociclette. MBP Moto ha annunciato l’acquisizione del marchio Morbidelli e la fusione dei due brand porterà alla creazione del marchio Morbidelli – il nome è lo stesso ma è tutto inedito – , con il quale verrà lanciata una nuova linea di moto e scooter. Da una parte il design e la tecnologia di un costruttore nato solo nel 2021, ma molto attivo e capace di proposte innovative; dall’altra il blasone di una piccola Casa che ha corso dal 1968 al 1982 vincendo 4 titoli iridati Piloti e 3 Costruttori nel Motomondiale.

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Ecco il nuovo logo per le moto Morbidelli

 

Cinesi ma bolognesi

Sebbene MBP moto sia l’acronimo di Motori Bologna Passione l’azienda è stata fondata dal Gruppo cinese Keeway. La sede però è nel nostro Paese, a Budrio, provincia di Bologna, perché davvero si vuole attingere all’italianità e al fascino motociclistico tricolore. Lo ha confermato Dante Bustos, CMO di Keeway Group: “Questa acquisizione è una testimonianza dell’aspirazione di MBP Moto all’eccellenza nel settore motociclistico. Siamo entusiasti di dare il benvenuto a uno storico marchio premium come Morbidelli nella nostra famiglia. Ci permetterà di fondere l’eredità delle corse e dell’artigianato Made in Italy con la nostra visione del futuro del motociclismo. La nostra passione per l’innovazione, abbinata alla ricca eredità di Morbidelli, porterà alla creazione di motociclette con una miscela ineguagliabile di prestazioni, design e storiaâ€.

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Le Morbidelli negli anni 70 anno segnato la storia del Motomondiale nelle piccole cilindrate. Qui sopra Mario Lega campine del mondo 1977 nella classe 250

 

Impegno di lungo termine

Sono in programma investimenti e una strategia di lungo periodo che prevede la nascita a Bologna del “Centro Stile Morbidelli†e di un nuovo Centro di Ricerca e Sviluppo per esplorare nuove tecnologie e materiali, con l’obiettivo dichiarato di “portare l’eccellenza motociclistica italiana nel mondo, in nome dell’eredità e della passione di Giancarlo Morbidelliâ€.

I programmi sono ambiziosi: la gamma sarà composta da moto stradali e crossover di cilindrate da 125 a 1000 cm³ e di scooter con cubature tra 125 e  500 cm³. Inizialmente verranno proposti in Europa, Stati Uniti e Cina e successivamente in tutti i Paesi nei quali è presente il Gruppo Keeway. Ci saranno anche moto e scooter elettrici, il cui arrivo nel mercato è previsto per la prima metà del 2025. Tutto con il marchio Morbidelli e con lo slogan “Beyond the ride†, (Oltre la guida), per sottolineare l’intenzione di regalare un’esperienza di guida ma soprattutto l’occasione di unire persone e orizzonti all’insegna della passione, dell’avventura e della libertà.

Il Gruppo Keeway  ha un portafoglio di aziende e marchi di veicoli in più di 100 Paesi, tra i quali Keeway Motorcycles e MBP Moto, oltre a Morbidelli, ed è azionista e distributore globale di Benelli e di altre società dedicate allo sviluppo di scooter, motocicli, biciclette, biciclette elettriche e veicoli elettrici. Attualmente vende oltre 500.000 veicoli in tuto il mondo. 

Industria e finanza
Data articolo: Thu, 18 Apr 2024 16:30:00 +0000
News n. 4
Petrucci fuori dall’ospedale: “Contento di essere vivo†Petrucci fuori dall’ospedale: “Contento di essere vivoâ€

Il ternano è stato dimesso dall'ospedale Ancona dove è stato ricoverato in seguito a una bruttissima caduta con la moto da cross. E' lui stesso a raccontare le proprie condizioni in un post sui social

serenazunino
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"Non pensavo di poterlo raccontare"

Mentre i suoi colleghi in Superbike si stanno preparando alla trasferta olandese, Danilo Petrucci ha condiviso il primo video social a quattro giorni dallo spaventoso incidente avuto durante un allenamento con la moto da cross. 

Il ternano, con indosso una camicia floreale, ha spiegato: “Sto meglio, sono uscito dall’ospedale. Sto quasi bene. Come vedete la mascella ha preso un bel colpo. L’ho rotta in più punti, così come la clavicola e la scapola. Purtroppo ho reciso anche un nervo della mandibola che forse ricrescerà ma per i prossimi tempi quindi riderò con la bocca un po’ storta. Però sono tanto contento di essere qua e di essere vivo. In un primo momento quando stavo cadendo non pensavo che un giorno l’avrei potuto raccontareâ€. Questa la verità che ha voluto riportare.

Gli interventi a cui è stato sottoposto

Riguardo alle sue condizioni  ha continuato: “Ringrazio tantissimo i dottori dell’Ospedale Torrette di Ancona dove sono stato in questi giorni. Il dottor De Feudis che mi ha operato d’urgenza alla mascella, inserendo placche e viti e ha fatto questo capolavoro. Ero veramente messo male. Il dottor Balercia, responsabile della maxillofacciale, e il dottor Pascarella che invece ieri mattina mi ha operato alla clavicola e mi ha fissato un’altra placca. Oltre alla placca e venti viti che ho sulla mano ho aggiunto altre tre placche e un po’ di viti, ma sono contento di tornare a casaâ€.

Obiettivo Misano: "Ce la farò"

La riabilitazione richiederà del tempo, ma ha già fissato un obiettivo: “Ora ne avrò per un po’, ma penso che ci vedremo a Misano (14-16 giugno). Ce la farò. Ora non posso ancora mangiare cose solide, quindi forse per la prima volta nella mia vita dimagrirò perché mangerò solo cose liquide. Sarà tosta, ma sono contento di potervi parlare. Ringrazio tutti quelli che mi hanno scritto!â€
 

SuperBike
Data articolo: Thu, 18 Apr 2024 16:24:01 +0000
News n. 5
Casco obbligatorio per i monopattini elettrici: regole e sanzioni Casco obbligatorio per i monopattini elettrici: regole e sanzioni

Sono in arrivo nuove regole per i monopattini, l'obbligo del casco sarà esteso a tutti, non solo ai minorenni e inoltre bisognerà avere targa e assicurazione

malo
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Dopo mesi di discussioni, con le norme approvate dal Consiglio dei ministri per il nuovo Codice della strada  (qui tutte le principali novità) c’è stato anche il via libera all’obbligo di casco per i monopattini elettrici. La norma entrerà in vigore una volta concluso l’iter parlamentare, con discussione in commissione e voto di Camera e Senato. Con ogni probabilità entro i primi mesi del 2025.

 

Obbligo per tutti

Ad oggi l’obbligo di casco alla guida di un monopattino elettrico è previsto solo per i minorenni (il monopattino si può guidare dai 14 anni in su). Una volta entrata in vigore la nuova norma, l’obbligo verrà esteso a tutti, compresi i maggiorenni.

Omologazione del casco

Quali sono i caschi da utilizzare quando si guida una monopattino elettrico? Il disegno di legge parla chiaro: tutti i conducenti dei monopattini hanno l’obbligo di indossare un casco protettivo conforme alle norme tecniche armonizzate UNI EN 1078 o 1080 cioè, appunto, quelli prodotti per gli utenti di biciclette, skateboard e pattini a rotelle.

In monopattino senza casco: multa

Una volta divenuto obbligatorio anche per i maggiorenni, dimenticarsi del casco potrebbe costare caro. Per quel che riguarda le multe per chi circola in monopattino senza casco si parla di una sanzione amministrativa compresa tra i 50 e i  50 euro.

Obbligo di targa e assicurazione

Un’altra sostanziale novità introdotta dal Ddl riguarda il divieto di circolazione dei monopattini elettrici privi di contrassegno (una sorta di targa, plastificata e non rimovibile) e di copertura assicurativa (assicurazione per la responsabilità civile verso terzi). È bene ricordare che l'assicurazione diverrà obbligatoria solo per i cittadini che possiedono un monopattino, mentre se si usa un monopattino in sharing sarà la società stessa che fornisce il servizio a doversi assicurare.

Quale assicurazione scegliere?

In via generale, si potrà scegliere se affidarsi alla polizza Rc Capofamiglia, che tutela il contraente e i suoi famigliari e può includere appunto anche l'assicurazione monopattino, oppure una polizza specifica per i mezzi da mobilità urbana. A tal proposito, verranno applicate le disposizioni del Codice delle Assicurazioni Private: il Ministero ha sottolineato che "per garantire una maggiore trasparenza in questo provvedimento viene rafforzato lo strumento del cosiddetto preventivatore, che consente ai consumatori di confrontare gratuitamente i prezzi, le tariffe e le condizioni contrattuali delle imprese di assicurazione ed è consultabile sui siti internet dell'Ivass e del Ministero delle imprese e del made in Italy".

Sanzioni per assenza di targa e assicurazione

Secondo il nuovo Codice della Strada, chiunque circoli con un monopattino a propulsione prevalentemente elettrica privo del contrassegno (quindi senza targa) o con contrassegno non visibile, alterato o contraffatto, oppure privo della copertura assicurativa, verrà multato con una sanzione amministrativa da 100 a 400 euro.

Circolazione e norme di comportamento  

Infine, altre novità che verranno introdotte con l’approvazione del disegno di legge riguarderanno la viabilità e le norme di comportamento. In base al testo firmato dal Consiglio dei ministri, i monopattini a propulsione elettrica potranno infatti circolare solo su strade urbane con limite di velocità non superiore a 50 km/h, né sostare sul marciapiede, se non nelle apposite aree riservate.

Legge e burocrazia
Data articolo: Thu, 18 Apr 2024 10:28:43 +0000
News n. 6
Triumph Tiger 800 usata: pregi e difetti, rilevamenti e quotazioni Triumph Tiger 800 usata: pregi e difetti, rilevamenti e quotazioni

La Tiger 800 è un’endurona comoda e ben fatta. Piacciono il motore brillante e la tenuta di strada sicura. Meno convincente la frenata. Esemplari datati ma in buone condizioni si trovano a circa 5.000 euro

massimo.miliani
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Punti di forza

Il motore tre cilindri da 86,5 CV (rilevati alla ruota) è un piacere da usare: spinge regolare già da 2.000 giri, ai medi è vigoroso e allunga rapido fino a 8.000 giri. Su strada sfodera un avantreno preciso, ma la Tiger va bene anche in città, dove sfoggia una buona agilità. Comoda la posizione di guida: si viaggia rilassati e ben protetti dal parabrezza, la sella in due pezzi è confortevole e ci sono poche vibrazioni. Per chi vuole fare un po’ di fuoristrada c’è la versione XC, che monta ruote a raggi (con l’anteriore da 21â€) e sospensioni più morbide con maggiore escursione. Anche con la Tiger “normale†comunque si possono percorrere strade bianche e sterrati, ma il meglio lo dà su asfalto.

Punti deboli

La frenata non è delle migliori: all’anteriore manca un po’ di potenza, mentre il posteriore tende a bloccare. Cercate le versioni dotate di ABS. Le sospensioni della versione XC vanno un po’ in crisi se si guida “allegri†su asfalto. La sesta marcia è leggermente corta: a velocità autostradali si viaggia a 6.000 giri e i consumi ne risentono.

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Prima dell'acquisto controllate bene

  • Avviamento: segnalati problemi ai motorini di avviamento. Controllate che funzioni senza intoppi.

  • Sella: col tempo e l’uso, il rivestimento tende a logorarsi in modo vistoso, in particolare quello del passeggero.

  • Ammortizzatore: l’ammortizzatore posteriore è esposto allo sporco “sparato†dalla ruota.

  • Cavalletto laterale: quando si apre il cavalletto laterale, l’interruttore che spegne il motore può rompersi. Controllare che funzioni a dovere.

  • Minimo irregolare: segnalati dei casi di minimo irregolari, dovuti a problemi del sistema di iniezione. Il problema si risolve con un aggiornamento della centralina.

I rilevamenti

  • Velocità massima 204,5 km/h

  • Accelerazione 0 - 400 12,5 sec.

  • Consumo extraurbano 28,9 km/litro

  • Peso 211,5 kg

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Quanto costa una Tiger 800 usata

La Tiger 800 è stata prodotta in tante versioni, che differiscono per allestimento e dotazione. Le versioni da fuoristrada XC hanno quotazioni di circa 500 euro superiori rispetto a quelle dei modelli “stradali†(che trovate qui). Dal 2018 è arrivata la seconda serie: poche novità estetiche (parabrezza regolabile e nuovi pannelli laterali), ma aggiornamenti a motore (Euro 4), telaio, 6 riding mode, fari a led e cruscotto con schermo TFT.

ANNO

euro

2023 (E4)10.100
2022 (E4)9.300
2021 (E4)8.600

2020 (E4)

7.900

2019 (E4)

7.200

2018 (E4)

6.700

2017 (E3)

5.900

2016 (E3)

5.600

2015 (E3)

5.200

2014 (E3)

4.800

2013 (E3)

4.500

2012 (E3)

4.100

Moto usate
Data articolo: Thu, 18 Apr 2024 05:19:00 +0000
News n. 7
Dal Giappone una nuova Hayabusa... di legno Dal Giappone una nuova Hayabusa... di legno

Come la versione a benzina, questa bizzarra miniatura è prodotta nel Sol Levante. L'idea è di un produttore nipponico che annovera tra le sue proposte anche tanti  modellini in legno realizzati con la tecnica a incastro Ki-Gu-Mi

Riccardo Casarini
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Non fa rumore, non è aerodinamica e non raggiunge grandi velocità... a meno che non la scagliate contro qualcuno! Sono alcuni dei limiti di questo strano esemplare di Suzuki Hayabusa che, di contro, potrebbe rivelarsi un ottimo passatempo, un regalo curioso per un appassionato o - perché no - un bel complemento di arredo. Questo modellino misura 14,7 cm di lunghezza, 7,8 cm di altezza e 5,8 cm di larghezza e viene fornito in kit di montaggio completo di istruzioni: conta oltre 100 pezzi numerati, tutti sagomati a laser e disposti su tavola.

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Il principio di montaggio è quello del Ku-Gi-Mi, una sorta di origami in legno in cui, per ovvie ragioni, non sono previste pieghe, né tantomeno l'impiego di colle, viti oppure chiodi. L'intera struttura si ottiene "semplicemente" incastrando tra loro le varie parti e, una volta terminata, risulta solida e semi-permanente; viene realizzata solo con legno proveniente da foreste certificate FSC, dunque c'è un occhio di riguardo alla sostenibilità del prodotto che, oltretutto, è pure a buon mercato. Parliamo di circa 19 euro... un ottimo prezzo, non fosse che qui arriva la nota dolente, perché non sono previste spedizioni al di fuori del Paese del Sol Levante. Dunque al momento le soluzioni per ottenerla potrebbero essere un costoso viaggio in Giappone, oppure una telefonata a quel vecchio amico che vive a Tokyo da tanti anni e magari si ricorda di noi con affetto ed è disposto a fare questa insolita "commissione" extracontinentale.  

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Notizie dalla rete
Data articolo: Wed, 17 Apr 2024 17:24:04 +0000
News n. 8
Te la do io l’America: le migliori custom cinesi dal prezzo basso Te la do io l’America: le migliori custom cinesi dal prezzo basso

USA non è l'unico sinonimo di cruiser: i marchi cinesi si sono lanciati anche in questo segmento e, a differenza delle eleganti e costose americane, puntano su contenuti di sostanza abbinati a un prezzo d'attacco

Luca54
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Harley-Davidson, Indian... le regine delle cruiser sono rigorosamente americane, ma il fascino a stelle e strisce (purtroppo) non è alla portata economica di tutti. La Cina risponde con alternative per tutte le tasche ma anche per motociclisti che hanno meno esperienza e vogliono gustarsi questo genere di moto senza stress: dai 5.000 ai 10.000 euro, ecco le cruiser cinesi più interessanti oggi disponibili sul mercato.

 

SWM Stormbreaker V 1200

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Questa novità ha debuttato a Eicma 2023 e possiamo dirvi che è uno dei modelli più interessanti del segmento. Perché? Prima di tutto per il motore, che è lo stesso della mitica e ormai uscita di scena Harley-Davidson Sportster. Il gruppo cinese Shineray ha rilevato il blocco della casa americana, due cilindri a V raffreddato ad aria con aste e bilancieri, e lo ha aggiornato per rispettare le normative europee attuali. La potenza si ferma a 61 CV, ma il carattere è da vera americana. La componentistica è moderna e ben rifinita, c'è un cruscotto LCD e l'ABS di serie. La sella è praticamente rasoterra, 71 cm. Prezzo? 9.990 euro franco concessionario, due le colorazioni per la Stormbreaker V 1200 (nera o verde metallico).

 

Benda Napoleonbob 500

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Se non l'avevate mai sentita, probabilmente ora ve la ricorderete per il design radicale. La sella monoposto è a sbalzo, ci sono dettagli dorati, gli specchietti bar-end e una particolare cover della forcella. Sembra una cruiser da grandi, ma il motore in bella vista è un bicilindrico a V da "soli" 498 cm3 capace di 47,5 CV (guidabile quindi con la patente A2) e abbinato ad un cambio a 6 rapporti. La seduta è posta a soli 69,5 cm da terra e le maxi gomme le donano un aspetto quasi da bagger: 150/80-15" all'anteriore e 180/65-16 al posteriore. Il prezzo della Benda Napoleonbob è d'attacco, 6.990 euro franco concessionario.

 

CFMoto 450CL-C

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Anche CFMoto si lancia nella categoria con la 450CL-C, una piccola cruiser dai contenuti molto curiosi. Le forme e le proporzioni sono ben studiate: parafango posteriore esteso, doppio silenziatore basso, forcella tradizionale e specchietti bar-end. Il motore è bicilindrico in linea, un po' meno affascinante del V2 ma frizzante nelle prestazioni. Con una cilindrata di 450 cm3 è in grado di erogare 40,8 CV a 8.000 giri/min e una coppia massima di 42 Nm a 6.250 giri/min. La fasatura a 270° promette un sound grontoso. Contenuto il peso, 181 kg, così come il prezzo di 5.790 euro f.c.

 

MBP C1002V

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Torniamo a parlare di maxi cruiser con la C1002V, che conquista per la forte presenza su strada e il look aggressivo. Il cuore di questa novità è il bicilindrico a V di 80°: cilindrata di 997 cm3 e una potenza massima di 88 CV (qui tutti i dettagli). Sul fronte tecnologico il pacchetto comprende fari e indicatori di direzione a Led e cruscotto TFT a colori. Sorprende anche il prezzo, 9.990 euro franco concessionario.

 

QJ Motor SRV 600 V

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Così è come si immagina il costruttore cinese la cruiser del futuro. E non ci stiamo riferendo solo alle linee high-tech della SRV 600 V, ma anche e soprattutto della componentistica tecnica. Infatti, nonostante la cubatura media (561 cm3), il blocco è V4. Grazie al raffreddamento a liquido e al frazionamento insolito per la categoria, la potenza massima raggiunge i 68 CV a 6.500 giri/min. I cerchi sono entrambi da 16" e all'anteriore è presente una forcella a steli rovesciati con pinze freno radiali. Come le vere cruiser, la sella è bassa: 72 cm da terra. Arriviamo al prezzo: 6.950 euro franco concessionario per una moto super esclusiva.

 

Keeway V302C

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Facile da gestire ma con il carattere da grande. La Keeway V302C ha tutte le carte in regola per essere definita una vera cruiser: cerchio anteriore da 16" con gomme larga, linee allungate, sella bassa, specchietti alle estremità del manubrio e doppio ammortizzatore dietro. E poi c'è il motore: cilindrata di 298 cm3 per il piccolo bicilindrico asiatico che arriva a una potenza di 30 CV a 8.500 giri/min. L'ABS a doppio canale è di serie, così come i fari a Led e il cruscotto LCD completamente digitale. Il prezzo è di 4.990 euro f.c.

 

Zontes 350 V

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È piccola ma modernissima: la Zontes 350 V si rivolge alle future generazioni di bikers che vogliono lanciarsi nel mondo delle custom 3.0. Le forme slanciate sono esaltate dai cerchi diamantati e al posteriore è in bella mostra il forcellone monobraccio, soluzione da moto grande. Tra le gambe pulsa un motore monocilindrico raffreddato a liquido da 348 cm3 in grado di erogare 39,5 CV, facile e brillante nelle prestazioni. Assistenti alla guida non ce ne sono, ma il pacchetto elettronico è comunque ricchissimo: cruscotto TFT a colori con diversi layout grafici, sistema keyless, controllo di pressioni pneumatici, due riding mode, doppia presa USB e apertura sella e serbatoio elettroattuata. Il prezzo della Zontes 350 V è di 5.490 euro franco concessionario.

Moto
Data articolo: Wed, 17 Apr 2024 13:59:17 +0000
News n. 9
SBK Orari TV Olanda 2024, diretta su Sky e TV8 SBK Orari TV Olanda 2024, diretta su Sky e TV8

Dopo Phillip Island e Barcellona, la Superbike arriva in Olanda. Occhi puntati su Alvaro Bautista che ha ritrovato il successo, ma Razgatlioglu , Bulega e Iannone non gli renderanno certo la vita facile. Ecco gli orari per non perdersi le gare in TV

serenazunino
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I valori in pista alla vigilia del round olandese

Lo spettacolare tracciato olandese di Assen ospiterà questo fine settimana il terzo round stagionale della Superbike. Il Campione in carica Alvaro Bautista arriva qui dopo aver ritrovato il successo a Barcellona, ma replicare non sarà facile. 

Tra i rivali spicca uno su tutti Toprak Razgatlioglu, che con BMW ha già dato prova di essere in perfetta sintonia e punta al titolo. Non dimentichiamoci poi di Nicolò Bulega, alla guida della Ducati e debuttante della classe che si è già ambientato piuttosto bene, tanto da essere leader nella classifica generale. E poi c'è Andrea Iannone, sempre più competitivo in Superbike. Grande assente Danilo Petrucci, che guarderà la gara dall’ospedale, mentre proveranno a mettersi in mostra i due piloti ufficiali Yamaha: Andrea Locatelli e Jonathan Rea, quest’ultimo in evidente difficoltà. Ecco gli orari per non perdersi nulla dello spettacolo Superbike.

SBK, il round olandese in diretta su Sky Sport Uno, Sky Sport MotoGP Now e TV8

Venerdì 19 aprile
Ore 10.20: FP1 Superbike

Ore 15.00: FP2 Superbike

Ore 16:00: Superpole Supersport
 

Sabato 20 aprile
Ore 11.00: Superpole Superbike

Ore 14: Race 1 Superbike – in diretta su TV8

Ore 15.15: Race 1 Supersport
 

Domenica 21 aprile
Ore 11: Superpole Race Superbike – in differita su TV8 alle 17:05

Ore 13.45: pre Superbike

Ore 14: Race 2 Superbike – in differita su TV8 alle 18

Ore 15.15: Race 2 Supersport 300

SuperBike
Data articolo: Wed, 17 Apr 2024 10:23:04 +0000
News n. 10
Vespa 140th of Piaggio, specialissima per pochi eletti Vespa 140th of Piaggio, specialissima per pochi eletti

Nel 2024 ricorrono 140 anni dalla nascita della Piaggio e il Gruppo di Pontedera celebrerà l’avvenimento con una versione ultraesclusiva dello scooter più famoso del mondo

malo
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Quattro giorni soltanto per assicurarsi una Vespa esclusiva quanto mai nessun’altra prima. Nel 2024 ricorrono 140 anni dalla nascita della Piaggio e il Gruppo di Pontedera celebrerà l’avvenimento con una versione specialissima dello scooter più famoso del mondo. Si chiama Vespa 140th of Piaggio, sarà prodotta in un numero limitato a un massimo di 140 pezzi e sarà possibile acquistarla soltanto nei quattro giorni del grande raduno mondiale Vespa Word Days 2024, dal 18 al 21 aprile. 

 

On line o al Vespa Village

Le ordinazioni potranno essere fatte via computer sul sito www.vespa.com oppure in presenza presso il Vespa Village, centro della giornata mondiale che riunirà a Pontedera migliaia di Vespisti e Vespa Club provenienti da 66 Paesi. I collezionisti sono già in allerta perché sarà una delle versioni più rare e più ambite.

La base su cui è nata la Vespa 140th of Piaggio è quella della Vespa GTV, reinterpretazione di una silhouette storica applicata a uno scooter moderno, con forti elementi di richiamo al passato: in particolare il faro basso e il manubrio in tubo a vista che vanno a braccetto con un equipaggiamento al passo con i tempi moderni. 

 

Colorazione speciale

Livrea bianca per questa edizione speciale, accompagnata da grafiche blu e celesti, dal nuovo monogramma di Vespa e dal logo celebrativo dei 140 anni; sullo scudo anteriore il classico “cravattino†con triple prese d’aria su entrambi i lati e griglie centrali, in più un accenno di cupolino che dona un tocco di grinta. All’insegna dell’anima sportiva, la sella blu con doppia cucitura tono su tono ha una sagomatura monoposto, ma è ampia e confortevole, e dispone di serie del coprisella posteriore. Sono blu con inserti azzurri anche i cerchi ruota realizzati specificamente per questo modello, caratterizzato dalle finiture in nero del bordo scudo, degli specchietti, della marmitta e delle pedane estraibili per il passeggero. Ogni esemplare sarà identificato da una targhetta celebrativa numerata posta nella parte posteriore dello scudo.

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La meccanica non cambia

Tecnicamente non ci sono differenze rispetto al modello base, la Vespa 140th of Piaggio ha la stessa scocca in acciaio e lo stesso motore monocilindrico 300 hpe (High Performance Engine) con raffreddamento a liquidò e distribuzione a quattro valvole, per il quale viene dichiarata una potenza di 17,5 kW (23,8 CV), la più alta mai raggiunta da una Vespa di serie. 

Tutto il sistema di illuminazione è a LED, compreso il faro basso, e la strumentazione ha la classica forma circolare ma è completamente digitale e permette di usufruire del sistema di connettività Vespa MIA proposto come optional. All’insegna della sicurezza, sono di serie il controllo di trazione ASR e l’antibloccaggio dei freni ABS, così come è di serie il sistema keyless che permette di fare a meno della tradizionale chiave di contatto. Vasta anche la dotazione di accessori, tra i quali spiccano una grande borsa posteriore in pelle con logo Vespa, portapacchi anteriore e posteriore, il parabrezza e le barre paracolpi.

Scooter
Data articolo: Wed, 17 Apr 2024 08:31:06 +0000


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