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The post AI, startup, unicorni: Italia in ritardo appeared first on Key4biz.
L’Italia nell’ultimo ha fatto buoni progressi in tema di connettività e servizi pubblici digitali, ma permangono grossi ritardi rispetto alla media Ue in altri ambiti della digitalizzazione, in primis nell’adozione e nello sviluppo dell’Intelligenza Artificiale, nello sviluppo delle startup e di unicorni, nei semiconduttori e nelle digital skill di base. E’ quanto emerge dal Rapporto sul Decennio Digitale della Commissione Ue, pubblicato oggi, che analizza i progressi dei 27 stati membri in relazione agli obiettivi strategici fissati al 2030.
“L‘ecosistema delle start-up resta poco sviluppato e non riflette le dimensioni dell’economia italiana“, la terza dell’eurozona, lamenta l’esecutivo comunitario. Da qui la raccomandazione al governo di “promuovere l’innovazione nelle tecnologie digitali supportando l’ecosistema nazionale†in tutta la sua filiera, dal mondo universitario e della ricerca ai centri di trasferimento tecnologico, passando per le start-up e le scale-up, “valutando incentivi per i settori strategici chiave“.
C’è da dire che per quanto riguarda il 5G standalone, per il momento la Commissione Ue non è ancora in grado di fornire dati comparabili fra diversi paesi, e che pertanto i dati diffusi riguardano il 5G non standalone.
Entro quella data il 100% dei cittadini europei dovrà essere coperto in fibra e 5G, e su questo fronte l’Italia non sfigura, tanto che su 5G (non standalone) e fibra la copertura è in crescita. Resta purtroppo il problema del take up della fibra, che non supera il 27% nel nostro paese. Un tema ben noto quello del take up carente. Possiamo consolarci con il fatto che anche nel resto della Ue le cose non vanno poi troppo meglio.
Bene anche l’adozione dei servizi pubblici digitali, con fascicolo digitale elettronico e identità digitale (Spid e CIE, più l’IT Wallet) che stanno andando bene. Meno bene la diffusione dell’Edge computing ed altre aree dove il progresso è insufficiente, secondo quanto riferito da un funzionario europeo.
L’Italia resta indietro sull’adozione di tecnologie avanzate: solo l’8,2% delle imprese utilizza soluzioni di IA, ben al di sotto della media Ue (13,5%), e anche l’obiettivo di penetrazione al 2030 (60%) è più basso di quello europeo (75%).
Il piatto piange anche per quanto riguarda gli “specialisti digitaliâ€, che in Italia sono più unici che rari. Difficile senza persone specializzate sviluppare nuove startup e men che meno unicorni: sono soltanto 9 gli unicorni presenti nel nostro paese nel 2024, a fronte dei 67 della Germania e ai 43 della Francia.
Per quanto riguarda il Quantum Computing, a febbraio l’Italia ha presentato una sua strategia nazionale in materia. Peccato che la mancanza di fondi soprattutto dall’estero sia endemica.
Per quanto riguarda la copertura in fibra, il dato è in aumento del 18,6% nel 2024 ma resta basso nelle aree rurali.
In tema di cybersecurity, il nostro Paese registra un numero stabile di attacchi però cresce la percezione del rischio, con l’82% dei cittadini che considera la minaccia cyber un pericolo grave.
Soltanto il 45,8% della popolazione ha competenze digitali di base, mentre gli specialisti digitali sono soltanto un esiguo 4% della popolazione lavorativa, con un misero 17% di rappresentanza femminile.
La Commissione ci sprona a fare meglio e di più, anche perché il 90% dei cittadini europei considera importante fare in modo che l’Europa possa produrre degli “European Champions†in grado di competere con i Big americani e cinesi, anche se per il momento sembra un’utopia.
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Stop alle importazioni di gas russo entro il 2027, nucleare ed energia rinnovabile, al centro del Consiglio Energia tenutosi oggi in Lussemburgo. I ministri europei dell’Energia non sono però riusciti a trovare un accordo unanime sulle conclusioni politiche relative alla sicurezza energetica.
A opporsi sono state Ungheria e Slovacchia.
La presidenza di turno, guidata dalla Polonia, ha quindi adottato il testo con il sostegno di 25 Paesi. Domani la Commissione Ue presenterà la sua proposta legislativa vera e propria per l’eliminazione graduale delle importazioni energetiche russe.
Durante il vertice “Trasporti, telecomunicazioni ed energiaâ€, che precede la tavola rotonda del G7 sulla sicurezza energetica globale, si è parlato soprattutto di guerra e di come rafforzare la resilienza energetica e digitale dell’Europa in questo delicato frangente storico.
L’obiettivo è chiaro, ossia migliorare l’efficienza energetica dell’Unione, riducendo i rischi per la stabilità economica degli Stati membri, e dunque fermare la macchina bellica della Russia che utilizza l’energia come strumento di pressione e ricatto. Il Clean Industrial Deal, il Piano d’Azione per l’Energia Accessibile e la Strategia dell’Unione per la Preparazione rafforzano ulteriormente questo impegno.
Tra i temi cruciali trattati nel corso del Consiglio, la tabella di marcia del REPowerEU, pubblicata il 6 maggio dalla Commissione Ue, sulla quale i ministri sono stati chiamati ad esprimersi. Il piano, avviato all’esordio del conflitto Russo-Ucraino, dovrebbe rendere il continente autonomo dall’import di energia russa. Condizione da cui siamo ancora lontani. Infatti, nonostante i progressi registrati nello sviluppo delle energie rinnovabili e la diversificazione delle fonti di approvvigionamento, agli atti del 2024 risulta che l’UE importi ancora 52 bcm di gas russo, 32 bcm tramite gasdotti e 20 bcm sotto forma di gas naturale liquefatto (GNL), pari a circa il 19% del totale delle importazioni di gas dell’UE. Inoltre, sempre con riferimento ai dati dello scorso anno, si registrano importazioni di petrolio greggio pari a 13 milioni di tonnellate e oltre 2.800 tonnellate di uranio (arricchito o sotto forma di combustibile).
Più nel dettaglio, allo stato dell’arte si contano ancora dieci Stati membri che acquistano gas russo, tre che continuano a importare petrolio, e sette che si approvvigionano di uranio arricchito o servizi correlati dalla Russia.
“Ci auguriamo che la nostra visione sui biocarburanti basata su un approccio scientifico e rigoroso e sul ruolo che essi possono svolgere anche in futuro venga condiviso dalla Commissione europea. Siamo totalmente disponibili a confrontarci sugli strumenti più efficaci, anche per garantire il rispetto della legalità lungo tutta la filiera dei biocarburanti”.
Lo ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Pichetto Fratin, presente oggi al Consiglio Energia a Lussemburgo, affermando che il potenziale dei biocarburanti sia uno dei punti fermi della strategia climatica italiana per l’abbattimento delle emissioni anche nei trasporti stradali.
L’Italia punta sui biocarburanti ma non solo. Il titolare dell’Ambiente, ha evidenziato poi la presenza del nucleare tra gli ambiziosi obiettivi del PNIEC, il Piano Nazionale Energia e Clima, che in un’ipotesi di scenario di lungo termine prevede al 2050 una quota di energia prodotta da fonte atomica. Fratin ha quindi invitato l’Europa a lasciare agli Stati membri maggiori flessibilità sul modo di conseguire l’obiettivo di riduzione delle emissioni.
“Naturalmente, man mano che guardiamo al percorso che ci porterà al 2040 e allo zero netto nel 2050, sarà importante valutare con attenzione gli obiettivi da definire e le modalità per raggiungerli, soprattutto quelle per il reperimento delle necessarie risorse finanziarieâ€.
“L’Italia ha deciso di perseguire una strategia nazionale che in maniera trasparente e graduale promuove una rivalutazione pragmatica del ruolo dell’energia nucleare come fonte di energia decarbonizzata, affidabile e programmabile. L’anno scorso abbiamo inserito nell’aggiornamento del PNIEC nazionale un’ipotesi di scenario di lungo termine che prevede al 2050 una quota di energia prodotta da fonte nucleare e proprio questa mattina l’Italia ha aderito all’Alleanza per il Nucleare.
Ha chiosato Gilberto Pichetto Fratin.
Il dibattito si è intrecciato con la presentazione dell’ottavo Programma Illustrativo Nucleare (PINC) della Commissione Europea, che delinea le sfide e le opportunità del settore.
Tra le priorità : lo sviluppo di piccoli reattori modulari (SMR), reattori avanzati (AMR), microreattori e, in prospettiva, la fusione nucleare.
“Ben vengano queste iniziative”, ha concluso il ministro italiano, “che aprono la strada a un confronto aperto e costruttivo per garantire un futuro competitivo e sostenibile per l’Europa”
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Quando si parla di satelliti e spazio, il dibattito ruota attorno a Starlink, Elon Musk e le megacostellazioni americane. Eppure, pochi ricordano che l’Italia ha un passato (e un presente) da autentica potenza spaziale. È stata il terzo Paese al mondo, dopo USA e URSS, a mettere un satellite in orbita con mezzi propri.
Era il 15 dicembre 1964 e il San Marco 1, costruito a Roma e lanciato da una piattaforma al largo di Malindi (Kenya), inaugurava l’epoca spaziale italiana. Un progetto nato dall’intuizione del fisico Luigi Broglio, considerato il “Von Braun italianoâ€, che concepì e realizzò, in collaborazione con la NASA, il primo sistema orbitale autonomo italiano. L’intera operazione fu gestita da personale e tecnologie nazionali, con l’uso del vettore Scout fornito dagli americani ma adattato per le esigenze italiane.
La piattaforma galleggiante di lancio, la San Marco Base, resterà per anni un unicum mondiale: l’unica base spaziale offshore mai realizzata. Broglio, pioniere e stratega, anticipò già negli anni ’70 la necessità di costruire una costellazione nazionale di satelliti per l’osservazione e le comunicazioni. Visione che solo oggi si sta concretizzando appieno.
Dopo San Marco, l’Italia prosegue il cammino con Sirio (1977), il primo satellite nazionale per telecomunicazioni, progettato dal CNR con una visione già duale, e Italsat (anni ’90), precursore delle comunicazioni satellitari civili italiane. Ma è con la costituzione dell’ASI – Agenzia Spaziale Italiana nel 1988 che il settore decolla a pieno titolo. Negli anni 2000 l’Italia è co-protagonista di programmi europei chiave come Galileo (GPS europeo), Copernicus (osservazione ambientale) e EGNOS, sistema di correzione per il posizionamento satellitare.
Parallelamente, nascono partnership strategiche come Telespazio (Leonardo+Thales), Thales Alenia Space Italia, Avio (propulsione), Sitael (microsatelliti), e si consolida la capacità industriale di realizzare payload avanzati, sistemi radar e segmenti di terra ad altissima affidabilità .
Oggi l’Italia è l’unico Paese in Europa con una catena completa dell’industria spaziale: satelliti, razzi, centri di controllo, competenze ingegneristiche, sicurezza cibernetica, accesso autonomo allo spazio (grazie al lanciatore VEGA, operativo dal 2012 e gestito da Avio per ESA). La costellazione COSMO-SkyMed, in funzione dal 2007, è uno dei fiori all’occhiello del settore radar ad apertura sintetica (SAR): capace di “vedere†attraverso le nuvole e di notte, fornisce dati strategici alla Difesa, alla Protezione Civile, all’ENEA, e a partner internazionali come gli Stati Uniti.
Oggi è attiva la seconda generazione (COSMO-SkyMed 2G), ancora più precisa e veloce. Accanto a questo sistema, il progetto SICRAL garantisce comunicazioni militari criptate e resilienti per l’Esercito, la Marina e l’Aeronautica, nonché interoperabilità con le forze NATO. Anche in questo caso si tratta di tecnologie italiane, gestite da Leonardo in stretta cooperazione con lo Stato Maggiore della Difesa.
Il programma più ambizioso attuale è IRIDE, una costellazione nazionale promossa dall’ASI e dal Dipartimento per la trasformazione digitale, finanziata con il PNRR per oltre un miliardo di euro. IRIDE sarà una rete di 30 satelliti in orbita bassa (LEO), multispettrali e radar, con capacità di osservazione della Terra in tempo reale, utile per il monitoraggio ambientale, la sicurezza idrogeologica, la gestione del suolo, la tutela delle coste e delle infrastrutture critiche.
Ma IRIDE, come COSMO, sarà anche dual use: integrabile in scenari militari, per la sorveglianza di aree di crisi, rotte navali sensibili, movimenti anomali di truppe o armamenti. Si tratta a tutti gli effetti di uno strumento di sovranità orbitale, che andrà a coprire esigenze oggi servite da costellazioni straniere, come quelle statunitensi (Starlink, OneWeb) o cinesi.
A livello di accesso autonomo allo spazio, l’Italia è titolare di uno dei pochi razzi operativi europei: il VEGA (e la sua futura evoluzione VEGA-C), lanciato da Kourou (Guyana Francese). Avio, azienda di Colleferro, è tra i leader europei nella propulsione solida e nei sistemi di separazione satellitare. Questo significa che l’Italia non dipende da razzi cinesi, indiani o americani per portare in orbita i propri strumenti. A completare il quadro ci sono i centri di controllo a Fucino e Matera, il sistema di gestione dati EO da parte di e-GEOS, e le sperimentazioni in ambito Quantum Key Distribution per rendere inviolabili le comunicazioni satellitari.
Mentre l’Europa cerca di costruire IRIS² come alternativa a Starlink, con forti spinte centralizzatrici da parte di Parigi e Berlino, l’Italia si trova di fronte a un bivio. Può scegliere di restare subfornitore in una logica consortile che la penalizza, oppure rivendicare un ruolo da architetto del sistema orbitale europeo. Abbiamo le tecnologie, le imprese, le università , il know-how, e anche la credibilità internazionale (basti pensare alla leadership italiana nelle missioni ESA sulla Luna e su Marte, ai moduli abitativi della ISS, o alla partecipazione al programma Artemis della NASA). Ciò che manca è una chiara strategia politica industriale che metta lo spazio al centro della difesa, della diplomazia e dell’economia.
In conclusione, l’Italia nello spazio non è comparsa all’improvviso. Ci è entrata per merito, per visione, per capacità . Ha anticipato epoche e tecnologie, da San Marco a COSMO. Oggi può tornare a contare. Ma servono scelte chiare: investire nella resilienza orbitale, proteggere le costellazioni nazionali, formare ingegneri, trattenere startup e puntare a una vera sovranità orbitale italiana, perché — nel XXI secolo — chi non ha testa nello spazio rischia di perdere anche i piedi per terra.
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Lo smartphone sta diventando una presenza troppo precoce e pervasiva nella vita dei giovanissimi. È questa la fotografia emersa dalla nuova indagine promossa dalla Fondazione Marisa Bellisario – realizzata da Only Numbers tra il 26 maggio e il 10 giugno su un campione rappresentativo di mille cittadini e 793 associati – che racconta un’Italia sempre più consapevole e preoccupata.
“La Fondazione Marisa Bellisario, osservatorio permanente sulle questioni sociali, economiche e politiche, è da sempre molto reattiva rispetto ai temi di pressante attualità – dichiara Lella Golfo, presidente della Fondazione Marisa Bellisario – Per questo, da tempo, il nostro raggio d’azione si è allargato dalle donne ai giovani, nella consapevolezza che il disagio giovanile è una delle ‘emergenze’ di questi tempi, un fenomeno cui non solo porre la massima attenzione ma sul quale intervenire. Ed è innegabile che tanta parte di questo malessere sia imputabile a un uso spesso sconsiderato e fuori controllo di smartphone e social network. Per questo abbiamo pensato di commissionare a Euromedia Research di Alessandra Ghisleri una ricerca che facesse luce su quello che pensano gli italianiâ€.
Secondo l’indagine, l’80% dei cittadini – e l’89% delle associate Bellisario – ritiene che i minori sotto i 14 anni utilizzino lo smartphone in modo eccessivo. Non è solo una questione di tempo, ma di conseguenze profonde.
Tra i rischi più sentiti figurano la riduzione della socialità (51% dei cittadini, 83% delle associate), i danni alla salute mentale (49% e 64%), la dipendenza tecnologica (48% e 62%) e il cyberbullismo (35% e 55%). Si tratta di una percezione condivisa e trasversale, che unisce generazioni e profili diversi.
È forse il dato più netto e inquietante: per oltre il 93% delle associate, l’utilizzo dello smartphone prima dei 6 anni è il primo passo verso forme di dipendenza digitale. Una soglia d’allarme che impone una riflessione urgente su educazione, prevenzione e responsabilità collettiva.
Il 75% dei cittadini e l’88% delle associate ritiene che i minori dovrebbero usare lo smartphone in autonomia solo dopo i 14 anni. Il 67% approva anche una legge come quella proposta nel Regno Unito, che limita l’uso nelle scuole e vieta la vendita sotto i 16 anni.
Scuola e famiglia: servire un’alleanza educativa
Per il 63% delle associate e il 45% dei cittadini, la scuola deve assumere un ruolo educativo chiaro e strutturato, in sinergia con le famiglie. Non si tratta solo di divieti, ma di educazione alla consapevolezza, alla relazione e alla libertà responsabile.
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La Trump Organization, la holding della famiglia del Presidente Usa, ha messo in cantiere il lancio di un suo brand mobile e di uno smartphone con un piano cellulare ad hoc.
La famiglia Trump, nota da tempo per il suo impero immobiliare, gli hotel di lusso e i resort di golf, negli ultimi anni si è avventurata in nuovi settori, tra cui i media digitali e le criptovalute.
Secondo la dichiarazione, Trump Mobile collaborerà con aziende che elaborano pagamenti come PayPal, Stripe e altre. Fedex, UPS e USPS sono alcune delle aziende che consegneranno gli ordini.
L’azienda utilizzerà anche i dati di Google Analytics e Pixel di Facebook per l’analisi di mercato.
Trump Mobile, nomen omen, offrirà servizi 5G tramite i principali operatori americani – Verizon, AT&T e T-Mobile Us – ha reso not la Trump Organization. Si tratta, in altre parole, del lancio di un nuovo operatore mobile virtuale (Mvno), per consentire di vendere capacità in surprlus tramite le loro reti.
Il piano tariffario della Trump Mobile è di 47,45 dollari al mese ed include accesso illimitato a voce, dati e testi, nonché servizi di telemedicina.
Inoltre, è previsto il lancio di un “T1 Phoneâ€, uno smartphone nuovo di zecca in vendita dal primo di agosto al prezzo di 499 dollari. Un prezzo che di fatto è circa la metà di quello di un iPhone o di un Samsung, i dispositivi che vanno per la maggiore sul mercato.
Il dispositivo è “un elegante smartphone dorato progettato per le prestazioni e orgogliosamente progettato e costruito negli Stati Uniti per i clienti che si aspettano il meglio dal loro operatore di telefonia mobile”, ha dichiarato la Trump Organization sul suo sito web.
Il presidente Donald Trump ha minacciato di imporre una tariffa del 25% sugli iPhone Apple e altri smartphone venduti negli Stati Uniti che non siano stati prodotti nel Paese, sebbene finora non abbia dato seguito alla minaccia. Le azioni Apple sono salite dello 0,4% nelle prime contrattazioni di lunedì.
La Trump Organization è gestita dai figli del presidente. Non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento su quale azienda avrebbe prodotto il T1 Phone e quali componenti avrebbe utilizzato.
La Trump Organization è la principale società immobiliare e di licenze del presidente Trump. Prima del suo secondo insediamento a gennaio, aveva dichiarato che il presidente non sarebbe stato coinvolto nella gestione quotidiana e che l’azienda non avrebbe stipulato nuovi contratti con governi stranieri durante la sua presidenza. Secondo un’analisi del Wall Street Journal sulla sua informativa finanziaria annuale, pubblicata venerdì scorso, il totale degli investimenti di Trump, inclusa la sua quota nella Trump Organization, ammonta a circa 1,7 miliardi di dollari.
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Salt Lake City e la vicina Sandy stanno considerando l’introduzione di un sistema basato su AI per gestire una parte delle chiamate non urgenti ricevute dal centro 911. L’obiettivo è alleggerire il carico di lavoro degli operatori umani, migliorando l’efficienza nella risposta alle emergenze reali.
La direttrice del servizio, Lisa Kehoe, ha dichiarato che fino al 30% delle circa 450.000 chiamate annuali non urgenti potrebbe essere gestito da un sistema automatizzato, garantendo comunque un passaggio immediato a un operatore umano nei casi di dubbia criticità o elevato stress emotivo percepito.
Il sistema AI in esame, come quello proposto dall’azienda canadese Versaterm, non solo classificherebbe e smisterebbe le chiamate, ma potrebbe anche tradurre in tempo reale in oltre 30 lingue, un vantaggio significativo per una città sempre più eterogenea. Le autorità locali intendono avviare l’implementazione nei prossimi sei mesi, sostenuta da un budget di 326.000 dollari provenienti dal fondo E-911, alimentato da tasse su dispositivi mobili e separato dal bilancio ordinario cittadino.
Il progetto ha suscitato perplessità tra alcuni membri del consiglio comunale, preoccupati che gli utenti, trovandosi in situazioni critiche, possano essere destabilizzati dal doversi confrontare con una voce automatica.
Tuttavia, i promotori assicurano che l’AI interverrà solo per chiamate non urgenti e che i protocolli includeranno numerose salvaguardie per evitare situazioni di rischio. Questo esperimento riflette una tendenza emergente in ambito pubblico: l’adozione di soluzioni intelligenti per ottimizzare i servizi civici senza compromettere la sicurezza.
Il successo dell’iniziativa potrebbe aprire la strada ad applicazioni simili in altre città alle prese con carenze di personale e carichi operativi in crescita.
Per maggiori informazioni, clicca per l’articolo originale.
Lo Stato di New York ha approvato il RAISE Act, una proposta legislativa destinata a limitare i rischi legati ai modelli AI più avanzati, sviluppati da aziende come OpenAI, Google e Anthropic.
La legge mira a prevenire scenari catastrofici, definiti come eventi che causano la morte o il ferimento di oltre 100 persone, o danni superiori a 1 miliardo di dollari. Se firmata dal governatore Kathy Hochul, sarà la prima normativa statunitense a imporre obblighi di trasparenza legale ai laboratori di AI di frontiera.
Il disegno di legge, sostenuto da figure autorevoli come Geoffrey Hinton e Yoshua Bengio, richiede che i laboratori rendano pubblici rapporti dettagliati sulla sicurezza dei loro modelli, inclusi eventuali incidenti o anomalie comportamentali, oltre a fornire garanzie contro l’uso improprio da parte di attori malevoli.
I requisiti si applicano solo ai modelli che superano la soglia di 100 milioni di dollari in risorse computazionali e che vengono resi disponibili ai residenti dello Stato di New York. In caso di violazioni, il procuratore generale potrà imporre sanzioni civili fino a 30 milioni di dollari.
A differenza della controversa SB 1047 californiana, il RAISE Act è stato progettato per non ostacolare l’innovazione da parte di startup o università , evitando obblighi come l’inserimento di un ‘kill switch’ o responsabilità post-addestramento.
Ciononostante, la legge ha incontrato una forte opposizione da parte dell’industria tecnologica, in particolare da attori come Andreessen Horowitz e Y Combinator.
Le critiche si concentrano sulla possibilità che i grandi sviluppatori decidano di non offrire i loro modelli nello Stato, come già avvenuto in Europa. Tuttavia, i promotori ritengono improbabile un’uscita dal mercato di New York, vista la sua rilevanza economica.
Per maggiori informazioni, clicca per l’articolo originale.
The post Salt Lake City valuta di affidare alcune chiamate al 911 all’AI appeared first on Key4biz.
Nel 2025 le frodi telefoniche automatizzate — le cosiddette robocall — stanno raggiungendo proporzioni allarmanti. Secondo le ultime stime di Juniper Research, le perdite globali dovute a queste truffe supereranno gli 80 miliardi di dollari entro la fine dell’anno.
Si tratta di una cifra che non rappresenta solo un danno diretto per i consumatori, ma colpisce in profondità l’intera filiera delle telecomunicazioni, minando la fiducia nel canale voce e compromettendo il valore delle comunicazioni aziendali legittime.
Il fenomeno, un tempo associato a chiamate registrate e facilmente riconoscibili, ha ormai assunto una forma radicalmente nuova e più insidiosa, grazie all’impiego dell’intelligenza artificiale (AI).
Le tecnologie vocali basate su AI sono oggi in grado di replicare perfettamente toni, accenti e persino emozioni umane, trasformando le chiamate fraudolente in conversazioni realistiche e personalizzate.
Alcuni sistemi, grazie all’uso di agenti conversazionali generativi, riescono a rispondere in tempo reale, simulando parenti, colleghi o operatori di servizi pubblici.
Il risultato è un inganno sempre più credibile, capace di superare anche le difese più attente. Il problema, inoltre, non è solo tecnico, ma anche di natura economica e sistemica.
Ogni frode riuscita rappresenta un danno economico per l’individuo, ma anche un colpo alla credibilità dell’infrastruttura telefonica, già fortemente stressata dalla trasformazione tecnologica in corso, sempre più sofisticata e veloce.
Le aziende, a loro volta, vedono calare i tassi di risposta e engagement da parte degli utenti, proprio perché cresce il sospetto che ogni chiamata possa nascondere un tentativo di truffa. È una perdita di valore che si riversa sull’intero mercato, con effetti a catena sulle attività di customer care, vendite e assistenza.
Il 2026 potrebbe segnare un punto di svolta. Secondo gli analisti, l’adozione di framework di mitigazione più maturi e la diffusione di soluzioni come il Branded Caller ID (che consente di visualizzare il nome e il logo del mittente verificato) potrebbero contribuire a ristabilire un minimo di fiducia.
In parallelo, le normative come STIR/SHAKEN, già in vigore in Nord America, stanno dimostrando la loro efficacia nell’autenticare le identità dei chiamanti e nel contrastare il fenomeno della falsificazione del numero (spoofing), uno dei principali vettori di truffa.
In Italia, recentemente, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha varato una misura dedicata al contrasto dello spoofing, segna una svolta nella regolamentazione dei servizi di comunicazione elettronica, introducendo misure innovative per garantire maggiore trasparenza, sicurezza e informazione agli utenti, in linea con le più recenti esperienze internazionali.
L’Agcom ha introdotto l’obbligo per gli operatori nazionali di bloccare le chiamate in ingresso provenienti dall’estero che presentano in modo illegittimo un numero telefonico italiano.
Ma non basta l’intervento regolatorio. Le tecnologie da sole non riescono a contenere un fenomeno in continua evoluzione. Serve un approccio sistemico che coinvolga operatori di rete, enti regolatori, sviluppatori di tecnologie di sicurezza e, soprattutto, gli utenti finali.
La componente educativa riveste un ruolo cruciale: formare i consumatori a riconoscere le dinamiche delle truffe, a diffidare di richieste di dati sensibili e a segnalare le anomalie rappresenta una delle armi più efficaci nel breve termine.
È solo con il coinvolgimento attivo del pubblico che si potrà ridurre l’impatto dei raggiri più insidiosi, come quelli basati su voci clonate di familiari o su falsi operatori bancari.
Gli operatori telefonici, dal canto loro, devono accelerare l’adozione di sistemi di autenticazione avanzata, investendo in infrastrutture capaci di riconoscere e bloccare automaticamente i flussi di chiamate sospette.
L’uso di strumenti di intelligenza artificiale applicati alla sicurezza, come i modelli di rilevamento comportamentale e di analisi vocale, rappresenta un ulteriore baluardo contro le truffe più evolute. La cooperazione internazionale, infine, resta un elemento imprescindibile: il crimine telefonico non conosce confini e richiede risposte coordinate su scala globale.
In un contesto in cui la linea tra voce umana e voce artificiale si fa sempre più sottile, la vera sfida non è solo tecnica, ma culturale. Riuscire a preservare la fiducia nei mezzi di comunicazione tradizionali sarà fondamentale per garantire un futuro sicuro al canale voce, senza dover rinunciare alla sua immediatezza e accessibilità .
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Fibercop, primo operatore wholesale only del Paese, annuncia oggi il lancio di un’offerta di obbligazioni per un ammontare complessivo di 1.400.000.000 euro, suddiviso in obbligazioni senior garantite a tasso fisso con scadenza 2030, obbligazioni senior garantite a tasso fisso con scadenza 2032 e obbligazioni senior garantite a tasso variabile con scadenza 2031.
L’Emittente intende utilizzare i proventi dell’Offerta per incrementare la propria liquidità disponibile, a supporto delle attività ordinarie dell’azienda, inclusi investimenti (capital expenditures) e il potenziale rifinanziamento dell’indebitamento finanziario presente, oltre al pagamento di eventuali commissioni e spese relative all’operazione.
La presente non è da intendersi quale garanzia dell’effettivo completamento dell’Offerta e delle altre operazioni descritte.
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L’AI sta trasformando la nostra economia e le nostre imprese, imponendo un cambiamento epocale. Per questo, ha spiegato ai nostri microfoni il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, è importante “iniziare a parlare a settori che sono tradizionalmente più legati al lavoro umano†e allo stesso tempo “di come invece la tecnologia entrerà nelle aziende e creerà il futuroâ€.
Nei settori in cui le aziende italiane rappresentano un’eccellenza a livello mondiale, ha dichiarato il ministro nell’intervista a margine della Prima edizione del Festival dell’Imprenditore di Roma, “Cibo e Moda Made in Italy nell’era dell’Intelligenza Artificialeâ€, ideato e promosso da Confimprenditori e organizzato da Supercom, è altrettanto importante “iniziare e prepararsiâ€, per continuare a mantenere alto questo livello e per “continuare a creare reddito e PILâ€, “proprio a partire dalle nuove tecnologieâ€.
The post Festival dell’Imprenditore. Crosetto: “L’AI trasformerà il mondo produttivo, bisogna prepararsi†appeared first on Key4biz.
Lepida ha completato a maggio le operazioni per adeguare le Aziende sanitarie al Modello Unico di pagoPA.
Il Modello Unico è il risultato dell’unificazione delle due tipologie di pagamento pagoPA esistenti: Modello 1, che identificava i pagamenti su iniziativa del debitore (cosiddetti spontanei) e Modello 3, relativo agli incassi su iniziativa dell’Ente Creditore.
Questa modifica, volta a ottimizzare e omologare la gestione dei pagamenti nelle PA, era già stata eseguita sugli altri Enti Soci nel mese di marzo. Il nuovo modello permette di ridurre i casi di errore, agevolando la gestione di incidenti e la manutenzione applicativa da parte di tutti i soggetti coinvolti: PagoPA, Prestatori Servizi di Pagamento ed Enti Creditori.
Nel corso dell’attività è stata anche introdotta la modalità asincrona di gestione delle pendenze, che faciliterà l’adesione alla piattaforma SEND per l’invio delle notifiche digitali.
Si è conclusa anche con successo l’attivazione della nuova gestione delle commissioni agevolate per mezzo delle quali Regione Emilia-Romagna continua a farsi carico delle spese di commissione dei ticket sanitari e di Pronto Soccorso.
The post Lepida, completata l’introduzione del modello Unico pagoPA nelle aziende sanitarie appeared first on Key4biz.
Nell’arco di questa settima l’Assemblea della Camera discuterà il decreto-legge in materia di acconti IRPEF dovuti per l’anno 2025, le mozioni per un piano strategico nazionale volto ad attrarre e favorire la permanenza di ricercatori europei ed extraeuropei in Italia e la proposta per l’istituzione della Giornata della ristorazione. Come di consueto domani alle 11.00 svolgerà le interpellanze e interrogazioni e mercoledì alle 15.00 le interrogazioni a risposta immediata (question time).
La Affari Costituzionali svolgerà delle audizioni sul ddl costituzionale sul premierato, esaminerà la pdl per l’istituzione del Giorno del ricordo della strage dei piccoli martiri di Gorla, le pdl per la disciplina dell’attività di relazioni istituzionali per la rappresentanza d’interessi e per prevenire l’alterazione o la manipolazione delle campagne elettorali e referendarie attraverso la diffusione di contenuti ingannevoli prodotti mediante sistemi d’intelligenza artificiale.
La Esteri, assieme alla Difesa, dibatterà sullo schema di decreto ministeriale per la cessione a titolo gratuito di materiale di armamento a favore delle Forze armate del Governo federale della Repubblica di Somalia. Svolgerà delle audizioni sul ddl per la revisione dei servizi per i cittadini e le imprese all’estero ed esaminerà la risoluzione sulle iniziative per porre rimedio alla crisi umanitaria in Congo. Infine, ascolterà Andrea Riccardi, presidente della Società Dante Alighieri, sulle attività svolte e sulle iniziative avviate per la promozione della lingua e della cultura italiana nel mondo. La Difesa esanimerà diverse candidature alla Commissione centrale di conciliazione presso il Ministero della difesa.
La Finanze si confronterà sulla delega al Governo per la riforma fiscale e sulla risoluzione sulla modalità di emissione dello scontrino fiscale in caso di transazioni effettuate con strumenti di pagamento elettronici. Svolgerà delle audizioni sulla pdl per incentivare la partecipazione dei lavoratori al capitale dell’impresa e favorire la stabilità dei rapporti di lavoro. La Cultura svolgerà delle audizioni sulla risoluzione per la promozione delle candidature a Patrimonio mondiale Unesco della via Francigena e dei luoghi etruschi, esaminerà il ddl in materia di consenso informato in ambito scolastico, la ddl di autorizzazione di spesa in favore della Fondazione Museo nazionale della fotografia.
La Ambiente, assieme alla Trasporti, inizierà l’esame degli emendamenti al decreto-legge per garantire la continuità nella realizzazione d’infrastrutture strategiche e nella gestione di contratti pubblici, il corretto funzionamento del sistema di trasporti ferroviari e su strada, l’ordinata gestione del demanio portuale e marittimo. La Trasporti, con la Attività produttive dibatterà sugli emendamenti al ddl sull’intelligenza artificiale. La Attività Produttive esaminerà gli atti UE sulla decarbonizzazione delle flotte aziendali e sul piano d’azione industriale per il settore automobilistico europeo.
La Affari Sociali svolgerà delle audizioni e dibatterà sul ddl per l’erogazione delle prestazioni sanitarie e altre disposizioni in materia sanitaria, esaminerà la pdl per il finanziamento, l’organizzazione e il funzionamento del Servizio sanitario nazionale e di delega al Governo per il riordino delle agevolazioni fiscali relative all’assistenza sanitaria complementare, le pdl in materia di assistenza sanitaria in favore dei cittadini iscritti nell’Anagrafe degli italiani residenti all’estero in Paesi che non appartengono all’Unione europea (UE) e non aderiscono all’Associazione europea di libero scambio (EFTA), e la pdl sulle terapie digitali.
L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi domani alle 16.30 per ascoltare le comunicazioni del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone sulla sicurezza sul lavoro e per esaminare il decreto-legge in materia di responsabilità erariale e la pdl per la determinazione del valore dell’immobile espropriato. Da mercoledì esaminerà il ddl costituzionale sull’ordinamento giurisdizionale e la Corte disciplinare, il decreto-legge Irpef e il decreto-legge alluvioni e Campi Flegrei. Come di consueto giovedì alle 15.00 svolgerà le interrogazioni a risposta immediata.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali dibatterà sul ddl per l’elezione del sindaco nei Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, sul ddl per la semplificazione delle attività economiche, sul ddl sul conflitto di interesse Commissione antimafia, sul per l’adeguamento del numero di consiglieri e assessori regionali e, con la Giustizia dibatterà sul ddl sulle funzioni della Corte dei conti e responsabilità amministrativa.
La Giustizia dibatterà sul ddl per la determinazione del valore dell’immobile espropriato, sul ddl in materia di successioni, sul ddl relativo al procedimento sommario per la realizzazione del credito, sul ddl sull’Albo dei grafologi, sulla proposta d’istituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di Pier Paolo Pasolini, sul ddl successioni, sui ddl in materia di attribuzione del cognome ai figli, e sul ddl in materia di consulenti tecnici d’ufficio. Proseguirà il ciclo di audizioni e si confronterà sul ddl per il contrasto alla violenza sulle donne. Con la Sanità , dibatterà sui ddl sulla morte volontaria medicalmente assistita.
La Affari Esteri esaminerà la proposta di ratifica dell’accordo tra Italia, Germania e Svizzera sulla sicurezza dell’approvvigionamento gas, la proposta di ratifica del Protocollo di modifica Accordo Italia-Svizzera sull’imposizione sui lavoratori frontalieri e sullo schema di decreto ministeriale per la cessione a titolo gratuito di materiale di armamento a favore delle Forze armate del Governo federale della Repubblica di Somalia. La Politiche dell’Ue esaminerà l’Atto Ue sugli aspetti istituzionali della strategia commerciale dell’Unione europea. La Finanze dibatterà sulla risoluzione per l’assoggettamento al pagamento IMU degli immobili del terzo settore adibiti a strutture socioassistenziali.
La Cultura, con la Sanità , svolgerà delle audizioni sui ddl per la formazione specialistica dei medici e con l’Ambiente dibatterà sul ddl si delega al Governo per la revisione del codice dei beni culturali e del paesaggio in materia di procedure di autorizzazione paesaggistica. A seguire svolgerà delle audizioni sul ddl relativo all’indirizzo musicale nelle scuole, esaminerà diversi schemi di decreto ministeriale per la rimodulazione delle risorse del Fondo per la tutela del patrimonio culturale per gli anni 2022-2024 per diverse Regioni, il ddl sugli alunni con alto potenziale cognitivo, il ddl sulle imprese cinematografiche e audiovisive indipendenti, il ddl in materia di partecipazione popolare alla titolarità di azioni e quote delle società sportive, il ddl sulla formazione universitaria all’estero nelle discipline STEM e al rientro dei beneficiari, il ddl per l’istituzione del Ministero per il cinema, gli audiovisivi e il digitale, il ddl per la riforma del settore cinematografico e audiovisivo e il ddl sulla formazione e reclutamento degli insegnanti.
La Ambiente ascolterà l’Amministratore delegato di Enel Green Power nell’ambito dell’Affare assegnato sulla promozione delle energie rinnovabili e l’aumento della loro quota nel mix energetico, esaminerà il decreto alluvioni e Campi Flegrei, la proposta di nomina del Presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare Ligure orientale, la proposta di nomina di un componente del collegio dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) e il ddl sulla sicurezza delle attività subacquee.
La Industria svolgerà e dibatterà sull’atto Ue per il sostegno nel settore dei prodotti vitivinicoli e vitivinicoli aromatizzati, esaminerà il disegno di legge annuale sulle piccole e medie imprese, i ddl sulla produzione e vendita del pane, ddl in materia di tartufi, i ddl per la valorizzazione della transumanza e il ddl per la riduzione dello spreco alimentare.
La Affari Sociali esaminerà il ddl sulla retribuzione dei lavoratori, i ddl sulla salute mentale, i ddl per l’inserimento lavorativo persone con disturbi dello spettro autistico, i ddl relativi ai disturbi del comportamento alimentare, il ddl per le semplificazioni in materia di lavoro e legislazione sociale, il ddl sulla sicurezza del lavoro nelle scuole e per la tutela delle vittime amianto, i ddl sulla prevenzione e cura dell’obesità , i ddl per il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante e i ddl per la tutela delle persone affette da epilessia.
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È arrivata la nuova app My Sky, completamente rinnovata grazie a una nuova interfaccia che offre un’esperienza d’uso più intuitiva e con suggerimenti personalizzati. L’app, scaricabile dai principali store online, sarà d’ora in poi la porta principale per entrare nel mondo Sky. Con l’app My Sky, gli abbonati possono controllare in modo semplice i propri servizi, trovare i contenuti più in linea con i propri gusti, ricevere assistenza e scoprire i vantaggi di Sky Extra. Nei prossimi mesi l’app My Sky integrerà nuove funzionalità per semplificare sempre di più l’interazione dei clienti. La campagna di comunicazione dedicata prende il via oggi, con protagonisti Salvatore Esposito, Flavia Pennetta e Federica Masolin, per svelare le principali funzionalità .
La nuova Home fornisce consigli personalizzati su cosa guardare e racchiude tutto ciò che serve per tenere sotto controllo i propri abbonamenti, Sky TV, Sky Wifi e Sky Mobile. Presente anche una vetrina con i migliori contenuti Sky, tra Sport, Cinema e Intrattenimento, con trailer, video e highlights.
Completamente rinnovata anche la Guida TV: il nuovo layout più ordinato e intuitivo rende ancora più semplice trovare il contenuto desiderato. E per non perdere l’inizio del proprio programma preferito, è possibile impostare un promemoria per ricevere una notifica direttamente sul proprio smartphone. Nella sezione “Sky Extraâ€, i clienti iscritti al programma loyalty di Sky potranno scoprire tutti i vantaggi a loro riservati: sconti, promozioni speciali, contenuti in anteprima, esperienze memorabili e molto altro. Con l’app My Sky è possibile avere anche tutta l’assistenza di cui si ha bisogno: il nuovo assistente virtuale Skyler aiuta a indirizzare la richiesta e fornire così tutto il supporto necessario. Sul fronte dell’accessibilità , inoltre, l’app My Sky è stata progettata per essere accessible by design ed essere così davvero alla portata di tutti.
La campagna di comunicazione accompagna l’arrivo della nuova app: una coppia, indecisa su cosa guardare in TV, viene guidata alla scelta dalle funzionalità della nuova app. A rendere il racconto ancora più coinvolgente, tre testimonial d’eccezione: Salvatore Esposito, che consiglia film e serie “come farebbe un amicoâ€; Flavia Pennetta, che mostra quanto sia facile non perdersi nessuna partita grazie ai promemoria; e Federica Masolin, che illustra i vantaggi esclusivi di Sky Extra. Dopo aver esplorato tutto quello che la nuova app è in grado di fare, i due protagonisti non possono che esclamare, sorpresi: “Incredibile, mi conosce davvero!â€.
La campagna, creata e prodotta dalla Sky Creative Agency, è declinata su diversi mezzi: i canali TV della piattaforma Sky, digital, social e retail Sky.
Per maggiori informazioni: Sky.it/MySky
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Si è chiuso oggi con successo al Palazzo delle Esposizioni di Roma il primo Festival dell’Imprenditore, ideato e promosso da Confimprenditori e organizzato da Supercom.
La lettera del Ministro del Mimit Adolfo Urso: “Orientare lo sviluppo dell’AI per raccoglierne i benefici mitigandone i rischiâ€.
Il messaggio del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida: “AI un alleato se utilizzata nel rispetto della nostra cultura produttivaâ€.
Chiesa, Cibo, Moda e Design: fra rischi e opportunità , cambia tutto nell’epoca dell’AI. Gli interventi di Matteo Maria Zuppi, cardinale e arcivescovo metropolita di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Christian Mandura, Chef, Founder Vegetale al centro e Gastronomia Generativa e Alberto Improda, Docente, Istituto Universitario ISIA Roma Design.
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Di seguito la Lettera del Messaggio di Saluto del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, alla Prima edizione del Festival dell’Imprenditore, “Cibo e Moda Made in Italy nell’era dell’Intelligenza Artificialeâ€, ideato e promosso da Confimprenditori e organizzato da Supercom.
“Ringrazio il Presidente Ruvolo per l’invito e saluto tutti i partecipanti scusandomi di non essere con voi a causa di impegni istituzionali. Cibo, moda e IA nella stessa frase sembrano un ossimoro: le 2 icone del Made in Italy sono da sempre espressione di quella tradizione che ne ha sancito il successo globale e che, a un’osservazione superficiale, potrebbero mal coniugarsi con le tecnologie di frontiera.
Agroalimentare e moda, elementi fondanti del soft power italiano nel mondo, saranno anche tra i settori più resilienti verso i dazi USA: i consumatori americani sono poco inclini a cambiare abitudini, non vogliono rinunciare alle nostre eccellenze.
Ma non dobbiamo scambiare la tradizione per inerzia: cibo e moda sono settori molto innovativi in processi e prodotti e per questo li abbiamo sostenuti, nella digitalizzazione e nella transizione green, con €13 miliardi dedicati alle misure orizzontali 4.0 e 5.0 e con un tavolo specifico per il settore moda con una dotazione di €250 milioni.
Oggi siamo oltre le transizioni gemelle, con l’IA che pone sfide etiche, normative e sociali oltre a quelle di natura tecnica, scientifica e industriale.
La “terza via†antropocentrica europea, distinta da quelle di Cina e USA, si basa sui nostri valori fondanti e un impianto normativo evolutivo pensato per accompagnare ma non imbrigliare. L’obiettivo è creare un contesto dove l’I.A. possa esprimersi con soluzioni realmente innovative per l’industria.
Mi riferisco, per il cibo, all’agricoltura di precisione, alla tracciabilità delle filiere e della sicurezza alimentare, agli algoritmi predittivi per ridurre scorte e sprechi, alla personalizzazione delle diete in base agli usi e costumi.
Nella moda al design e prototipazione con IA, alla realtà aumentata per la modellazione virtuale personalizzata, alla sostenibilità con molecole inedite per i tessuti, alla sostenibilità e tracciabilità dei materiali con riduzione degli sprechi.
Anche per questo abbiamo definito una strategia nazionale per l’IA all’avanguardia normativa, d’ispirazione per la UE, con fondazioni e strutture di ricerca dedicate a IA e Semiconduttori, con un “AI Hub†dell’ONU con sede a Roma, per sostenere le startup africane.
Il Mimit ha una visione chiara della strategia per l’IA: orientarne lo sviluppo per raccoglierne i benefici, mitigandone i rischi e soprattutto preservando i valori identitari delle eccellenze Made in Italyâ€.
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Desidero rivolgere a tutti i partecipanti, alle autorità e agli imprenditori presenti, un saluto cordiale a nome mio e del Governo Meloni. Ringrazio gli organizzatori della prima edizione del Festival dell’Imprenditore, con l’augurio sincero di poter mantenere questo appuntamento per gli anni a venire.
Mi spiace non poter essere presente di persona a un appuntamento così significativo, ma desidero far giungere il mio pieno sostegno a un’iniziativa che celebra il cuore pulsante della nostra Nazione: le imprese italiane, e in particolare quelle che operano nei settori simbolo della nostra identità nel mondo, come l’agroalimentare e la moda.
Viviamo una stagione di trasformazione senza precedenti. L’irruzione dell’intelligenza artificiale sta ridefinendo processi, mercati e modelli di produzione. Ma non dobbiamo temere l’innovazione: al contrario, dobbiamo saperla governare.
L’intelligenza artificiale non sostituirà il valore umano, la creatività , il gusto, la maestria che fanno grande il Made in Italy. Sarà un alleato, se sapremo utilizzarla nel rispetto della nostra cultura produttiva.
In campo agricolo, innovazione e intelligenza artificiale sono realtà già in atto. L’agricoltura di precisione, la tracciabilità digitale, l’automazione intelligente e l’uso strategico dei dati rappresentano strumenti fondamentali per rendere le nostre imprese più forti, efficienti e competitive.
Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste è pienamente impegnato a sostenere questa evoluzione, anche cercando di avvicinare le nuove generazioni al mondo agricolo – naturalmente più predisposte ad approcciarsi al fare impresa con spirito moderno.
Solo per citare alcune misure: abbiamo raddoppiato il sostegno della PAC per gli under 40, attivato strumenti come ISMEA Più Impresa per facilitare l’accesso al credito e agli investimenti e messo a disposizione il Fondo Innovazione da 250 milioni, che finanzia tecnologie e modelli produttivi avanzati.
Allo stesso tempo, siamo i primi in Europa a portare avanti la sperimentazione delle TEA, le Tecniche di Evoluzione Assistita: un passo decisivo per sviluppare varietà vegetali più resistenti alla siccità e ai cambiamenti climatici, e con migliori caratteristiche qualitative.
Non si tratta di OGM, ma di tecnologie innovative che coniugano sostenibilità ambientale ed economica. Parliamo di misure concrete per rafforzare competitività , sostenibilità e valore aggiunto, soprattutto nei settori strategici come quelli del cibo, da sempre punta di diamante del nostro export.
Il messaggio che oggi desidero lasciarvi è chiaro: le imprese italiane non sono sole. Avete un Governo che vi ascolta, vi sostiene, e crede profondamente nel vostro ruolo come motore di crescita, cultura e identità nazionale.
Con i miei più cordiali saluti e l’augurio di buon lavoro.
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Di seguito , alla Prima edizione del Festival dell’Imprenditore, “Cibo e Moda Made in Italy nell’era dell’Intelligenza Artificialeâ€, ideato e promosso da Confimprenditori e organizzato da Supercom.
“Gentile Presidente,
ringrazio lei e tutti gli associati a Confimprenditori per il cortese invito che mi avete riservato e che con grande dispiacere non potrò accogliere per via di impegni istituzionali assunti in precedenza.
Partecipare all’evento dal suggestivo titolo “Festival dell’Imprenditore, Cibo & Made in Italy, nell’era dell’IA†sarebbe stata un’importante occasione per un confronto fruttuoso e stimolante con un segmento significativo del mondo delle piccole e medie imprese italiane, che la vostra Confederazione così degnamente rappresenta.
La qualità e la creatività , soprattutto in settori strategici come la produzione enogastronomica e la moda, unite all’adattabilità e alla flessibilità di fronte a innovazioni tecnologiche come l’Intelligenza Artificiale, fanno delle nostre aziende il motore di crescita dell’Italia, assicurando prestigio al Paese anche a livello internazionale.
Con l’auspicio, pertanto, che questa manifestazione possa offrire nuove e stimolanti proposte favorendo sviluppo economico e sociale, porgo i miei più cordiali saluti e auguro a tutti voi un proficuo lavoroâ€.
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Lo tsunami dell’Intelligenza Artificiale investe tutti gli ambiti della nostra realtà e lo fa in modo sostanziale, cambiando alla radice tradizioni e usanze inveterate. Opporsi a questa ondata innovativa non è possibile, ed è questo il messaggio emerso dalla due giorni del primo ‘Festival dell’Imprenditore, Cibo & Moda Made in Italy nell’era dell’IA’ ideato e promosso da Confimprenditori e organizzato da Supercom. E’ questo il filo conduttore che unisce gli interventi di Matteo Maria Zuppi, cardinale e arcivescovo metropolita di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Christian Mandura, Chef, Founder Vegetale al centro e Gastronomia Generativa e Alberto Improda, Docente, Istituto Universitario ISIA Roma Design. Â
“L’imprenditoria con le sue radici nella Dottrina Sociale della Chiesa deve ribadire un equilibrio tra interessi del mercato e della persona, vero interesse, quest’ultimo, delle imprese. L’AI rappresenta una sfida. Da qui, la necessità di una Rerum Digitarum, volta a tutelare dignità e diritti umani nel nuovo contesto tecnologico”, ha detto nel suo video messaggio al Festival dell’Imprenditore il cardinal Matteo Maria Zuppi, presidente della CEI.
“Il confronto con l’AI è già una realtà â€, dice Zuppi, che sottolinea come il tema AI sia ben presente in cima all’agenda di Papa Leone, ben consapevole della portata epocale della rivoluzione digitale. “E’ una sfida per la missione della Chiesa, con un Rerum Digitarumâ€.
“Il rapporto tra AI e cibo, innovazione tecnologica e cultura gastronomica si proietta sul come applicare l’AI a trasformazione e conservazione del cibo. La gastronomia generativa è un tentativo italiano per costruire un paradigma identitario, italiano e generativo al comparto del cibo. Contro i finti prodotti, spacciati come italiani”. Così Christian Mandura, Chef, Founder Vegetale al centro e Gastronomia Generativa nel suo intervento.
Usare l’AI in ambito gastronomico non significa semplicemente cucinare con l’AI, ma utilizzare l’AI per proteggere e far evolvere la nostra tradizione culinaria per contrastare la piaga dell’Italian sounding. “La gastronomia generativa è il tentativo di creare gastronomia del futuro reinventando il Made in Italy con nuove tecniche di manipolazione e conservazione del cibo mantenendo al centro una forte italianità â€, aggiunge lo Chef.
La sfida dell’AI è in atto ed è ineludibile anche no mondo della Moda e del Design. “E’ vero, l’AI presenta dei rischi come ad esempio gli elevatissimi consumi energetici, i problemi etici ed occupazionali connessi al suo avvento. Intere categorie di lavoratori stanno perdendo il posto e per ora il saldo è molto negativo. Ma il confronto con l’AI è ineludibileâ€, ha detto Alberto Improda, Docente, Istituto Universitario ISIA Roma Design.
“La caratteristica principale della Moda è il suo messaggio valoriale ed etico – aggiunge Improda – ad esempio, questa mattina ho indossato una cravatta Marinella, il mio è un messaggio di rispetto per chi mi ha invitato e per la audience. In altri contesti, potrei indossare una cravatta Hermes quando voglio dare un messaggio più aggressivo al mio interlocutore, oppure una cravatta dai colori tenui per esprimere tranquillità e sobrietà â€.
“Nessun altro settore dell’industria come la moda vede la componente etica e la componente valoriale così forte, diretto. L’AI può stravolgere in positivo i risultati delle aziende della moda. Per esempio, con una migliore definizione delle proposte commerciali e delle tendenze del momento. Oppure, ottimizzando gli stock”, aggiunge il docente.
L’AI con il suo portato modifica l’utilizzo del brand da parte delle aziende. “Quando i prodotti della moda diventano virtuali e finiscono nel metaverso i paradigmi classici della moda (ad esempio la qualità del tessuto e l’artigianalità ) passano in secondo piano, anzi spariscono. Non hanno più senso. “Il brand nel metaverso va totalmente ripensato, non è un difetto, è un cambiamento che punta sul valore mozionale e il marchio non è più quello di una volta, ma diventa un marcatore autobiograficoâ€.
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Si è aperto oggi al Palazzo delle Esposizioni di Roma il primo Festival dell’Imprenditore, ideato e promosso da Confimprenditori e organizzato da Supercom. È intervenuto il Ministro della Difesa Guido Crosetto, oltre a commentare l’attacco di Israele all’Iran, ha teso la mano al mondo produttivo: ‘Investimenti della Difesa saranno duali, con un occhio di riguardo alle nostre PMI’.
Fra gli altri gli interventi della politica con Maria Elena Boschi, deputata di Italia Viva, Roberta Angelilli, Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Lazio, e di Alessandro Onorato, Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale. Il Min. Plen. Fabrizio Lobasso, dell’On. Alberto Gusmeroli e della Sen. Dafne Musolino.
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The post Festival dell’Imprenditore, Crosetto: ‘AI rivoluzione per il Made in Italy’ appeared first on Key4biz.
L’impatto dell’Intelligenza Artificiale sul mondo dell’imprenditoria sarà dirompente nei prossimi anni e rappresenta un’enorme opportunità per il nostro made in Italy. Lo sa bene Stefano Ruvolo, Presidente Nazionale di Confimprenditori, che oggi ha aperto i lavori del primo Festival dell’Imprenditore, “Cibo e Moda Made in Italy nell’era dell’Intelligenza Artificialeâ€, ideato da Confimprenditori e organizzato da Supercom, in corso al Palazzo delle Esposizioni di Roma.
Ospite d’onore il Ministro della Difesa Guido Crosetto, che in queste ore molto delicate ha voluto comunque esserci, con un intervento molto visionario sull’Intelligenza Artificiale e sulle conseguenze per il mondo imprenditoriale del nostro paese.
“Lo scenario che si è aperto non ci ha sorpresi, ce lo aspettavamo. Si è aperto un altro fronte e non avevamo bisogno di altri fronti in questo periodo”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, parlando dell’attacco di Israele all’Iran al ‘Festival dell’imprenditore’ organizzato da Confimprenditori.
Detto questo, il ministro della Difesa ha dato la sua visione sull’impatto dell’AI nel nostro mondo imprendiotriale. “Penso che non si sia ancora compreso pienamente quali trasformazioni porterà con sé l’intelligenza artificiale – ha detto Crosetto – Trasformazioni repentine e senza precedenti, che modificheranno totalmente il mondo produttivoâ€.
Il ministro della Difesa ha preconizzato un mondo in cui “la maggior parte dei lavori sarà sostituito da robot umanoidi – dice – il mondo cambierà moltissimo in poco tempoâ€.
In questo contesto, l’Europa è indietro nello sviluppo dell’AI. Cina e Usa, ricorda Crosetto, sono molto più avanti di noi. “Noi come Difesa cercheremo di fare investimenti duali per dare strumenti tecnologici adeguati anche alle impreseâ€, ha detto Crosetto.
“Per affrontare un percorso di questo tipo serve un forte contributo dello Stato a supporto del mondo delle imprese, in particolare delle piccole e medie imprese, tessuto vitale per l’economia nazionale. Le Pmi da sole non ce la possono fare nel contesto odierno, caratterizzato dall’integrazione di tecnologie avanzate, non possono affrontare la transizione digitale in corso, sia in termini di investimenti, sia di gestione. Lo Stato e le Associazioni daranno il loro contributo in questo salto storico – aggiunge – Tutto ciò che sappiamo va trasferito in conoscenze e cultura tecnologica per la gestione del passaggio storicoâ€.
Tanto più che il nostro export ha un valore di 600 miliardi di euro ed è fatto perlopiù dalle nostre PMI. “Il singolo imprenditore da solo non ce la può fare†ad affrontare la trasformazione tecnologica epocale legata all’avvento dell’AI.
“L’AI va considerata come estensione delle nostre potenzialità , bisogna capire non come funziona ma come usarla al meglio per trasferire conoscenza e accelerare la crescita. Tutto ciò che sappiamo, che di fatto è la nostra ricchezza primaria, va trasferito all’AI, pensando che fra 10 anni tutto sarà fatto da robotâ€, prosegue Crosetto.
“Sarà necessario per la sopravvivenza delle PMI trasferire conoscenza per gestire l’automazione in arrivo. Mettere in condizione le Pmi di competere anche con le grandi organizzazioni, perché i costi della robotica stanno diminuendo e saranno quindi accessibili a tutti. Le macchine automatizzate lavorano 24 ore al giorno, sette giorni su sette. Gli ambienti di lavoro cambieranno rapidamenteâ€, dice Crosetto.
I fondi di investimento americani stanno immaginando nuove fabbriche, anche sotterranee, senza bisogno di luce e aria, perché abitate dai robot. “Soluzioni che in futuro potrebbero anche essere integrate nel settore delle piccole imprese, anche artigianali. Le idee e la qualità del nostro lavoro potranno essere trasferite a queste macchine, come patrimonio di conoscenza e abilità , che fanno grande il nostro made in Italyâ€.
In questo modo anche la proprietà intellettuale sarà tutelata, come leva per la crescita economica futura. “Assieme alla Cina siamo il Paese al mondo che ha maggiori conoscenze manifatturiere. Un sapere che se prima moriva assieme all’imprenditore, oggi può sopravvivere con la tecnologia avanzata, con l’AI e l’automazione, ma bisogna insegnare alle persone ad usare queste macchineâ€, chiude il ministro della Difesa.
Il Presidente di Confimprenditori Stefano Ruvolo ha aperto i lavori del Festival all’insegna dell’ascolto. “Noi siamo qui per ascoltare le istanze delle imprese – ha detto – il nostro obiettivo è trasferirle nelle stanze delle istituzioni per farci sentire”.
Il nostro agroalimentare produce 65 miliardi di euro di export, la Moda fattura 100 miliardi. “Numeri importanti fatti non dalle grandi holding, ma dalle piccole e medie imprese – ha detto Ruvolo – che rappresentano l’85% della forza lavoro. Siamo piccoli, ma sosteniamo il Paese. AI e Innovazione sono fondamentali per i nostri sistemi produttivi”.
Ma l’innovazione è spesso fuori portata per le nostre PMI. “Per questo serve un sostegno pubblico con politiche fiscali ad hoc”, aggiunge.
“Le parole cardine sono sviluppo, crescita, Stato Sociale. In una parola, l’interesse della Nazione. Serve parlare ogni giorno con le imprese e con loro condividere le problematiche. I numeri e il valore, in Italia, li fanno le piccole e medie imprese, dove opera l’80% della forza lavoro”. E ancora: “Siamo noi che sosteniamo PIL, lavoro e servizi. Per questo servono investimenti, sostegni e considerazioni”, chiude.
“Le Pmi rappresentano il 99,4% del totale delle imprese attive e danno lavoro a oltre 16 milioni di persone. È nelle Pmi che si fa innovazione, si formano giovani e si costruisce coesione sociale”. Lo ha dichiarato il presidente di Confimprenditori, Stefano Ruvolo, inaugurando la prima edizione del ‘Festival dell’Imprenditore’. “Pensiamo al settore agroalimentare, che nel 2024 ha esportato prodotti per oltre 65 miliardi di euro, o al sistema moda, che rappresenta oltre 100 miliardi di fatturato ed è sinonimo di eccellenza artigianale e creatività . Questi numeri sono merito degli imprenditori che sono qui presenti oggi”, ha sottolineato. Tra le richieste avanzate da Confimprenditori c’è quella di maggior sicurezza: “Oggi ci sono interi settori economici che vivono sotto minaccia. C’è chi subisce furti, sabotaggi, rapine, chi viene isolato perché onesto o perché ha il coraggio di parlare. Anche per questo abbiamo fortemente voluto portare al festival una testimonianza concreta di giustizia e legalità : perché crediamo che parlare di sicurezza non sia solo un dovere morale, ma una necessità concreta per tutte le Pmi italiane”, ha detto Ruvolo.
“In questo momento la vera emergenza per chi fa impresa non sono solo le tasse o la burocrazia, ma la difficoltà crescente nel trovare personale qualificato. Le aziende cercano competenze, professionalità , voglia di mettersi in gioco, e troppo spesso non le trovano. Serve un cambio di passo radicale: bisogna investire seriamente e subito nella formazione, valorizzare il lavoro manuale e tecnico, costruire percorsi che avvicinino davvero scuola e impresa”. Lo ha dichiarato il presidente di Confimprenditori, Stefano Ruvolo, inaugurando la prima edizione del ‘Festival dell’Imprenditore’.
“L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il modo di fare impresa, di gestire i processi, di entrare nei mercati. Chi non investe, chi non si adatta, rischia di scomparire. Ma per innovare servono le condizioni giuste. Ecco perché non basta parlare di innovazione: bisogna metterci nelle condizioni di innovare”, ha proseguito.
Secondo Ruvolo “l’ingresso nel mondo del lavoro va ripensato dalle fondamenta, superando vecchi schemi e favorendo un approccio più pragmatico, più aderente alla realtà delle imprese italiane”.
“Cibo e Moda made in Italy sono l’eccellenza non soltanto economica del nostro paese. Sono in realtà la parte viva della nostra identità . Sono la speranza per il futuro, se faremo parlare le nostre radici con l’innovazione. L’AI fa paura, ma soltanto perché non la consociamoâ€, ha detto Naike Gruppioni, Parlamentare e Vicepresidente Ente Bilaterale 6 EBIC.
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“In un contesto economico segnato da instabilità e crescita debole, le imprese italiane continuano a dimostrare coraggio, visione e capacità di innovare. Ma non basta. Servono scelte politiche concrete: meno burocrazia, più investimenti su formazione, digitale e intelligenza artificiale”. Lo ha affermato la presidente dei deputati di Italia Viva Maria Elena Boschi intervenendo al Festival dell’imprenditore in corso a Roma, ideato e promosso da Confimprenditori e organizzato da Supercom.
“Il mercato è cambiato e noi siamo indietro, come Italia e come Europa. Il divario tra Europa e Stati Uniti, in termini di PIL e di investimenti sull’innovazione, è ormai strutturale. Basti pensare che nel 2025 le prime tre big tech americane prevedono di investire oltre 300 miliardi di dollari in intelligenza artificiale, a fronte degli 800 milioni stanziati dal governo italiano. Questo squilibrio – sottolinea – rischia di compromettere la competitività del nostro sistema industriale nei prossimi anni. Gli altri corrono, noi rischiamo di restare fermi. Eppure le nostre eccellenze, dall’agroalimentare alla moda, dalla manifattura alla creatività , dimostrano che possiamo ancora competere, se mettiamo le imprese nelle condizioni di farlo. La politica ha il dovere di guidare il cambiamento, non di inseguirlo, e l’innovazione deve diventare una priorità strategica. L’intelligenza artificiale è una leva di sviluppo, ma senza un investimento deciso nel capitale umano e nella tecnologia, il rischio è ampliare il divario, non ridurlo”, conclude.
Noi abbiamo un gap tecnologico, dobbiamo investire in formazione. “Bisogna puntare su nuovi lavori e competenze – aggiunge – anche nel mondo dell’agroalimentare e del fashion sono in arrivo cambiamenti totali. A New York, ad esempio, c’è stata la prima fashion week dell’AIâ€. Papa Francesco che sfila in piumino è stato un tormentone sui social che dà l’idea del potere dirompente dell’AI. “Con i dati raccolti sui social le aziende della moda sanno quali so-no i prossimi trend futuri – aggiunge Boschi – dobbiamo confrontarci con questi nuovi strumentiâ€.
“L’AI va utilizzata, i nostri giovani devono usarla il giusto – ha detto Francesco Battistoni, Vice Presidente VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera – ricordiamo che l’AI non ha anima ed è questo che ci distingue dalla tecnologia. Non ha inventivaâ€.
“L’AI sta cambiando radicalmente tutti i settori che conosciamo. Ma gli imprenditori affronteranno anche questa rivoluzioneâ€, ha detto Michele Gubitosa, Vice Presidente Nazionale M5S. “Negli anni ’90 arrivarono i computer ed entrarono in azienda senza clamore. Fatturazione elettronica, stampanti e altre tecnologie nuove arrivarono senza per questo cambiare la natura degli imprenditori. Lo stesso avverrà anche con l’AI, che entrerà in azienda in modo naturale. Ma l’AI non sostituirà mai un imprenditore sanoâ€.
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Oggi a Roma ha preso il via la 1^ Edizione del Festival dell’Imprenditore – Cibo & Moda Made in Italy nell’era dell’Intelligenza Artificiale, in corso venerdì 13 e sabato 14 giugno presso la Serra del Palazzo delle Esposizioni.
Un evento, ideato e promosso da Confimprenditori, e organizzato da Supercom, per dare voce al tessuto produttivo italiano e offrire uno spazio di confronto tra imprese, istituzioni, esperti e innovatori, con la volontà di mettere al centro il ruolo delle piccole e medie imprese italiane e il ruolo dell’intelligenza artificiale generativa, che avrà inevitabilmente un grande impatto sui settori trainanti del Made in Italy, a partire dall’agroalimentare e dalla moda.
“Nel 2024, come confermato dal ministero delle Imprese e del made in Italy, l’Italia è diventata il quarto Paese esportatore al mondo, superando Giappone e Corea del Sud, piazzandosi subito dopo gli Stati Uniti, Cina e Germania. Un risultato straordinario, che dimostra la resilienza, la flessibilità , il dinamismo, le capacità delle imprese italiane, che più di altri sono in grado di scongiurare rischi e cogliere opportunità . Sono traguardi importanti, che dimostrano il grande lavoro che c’è dietro e che ci permetterà di andare avanti con determinazione, investendo nelle nuove generazioni e nelle tecnologie più avanzate. L’Istat ha confermato un ennesimo record, come regione abbiamo raggiunto 32 miliardi di euro di valore di export. Il Lazio è la quarta regione più attiva e resiliente. Abbiamo avuto nei primi tre mesi dell’anno un aumento del 16,9%, raddoppiando il dato precedenteâ€, ha dichiarato l’On. Roberta Angelilli, Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo Economico, Regione Lazio.
“Siamo la seconda regione più reattiva – ha aggiunto – con un +120% verso gli Stati Uniti. Le Istituzioni, in questo momento, si stanno allineando in un’azione di sistema, perché il Pese vince quando fa squadraâ€.
“La Regione ha stanziato 550 milioni per le imprese in un piano industriale del Lazio, per la prima volta, anche con bandi ragionati per le imprese. Noi non facciamo più niente senza aver pensato misure legislative e operative assieme alle associazioni datoriali. Confimprese si dimostra un’associazione sempre attiva, sempre presente e con idee efficaciâ€, ha detto Angelilli.
“Fare impresa nel nostro Paese non è facile e la situazione non è migliorata nel tempo. Nascono nuove iniziative di associazione imprenditoriali proprio per creare e sfruttare nuove opportunità . Negli ultimi 25 anni il settore della moda a Roma era scomparso. Tanti direttori creativi sono romani, ma di fatto i grandi marchi hanno puntato su altri luoghi. La fotografia di un sistema cittadino che nel tempo è peggiorato. La moda investe dove si crea una scena particolare, spesso legato al mondo dello spettacolo, come Roma negli anni ’50 e ’60 del secolo scorso, con il mito del cinema. I grandi eventi di moda avvengono dove il sistema è semplice e favorisce impresaâ€, ha detto Alessandro Onorato, Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda, Roma Capitale.
“Pensiamo alle grandi multinazionali, che hanno a che fare con percorsi burocratici lunghi ed estenuanti. Fare un concerto al Circo Massimo è sempre più complesso. Aprire cantieri e costruire infrastrutture scontenta sempre qualcuno, per questo abbiamo bisogno di metterci d’accordo su come andare avanti. Dolce e Gabbano sfileranno a breve a Roma e non era mai successo. I grandi marchi li porti se semplifichi tutto e fai sistema. Fare città significa anche saper fare impresa e vale anche per il sistema Paeseâ€, ha spiegato Onorato.
“A Roma tornano i grandi eventi di moda, ma è frutto di un lavoro di squadra. Oggi c’è un mood positio a Roma, anche le grandi catene di alberghi tornano a Roma. Noi collaboriamo bene con le Istituzioni, con la Regione e il Governo, ma serve coraggio e investire in aree meno valorizzate, stabilendo nuove tassazioni più favorevoli all’imprenditoria. Serve uno sbocco alle oltre 9mila persone che escono dall’accademia. Per dargli un lavoro e un futuro bisogna attrarre le imprese del settore. L’AI cambierà l’economia e il mondo del lavoro – ha sottolineato l’Assessore del Comune di Roma – ma qualità , gusto e professionalità che caratterizzano da sempre il made in Italy saranno elementi che non saranno sostituiti, ma diverranno parte integrante dell’innovazione tecnologicaâ€.
Durante la mattinata è stato inoltre consegnato, dall’Assessore Onorato, il Premio “Nunzio Ruvolo†alla neolaureata allo IED, Teresa Colonna. Da questa esperienza è nata anche una startup che sviluppa innovazione tecnologica nel manifatturiero per l’emersione del made in Italy di qualità .
“Noi puntiamo ad un pubblico ristretto, che voglia acquistare un oggetto e un accessorio che lo valorizzi a pieno, evitando gli acquisti compulsivi frutto dell’iperstimolazione generata dal mercato. Nel vintage il discorso cambia. Puntiamo al lavoro di cura e di dettaglio, la nostra startup offre prodotti realizzati da artigiani italiani, romani, napoletani, pugliesi e toscani, valorizzando davvero il made in Italy, di cui spesso si parla impropriamente. Vogliamo proporre una blockchain che evidenzi la trasparenza del marchio, fino alla scelta dei materiali certificati made in EUâ€, ha spiegato Colonna.
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L’intervento del Ministro della Difesa Guido Crosetto al primo Festival dell’Imprenditore in corso al Palazzo delle Esposizioni di Roma, ideato e promosso da Confimprenditori e organizzato da Supercom.
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A confronto a Roma, imprese, istituzioni, esperti e innovatori, in occasione della 1^ edizione del Festival dell’Imprenditore – Cibo & Moda Made in Italy nell’era dell’Intelligenza Artificiale, ideato e promosso da Confimprenditori, e organizzato da Supercom, in corso venerdì 13 e sabato 14 giugno presso la Serra del Palazzo delle Esposizioni.
Nel Panel dal titolo “Strategie e politiche digitali per la promozione, l’export e l’internazionalizzazione del Cibo e della Moda Made in Italy nell’era dell’Intelligenza Artificiale†è intervenuto il Min. Plen. Fabrizio Lobasso, Vice Direttore Generale per la Promozione dell’Italia e Direttore Centrale per l’Internazionalizzazione Economica e MAECI.
“Il processo di internazionalizzazione e digitalizzazione di settori strategici per la nostra economica come la moda e l’agricoltura, si sta basando sempre più su due fattori chiave: la diplomazia ibrida e l’innovazione tecnologica.
La diplomazia ibrida va intesa ormai come collaborazione e comunione di intenti di diversi enti centrali a livello governativo, un’alleanza pubblico-privato, ma anche associazioni di categoria, fondazioni e imprese, che remano tutte verso lo stesso obiettivo.
Il secondo fattore, aldilà del come fare le cose, si basa sul perché le vogliamo fare, ci chiede di concentrarci sui valori che sono alla base del nostro made in Italy, del nostro saper fare, valori molto specifici, costruiti sulla solidarietà , l’attenzione al dettaglio, la pazienza, la resilienza, l’armonia e la bellezza. Valori che abbiamo solo noi, tipici, specifici di un territorio, che altri Paesi non possono permettersi. L’AI diventa in questo contesto un booster assoluto, ma dobbiamo essere consapevoli delle nostre potenzialità e del perché utilizziamo questa tecnologiaâ€, ha detto Lobasso.
“Assieme all’ICE, abbiamo lavorato al progetto TrackIT blockchain che permette la tracciabilità genuina del prodotto italiano e delle sue componenti base, che assicurano qualità e affidabilità all’origine. La tracciabilità è centrale – ha sottolineato Lobasso – per garantire la qualità di un prodotto come il nostro e rper accontarlo ai consumatori di tutto il mondo.
OpportunItaliy è invece un nuovo progetto, una gara di comunicazione durata due anni, che va oltre lo storytelling italiano, centrato sulla necessità di far registrare tutti i nostri imprenditori per farli incontrare con i buyer.
Un recente studio SACE ci dice che se una piccola impresa segue la transizione ecologica e digitale vedrà sicuramente aumentare le proprie esportazioni sul mercato internazionale.
Per meglio sfruttare l’AI dobbiamo lavorare sui linguaggi, sulle idee e sulla cultura tecnologica, quindi si deve investire molto anche sulla formazione, sulla scuola e sulla crescita di questo mondo che lavora e che investe in innovazioneâ€.
“Gli imprenditori in Italia sono spesso degli eroi, perché gestire la burocrazia in questo Paese è davvero difficile e costoso. La burocrazia è una tassa occulta che paghiamo tutti. Si parla di Fisco amico ma non è vero, il fisco non aiuta chi è in difficoltà â€, ha detto in collegamento da remoto l’On. Alberto Gusmeroli, Presidente, X Commissione, Attività Produttive, Commercio e Turismo, Camera dei Deputati, a cui sono state affidate le conclusioni del panel e relatore della delega fiscale.
“Abbiamo 23 milioni di italiani che hanno cartelle esattoriale con il fisco o l’INPS. Io mi occupo come esponente della Lega della rateizzazione lunga, che vorremmo diventasse legge, per sanare tutto il pregresso dei piccoli imprenditori, dei commerciali, raccogliendo tutte le criticità delle rottamazioni precedenti e risolvendole, in un periodo di tempo di dieci anni. Non è condono – ha precisato Gusmeroli – perché le imposte si pagano tutte, solo in un periodo più lungo. Tutti i partiti hanno fatto le rottamazioni in passato. Il problema è che il debito pubblico è di 3 trilioni di euro, ma lo Stato ha anche un credito di 1,3 trilioni. Questa è una misura che consentirà anche di ridurre le tasse future per gli italiani. La proposta definitiva della Lega è già depositata alla Camera e al Senato e rappresenta un passo in avanti deciso in favore dell’imprenditoria italianaâ€.
“Collegare PNRR, AI e made in Italy non solo è possibile, ma è un obiettivo strategico da perseguire. Abbiamo ottenuto i maggiori finanziamenti europei in termini di PNRR, ma la nostra capacità di spesa rispetto ai target non è stata all’altezza della sfidaâ€, ha spiegato la Sen. Dafne Musolino, 6ª Commissione Permanente, Finanze e Tesoro del Senato della Repubblica.
“La Corte dei Conti ha lanciato un allarme sul trend di spesa, non riusciremmo a raggiungere gli obiettivi del 2026 e se non si accelera su questo non si riusciremo a spendere tutte le risorse economiche di cui disponiamo. Un grande spreco, una grande occasione che non possiamo fallireâ€, ha proseguito Musolino.
“Per evitare il peggio, in tal senso, Musolino ha detto che “forse dovremmo integrare davvero nuovi strumenti rispetto a quelli di cui oggi disponiamo. La burocrazia crea lentezze e ostacoli alla crescita del Paese. Le autorizzazioni sono il punto di maggiore criticità . Non basta aver fatto tutto, all’ultimo passaggio manca sempre qualcosa che potrebbe far saltare un progetto, dietro cui ci sono investimenti. Poi c’è il problema della formazione. Nel PNRR ci sono le misure giuste per investire in formazione dei lavoratori, che gli permetterebbe di avere dimestichezza con le tecnologie più avanzate, per recuperare il gap con gli altri Paesi. Un gap che si riflette anche nelle differenze di genere. Perché il PNRR non è solo una leva economica, anche una visione di sviluppo, ma occorre raggiungere gli obiettivi di spesa e acquisire gli strumenti per lavorare meglio. Governando l’AI potremmo avere la possibilità di guardare alle sfide del futuro con una consapevolezza maggiore, che ci consenta anche di evitare sprechi, prevedendo i cicli di produzione, individuando gli sviluppi sul mercato anche sul lungo termineâ€, ha precisato Musolino.
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