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Buoni a sapersi a cura di Maurizio Blondet
Zelensky e Starmer preparano un false flag nel Baltico

Un falso attacco russo contro nave  da guerra  USA

per  far scattare l’Art. 5

@elisamariastel1
L’Ucraina, insieme al servizio segreto britannico MI6, sta preparando una grave provocazione nel Mar Baltico. Lo ha dichiarato il Servizio di Intelligence Estero Russo.
Ciò avviene nel contesto dei crescenti problemi per le Forze Armate ucraine al fronte e dell'”esaurimento morale della società ucraina nelle retrovie“.
Principali dichiarazioni: Il regime di Zelensky intende incrementare le attività di sabotaggio e terroristiche contro la Russia; Londra e Kiev hanno collaborato nell’organizzazione dei recenti attacchi terroristici alle ferrovie nelle regioni di Bryansk e Kursk e degli attacchi agli aeroporti delle Forze aerospaziali russe;
Gli ucraini, insieme agli inglesi, stanno preparando provocazioni nel Mar Baltico;
Uno scenario prevede la messa in scena di un presunto attacco con siluri russi contro una nave della Marina statunitense;
La Gran Bretagna e l’Ucraina stanno preparando un sabotaggio per inasprire il conflitto ucraino e interrompere il processo di negoziazione russo-americano;
I servizi speciali ucraini hanno instaurato la più stretta collaborazione con i servizi segreti britannici; Kiev è diventata per Londra “l’esecutore ideale di vili provocazioni e attacchi terroristiciâ€.

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GeopoliticalCenter
@GeopoliticalCen
Ventotto aerei cisterna americani sono in volo dagli Stati Uniti verso l’Europa. Alcuni di essi sono attesi presso la base spagnola di Morón. Un numero così elevato di velivoli in transito è stato raramente osservato in precedenza. Si sta valutando se si tratti di un’esercitazione militare o di un dispiegamento operativo verso il Medio Oriente.

Per rifornire  in volo i jet di Sion diretti  verso l’Iran

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La squadra della  portaerei USS Nimitz è in viaggio verso il Medio Oriente, mentre l’Iran cerca di de-escalation con Israele

 Il gruppo d’attacco della portaerei USS Nimitz è in rotta verso il Medio Oriente dal Mar Cinese Meridionale, ha dichiarato un funzionario statunitense a Fox News. La Nimitz avrebbe dovuto sostituire il gruppo d’attacco della portaerei USS Carl Vinson, schierato da diversi mesi, ma ora si sta dirigendo verso il Medio Oriente prima del previsto.

Le due saranno ora in Medio Oriente contemporaneamente. La USS Nimitz è la più antica portaerei attiva della Marina statunitense, entrata in servizio il 3 maggio 1975. Il suo disarmo è previsto per il 2026, e questo è probabilmente il suo ultimo viaggio in mare. Si tratta di un dispiegamento simbolico di grande significato perché fu schierata nel 1980 e i suoi elicotteri facevano parte del fallito tentativo statunitense noto come Operazione Eagle Claw per salvare gli ostaggi americani trattenuti presso l’ambasciata statunitense a Teheran. Da allora gli Stati Uniti sono impegnati in una guerra ombra contro l’Iran.

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Data articolo:Mon, 16 Jun 2025 17:00:23 +0000
I pezzi miei a cura di Maurizio Blondet
Arlacchi spiega bene il nuovo  crimine del Genocida
Iran: Parlamento include forze Usa in lista nera terrorismo ...

Arlacchi è stato sottosegretario ONU (1997-2002)

http://www.pinoarlacchi.it/it/note-biografiche/2-note-biografiche

Israele ha aperto il vaso di pandora dell’atomica

di Pino Arlacchi*

Gli eventi della notte tra il 12 e il 13 giugno 2025 rimarranno nella storia come il momento in cui l’irresponsabilità criminale di Tel Aviv, sostenuta dalla complicità di Washington e dall’impotenza dell’Europa, ha dato un colpo, forse mortale, al maggiore ostacolo verso la guerra atomica: il regime di non proliferazione nucleare stabilito dal Trattato del 1970 (Tnp) e costruito pazientemente nei decenni successivi alla Guerra fredda.

Israele ha commesso un delitto di proporzioni storiche. Bombardando le installazioni nucleari civili di uno Stato parte del Tnp, posto sotto il controllo dell’Agenzia Atomica di Vienna (Aiea), Netanyahu ha violato simultaneamente il diritto internazionale, la Carta Onu e ogni principio di proporzionalità. Ma l’aspetto più grave è che questo atto ha fornito all’Iran la giustificazione giuridica perfetta per ritirarsi dal Tnp e sviluppare armi nucleari in piena legalità internazionale. L’articolo 10 del Tnp permette il ritiro quando “eventi straordinari abbiano messo in pericolo gli interessi supremi†di uno Stato. È difficile immaginare evento più straordinario di un assalto militare. La Corea del Nord invocò lo stesso articolo nel 2003 per molto meno. E tre anni dopo aveva la bomba, in regime di legalità internazionale.

L’Iran può ora citare un pesante attacco militare contro la sua sovranità territoriale e le sue installazioni militari legali. Netanyahu ha appena regalato all’Iran la strada legale verso l’arma nucleare. Gli Stati Uniti si sono resi complici di questa catastrofe diplomatica. La dichiarazione del Segretario di Stato Rubio di “non essere coinvolti†nell’attacco è farsesca: Israele non può operare senza il tacito consenso americano. Ma è la minaccia di Trump di altri attacchi “ancora più brutali†se l’Iran non firmerà l’accordo nucleare in discussione a rivelare la vera, demenziale strategia: costringere con la forza l’Iran a firmare un accordo che da adesso in poi non potrà firmare. Se l’Iran dovesse cedere all’ultimatum militare sui negoziati, si creerà un precedente terrificante: qualsiasi Stato nucleare potrà bombardare i vicini per ottenere concessioni politiche o per punirli. Quale fiducia potranno più riporre gli Stati non nucleari in un trattato che non è riuscito a proteggerli dall’aggressione militare proprio mentre rispettavano i loro obblighi internazionali?

L’Iran, nonostante tutte le controversie degli ultimi anni, rimaneva sotto il regime di salvaguardia dell’Agenzia atomica. La bomba atomica era stata oggetto di una fatwa lanciata dai suoi leader supremi. I suoi impianti di arricchimento erano sottoposti a ispezioni internazionali. I suoi scienziati lavoravano in un contesto legale, seppur reso scomodo dalle sanzioni occidentali.

Ucciderli significa aver trasformato il nucleare civile in un obiettivo militare, distruggendo – stile Gaza – una delle più importanti distinzioni del diritto internazionale. L’Europa sta assistendo impotente al crollo di un suo capolavoro politico e diplomatico. L’accordo del 2015 che toglieva le sanzioni e reintegrava Teheran nel contesto internazionale era il simbolo del multilateralismo europeo, una prova che l’Europa poteva essere un attore globale autonomo. L’accordo fu stracciato da Trump nel 2018, ma è rimasto in vigore dal lato europeo. Oggi, Francia, Germania e Regno Unito si limitano a timidi appelli alla “moderazione†mentre il loro capolavoro viene distrutto sotto i loro occhi.

Questa impotenza europea non è soltanto strategica, è esistenziale. Se l’Europa non riesce a difendere il multilateralismo quando viene attaccato, quale è la sua ragion d’essere geopolitica? Il precedente è devastante: se uno Stato può bombardare le installazioni nucleari civili di un altro senza conseguenze, il Tnp è carta straccia.

Infatti:

Il parlamento iraniano ha votato legge per ritirarsi dal Trattato di non proliferazione nucleare

Iran: Parlamento include forze Usa in lista nera terrorismo ...

L’IRAN AVRÀ LA BOMBA

L’Iran non aveva alcuna intenzione di fabbricare bombe atomiche o nucleari.
C’è una fatwÄ di Khomeini che lo vieta, un precetto religioso in quanto tali ordigni mettono in pericolo l’umanità.
Di fronte alla continua aggressione di Israele l’Iran sarà costretto a bypassare la fatwÄ.

L’Iran è uscito dall’AIEA, Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, perché ha scoperto che il suo dirigente Raphael Grossi era schierato dalla parte di Usa/Israele e passava loro informazioni sensibili. Ancora una volta l’occidente si dimostra per quello che è.
L’Iran ha dichiarato che non ci saranno mai più trattative sul suo nucleare ne durante ne dopo l’eventuale fine di questa guerra. Effettivamente era un atto di sottomissione accettare quelle trattative.
Si sta avverando la profezia enunciata da Israele (https://t.me/terzomillennioanni20/31529).
L’Iran avrà la bomba.

MB:

La cosa più paurosa è che Trump chiaramente ignora questo trattato, come anche lo ignorano Macron e Starmer che hanno preso le parti di Sion. Neoprimitivi all’oscuro dei fondamenti della diplomazia e della stessa legalità globale… Barbari non civilizzati stanno distruggenedo la civiltà .

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Data articolo:Mon, 16 Jun 2025 13:18:04 +0000
I pezzi miei a cura di Maurizio Blondet
LA UE AL BILDERBERG – A PRENDERE GLI ORDINI di spopolamento
bilderberg

Devo fare un caloroso ringraziamento all’onestà dei membri del “Gruppo Bildelberg” poiché sul loro sito ufficiale, dove hanno serenamente pubblicato gli argomenti che stanno trattando in queste ore al Summit di Stoccolma, vi è anche e quello relativo al piano di riduzione della popolazione (che è già in atto e ci riguarda tutti in prima persona) per ottemperare l’agenda 2030 dell’ONU e delle Nazioni Unite.

bilderberg

Davide Zedda  (perchè  i TG  hanno taciuto)

BILDERBERG 2025 IN CORSO LA RIUNIONE SEGRETA: PRESENTI ANCHE 5 COMMISSARI EUROPEI E IL CEO DI PFIZER PER PARLARE DI DEPOLAMENTO

Che ci fanno 5 Commissari Europei, alla riunione del Bilderberg 2025 a Stoccolma?

  1. Maria Luís Albuquerque Commissaria europea per i Servizi Finanziari e l’Unione dei Risparmi e degli Investimenti
  2. Magnus Brunner Commissario europeo per gli Affari Interni e la Migrazione
  3. Wopke Hoekstra Commissario europeo per il Clima, il Net‑Zero e la Crescita Pulita
  4. Michael McGrath Commissario europeo per la Democrazia, la Giustizia, lo Stato di Diritto e la Tutela del Consumatore
  5. MaroÅ¡ Å efÄoviÄ Commissario europeo per gli Scambi, la Sicurezza Economica, le Relazioni Interistituzionali e la Trasparenza

Elenco completo dei partecipanti: presenti anche esponenti italiani

LINK 1 http://www.bilderbergmeetings.org/meetings/meeting-2025/participants-2025

OPPURE LINK 2 bilderbergmeetings.org/meetings/meeti…

MA NON SOLO

✔ Perché il CEO di Pfizer partecipa a un incontro segreto con l’élite mondiale per parlare di “spopolamento”?

Questo sta accadendo proprio ora al Bilderberg in Svezia

DATE E PROGRAMMA

12 JUNE – 15 JUNE 2025 STOCKHOLM, SWEDEN

  • ✔Transatlantic Relationship
  • ✔Ukraine
  • ✔US Economy
  • ✔Europe
  • ✔Middle East
  • ✔Authoritarian Axis
  • ✔Defence Innovation and Resilience
  • ✔AI, Deterrence and National Security
  • ✔Proliferation
  • ✔Geopolitics of Energy and Critical Minerals
  • ✔Depopulation and Migration

http://www.bilderbergmeetings.org/meetings/meetings-overview/2020

Unisciti al Canale Telegram T.me/Davide_Zedda

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Data articolo:Mon, 16 Jun 2025 06:45:07 +0000
I pezzi miei a cura di Roberto Pecchioli
IL GRAND HOTEL ABYSSUS DETTA LA SUA LEGGE
La Scuola di Francoforte - La Città Futura

DECOSTRUIRE I DECOSTRUTTORI (III)

Nessun movimento culturale ha avuto nel XX secolo l’influenza dell’Istituto di Ricerche Sociali, la Scuola di Francoforte fondata nel 1922 in Germania ed emigrata negli Stati Uniti a seguito della presa del potere nazista. Nessuna delle parole scritte sui francofortesi riassume l’esito delle idee diffuse dal gruppo di intellettuali neomarxisti di origine ebraica e dallo stile di vita alto borghese, meglio della definizione di Gyorgy Lukacs : Grand Hotel Abisso.

La Scuola di Francoforte - La Città Futura
Ce n’era qualcuno non ebreo?

Il filosofo ungherese marxista tosto partecipò agli inizi della scuola per conto del regime sovietico da poco al potere. Per lui i francofortesi vissero in una lussuosa suite del  Grand Hotel Abisso, da cui contemplavano il vuoto che avevano creato, la crisi che stavano accelerando, seduti in comode poltrone “tra pasti eccellenti e intrattenimenti artisticiâ€.

Tutti i componenti dell’IRS erano israeliti. Ebbero in comune il giudaismo come contesto familiare, il messianismo e l’utopia di un mondo senza frontiere come orizzonte metapolitico. Un grumo di ebrei non credenti, Max Horkheimer, Theodor W. Adorno, Walter Benjamin, Herbert Marcuse, Henryk Grossmann, Leo Loewenthal, Siegfried Kracauer, Erich Fromm, Friedrich Pollock, Franz Leopold Neumann.

La scuola di Francoforte fu il tentativo, coronato da successo, di rimodellare il marxismo, declinandolo in senso individualista e libertario. La libertà collettiva si poteva realizzare per Marx solo nel superamento della proprietà privata con la lotta di classe del proletariato. La libertà di Francoforte sfumò in liberazione individuale, la dimensione collettiva si sfarinò nel soggettivismo più estremo e la critica alla società capitalistica divenne censura implacabile dell’intera civiltà europea. Tutto da cattedre ben retribuite. Innestarono nel pensiero rivoluzionario occidentale Sigmund Freud e la psicoanalisi, comprendendone la portata distruttiva, tra sociologia, psicanalisi e marxismo declinato in chiave individualistico emancipatrice, con qualche spruzzata di irrazionalismo.
Il fallimento del marxismo era per i francofortesi provato dallo scarso interesse del proletariato per la rivoluzione. L’operaio aspira innanzitutto a farsi benestante, e  quindi paradossalmente conservatore. La dimensione economica marxista, il, rifiuto della proprietà privata non li convincevano, specie Friedrich Pollock , che sviluppò i concetti di pianificazione e capitalismo di Stato, fornendo l’arsenale concettuale che permise di separare le concezioni generali sulla società dalle idee economiche del marxismo classico.

Occorreva rintracciare nuovi soggetti rivoluzionari. L’ IRS compì un ardito gioco di prestigio, sostituire la lotta sociale con quella generazionale – la guerra contro i padri – attraverso la contestazione globale della civiltà occidentale. Successivamente le nuove leve rivoluzionarie sarebbero state individuate nelle minoranze sociali, etniche, sessuali.

La chiave fu il concetto di liberazione, sulle piste del pansessualismo con dosi di follia di Wilhelm Reich e della lettura “sociale†di Fromm della psicanalisi. La rivoluzione raggiungeva la sfera intima, passando dal materialismo dialettico della società redenta dall’ abolizione della proprietà privata alla liberazione dai vincoli.

Quelli religiosi, poi quelli della famiglia, di cui Herbert Marcuse descrisse la “desolazioneâ€, gli usi e costumi, le  appartenenze, i legami sociali e quelli comunitari. Con l’aiuto di Freud, Francoforte organizzò l’omicidio perfetto, la morte del Padre, celeste e biologico, il pater familias. Lo sbocco fu il soggettivismo assoluto. I testi dal maggiore peso distruttivo furono La Personalità Autoritaria di Adorno, L’uomo a una dimensione e Eros e Civiltà di Herbert Marcuse, vangeli del Sessantotto, rivoluzione intraborghese.

L’elemento centrale per frantumare il “mondo di ieri†fu la critica durissima al principio di autorità. Da quella spirituale a quella paterna, passando per la politica, la filosofia e l’arte.
Adorno ne La Personalità autoritaria introdusse delle “scale†con cui piazzò dinamite sotto ogni principio : la scala F, il fascismo potenziale che dorme in ciascuno di noi, la scala A-S per l’antisemitismo, E per l’etnocentrismo, PEC per i tratti del conservatorismo politico economico. Affondata ogni autorità, restano due possibilità estreme: l’individualismo senza confini e il nichilismo che amministra l’ultima verità rimasta, l’assenza di verità.

Dal  relativismo al nichilismo chiuso nel Sé. Negata validità alla civiltà, non resta che un presente puntinista, la mens instans di Leibniz. Con l’abolizione del passato, sottoposto all’impietoso tribunale del presente, posta al centro la categoria di progresso ( più di ieri, meno di domani), si spegne la tensione verso lo spirito. Francoforte fu anche responsabile del tramonto della forma nell’arte. Scrive Adorno: “l’arte moderna produce verità solo attraverso la negazione della forma estetica tradizionale e delle norme tradizionali di bellezzaâ€.

L’arte decade da intuizione compiutamente espressa (B. Croce) a bizzarria creativa, ricerca dello stupore, gesto ad effetto. Una prestazione tra le tante, nonostante l’alto là di Marcuse alla società “performativaâ€. Esauriti i canoni dell’arte e della bellezza, soggettivi come tutti gli altri, si finisce nell’ happening, l’attimo liberatorio fine a se stesso.

I francofortesi hanno forgiato, sulle ceneri del comunismo burocratico e sulle macerie borghesi, l’Occidente contemporaneo da cui Dio è fuggito dopo aver perso la “Dâ€, e Noi sfuma in milioni di atomi diversamente identici. La liberazione soggettivizzata ha creato una società decomposta e avvizzita – idee, valori, identità, impegni sempre revocabili a capriccio – che sopravvive in un totalitarismo inedito, fondato sull’adesione a parole d’ordine apparentemente emancipatrici, in realtà obbligatorie, pena l’esclusione sociale e l’espulsione dal presente, nuovo idolo dell’uomo a una dimensione, il cui orizzonte è Eros e il cui topos è Oggi.

Marcuse ne fu l’ ispiratore nel richiamo alla liberazione sessuale, all’abbandono della famiglia, alla denuncia della società repressiva, nell’ idea di “grande rifiuto†che affascinò milioni di giovani. Rifiutare è il primo passo di ogni idea nuova, ma quello successivo è il progetto, l’alternativa. Immaginazione abortita per eccesso?
Mancò completamente la pars construens, per questo fu Grand Hotel Abisso. Tutto sfociò in anarchismo parolaio, nella decostruzione come unico fine, nei paradisi artificiali, le droghe destinate a estendere e trasportare I’ Io oltre se stesso. Conosciamo bene il ruolo decisivo degli apparati riservati americani nel diffondere l’uso di certe sostanze per indebolire le generazioni e plasmare “l’uomo a una dimensioneâ€. Marcuse smascherò peraltro la “tolleranza repressiva†delle società politiche occidentali, la tendenza a far coincidere progresso tecnologico ed emancipazione. Affermò l’impostura delle societàdemocratiche che rendono impossibile ogni forma di opposizione. L’ incipit dell’Uomo a una dimensione è “una confortevole, levigata, ragionevole, democratica non libertà prevale nella civiltà industriale avanzata, segno del progresso tecnico “.

La dimensione unica è oggi pienamente realizzata nella società neoliberale, ultra libertaria nell’esteriorità, repressiva e totalitaria verso ogni modello non conforme all’idea del consumo e dell’immediato.
La soluzione francofortese alla “società amministrata “(Horkheimer) è tuttavia peggiore del male: la liberazione attraverso l’Eros, la negazione generale del principio di autorità, i paradisi artificiali, la chiusura nella dimensione soggettiva. Esattamente ciò che serve al neo capitalismo per perpetuare il suo dominio. Eterogenesi dei fini o forse no, dal momento che i quattro cavalieri dell’Apocalisse, Adorno, Marcuse, Horkheimer, Fromm, non avrebbero avuto dal sistema onori, prebende e prestigiose carriere se ne fossero stati avversari.

Le idee di Francoforte sono divenute potere, senso comune, persino obblighi. Sono il pregiudizio universale d’Occidente.

Il trait d’union tra la filosofia postmoderna e l’origine marxista della Scuola di Francoforte è la matrice psicanalitica, tipica dell’Europa germanofona del primo dopoguerra, lo sfondo magmatico nel quale le tesi di Sigmund Freud sulla repressione pulsionale appassionavano i salotti non meno di quelle di Marx sull’ alienazione, fattore repressivo della classe operaia. La sovrapposizione e commistione tra i due ambiti fu inevitabile.

Marx aveva annotato come “la svalorizzazione del mondo umano cresce in rapporto diretto con la valorizzazione del mondo delle cose†descrivendo tale processo come “estraniazioneâ€. L’idea della merce, prodotta dall’operaio stesso, che finisce per schiavizzare il suo creatore, disumanizzato quanto più le dedica tempo ed energie, ebbe una presa radicale sui Francofortesi, i quali spostarono l’asticella della critica, da solo economica che era, all’intera impalcatura sociale.

L’alienazione del lavoro non era l’unica estraniazione a cui l’uomo era soggetto; di qui l’attacco forsennato al principio di autorità, statale, religiosa, padronale, familiare, culturali. Condizioni di dipendenza che producevano il masochismo, tematizzato da Erich Fromm.
Nella sua visione la famiglia ha un ruolo precipuo nella creazione dell’idea di potere “moraleâ€. Il bambino si abitua a considerare i genitori eroici ed indiscutibili, ed a riprodurne le condotte. Il trauma della crescita, il riconoscimento della natura debole dei genitori, non fa che traslare l’aura di eroicità e indiscutibilità, dunque di moralità, dall’autorità familiare all’ autorità sociale per antonomasia, lo Stato. Di qui l’esigenza di ribaltare l’intera struttura familiare, lanciando la sfida di una pedagogia “esclusivamente al servizio dello sviluppo del bambinoâ€, per attuare “l’evoluzione della sua personalità complessivaâ€.

Con questa dichiarazione di guerra cominciava la detronizzazione del padre.
L’opera centrale fu la ricerca collettiva dal titolo La personalità autoritaria, pubblicata nel 1950. La tesi centrale di Adorno- ispiratore del testo- era che l’autorità produce “tendenze antidemocraticheâ€- il cosiddetto fascismo potenziale– le quali si manifestano attraverso disvalori, atteggiamenti, opinioni provenienti da strati profondi della personalità. Evidente è il debito con il freudismo. Sradicare queste tendenze della personalità avrebbe consentito di abbattere per sempre qualunque tendenza al fascismo, all’etnocentrismo ed al  conservatorismo, economico e religioso, i nemici assoluti.

Adorno costruì la trama ideologica su cui si regge il progressismo trionfante, all’ombra dei padroni della società di mercato. La demonizzata personalità autoritaria non è che la capacità di trasmettere informazioni, giudizi, comportamenti, base della riproduzione sociale e della civiltà stessa. L’esito è disastroso: nuovi autoritarismi incombono, ma l’opera di dissoluzione del passato, l’annullamento del “mondo di ieri†ha prodotto una personalità fragile, insicura, affezionata all’apparenza della libertà, nemica di tutto ciò che  è permanente, stabile, impegnata in un gioco senza inizio e senza fine.

Adolescenti che non crescono mai, estenuati da interminabili dispute sul nulla, la cui conseguenza è l’assenza di decisione, l’orrore per la responsabilità, il respingimento di tutto ciò che rende consapevoli. Restare indefinitamente adolescenti rende uomini e donne incompiuti in una fase temporanea dell’esistenza, una condizione temporanea, una scena nel film della vita.

Generazioni che non maturano mai. A cui si attaglia un verso della Vita è sogno di Calderòn de la Barca: nada me parece justo, en siendo contra mi gusto. Niente mi sembra giusto se non mi piace.
Vietato vietare fu lo slogan più fortunato del Sessantotto, la rivoluzione che ha prima dissanguato, poi scarnificato la civiltà occidentale. Pronunciato a Radio Lussemburgo, urlato e scritto innumerevoli volte nell’ambito degli eventi “situazionisti†– una delle modedell’epoca – è uno di quegli enunciati senza senso che diventano iconici, sino a trasformarsi in simboli. Una civilizzazione priva di proibizioni, limiti, autorità riconosciute, punti di riferimento, è destinata a scomparire.

La civiltà, come la natura, ha orrore del vuoto.
Rifiutate senza appello tutte le fonti, gettate nella spazzatura di una storia che si disfa di se stessa, le sorgenti si sono disseccate. La nostra epoca è segnata da una singolare siccità dovuta alla dispersione. Risultato, la fine della durata, l’avvento del provvisorio e dell’ubiquità iperveloce, il dominio dell’istante.

Un altro slogan del Sessantotto, stagione dell’happening a tempo indeterminato, della vacanza permanente, della distruzione sedicente creativa fu “l’immaginazione al potereâ€. Lo coniò Herbert Marcuse: la filosofia deve appellarsi all’immaginazione, poiché la ragione e il linguaggio non sono in grado di superare la realtà e opporre il "grande rifiuto". Marcuse, attraverso la rilettura della psicanalisi di Freud sviluppata in Eros e Civiltà, individuava nel principio di piacere la fonte della liberazione attraverso l’immaginazione, componente primaria della libido e dell’eros  (coninua)

Schlein al Pride dei diritti: 'Il G7 li dimentica noi no' - Notizie - Ansa.it
L’ultimo prodotto  dell’Hotel  Abisso  (ma senza saperlo)  balla al Gay Pride

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Data articolo:Sun, 15 Jun 2025 20:09:41 +0000
I pezzi miei a cura di Maurizio Blondet
A Gaza ne hanno sterminato almeno 300 mila

Le persone uccise a Gaza sono almeno 300.000: una città come Bari, Verona, Catania.

Lo dice uno studio di Yaakov Garb, professore ebreo di Sociologia per l’università Ben Gurion del Negev, nell’analizzare la distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza tramite la Gaza Humanitarian Fundation, la GHF. Nel pianificare la distribuzione minima di aiuti umanitaria l’IDF conterebbe all’interno della Striscia di Gaza una popolazione rimanente di 1 milione e 850 mila persone (sui 2,3 milioni iniziali) distribuita in tre centri: 500 mila a Mawasi, 350 mila nella zona di Deir al Balah e 1 milione nel Nord a Gaza city.

Questi dati confermerebbero gli studi compiuti da The Lancet in questi 20 mesi. La prestigiosa rivista medica riportava in uno studio del 2024: “Nei conflitti recenti, i decessi indiretti variano da tre a 15 volte il numero dei decessi diretti. Applicando una stima prudente di quattro decessi indiretti per ogni decesso diretto ai 37.396 decessi segnalati (dati di maggio 2024, ndr), non è improbabile stimare che fino a 186.000 o anche più decessi possano essere attribuibili all’attuale conflitto. Utilizzando la stima della popolazione della Striscia di Gaza del 2022 di 2.375.259 abitanti, ciò si tradurrebbe nel 7,9% della popolazione totale della Striscia di Gazaâ€.

Considerando che in maniera incessante dal 7 ottobre 2023 la mattanza di civili non si è mai fermata, vorrebbe dire che i 62 mila uccisi palestinesi certificati dal fantomatico Ministero della Salute (di Hamas!) della Striscia di Gaza in realtà sono 5 volte tanto: 300,000 persone, il 15% della popolazione palestinese.

Questi numeri sono in accordo anche con quanto dichiarato in un’intervista a InsideOver dal dottore statunitense e ebreo Mark Perlmutter: “I morti a Gaza sono ben oltre i 100,000. Ci basiamo su ciò che vediamo.”

Riportare il numero esatto di persone uccise nella Striscia di Gaza significa dare dignità umana a chi non c’è più, dignità che il giornalismo main stream per anni ha dimenticato, anche e soprattutto in questi 20 mesi. Riportare il numero esatto di uccisi nella Striscia di Gaza significa provare a smuovere le coscienze di chi avrebbe davvero il potere di cambiare le cose, a partire dal nostro governo fino ad arrivare ai vertici europei. Leggi l’articolo di @JoPiccinella

it.insideover.com/guerra/i-morti #GazaGenocide #palestine #Israel #IDF

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L’IRAN SVELA DOCUMENTI SEGRETI CHE COLLEGANO IL CAPO DELL’AIEA A ISRAELE

In una rivelazione sorprendente, l’Iran ha appena pubblicato una serie di documenti classificati che esporrebbero uno stretto coordinamento tra l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) e Israele. Secondo Teheran, i documenti, ottenuti presumibilmente da fonti di intelligence israeliane, rivelano che il capo dell’AIEA, Rafael Grossi, ha agito in stretta collaborazione con il governo israeliano, presumibilmente seguendo direttive volte a esercitare pressione sul programma nucleare iraniano.

Questa affermazione esplosiva giunge in un momento di crescente tensione tra l’Iran e le potenze occidentali in seguito a una recente risoluzione dell’AIEA. Se i documenti si rivelassero veri, potrebbero infliggere un duro colpo alla credibilità dell’organismo di controllo nucleare delle Nazioni Unite e infiammare ulteriormente la già esplosiva situazione di stallo nucleare.

grossi-sion

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Data articolo:Sun, 15 Jun 2025 16:16:00 +0000
Senza categoria a cura di Maurizio Blondet
La leggendaria superiorità aerea USA svanisce in Iran
F-35 sotto esame: Portogallo e Canada valutano il Gripen e ...

Necessità strategica e di narrativa assoluta, improvvisamente scade in Iran

Tre #F_35 israeliani abbattuti. Due piloti catturati.

In meno di 48 ore, i sistemi di difesa iraniani hanno colpito tre caccia di quinta generazione, mitologico simbolo della supremazia tecnologica occidentale. Due ieri, uno oggi. La pilota di uno dei jet abbattuti ieri è stata catturata viva da un’unità speciale dei Pasdaran. E oggi, secondo fonti iraniane, anche il pilota del terzo F-35 sarebbe stato fatto prigioniero.

Un fatto senza precedenti. L’invulnerabilità dell’F-35 non è più una certezza.

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I Genocidi sono allarmati: 

Secondo fonti di intelligence, le squadre di manutenzione delle IDF hanno fatto miracoli per mantenere in volo i complessi jet.

“A differenza delle passate generazioni di robusti caccia, l’F35 ha bisogno di cure e attenzioni costanti.”

✈ L’F35 SI ROMPE

Secondo fonti altamente riservate, i funzionari dell’IDF stanno lanciando l’allarme per la mancanza di “robustezza” dell’aereo.

“Dopo solo un paio di sortite, dobbiamo praticamente revisionare ogni aereo.”

✈ L’OPERAZIONE RISING LION A RISCHIO PER IL MALFUNZIONAMENTO DEGLI F35

Fonti di intelligence affermano che i comandanti delle IDF sono preoccupati per i frequenti guasti del principale aereo da combattimento dell’aeronautica militare. “Per ora la battaglia più grande non è l’Iran, ma far sì che gli F35 continuino a volare”.

✈ Fonti sul campo in Israele lamentano che gli F35 necessitano di un flusso continuo di pezzi di ricambio solo per restare operativi.

“Il ciclo di vita di alcuni componenti chiave è ridicolmente breve…

IL TACCHINO VOLANTE – e scandalo esemplare

Quanto si fa pagare la Lockhhed ?

90-135 milioni di dollari per velivolo per le versioni base dell’US Air Force.

F-35 sotto esame: Portogallo e Canada valutano il Gripen e ...

L’F-35 Lightning II è stato il peggiore progetto di aereo militare nella storia dell’umanità.

Spacciato come aereo multiruolo e mutifunzione è stato sin dall’inizio un fallimento per difetti, rotture e problemi tecnici. Aereo di V generazione, in teoria antiradar, si è rivelato lento in velocità e in manovra, difficile da mantenere e da far stare in volo. Il suo sviluppo è stato costellato di incidenti e disastri. Si usura alla velocità della luce.

Gli addetti ai lavori lo chiamano “il tacchino volante” perché brutto, crasso e non vola.
Ed è l’aereo più costoso al mondo del suo ruolo.
Pare che l’Iran ne abbia abbattuti tre, pare, e la cosa non ci stupirebbe. IDF smentisce, ovviamente.
Ovviamente l’Italia ne ha comprati 131 per servilismo senza considerare il fatto che sono legati al software e che in qualunque momento gli Usa potrebbero non farci avere gli aggiornamenti o bloccarne l’uso cambiando i codici software di utilizzo.
Geniale.

MB:

Ecco cosa succede a forza di delocalizzare saperi per tagliare â€i costi†alias al personale tecnico le paghe di colossi dell’armamento che l’ideologia liberista vuole “privati†ossia quotati a Wall Street – dove devono esibire profitti a breve – in base al mito che “privato è efficienteâ€: mito assolutamnente fallace in questo caso, perché questi “privati†(Lockheed, Boeing, Starlink) non competono offrendo i loro protti sui “mercatiâ€, ma hanno un solo cliente, un ente pubblico chiamato il Pentagono, che può spendere trioni delle tasse ed è corrottissimo .

In vista di una guerra americana contro la Cina, ma anche la Russia che ha una aviazione più avanzata di questa, sarebbe consigliabile una revisione del F.35…

La valutazione dei russi:

L’esperto militare dell’Istituto di Diritto e Sicurezza nazionale Stepanov sul fatto che l’Iran abbia sistemi di difesa aerea in grado di colpire gli F-35: L’Iran possiede sistemi di difesa aerea potenzialmente in grado di colpire, di fatto, l’intera gamma di equipaggiamenti in servizio presso l’aeronautica militare israeliana, compresi i caccia F-35 di quinta generazione prodotti dalla Lockheed Martin.

In particolare, il sistema missilistico antiaereo “Bavar-373”, entrato in servizio di recente, è in grado, in primo luogo, di monitorare la situazione a una distanza fino a 450 km e, inoltre, utilizzando il missile antiaereo guidato “Sayad-4”, di abbattere bersagli ad altitudini fino a 27 km e a una distanza fino a 200 km.

Questo, in linea di principio, consente l’intercettazione degli F-35, tra le altre cose. Ciò significa che gli F-35 non sono mezzi assolutamente protetti, ma rientrano nella categoria degli oggetti potenzialmente interessati, che potrebbero essere presi di mira dalle forze e dai mezzi di difesa aerea iraniani.

L'articolo La leggendaria superiorità aerea USA svanisce in Iran proviene da Blondet & Friends.

Data articolo:Sat, 14 Jun 2025 19:53:17 +0000
Pezzi che ci sono piaciuti a cura di Maurizio Blondet
Tu chiamalo, se vuoi, Anticristo
Pepe Escobar - L'intero pianeta è tenuto in ostaggio da una setta dedita al culto della morte

Antidiplomatico

Pepe Escobar – L’intero pianeta è tenuto in ostaggio da una setta dedita al culto della morte

Non c’è da stupirsi che Washington sia coinvolta fino al collo. Ora è in corso la Guerra del Capocirco

Pepe Escobar - L'intero pianeta è tenuto in ostaggio da una setta dedita al culto della morte

di Pepe Escobar – Strategic Culture

[Traduzione a cura di: Nora Hoppe]

Andiamo al sodo. Il devastante attacco all’Iran da parte dello psicopatico genocida “prescelto†etno-suprematista con sede a Tel Aviv – una dichiarazione di guerra di fatto – è stato coordinato nei minimi dettagli con il presidente degli Stati Uniti, il Capocirco Donald Trump.

Questo Narciso Annegato nello Stagno della Propria Immagine, affetto da infantilismo, ha svelato il gioco lui stesso con un post sconclusionato. Ecco alcuni punti salienti:

“Ho dato all’Iran una possibilità dopo l’altra per raggiungere un accordo.†Ma che “accordo” – in realtà si trattava delle sue richieste unilaterali. Dopotutto, ha affossato l’accordo originale, il JCPOA, perché non era il suo “accordoâ€.

“Ho detto loro che sarebbe stato molto peggio di qualsiasi cosa avessero mai visto, previsto o sentito dire.†La decisione di attaccare era già stata presa.

“Alcuni integralisti iraniani hanno parlato con coraggio, ma (…) ora sono tutti MORTI, e le cose non potranno che peggiorare!†Il gongolare è una conseguenza naturale.

“I prossimi attacchi già pianificati saranno ancora più brutali.†Allineamento totale con la tipica strategia israeliana di “decapitazioneâ€.

“L’Iran deve stringere un accordo, prima che non rimanga più nulla, e salvare quello che un tempo era conosciuto come l’Impero iranianoâ€. Era l’Impero persiano – ma dopotutto si tratta di un uomo che non legge né studia. Notiamo l’Arte della Diplomazia: O accettate il mio accordo o crepate.

Questo decennio – incandescente – è stato inaugurato dall’assassinio del generale Soleimani a Baghdad, come ho sottolineato nel mio libro del 2021 I Furenti Anni Venti. Era in missione diplomatica. Il via libera è arrivato personalmente dall’allora presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

La metà degli Anni Venti è ora scagliata sull’orlo di una guerra devastante in Asia occidentale, con ripercussioni globali, a causa dell’assassinio seriale della leadership dell’IRGC a Teheran da parte dell’entità sionista psicopatica e genocida. Dopo un elaborato kabuki di inganni, il via libera a Tel Aviv – procedete e fatelo – è arrivato anche dal presidente degli Stati Uniti, Trump 2.0 (che ha affermato di essere “a conoscenza†degli attacchi).

L’ayatollah Khamenei – che si trova lui stesso in pericolo fisico, poiché Israele sta applicando lo stesso modello di decapitazione che ha scatenato contro Hezbollah – ha una decisione molto difficile da prendere: capitolazione o guerra totale. Sarà una guerra totale – e con gli Stati Uniti come partecipanti diretti.

La leadership iraniana – in realtà più la presidenza Pezeshkian, piena di sostenitori di un “accomodamento†con l’Occidente – è stata indotta in un falso senso di sicurezza, dimenticando che i serial killer non fanno diplomazia.

Quindi il prezzo da pagare ora, per l’Iran, sarà ancora più insopportabile. Teheran risponderà . ammesso che le capacità siano ancora disponibili. In questo caso, la sua industria petrolifera corre il rischio di essere distrutta. È una questione aperta se gli altri due membri di spicco del BRICS insieme all’Iran – Russia e Cina – per ragioni diverse, permetteranno che ciò accada.

E se stessimo per entrare in questo territorio particolarmente pericoloso, l’Iran può giocare la carta definitiva: chiudere lo Stretto di Hormuz e far crollare l’economia globale.

L’attacco all’Iran, pienamente appoggiato dall’Impero del Caos, è soprattutto un attacco preventivo al nucleo energetico dei BRICS. È parte integrante della guerra imperiale contro i BRICS, in particolare Russia e Cina. Mosca e Pechino devono trarne le necessarie conclusioni in tempo reale.

Questo è esattamente ciò che fa comodo ai piani dell’Impero.

Non c’è quindi da stupirsi che Washington sia coinvolta fino al collo. Questa è ormai la Guerra del Capocirco.

Una risposta devastante, un’arma nucleare o la capitolazione

Il messaggio di Teheran è: “Non abbiamo iniziato questa guerra, ma sarà l’Iran a decidere come finirà.â€

La domanda scottante è se conservino ancora una significativa capacità deterrente e offensiva.

I genocidari stanno colpendo a loro piacimento i sistemi di stoccaggio dei missili balistici nel nord-ovest dell’Iran e persino l’aeroporto civile di Mehrabad a Teheran. Le difese aeree sono introvabili. È estremamente doloroso da vedere.

Secondo quanto affermato dall’IDF – senza alcuna conferma finora – alcuni silos missilistici e complessi mobili sarebbero stati distrutti prima ancora di essere messi in allerta. Tuttavia, la stragrande maggioranza del vasto arsenale di missili balistici dell’Iran è immagazzinata in silos e tunnel sotterranei molto profondi, in grado di resistere a massicci attacchi aerei e a difese aeree sovraccariche.

Per il momento, Teheran è sinistramente silenziosa. Ciò è comprensibile, poiché è necessario, in tempi record, ristabilire una catena di comando unificata che è stata distrutta dagli attacchi; assicurarsi che i lanciamissili possano essere schierati e non neutralizzati dalla supremazia aerea israeliana; riorganizzare l’operazione True Promise 3, che era pronta per essere avviata, come alcuni di noi hanno appreso a Teheran il mese scorso, ma ora adattata alla nuova situazione (perdite incluse); e pianificare come infliggere colpi dolorosi alle infrastrutture economiche di Israele.

Non ci sono prove che gli attacchi abbiano distrutto le infrastrutture nucleari iraniane – che sono sepolte in profondità nel sottosuolo. Allo stato attuale, la leadership di Teheran sta imparando a proprie spese che la diplomazia – comitati, lettere all’ONU, dichiarazioni all’AIEA, riunioni ministeriali – viene spazzata via quando entra in gioco la legge della giungla.

Gli iraniani sono stati così ingenui da permettere all’AIEA di visitare i loro siti strategici, mentre le proverbiali spie raccoglievano tutte le informazioni necessarie per facilitare gli attacchi israeliani. La Corea del Nord non sarebbe mai caduta in una trappola del genere.

Cancellare sistematicamente la leadership militare e diplomatica dell’Iran nel giro di poche ore è in linea con la logica di distruggere la cerchia ristretta di Khamenei. Questo processo è iniziato molto tempo fa con l’uccisione di Soleimani ordinata da Trump e include sicuramente la misteriosa morte dell’ex presidente Raisi e del ministro degli Esteri Abdollahian in quel losco “incidente†in elicottero. Si tratta di creare le condizioni per un cambio di regime.

In una rara nota positiva, l’IRGC ha fatto sapere, prima degli attacchi, che sta sviluppando una tecnologia segreta per intensificare l’impatto dei suoi missili su Israele.

Ora siamo tutti in balia della tempesta. Ancora una volta, non c’è via d’uscita: o si infligge un colpo devastante ai genocidarii psicopatici, oppure l’Iran assemblerà un’arma nucleare in pochissimo tempo. La terza opzione è la capitolazione, l’evirazione e il cambio di regime.

Il prof. Zhok ha sottolineato in modo succinto come nessuna costruzione politica nella storia moderna abbia accumulato una combinazione tossica di supremazia etnica messianica, totale disprezzo per la vita umana (tutti gli altri, non “sceltiâ€, sono comunque “amalekâ€), totale disprezzo per il diritto internazionale e accesso illimitato a una potenza di fuoco letale.

Cosa fare quindi con un culto della morte così vorace e fuori controllo?

L’Iran colpisce Israele con attacchi di rappresaglia dopo i raid al sito nucleare (IN AGGIORNAMENTO)

A

egione”.

“La forte risposta dell’Iran dimostra che non esiste arroganza senza risposta e non esiste aggressione senza punizione”, ha ribadito.

Ore 08:00 Iran: i colloqui sul nucleare con gli Stati Uniti sono “insensati” dopo l’attacco israeliano

“L’altra parte [gli Stati Uniti] ha agito in un modo che rende il dialogo privo di senso”, ha spiegato Baqaei in merito ai colloqui che gli Stati Uniti hanno avuto con Teheran negli ultimi mesi per limitare il suo programma nucleare.

“Non si può pretendere di negoziare e allo stesso tempo dividere il lavoro consentendo al regime sionista [Israele] di prendere di mira il territorio iraniano”, ha aggiunto.

Ore 07:30 L’ambasciatore statunitense in Israele afferma di aver trascorso una notte “difficile” a causa degli attacchi

Mike Huckabee racconta di aver dovuto rifugiarsi nei rifugi cinque volte durante la notte, a causa del bombardamento missilistico dell’Iran.

“Ora è Shabbat qui. Dovrebbe essere tranquillo. Probabilmente non lo sarà. L’intera nazione ha l’ordine di rimanere vicino ai rifugi”, ha scritto l’ambasciatore statunitense in Israele su X.

Huckabee, un convinto sostenitore di Israele, ha dichiarato che “non esiste” la Cisgiordania all’inizio di questa settimana, oltre al fatto che per lui è improbabile la prospettiva che Israele lanci un attacco contro l’Iran senza l’approvazione o il coordinamento degli Stati Uniti.

“Non riesco proprio a immaginare che ciò possa accadere, data la vicinanza del rapporto e la fiducia, ed è questa la parola che vorrei sottolineare: c’è fiducia tra gli Stati Uniti e Israele”, aveva dichiarato al notiziario israeliano Ynet.

“Dico spesso: abbiamo amici, abbiamo alleati, ma abbiamo un solo partner, Israele, e quando dico questo non intendo dire che non abbiamo relazioni profonde con altri Paesi”, ha affermato Huckabee.

“Ma non esiste davvero nessun paese con cui abbiamo lo stesso livello di condivisione di intelligence, equipaggiamento militare, strategia, obiettivi comuni, in larga misura perché condividiamo un fondamento comune di civiltà basato sulla visione del mondo giudaico-cristiana”.

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L’Iran ha lanciato diverse salve di missili contro Israele come rappresaglia per i precedenti attacchi israeliani contro siti residenziali e nucleari a Teheran, che hanno ucciso decine di persone, tra cui alti ufficiali militari e scienziati nucleari, e ne hanno ferite centinaia.

 

Anche in Iran sono state udite diverse esplosioni: l’agenzia di stampa semi-ufficiale Tasnim ha condiviso le immagini degli incendi all’aeroporto internazionale di Mehrabad, nella capitale iraniana.

In un comunicato, “il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC) dell’Iran, in quanto braccio difensivo e offensivo della nazione iraniana, facendo affidamento sul potere divino, sulla saggia guida del Comandante Supremo delle Forze Armate (Comandante Supremo delle Forze Armate) e sulla richiesta e il supporto unificato della nobile nazione iraniana, ha eseguito la sua risposta schiacciante e precisa contro decine di obiettivi, centri militari e basi aeree del regime sionista usurpatore nei territori occupati, Operazione ‘Vera Promessa III'”.

L’Iran riferisce che i suoi droni Arash hanno colpito diversi obiettivi nell’ambito dell’operazione True Promise III contro Tel Aviv.

“Nell’operazione dei droni dell’esercito iraniano contro l’aggressione del regime sionista, diversi droni suicidi Arash dell’esercito iraniano hanno colpito pochi minuti fa gli obiettivi designati nei territori occupati, distruggendoli completamente”, ha riferito sabato il portale di notizie Defa Press .

La quinta ondata di attacchi missilistici dell’Iran è stata lanciata contro obiettivi di Israele nell’ambito dell’operazione di ritorsione True Promise III.

L’esercito israeliano, confermando i nuovi attacchi dell’Iran, ha annunciato che diversi missili sono stati lanciati dal territorio iraniano verso obiettivi israeliani.

L’ambasciatore statunitense in Israele ha riferito di una notte tesa e difficile a causa degli attacchi missilistici dell’Iran contro obiettivi israeliani.

I media israeliani riportano una nuova ondata di attacchi missilistici iraniani contro Israele sionista. Le sirene sono state suonate in tutta la Palestina occupata.

La radio israeliana ha riferito che si tratta del quarto round di attacchi missilistici iraniani, che hanno preso di mira le zone di Al-Muruj e Tiberiade, nella Palestina settentrionale occupata.

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AGGIORNAMENTI

Ore 20:00 Khamenei “Israele non ne uscirà indenne”

La guida suprema dell’Iran ha avvertito che “Israele non rimarrà indenne” e Teheran “non userà mezze misure” quando reagirà agli attacchi di Israele.

In un discorso televisivo alla nazione, ha ribadito che le forze armate iraniane lasceranno Israele “impotente”.

Ore 19:30 Putin ribadisce a Netanyahu che la Russia condanna le azioni di Israele nei confronti dell’Iran

Il presidente russo Vladimir Putin ha condannato l’attacco israeliano all’Iran, sottolineando che è stato condotto in violazione della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale. Le dichiarazioni di Putin sono state rilasciate durante le conversazioni telefoniche con il presidente iraniano Masoud Pezeshkian e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

Inoltre, nel suo colloquio con Netanyahu, Putin ha sottolineato l’importanza di “tornare al processo negoziale e risolvere tutte le questioni relative al programma nucleare iraniano esclusivamente attraverso mezzi politici e diplomatici”. Illeader russo ha offerto servizi di mediazione per prevenire un’ulteriore escalation delle tensioni in Medio Oriente.

Ore 19:00 Macron critica l’Iran dopo l’attacco israeliano

Macron, intervenendo in una conferenza stampa, ha dichiarato di rammaricarsi del fatto che l’Iran non abbia colto le aperture degli Stati Uniti per trovare una soluzione diplomatica al suo programma nucleare e di sperare che i colloqui possano riprendere.

Ore 18:30 Il nuovo capo dell’IRGC: le porte dell’inferno si apriranno presto ai sionisti

“Il crimine commesso oggi dal regime sionista violando la sicurezza nazionale e l’integrità territoriale della Repubblica islamica non rimarrà certamente impunito”, ha affermato venerdì il generale Mohamed Pakpur, nuovo comandante in capo del Corpo delle guardie della Repubblica islamica dell’Iran (IRGC), in un messaggio alla Guida della Rivoluzione islamica, l’ayatollah Seyed Ali Khamenei.

Ha inoltre sottolineato che “il regime sionista criminale e illegittimo di Israele andrà incontro a un “destino amaro e doloroso” con conseguenze enormi e distruttive.”

Per il nuovo comandnate dell’IRCG “le porte dell’inferno si apriranno presto davanti a questo regime infanticida” per vendicare il sangue di comandanti, scienziati e civili martirizzati.

Ore 18:00 Tucker Carlson esorta Trump ad “abbandonare” Israele

Dopo che Israele ha attaccato l’Iran, il conduttore televisivo, che ha parlato alla Convention nazionale repubblicana lo scorso anno, ha affermato che gli Stati Uniti non dovrebbero sostenere il “governo affamato di guerra” di Netanyahu nel conflitto.

“Se Israele vuole scatenare questa guerra, ha tutto il diritto di farlo. È un Paese sovrano e può fare ciò che vuole. Ma non con il sostegno dell’America”, si legge nella newsletter mattutina del Tucker Carlson Network.

Ha aggiunto che una guerra con l’Iran potrebbe “alimentare la prossima generazione di terrorismo” o portare all’uccisione di migliaia di americani in nome di un programma straniero.

“Inutile dire che nessuna di queste due possibilità sarebbe vantaggiosa per gli Stati Uniti”, si leggeva nella newsletter. “Ma c’è un’altra opzione: abbandonare Israele. Lasciare che combattano le loro guerre”.

Ore 17:00 Ecco un riepilogo degli ultimi avvenimenti:

  • Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà più tardi oggi per discutere degli attacchi israeliani contro l’Iran , su richiesta di Teheran, hanno affermato alcuni diplomatici anonimi citati dall’agenzia di stampa Reuters.
  • L’agenzia di stampa iraniana Fars riferisce che “statistiche non ufficiali” indicano che più di 70 persone sono state uccise e più di 320 sono rimaste ferite negli attacchi israeliani.
  • Alla luce dei recenti sviluppi, Israele chiuderà le sue missioni diplomatiche in tutto il mondo e non saranno forniti servizi consolari, secondo una dichiarazione del governo.
  • L’Organizzazione iraniana per l’energia atomica ha confermato che il suo sito nucleare di Natanz è stato danneggiato in un attacco israeliano questa mattina, ma afferma che non ci sono prove di perdite di contaminazione radioattiva o chimica all’esterno dell’impianto.
  • Il canale 12 israeliano riferisce che il sistema di difesa Iron Dome ha intercettato due droni iraniani nel nord di Israele.
  • Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha dichiarato che l’Iran non resterà in silenzio dopo gli attacchi di Israele, avvertendo che una risposta “potente” da parte di Teheran farà “rimpiangere al nemico il suo atto insensato”.
  • L’esercito israeliano afferma di aver ucciso Amir Ali Hajizadeh, comandante delle forze aerospaziali del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC).

Ore 16:30 Gli Stati Uniti spostano risorse militari in Medio Oriente

La Marina degli Stati Uniti ha ordinato al cacciatorpediniere USS Thomas Hudner di iniziare a navigare verso il Mediterraneo orientale e a un secondo cacciatorpediniere di iniziare ad avanzare, in modo da essere disponibile se richiesto dalla Casa Bianca.

Uno dei funzionari ha rifeito che il presidente Donald Trump sta incontrando i vertici del Consiglio per la sicurezza nazionale per discutere della situazione.

Ore 16:00 Trump: “C’è ancora molto da fare”

“Penso che sia stato eccellente”, ha detto Trump ad ABC News. “E c’è ancora molto da fare. Molto di più.”

Donald Trump ha dichiarato alla CNN: “Le persone con cui avevo a che fare sono morte, i sostenitori della linea dura”.

Ore 15:30 Il ministro degli Esteri iraniano invia una lettera al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite

Ecco i punti chiave sollevati da Araghchi:

  • Questi atti efferati non solo costituiscono una grave violazione della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Iran in quanto Stato membro sovrano delle Nazioni Unite, ma costituiscono anche atti di aggressione e crimini di guerra ai sensi del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario, comprese le Convenzioni di Ginevra.
  • Israele, il regime più terrorista del mondo, ha oltrepassato ogni limite e la comunità internazionale non deve permettere che questi crimini restino impuniti.
  • Il Consiglio di sicurezza e il segretario generale devono condannare questa aggressione e adottare misure immediate e inequivocabili.
  • La mancata risposta non farà altro che incoraggiare l’aggressore, premiare l’impunità e alimentare ulteriormente il caos in una regione già fragile.
  • La Repubblica islamica dell’Iran ribadisce il suo intrinseco diritto all’autodifesa, sancito dall’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, e risponderà con fermezza e proporzionalità a questi atti illegali e codardi.
  • La Repubblica Islamica dell’Iran agirà con determinazione per proteggere la propria sovranità, il proprio popolo e la propria sicurezza nazionale. Questo diritto non è negoziabile.
  • Israele si pentirà profondamente di questa aggressione sconsiderata e di questo grave errore di calcolo strategico.

Ore 15:00 Netanyahu parla con Trump e Putin

“I leader hanno dimostrato comprensione nei confronti della necessità di Israele di difendersi dalla minaccia di annientamento iraniana”, secondo quanto precisa l’ufficio di Netanyahu in una nota.

Ore 14:00 Erdogan definisce gli attacchi israeliani all’Iran una “chiara provocazione”

“Gli attacchi di Netanyahu e della sua rete di massacri, che stanno incendiando l’intera regione e il mondo, devono essere prevenuti”, ha affermato Erdogan in un post su X, aggiungendo che Ankara sta monitorando attentamente gli sviluppi nella regione.

Ore 13:00 Trump minaccia l’Iran dopo gli attacchi israeliani: “Sono tutti morti ormai, e la situazione non potrà che peggiorare!”

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha minacciato l’Iran in un messaggio pubblicato venerdì, affermando che senza un accordo, Teheran dovrà aspettarsi attacchi “ancora più brutali”. La dichiarazione del leader statunitense arriva nel bel mezzo dell’escalation in Medio Oriente seguita all’attacco israeliano all’Iran di giovedì sera.

Trump ha scritto sul suo account Truth Social:

Ho dato all’Iran una possibilità dopo l’altra per raggiungere un accordo. Ho detto loro, con la massima fermezza, di ‘farlo e basta’, ma per quanto si sforzassero, per quanto ci andassero vicino, non ci sono riusciti. Ho detto loro che sarebbe stato molto peggio di qualsiasi cosa sapessero, prevedessero o si fossero sentiti dire, che gli Stati Uniti producono il migliore e più letale equipaggiamento militare al mondo, DI GRAN LUNGA, e che Israele ne ha in abbondanza, e ne avrà ancora molto, e sa come usarlo. Alcuni intransigenti iraniani hanno parlato coraggiosamente, ma non sapevano cosa stava per succedere. Ora sono tutti MORTI, e la situazione non potrà che peggiorare! C’è già stata grande morte e distruzione, ma c’è ancora tempo per porre fine a questo massacro, con i prossimi attacchi già pianificati che saranno ancora più brutali. L’Iran deve raggiungere un accordo, prima che non rimanga nulla, e salvare quello che un tempo era conosciuto come l’Impero iraniano. Basta con la morte, basta con la distruzione, FATELO E BASTA, PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI. Dio vi benedica tutti!

Ore 12:30 L’Iran chiede una riunione d’urgenza del Consiglio di sicurezza dell’ONU

Amir Saeed Iravani, rappresentante permanente dell’Iran presso le Nazioni Unite, ha presentato una richiesta scritta per una riunione di emergenza del Consiglio, chiedendogli di adottare “azioni decisive … contro questi atti criminali”, ha riferito l’agenzia di stampa statale iraniana Tasnim.

“In un atto sconsiderato, illegale e premeditato, il regime sionista ha portato a termine una serie di attacchi militari coordinati contro gli impianti nucleari e le infrastrutture civili della Repubblica islamica dell’Iran, che sono considerati una chiara violazione della Carta delle Nazioni Unite e dei principi fondamentali del diritto internazionale, e le cui pericolose conseguenze minacciano seriamente la pace e la sicurezza regionale e internazionale”, si legge nella missiva.

Ore 12:00 I paesi arabi condannano Israele e chiedono moderazione

Il primo ministro del Qatar, lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, ha affermato che le “azioni assurde” di Israele continuano a distruggere le prospettive di pace e rappresentano un pericolo imminente per la sicurezza globale.

Il Ministero degli Affari Esteri del Qatar ha descritto l’attacco come una “chiara violazione” del diritto internazionale e ha invitato alla moderazione.

Gli Emirati Arabi Uniti hanno condannato gli attacchi “nei termini più forti” e “hanno sottolineato l’importanza di esercitare il massimo autocontrollo e giudizio” per evitare un’ulteriore escalation.

Anche l’Egitto ha condannato gli attacchi, mettendo in guardia dalle possibili “ripercussioni senza precedenti sulla sicurezza e la stabilità del Medio Oriente”.

Ore 11:00 I leader mondiali reagiscono all’attacco di Israele all’Iran

Il presidente cubano Miguel Díaz-Canel ha diffuso un messaggio di disapprovazione in merito all’attacco di Israele contro l’Iran dal suo account sul social network X.

“Condanniamo con la massima fermezza gli attacchi condotti da Israele contro la Repubblica islamica dell’Iran, che aumentano in modo sconsiderato le tensioni in Medio Oriente e mettono a repentaglio la pace e la sicurezza internazionale e regionale con conseguenze imprevedibili”, ha ricordato il leader cubano.

La Ministra degli Esteri australiana Penny Wong ha espresso “allarme per l’escalation tra Israele e Iran” e ha invitato le parti a tornare al dialogo. “Questo tipo di azioni potrebbe destabilizzare ulteriormente una regione già fragile. Esortiamo alla moderazione e a una soluzione diplomatica”, ha dichiarato in una conferenza stampa riportata dall’agenzia Reuters.

Sulla stessa linea, il Primo Ministro neozelandese Christopher Luxon ha descritto l’offensiva israeliana come “uno sviluppo indesiderato” in Medio Oriente. “È essenziale evitare qualsiasi errore di valutazione che potrebbe portare a un conflitto più ampio”, ha avvertito in un messaggio indirizzato sia a Tel Aviv che a Teheran.

Dall’Asia, il capo di gabinetto giapponese Yoshimasa Hayashi ha ribadito che il suo Paese “continua a compiere sforzi diplomatici per contenere l’escalation” e ha chiesto di garantire la sicurezza dei civili, compresi i cittadini giapponesi, nella regione.

Ore 10:30 La Russia condanna le azioni di Israele contro l’Iran e mette in guardia sulle conseguenze

Il Ministero degli Esteri russo ha condannato fermamente gli attacchi israeliani sul territorio iraniano, perpetrati giovedì sera, affermando che sono stati perpetrati “in violazione della Carta delle Nazioni Unite e delle norme del diritto internazionale”.

Il Ministero ha ribadito che “attacchi militari immotivati ??contro uno Stato membro sovrano delle Nazioni Unite, i suoi cittadini, le sue città pacifiche e addormentate e le sue infrastrutture nucleari ed energetiche sono categoricamente inaccettabili”. A suo avviso, la comunità internazionale non può rimanere indifferente a tali “atrocità che distruggono la pace e danneggiano la sicurezza regionale e internazionale”.

Allo stesso tempo, Mosca sottolinea che la soluzione della situazione relativa al programma nucleare iraniano non ha una soluzione militare e “può essere conseguita solo attraverso mezzi pacifici, politici e diplomatici”.

“Esortiamo le parti a dar prova di moderazione per evitare un’ulteriore escalation delle tensioni e il trascinamento della regione in una guerra su vasta scala”.

Ore 10:00 La guida suprema dell’Iran nomina il nuovo capo dell’IRGC

L’ayatollah Ali Khamenei ha nominato il generale di divisione Mohammad Pakpour nuovo comandante del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica dopo l’uccisione di Hossein Salami, secondo quanto ha riportato l’agenzia di stampa Tasnim.

Salami è stato assassinato durante attacchi israeliani insieme a diverse altre figure chiave dell’esercito.

Ore 9:00 L’AIEA conferma che il sito nucleare di Isfahan non è stato colpito dai raid di Israele

Anche un impianto di arricchimento del carburante a Fordow non è stato finora interessato.

Secondo quanto riferito, gli aerei da combattimento israeliani hanno bombardato il sito nucleare nella città di Natanz durante un blitz nelle prime ore di venerdì mattina, ma l’AIEA ha precisato che al momento non si è registrato alcun aumento dei livelli di radiazioni nel sito.

L’agenzia ha confermatp che anche la centrale nucleare di Bushehr non è stata colpita.

Ore 8:30  L’Iran conferma: sei scienziati nucleari sono stati uccisi negli attacchi

L’agenzia di stampa iraniana Tasnim ha confermatp che sei scienziati nucleari iraniani sono rimasti uccisi negli attacchi israeliani.

In un post su X, l’agenzia ha riferito che sei scienziati (Abdulhamid Minouchehr, Ahmadreza Zolfaghari, Seyyed Amirhossein Faqhi, Motlabizadeh, Mohammad Mehdi Tehranchi e Fereydoun Abbasi) sono rimasti uccisi negli attacchi.

“Il regime sionista ha dimostrato che… è sceso in guerra contro i nostri scienziati usando lo strumento del terrore”, si legge nel post.

Ore 8:00 Il ministro britannico Starmer esprime preoccupazione per gli attacchi e invita alla calma

Starmer ha definito preoccupanti gli attacchi israeliani e ha invitato “tutte le parti a fare un passo indietro e a ridurre urgentemente le tensioni”.

“Adesso è il momento della moderazione, della calma e di tornare alla diplomazia”, ??ha affermato.

 Ore 7:30 L’Arabia Saudita condanna gli attacchi all’Iran

“Mentre il regno condanna questi attacchi efferati, afferma che la comunità internazionale e il Consiglio di sicurezza hanno la grande responsabilità di porre immediatamente fine a questa aggressione”, ha affermato il ministero in una nota.

Ore 7:00 Attacchi di Israele e Iran nel 2024 rispetto ad oggi

  • Nell’aprile 2024, l’Iran ha lanciato missili e droni contro Israele dopo che quest’ultimo aveva bombardato la sua ambasciata a Damasco.
  • Seguì un secondo attacco missilistico nell’ottobre 2024, pochi giorni dopo che Israele aveva assassinato il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah e il generale di brigata iraniano Abbas Nilforoushan.
  • In entrambe le occasioni Israele ha risposto colpendo le strutture militari e le infrastrutture chiave dell’Iran.
  • Jabbari ha affermato che gli scambi militari del 2024 tra Israele e Iran hanno infranto una “importante barriera psicologica”, i primi del loro genere dal 1979.
  • L’ultima tornata di attacchi ha alzato ulteriormente la barriera perché non è stata accompagnata da avvertimenti come nelle precedenti occasioni.
  • “È stato completamente improvviso. E la portata di questo attacco è molto più ampia e vasta. Stiamo assistendo a diversi attacchi in diverse località – Tabriz, Teheran, Kermanshah, Isfahan, Natanz. La portata è certamente molto più ampia, e continua. Non è un caso isolato. Non si tratta di un attacco strategico a tappeto, stanno continuando mentre parliamo, e non abbiamo idea di quando finiranno”, ha detto Jabbari.

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Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha annunciato venerdì notte che l’aviazione israeliana ha condotto un attacco “preventivoâ€Â in Iran.

I media iraniani hanno riportato esplosioni a Teheran e intercettazioni di missili. È stata dichiarata una situazione di emergenza in tutto Israele. “A seguito dell’attacco preventivo dello Stato di Israele contro l’Iran, si prevede un attacco missilistico e con droni contro lo Stato di Israele e la sua popolazione civile nell’immediato futuro â€, ha dichiarato Katz.

Il capo di Stato Maggiore israeliano, Eyal Zamir, si è rivolto al popolo israeliano dopo che il suo Paese ha lanciato nelle prime ore di venerdì un attacco contro il programma nucleare iraniano.

Stiamo chiamando a raccolta decine di migliaia di soldati e ci stiamo preparando su tutti i confiniâ€, ha sottolineato l’alto militare. ‘In questo momento, vi chiedo di sostenere le truppe e le forze di sicurezza dell’IDF, che operano con forza e determinazione, sia sui fronti vicini che su quelli lontani’, ha detto.

Parlando dell’attacco alla centrale nucleare di Natanz, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che il suo Paese “ha colpito il cuore del programma nucleare iranianoâ€. “Ci siamo concentrati sul principale impianto di arricchimento dell’uranio iraniano, a Natanzâ€. Il capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), Rafael Grossi, ha confermato che l’impianto nucleare di Natanz è stato attaccato da Israele. “L’Agenzia è in contatto con le autorità iraniane in merito ai livelli di radiazioni. Siamo anche in contatto con i nostri ispettori nel Paeseâ€, ha detto Grossi, aggiungendo che ‘l’AIEA sta seguendo da vicino la preoccupante situazione in Iran’.

L’attacco giunge dopo settimane di tensioni in seguito al fallimento dei nuovi negoziati sul programma nucleare iraniano. Il mese scorso diverse testate giornalistiche hanno riferito che Israele ha discusso con gli Stati Uniti di potenziali attacchi ai siti nucleari iraniani. Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha recentemente accusato Teheran di “rallentare †i negoziati e ha ribadito che il suo obiettivo è il completo smantellamento del programma nucleare iraniano. L’Iran ha negato di perseguire armi nucleari, sostenendo che le sue attività nucleari sono esclusivamente per scopi civili.

Secondo un corrispondente di Fox News che ha parlato con Trump, il presidente americano era a conoscenza degli attacchi israeliani. Gli Stati Uniti non partecipano militarmente e mantengono la loro intenzione di negoziare con l’Iran. Inoltre, ha aggiunto che gli Stati Uniti offriranno aiuto a Israele per difendersi da un possibile contrattacco.

L’aviazione israeliana ha finora effettuato cinque ondate di attacchi in Iran, riferisce The Times of Israel, citando una fonte militare. In totale sono stati effettuati centinaia di attacchi, ha detto il funzionario informato sulla questione.

Il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche iraniane ha confermato la morte del suo comandante in capo, il generale Hossein Salami, e di altri militari, a seguito dell’attacco israeliano perpetrato venerdì.

Il leader supremo dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, ha dichiarato che Israele “avrà senza dubbio un destino doloroso†dopo l’attacco perpetrato contro la nazione persa venerdì.

Il regime deve aspettarsi una punizione severa. La potente mano delle Forze Armate della Repubblica Islamica non lo lascerà scappare, con il permesso di Dioâ€, ha affermato. ‘Con questo crimine, il regime sionista si è preparato un destino amaro e doloroso, che senza dubbio riceverà’, ha aggiunto.

Il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, riporta l’ANSA, ha convocato una riunione di emergenza alle 7.30 alle Farnesina con gli ambasciatori dell’area interessata sulle operazioni militari di Israele in Iran.

(IN AGGIORNAMENTO)

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Data articolo:Sat, 14 Jun 2025 12:33:29 +0000
Friends a cura di Maurizio Blondet
L’adesione di Trump al Male Asssoluto
sul-punto

Praticamente tutti credevamo che ci fosse una spaccatura aspra tra Trump e Netanyahu e Trump fosse determinato a impedire a Israele di bombardare l’Iran, solo per scoprire ora che l’intera faccenda era uno stratagemma, dato che Stati Uniti e Israele avevano pianificato congiuntamente l’attacco. x.com/KassyAkiva/sta

tutta la propaganda del “Trump si rivolta contro Netanyahu” è stata deliberatamente piazzata sui media per far credere che l’attacco non fosse imminente. L’intera storia del “Trump ha fermato un attacco” era falsa. L’ho detto mentre gli “esperti” la riciclavano.

MB: Trump ha distrutto la civiltà e se stesso: chi può ancora negoziare con lui che si vanta di aver tratttao in malafede con Teheran? Il rapporto con Putin è minato alla radice…

Trump afferma, triste comico, che l’Iran può ancora “raggiungere un accordo”, ma mi piacerebbe capire perché pensa che l’Iran si impegnerebbe di nuovo, visto che ha appena ammesso di aver negoziato in malafede, inducendoli a credere che stesse dando priorità alla diplomazia quando in realtà stava pianificando congiuntamente l’attacco con Israele.

Un ulteriore livello di ironia è ovviamente il fatto che Trump è lo stesso che ha stracciato unilateralmente l’ultimo accordo stipulato dall’Iran con gli Stati Uniti, dimostrando così che anche se l’Iran dovesse concludere un accordo, questo non varrebbe la carta su cui è scritto.

Chiunque abbia un minimo di onestà intellettuale non può che concludere che il rinnovato appello di Trump all’Iran affinché “trovi un accordo” dopo tutto questo è del tutto delirante o disonesto.

E lungi dal dissuadere l’Iran dal costruire un’arma nucleare, il comportamento degli Stati Uniti non può che rafforzare la loro convinzione che questa sia in realtà la loro unica opzione affidabile.

E non si tratta solo dell’Iran. Vi chiedete perché gli Stati Uniti non siano riusciti a negoziare praticamente alcun accordo ultimamente, né con la Russia né nell’ambito della guerra commerciale di Trump? La risposta è già lì: se un venditore di auto ha la reputazione di vendere bidoni, nessuno da nessuna parte crede alle sue argomentazioni di vendita.

La fiducia e la credibilità sono le valute più importanti negli affari internazionali e, da questo punto di vista, gli Stati Uniti sono diplomaticamente in bancarotta.

Israele, un popolo ossesso dalle proprie fantasie di male

sul-punto

A proposito dell’isteria israeliana sul programma nucleare dell’Iran.

â–ªEcco la pagina del quotidiano israeliano Maariv, che è stato pubblicato nell’aprile 1984.

Il titolo dice che l’Iran è sul punto di creare armi nucleari.

https://t.me/terzaroma

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Data articolo:Sat, 14 Jun 2025 06:40:47 +0000
Pezzi che ci sono piaciuti a cura di Maurizio Blondet
L’IMMIGRAZIONE? Un disastro economico per la Gran Bretagna
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…e lo scrive il Telegraph.

Sam Ashworth-Hayes smonta il mito che l’immigrazione sia il “linfa vitale†della Gran Bretagna, un’idea ripetuta da politici come David Bull di Reform. Storicamente, la popolazione britannica è stata stabile fino al dopoguerra: nel 1951, i non bianchi erano solo lo 0,07%, oggi sono il 20% e potrebbero superare il 50% entro il 2100.

Ma questa trasformazione non è stata un successo, bensì il risultato di errori politici. Il punto centrale è che la politica migratoria britannica degli ultimi 70 anni è stata un susseguirsi di blunders.

Dal 1948, con l’arrivo della Empire Windrush, il Nationality Act ha aperto le porte a milioni, ma solo il 4-10% degli immigrati lavorava per l’NHS, smentendo la narrazione di una necessità vitale.

Le “carenze di manodopera†sono state costruite ad arte, ignorando le conseguenze sociali. Negli anni ’60, il governo ha frenato i flussi per il malcontento popolare. New Labour ha poi liberalizzato i confini, e Boris Johnson ha aperto ulteriormente le frontiere post-Brexit, sempre per presunte esigenze economiche.

Il risultato? Le famiglie nere e asiatiche ricevono più benefici di quanto paghino in tasse, e l’immigrazione è un peso per l’economia. Reform non dovrebbe avallare questa narrativa, che giustifica errori politici e dipinge il Regno Unito come una “nazione di immigrati†alla statunitense.

La Gran Bretagna deve smettere di ripetere gli stessi sbagli, o il danno sarà irreparabile.

(The Daily Telegraph, Sam Ashworth-Hayes, 12 giugno 2025, 09:53)

https://www.telegraph.co.uk/business/2025/06/12/mass-migration-britain-lifeblood-economic-disaster/

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Data articolo:Fri, 13 Jun 2025 20:36:30 +0000
I pezzi miei a cura di Maurizio Blondet
L’IRAN ha perso…

In un’operazione segreta il servizio segreto israeliano Mossad “ha costretto ” l’intero comando supremo dell’aeronautica militare iraniana a radunarsi in un unico luogo, dopodiché, attacco.

Con l’eliminazione fisica e contemporanea delle quattro personalità militari di vertice il Genocida ha palesemente azzerato la capacità di risposta militare di Teheran. Questa reazione infatti non c’è stata.

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L’ayatollah è rimasto solo

Israele punta provocare un regime change a Teheran, con la presa di potere di elementi laici e fil-occidentali, come fu il regno dello Scià. Il fatto che gli ayatolla si sono resi odiosi a gran parte della propria gioventù rende questa possibilità più concreta

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https://twitter.com/MyLordBebo/status/1933541924901736563

l’aeronautica militare israeliana ha colpito oggi altri missili balistici e lanciatori iraniani, afferma l’IDF, diffondendo il filmato dell’attacco.

Israele si sta prendendo TUTTO: Libano, Siria, Gaza, West Bank, Iran. Sanno che una simile finestra di opportunità non ricapiterà più, e stanno facendo all-in.

https://twitter.com/MyLordBebo/status/1933512073373188475

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Data articolo:Fri, 13 Jun 2025 16:58:13 +0000

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