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News ginnastica da Federginnastica

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Combs la Ville - L'Italy va su La Cinq! Usuelli nona generalista. Tutte le azzurrine in finale di specialità

Esperienza tosta a Combs la Ville per le azzurrine del nostro vivaio, che si trovano coinvolte in una gara di altissimo livello e per questo estremamente allenante e formativa. Infatti, se Francia1 con Elena Colas, Maiana Prat e Lola Chassat, mette insieme 107.530 punti e si aggiudica alla grande il concorso generale a squadre, non sono da meno gli Stati Uniti, altrettanto bravi a superare quota 100 di 698 millesimi, grazie a Kylie Smith, Kaylee Sath e Trinity Wood. Terza con 99.732 Francia2, composta da Perla Denechere, Jordane Bayer e Caly Chayani. Ai piedi del podio transalpino ci finisce il Canada, spinto da Alia Mckinley, Nikita Theodat ed Emily Kim fino a 97.264. Non molto distanti ci sono poi le fatine di Paolo Bucci, ferme in quinta posizione sul totale di 96.130. A seguire le altre otto contendenti, tra cui Australia, Belgio, Svizzera. L’Italbaby si è giocata tutto alla trave, con una battuta d’arresto da 21.733 e quattro cadute che hanno fatto evaporare in una sola rotazione le chance di medaglia costruite sulle altre tre. Peccato, ma ci può stare, sono quelli che si chiamano errori di gioventù. E i margini di miglioramento, senza i 5 decimi in meno in partenza al corpo libero, l’errore sullo Shaposhnikova della Cortellino e l’uscita scarsa, avanti di spalle, della Sisio alle parallele, sono a dir poco enormi. Bene Ludovica Usuelli che sta sempre su e, alla fine, risulta la migliore delle italiane, anche se è soltanto nona con 48.665 nell’all around dominato da “Mademoiselle†Colas, reginetta a 54.099, davanti alle connazionali e pari età - classe 2010 - Prat (52.565) e Chassat (51.131). La stellina della Milanese Forza e Coraggio centra pure due finali a trave e sugli staggi, mentre rivedremo la promessa della Cernuschese nell’ottetto d’élite al corpo libero e quella dell’Aiace al volteggio. Tutte in final eight, dunque, le nostre piccole donne, pronte a tornare, oggi, sulle pedane del Gymnase Salvador Allende per dimostrare il proprio valore.

CONCORSO GENERALE A SQUADRE

CONCORSO GENERALE INDIVIDUALE

Data articolo: Sun, 02 Nov 2025 00:01:33 +0100
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Pamplona - I convocati per i Mondiali senior di Trampolino Elastico, l'Age Group e la rassegna iridata juniores

Ormai ci siamo, dopo la Ritmica a Rio de Janeiro e l’Artistica a Giacarta, tocca al Trampolino Elastico celebrare i suoi Campionati del Mondo, che quest’anno si terranno, dal 5 al 9 novembre, a Pamplona, in Spagna. Per la 38esima edizione della rassegna iridata il DTN Giuseppe Cocciaro ha convocato i ginnasti Silvia Coluzzi (Esercito Italiano), Sofia Pellissier (Polisportiva Bentegodi), Marco Lavino (Ginnastica Brindisi), Samuele Patisso Colonna (Milano 2000) e Marco Tonelli (Alma Juventus), che saranno accompagnati dagli allenatori Martina Murgo e Mikalai Kazak e dall’ufficiale di gara Francesca Beltrami. La delegazione, guidata dallo stesso direttore tecnico, potrà avvalersi anche della professionalità del fisioterapista Emanuele Vailati.

Appuntamento, dunque, alla Navarra Arena di Plaza Aizagerria, nella città della corsa dei tori. Si comincia mercoledì 5 con la qualificazione del Sincronizzato Misto, una novità da seguire con grande attenzione, sulla scia di quanto già visto nell’artistica agli Europei di Lipsia. Giovedì 6 novembre, dalle 10.00 in poi, parte il Q1 dell’individuale, maschile e femminile, venerdì 7 ci aspetta quello del Sincro maschile (l’Italia non gareggia con la coppia donne) e l’eventuale semifinale del misto. Sabato 8 c’è la gara a 24 degli individualisti, la finalissima del Sincro MIX, domenica 9 novembre chiusura con gli ottetti del Sincro “men e women†e degli individuali M/F.

Stessa location, la settimana seguente, per la 31esima World Age Group Competition e la seconda edizione dei Camponati del Mondo Juniores. Lunedì 10, dunque, partono i senior e arriva la folta missione giovanile, sempre capitanata da Coach Cocciaro, che per l’occasione ha chiamato nella penisola iberica i ginnasti Agata Biancolini, Giulia Galdenzi, Carolina Urso e Federico Tonelli (Alma Juventus Fano), Leonardo Van Tien Cagnasso (SG Torino), Giulia Cesaretti (Chiaravalle), Filippo Ciccotti (AG Velitrae), Davide Fuccaro (Progetto Acrobatica), Viola Giusti e Cloe Mariottini (SG Etruria), Giorgia Solito (Giobri), Letizia e Sofia Radaelli (AG Milano 2000). Con loro ci saranno i rispettivi allenatori, Andrea Anceschi, Alessandro Lucarelli, Alessio Mascia, Martina Murgo, Daniele Guazzarotto, l’ufficiale di gara Claudia Manicone e il fisioterapista Marco Minnucci.

Le aspettative sugli azzurrini sono alte e direttamente proporzionali alla loro preparazione, altrettanto competitiva. Nel 2022 a Sofia, la FGI di categoria conquistò due ori con Letizia Radaelli e Silvia Coluzzi, rispettivamente, nell’Age Group 2 e 3. E a quell’exploit si aggiunse l’argento storico di Jonay Rossi nel DMT, nonchè i bronzi di Van Thien Cagnasso e della coppia Andrea Radaelli e Marco Tonelli nel Sincro. Nel 2023 a Birmingham festeggiammo la piazza d’onore di Giulia Cesaretti nell’Age Group 1 individuale, con le terze piazze di Carolina Urso e del Synchro Coluzzi – Radaelli. E ancora ci resta nel cuore il primo acuto del duo Patisso Colonna/Nicolò Giovannoni ad Odense nel 2015. Vedremo quali altre emozioni ci regaleranno i nostri beniamini del telo elastico, inclusi i big che ancora cercano di lasciare un segno dopo l’Era Flavio Cannone. Le gare saranno trasmesse in diretta sulla piattaforma dell’Eurovision, con i punteggi disponibili in tempo reale sui consueti canali della FIG.

Data articolo: Fri, 31 Oct 2025 18:41:12 +0100
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Kortrijk - L'Italbaby GAM in partenza per il "Mundialito" belga

A Kortrijk, in francese Courtrai, comune belga di 75.000 abitanti, di lingua fiamminga, nella provincia delle Fiandre Occidentali, situata su diversi rami del fiume Lys, andrà in scena, dal 6 all’8 novembre, un gran bel torneo giovanile di ginnastica artistica maschile. Sulle pedane dello Sporthal Ter Leie, infatti, si confronteranno ben cinque rappresentative juniores. Oltre ai padroncini di casa vedremo all’opera gli olandesi, gli svizzeri, gli austriaci e gli azzurrini guidati dal responsabile della Nazionale Under 18 FGI Nicola Costa. Con qust’ultimo e i tecnici Stefano Barbieri e Nicola Ceccarello partiranno i ginnasti Michele Boschetti (Fortitudo 1875), Giacomo Capuzzo e Riccardo Pelizzaro (Corpo Libero Gymnastics Team), Nicolas Giuliani (Fermo 85) e Gabriele Pasanisi (Eschilo Sporting Village). Fanno parte della delegazione impegnata in Belgio anche gli ufficiali di gara Antonio Cucchiarelli, Ferdinando Fedeli, Paolo Laghezza e Carmine Luppino. Ovviamente l’appuntamento assume un particolare interesse, quest’anno, in vista dei Campionati del Mondo di categoria, in programma dal 15 al 25 novembre a Manila, nelle Filippine.

Data articolo: Fri, 31 Oct 2025 13:04:21 +0100
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Morges - Torna l'Arthur Gander, con gli azzurri Alice D'Amato, Giulia Perotti e Yumin Abbadini.

Novembre è periodo di tornei. E nella ginnastica gli appuntamenti in Svizzera sono quasi una tappa obbligata. Il Memorail Arthur Gander è, con la Swiss Cup di Zurigo, una delle manifestazioni più importanti del calendario internazionale. La location si alterna, tra Chiasso e Morges. Quest’anno, per la 42ª edizione, andremo nella seconda località d’Oltralpe, sul lago di Ginevra e, per l’occasione, il DTN Enrico Casella ha convocato Giulia Perotti ed Alice D’Amato, ossia la campionessa e la vice degli Assoluti 2025, mentre il coach Cocciaro ha chiamato Yumin Abbadini, reduce, insieme alla vercellese, dai Mondiali di Giacarta. Al seguito degli atleti azzurri, dal 3 al 6 novembre, ci saranno Marco Campodonico, Enrico Pozzo ed Alberto Busnari. Nella rassegna passata Mario Macchiati giunse ai piedi del podio del concorso generale maschile e Veronica Mandriota chiuse al sesto nel femminile. L’evento elvetico non è un bel ricordo, invece, per Angela Andreoli che a Chiasso, proprio al Gander, si fece male durante l’esercizio al corpo libero. Un infortunio che l’ha tenuta ferma per quasi tutta la stagione successiva.

Data articolo: Fri, 31 Oct 2025 12:16:32 +0100
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Combs la Ville - Le Fatine volano in Francia nella culla dell'Artistica femminile

Tutto pronto per un grande classico giovanile di Combs-la-Ville, giunto alla sua 29ª edizione, un torneo che ha sempre portato fortuna alle promesse azzurre, tenendo a battesimo tante delle future protagoniste dell'Italdonne. Al Gymnase Salvador Allende vedremo in azione alcuni dei migliori profili juniores (ed “espoirâ€) di ginnastica artistica, a pochi giorni dal Mondiale di categoria, in programma a Manila, nelle Filippine a fine novembre. Per l’occasione il DTN Enrico Casella ha convocato le ginnaste Alessia Carol Cortellino (Ginnastica Cernuschese), Ludovica Usuelli (Milanese Forza e Coraggio) e Anthea Sisio (Aiace Ginnastica), che saranno seguite Oltralpe dal tecnico Paolo Bucci, dall’ufficiale di gara Enrica Ferloni, con funzioni di capodelegazione, e dal fisioterapista Stefano Roversi. La partenza è prevista per il 31 ottobre con rientro il 3 novembre. Lo scorso anno sulla FGI piovvero medaglie, undici in tutto, di cui sei ori. Giada Di Pietro si impose nell’all around allieve, alle parallele e alla trave, mettendosi al collo pure l’argento al volteggio, e ad Emma Recchia, seconda nel generale, andò il titolo al corpo libero. Con l’oro di squadra, insieme a Giulia Santinato, le Under 14 fecero quasi filotto, lasciando un po’ di visibilità solo alla rumena Aniela Maria Tudor. Il team Under 16, invece, arrivò ai piedi del podio con Rebecca Aiello, Angelica Finiguerra e Vittoria Ferrarini, ma la prima si aggiudicò l’argento sulla rincorsa dei 25 metri e il bronzo sul quadrato centrale, la seconda ottenne la piazza d’onore al corpo libero baby e fece suonare l’Inno di Mameli sugli staggi asimmetrici.

Data articolo: Wed, 29 Oct 2025 15:24:27 +0100
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Giacarta - Facci 'Move to Inspire' con Francia, Svizzera e Germania. "Lo sport baluardo di valori contro le guerre". Grasso e Macchini World Class Gymnast. Black Miss Fair Play

Il Campionato del Mondo 2025 di Ginnastica Artistica, maschile e femminile, si è concluso, sabato sera, con la classica Cerimonia di Chiusura e il passaggio della bandiera all’Olanda, per la rassegna di Rotterdam del 2026, e poi con una splendida festa, organizzata nella Training Hall del Centro Congressi di Giacarta, nel grande complesso sportivo del Gelora Bung Karno, a poche centinaia di metri dall’Indonesia Arena. La Presidente della Federazione organizzatrice, Ita Yuliati, ha espresso la sua gratitudine per il corretto svolgimento del torneo, che ha ricevuto ampi apprezzamenti da parte di atleti, funzionari e delegati stranieri. Merito del duro lavoro di tutte le parti interessate, tra cui la Federazione Internazionale di Ginnastica, il Ministro dello Sport, ex proprietario dell'Inter, Erick Thohir, il Governo Provinciale di Giacarta, Il Comitato Olimpico Indonesiano e il Comitato Organizzatore (JAGOC), senza dimenticare centinaia di volontari che hanno svolto il solito ruolo cruciale di tutti i grandi appuntamenti sportivi.

Il campionato, poi, come spesso accade, lascia anche un'eredità tangibile sotto forma di attrezzature ginniche che saranno utilizzate per supportare l'allenamento degli atleti locali. Il Ministero della Gioventù e dello Sport (Kemenpora) aveva fornito sei campi gara completi per il corretto svolgimento della competizione. Ora questi set sono stati ufficialmente consegnati alla Federazione Indonesiana di Ginnastica (FGI), tre dei quali verranno istallati presso il Cibubur Youth Elite Sport Center (CYESC), un nuovo complesso sportivo nazionale attualmente in costruzione nella zona est della metropoli. I restanti, invece, saranno prestati alle federazioni regionali (Pengprov) che hanno programmi di sviluppo a lungo termine volti alla preparazione olimpica.

D’altra parte l’iniziativa riflette alla perfezione il motto ufficiale dell'evento, "Move to Inspire", che incoraggia gli atleti di tutta l'Indonesia a perseguire l'eccellenza e a ispirare le generazioni future. La buona riuscita dei 53° Campionati Mondiali di Artistica segna un nuovo capitolo nella storia della ginnastica indonesiana, dimostrando che la nazione è in grado di ospitare eventi sportivi di livello secondo standard internazionali. O forse no? Non è detto, infatti, che ciò accadrà di nuovo, purtroppo, perché quanto avvenuto con l’esclusione last minute della delegazione israeliana da parte del Governo ha messo in forte imbarazzo Losanna, sia nel palazzo della FIG in Avenue de la Gare 12°, sia alla Maison Olympique, la sede del CIO, in Rte de Vidy 9, e l’inaffidabilità politica dell'organizzatore è una prerogativa che non è mai piaciuta a chi deve scegliere le location.

A tal proposito anche il Presidente della Federazione Italiana, presente al seguito della missione azzurra, si è espresso chiaramente sull’argomento con tutti i dirigenti FIG con i quali è entrato in contatto, a cominciare dal Presidente FIG Morinari Watanabe: “Poco prima di arrivare a Giacarta – ha detto il dott. Andrea Facci - abbiamo appreso la notizia dell’impossibilità da parte degli atleti israeliani di partecipare al Mondiale, a seguito delle decisioni del Paese ospitante. Nel pieno rispetto della sovranità di uno Stato, riteniamo che escludere atleti di una nazione, per la sola appartenenza, metta in pericolo l’universalità dello Sport, e ancora più se la decisione viene da un governo e non dalle istituzioni sportive internazionali preposte a garanzia della Carta Olimpica, anche all'interno degli Stati. Lo Sport, in questo periodo complesso per quanto riguarda la geopolitica internazionale – ha proseguito il massimo dirigente della ginnastica italiana - è un fondamentale baluardo di valori, di condivisione, di unità e di spirito di fratellanza che tutti dobbiamo impegnarci a preservare. Se si considerasse lo Sport come mero strumento di politica internazionale bisognerebbe entrare nel merito di ognuno dei numerosi conflitti armati presenti ad oggi nel Globo e assumere delle decisioni differenti per ognuno di essi. Tutti gli atleti di tutte le discipline e di tutti i Paesi dovrebbero poter partecipare alle competizioni internazionali, impegnandosi a costruire relazioni positive che possano essere una base su cui costruire relazioni pacifiche anche in altri ambiti. Alla vigilia delle Olimpiadi Invernali che si svolgeranno in Italia – conclude Facci - è importante inviare messaggi positivi, di fratellanza sportiva e di unione d’intenti, per migliorare tutti insieme come cittadini del mondoâ€.

Il Presidente FGI, ex team manager dell’ItalGAM, è stato accanto ai suoi ginnasti dall’inizio alla fine della competizione, come aveva fatto ai Mondiali di Ritmica con le Farfalle e in occasione dei rispettivi Europei, a Lipsia e Tallinn. Ciò ha fatto molto piacere a tutti i convocati che hanno sentito, in maniera palpabile, la vicinanza dell’Istituzione, malgrado la lontananza da casa. Non sono arrivate medaglie, come accaduto anche a Liverpool nel 2022 e ad Anversa nel 2023, tuttavia Andrea Facci, che ha seguito le final eight accanto al prof. Andrea Ferretti, presidente della Commissione Medica Federale, ha apprezzato molto l’impegno di tutti e si è congratulato con ciascuno dei componenti del gruppo guidato da Enrico Casella, nell’insolita veste di Capo Missione. Durante la sua permanenza a Giacarta, il Presidente italiano ha stretto relazioni importanti con i suoi omologhi di Francia, Germania e Svizzera, sulla scia dell’accordo di cooperazione siglato la scorsa settimana con il Portogallo. Allo studio scambi tecnici, appuntamenti agonistici e collaborazioni tra realtà europee molto simili tra loro e alla ricerca di solide intese per una crescita comune delle rispettive scuole ginniche. La francese Dominique Merieux, il tedesco Alfons Holzl e l’elvetico Fabio Corti si sono trovati subito in sintonia con Facci e si sono ripromessi nuovi incontri e reciproci inviti nei prossimi mesi.

Infine, a margine dell’incontro con l’Ambasciatore d’Italia in Indonesia, il dott. Roberto Colaminè, il Presidente FGI ha consegnato a Tommaso Grasso e Carlo Macchini, che non lo avevano ancora ricevuto, l’attestato di “World Class Gymnast†con il relativo PIN della Federazione Internazionale, per le rispettive finali a Kitakyushu. E da questa edizione sono entrati a far parte della grande famiglia dei “Ginnasti di Classe Mondiale†anche Giulia Perotti e Tommaso Brugnami, finalisti iridati alla loro prima esperienza. Poi, sempre nell’ambito della Federazione Mondiale, si sono svolte a Giacarta anche le elezioni dei rappresentanti degli atleti FIG: tra le donne è stata scelta la portoghese Filipa Martins, preferita alla svizzera Giulia Steingruber e alla cilena Simona Castro Lazo, tra gli uomini Wai Hung Shek, ginnasta di Hong Kong, candidato unico. Entrambi rimarranno in carica dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2029. Infine, La ginnasta canadese Ellie Black è stata insignita del Premio Fair Play per l’eccellenza e la sportività nell’arco della sua carriera, un riconoscimento conferitole in onore del suo gesto di solidarietà nei confronti della squadra francese durante i Giochi Olimpici di Parigi 2024.

Data articolo: Mon, 27 Oct 2025 18:06:02 +0100
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Nasce GYMLEGEND: il club esclusivo che celebra le leggende della Ginnastica Italiana

Nel 2025, anno in cui la Federazione Ginnastica d’Italia festeggia i suoi 156 anni di storia, nasce un progetto speciale dedicato a chi ha scritto pagine indimenticabili del nostro sport: le GYMLEGEND, il club riservato agli ex campioni che hanno rappresentato l’Italia ai massimi livelli olimpici e iridati.

Un’iniziativa sostenuta dall’intero Consiglio Direttivo e fortemente voluta dal Presidente Federale, che racconta così la sua visione: “Ci sono conquiste e momenti che meritano di essere ricordati nel modo giusto, rendendo omaggio a chi ha dato lustro alle nostre discipline. GYMLEGEND nasce per questo: per dire grazie a chi ha reso grande la nostra Federazioneâ€.

Il Club accoglie tutti quegli atleti non più in attività che, nel corso della loro carriera, hanno partecipato almeno a un’edizione dei Giochi Olimpici o hanno conquistato una medaglia ai Campionati del Mondo.

A ciascun membro verrà consegnato un esclusivo cofanetto celebrativo, contenente la card nominativa ufficiale, l’accredito per accedere alle aree riservate durante le competizioni federali, valido fino al 2028, e il raffinato pin d’onore - firmato Mikelart - simbolo dell’appartenenza a una comunità di eccellenza.

Più che un riconoscimento, GYMLEGEND vuole rappresentare un ponte tra passato, presente e futuro: un modo per ritrovare, celebrare e unire le generazioni che hanno fatto la storia della Ginnastica Italiana.

Nel 2026, inoltre, la Federazione organizzerà il primo grande evento GYMLEGEND, una giornata dedicata ai nostri campioni e alle nostre campionesse, per condividere emozioni, ricordi e la passione che continua a ispirare atleti e appassionati.

“È un modo per dire grazie – conclude Facci – e per ricordare che la Ginnastica Italiana vive anche grazie all’eredità di chi, con il proprio talento, ha fatto sognare intere generazioniâ€.

Benvenuti nel Club delle Leggende.
Benvenuti tra le GYMLEGEND.

Data articolo: Mon, 27 Oct 2025 08:09:54 +0100
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Giacarta - Finali di Specialità (Day2): Sugihara, Zhang, Yulo, Zou e Malone mettono la firma su un Mondiale super

Dieci anni dopo la sua prima apparizione iridata, Aiko Sugihara ha finalmente trovato la consacrazione. La giapponese, due volte olimpica, ha conquistato l’oro al corpo libero femminile nella giornata conclusiva dei Mondiali di ginnastica artistica a Giacarta, chiudendo così un cerchio lungo una carriera intera. Come se non bastasse, ha aggiunto anche un bronzo alla trave, in una finale tra le più competitive dell’intera rassegna.

Il giorno di Aiko. Il suo esercizio racconta una storia fatta di sogni, delusioni e rinascita. In pedana, Sugihara ha danzato sulle note della sua biografia sportiva, incantando pubblico e giudici con una routine da 13.833 punti. Dietro di lei, la coppia britannica Ruby Evans e Abigail Martin, argento e bronzo, che regalano alla Gran Bretagna la prima doppietta nella storia su questo attrezzo. «Sono così felice!», ha detto raggiante la nipponica. «Non ho pensato ai risultati, ho solo cercato di godermi la gara. Mi sono concentrata su me stessa e sono entrata nel mio mondo. È stata la chiave di tutto».

Sulla trave è tornata a brillare Zhang Qingying, che con un esercizio da 15.166 ha riportato la Cina al titolo mondiale di specialità, dopo ben sette anni. Movimenti fluidi, combinazioni originali e sicurezza da veterana. Alle sue spalle, un’altra protagonista di questa edizione: Kaylia Nemour, che dopo il trionfo alle parallele si è presa un sorprendente argento alla trave. Per l’algerina, la prima africana campionessa del mondo, è un successo che vale doppio. «Sono felicissima – ha detto Nemour –. Mi ero qualificata a fatica, solo ottava, ma volevo dimostrare a me stessa che potevo farcela anche qui. Questo argento è un sogno diverso: è la medaglia che mi mancava». Bronzo a Sugihara, perfetta nel mantenere equilibrio e grazia dopo l’exploit al corpo libero.

Sul fronte maschile, il podio è tornato a essere una galleria di volti noti. Carlos Yulo è di nuovo campione del mondo al volteggio, quattro anni dopo il suo primo titolo. Il filippino, già oro olimpico, ha centrato un Dragulescu impeccabile e ha chiuso con una media di 14.866, appena davanti all’armeno Artur Davtyan (14.833) e all’ucraino Nazar Chepurnyi, bronzo. «Non riuscivo a credere di averlo chiuso così – ha detto Yulo –. Non mi riesce sempre, ma oggi sì, e ringrazio Dio per questo».

Alle parallele, il cinese Zou Jingyuan ha ripreso il suo posto sul trono con il quarto titolo iridato della sua carriera. L’eleganza è la stessa di sempre, la precisione anche: 15.300 punti per confermarsi re assoluto dell’attrezzo. Argento al giovane giapponese Tsunogai Tomoharu, bronzo al neutrale Daniel Marinov. «Sono orgoglioso di me stesso – ha detto Zou –. Sono passati due cicli olimpici, ma continuo a cercare la perfezione, ogni giorno. Questo oro è la ricompensa del mio lavoro quotidiano».

Infine la sbarra, che ha visto il ritorno al vertice dello statunitense Brody Malone, già campione nel 2022. Con un esercizio da 14.933 e una difficoltà altissima, Malone ha preceduto il campione All Around Daiki Hashimoto e il britannico Joe Fraser, bronzo con una chiusura spettacolare in triplo teso. «Dopo aver visto Whittenburg vincere agli anelli ieri - ha raccontato Malone - ero carico a mille. Mi ha detto: “Domani tocca a teâ€. E aveva ragione». Si chiude così il primo Campionato del Mondo idonesiano, tra conferme, riscatti e nuove stelle. Dalla maturità di Sugihara alla grandezza senza tempo di Zou e Yulo, fino ai sogni realizzati di Nemour, la ginnastica planetaria ne esce più viva e globale che mai. Una rassegna che ha celebrato il talento, la resilienza e l’arte di chi, dopo anni di cadute, torna a volare.

Data articolo: Sat, 25 Oct 2025 22:02:12 +0200
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Giacarta - Carlo si inchina solo ai fenomeni. Giulia, cade ma è sull'Ottovolante del Mondo

Le ultime due finali del mondiale di Giacarta vedevano in gara Giulia Perotti al corpo libero e Carlo Macchini alla sbarra. La campionessa italiana assoluta sale sulla pedana centrale dell’Indonesia Arena, per quarta, l’ultima del primo gruppo, e parte sulle note di "Interstellar" di Hans Zimmer. La sedicenne di Vercelli inaugura la serie acrobatica con un arrivo scarso sullo Tsukahara e fatica a tenere i due giri impugnati, ma è l’errore sul doppio raccolto conclusivo che la fa finire a sedere sul tappeto e in ultima posizione con il punteggio di 11.633 (D. 6.733 – E. 4.900). Il titolo 2023 di Simone Biles passa alla giapponese Aiko Sugihara che con il suo 13.833 stacca la britannica Ruby Evans, medaglia d’argento. Sul gradino basso, malgrado il parimerito a quota 13.466, ci sale l’altra inglese, Abigail Martin, terza in virtù dell’esecuzione migliore di un decimo rispetto alla rumena Sabrina Maneca-Voinea (7.666 contro 7.566).

"È stata una bellissima esperienza, mi sono divertita – ha commentato Giulia, allenata a Vercelli da Federica Gatti ed Enrico Pozzo, mentre la coreografia era firmata da Tiziana Di Pilato - L’esercizio non è andato come speravo ma sono contenta di essere tra le migliori otto del Mondo al corpo libero. Questa trasferta mi ha dato tanto, è stato bello passare del tempo con le mie compagne, non solo in palestra, in hotel, in giro per la città, siamo anche riuscite a fare un po’ di shopping. Ora tornerò a casa e cercherò di migliorare dove ho sbagliato, lavorando sia sulla gestione delle emozioni, che mi hanno creato un po’ di agitazione, sia dal punto di vista tecnico, inserendo nuovi elementi. Delle altre mi sono piaciute molto le inglesi, soprattutto Ruby. Però devo dire che è stato uno spettacolo seguirle tutte da così vicino. In tante sono venute da me a farmi i complimenti, avendomi visto un po’ giù, e mi hanno detto che sono stupenda e che questo è solo l’inizioâ€. Come dar loro torto. La carriera di Giulia, come per Emma Fioravanti e Chiara Barzasi, è iniziato nella lontana Giacarta e la porterà, di certo, ancora più lontano.

I classici fuochi d’artificio del gran finale delle rassegne di ginnastica sono esplosi sull'iconica sbarra, dove l’agente delle Fiamme Oro, salito per sesto nel secondo gruppo, è arrivato lungo dal Pegan (nella foto Carlo è proprio con Aljaž, il campione sloveno inventore dell'elemento, nella sala di riscaldamento pre-gara) ed è stato costretto ad un recupero sul Cassina, che gli è costato caro. In una gara di fenomeni, il ventinovenne fermano è riuscito a concludere in sesta posizione con 14.266 (D. 6.100 – E. 8.166), non sfigurando affatto in un ottetto di marziani volanti.

“È stata sicuramente una finale mondiale degna di questo nome – ci ha detto in mixed zone l’atleta olimpico marchigiano - Sicuramente sono contento per il percorso che ho fatto fino a qui. Il Pegan, per come si era messa, poteva essere fatale, invece sono riuscito ad aggrapparmi, perdendo il ritmo sul salto successivo. La seconda parte della routine invece è stata davvero buona. Il piazzamento mi scoccia, non posso nasconderlo, ma sono anche orgoglioso di ciò che ho fatto e tra qualche minuto mi tornerà il buon umore. I primi quattro a salire non hanno lasciato niente a chi veniva dopo, ed era difficile rimanere impassibili a quanto stessero facendo. Io però non gareggio mai contro gli altri, e non mi infastidisce né il punteggio dei miei avversari, né la classifica provvisoria, sono dispiaciuto solo e soltanto per la mia imprecisione. Ho provato ad isolarmi, il 14.933 di Brody Malone mi ha fatto piacere per lui ma, di fatto, ha ammazzato la gara. Ho pensato, che bravo, ora devo fare il mio esercizio e poi si vedrà. Quello era l'obiettivo. Ci sono quasi riuscito e per me il bicchiere è mezzo pieno. Saluto e ringrazio la Polizia di Stato, la Federazione, la mia famiglia, i miei allenatori, la mental coach e la dottoressa, stiamo costruendo una favola, tutti insieme. Ce divertemo!â€.

Ai piani alti, intanto, Daiki Hashimoto, il campione all around giapponese, è costretto ad abdicare la corona di Anversa al ferro orizzontale, finendo secondo con 14.733, alle spalle dello statunitense Malone. Il venticinquenne del Tennessee ha risolto subito la pratica salendo per primo e con 6.4 di difficoltà, la più alta dell’ottetto, e 8.533 di esecuzione si è piazzato in testa rimanendoci fino alla fine. Il bronzo è finito al collo del britannico Joe Fraser, artefice di un altro sontuoso 14.700. In uno scontro così competitivo, con pochissimi margini d’errore. il 14.600 di Tomoharu Tsunogai vale soltanto la medaglia di legno.

FINALE CORPO LIBERO FEMMINILE

FINALE SBARRA

Data articolo: Sat, 25 Oct 2025 12:24:05 +0200
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Giacarta - "Piumino" diventa un "Fantastico 4°". Brugnami nel gotha del volteggio mondiale

Con due salti da 5.2 di difficoltà l’azzurro Tommaso Brugnami sfiora di diciassette millesimi la medaglia di bronzo ai Mondiali di Giacarta. Il diciottenne di Ascoli Piceno, neo senior e alla sua prima partecipazione in una rassegna iridata, apre la final eight al volteggio con uno Yurchenko con tre avvitamenti, sporcato solo da un passetto all’arrivo. Il conseguente 14.366 - 9166 di esecuzione - è migliore del 14.249 delle qualifiche. Il secondo salto, il Kasamatsu con due, sfiora la perfezione e rimane inchiodato, all’arrivo, su uno strepitoso 14.566, impreziosito dal bonus di un decimo per il perfetto stop all’atterraggio. La media del 14.466 diventa così la soglia da battere per tutti e sette i successivi pretendenti.

A scalzare la giovane promessa di Fabrizio Marcotullio ci riescono soltanto in tre. Il campione olimpico, il filippino Carlos Edriel Yulo, che con la media di 14.866 si va a prendere anche il titolo mondiale, succedendo al britannico Jarman Jake, l’armeno Artur Davtyan, argento con 14.833 e l’ucraino Nazar Chepurnyi che con 14.483 beffa l’italiano, fresco del titolo di specialità agli Assoluti di Quartu Sant’Elena. La medaglia di legno sulla rincorsa dei 25 metri, proprio come accadde a Thomas Grasso ai Campionati del Mondo di Kitakyūshū, ha un sapore tutt’altro che amaro per il talento della Giovanile Ancona, protagonista anche di un’ottima prova, in qualifica, al corpo libero e che sembra essere avviato verso una carriera ricca di soddisfazioni. Oggi aveva davanti tre mostri sacri della specialità e comunque il 2006 marchigiano è riuscito a scalare una posizione rispetto al turno di ammissione, scavalcando il russo Daniel Marinov, e a mettersi alle spalle il cinese Mingqi Huang, l’altro russo targato AIN Mukhammadzhon Iakubov e il giapponese Kazuki Minami.

“Non ci posso credere – esordisce Brugnami in zona mista - Se me l’avessero detto un mese fa l’avrei scambiato per un sogno come quelli che faccio di notte. Davanti ci sono tre ginnasti che un anno fa guardavo in televisione durante le Olimpiadi di Parigi. Adesso sono solo ad un passo da loro. E’ stato bello partire per primo, così mi sono goduto una finale mondiale, dal vivo, seduto al kiss and cry. Ringrazio tutte le personeche mi sono state vicino, dal mio allenatore alla mia famiglia, fino ai fisioterapisti e lo staff che mi segue ad Anconaâ€. “Questo è un ragazzo d’oro, altroché – esordisce un sorridente Marcotullio, che Tommy l’ha cresciuto dall’età di sei anni, da quando i compagni lo chiamavano “Piuminoâ€, per la sua chioma bionda arruffata - Anche in questa trasferta mi ha regalato delle emozioni uniche. Oggi ha fatto il massimo ma lavoreremo per aggiungere mezzo avvitamento, sia sullo Yurchenko, sia sul Kasamatsu, un salto quest’ultimo, che sta maturando bene. I margini ci sono, bisogna solo tornare in palestra e spingere per il prossimo appuntamentoâ€.

FINALE VOLTEGGIO MASCHILE

Data articolo: Sat, 25 Oct 2025 09:54:36 +0200
News
Giacarta - Finali di Specialità (Day1): Melnikova, Nemour, Jarman, Hong e Whittenburg le prime stelle del Sud Est Asiatico

Le finali di specialità ai 53° Campionati Mondiali di Ginnastica Artistica hanno regalato emozioni e spettacolo di altissimo livello. Dall’eleganza del corpo libero maschile all’energia delle parallele asimmetriche, passando per le evoluzioni del volteggio donne, i passaggi sul dorso del cavallo con maniglie e la testa in su per i maestri degli anelli, il venerdì di Giacarta ha confermato la supremazia di Stati Uniti, Gran Bretagna e Cina, in una prima giornata in cui non erano presenti atleti italiani in pedana. Assente forzato il numero uno in carica, l’israeliano Artem Dolgopyat, il britannico Jake Jarman, bronzo a Parigi, si è imposto nella finale sul quadrato centrale dell’Indonesia Arena, con un esercizio di grande difficoltà e di impeccabile esecuzione (14.866 punti), confermando le sue straordinarie qualità nella disciplina. Alle sue spalle il connazionale Luke Whitehouse (14.666) ha completato doppietta di Sua Maestà, mentre il filippino Carlos Yulo, già campione iridato ed olimpico, ha chiuso al terzo posto con 14.533. Ottima prova anche dell’americano Kameron Nelson, quarto con 14.133, ma fuori dal podio per pochi decimi. Sulla rincorsa dei 25 metri donne, la russa (sotto bandiera AIN) Angelina Melnikova, dopo l’all around di ieri, ha ritrovato la vetta del Pianeta Ginnico con una media di 14.466 punti, frutto di due salti precisi e ben controllati. La venticinquenne di Voronezh succede così alla brasiliana Rebecca Andrade. Argento per la canadese Lia-Monica Fontaine (14.033), mentre la statunitense Joscelyn Roberson completa il podio con 13.983. La belga Lisa Vaelen, pur autrice di un buon secondo salto, si è fermata ad un passo dalle medaglie. Finale tiratissima al cavallo con maniglie, dove il cinese Hong Yanming, malgrado l’ex aequo a quota 14.600 punti con l’armeno Mamikon Khachatryan, prevale su quest’ultimo per due decimi nella nota E (9.00 contro 8.80), prendendosi la corona di Rhys Mc Clenaghan. Terzo posto per l’americano Patrick Hoopes (14.566), che ha sfiorato l’impresa grazie ad un esercizio molto pulito. I tre, comunque, sembravano alla portata del nostro Gabriele Targhetta, che, purtroppo, in qualifica è rimasto inchiodato al ruolo di prima riserva Quarto un altro armeno, Hamlet Manukyan, a dimostrazione della solidità della scuola caucasica in questa specialità. Alle parallele asimmetriche, dominio netto dell’algerina Kaylia Nemour, seconda ai Mondiali di Anversa nel 2023 dietro la cinese Qiu Qiyuan. L’olimpionica degli staggi, autrice di un esercizio di difficoltà elevatissima (D-score 7.1) e perfettamente eseguito, con 15.566 punti regala un altro primato al suo Paese e all’intero Continente Africano. Seconda ancora Angelina Melnikova (14.500), che sale per la terza volta su tre finali sul podio indonesiano, e bronzo per la cinese Yang Fanyuwei con lo stesso punteggio ma una peggiore esecuzione (8.2 contro 7.8). Quarta la statunitense Skye Blakely, protagonista di una prova elegante ma leggermente imprecisa. A chiudere la giornata, la finale agli anelli, dominata dallo statunitense Donnell Whittenburg, che ha unito forza e pulizia per ottenere 14.700 punti e conquistare un meritato titolo sul castello, quello che due anni fa fu del cinese Liu Yang. Argento per il turco Adem Asil (14.566), già protagonista nelle qualificazioni, e bronzo per il cinese Lan Xingyu (14.500), campione olimpico a Bercy nel 2024. Solo quarto l’altro cinese Zhang Boheng, mentre il greco Eleftherios Petrounias, leggenda della specialità, si è fermato al quinto posto. Domani è in programma il secondo turno con Tommaso Brugnami che aprirà la giornata nella finale al volteggio uomini, a seguire la trave, le parallele pari, il corpo libero con Giulia Perotti e il gran finale alla sbarra dove sarà impegnato Carlo Macchini. Diretta su Rai Sport dalle 8.55 italiane fino alle 9.45 e poi su Rai Play fino alla fine, con la telecronaca di Andrea Fusco e il commento tecnico di Igor Cassina.

FINALE CORPO LIBERO MASCHILE

FINALE VOLTEGGIO FEMMINILE

FINALE CAVALLO CON MANIGLIE

FINALE PARALLELE ASIMMETRICHE

FINALE ANELLI

Data articolo: Fri, 24 Oct 2025 13:54:46 +0200
News
Giacarta - Fujitsu Infinity Award: USA e Giappone premiati ai Mondiali indonesiani per eccellenza e innovazione

Ai 53° Campionati Mondiali di Ginnastica Artistica, è arrivato un doppio trionfo simbolico: la squadra femminile degli Stati Uniti e il team maschile del Giappone hanno conquistato il Fujitsu Infinity Award, riconoscimento che celebra l’eccellenza, l’innovazione e lo spirito umano che uniscono sport e tecnologia. Istituito nel 2021 grazie alla collaborazione tra la Federazione Internazionale di Ginnastica (FIG) e Fujitsu Ltd., l’Infinity Award premia ogni anno le federazioni che incarnano al meglio i valori di precisione, creatività e progresso. A selezionare i vincitori è una giuria congiunta FIG–Fujitsu, che quest’anno ha scelto di premiare due squadre simbolo di talento, spirito di gruppo e visione futura della ginnastica. Le formazioni premiate hanno ricevuto un trofeo e un premio di 10.000 dollari, da dividere tra gli atleti protagonisti delle loro imprese. La cerimonia di consegna si è svolta subito dopo le finali di corpo libero maschile e volteggio femminile, alla presenza del presidente FIG Morinari Watanabe e di Naoko Otsuka, vicepresidente esecutiva del Global Solutions Business Group di Fujitsu. Nel corso degli anni, il Fujitsu Infinity Award è diventato un simbolo di riconoscimento internazionale: tra i vincitori delle passate edizioni figurano Giappone, Russia, Francia e Svizzera, nazioni che hanno saputo coniugare tradizione e innovazione nella ginnastica artistica. Con il premio assegnato a USA e Giappone, l’edizione 2025 conferma una volta di più che il futuro di questo sport passa attraverso la fusione tra tecnologia, eleganza e ambizione umana. E chissà che, in un futuro non troppo lontano, anche le nazionali italiane di ginnastica artistica, protagoniste di una crescita costante e di un movimento sempre più competitivo, non possano un giorno alzare al cielo il prestigioso Infinity Award, portando il tricolore tra le eccellenze mondiali di questo sport. Intanto la FGI, con il Presidente Facci in prima fila all'Indonesia Arena di Giacarta, fa i complimenti al Team USA GAF, composto da Leanne WONG, Skye BLAKELY, Dulcy CAYLOR e Joscelyn ROBERSON, e allo squadrone nipponico presente con Daiki HASHIMOTO, Shinnosuke OKA, Kazuki MINAMI, Hiroto ISHIZAWA, Kiichi KANETA e Tomoharu TSUNOGAI, per il prestigioso premio 2025. 

Data articolo: Fri, 24 Oct 2025 11:46:18 +0200


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