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Trending News a cura di Redazione FqMagazine
“Io e Ezio Greggio ci siamo lasciati. Ho subito tanto per quello che si è detto sulla differenza d’età. Non mi ha lasciata per un’altra, siamo rimasti amiciâ€: parla Nataly Ospina

“In realtà non c’è una ragione, non è successo nulla di tragico. Sono cose che accadono nelle relazioni, ci si lascia, ci si conosce e magari poi non funziona però comunque noi ci vogliamo tanto bene, ci sentiamo spesso”: così Nataly Ospina a La Volta Buona ha confermato la fine della storia con Ezio Greggio. E ancora, Ospina ha spiegato alla conduttrice Caterina Balivo di avere sofferto “abbastanza” e ha aggiunto: “Però diciamo che fa parte della vita, mi dispiace perché è una relazione in cui avevo messo tanto, ho subito tanto per quello che si è detto, per la differenza d’età. Non mi ha lasciata per un’altra o cose simili. È stata una decisione che abbiamo preso insieme, siamo rimasti comunque in amicizia”.

Ospina aveva parlato, sempre a La Volta Buona, delle illazioni sulla differenza d’età tra lei e il conduttore (36 anni lei, 71 lui): “Mi chiamano malata di fama, dicono che sto insieme a lui solo per i soldi. Ormai so che fanno parte del gioco. L’importante è sapere chi sei e cosa provi. Io e Ezio siamo felici, e questo basta”.

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Data articolo:Sat, 20 Dec 2025 11:11:32 +0000
Mondo a cura di Valerio Cattano
Il dossier della Cia: “Putin vuole tutta l’Ucraina e i Paesi Balticiâ€

Nelle stesse ore due fonti di intelligenze indicano: il presidente russo Putin vuole tutta l’Ucraina e aspira a un “ritorno†dei Paesi Baltici nell’area di influenza russa. A metterlo nero su bianco sono stati Kirill Budanov, capo del servizi segreto militare ucraino (Gur), e gli analisti della Cia. Se nel primo caso la frase del funzionario – “Il piano originale prevedeva che la Russia fosse pronta a iniziare le operazioni nel 2030. Ora i piani sono stati rivisti aggiornati al 2027†– potrebbe essere tacciata da alcuno osservatori di opportunismo, il dossier dell’intelligence americana arriva in un momento in cui l’amministrazione Usa cerca il dialogo con il Cremlino, con i due presidenti Trump e Putin che, a parte qualche parentesi, si scambiano sorrisi e concordano su come concludere il conflitto in Ucraina.

La Reuters, che per prima ha rilanciato i temi toccati dal report americano, ha ascoltato sei fonti: tutte concordano sul fatto che la Cia giunge a conclusioni opposte rispetto alla Casa Bianca. Putin – secondo gli analisti – non solo non vuole porre fine al conflitto, ma mira a riprendere tutta l’Ucraina e i Paesi Baltici (Estonia, Lettonia, Lituania) riportandoli sotto il controllo del Cremlino. “L’intelligence ha sempre pensato che Putin volesse di piùâ€, ha dichiarato Mike Quigley, membro democratico della Commissione Intelligence della Camera, in un’intervista alla Reuters. “Gli europei ne sono convinti. I polacchi ne sono assolutamente convinti. I Paesi baltici pensano di essere i primiâ€. In questo contesto, l’Estonia, anche per ragioni di confine vive da anni con questo timore, ben prima del febbraio 2022, quando le truppe russe sono entrate in Ucraina.

L’1 ottobre 2024 Frank Gardner, corrispondente della Bbc, ha incontrato il primo ministro estone Kaja Kallas a cui ha chiesto se esista un Piano B dell’Estonia nella prospettiva in cui l’invasione russa in Ucraina dovesse avere successo. “Non abbiamo un piano B per una vittoria russa, perché allora smetteremmo di concentrarci sul piano Aâ€, quello di aiutare Kiev a resistere. Vale la pena ricordare l’episodio della Strada Estone 178. Si tratta di un tratto viabile costruito in epoca sovietica che attraversa il territorio russo in due punti separati, come ricorda Defensenews. Un accordo tacito e mai ufficiale tra le guardie di frontiera su entrambi i lati della recinzione consentiva ai residenti di effettuare il percorso senza controlli, a condizione che rimanessero nei loro veicoli e non si fermassero nel chilometro di territorio russo che attraversavano. Il 10 ottobre questo accordo è saltato. “Abbiamo visto un gruppo numeroso di soldati, avevano equipaggiamento militare, non quello delle guardie di frontiera†ha raccontato Renet Merdikes, capitano della Polizia di Frontiera estone.

A Kaunas, in ottobre è stata simulato un attacco russo, con evacuazioni di civili in una palestra della città. Mercoledì scorso, tre guardie di frontiera russe sono entrate nel territorio estone. Le riprese delle telecamere di sorveglianza hanno registrato il terzetto, arrivato in hovercraft vicino al villaggio di Vasknarva intorno alle 10, che attraversava la diga foranea sul fiume Narva, confine naturale tra i due Paesi. Ma non è solo il governo estone che vive nel timore. Nell’aprile scorso le autorità di Vilnius, capitale della Lituania, hanno presentato un piano di evacuazione da mettere in atto in caso di invasione, con istruzioni fornite a 540.000 residenti.

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Data articolo:Sat, 20 Dec 2025 11:10:37 +0000
World News a cura di Redazione FqMagazine
“Hanno fatto salire una donna morta sull’aereo. Era accasciata sulla sedia a rotelle, l’hanno sistemata sul sedile e le parlavano come fosse vivaâ€: cos’è successo su un volo Malaga-Londra

Se conoscete il famosissimo film Weekend con il Morto, questa storia potrebbe farvi tornare proprio a quelle immagini. Siamo a Malaga, in aeroporto. Una famiglia di cinque persone arriva all’imbarco assieme a una donna anziana, che – secondo i presenti sull’aereo – è stata fatta salire a bordo da morta.

Che è successo? Intanto, Easyjet, la compagnia che operava il volo da Malaga a Londra Gatwick, ha smentito la ricostruzione dei passeggeri, sostenendo che la passeggera 89enne fosse in possesso di un certificato di idoneità al volo e che fosse viva al momento dell’imbarco: sarebbe morta al momento del decollo, tanto che l’aereo è subito tornato indietro ed è partito solo 12 ore dopo. La storia la racconta il Daily Mail riportando le parole di diversi testimoni: il corpo sarebbe stato spinto in sedia a rotelle fino ai posti del gruppo, nella parte posteriore dell’aereo, e poi sollevato sul sedile con l’aiuto dei cinque familiari.

Ma cosa avrebbero detto all’imbarco i familiari della donna? “Che era solo stanca”. Petra Boddington, una passeggera, ha chiesto ha Easyjet: “Da quando fate salire i morti sugli aerei?” e ha poi aggiunto – in un post su Facebook – che anche se la donna fosse salita viva era “chiaramente in condizioni gravissime” già al momento dell’imbarco. E ancora: “Il personale di terra di easyJet ha permesso che una persona che sembrava completamente morta salisse sull’aereo e poi, guarda caso, proprio mentre stavamo per decollare, è morta. Non ti fanno salire se sei ubriaco, ma a quanto pare va bene se sei morto e sembri morto. Lei sembrava davvero morta, accasciata su una sedia a rotelle, spinta dalla famiglia“.

Elizabeth Rowland e il suo compagno erano seduti tre file davanti alla donna e hanno raccontato che la famiglia le parlava “come se fosse viva, ma fin dal primo momento si è capito che ‘non era con noi'”. Le testimonianze dei passeggeri sono molte e tutte sulla stessa falsariga, ovvero che la donna sia stata fatta salire in aereo da morta. La Guardia Civil di Málaga ha confermato l’intervento delle autorità, precisando che però che “la donna è stata dichiarata morta sull’aereo”.

Nella foto la passeggera Petra Boddington.

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Data articolo:Sat, 20 Dec 2025 10:40:53 +0000
Fatti quotidiani a cura di F. Q.
Lutto per Simone Rota: il cordoglio di Seif e della Fondazione Fatto Quotidiano

L’amministratore delegato Cinzia Monteverdi, la società Seif e in particolare la Fondazione Fatto Quotidiano, si stringono attorno al collega Simone Rota nel difficile momento della perdita di suo papà Ferruccio.

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Data articolo:Sat, 20 Dec 2025 10:37:05 +0000
Economia a cura di Redazione Economia
Manovra, la Lega sconfessa se stessa: abolito l’anticipo di pensione con i fondi complementari. Giorgetti: “Non interessava a nessunoâ€

Salta la possibilità di andare in pensione di vecchiaia anticipata cumulando gli importi di forme pensionistiche di previdenza complementare per raggiungere l’importo minimo previsto. Lo prevede il nuovo emendamento del governo alla manovra, depositato nelle scorse ore in Commissione Bilancio al Senato dal ministero dell’Economia, guidato dal leghista Giancarlo Giorgetti. La proposta sopprime una norma introdotta con l’ultima legge di bilancio e fortemente voluta da un altro leghista, il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, con l’obiettivo di rendere più flessibile l’uscita: consentiva ai lavoratori in regime contributivo di sommare anche la rendita dei fondi complementari per poter andare in pensione di vecchiaia a 64 anni, con vent’anni di contributi. La proposta era stata presentata come un primo passo per considerare cumulabili gli importi della pensione principale con quella attivata con i fondi complementari, e aprire poi un varco per consentire anche nel futuro l’estensione ai lavoratori pre-1996. La cancellazione consente ora di ottenere un risparmio sulla spesa pensionistica crescente nel tempo: 12,6 milioni di risparmi nel prossimo anno, 36 nel 2027, 51,7 milioni nel 2028, 70 milioni nel 2029, 71,9 milioni nel 2030, 74,8 milioni nel 2031, 85,3 milioni nel 2032, 101,6 milioni nel 2033, 119,2 milioni nel 2034 e 130,8 milioni nel 2035.

Lo stop all’anticipo di pensione con i fondi complementari è dunque la “pezza” messa da Giorgetti per coprire gli interventi al risparmio sulle pensioni saltati per l’opposizione della Lega, tra cui la stangata sul riscatto della laurea e l’allungamento della finestra tra la maturazione e l’accredito dell’assegno. “La verità è che abbiamo trovato come sempre una soluzione, meglio passare per antipatico e trovare le soluzioni giuste. È una prova che la soluzione c’era e siamo a posto tutti”, festeggia il senatore Claudio Borghi, frontman della rivolta leghista e relatore della manovra, parlando con i cronisti a margine della seduta di Commissione. “In un mondo di persone che dicono sempre di sì i risultati non si portano a casa. Questa volta è toccato a me fare la parte dell’antipatico, ma penso che nessuno tra maggioranza e opposizione sarebbe stato felice di vedere persone che avevano già pagato il riscatto della laurea vederselo azzerare o persone che anche soltanto in termini prospettici futuri avrebbero dovuto rimanere per mesi senza stipendio e senza pensione”.

Nell’emendamento ci sono anche le misure per le imprese chieste da Confindustria e finora tenute fuori dal testo, in particolare lo stanziamento delle risorse per i crediti d’imposta Transizione 5.0 e Zes (Zona economica speciale); le misure sul Tfr, tra cui l’adesione automatica alla previdenza complementare per i neo assunti; il contributo da 1,3 miliardi a carico delle assicurazioni, le risorse per il Piano casa e lo spostamento al 2032 e 2033 degli stanziamenti relativi al Ponte sullo Stretto di Messina, dopo lo stop al progetto arrivato dalla Corte dei conti. Nello specifico, la proposta del governo conferma lo stanziamento di 1,3 miliardi per incrementare le risorse destinate al credito d’imposta Transizione 4.0, i cui fondi sono andati esauriti. Confermate anche le risorse aggiuntive, fino a 532,64 milioni di euro, per le aziende che hanno fatto domanda per il credito d’imposta per la Zes unica. Per quanto riguarda il contributo a carico delle assicurazioni, si stabilisce che entri il 16 novembre di ogni anno gli assicuratori versino a titolo di acconto una somma pari all’85% del contributo dovuto per l’anno precedente.

In mattinata il ministro Giorgetti è arrivato in Commissione a palazzo Madama, dove il testo è in discussione in prima lettura. Intercettato dai cronisti, sullo stop all’anticipo pensionistico con i fondi complementari risponde in modo franco: “Quella è una cosa introdotta l’anno scorso, dal nostro governo, che pare non interessasse a nessuno. A me dispiace ma evidentemente non è stata ritenuta strategica“, dice. E alla domanda se abbia pensato alle dimissioni in queste giornate di tensione risponde: “Ci penso tutte le mattine, sarebbe la cosa più bella da fare. Però siccome è la 29esima legge di bilancio che faccio, so perfettamente come funziona, so che sono cose naturali. C’è un Parlamento, ci sono le commissioni, ci sono le proposte del governo, alla fine a me interessa il prodotto finale, non quello che presento. Naturalmente crediamo di aver fatto delle cose giuste, pensiamo di lavorare bene nell’interesse di tutti gli italiani e i risultati vanno in questa direzione. Però adesso tocca al Parlamento”.

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Data articolo:Sat, 20 Dec 2025 10:18:08 +0000
Cucina a cura di Redazione FqMagazine
“Lo scorso anno erano stracari e introvabili burro e latte, quest’anno tuorli e canditiâ€: il prezzo del panettone artigianale lievita ma è solo un problema di materie prime? Lo spiega Matteo Cutolo

“Lo scorso anno erano stracari e introvabili burro e latte, quest’anno tuorli e canditi. Il panettone artigianale e, più in generale, i prodotti di alta qualità nel mondo della pasticceria e del food funzionano molto bene e c’è chi se ne approfitta”: queste le parole che Matteo Cutolo, pastry chef di Ercolano e presidente della Federazione internazionale pasticceria, gelateria e cioccolateria, ha detto a Repubblica.

Perché quest’anno il prezzo del tuorlo d’uovo è salito da 6,50 a 8,50 euro al chilo e quello dei canditi da 8 euro a un prezzo tra 12 e 14 euro. Materie prime care, panettoni artigianali cari. Ma è proprio tutto qui? Cutolo mette in conto anche “chi se ne approfitta” ma spiega che “i prezzi alti arrivano dalle spese che sono lievitate. Dopo il Covid c’è stato un aumento di almeno +30% solo nel packaging. A questo si aggiungono l’elettricità e le materie prime. Noi possiamo aumentare il prezzo finale di non oltre il 5-6%, perché non può pesare tutto sul cliente finale, il resto dobbiamo ammortizzarlo. Pensiamo che la pasticceria di base al chilo sta sui 25-30 euro a Nord, e sui 18-24 euro a Sud, dove il gap è dovuto al costo della vita superiore nella parte settentrionale del Paese”.

Insomma, aumenti reali e anche se c’è “chi ci specula”, il pastry chef conferma che “il panettone resta il re del Natale” e che “l’artigianale ha superato l’industriale. La gente ha capito che vale la pena scegliere un panettone artigianale, soprattutto se deve fare un regalo. Vuole fare bella figura”. Nuove tendenze di consumo? “Tanti chiedono dolci proteici: a volerli spesso sono atleti, ma a volte vengono acquistati anche per moda o ignoranza” e poi “il trend del gluten free è esplosivo. Io ho un laboratorio dedicato dal 2015 e ho visto questa tendenza letteralmente lievitare. Oggi cresce tantissimo anche il senza lattosio”.

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Data articolo:Sat, 20 Dec 2025 10:11:23 +0000
Politica a cura di Redazione Politica
Il monito di Mattarella: “Non si può ignorare la condizione di oltre cinque milioni di persone che vivono sotto la soglia di povertàâ€

A dati “rassicuranti” per l’economia, “e alle potenzialità che esprimono, si affiancano problemi e questioni aperte. Non si può ignorare la condizione di oltre cinque milioni di persone che vivono sotto la soglia di povertà“. È il monito lanciato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione degli auguri alle Alte cariche dello Stato al Quirinale. “Se l’occupazione degli over 50 ha raggiunto livelli alti ed è confortante, il lavoro delle donne è ancora sotto la media europea e l’occupazione dei giovani si registra insufficiente. Abbiamo il problema, annoso e pesante, del valore reale delle retribuzioni. Soprattutto, non da ora, di quelle di primo ingresso nel mondo del lavoro”, ha aggiunto il capo dello Stato.

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Data articolo:Sat, 20 Dec 2025 09:59:56 +0000
Cronaca a cura di Redazione Cronaca
Alto Adige, undicenne perde la vita “per giocoâ€: fatale il tentativo di arrampicarsi su una parete scoscesa

Un periodo natalizio all’insegna del lutto in Val Venosta. Ieri pomeriggio, a Laudes (frazione del Comune venostano di Malles), un ragazzino di 11 anni (J.A. le sue iniziali) è morto dopo essere precipitato da una parete di roccia, che aveva deciso di scalare assieme ad un coetaneo, per gioco. Il corpo è stato recuperato dai vigili del fuoco volontari che poi hanno annullato una festa in programma nella caserma. Secondo una prima ricostruzione, i due ragazzi avevano trascorso del tempo insieme nel parco giochi, poi hanno deciso di arrampicarsi su una roccia scoscesa. La vittima, ad un certo punto, ha perso la presa, precipitando e morendo sul colpo. L’altro ragazzo, che ha lanciato l’allarme facendo intervenire i soccorsi, è stato portato in ospedale con un elicottero; le sue condizioni di salute sono buone.

Si tratta del secondo lutto per la Val Venosta nello spazio di poche settimane. Nel mese di ottobre Leon Moser, 19 anni, aveva perso la vita a Glorenza. Fatale per lui l’intenzione di salire su una statua di bronzo della fontana del municipio, che lo ha poi travolto.

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Data articolo:Sat, 20 Dec 2025 09:43:19 +0000
Trending News a cura di Redazione FqMagazine
“A Natale? Sgarro con criterio. Nei tortelli di zucca al posto del parmigiano metto tofu e gomasio, poi bistecca di cavolo cappuccio. Dolce e vino? Sì, ma ecco qualiâ€: il menù di Franco Berrino

Se avete intenzione di godervi non solo il pranzo di Natale ma pure la cena della vigilia e tutte le precendenti occasioni di incontro pre natalazie dove gli sgarri sono nascosti – nemmeno così bene – in ogni angolo, non vi piacerà granché quello che dice il professor Franco Berrino. Perché sì, anche lui ‘sgarra’ e lo ha confessato al Corriere della Sera ma non ‘sgarra’ come la maggioranza degli italiani. Come dice lui, “sgarro con criterio”.

Intanto, nel suo menù ci sono i tortelli di zucca, perché li preparava sua nonna ma “con variazione sul tema. Per la pasta, uso della farina di tipo 2 oppure integrale setacciata. Niente 00 per intenderci. La farcia me la sono ritagliata su misura. La versione classica prevedeva l’aggiunta del parmigiano: io l’ho sostituito con del tofu e un pizzico di gomasio. Sono buonissimi, gliel’assicuro”. E per il condimento? “La nonna usava del burro fuso. Io preparerò un sughetto con un cucchiaino di miso, tre o quattro di tahini e un goccio d’acqua. Viene una crema meravigliosa. Detto questo, nessun problema a mangiarli anche con il parmigiano, eh”.

Il secondo sarà “gallina ripiena sempre alla maniera della nonna. C’è solo un problema, anzi due…”, e Berrino spiega come sia impossibile trovare le galline di una volta” e dice che si accontenta solo perché mangia la carne pochissime volte all’anno. “Quelle volte però – aggiunge – deve essere eccellente”. Il piano B di Berrino è “una ‘bistecca’ di cavolo cappuccio“. E il dolce? Ebbene, Berrino non ha pensato ad alcuna ‘variante’: “Sarà un panettone: quello a Natale non manca mai. Ma deve essere un panettone vero, artigianale, prodotto dalle grandi pasticcerie che lavorano con ingredienti di alta qualità e senza scorciatoie”.

Capitolo vino? “Un bicchiere purché sia di ottima qualità. Senza solfiti per intenderci: fanno venire il mal di testa e rovinano lo stomaco. Io brinderò con una bottiglia di Sauternes”.

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Data articolo:Sat, 20 Dec 2025 09:42:08 +0000
Blog a cura di Mario Natangelo
Intanto, i re magi…

Intanto, i re magi… – la mia vignetta per la prima pagina de Il Fatto Quotidiano oggi in edicola

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Data articolo:Sat, 20 Dec 2025 09:33:42 +0000
Cronaca a cura di Giuseppe Pietrobelli
Cortina, grana edilizia per mister Santanchè: la terrazza “vista Olimpiadi†del suo rifugio è abusiva e va demolita

Una grana edilizia si abbatte su El Camineto, il rifugio che si trova di fronte alle piste delle gare di sci alpino femminile delle Olimpiadi e della Coppa del Mondo. Si tratta del locale che da oltre un cinquantennio è un punto di riferimento dei vip, rilevato un paio d’anni fa da Flavio Briatore e da Dimitri Kunz, il compagno della ministra del Turismo, Daniela Santanchè. Briatore ha poi ceduto le proprie quote allo stesso Kunz e all’oligarca kazaco Andrey Toporov, proprietario di altri alberghi e ristoranti a Cortina.

El Camineto è finito nelle polemiche pre-olimpiche perché rimarrà aperto durante le gare, a differenza di altri rifugi della zona, diventando anzi un punto privilegiato per cene e feste del comitato organizzatore costituito da Fondazione Milano Cortina 2026. Adesso il Comune interviene con il pugno di ferro e ordina al legale rappresentante della società “la demolizione della terrazza di nuova costruzione, posizionata a sbalzo rispetto al prato in pendenza sottostante e delle due strutture in legno riportanti dei camini in metallo sul tettoâ€. Mancherebbero, infatti, i permessi e le autorizzazioni. In questo modo entro 60 giorni dovrà essere ripristinato lo stato dei luoghi, anche se gli imprenditori della ristorazione potranno presentare un “accertamento di compatibilità paesaggistica per le opere che risultano sanabiliâ€.

La decisione è firmata dal geometra Roland Garramone, responsabile del servizio di edilizia privata, ed è nata da una segnalazione del nucleo dei carabinieri forestali di Cortina, datata 18 dicembre 2025. La violazione urbanistico-edilizia e paesaggistica viene così descritta: “Si tratta di una ulteriore struttura rispetto alla terrazza esterna originaria, di fronte a questa, collegata con una scala metallica. La struttura di nuova costruzione, posizionata a sbalzo rispetto al prato in pendenza sottostante, chiusa ai lati da paratie trasparenti, risulta essere arredata da diversi tavoli e stufe aeree per esterno a fungoâ€. Inoltre “è stato accertato che la terrazza esterna originaria è stata chiusa nella parte superiore mediante tende parasoleâ€, mentre “sul lato nord-est della struttura, sono state riscontrate due strutture in legno riportanti dei camini in metallo sul tettoâ€.

Banalmente, El Camineto si è allargato. Ha presentato una richiesta di autorizzazione paesaggistica per l’“occupazione temporanea di suolo privato mediante l’installazione di un terrazzo semplicemente ancorato al suolo per un periodo superiore a 120 giorni e non superiore a 180 giorniâ€. L’istanza, secondo i tecnici comunali, non risulta inoltrata allo Sportello unico per le attività produttive del Comune, inoltre il superamento dei quattro mesi di occupazione rende necessaria l’autorizzazione paesaggistica che risulta invece mancante. Se il Comune attesta che l’installazione di tende parasole a copertura della terrazza del rifugio è eseguibile “in regime di edilizia libera e senza necessità dell’autorizzazione paesaggisticaâ€, sanziona invece le altre parti dell’intervento, perché “risultano sprovviste di autorizzazioneâ€.

El Camineto si trova a Rumerlo, in una posizione che consente di vedere l’arrivo delle gare che si svolgono sulla storica pista Olimpia, ai piedi delle Tofane. Proprio in vista dell’appuntamento di febbraio-marzo è stato realizzato un nuovo spazio all’aperto, che ha attirato l’attenzione dei carabinieri, con conseguente segnalazione al Comune. È la terza grana edilizia che si abbatte su locali cortinesi. A ridosso del ponte dell’Immacolata il Comune aveva bloccato l’inaugurazione del nuovissimo Chalet Franz Kraler – Club Moritzino, per supposta incompletezza dei lavori. Negata l’agibilità e l’attività di ristorazione. I proprietari avevano però ottenuto che l’operatività dell’ordinanza comunale fosse sospesa – grazie a un ricorso ante causam – in attesa di una decisione del Tar del Veneto. In questo modo lo chalet aveva tenuto l’inaugurazione, anche se con una festa privata. Qualche giorno fa il Comune è intervenuto su una terrazza panoramica realizzata al rifugio Scoiattoli, che si trova nel paradiso naturale delle Cinque Torri. Anche in quel caso, ritenendo l’opera abusiva, ha ordinato la demolizione.

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Data articolo:Sat, 20 Dec 2025 09:24:36 +0000
Foto del giorno a cura di F. Q.
Pirelli Cyber Tyre, la tecnologia made in Italy conquista tre premi internazionali

Tre importanti riconoscimenti internazionali consacrano Pirelli Cyber Tyre come una delle tecnologie più avanzate per la sicurezza automobilistica. Il sistema intelligente sviluppato dall’azienda taliana è stato premiato in Francia agli Automobile Awards 2025 con il “Premio per la Sicurezzaâ€, ha ottenuto il titolo “SafetyBest 2026†dalla giuria europea di Autobest, che rappresenta 32 Paesi, ed è valso a Pirelli il riconoscimento di “Company of the Year†da parte della società statunitense Frost & Sullivan per la sua portata innovativa nel mercato globale degli pneumatici smart.

Cyber Tyre è il primo sistema al mondo, hardware e software, in grado di raccogliere dati direttamente dai sensori integrati nei pneumatici (come pressione, temperatura e accelerazioni) ed elaborarli tramite algoritmi proprietari, comunicando in tempo reale con l’elettronica del veicolo. L’integrazione con ABS, ESP e ADAS consente di anticipare situazioni critiche, migliorando spazi di frenata, controllo e comfort di guida.

Grazie alla connettività V2X, la tecnologia va oltre l’auto e dialoga con infrastrutture e altri veicoli, supportando smart road e smart city. Le informazioni raccolte possono segnalare condizioni pericolose della strada e contribuire alla gestione della mobilità e alla manutenzione delle infrastrutture.

Dopo il debutto su McLaren Artura e l’adozione su modelli Audi, Pagani e futuri Aston Martin, Cyber Tyre ha dimostrato che anche il pneumatico può diventare un componente intelligente, connesso e centrale per la sicurezza.

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Data articolo:Sat, 20 Dec 2025 09:00:10 +0000
Mondo a cura di Redazione Esteri
Il governo Usa pubblica gli Epstein files: molti omissis, ma ci sono foto di Clinton. I dem accusano: “Scarsa trasparenzaâ€

Il Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti ha avviato la pubblicazione degli “Epstein files“, l’enorme mole di documenti relativi alle indagini sul caso di Jeffrey Epstein, il finanziere pedofilo condannato per reati sessuali e morto in carcere nel 2019. Il materiale, atteso da anni, è stato desecretato in base a una legge (l'”Epstein files transparency act”) approvata dal Congresso e dal Senato, dopo la retromarcia di Donald Trump che inizialmente si era detto contrario. I file però sono stati diffusi con pesanti omissioni, suscitando dubbi e polemiche sull’effettiva trasparenza dell’operazione, soprattutto da parte dei democratici: in particolare, insospettiscono i limitati riferimenti a Trump, nonostante la sua nota amicizia con Epstein. Proprio l’ipotesi di contenuti compromettenti per il presidente era uno dei motivi di maggiore interesse per i file da parte della politica e dell’opinione pubblica: in una mail del 2018, il finanziere sosteneva di essere “l’unico in grado di abbattere” il tycoon. La pubblicazione “è stata deludente, almeno a un prima lettura, e non è stata trasparente“, ha attaccato il deputato democratico Ro Khanna, frontman della campagna per la desecretazione, minacciando un procedimento di impeachement contro la procuratrice generale Pam Bondi (la “ministra della giustizia” Usa) se non dimostrerà di rispettare la legge.

I documenti comprendono i nomi, censurati, di 1.200 giovani donne abusate da Epstein e dai suoi sodali, nonché la sterminata rubrica telefonica del finanziere, 95 pagine con i nomi di migliaia di personaggi del gotha dello spettacolo, della finanza e dell’imprenditori. Tra i files compaiono numerose fotografie dell’ex presidente democratico Bill Clinton e di altre celebrità, tra cui Mick Jagger e Michael Jackson. Clinton, in particolare, appare in una foto a torso nudo in una vasca a idromassaggio insieme a una persona con il volto coperto, Media statunitensi e internazionali stanno ancora passando al vaglio i materiali, un’operazione che richiederà giorni vista la mole annunciata – “centinaia di migliaia” – di pagine. Molti documenti risultano ampiamente censurati. In un elenco di 254 massaggiatrici, ad esempio, tutti i nomi sono oscurati “per proteggere potenziali vittime“. Altri file contengono immagini parzialmente oscurate di persone nude o seminude, oppure fotografie di Epstein e accompagnatori con armi da fuoco. Tra gli scatti finora inediti figurano immagini di Ghislaine Maxwell, ex compagna del finanziere condannata a vent’anni di carcere per l’adescamento di minori, insieme al principe Andrea, fratello del re Carlo d’Inghilterra, oltre a fotografie che ritraggono Clinton in contesti privati, in parte coperti da omissis.

La Casa Bianca ha subito colto l’occasione per attaccare Clinton, mentre i democratici hanno denunciato una pubblicazione incompleta e tardiva. Il leader della minoranza al Senato, Chuck Schumer, ha detto che i file pubblicati rappresentano “solo una frazione” delle prove complessive, sostenendo che l’ampio ricorso agli omissis viola lo spirito e la lettera dell’Epstein Files Transparency Act. Il vice procuratore generale Todd Blanche ha annunciato che ulteriori documenti saranno resi pubblici nelle prossime settimane, precisando che resteranno esclusi quelli legati a indagini in corso. La portavoce di Trump, Abigail Jackson, lo ha definito “il presidente più trasparente della storia“: “Con la pubblicazione di migliaia di pagine di documenti ha fatto di più per le vittime di quanto abbiano mai fatto i democratici”, afferma.

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Data articolo:Sat, 20 Dec 2025 08:57:49 +0000
Calcio a cura di Lorenzo Bloise
“Sono andato oltre: ho parlato con chi ha commesso errori e ho trovato degli amici, scoperto grandi storieâ€. Il calcio secondo David Luiz

Estroso, moderno e mai banale. Personaggio pop ancora prima che i social esistessero. Impossibile non riconoscerlo con quella folta chioma riccia. Molti lo hanno apprezzato in Premier League con il Chelsea. Altri con la maglia del suo Brasile in quel Mondiale in cui le sue lacrime – dopo uno storico 1-7 contro la Germania – fecero il giro del mondo. Oggi, a 38 anni, David Luiz sta vivendo la sua seconda giovinezza a Cipro. Leader carismatico e spirituale del piccolo (ma ambizioso) Pafos, il difensore racconta a ilfattoquotidiano.it il percorso di una carriera e di una vita vissuta tra il coraggio di osare e il rifugio della fede. Ancora oggi presente nel suo quotidiano. Etichettato dall’esterno, Luiz insegna che l’apparenza cambia i giudizi e la visione. Per un ragazzino che ha lasciato casa a 13 anni, oggi c’è l’esigenza di essere un esempio dentro e fuori dal campo. Con la stessa ambizione che lo ha sempre contraddistinto.

In più occasioni ha detto che la sua carriera si può paragonare a un film. Quante ne ha dovute passare prima di realizzare i suoi sogni?
Quando nasci in Brasile, nasci con una speranza, la speranza di avere una vita migliore, di aiutare la tua famiglia, di fare un giorno qualcosa che ami. E in Brasile, maschio o femmina che sia, vuoi diventare un calciatore. Quando ho lasciato la mia famiglia a 13 anni sono andato in un’altra città per provare a diventare calciatore. A 17 sono diventato professionista e a 18 ero già in Europa. La mia vita è cambiata completamente: dal non avere nulla mi sono ritrovato, dopo un mese, ad avere tutto. Ho potuto comprare la prima casa per la mia famiglia, ho detto ai miei genitori di lasciare il lavoro perché non ce n’era più bisogno. Benfica occupa un posto speciale nel mio cuore, perché è stato il mio primo tutto. Questa sensazione non la dimenticherò mai.

Per quello che è stato il tuo percorso di vita, quanto è stata importante la fede? E quanta è fondamentale tuttora?
Penso che senza fede non si possa vivere. La fede mi guida, mi incoraggia, mi crea una direzione nella vita e mi influenza nelle decisioni che devo prendere tutti i giorni. All’età di 13 anni è stata la fede a spingermi a lasciare casa per il mio obiettivo. E ha giocato anche un ruolo fondamentale per i miei genitori perché loro mi hanno detto: “Ok, puoi andareâ€. Ho lasciato la mia famiglia e sono stato due anni senza vederli. Ero solo un ragazzino. A quel tempo non c’era FaceTime, non c’era niente del genere. Parlavo con loro chiamando dal telefono pubblico una volta alla settimana e a volte solo una volta al mese. Ora sono padre anche io, ho due figlie. E capisco tutto quello che hanno passato i miei genitori. Chissà quante volte si sono chiesti: “Come sta? Mangia? Dorme? È sopravvissuto?” Li capisco benissimo: per loro era difficile vedere un figlio uscire di casa, per me no. Volevo solo essere libero, no? Dio mi ha reso una persona migliore.

La sua esuberanza a volte è stata fraintesa dall’esterno?
Non lo so. Penso che nella vita ci siano sempre persone a cui piaci, persone a cui non piaci. Quello che ho sempre cercato di fare è essere me stesso. La vita è così: le persone ti giudicheranno in base alle tue azioni. Ma ho capito che nella vita bisogna giudicare le persone cercando di capire perché fanno determinate cose. Quindi, se qualcuno commette un errore, non è l’errore che giudicherò. Cercherò di capire perché lo sta facendo. E a volte, cercando di scoprire perché lo fa, si scopre qualcosa di incredibile.

Come si sono comportate le persone con lei?
Credo che molte persone abbiano commesso un errore nei miei confronti. Ma io sono andato oltre: ho parlato con loro e ho trovato degli amici, scoperto grandi storie e ho capito perché erano così. Molto spesso, quando le persone ti attaccano, non è per te, è per loro.

Calcisticamente parlando è nato come centrocampista, poi è diventato un centrale di livello mondiale. Può considerarsi il primo vero “difensore moderno�
Da piccolo ero il “numero 10â€. Quando poi mi sono abbassato in difesa, all’epoca il difensore non poteva costruire il gioco da quella zona del campo. Il difensore doveva essere forte, spazzarla di testa, calciare fuori dallo stadio. E tutti erano contenti di questo. Io, forse, ero un difensore con uno stile nuovo che impostava dalla difesa proprio perché ragionavo ancora come un centrocampista. La gente non era ancora abituata a vedere quel tipo di difensore, capisci? Diceva: “No, lui non è un difensoreâ€. Ho cercato di imparare da molti giocatori del passato e facevano proprio fatica a creare da dietro, ma perché non era nelle loro corde. E non era il loro compito.

E pensa che nel calcio di oggi ci sia un nuovo David Luiz?
Wow, penso che ce ne siano molti. E soprattutto migliori di me. Ora grazie alla tecnologia tutti possono migliorare. Ti dico questo: per vedere Maradona dovevi andare a Napoli, per vedere Pelé dovevi aspettare di vederlo nella tua città. Ora puoi fare tutto con un click. E così, grazie a questa rapidità d’informazione, tutti studiano e migliorano. Ora le squadre sono così simili. E vedi Paesi come Curaçao che si qualificano per il Mondiale: nessuno se lo aspettava, è una conseguenza di questo processo. Prendiamo come esempio anche il Marocco: nel 2022 ha fatto un lavoro straordinario. A volte si giudica una squadra solo perché è piccola o sconosciuta. È tutta una questione di apprendimento: con la tecnologia puoi fare tutto.

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Data articolo:Sat, 20 Dec 2025 08:25:20 +0000
Calcio a cura di Stefano Boldrini
Guida alla Coppa d’Africa 2025, il torneo dei contrasti: da Salah e Lookman fino alla storia di Bangal, 30enne del Mestre

La legge dei grandi numeri – l’unico successo nella manifestazione risale al 1976 -, l’undicesimo posto nel ranking Fifa, la miglior generazione di giocatori di sempre, il ruolo di paese organizzatore, gli investimenti economici, la passione popolare: il Marocco è il super favorito della 35esima edizione della Coppa d’Africa, al via domenica 21 dicembre con la sfida dei padroni di casa contro la nazionale delle Comore. Anche l’agenzia Opta attribuisce ai Leoni dell’Atlante il maggior numero di probabilità di successo (19,1%): della serie, ora o mai più.

I campioni in carica della Costa d’Avorio, Senegal, Algeria, Egitto e Repubblica Democratica del Congo sono gli altri protagonisti annunciati di un’edizione record, nella quale è già stata superata la soglia del milione di biglietti venduti. Nigeria e Camerun cercheranno di rifarsi dopo la mancata qualificazione al mondiale 2026. Ghana e Capo Verde, approdate al torneo iridato della prossima estate, sono gli illustri assenti. Le 52 gare si giocheranno in sei città e nove stadi, quattro dei quali nella capitale, Rabat. Chi trionferà, incasserà un premio da 4,5 milioni di dollari.

I gironi della Coppa d’Africa 2025

Si parte con 24 squadre divise in sei gironi: approderanno agli ottavi le prime due di ciascun gruppo, più le quattro migliori terze.
Girone A: Marocco, Mali, Zambia e Comore.
Girone B: Egitto, Sudafrica, Angola, Zambia.
Girone C: Nigeria, Tunisia, Uganda, Tanzania.
Girone D: Senegal, RD Congo, Benin, Botswana
Girone E: Algeria, Burkina Faso, Guinea Equatoriale, Sudan.
Girone F: Costa d’Avorio, Camerun, Gabon, Mozambico.

Da Salah a Bangal, 30enne del Mestre

La Ligue 1 è il campionato europeo più salassato, con 51 giocatori convocati, a seguire la Premier con 32. Il Sunderland, con 6 giocatori consegnati al torneo, è il club più penalizzato. Le star della Premier sono Salah (Liverpool), Mbeumo e Diallo (Man Utd), Marmoush (Manchester City), Wan-Bissaka (West Ham), Sarr (Crystal Palace). La Serie A ha 21 elementi già a disposizione dei vari ct: il Lecce, con 3 convocati (Banda, Gaspar e Lassana Coulibaly), è la squadra più coinvolta. Tra i grandi nomi, spiccano quelli dell’atalantino Lookman e del romanista Ndicka, mentre tra i meno celebri c’è il mozambicano Faisal Bangal, 30 anni, attaccante del Mestre, Serie D.

Cresciuto nel settore giovanile dell’Atalanta, Bangal si trasferì in Italia all’età di 9 anni per andare a vivere a Cene, comune bergamasco di 4mila abitanti. Il calcio lo aiutò a inserirsi in una realtà non facile, in un paese amministrato da un ventennio della Lega Nord. Nel settore giovanile dell’Atalanta ebbe, nella Berretti, un allenatore di prestigio: Beppe Bergomi. La carriera si è sviluppata tra C e D: Ascoli, San Marino, Tuttocuoio, Caravaggio, Scanzorosciate, Alcione Milano, Luparense e, dal 2024, Mestre. In nazionale, dove esordì nel 2014, Bangal ha un curriculum di 13 presenze e 3 gol, l’ultimo al Botswana lo scorso settembre delle qualificazioni mondiali. Tra i 24 ct, c’è un italiano, Stefano Cusin, coach delle Comore, mentre, tra le vecchie conoscenze del nostro calcio, l’ex laziale Petkovic (Algeria).

Il bello della Coppa d’Africa è nei suoi contrasti: oppone star di prima grandezza come Salah, alla ricerca di rivincita dopo i problemi al Liverpool, a un giocatore di Serie D come Bangal. E poi c’è il resto: i colori e la musica del tifo, i soprannomi che accompagnano le squadre. Gli Elefanti (Costa d’Avorio), le Volpi del Deserto (Algeria), i Faraoni (Egitto), i Leoni Indomabili (Camerun), i Leopardi (RD Congo), le Pantere (Gabon), le Super Aquile (Nigeria), le Zebre (Botswana). La parte più oscura riguarda la sete di denaro dei dirigenti e le battaglie sui premi tra giocatori e federazioni. Il money tiene banco, ma questa non è una sorpresa.

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Data articolo:Sat, 20 Dec 2025 08:25:18 +0000
Calcio a cura di Stefano Boldrini
Otto donne morte di parto in ospedali fatiscenti mentre nascono stadi sempre più grandi: il calcio che spacca il Marocco

Il 27 e il 28 settembre 2025 il Marocco viene scosso da manifestazioni di protesta, le più partecipate dai tempi della Primavera Araba del periodo 2011-2012: Rabat, Casablanca e Marrakech sono i centri della rivolta. Il 29, la gente scende in piazza anche ad Agadir e qui il dissenso acquista un forte valore simbolico: otto donne sono infatti morte di parto in un ospedale pubblico nelle settimane precedenti, mettendo a nudo i gravi problemi del servizio sanitario nazionale. Una delle novità, rispetto alla Primavera Araba, è rappresentata da uno dei temi della protesta: vengono contestate al governo di Rabat le spese enormi sostenute per la costruzione e la ristrutturazione degli stadi, in vista della Coppa d’Africa 2025 e del mondiale 2030, in cui il Marocco sarà uno dei paesi organizzatori, insieme a Spagna e Portogallo. Le risorse per il calcio “mangiano†quelle che dovrebbero essere destinate alla costruzione e ristrutturazione degli ospedali: di fronte alle otto donne morte a Agadir, non si può restare in silenzio. L’altra novità è l’anima della ribellione: la generazione Z, ovvero gli under 25, simbolo di un paese in cui la popolazione giovanile rispecchia il boom della natalità, ma è flagellata dalla disoccupazione. Le cifre ufficiali indicano il 35,8% dei non occupati.

La protesta non riguarda solo il problema della mancanza di lavoro e la gestione discutibile delle risorse economiche: corruzione, sperpero di denaro e disuguaglianza sociale sono gli altri temi forti. I giovani reclamano una svolta epocale anche nelle scuole: l’insegnamento della lingua inglese al posto del francese. I padri del dissenso sfruttano i social per mobilitarsi: il server Discord GenZ 212 – il numero riprende il prefisso telefonico del Marocco -, lanciato da quattro utenti il 18 settembre, dopo venti giorni raggiungerà quota 250mila membri. Discord è stato scelto per la sua natura decentralizzata e per la scarsa dimestichezza della polizia marocchina a interagire con questa piattaforma. I leader GenZ 212 spiegano: “Il diritto alla salute, all’istruzione, al lavoro e a una vita dignitosa non è uno slogan vuoto, ma una richiesta seriaâ€.

Gli organizzatori della protesta si rivolgono al re, Mohammed VI, per fare pressioni sul governo. Esortano chi scende per strada a non commettere atti vandalici. Criticano “la repressione delle autorità e della poliziaâ€. Le linee guida, altra novità, non sono ispirate da modelli occidentali, ma da forme analoghe di dissenso che hanno scosso Nepal, Madagascar e Perù. Le manifestazioni, nonostante gli appelli dei leader, in alcuni casi degenerano: inevitabili gli scontri con le forze dell’ordine. La polizia reprime, anche in modo brutale. Il re cerca di mediare, ma la protesta continua. A ottobre e novembre, anche a Fez e Tangeri la piazza rumoreggia. Le organizzazioni dei diritti umani segnalano arresti indiscriminati, detenzioni arbitrarie, uso della forza, divieti di assembramenti. Il governo, nel timore che la situazione possa diventare incontrollabile, annuncia misure d’urgenza, come quella di stanziare nella legge finanziaria 2026 un pacchetto di nuove norme: un investimento di 15 miliardi per sanità e istruzione, la ristrutturazione di 90 ospedali, la costruzione di strutture sanitarie, la formazione di nuovi insegnanti, il miglioramento dell’istruzione prescolare.

Il Marocco ha la quinta economia del continente. È un mix straordinario di cultura araba, berbera, europea e africana. Dall’indipendenza del 1956, ha compiuto innegabili passi in avanti, ma è attraversato da profonde inquietudini, figlie della disuguaglianza sociale e dei ritardi in settori vitali. In questo quadro, il calcio vive una realtà appartata. Il movimento è in crescita. Al mondiale 2022, il Marocco ha raggiunto le semifinali, prima nazione africana a centrare questo traguardo. La Coppa d’Africa 2025 e il mondiale 2030 rappresentano una doppia opportunità: per sostenere il boom sportivo – il Marocco è 11esimo nel ranking Fifa, l’Italia 13esima – e per investire una montagna di denaro nelle infrastrutture.

Il simbolo del gigantismo calcistico è il Grand Stade Hassan II° di Casablanca. Sarà pronto per il mondiale 2030 e sarà il più grande del mondo, con 115mila posti. Progettato dagli studi di architettura Populous e Oualalou + Choi, in un’area di 100 ettari, sarà arricchito da giardini botanici e spazi verdi. L’impianto sarà dotato di cinque livelli di posti a sedere, tra cui un palco reale e diverse tribune VIP, in grado di ospitare 12mila persone. Realizzato a 38 km di distanza dal centro di Casablanca, sarà accessibile attraverso l’autostrada A1 e, in alternativa, utilizzando la linea ferroviaria, collegata con l’aeroporto e con la capitale, Rabat. Le autorità lo hanno presentato come “punto di riferimento culturale e simbolo di orgoglio nazionale, capace di generare migliaia di posti di lavoroâ€. L’inaugurazione è prevista nel 2028.

Il fermento legato agli stadi non si esaurisce qui: a Rabat, Fez, Marrakech, Tangeri e Agadir sono state programmate colossali ristrutturazioni degli impianti preesistenti. Nel rispetto della sostenibilità ambientale, tutti gli stadi saranno dotati di energia solare e di sistemi di riciclo idrico. Uno sforzo enorme, che coinvolgerà anche i trasporti, dall’alta velocità ferroviaria agli aeroporti, ma che sta divorando risorse consistenti in un paese dove mancano le scuole, c’è carenza di ospedali e dove una fetta di popolazione vive ai margini. Un Marocco lanciato verso il futuro in nome del calcio, ma dove otto donne sono morte di parto alla vigilia della Coppa d’Africa.

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Data articolo:Sat, 20 Dec 2025 08:25:17 +0000

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