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Eventi

Finanziateci il Futuro, non la guerra!

Ci siamo! Sabato 14 e domenica 15 i giovani del Movimento saranno in decine di piazze italiane con banchetti, volantinaggi, incontri e presìdi.

L’obiettivo è ribadire con forza un concetto semplice ma fondamentale: “Finanziateci il futuro, non la guerra!â€

La guerra non genera benessere ed equità. La guerra semina solo distruzione. Non c’è presente, non c’è futuro. Le politiche di riarmo e rafforzamento dell’industria bellica messe in atto dalla Commissione europea, stanno portando l’Unione sempre più lontana dai suoi valori fondanti di cooperazione e solidarietà e sempre più distante dai reali bisogni dei cittadini europei. 

L’Europa che noi vogliamo non è questa!

Vogliamo un futuro di pace in cui l’equità economica e sociale e la tutela dell’ambiente siano la bussola che guida la politica, e non la competizione armata.

Unisciti a noi e partecipa! 

📠A questo link trovi la mappa con tutti banchetti ðŸ“

Il 14 e 15 giugno non sarà solo una mobilitazione. Sarà il primo passo per costruire una presenza giovanile stabile, strutturata e determinata in ogni territorio, rafforzando la collaborazione tra giovani e Gruppi Territoriali.

Un’occasione per parlare con le persone, ascoltare, raccontare la nostra idea di futuro. Un’occasione per metterci la faccia. Per esserci.

📸 Raccontare la mobilitazione è fondamentale quanto viverla. Mostriamo a tututtəhe ci siamo, che siamo ovunque, e che la voce dei giovani è forte, presente, determinata

📌 COSA FARE?

– Annunciare sui social dove e quando sarai presente con il banchetto

– Riprendere banchetti, eventi, presìdi e momenti di confronto

– Intervistare giovani, attivistÉœ, cittadine e cittadini

– Scattare foto d’impatto che raccontino la mobilitazione nel territorio 

🎯 COME?

• Storie Instagram con geolocalizzazione, hashtag 👉 #noalriarmo | #finanziateciilfuturo

e tag alle pagine: @networkgiovanim5s @movimento5stelle

• Post e reel con foto e video in formato verticale, dinamici e coinvolgenti

• Interviste brevi in stile vox populi e dichiarazioni spontanee di attivistɜ, cittadinɜ e partecipanti

💥La forza della nostra mobilitazione è nei volti, nelle parole, nei luoghi. Facciamola vedere.

Qui sotto troverete il link da quale potrete scaricare i file per la stampa di volantini, bandiere, locandine e indicazioni utili per l’iniziativa.

Unisciti a noi. Il cambiamento ha bisogno di tutte e tutti! 😉 

Network Giovani – Movimento 5 Stelle

SCARICA QUI IL KIT GRAFICO


Articolo del Thu, 12 Jun 2025 18:05:22 +0000

Eventi

#SanitàXTutti: una battaglia di civiltà. Il 15 giugno a Palermo

In Sicilia anche curarsi è diventato un privilegio.

I farmaci oncologici, immunoterapici o salvavita non arrivano nei tempi giusti. Le farmacie ospedaliere denunciano scorte insufficienti, le immortali liste d’attesa costringono i pazienti ad aspettare tempi lunghissimi per visite ed esami spesso fondamentali, o a rinunciarvi del tutto se non hanno i soldi per farli a pagamento, a breve scadenza.

Eppure, una legge nazionale del 1998 permetterebbe loro, in situazioni emergenziali e del tutto provvisorie, di ottenere le prestazioni richieste gratuitamente. Ma è totalmente ignorata e pressoché sconosciuta. A farne le spese sono soprattutto i pazienti fragili: anziani, oncologici e cronici.

E nonostante il disastro della sanità siciliana sia ormai sotto gli occhi di tutti, Schifani e la sua maggioranza imperterriti continuano a pensare solo alle poltrone. Prova ne è il fatto che il posto di direttore generale dell’Asp di Palermo da oltre quattro mesi sia ancora vuoto: evidentemente, più che l’interesse dei cittadini quello che gli preme è il loro tornaconto.

A livello nazionale certo le cose non sono migliori. I dati della Fondazione Gimbe sono impietosi: quasi 6 milioni di cittadini – 1 italiano su 10 – rinunciano alle cure nel 2024. Nel 2022 erano circa 4 milioni. Chi rinuncia proprio per la lunghezza delle liste d’attesa è passato da 2,5 milioni nel 2022 a 4 milioni nel 2024, mentre chi lo fa per ragioni economiche da 1,9 milioni a oltre 3 milioni.

La gestione della sanità da parte di questo governo Meloni è un fallimento clamoroso.

📣  PER QUESTO CI TROVEREMO IL 15 GIUGNO A PALERMO!

🕟Ore 16:30 – Partenza del corteo da Piazza Parlamento

Ci ritroveremo davanti all’Assemblea Regionale Siciliana, lì dove tutto parte: la politica, le scelte, e purtroppo anche i tagli alla sanità pubblica.

Marceremo insieme: cittadini, attivisti, comitati e realtà solidali, per dire basta al disastro sanitario siciliano!

Alle 17:00 arrivo a Piazza Bologni, dove ci sarà il palco per gli interventi, le testimonianze, e la voce di chi non vuole più restare in silenzio.

⭐Insieme a noi ci sarà anche Giuseppe Conte, per dare forza e ascolto a questa battaglia di giustizia!

📣#SanitàXTutti è la voce di un popolo che non si rassegna.

Partecipa compilando questo form


Articolo del Thu, 12 Jun 2025 15:56:32 +0000

Territorio

Sicurezza ambientale riconversione sostenibile al centro dell’accordo di programma AST – ACCIAI SPECIALI TERNI
di Thomas De Luca, Assessore all’Ambiente Regione Umbria

Quello che firmiamo oggi a Roma è un vero e proprio progetto integrato che mette al centro la sicurezza ambientale e la riconversione sostenibile in un’area di importanza strategica come il Sito d’interesse nazionale ð“ðžð«ð§ð¢-ððšð©ð¢ð ð§ð¨. L’obiettivo è garantire un futuro produttivo pienamente compatibile con la tutela della salute dei cittadini e del nostro ecosistema. Come ð‘ðžð ð¢ð¨ð§ðž ð”ð¦ð›ð«ð¢ðš, e come assessore all’Ambiente, siamo fieri di essere parte attiva di questo impegno insieme con MIMIT, MASE, MLPS, Comune di Terni e Gruppo Arvedi.

Sono fiero del fatto che per la prima volta in un accordo così importante, gli aspetti ambientali siano centrali. In pochi e semplici punti ecco di cui stiamo parlando:

ðð®ðšð¥ð¢ð­ðšÌ€ ððžð¥ð¥’ðšð«ð¢ðš: studi specifici e misure per la riduzione delle emissioni, in particolare dei metalli pesanti. Lavoreremo con ARPA Umbria e AST per individuare e contenere le sorgenti di emissione diffuse, per raggiungere i nuovi e stringenti limiti sul nichel imposti dalla normativa europea per il 2030. Il quartiere di Prisciano e la battaglia alle emissioni assumono un ruolo centrale.

ðƒð¢ð¬ðœðšð«ð¢ðœðš ðð¢ ð•ð¨ðœðšð›ð¨ð¥ð¨ ð•ðšð¥ð¥ðž: ogni ampliamento sarà coniugato al raggiungimento di obiettivi di recupero delle scorie, riducendo il flusso di quelle che vanno a finire in discarica, incentivando la filiera del recupero. L’Accordo prevede interventi concreti di messa in sicurezza operativa e permanente dell’area industriale tra cui il landfill mining con l’obiettivo di realizzare barriere impermeabili sul fondo per proteggere suolo e falda.

ðð®ð¨ð¯ðš ð‘ðšð¦ð©ðš ð’ðœð¨ð«ð¢ðž: cronoprogramma e tempi definiti per il contenimento delle emissioni diffuse, individuazione delle sorgenti e implementazione di misure tecniche e gestionali per la riduzione anche di vibrazioni e odori a Prisciano.

ð„ðœð¨ð§ð¨ð¦ð¢ðš ðœð¢ð«ðœð¨ð¥ðšð«ðž ðž ð«ðžðœð®ð©ðžð«ð¨ ð¬ðœðšð«ð­ð¢ ð©ð«ð¨ðð®ð­ð­ð¢ð¯ð¢: trattamento delle scorie siderurgiche per massimizzare il riutilizzo e ridurre al minimo il conferimento in discarica.

ðƒðžðœðšð«ð›ð¨ð§ð¢ð³ð³ðšð³ð¢ð¨ð§ðž ðžð ðžðŸðŸð¢ðœð¢ðžð§ð­ðšð¦ðžð§ð­ð¨ ðžð§ðžð«ð ðžð­ð¢ðœð¨: interventi mirati in linea con gli obiettivi di transizione ecologica e neutralità carbonica. Regione protagonista sul tema energia nella gestione delle centrali idroelettriche attraverso società pubblico-privata con apertura all’ingresso di aziende energivore riservando una quota di energia 100% green con conseguente riduzione delle emissioni connesse alla sua produzione a fronte del mantenimento di livelli occupazionali e obiettivi ambientali.

Questo Accordo rappresenta una sfida complessa ma necessaria per conciliare industria e ambiente. È un impegno concreto per un futuro in cui ð¥’ðšð­ð­ð¢ð¯ð¢ð­ðšÌ€ ð©ð«ð¨ðð®ð­ð­ð¢ð¯ðš ðœð¨ð§ð¯ð¢ð¯ðš ðœð¨ð§ ð®ð§ ðšð¦ð›ð¢ðžð§ð­ðž ð©ð¢ð®Ì€ ð¬ðšð§ð¨ per tutti i cittadini di Terni e dell’Umbria. Monitoreremo attentamente l’attuazione di ogni punto attraverso il Comitato Esecutivo istituito.

Avanti tutta per un’Umbria sempre più verde e sostenibile!


Articolo del Thu, 12 Jun 2025 15:50:40 +0000

Diritti

Torna UNITE! Giustizia sociale e diritti civili per una piena partecipazione femminile alla vita politica del Paese

Il percorso avviato da UNITE continua e si arricchisce con nuove attuali tematiche, sulle quali è importante riflettere, discutere e proporre soluzioni: le adozioni e la riforma del diritto di famiglia; la prostituzione; le fragilità maschili.

Promosso dal Comitato Politiche di Genere e Diritti Civili del M5S, UNITE si rivolge quest’anno a tutti gli iscritti del M5S, sia donne che uomini, e ha come obiettivo la promozione di una piena partecipazione politica delle donne, in senso attivo e passivo: valorizzando il protagonismo femminile nei luoghi decisionali, incentivando la consapevolezza civica e il voto informato, e abbattendo gli ostacoli culturali e strutturali che ancora ne limitano l’espressione.

Si partirà con una serie di incontri online a giugno, luglio e settembre, ognuno sui 3 filoni di formazione, per arrivare al grande evento finale di UNITE a ottobre 2025, dove tutti i protagonisti avranno l’occasione di incontrarsi e confrontarsi in un momento unico di elaborazione politica collettiva, che riconosca il legame tra giustizia sociale, diritti civili e piena partecipazione femminile alla vita politica del Paese.

Il ciclo di incontri online partirà mercoledì 18 giugno 2025 alle ore 19.00, con il primo dei 7 incontri di formazione all’interno del percorso “Adozioni e riforma del diritto di famiglia”, che ha in programma i seguenti appuntamenti:

Mercoledì 25 giugno ore 19.00
Giovedì 3 luglio ore 18.00
Lunedì 7 luglio ore 18.00
Mercoledì 9 luglio ore 19.00
Mercoledì 16 luglio ore 19.00
Venerdì 18 luglio ore 18.00

CLICCA QUI PER ISCRIVERSI AL CICLO DI INCONTRI

FOCUS SUI 3 PERCORSI DI PARTECIPAZIONE

1 – ADOZIONI E RIFORMA DEL DIRITTO DI FAMIGLIA
Il diritto di famiglia va riformato in chiave paritaria. Unioni, adozioni, affidamento, cura, carichi familiari, pensioni, patrimonio, ruoli genitoriali, procreazioni medicalmente assistite di vario tipo: tutto deve essere rinnovato per consentire una piena parità nelle coppie, semplificando le procedure e tagliando la burocrazia.
L’obiettivo, a fine percorso, è costruire un nuovo impianto normativo che riconosca e favorisca la parità sostanziale tra i generi nei rapporti familiari, riducendo le disuguaglianze che ostacolano l’autonomia e la partecipazione politica delle donne, a partire dalle esperienze di chi determinate situazioni le vive in prima persona.
Vogliamo costruire una proposta concreta e condivisa insieme alle nostre iscritte e ai nostri iscritti!

2 – PROSTITUZIONE
È ora di un confronto vero per arrivare a una posizione consapevole e coerente sulla prostituzione, con particolare attenzione alle sue ricadute sull’uguaglianza di genere, sui diritti delle donne, e sull’immaginario collettivo femminile.
In Italia, la prostituzione in quanto tale è legale. Sono reati invece tutte le condotte parallele: sfruttamento, favoreggiamento, induzione. Questo crea una zona grigia che spesso lascia spazio a sfruttamento, violenza e tratta. Un aspetto sempre più pervasivo del fenomeno riguarda la prostituzione digitale, attraverso piattaforme online che rappresentano una minaccia ancora più subdola: un canale che sfugge ai controlli tradizionali e rende ancora più urgente un intervento pubblico e culturale.
Gli incontri online si alterneranno tra quelli a sostegno del modello regolamentarista, che vorrebbe cioè regolamentarizzare la prostituzione, e quelli a sostegno del modello abolizionista, che sanziona invece la domanda di sesso a pagamento e prevede una maggiore tutela delle persone prostituite.
L’obiettivo, a fine percorso, è arrivare a un documento di indirizzo condiviso per definire la posizione del M5S sul tema e capire come modificare la legge Merlin.
Avviamo un confronto pubblico e politico su che modello vogliamo adottare e proporre come forza politica in Italia!

3 – FRAGILITÀ MASCHILE
La controparte della parità sono gli uomini. Fragilità maschili, violenza, paternità, identità sociale dell’uomo: mettiamo al centro gli uomini, facciamoli raccontare. Decostruiamo modelli culturali che rigidamente definiscono la maschilità e che, nel farlo, alimentano relazioni di potere squilibrate e frenano l’evoluzione collettiva.
Gli incontri online propongono percorsi culturali con esperti e materiali di approfondimento, attraverso un dialogo paritario che sveli le fragilità maschili e abbatta gli stereotipi che ingabbiano gli uomini e che spesso sono all’origine delle relazioni tossiche.
L’obiettivo, a fine percorso, è arrivare a una riflessione condivisa e a un documento di indirizzo da proporre nelle scuole, negli ambienti di lavoro e in ogni sede più opportuna.

I DIRITTI NON STANNO FERMI, PORTIAMOLI OVUNQUE. PARTECIPA ANCHE TU!
COSTRUIAMO INSIEME UNA SOCIETÀ PIÙ GIUSTA, LIBERA E INCLUSIVA.


Articolo del Thu, 12 Jun 2025 10:39:18 +0000

Europa e Mondo

“Le condizioni economiche per la paceâ€: un’alternativa è possibile

Martedì 10 giugno si è tenuta al Parlamento europeo l’iniziativa “Le condizioni economiche per la pace”, organizzata dai nostri europarlamentari Pasquale Tridico, Gaetano Pedullà e Danilo Della Valle. Un incontro importante, che ha visto la partecipazione di figure di primo piano del dibattito politico ed economico europeo e internazionale: oltre al Presidente Giuseppe Conte erano infatti presenti Yanis Varoufakis, economista ed ex Ministro delle Finanze greco, e Jeffrey D. Sachs, professore di Economia alla Columbia University.

L’iniziativa parte da un appello pubblicato sul Financial Times e sostenuto da Emiliano Brancaccio e altri economisti internazionali. L’appello è stato lanciato a un anno dall’invasione russa dell’Ucraina, con una posizione chiara: rifiutare la narrazione dello “scontro di civiltà†e porre invece l’attenzione sul ruolo delle contraddizioni economiche globali che alimentano i conflitti.

In un’Europa sempre più segnata da tensioni internazionali, spese militari in crescita e politiche economiche che derubricano il benessere sociale a interesse secondario, diventa essenziale riportare al centro del dibattito il ruolo che le scelte economiche giocano nella costruzione della pace. La pace non è solo il risultato dell’assenza di conflitti armati: è anche e soprattutto il frutto di giustizia sociale, equità economica e riduzione delle disuguaglianze.

Questo assume un significato ancora più urgente oggi: pensare a una soluzione duratura per la Palestina, ad esempio, significa anche ripensare alle dinamiche economiche che alimentano l’occupazione. Parlare di pace senza affrontare le radici economiche dell’oppressione e della guerra è un esercizio sterile. Ecco perché discutere di politiche economiche non è un tecnicismo, ma un atto profondamente politico.

La crisi dell’attuale ordine economico globale, sempre più frammentato, rivela l’intreccio profondo tra geopolitica ed economia: lo spostamento delle catene del valore, la guerra dei dazi e l’ascesa di un blocco economico alternativo a trazione cinese (BRICS, BRI, RCEP) dimostrano che non si può comprendere l’instabilità internazionale senza leggere le tensioni nei flussi commerciali e nella distribuzione del capitale.

Le scelte di riarmo e rafforzamento dell’industria bellica a discapito dei reali bisogni dei cittadini europei, messe in atto dalla Commissione europea di Ursula von der Leyen, stanno portando l’Unione sempre più lontana dai suoi valori fondanti di cooperazione e solidarietà.

In un mondo in cui i legami economici globali stanno ridefinendo le alleanze e acuendo i conflitti, costruire la pace significa anche saper leggere i segnali di crisi di un modello basato sulla competizione armata per il controllo delle risorse.

In questo contesto, eventi come questo servono ad accendere un faro di speranza, una bussola morale e politica per chi vuole costruire un’Europa diversa.

È urgente creare le condizioni per un’alternativa concreta a questo Esecutivo europeo che ci sta portando sull’orlo del baratro: solo riportando al centro della politica il tema della giustizia economica possiamo davvero sperare in un futuro di pace.


Articolo del Wed, 11 Jun 2025 15:49:14 +0000

Sanità

Liste d’attesa: il fallimento del governo Meloni

A poco più di un anno dall’approvazione del decreto elettorale sulle liste d’attesa, è ormai evidente a tutti il clamoroso fallimento del governo Meloni sul tema. Mentre la premier e il ministro Schillaci continuano a vendere quel provvedimento come la soluzione di ogni problema, è sufficiente chiamare il Cup per prenotare una qualsiasi visita per rendersi conto che la situazione è addirittura peggiorata. E lo certifica anche la netta bocciatura del decreto pubblicata oggi da Fondazione GIMBE, a partire dai ritardi sulla piattaforma nazionale e dai tre decreti attuativi su sei non ancora pubblicati da un governo che preferisce nascondersi dietro a un vergognoso scontro istituzionale con le Regioni, peraltro in larga maggioranza del suo stesso colore politico.

I numeri sulla rinuncia alle cure, poi, sono semplicemente drammatici: secondo l’ISTAT, nel 2024 una persona su dieci ha rinunciato ad almeno una prestazione sanitaria. Parliamo di quasi 6 milioni di italiani, quando nel 2022 erano circa 4 milioni. I motivi sono semplici: da un lato c’è proprio la lunghezza delle liste d’attesa, che nel 2024 ha spinto alla rinuncia alle cure 4 milioni di cittadini, quando nel 2022 erano 2,5 milioni; dall’altro c’è chi non può permettersi di curarsi nel privato, che tre anni fa erano meno di 2 milioni di persone e oggi sono più di 3 milioni.

Insomma, un disastro su tutta la linea, peraltro annunciato, visto che non si può pensare di risolvere il problema delle liste d’attesa senza stanziare un euro, a colpi di slogan, come ha pensato di fare questo governo, sempre più nemico della salute degli italiani.


Articolo del Wed, 11 Jun 2025 12:40:57 +0000

Ambiente e Territorio

Emergenza Pfas, a farne le spese sono anche i Vigili del Fuoco!
Emergenza PFAS trovati anche nel sangue dei Vigili del Fuoco di 6 città italiane

Secondo un monitoraggio indipendente, realizzato da USB in collaborazione con Greenpeace e reso noto alla conferenza stampa che si è tenuta alla Camera dei deputati il 9 giugno, è stata accertata la presenza di PFAS (composti poli e perfluoroalchilici) nei dispositivi di protezione individuali e nel sangue di 16 Vigili del fuoco dei comandi di Catania, Padova, Verona, Alessandria, Genova e Pisa.

Relatori della conferenza dirigente USB Enrico Marchetto, responsabile delle campagne inquinamento di Green peace Giuseppe Ungherese, il deputato M5S Roberto Traversi, il capogruppo regionale del M5S Stefano Giordano, con la partecipazione della dottoressa Vitalia Murgia di ISDE Medici per l’Ambiente, e della professoressa Claudia Marcolungo, docente dell’Università di Padova.

Nel corso dell’evento sono stati illustrati i dati sierologici (analisi sul siero estratto dal sangue) che 16 operatori hanno effettuato presso l’ospedale Universitario di Aquisgrana (Aachen) in Germania.

I dati relativi ai dispositivi di protezione individuale dei Vigili del Fuoco italiani confermano la presenza di un’alta concentrazione di PFAS e di Fluoro Organico. Mentre i dati sul sangue superano la prima soglia di rischio individuata dalla National Academy of Sciences e suggeriscono l’avvio di un biomonitoraggio periodico.

Come certificato dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc), l’esposizione professionale dei vigili del fuoco è stata classificata come cancerogena per gli esseri umani. I Vigili del Fuoco sono doppiamente esposti ai PFAS: sia come cittadini che possono entrare in contatto con queste sostanze attraverso acqua, aria, alimenti e altro, sia a livello professionale a causa del contatto con quelli che vengono definiti “strumenti di protezione personaleâ€.

In Italia il tema dell’esposizione dei Vigili del Fuoco ai PFAS è pressoché inesistente ma in realtà si tratta di una vera e propria emergenza che deve essere affrontata come tale dal governo e dai ministeri competenti.

Alla luce di tutto ciò il coordinamento nazionale USB Vigili del Fuoco chiede:

  1. La mappatura dei siti contaminati da PFAS
  2. l’analisi delle Sedi di Servizio e di tutte le attrezzature per la presenza di questi pericolosi inquinanti
  3. la sorveglianza sanitaria degli operatori
  4. un piano di transizione PFAS-free nelle divise, nei dispositivi di protezione individuale e nelle schiume antincendio.
  5. riconoscimento di categoria esposta e l’inserimento dei Vigili del Fuoco nei parametri INAIL per un effettivo archivio delle malattie professionali.

Green peace, che da anni sta facendo una grande battaglia contro gli inquinanti eterni, chiede che il governo intervenga mettendo in sicurezza il corpo italiano dei Vigili del Fuoco, nonché vietando l’uso e la produzione di PFAS su tutto il territorio nazionale.

Il capogruppo del M5S in Liguria Stefano Giordano, ha già preparato un ordine del giorno a sua prima firma, (depositato e calendarizzato per la seduta del 17 giugno) per impegnare la Regione ad attivarsi per avviare uno specifico biomonitoraggio sui livelli di Pfas nell’organismo dei Vigili del Fuoco professionisti e volontari anche in quiescenza.

Il Movimento 5 stelle, unica forza politica presente alla conferenza con il capogruppo Riccardo Ricciardi e con il deputato Roberto Traversi, si impegna a avviare un percorso politico e legislativo presso i Ministeri di competenza per la tutela del corpo dei Vigili del fuoco sia a livello sanitario che lavorativo.


Articolo del Wed, 11 Jun 2025 12:37:08 +0000

MoVimento

Avviso di convocazione Assemblea Iscritti – Modifica statuto e codice etico

Care iscritte, cari iscritti,

è arrivato il momento di dare completa attuazione alle decisioni assunte dall’Assemblea costituente, di aggiornare alcune parti dello Statuto e di deliberare sul nuovo Codice etico.

Pertanto, è convocata, mediante lo strumento della consultazione in rete, l’Assemblea degli iscritti 

in prima convocazione
dalle ore 10 di giovedì 19 giugno 2025 alle ore 22 di domenica 22 giugno 2025

e, occorrendo, in seconda convocazione
dalle ore 10 di giovedì 26 giugno 2025 alle ore 22 di domenica 29 giugno 2025

per deliberare sul seguente ordine del giorno:

  1. Proposte di modifica dello Statuto:
  1. attribuzione al Comitato di Garanzia di funzioni in precedenza attribuite al Garante;
  2. riduzione del numero di Iscritti necessari per la costituzione di un Gruppo territoriale;
  3. finanziamento dei Gruppi territoriali e autorizzazione allo svolgimento di attività di ordinaria amministrazione;
  4. nuove funzioni del Comitato rapporti territori in relazione al funzionamento dei Gruppi territoriali;
  5. promozione di specifiche campagne di finanziamento vincolate all’attività dei Gruppi territoriali;
  6. Comitato di Garanzia e Collegio dei Probiviri;
  7. Tesoriere;
  8. Clausola di mediazione;
  9. Network GIovani
  10. Abrogazione norme transitorie

2. Proposta di approvazione del nuovo Codice etico aggiornato con la modifica dell’art. 2 recante: “Obblighi per i soggetti candidati in competizioni elettorali sotto il simbolo del MoVimento 5 Stelleâ€.

Giuseppe Conte

Il dettaglio degli argomenti all’ordine del giorno e i relativi quesiti sui quali l’Assemblea degli iscritti è chiamata a deliberare è disponibile ai seguenti link.

Si rammenta che:
ai sensi dell’art. 10, lett. e) dello Statuto vigente le votazioni di cui al punto 1 lett. a), b), c), d), e), f), g), i) dell’ordine del giorno aventi ad oggetto le modifiche allo Statuto sono valide, in prima istanza, qualora vi abbia partecipato almeno la maggioranza assoluta degli Iscritti aventi diritti di voto e, in seconda istanza, qualunque sia il numero dei partecipanti Iscritti aventi diritti di voto, e in ogni caso sono assunte a maggioranza dei voti espressi.
– ai sensi dell’art. 22 lett. b) dello Statuto vigente la votazione di cui al punto 1, lett. h) dell’ordine del giorno avente ad oggetto la modifica della clausola di mediazione dovrà essere approvata con la maggioranza assoluta degli Iscritti al MoVimento 5 Stelle aventi diritto di voto.
– ai sensi dell’art. 10, lett. d) dello Statuto vigente per la votazione di cui al punto 2 dell’ordine del giorno l’Assemblea delibera a maggioranza dei voti espressi, quale che sia il numero degli Iscritti aventi diritti di voto partecipanti alla votazione.

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La votazione si svolgerà esclusivamente utilizzando lo strumento telematico on line SkyVote.

IL LINK PER L’ACCESSO ALL’AREA DI VOTO SARA’ DISPONIBILE ANCHE ACCEDENDO AL PROPRIO PROFILO SU PORTALE.MOVIMENTO5STELLE.EU dalle ore 10 del 19 giugno 2025, in ogni caso tutti gli iscritti abilitati al voto il giorno precedente la data fissata per l’inizio delle votazioni riceveranno una e-mail con il link personale per accedere all’area di voto.

Ai sensi dell’art. 7, lett. e), e dell’art. 10, lett. a), dello Statuto, non possono votare le/gli Iscritte/i da meno di 6 (sei) mesi, gli Iscritti nel periodo di sospensione (anche in via solo cautelare) e gli Iscritti esclusi dall’Associazione, ancorché con provvedimento non definitivo, ed i Sostenitori.

Le/gli Iscritte/i aventi diritto a partecipare all’Assemblea potranno far pervenire eventuali osservazioni e/o considerazioni e/o opinioni entro le ore 20.00 di martedì 17 giugno 2025 utilizzando il modulo disponibile a QUESTO LINK

Per richiedere assistenza durante la votazione scrivere a supporto@movimento5stelle.eu


Articolo del Tue, 10 Jun 2025 17:53:57 +0000

MoVimento

Todde: la Sardegna con il popolo palestinese per la giustizia e i diritti umani

I sardi e la Sardegna non possono restare in silenzio. Di fronte a quanto sta accadendo in Palestina, non è più sufficiente esprimere solidarietà. Serve una presa di posizione netta, politica e istituzionale.

Ieri è stata depositata in Consiglio Regionale una mozione, firmata da quasi trenta consigliere e consiglieri di maggioranza, che chiede alla Regione Sardegna di condannare le violazioni dei diritti umani nella Striscia di Gaza e di sospendere ogni forma di cooperazione con lo Stato di Israele, fino a quando non verrà ristabilito il rispetto del diritto internazionale e dei diritti fondamentali.

Non partiamo da zero. Con una mozione approvata il 24 ottobre 2024, il Consiglio Regionale ha già riconosciuto ufficialmente lo Stato di Palestina, aderendo alla posizione di oltre 140 Paesi delle Nazioni Unite.

La nostra vicinanza al popolo palestinese non è solo ideale, ma si è tradotta nel tempo anche in percorsi concreti di cooperazione. Come Autorità di Gestione del programma europeo Interreg NEXT MED, la Regione Sardegna ha sostenuto numerosi progetti che coinvolgono enti e realtà civili palestinesi, promuovendo scambi e collaborazioni nel campo dell’ambiente, della salute, dell’istruzione.

Confermo fin da ora il mio pieno impegno e della Giunta a dare seguito a questa iniziativa politica, nella consapevolezza che la Sardegna non può voltarsi dall’altra parte.


Articolo del Thu, 05 Jun 2025 17:04:23 +0000

Territorio

Piemonte: al via il bando a sostegno del potenziamento e apertura dei santuari/rifugi per gli animali

Grazie al Movimento 5 stelle in Piemonte apre il bando per progetti a sostegno, potenziamento e apertura sul territorio dei santuari/rifugi per gli animali.

Purtroppo però, da Roma a Torino, il centrodestra continua a farsi in quattro per strizzare l’occhio alla lobby della caccia. Le notizie che circolano sul Ddl Caccia, messo a punto dal Ministro all’Agricoltura Lollobrigida, sono estremamente preoccupanti. Il Governo Meloni sta tentando di dare il via libera al far west delle doppiette, con una bozza della norma che prevede l’allungamento del calendario venatorio, il ritorno alla pratica crudele dei richiami vivi (sulla quale già oggi pende una procedura di infrazione da parte dell’Europa), l’aumento delle armi utilizzabili e l’apertura alla caccia nelle aree demaniali. Un operato – quello del Governo Meloni – che ricalca quanto fatto dalla Giunta Cirio in Piemonte, dove gli ammiccamenti ai cacciatori sono continui e i tentativi di liberalizzare ancora di più l’attività venatoria sono all’ordine del giorno.

Sono tante le battaglie che il Movimento 5 Stelle ha portato avanti in questi anni in Regione Piemonte a tutela della fauna selvatica. In Consiglio regionale siamo riusciti a limitare i danni in molte occasioni, ad esempio sventando il reinserimento di nuove specie nel calendario venatorio e bloccando la caccia su terreni innevati.

Una battaglia che si inserisce in un più ampio lavoro portato avanti in questi anni per il benessere animale, con importanti risultati raggiunti, a partire dai sostegni economici per i Centri di Recupero degli Animali Selvatici per arrivare all’istituzione della blacklist regionale con i nominativi delle persone che si macchiano del crimine di maltrattamento di animali, uno strumento adottato dopo i continui solleciti del M5S.

Ultima, di questi giorni, la notizia dell’apertura del bando per la concessione di finanziamenti ai Comuni del Piemonte per progetti a sostegno, potenziamento e apertura sul territorio dei santuari/rifugi per gli animali, un’ottima notizia per tutte quelle realtà che si occupano dell’accoglienza degli animali ex-da reddito sottratti a situazioni di sfruttamento, maltrattamento o abbandono.

Un risultato portato a casa grazie al lavoro fatto in Consiglio regionale del Piemonte fin dal 2022, quando il Movimento 5 Stelle ha portato in approvazione un atto di indirizzo a prima firma Sarah Disabato per il riconoscimento per legge dei santuari/rifugi. In seguito il gruppo regionale ha chiesto lo stanziamento di fondi per un bando che, finalmente, è diventato realtà.


Articolo del Thu, 05 Jun 2025 15:05:43 +0000


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