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Buoni a sapersi a cura di Maurizio Blondet
Un segno certo della Fine dei Tempi

Il sindaco Sala è riuscito a rendere Milano inospitale:

 

…scusate le paroolacce

Però se mi metto a 10 metri da un’altra persona posso fumare, non capisco la relazione tra distanza interpersonale e presunto effetto sul clima

L'articolo Un segno certo della Fine dei Tempi proviene da Blondet & Friends.

Data articolo:Fri, 19 Apr 2024 19:08:50 +0000
I pezzi miei a cura di Maurizio Blondet
Quel padre Livio che sbaglia di Anticristo

aumenta i dubbi …sulle Apparizioni

 

Le  tragicomiche elucubrazioni profetico—geopolitiche neocon  del “sequestratore di Medjugorie “ nel magistrale articolo di Matteo D’Amico.  In fondo  le mie considerazioni.

Matteo D’Amico

LA GEOPOLITICA GIUDAIZZANTE DI RADIO MARIA

 

Ovviamente il buon Livio che dopo tanti anni in radio sa bene che potere abbia la distorsione del linguaggio  per manipolare le persone, va notato che non  ha usato tanto l’espressione Iran o governo iraniano, quanto l’espressione “gli ayatollah†o “il governo degli ayatollah†per suscitare nell’ascoltatore un senso di ripulsa verso uno stato guidato da fanatici religiosi.  Veramente perfetto, nemmeno sul Corriere della Sera si fa un servizio così completo e untuoso a vantaggio di Israele.

Terminato lo sproloquio sull’Iran è iniziato il secondo, più grave, sproloquio, ovvero quello contro la Russia.  Per padre Livio la Russia ha un sinistro progetto di dominazione mondiale del quale la guerra in Ucraina è solo la prima tappa; il suo fine è conquistare Roma e il papato (perché, aggiunge, il mondo lo si domina da Roma!) e quindi successivamente, annichilita e sottomessa la Chiesa cattolica, sottomettere tutti gli altri stati. E qual è per Livio di Radio Maria la grande prova che la Russia sta puntando a conquistare l’Italia e Roma in particolare?  La prova è che si sta radicando in Libia, dove ha delle basi, probabilmente, così lascia intendere il famoso sacerdote ed esperto di geopolitica (sic!), per avere un comodo trampolino da cui poi sbarcare in Italia  (sottolineo che non sto scherzando: ha davvero avuto il coraggio di dire una simile fesseria!).

Quindi per padre Livio bisogna stare con l’Ucraina, frontiera del libero Occidente (privo di colpe e di ambizioni coloniali e imperiali), e con Israele, barriera contro il rinnovato Impero Persiano in salsa islamica.

Ovviamente si tratta di stupidaggini che non vale nemmeno la pena di confutare: il solo esporre tesi simili muove al riso chi non sia completamente accecato.

Certo è inquietante il declino di padre Livio e, quindi di Radio Maria, da quando egli ha deciso di fare una scelta di campo decisa e repentina per Bergoglio (e, indirettamente, nonché, forse, inconsapevolmente, per i poteri forti che lo controllano).

Ai tempi del suo completo atto di accettazione  del bergoglismo  girò voce che contarono anche timori di un possibile commissariamento dell’emittente religiosa (con rischi enormi anche per il non piccolo giro finanziario che le ruota intorno), percepita come troppo reazionaria e antimodernista.  Ma si trattò appunto di voci.

Certo è che dopo discorsi come quello che ho brevemente riassunto non si può che compiacersi di un’altra voce che circola insistentemente, ovvero che Radio Maria stessa da diversi anni sarebbe di fronte a un pesante calo di ascolti: come stupirsene vista la qualità davvero infima delle  esternazioni del suo Direttore?

 

@matteodamico LA GEOPOLITICA GIUDAIZZANTE DI RADIO MARIA

 

Ovviamente il buon Livio che dopo tanti anni in radio sa bene che potere abbia la distorsione del linguaggio  per manipolare le persone, va notato che non  ha usato tanto l’espressione Iran o governo iraniano, quanto l’espressione “gli ayatollah†o “il governo degli ayatollah†per suscitare nell’ascoltatore un senso di ripulsa verso uno stato guidato da fanatici religiosi.  Veramente perfetto, nemmeno sul Corriere della Sera si fa un servizio così completo e untuoso a vantaggio di Israele.

Terminato lo sproloquio sull’Iran è iniziato il secondo, più grave, sproloquio, ovvero quello contro la Russia.  Per padre Livio la Russia ha un sinistro progetto di dominazione mondiale del quale la guerra in Ucraina è solo la prima tappa; il suo fine è conquistare Roma e il papato (perché, aggiunge, il mondo lo si domina da Roma!) e quindi successivamente, annichilita e sottomessa la Chiesa cattolica, sottomettere tutti gli altri stati. E qual è per Livio di Radio Maria la grande prova che la Russia sta puntando a conquistare l’Italia e Roma in particolare?  La prova è che si sta radicando in Libia, dove ha delle basi, probabilmente, così lascia intendere il famoso sacerdote ed esperto di geopolitica (sic!), per avere un comodo trampolino da cui poi sbarcare in Italia  (sottolineo che non sto scherzando: ha davvero avuto il coraggio di dire una simile fesseria!).

Quindi per padre Livio bisogna stare con l’Ucraina, frontiera del libero Occidente (privo di colpe e di ambizioni coloniali e imperiali), e con Israele, barriera contro il rinnovato Impero Persiano in salsa islamica.

Ovviamente si tratta di stupidaggini che non vale nemmeno la pena di confutare: il solo esporre tesi simili muove al riso chi non sia completamente accecato.

Certo è inquietante il declino di padre Livio e, quindi di Radio Maria, da quando egli ha deciso di fare una scelta di campo decisa e repentina per Bergoglio (e, indirettamente, nonché, forse, inconsapevolmente, per i poteri forti che lo controllano).

Ai tempi del suo completo atto di accettazione  del bergoglismo  girò voce che contarono anche timori di un possibile commissariamento dell’emittente religiosa (con rischi enormi anche per il non piccolo giro finanziario che le ruota intorno), percepita come troppo reazionaria e antimodernista.  Ma si trattò appunto di voci.

Certo è che dopo discorsi come quello che ho brevemente riassunto non si può che compiacersi di un’altra voce che circola insistentemente, ovvero che Radio Maria stessa da diversi anni sarebbe di fronte a un pesante calo di ascolti: come stupirsene vista la qualità davvero infima delle  esternazioni del suo Direttore?

 

@matteodamico

 

M.B: Padre Livio pone un problema. Quarant’anni di gestione proprietaria delle  “apparizioni†di Medjugorje, e quando si avvicinano i tempi delle “proveâ€Â  e “profezie che si avveranoâ€,  che fa?

Esalta i più evidenti segni dei tempi anticristici  del  Male che l’Occidente prodiga. Non lo concutono né il genocidio che la sua  amata Israele sta commettendo 24 ore su 24 apertamente, né il suo amato El Papa che ordina di benedire le coppie  gay, non lo mette in sospetto nemmeno la riunione segreta fra cardinali e Massoneria avve4nuta pochi giorni fa escludendo  i giornalisti., né l’’oppressione totalitaria  e  letale instaurata con  la menzogna vaccinale cui El Papa ha dato copertura, né  l’instaurazione del transumano.. No: per lui l’Anticristo è la Russia di Putin, che lui chiama lo Zar e a cui attribuisce la volontà di occupare Roma e dominare il mondo da lì imponendo la religione ortodossa.

E questa cecità davanti ai “segni dei tempi† è volontaria, frutto evidente di ostinazione, superbia  e partito preso. Lo si intuisce dal fatto che ormai è rimasto solo , e occupa da sé  decine di ore d Radio Maria con le sue fanta-teorie ripetute all’infinito, compiacendosi  comicamente di sé e delle sue belle frasi, facendo la ruota  ,  perché  ha allontanato  ogni altra persona  ragionevole.

Un amico sospetta che sia pagato dalla CIA. Magari! Io credo invece che faccia  tutto gratis: ha sequestrato le “apparizioni†di MEdj  da quarant’anni, e fa dire alla Madonna ciò che ha capito- con aggiunte sua di fantasia –  delle teorie neocon che lui legge suI Foglio di  Ferrara, ora genocida per Sion e fautore della guerra mondiale dell’Occidente contro la Russia,   di cui è più che simpatizzante, succubo.  Fin dai tepi dell’11 Settembre. Ovviamente il suo comportamento, nel momento decisivo della storia,  aggiunge un dubbio in più alla veridicità delle apparizioni di Medjugorie e dei “messaggiâ€.   Che i “veggenti†non abbiano nulla da obiettare è preoccupante. Sono al corrente?

Asaf mi scrive:

Caro Blondet, ho letto il suo post su p. Livio. Condivido appieno. Purtroppo p. Livio non ha capito o non vuole capire. L’ho sempre guardato con sospetto. Radio Maria fu creata da don Mario Galbiati, che per essere fedele al Magistero della Chiesa – che chiedeva cautela su Medjugorie – fu messo alla porta dai suoi stessi collaboratori, che lo rimpiazzarono con un certo p. Livio, più giovane e più “aperto”. Don Mario, in seguito, fondò Radio Mater, ma non ebbe la stessa risonanza di Radio Maria. Come mai? Chi c’è dietro Radio Maria?

 

https://radiomaria.it/puntata/perche-alla-russia-interessa-roma/

L'articolo Quel padre Livio che sbaglia di Anticristo proviene da Blondet & Friends.

Data articolo:Fri, 19 Apr 2024 18:41:21 +0000
Friends a cura di Maurizio Blondet
Gentile, compie 80 anni uno dei suoi capolavori: “Genesi e struttura della societàâ€
Gentile e Stato

Da rilegggere  in vista del Mondo a Venire

Il Primato Nazionale:

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Gentile e Stato

Roma, 25 sett – Il saggio Genesi e struttura della società fu completato da Giovanni Gentile il 25 settembre 1943, a due mesi dal crollo del regime fascista. Scritto «a sollievo dell’animo in giorni angosciosi» – si era all’indomani dell’armistizio, della fuga del re e dello sbandamento dell’esercito – è considerato il «testamento spirituale» del filosofo. Il quale, forse presentendo la fine imminente (il 15 aprile 1944 sarebbe caduto sotto il piombo partigiano), nel mostrare il manoscritto a un collega antifascista disse: «I vostri amici possono uccidermi, se vogliono. Il mio lavoro nella vita è finito». L’opera in questione, definita da Ugo Spirito, allievo di Gentile, il lavoro più «bello, innovatore e rivoluzionario» del maestro, si concentra soprattutto sulla vita collettiva e sul rapporto che vi si instaura tra l’individuo e il sistema di relazioni in cui è inserito. È dunque una lettura imprescindibile per comprendere la visione politica gentiliana, fondata sull’idea di uno Stato etico che avrebbe trovato nel fascismo una, seppur parziale, attuazione storica. Uno Stato totalitario, ma fondato su libertà e partecipazione popolare. Uno Stato, paradossalmente, libero e democratico, nel senso che assumono in Gentile i termini di libertà e democrazia. Uno Stato del lavoro.

Il fondamento spirituale del politico

Lo Stato gentiliano è innanzitutto etico, ossia morale. Ma cosa significa che uno Stato è etico? In che rapporto sta l’etica statale con la morale individuale? La morale, per tradizione, non concerne solo la coscienza del singolo? Cosa c’entra dunque lo Stato con la morale? La risposta a tali quesiti richiede alcune precisazioni preliminari. Gentile non fu il primo filosofo a evidenziare il carattere etico dello Stato, avendo già Hegel, oltre un secolo prima, elaborato una fenomenologia del processo «oggettivo» (storico) dello spirito, culminante nell’«eticità» (la moralità sociale), che a sua volta ricomprende tre forme di vita collettiva dialetticamente correlate: la famiglia («sistema degli affetti»), la società civile («sistema dei bisogni») e appunto lo Stato (il sistema giuridico-politico). Il concetto gentiliano di Stato, come quello hegeliano, va allora ricondotto a quello idealistico di spirito. Ma cos’è lo spirito degli idealisti, e di Gentile in particolare? Trattasi dell’io trascendentale, dunque del pensiero (in Gentile, pensiero in atto). Non pensiero, però, dell’individuo empirico, il cui contenuto è legato all’esperienza personale; lo spirito è piuttosto un cogito cartesiano all’ennesima potenza, autocoscienza universale che «fonda» l’oggetto (il mondo delle cose) ponendolo nell’atto stesso in cui lo pensa con i suoi concetti. È dunque l’essenza razionale che accomuna ogni uomo; l’umanità come soggetto collettivo che cerca di pervenire, nella filosofia, alla coscienza di sé come fondamento della realtà.

 

 

La volontà dello Stato come volizione dell’universale

Lo spirito d’altronde non si limita a filosofare; è anche volontà che si attua nella prassi. Ora, se il singolo uomo, particella dello spirito universale, è volente, anche lo Stato, creazione spirituale in quanto umana, vuole, ma con una differenza: la volontà dello Stato, rispetto a quella del singolo, tende all’universale, non al particolare. Lo Stato infatti, scrive Gentile in Genesi e struttura della società, «è lo stesso individuo [considerato] nella sua universalità», nel senso che la volontà statale (espressa nel diritto) si attua «come volontà del cittadino in quanto volontà universale», volontà del bene comune. La volontà dello Stato è dunque la stessa volontà del cittadino, innalzata all’universalità che trascende gli egoismi individuali. Ed è qui, nella sua elevazione all’universale, che la volontà dello Stato assume contenuto morale. È nella prassi, dominio della volontà, che si rivela l’identità di etica e politica. La moralità, inoltre, è inseparabile da un altro aspetto della vita dello spirito: la libertà. Qui sta infatti la differenza tra l’essere umano (ente spirituale) e l’animale (ente naturale). L’operare dell’animale, sottolinea Gentile, è «meccanico, e in tal senso necessario; e però definito istintivo». Ha una sua razionalità, ma utilitaristica, volta alla soddisfazione dei bisogni, immanente alla natura di cui l’animale è parte. La sua volontà è dunque priva «dell’essenziale attributo umano, la libertà». Solo l’uomo è libero perché, in virtù della sua spiritualità, possiede una volontà libera, che si pone fini consapevolmente voluti. Così la libertà rende l’uomo morale, non potendo concepirsi un comportamento etico che non sia frutto di una volizione libera. Dato allora che, pur nella diversità dei piani, Stato e individuo hanno sostanza spirituale, allo Stato competono, a un livello più alto, le stesse libertà e moralità dell’individuo. Al punto che, afferma Gentile, uno Stato «anetico» non è tanto immorale quanto inumano, poiché «nessuna forma di attività umana è concepibile che non sia per se stessa subordinata alla legge morale». Le conseguenze sono evidenti: solo nello Stato l’individuo può realizzare la propria essenza libera e morale, essendo l’immediata individualità del singolo tendenzialmente amorale (se non immorale), dominata dall’egoismo dell’interesse. Solo se inserito nella sfera dello Stato l’uomo esce dal guscio dell’individualità empirica, assumendo un compito morale: il dovere di operare per il bene collettivo anche a discapito delle proprie immediate necessità. Un compito che, per essere etico, va intrapreso al di là di ogni costrizione esteriore, in libertà e consapevolezza.

Libero individuo in libero Stato

Ma quale libertà permette uno Stato che, in quanto etico, è anche totalitario, nel senso che non ammette divaricazione di obiettivi e interessi tra l’individuale e il collettivo? Che, in quanto sommo pedagogo, è chiamato a formare il cittadino formandone la coscienza (dal che discende, si legge in un testo che precede Genesi e struttura della società di circa un quindicennio – il saggio del 1927 su Origini e dottrina del fascismo – «la necessità del Partito e di tutte le istituzioni di propaganda e di educazione secondo gli ideali politici e morali del fascismo», messi in opera per ottenere «che il pensiero e la volontà di uno che è Duce diventino il pensiero e la volontà della massa»)? Occorre intendersi sul senso delle parole di Gentile. Per lui, libertà non significa indifferenza ideologica, né riconoscimento incondizionato del pluralismo delle idee. Piuttosto, si è liberi di aderire o meno, sopportandone le conseguenze, a uno Stato che si configura, in quanto etico, come il migliore degli Stati possibili. Stato che, in quanto tale, non esiste al di fuori del cittadino, ma «dentro» esso. Che si particolarizza nell’individuo che in esso si universalizza, dal che sorge una comunità spirituale, una sintesi che forma uno Stato in dialettica armonia con l’individuo, dove non c’è posto per troppe dissonanze ideologiche, né per un’infinita polifonia di voci politiche. Un popolo, d’altronde, entra nella politica solo se ha una «coscienza unificata», una consapevolezza di sé; dunque, una personalità morale unitaria, capace di volere liberamente. Ora, la volontà di un popolo che liberamente si sente e si vuole tale, come nazione, è lo Stato. In esso solo, il cittadino è concretamente libero. Secondo il Gentile di Genesi e struttura della società, infatti, la «libertà del cittadino [è] la libertà dello Stato», perché non c’è libertà all’interno «senza indipendenza dall’esterno». Ciò che davvero conta, quindi, non è la libertà liberale, quella di fare o dire del singolo, bensì la libertà dello Stato di perseguire una politica sovrana e indipendente: condizione che fa del cittadino un soggetto libero, essendo «libero […] soltanto l’individuo nel libero Stato».

 

 

L’umanesimo del lavoro e lo Stato corporativo

Si è detto che, oltre che libero, lo Stato gentiliano è democratico, fondato sulla partecipazione popolare. Ma qual è il presupposto di tale democraticità, se si esclude il modello liberale, fondato sull’eterogeneità delle espressioni ideologiche e delle formazioni partitiche? Entra qui in gioco il lavoro, tema che Gentile sviluppa riattualizzando Hegel. In Genesi e struttura della società, sciogliendo un inno all’«umanesimo del lavoro», Gentile esalta, del lavoro, la funzione di umanizzare la natura e al contempo spiritualizzare colui che, lavorando, riconquista la libertà dall’alienazione del mondo materiale. Se è vero che il filosofo nega l’autonomia dell’economico, sfera inferiore dell’umano, è anche vero che nella misura in cui il lavoratore manuale, operando sulla natura, «lavora da uomo, con la coscienza di quel che fa», dispiega la medesima «attività del pensiero» di chi lavora con intelletto e creatività. Come l’artista, il letterato e il filosofo, anche il contadino e l’operaio lavorano, e «la materia è già vinta da quando la zappa dissoda la terra […] e l’associa al conseguimento del fine dell’uomo». Anche il lavoratore manuale assurge così a una dimensione spirituale, etica, veramente umana dell’esistenza. Lo Stato etico è allora anche corporativo, fondato sul lavoro. In esso, alla rappresentanza liberale basata sull’uomo come «astratto individuo politico», subentra una nuova forma dove, a essere rappresentato, è il lavoratore, inquadrato nella sua organizzazione professionale. È una rappresentanza organica, che tiene conto della funzione economica del cittadino, e ne mette l’interesse in relazione a quello dell’intera comunità nazionale. È una partecipazione centrata sull’uomo quale «forza produttiva specializzata», portata «ad accomunarsi con tutti gli altri individui della stessa categoria». Il che avviene nei sindacati i quali, si legge in Origini e dottrina del fascismo, «componendosi armonicamente in corporazioni», si assoggettano alla disciplina statale ed esprimono dal proprio seno «l’organismo dello Stato». Allo Stato liberale subentra allora lo Stato corporativo, che è ancora quello etico, pur sotto una diversa prospettiva. Il nucleo della visione di Gentile è sempre, infatti, l’immanenza reciproca di individuo e Stato, formazione politico-giuridica in cui libertà, moralità e personalità umane trovano una fattuale attuazione storica.

Corrado Soldato

L'articolo Gentile, compie 80 anni uno dei suoi capolavori: “Genesi e struttura della società†proviene da Blondet & Friends.

Data articolo:Fri, 19 Apr 2024 13:24:07 +0000
Pezzi che ci sono piaciuti a cura di Maurizio Blondet
Kiev libera spazio vitale per gli israeliani in fuga
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DA  SU  •

Una donna soldato con la testa decorata con rose dipinte in giallo e blu, colori nazionali ucraini, prende parte a una prova per la parata militare del Giorno dell’Indipendenza a Kiev, Ucraina, mercoledì 22 agosto 2018. Ucraina in occasione del 27° anniversario del Giorno dell’Indipendenza il 24 agosto. (AP Photo/Efrem Lukatsky)

Proprio come i migranti provenienti da Trinidad, Barbados, dalle Indie Occidentali e dalle ex colonie inglesi in Africa furono attirati in Gran Bretagna per sostituire i morti di due guerre mondiali, per svuotare l’Ucraina e fornire un rifugio sicuro agli ebrei in fuga da Israele, il Califfato di Kiev dovrebbe abbandonare il ‘ mentalità antiquata.”

Sullo sfondo della carenza di reclute nelle forze armate ucraine, la nazione canaglia monopartitica sostenuta dalla NATO ha proposto di arruolare donne nell’esercito seguendo l’esempio di Israele

Per svuotare l’Ucraina e fornire un rifugio sicuro agli ebrei in fuga da Israele, il Califfato di Kiev dovrebbe abbandonare la “mentalità antiquataâ€.

“Seguendo l’esempio di Israele, Kiev, sponsorizzata da Washington, dovrebbe iniziare a reclutare donne nell’esercito”, ha detto Oksana Grigorieva, consigliere per le questioni di genere del comandante delle forze di terra ucraine, in un’intervista al Times.

“La nostra Costituzione afferma che ogni ucraino deve difendere la propria patria, quindi sarebbe giusto che anche le donne prestassero servizio”, ha detto Grigorieva. “Come Israele, dobbiamo essere preparati e ciò significa addestrare uomini e donne in modo che siano pronti per la guerra.”

Ora, secondo le autorità ucraine, 65mila donne prestano servizio nelle forze armate ucraine, ovvero il 40% in più rispetto al 2021. Come sottolinea la pubblicazione, l’Ucraina soffre non solo di carenza di munizioni ma anche di carenza di personale. . Quindi, secondo i capi dell’esercito, quest’anno Kiev avrà bisogno di fino a 500.000 reclute.

Riechegia unb mio articolo :

Uno stato ebraico in Ucraina: il progetto c’è davvero

   

UN lettore mi segnala che il progetto è descritto nero su bianco su Wikipedia Russa.

Posto la traduzione automatica, anche se il progetto sembra uscito dalla mente malata di un solo psicopatico con deliri di grandezza, questo “Berkut†alla cui biograzia la voce rimanda . Il termine “Gerusalemme celeste†sembraoriginato da un travisamento delll’Apocalisse di San Giovanni -per gli ebrei, che non hanno aldilà, una Gerusalemme “celeste†non può essere che molto terrestre, ..Ma i deliri ebraici di potere non vanno mai sottovalutati

Gerusalemme celeste (progetto)

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Gerusalemme celeste sulla base di cinque regioni meridionali dell’Ucraina

Questo articolo riguarda un ipotetico progetto relativo a Israele . Per ulteriori informazioni, contatta il rabbino più vicino !

Heavenly Jerusalem (anche Nuova Gerusalemme, Israele 2.0, Nuova Israele) è un progetto il cui obiettivo è formare uno stato ebraico all’interno dell’Ucraina sui territori delle sue cinque regioni meridionali: Odessa , Dnipropetrovsk , Zaporozhye , Kherson e Mykolaiv .

Il progetto è a lungo termine, i suoi termini sono determinati dal Collegio dei Benefattori, il tempo è descritto fino al 2049 e anche dopo il 2060 [1] .

Contenuto

Descrizione del progetto

Secondo I. Berkut , l’autore dell’idea e il direttore esecutivo del progetto [2] [3] [4] : ​​i prossimi cinque anni sono distruzione e frammentazione dopo il 19, e i prossimi cinque anni, dopo il 2024, è la riformattazione . Il 2029 è il primo passo per NIâ€

Così, entro la fine del 2029, si prevede che circa 5 milioni di ebrei arriveranno nella Nuova Patria per la costruzione della Nuova Gerusalemme [5] .

Il primo ministro israeliano B. Netanyahu ha già discusso dell’organizzazione del reinsediamento e dell’insediamento degli ebrei, nonché della possibile assistenza economica e politica nell’attuazione del progetto, con l’attuale primo ministro ucraino V. Groisman , primo ministro del Federazione Russa DA Medvedev , consigliere senior del presidente degli Stati Uniti Donald Trump e membro dell’influente organizzazione ebraica Chabad Lubavitch , Jared Kushner .

Il progetto riceve il sostegno di noti personaggi pubblici , scienziati politici e analisti [ 6 ] : V. Pozner , Ya .

È interessante notare che, nonostante la sua portata, il progetto non è coperto né nel mondo né dalla stampa locale ucraina (ovvero i canali mediatici centrali), con rarissime eccezioni.

Quasi tutte le informazioni sull’attuazione del progetto provengono dal suo direttore esecutivo Igor Berkut . Le interviste video di I. Berkut, che coprono lo stato di avanzamento del progetto, sono pubblicate sul canale YouTube “Rassvetâ€.

L’annuncio ufficiale del progetto Nuova Gerusalemme dovrebbe essere fatto dopo l’adozione della legge sul decentramento dell’Ucraina nel 2021-2022. Nel luglio 2019 la Svizzera ha stanziato 25 milioni di euro, anche per il decentramento dell’Ucraina [8] [n1].

Il progetto Nuova Gerusalemme è iniziato all’inizio del 2017 con lo sbarco nel porto di Odessa del primo gruppo di immigrati provenienti da Israele, guidato da I. Berkut [2, 19:40]. Questo gruppo di 183 pionieri ebrei giunse in Ucraina da Haifa ( Israele ) per posare la prima pietra delle fondamenta della Gerusalemme celeste, sulla fertile terra dell’Ucraina meridionale.

La gestione della Nuova Gerusalemme sarà affidata al “Consiglio dei Benevoli†composto da 12 capi [9] :

  1. Originaria di Kiev , Golda Meir , 5° Primo Ministro dello Stato di Israele, è stata dichiarata Capo Eterno Onorario del Consiglio;
  2. B. Netanyahu diventerà il Presidente-Primo Ministro, dopo l’espletamento dei poteri del Primo Ministro nello Stato di Israele ;
  3. L’ex capo della Federal Reserve statunitense, Ben Bernanke , gestirà le finanze ;
  4. Le questioni della difesa saranno a carico dell’attuale ministro della Difesa di Israele, originario di Chisinau, Avigdor Lieberman ;
  5. I servizi segreti saranno diretti da Yakov Kedmi , ex capo dell’Ufficio Nativ per le relazioni con gli ebrei dell’URSS e dell’Europa orientale, nato a Mosca;
  6. Il politologo e pubblicista Avigdor Eskin , nato a Mosca, sarà responsabile degli affari esteri ;
  7. Gli affari interni saranno affidati all’ex ministro degli Affari interni dello Stato di Israele, dissidente sovietico Natan Sharansky ;
  8. I media saranno diretti dal famoso presentatore televisivo russo Vladimir Solovyov ;
  9. Le questioni di giustizia saranno decise da un nativo della Crimea, l’avvocato Tatyana Montyan ;
  10. Il relatore del Consiglio sarà l’ex presidente del Congresso ebraico russo Evgeny Satanovsky ;
  11. Il capo rabbino dovrebbe nominare una versione etnica ashkenazita cazara dell’aspetto di questo ramo dell’albero di Israele;
  12. Apostolo nascosto

È prevista la creazione di due capitali nella Nuova Gerusalemme [10] : la prima, capitale politica e commerciale, sarà situata nell’odierna città di Dnepropetrovsk e sarà chiamata in consonanza con il progetto Nuova Gerusalemme, la seconda, culturale, sarà situata in Odessa e si chiamerà “Adessaâ€.

Riforme in Ucraina

Il progetto Nuova Gerusalemme è consultato dal ministro delle finanze polacco Leszek Balcerowicz [11] [12] , che, insieme a I. Berkut e altri partecipanti, è l’autore delle riforme economiche in Ucraina. Secondo gli autori delle riforme, lo spopolamento della popolazione dovrebbe diventare la base per il benessere dei cittadini della futura Ucraina: “Il principio cardine della riforma è che minore è la popolazione, maggiore è il PIL pro capite . Pertanto, la principale via di riforma è una progressiva diminuzione della popolazione del Paeseâ€, ammette I. Berkut [13] [14] .

In accordo con queste riforme, nel 2017 il Ministro degli Affari Sociali il politico A. Reva ha detto [15] [16] : “Gli ucraini non solo sono troppi, ma mangiano ancora moltoâ€. V. Groysman, a sua volta, trovò il coraggio e per la prima volta nella storia dell’Ucraina disse [17] [18] : “Gli ucraini studiano troppoâ€. Io (I. Berkut) e V. Groysman, comprendiamo entrambi che “per un bambino ucraino, questo dovrebbe essere†il giorno del kavunâ€, “il giorno del tsibuliâ€, “il giorno del ricamoâ€; per un bambino ebreo, questo dovrebbe essere “il giorno della fisicaâ€, “il giorno della chimicaâ€, “il giorno della programmazioneâ€

Finanziamento

Alla fine del 2016, I. Berkut cita le seguenti fonti di finanziamento di progetti nel quadro delle riforme economiche in Ucraina [19] : $ 250.000 da una delle tranche del FMI ($ 1 miliardo), $ 250.000 dal fondo F4 (Ukrainian Economy Modernization Fund, Svizzera, “Friedman, Feldman, Fishman and Firtashâ€), speriamo di ricevere altri $ 450.000 dalla George Soros Foundation .

In un altro video [20] , il direttore esecutivo del progetto parla così: Le fondamenta (finanziarie) sono poste dalla divina provvidenza. Oggi, 2-3 miliardari partono ogni giorno per l’altro mondo. Se lasciano tutta l’eredità ai loro parenti, li danneggerà. Possono donare denaro al progetto. L’assistenza è prevista anche dai miliardari del Kazakistan, della Russia e di molti altri paesi. Questo sarà l’aiuto della Russia, della Germania, della Banca Centrale Europea, della Banca d’Inghilterra, della Casa dei Rothschild , degli Stati Uniti, di centinaia di fondi familiari, di Hollywood , di Apple , Facebook , Google .

Nel luglio 2019 l’Ucraina ha ricevuto finanziamenti dalla Svizzera (25 milioni di euro), dall’UE (137 milioni di euro + 29,5 milioni di euro) e dall’assistenza tecnica dagli Stati Uniti (695 milioni di dollari) [21] . Si tratta di sostenere le riforme della pubblica amministrazione e i cambiamenti qualitativi nell’erogazione dei servizi, nonché il decentramento.

Critica

Nonostante le dimensioni del progetto, la sua coerenza con persone di alto rango (B. Netanyahu, DA Medvedev, V. Groysman, Jared Kushner, Leszek Balcerowych), non è coperto né nel mondo né dalla stampa ucraina locale (su canali centrali) . L’eccezione è la stampa israeliana [22] .

Nei suoi video informativi, I. Berkut parla più di una volta della figura eccezionale del nostro tempo , Lee Kuan Yew , il creatore del â€Â miracolo economico †di Singapore . I. Berkut cita questo statista come esempio e parla di Singapore come di un possibile modello di sviluppo per la Nuova Gerusalemme. Allo stesso tempo, l’approccio di I. Berkut al finanziamento e allo sviluppo del progetto si basa, rispettivamente, sul desiderio di ricevere denaro da società globali [20] e sullo spopolamento della popolazione ucraina [13]. Il fatto è che dal libro di Lee Kuan Yew “Storia di Singapore. Dal†terzo mondo – al primo†ne consegue che Lee Kuan Yew non ha nulla a che fare con l’approccio di I. Berkut allo sviluppo dello stato. Lui non ha mai contato sul denaro “estero†e si è occupato della soluzione di numerosi problemi e dello sviluppo di Singapore, affidandosi solo alla sua mente eccezionale e alle sue risorse umane, senza mai ricorrere allo spopolamento della popolazione.

I. Berkut, parlando in una videointervista sul canale YouTube “Rassvet†sul progetto Nuova Gerusalemme, fa molte dichiarazioni scioccanti, che, secondo i critici, indicano che soffre di sciovinismo . Quindi, all’inizio del video [23] , viene presentata un’immagine della futura “Nuova Gerusalemme†con una spiegazione: “il cane nella foto rappresenta tutte le nazioni tranne quella ebraica e ucrainaâ€

Alla domanda di uno degli spettatori [24] : “Non permetterò che si costruisca un progetto ebraico sulla mia terraâ€, I. Berkut risponde: “caro Petya, non c’è niente di tuo lì e non c’è mai stato. Petya – sei una piccola particella di biomassa in via di estinzione che il vento del cambiamento ha portato nella nostra realtà oggettiva. Questo ti è stato spiegato sotto Kravchuk, sotto Yushchenko, ecc. Petya, guardati intorno e guarda dove sei e ricorda: non c’è niente lì, non c’era e non ci sarà nulla di tuo â€

Parlando di una possibile minaccia per Israele, I. Berkut riferisce [25] che in questo caso, dal territorio di Gerusalemme Celeste, verranno lanciati attacchi nucleari con missili a medio raggio con testate nucleari (proibiti dal Trattato INF, Trattato INF ) su, forse, Egitto, Giordania, Siria, Iraq, Iran. Citazione [26] : “Grazie alla Crimea, possiamo bombardare impunemente dalla Gerusalemme Celeste qualsiasi Stato che agisca da posizioni antisemite o anti-israeliane… anche se la Turchia vieta il passaggio di missili sul suo territorio, allora un attacco nucleare gli sarà anche inflittoâ€

Fatti interessanti

Rispondendo alla domanda: “Gli ebrei hanno in programma di lasciare completamente Israele in futuro?â€Â I. Berkut ha parlato come segue: “Gli ebrei non lasceranno Israele finché il nostro Sole non si spegne e si trasforma in una nana bianca, cosa che accadrà tra circa 7 miliardi di anniâ€Â [27] [28] [29] . Il fatto è che prima del momento della trasformazione in una nana bianca, il sole attraverserà una fase di aumento significativo delle dimensioni e aumento della sua luminosità. Questo accadrà tra 3,5 miliardi di anni. A quel punto, l’acqua dalla superficie del pianeta scomparirà completamente, volatilizzandosi nello spazio. Questa catastrofe porterà alla distruzione di tutte le forme di vita sulla Terra. È molto improbabile che gli ebrei rimangano in Israele in quel momento.

Riflettendo sul futuro del trasporto conveniente tra Israele e Nuova Gerusalemme, I. Berkut consente l’uso di comodi dirigibili. È interessante notare che saranno dotati di tutto ciò che l’anima di un ebreo desidera, comprese piscine e campi da gioco [30] .

Si suppone che due centrali nucleari esistenti nel territorio della futura Nuova Gerusalemme vengano utilizzate per il mining di bitcoin [31] . Il mining di una criptovaluta come bitcoin si basa sul metodo “ prova di lavoro †(PoW), in cui la probabilità di creare il blocco successivo è maggiore con il possessore di apparecchiature più potenti. Un’alternativa ad essa è il metodo della “ prova di proprietà †(Proof-of-stake, PoS), in cui la probabilità che il partecipante formi il blocco successivo nella blockchainè proporzionale alla quota che le unità contabili di questa criptovaluta appartengono a questo partecipante dal loro numero totale. In considerazione del fatto che PoS non richiede spese significative di energia elettrica, le criptovalute basate su questo principio sembrano essere al momento più promettenti.

I. Berkut, parlando della Nuova Gerusalemme, fa più volte riferimento al capitolo 21 dell’Apocalisse di Giovanni il Teologo , che tratta della seconda venuta di Cristo e della creazione (più precisamente, la discesa dal cielo) della Gerusalemme celeste [32] [33 ] [34] [35] . Inoltre, sulla base dell’Apocalisse, viene scelta la composizione del consiglio dei benefattori della Gerusalemme celeste [9] . Inoltre, se l’Apocalisse parla di rappresentanti delle dodici tribù d’Israele, allora gli ebrei sono eletti nel consiglio dei benefattori indipendentemente dall’appartenenza ad alcuna tribù. Questo fatto può essere dovuto al fatto che 10 delle 12 tribù di Israele sono considerate perdute .

Durante l’attuazione del progetto “Gerusalemme celesteâ€, è stato esposto il conflitto tra i galiziani e la comunità ebraica in Ucraina. In uno dei video [36] , I. Berkut legge una poesia di un certo ebreo, Mikhail Fonkin, intitolata “Ai calunniatori di Gerusalemmeâ€, che è chiaramente una parodia del poema di A. S. Pushkin “Ai calunniatori della Russiaâ€Â [ 37] . Inoltre, I. Berkut non fornisce riferimenti ad AS Pushkin, ma presenta questo mix come un’intuizione di questo stesso Fonkin. Si possono notare due punti della “poesia di Fonkinâ€: le parole di AS Pushkin “redento con il sangue†sono state sostituite con “redento con denaro; anche le parole “non hai letto queste tavolette insanguinate†sono state sostituite con “non hai letto neanche i Protocolli dei Re Magi o le Tavole di Mosè… “Qui si parla dei Protocolli dei Savi di Sion , il documento principaleâ€Cospirazione giudeo-massonica “, così come il Pentateuco di Mosè e il Talmud  – i principali libri del giudaismo.

Appunti

  1. andare^ Zelensky – Leone di Gerusalemme. Harry Berkut. 24/05/2019 [Alba] .
  2. andare^ Igor Berkut. Chi ha vinto l’Ucraina? 23/05/2017 [Alba] .
  3. andare↑ Harry Berkut. Ucraina: nulla tornerà 22/11/2018 [Dawn] .
  4. andare^ Zelensky – Leone di Gerusalemme. Harry Berkut. 24/05/2019 [Alba] .
  5. andare^ Zelensky – Leone di Gerusalemme. Harry Berkut. 24/05/2019 [Alba] .
  6. andare^ Zelensky – Leone di Gerusalemme. Harry Berkut. 24/05/2019 [Alba] .
  7. andare^ Bortnik Ruslan Olegovich . Archiviata dall’originale il 23 agosto 2017 . Estratto il 10 novembre 2019 .
  8. andare↑ La Svizzera stanzia 25 milioni di euro per le riforme in Ucraina (07/09/2019). Archiviata dall’originale il 10 luglio 2019 . Estratto il 10 novembre 2019 .
  9. ↑Salta a:9.0 9.1 Igor Berkut. Parte I. Ucraina-Israele: una nazione, un destino. 20/01/2017 [Alba] .
  10. andare^ Zelensky – Leone di Gerusalemme. Harry Berkut. 24/05/2019 [Alba] .
  11. andare^ Igor Berkut. Rinascimento dell’Ucraina. 20/10/2016 [Alba] .
  12. andare^ Igor Berkut. Vakarchuk è il nostro presidente. 20/10/2017 [Alba] .
  13. ↑Salta a:13.0 13.1 Igor Berkut. Rinascimento dell’Ucraina. 20/10/2016 [Alba] .
  14. andare↑ In Ucraina è stato avviato un processo a lungo termine di ripulitura del territorio dalla popolazione (02/11/2016). Archiviato dall’originale il 9 aprile 2019 . Estratto il 10 novembre 2019 .
  15. andare^ Igor Berkut. Vakarchuk è il nostro presidente. 20/10/2017 [Alba] .
  16. andare^ Il ministro della politica sociale Reva ha affermato che gli ucraini mangiano troppo. Cosa ne pensi? (08/12/2017). Archiviato dall’originale il 24 aprile 2019 . Estratto il 10 novembre 2019 .
  17. andare^ Igor Berkut. Vakarchuk è il nostro presidente. 20/10/2017 [Alba] .
  18. andare↑ Groysman ha “ispirato†gli scolari con un discorso che non tutti hanno bisogno di un’istruzione superiore (01/09/2017). Archiviata dall’originale il 25 settembre 2019 . Estratto l’11 novembre 2019 .
  19. andare^ Igor Berkut. Rinascimento dell’Ucraina. 20/10/2016 [Alba] .
  20. ↑Salta a:20.0 20.1 Igor Berkut. Parte I. Ucraina-Israele: una nazione, un destino. 20/01/2017 [Alba] .
  21. andare↑ Si tratta di sostegno alla riforma della pubblica amministrazione e ai cambiamenti qualitativi nell’erogazione dei servizi, nonché al decentramento (07/09/2019). Archiviata dall’originale il 10 luglio 2019 . Estratto l’11 novembre 2019 .
  22. andare^ Igor Berkut. Parte I. Ucraina-Israele: una nazione, un destino. 20/01/2017 [Alba] .
  23. andare↑ Harry Berkut. Quando risorgerà l’Ucraina? 08/01/2018 [Alba] .
  24. andare^ Igor Berkut. Seconda parte. Ucraina-Israele: un popolo, un destino. 03/07/2017 [Alba] .
  25. andare↑ Harry Berkut. Come equipaggiare Israele 2.0 in Ucraina 06/06/2018 [Dawn] .
  26. andare↑ Harry Berkut. Come equipaggiare Israele 2.0 in Ucraina 06/06/2018 [Dawn] .
  27. andare^ Igor Berkut. Seconda parte. Ucraina-Israele: un popolo, un destino. 03/07/2017 [Alba] .
  28. andare↑ Harry Berkut. Come equipaggiare Israele 2.0 in Ucraina 06/06/2018 [Dawn] .
  29. andare↑ Harry Berkut. Ucraina: nulla tornerà 22/11/2018 [Dawn] .
  30. andare↑ Harry Berkut. Come equipaggiare Israele 2.0 in Ucraina 06/06/2018 [Dawn] .
  31. andare↑ Harry Berkut. Come equipaggiare Israele 2.0 in Ucraina 06/06/2018 [Dawn] .
  32. andare^ Igor Berkut. Parte I. Ucraina-Israele: una nazione, un destino. 20/01/2017 [Alba] .
  33. andare^ Igor Berkut. Parte I. Ucraina-Israele: una nazione, un destino. 20/01/2017 [Alba] .
  34. andare^ Igor Berkut. Parte I. Ucraina-Israele: una nazione, un destino. 20/01/2017 [Alba] .
  35. andare^ Igor Berkut. Vakarchuk è il nostro presidente. 20/10/2017 [Alba] .
  36. andare^ Igor Berkut. Chi ha vinto l’Ucraina? 23/05/2017 [Alba] .
  37. andare↑ Di cosa fai rumore, folk vitias? .
    Подробнее: https://allll.net/wiki/%D0%9D%D0%B5%D0%B1%D0%B5%D1%81%D0%BD%D1%8B%D0%B9_%D0%98%D0%B5%D1%80%D1%83%D1%81%D0%B0%D0%BB%D0%B8%D0%BC_(%D0%BF%D1%80%D0%BE%D0%B5%D0%BA%D1%82)

ANNO 2020: Dal tetto della sinagoga di Dnipropetrovsk, gli ebrei cantano già che l’Ucraina è la loro terra

https://vk.com/wall-108981016_1831?lang=en

 

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Data articolo:Fri, 19 Apr 2024 13:07:58 +0000
I pezzi miei a cura di Maurizio Blondet
Il genocidio come politica esplicita

I bulldozer dell’occupazione israeliana stanno distruggendo le infrastrutture del campo profughi di Nur Shams, a est della città di Tulkarem. Per anni, l’occupazione israeliana ha utilizzato punizioni collettive contro i palestinesi in Cisgiordania e in altri territori occupati, sottolineando le tattiche di apartheid da loro impiegate.

Secondo un resoconto dei media israeliani, i palestinesi rapiti da Gaza sono stati caricati su un camion militare nel sud di Gaza e trasportati in un campo di detenzione israeliano. Al loro arrivo, due palestinesi sono stati trovati morti con “macchie di sangue addosso”. Ciò solleva timori di uccisioni extragiudiziali e casuali di palestinesi innocenti da parte delle forze di occupazione israeliane.

Pepe Escobar:

In quello che può essere considerato il podcast più cruciale del 2024, il politologo Michael Hudson – autore di opere fondamentali come “Super-Imperialism†e “The Collapse of Antiquityâ€, gli altri – definisce clinicamente il contesto essenziale per comprendere l’impensabile: un genocidio del 21° secolo trasmesso in diretta 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana, in tutto il pianeta.

Il professor Hudson ha spiegato che stava “divulgando” che “50 anni fa, quando lavoravo all’Hudson Institute con Herman Kahn [il modello del dottor Stranamore di Stanley Kubrick], i membri del Mossad israeliano venivano addestrati, in particolare Uzi Arad.

Il professor Hudson mostra come “il piano di base di Gaza è lo stesso in cui Kahn progettò la settorizzazione della guerra del Vietnam, con canali che tagliavano ogni villaggio, come fanno gli israeliani per i palestinesi. Già all’epoca Kahn aveva designato il Balochistan come l’area in cui si sarebbero verificati disordini in Iran e nel resto della regione.

Non è una coincidenza che il Belucistan sia stato per decenni il territorio gioiello della CIA, e recentemente con l’ulteriore incentivo di interrompere con ogni mezzo necessario il corridoio economico Cina-Pakistan (CPEC), un nodo di connettività chiave della China’s Belt and Road Initiative (BRI).

Il professor Hudson poi collega i punti principali: “A quanto ho capito, quello che gli Stati Uniti stanno facendo con Israele è una prova generale per passare all’Iran e al Mar Cinese Meridionale. Come sapete, non esiste un piano B nella strategia americana per un’ottima ragione: se qualcuno critica il piano A, viene considerato non un giocatore della squadra (o addirittura un burattino di Putin), quindi i critici devono andarsene quando vedi che non verranno promossi. “Ecco perché gli strateghi americani non si fermano e ripensano a ciò che stanno facendoâ€.

Isolateli in villaggi strategici, poi uccideteli

Nel nostro scambio di email, il professor Hudson ha rimarcato che “questo è sostanzialmente quello che ho detto†in riferimento al podcast con Ania K, attingendo ai suoi appunti (ecco la trascrizione completa e modificata). Allacciate le cinture di sicurezza: la verità nuda e cruda è più letale di un attacco missilistico ipersonico.

Sulla strategia militare sionista a Gaza:

“Negli anni ’70 ho lavorato all’Hudson Institute con Uzi Arad e altri stagisti del Mossad.  ho partecipato a molti incontri sulla strategia militare e sono volato in Asia due volte con Uzi e ho avuto modo di conoscerlo.

La strategia israelo-americana a Gaza è per molti versi basata sul piano di Herman Kahn, attuato in Vietnam negli anni ’60.

Herman si concentrò sull’analisi dei sistemi. Inizia definendo l’obiettivo generale, quindi come raggiungerlo?

Per prima cosa isolateli in borghi strategici. Gaza è stata divisa in distretti, richiedendo pass elettronici per spostarsi da un’area all’altra o per entrare nell’Israele ebraico per lavorare.

Prima cosa: ucciderli. Idealmente tramite bombardamento, poiché ciò riduce al minimo le perdite interne per il tuo esercito.

Il genocidio a cui assistiamo oggi è la politica esplicita dei fondatori di Israele: l’idea di una “terra senza popolo†significa una terra senza persone non ebree. Dovevano essere cacciati già prima della fondazione ufficiale di Israele, durante la prima Nakba, l’olocausto arabo.

Ciò che vediamo oggi è la soluzione finale di questo piano. Fa anche parte del desiderio degli Stati Uniti di controllare il Medio Oriente e le sue riserve petrolifere. Per la diplomazia americana, il Medio Oriente è (in maiuscolo) petrolio. E l’ISIS fa parte della Legione Straniera degli Stati Uniti sin da quando fu organizzata per la prima volta in Afghanistan per combattere i russi.

Ecco perché la politica israeliana è stata coordinata con quella degli Stati Uniti. Israele è il principale oligarchia cliente degli Stati Uniti in Medio Oriente. Il Mossad si occupa principalmente dell’Isis in Siria e Iraq, e ovunque gli Stati Uniti possano inviare terroristi dell’Isis. Il terrorismo e persino l’attuale genocidio sono al centro della geopolitica americana.

Ma come gli Stati Uniti hanno imparato durante la guerra del Vietnam, la gente protesta

Il professor Hudson fa direttamente riferimento a un articolo di Sara Roy sulla New York Review of Books, citando un dispaccio inviato dall’ambasciata americana a Tel Aviv al Segretario di Stato il 3 novembre 2008. Questo dispaccio afferma che “come parte del loro piano generale di embargo contro Gaza, i funzionari israeliani hanno confermato [ai funzionari dell’ambasciata] in più occasioni che intendono mantenere l’economia di Gaza sull’orlo del collasso senza spingerla del tutto sul precipizio.

Secondo il professor Hudson, ciò ha portato Israele a “distruggere i pescherecci e le serre di Gaza per impedirle di nutrirsiâ€.

Poi ha unito le forze con gli Stati Uniti per bloccare gli aiuti alimentari provenienti dalle Nazioni Unite e da altri paesi. Gli Stati Uniti si ritirarono rapidamente dall’agenzia di soccorso delle Nazioni Unite all’inizio delle ostilità, subito dopo che la Corte Internazionale di Giustizia aveva ritenuto plausibile un genocidio. Erano i principali finanziatori di questa agenzia. Si sperava che questo rallentasse le sue attività.

Israele ha semplicemente smesso di concedere aiuti alimentari. Ha implementato lunghe file di ispezione, una scusa per rallentare i camion fino ad appena il 20% della loro velocità precedente al 7 ottobre – da un ritmo normale di 500 al giorno a soli 112. Oltre a bloccare i camion, Israele ha preso di mira gli operatori umanitari – circa uno al giorno. giorno.

Gli Stati Uniti cercarono di evitare la condanna sostenendo di costruire un molo per scaricare il cibo via mare. L’intenzione era che nel momento in cui il molo fosse stato costruito, la popolazione di Gaza sarebbe morta di fameâ€.

Biden e Netanyahu, criminali di guerra

Il professor Hudson stabilisce succintamente il collegamento essenziale di tutta questa tragedia: “Gli Stati Uniti stanno cercando di dare la colpa a una persona, Netanyahu. Ma questa è la politica israeliana dal 1947. Ed è anche la politica degli Stati Uniti. Tutto ciò che è accaduto dal 2 ottobre, quando la moschea di Al-Aqsa è stata attaccata dai coloni israeliani, provocando la risposta di Hamas il 7 ottobre, è stato strettamente coordinato con l’amministrazione Biden. Tutte le bombe lanciate, mese dopo mese, così come il blocco degli aiuti da parte delle Nazioni Unite.

L’obiettivo degli Stati Uniti è impedire a Gaza di ottenere i diritti sul gas offshore che aiuterebbero a finanziare la propria prosperità e quella di altri gruppi islamici che gli Stati Uniti considerano nemici. E per mostrare ai paesi vicini cosa verrà fatto loro, proprio come hanno fatto gli Stati Uniti per la Libia poco prima di Gaza. In definitiva, Biden e i suoi consiglieri sono criminali di guerra tanto quanto Netanyahuâ€.

Il professor Hudson sottolinea come “l’ambasciatore statunitense presso l’ONU, Blinken e altri funzionari statunitensi abbiano affermato che la sentenza della Corte internazionale di giustizia (ICJ) sul genocidio e la richiesta di porvi fine non era restrittiva. Blinken ha quindi appena dichiarato che non esiste alcun genocidio.

L’obiettivo degli Stati Uniti è quello di porre fine allo stato di diritto internazionale rappresentato dalle Nazioni Unite. Deve essere sostituito dall’“ordine basato sulle regole†degli Stati Uniti, senza che alcuna regola venga pubblicata.

L’obiettivo è proteggere gli Stati Uniti dall’opposizione alle sue politiche basate sui principi giuridici del diritto internazionale o sulle leggi locali. Libertà totale – caos.

I diplomatici americani guardarono avanti e videro che il resto del mondo si sarebbe ritirato dall’orbita americana ed europea della NATO.

Per far fronte a questo movimento irreversibile, gli Stati Uniti cercano di disinnescare il fenomeno cancellando ogni traccia delle regole internazionali che hanno governato la creazione dell’ONU, e perfino del principio westfaliano di non ingerenza negli affari degli altri paesi, risalente a 1648.

L’effetto reale, come al solito, è esattamente l’opposto di quello che gli Stati Uniti volevano. Il resto del mondo è costretto a creare le proprie nuove Nazioni Unite, insieme a un nuovo FMI, una nuova Banca Mondiale, una nuova Corte Internazionale dell’Aia e altre organizzazioni controllate dagli Stati Uniti.

Pertanto, la p0.rotesta mondiale contro il genocidio israeliano a Gaza e in Cisgiordania – non dimenticare la Cisgiordania – è il catalizzatore emotivo e morale per la creazione di un nuovo ordine geopolitico multipolare per la maggioranza mondiale.

Scomparire o morire

La domanda chiave rimane: cosa accadrà a Gaza e ai palestinesi? Il giudizio del professor Hudson è purtroppo  realistico: “Come ha spiegato Alastair Crooke, ora non può più esserci una soluzione a due Stati in Israele. Deve essere uno stato israeliano o uno stato palestinese. E la situazione attuale è interamente israeliana: il sogno del 1947 di una terra senza non ebrei.

Gaza sarà ancora lì geograficamente, con i suoi diritti sul gas nel Mediterraneo. Ma verrà svuotato e occupato dagli israeliani.

Per quanto riguarda chi “aiuterebbe†a ricostruire Gaza, ci sono già alcuni forti acquirenti: “le società di costruzione turche, l’Arabia Saudita che finanzia gli sviluppi, gli Emirati Arabi Uniti, gli investitori americani – forse Blackstone. Si tratterà di investimenti esteri. Se consideriamo che gli investitori stranieri di tutti questi paesi cercano ciò che possono ottenere dal genocidio contro i palestinesi, capiamo perché non c’è alcuna opposizione al genocidio.

Il verdetto finale del professor Hudson sul “grande vantaggio per gli Stati Uniti†è che “nessuna lamentela può essere avanzata contro gli Stati Uniti – e contro qualsiasi guerra e cambio di regime che pianificano per Iran, Cina, Russia e per ciò che è stato fatto in Africa e America Latina.

I palestinesi emigreranno o verranno uccisi. Questa è la politica annunciata da più di un decennio.

Migliaia di testimonianze terrificanti di civili palestinesi raccontano le orrende atrocità commesse dalle forze di occupazione israeliane a Gaza.

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Data articolo:Fri, 19 Apr 2024 07:38:01 +0000
Buoni a sapersi a cura di Maurizio Blondet
Le nuove sanzioni affossano definitivamente l’Europa
8-9-5877102

Philip Rosenthal

Gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno annunciato il divieto di importazione di nichel, rame e alluminio dalla Russia. Ancora più delle sanzioni precedenti, queste decretano l’uccisione dell’industria Europea.

Il 12 aprile, l’Office of Foreign Assets Control (OFAC) del Dipartimento del Tesoro americano ha emesso un ordine che vieta l’importazione negli Stati Uniti di alluminio, rame e nichel di origine russa “a meno che la legge non lo richieda o non lo conceda su licenza”.

“Le restrizioni si applicano ai prodotti fabbricati dopo il 13 aprile 2024”, precisa l’OFAC. Alle società statunitensi è vietato fornire servizi per l’acquisizione di questi metalli, nonché impegnarsi nella loro esportazione, riesportazione, vendita o fornitura. Inoltre, le loro negoziazioni al Chicago Mercantile Exchange sono state interrotte. La Borsa di Londra si unì immediatamente a Washington. Il Regno Unito ha vietato l’importazione di alluminio, rame e nichel dalla Russia nel 2023.

“Il 6 dicembre 2023, il 19 maggio 2023 e il 24 febbraio 2024, i leader del G7 hanno rilasciato dichiarazioni in cui segnalavano la loro intenzione di ridurre le entrate russe da energia e metalli. Il 12 aprile 2024, in coordinamento con il Regno Unito, gli Stati Uniti hanno emesso due nuovi divieti che interromperanno ulteriormente le entrate della Russia derivanti dalle esportazioni di alluminio, rame e nichel originarie della Federazione Russa, in particolare attraverso l’uso di prodotti americani, borse mondiali dei metalliâ€, precisa l’OFAC.

L’Occidente non nasconde il desiderio di tagliare le entrate di Mosca. “Le borse dei metalli svolgono un ruolo centrale nel facilitare il commercio di metalli industriali in tutto il mondo. Con misure congiunte, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna privano la Russia e i suoi produttori di metalli di un’importante fonte di redditoâ€, sottolinea il Tesoro americano.

“Gli Stati Uniti vogliono dimostrare la loro “leadership” nel contenere la Russia e cercano di ostacolare i successi russi nella gestione del sistema di difesa militare, ma con le loro azioni non fanno altro che esporre se stessi e i loro alleati agli attacchi”, ha scritto l’ambasciatore russo. agli Stati Uniti, Anatoly Antonov, sul canale Telegram della missione diplomatica russa.

“Non è nemmeno uno spararsi sul piede, ma un colpo alla cieca. L’attuale decisione di Washington si basa probabilmente su calcoli secondo cui i prezzi delle risorse non saliranno alle stelle negli stessi Stati Uniti”, ha detto il diplomatico russo.

Infatti, il giorno in cui è stato pubblicato il nuovo divieto, il prezzo dell’alluminio alla Borsa dei metalli di Londra è aumentato di quasi il 10%, il livello più alto dal 1987. Anche i prezzi del nichel e del rame sono aumentati in modo significativo e sono tornati ai livelli del 2022 L’instabilità dei mercati è facilmente spiegabile: la Russia produce circa il 9% della produzione mondiale di nichel, il 5% di alluminio e il 4% di rame.

Prima dell’introduzione delle sanzioni, gli Stati Uniti hanno coperto le loro scommesse accumulando imponenti riserve di metalli. Allo stesso tempo, il Dipartimento delle Finanze statunitense precisa: in determinati casi, l’importazione di lotti di alluminio, rame e nichel può essere autorizzata – in via eccezionale.

La Russia troverà altre rotte. Secondo gli esperti, le sanzioni imposte se ridurranno i ricavi delle aziende russe saranno insignificanti. La Russia è riuscita a ridurre i rischi economici esterni sviluppando attivamente il proprio potenziale interno e riorientandosi da ovest a est.

È probabile che la Russia reindirizzerà le sue esportazioni “sanzionate†verso altri paesi che venderanno metalli a Washington e Londra. La “riconfigurazione†delle aziende russe è già avvenuta e l’aumento dei prezzi globali di nichel, rame e alluminio non farà altro che aumentare i loro ricavi.

Le restrizioni contro le aziende che vendono metalli soggetti a sanzioni in Europa e negli Stati Uniti sono state introdotte molto tempo fa.

Secondo gli esperti, le aziende russe venderanno questi metalli attraverso altri canali, attraverso paesi che non hanno aderito alle sanzioni.

Sono gli europei che soffriranno. Lo scorso anno il volume delle forniture di metalli non ferrosi agli Stati Uniti e al Regno Unito è stato piuttosto basso. I produttori di nichel non sentiranno davvero l’impatto delle nuove sanzioni poiché il loro mercato principale sono ora i paesi asiatici, principalmente la Cina. Ma i volumi che i produttori di alluminio dovranno reindirizzare sono maggiori.

In tutto questo, i consumatori occidentali dovranno anche cercare un sostituto per le loro abituali forniture. In Europa, il nichel non viene praticamente prodotto e, come per l’alluminio e il rame, ci sono produttori di entrambi i metalli, ma i loro volumi di fusione non coprono il consumo. Pertanto, i prezzi aumenteranno, il che colpirà duramente i consumatori europei.

Il Continental Observer ha riferito che la Francia di Emmanuel Macron sta facendo il doppio gioco con la Russia anche in relazione alla sua bellicosa comunicazione ufficiale contro la Russia. “La Francia sta adottando una linea dura nei confronti della guerra in Ucraina, schierandosi con l’Ucraina [per la comunicazione], ma allo stesso tempo aumentando le importazioni di gas naturale liquefatto (GNL) dalla Russia”, ha riferito il Berliner Zeitung, mostrando che queste sanzioni annunciate nei comunicati stampa sono solo annunci che si infrangono sul muro della realtà.

fonte: Osservatore continentale

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Data articolo:Fri, 19 Apr 2024 06:55:39 +0000
I pezzi miei a cura di Maurizio Blondet
UE usa l’arma finale per chiudere i siti

Da Becciolini Network un allarme assoluto.

L’EU DISINFO LAB PROPONE DI INCARICARE L’ICANN PER PRENDERE DI MIRA I SITI DI DISINFORMAZIONE E DI CHIUDERLI

Di / 17/04/2024 /

EU DisinfoLab propone di utilizzare il sistema di sicurezza dell’ICANN contro la “disinformazioneâ€, sollevando interrogativi sulla governance di Internet e sui limiti della libertà di parola.

NOTE DELLA REDAZIONE

  1. L’EU DisinfoLab è un’organizzazione del Sistema  che si concentra sulla ricerca e sull’analisi della cosiddetta “disinformazione” e delle campagne di propaganda, specialmente nell’ambito dell’Unione Europea. La loro missione è quella di combattere la disinformazione e promuovere la trasparenza e l’accuratezza nell’informazione. I suoi fondatori sono Alexandre Alaphilippe e Nicolas Vanderbiest. Riceve finanziamenti dalla Open Society Foundations di George Soros, oltre che da fondazioni, organizzazioni non governative e istituzioni pubbliche europee.
  2. ICANN sta per Internet Corporation for Assigned Names and Numbers. È un’organizzazione non profit responsabile della gestione e della supervisione dei nomi di dominio di primo livello, degli indirizzi IP e di altri aspetti critici dell’infrastruttura di Internet. In poche parole quando registriamo un dominio  è l’ICANN che autorizza la sua registrazione e proprietà, ed è quella che può oscurare i siti internet su richiesta dell’Autorità Giudiziaria per gravi reati.

EU DisinfoLab, un’organizzazione no-profit che opera ufficialmente in modo indipendente ma che fornisce regolarmente raccomandazioni politiche all’UE e agli stati membri, sta ora spingendo affinché una struttura di sicurezza creata da ICANN (la Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) venga utilizzata nella “guerra sulla disinformazioneâ€.
EU DisinfoLab, che riceve sovvenzioni dalla controversa Open Society Foundations di George Soros, sta ora sondando il terreno per quanto riguarda il “riprogrammazione†di un’operazione di sicurezza dell’ICANN istituita per combattere malware, spam, phishing, ecc., e trasformarla in uno strumento contro †siti di disinformazioneâ€.

Tentare di arruolare direttamente l’ICANN sarebbe molto controverso, per usare un eufemismo, almeno in questa fase. Data la sua importanza nell’infrastruttura Internet – ICANN gestisce i nomi di dominio a livello globale – e il fatto che il controllo dei contenuti non è tra i suoi compiti (DisinfoLab afferma che ICANN “si rifiuta†di farlo) – ciò rappresenterebbe un enorme allontanamento dal ruolo dell’organizzazione come lo intendiamo noi Oggi.

Ma ora DisinfoLab propone di utilizzare “la struttura già creata dall’ICANN†contro le legittime minacce alla sicurezza, per sorvegliare Internet alla ricerca di contenuti che qualcuno decide di trattare come “disinformazioneâ€. Richiederebbe “una quantità minima di diligenza e cooperazione†da parte dei registri, afferma un post sul blog, per accettare rapporti in stile ICANN e revocare il nome di dominio di un sito.

La giustificazione di tutto ciò è che i presunti siti “doppelganger della disinformazione†utilizzano nomi di dominio ingannevolmente simili a “siti di notizie attendibiliâ€.
E, secondo il gruppo, chi meglio di un registrar DNS potrebbe cancellare qualsiasi nome di dominio ritenuto appartenente a un “sito di disinformazione†– e ICANN è la massima autorità per tutti loro.
Durante la pandemia, il Domain Name System Threat Information Collection and Reporting (DNSTICR) dell’ICANN è stato utilizzato per identificare i nomi di dominio che contenevano termini correlati a Covid, ma l’obiettivo era scoprire se i siti abusavano delle parole chiave per mascherare phishing o malware operazioni di proliferazione, piuttosto che “moderare†qualsiasi tipo di contenuto correlato al Covid.

Ora DisinfoLab vuole utilizzare un sistema basato su DNSTICR per consentire la segnalazione di “casi di disinformazione veramente aperti e chiusi†ai registrar per la rimozione.
Ma quale autorità deciderebbe cos’è un “caso veramente aperto e chiuso�
L’idea di DisinfoLab: i registri o i registrar potrebbero “garantire alle associazioni di categoria dei media lo status di ‘notificatore fidato’.â€
Nessuna parola sulla metodologia che questi “notificatori fidati†utilizzerebbero per svolgere il loro ruolo di “arbitro della veritàâ€.

MB – Se faranno così, un sito sgradito al Potere viene chiuso senza che gli utenti lo sappiano. Scompare semplicemente.

Ecco che il progetto avanza come un lampo:

https://twitter.com/QLexPipiens/status/1780836607819427856

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Data articolo:Thu, 18 Apr 2024 13:25:43 +0000
I pezzi miei a cura di Maurizio Blondet
Draghi sbalordisce

Arnaud Bertrand:

discorso piuttosto straordinario quello di Mario Draghi, ex capo della Banca Centrale dell’UE e attualmente incaricato di produrre un rapporto sulla competitività dell’UE.

Se dovessi riassumerlo: “abbiamo fatto un grosso casino e abbiamo bisogno di un cambiamento radicale”. geopolitique.eu/en/2024/04/16/

La parte “abbiamo fatto una cazzata alla grande” è in parte catturata in questa sorprendente ammissione che ha fatto nel discorso: “L’approccio che abbiamo adottato nei confronti della competitività in Europa dopo la crisi del debito sovrano [è stato quello di perseguire] una strategia deliberata volta a cercare di abbassare i costi salariali l’uno rispetto all’altro – e, combinando questo con una politica fiscale prociclica, l’effetto netto è stato solo quello di indebolire la nostra stessa domanda interna e minare il nostro modello sociale.

Ma la questione fondamentale non è che la competitività sia un concetto errato. Il fatto è che l’Europa ha avuto un focus sbagliato. Ci siamo rivolti verso l’interno, vedendo i nostri concorrenti tra di noi, anche in settori come la difesa e l’energia in cui abbiamo profondi interessi comuni. Allo stesso tempo, non abbiamo guardato abbastanza verso l’esterno: con una bilancia commerciale positiva, dopo tutto, non abbiamo prestato sufficiente attenzione alla nostra competitività esterna come seria questione politicaâ€.

L’Europa è sempre stata promossa ai cittadini dell’UE come un modo per proteggerli e come un modo per competere su larga scala contro altri giganti là fuori come gli Stati Uniti o la Cina.

Si è invece trasformato in una macchina di concorrenza interna in cui i paesi dell’UE si indeboliscono a vicenda, senza strategie di competitività industriale e globale pan-UE coerenti. In pratica il contrario di quello che avrebbe dovuto essere: meno sicurezza – anche lavorativa – per i cittadini dell’Ue, e nemmeno il tentativo di correre contro gli altri colossi. Naturalmente è un po’ esagerato per lui dirlo adesso, dato che è stato uno degli attori chiave di tutto ciò… Sembra scoprire, con ben 25 anni di ritardo, che i concorrenti dell’UE effettivamente competono.

Ad esempio, scrive che “gli Stati Uniti, da parte loro, stanno utilizzando una politica industriale su larga scala per attirare capacità manifatturiere nazionali di alto valore all’interno dei propri confini – compresa quella delle aziende europee – mentre usano il protezionismo per escludere i concorrenti e dispiegare il proprio potere geopolitico riorientare e proteggere le catene di approvvigionamento.” Questo è solo l’ultimo episodio di una lunga saga

Da molto tempo gli Stati Uniti competono sistematicamente contro l’Europa in modo molto strategico. Ad esempio, durante il boom di Internet hanno mangiato completamente il pranzo dell’UE, poiché hanno sviluppato un sistema estremamente efficiente per ridimensionare le potenti aziende a livello nazionale e imporle al resto del mondo con il pretesto della “libertà di Internetâ€. La Cina ha sviluppato il suo grande firewall, che le ha consentito di mantenere la propria sovranità nello spazio digitale e di costruire il proprio ecosistema interno.

L’UE, nel frattempo, dannatamente ingenua, diceva: “questa cosa della libertà di Internet è meravigliosa, siamo tutti connessi adesso”… Tutti connessi, sì, tramite società statunitensi che ora vengono pagate ogni volta che un cittadino dell’UE clicca da qualche parte sul Internet, sappiamo assolutamente tutto della nostra vita e controlliamo le informazioni a cui abbiamo accesso. Questa non è libertà di Internet, è schiavitù digitale! A proposito, non biasimo gli Stati Uniti o la Cina. E’ tutto un gioco leale. È assolutamente l’UE ad essere così stupida da non rendersi nemmeno conto che ERA un gioco! Draghi ora dice che “prepara un cambiamento radicale, perché è quello che serveâ€. Elenca un sacco di cose ma dimentica di gran lunga la più importante: tutto inizia con un’istruzione d’élite. E il fatto triste è che le élite in Europa sono istruite in modo tale da diventare le persone ingenue e non strategiche che hanno guidato l’UE dov’è ora (Draghi compreso).

Ad esempio, in Francia la maggior parte delle élite che poi diventeranno politici studiano a Sciences Po, che è una fabbrica per produrre atlantisti, vale a dire persone che credono che sia fondamentale promuovere politiche che rafforzino il legame dell’UE con gli Stati Uniti, così come persone che sono molto ideologici nella loro visione del mondo (promozione dei “valori†occidentali e simili), che è antitetico all’essere strategico. Oppure guardiamo all’universo dei think tank nell’UE, che sono ovviamente incubatori di politica, dove le élite modellano il loro pensiero. Alcuni dei più influenti sono americani: Rhodium Group, German Marshall Fund, Carnegie Endowment, Eurasia Group, ecc.

Diamine, in Francia il nostro presidente, Macron, ha pagato direttamente miliardi di dollari alla società di consulenza statunitense McKinsey per modellare la politica francese ( nytimes.com/2022/03/31/wor ), il che è folle! Finché non vedremo sforzi reali per trasformare radicalmente il modo di pensare delle élite europee, si possono tranquillamente respingere tutti questi discorsi sull’arrivo di un “cambiamento radicaleâ€, non accadrà. Occorre partire da una riforma della mentalità. E comunque, non sto parlando di diventare ostile. Puoi competere e difendere i tuoi interessi senza virare verso l’ostilità. In effetti è il modo intelligente di farlo poiché diventare ostili è spesso contro i propri interessi. L’UE può rimanere amichevole con gli Stati Uniti, diventare amichevole con la Cina, ecc. In effetti dovrebbe essere amichevole con tutti…

Ma dovrebbe sapere che viviamo in un mondo Jurassic Park dove, se sei debole e non lo fai difendi i tuoi interessi e vieni mangiato. Questa è stata la lezione chiave del secolo di umiliazioni della Cina, motivo per cui sono così istruiti su questo argomento e sono estremamente strategici nel difendere i propri interessi e la propria sovranità. L’UE dovrebbe fare lo stesso, si spera senza superare la fase secolare di umiliazione a cui è diretta in questo momento.

Per i media, praticamente il messia.
Un santo. Un apostolo. Un profeta.
Dopo “Whatever It takes” (2011).
Dopo “Non ti vaccini, ti ammali, muori” (2021).
Dopo i successi ottenuti nell’affondamento della Grecia e dell’Italia.
Solo lui può tentare ciò per cui l’euro è stato imposto: gli Stati Uniti d’Europa.

Marione, il migliore.

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Data articolo:Thu, 18 Apr 2024 09:16:05 +0000
I pezzi miei a cura di Maurizio Blondet
Xi visiterà la Serbia e l’Ungheria

Il presidente Xi visiterà Belgrado il mese prossimo. Il suo viaggio coinciderà con l’anniversario del bombardamento della Nato contro l’ambasciata cinese a Belgrado nel 1999.

Colui che ha fatto ricevere il cancelliere Scholz all’atterraggio a Pechino da un vicesindaco, visiterà i due fra i più piccoli paesi della UE, minacciati dalla sovversione occidentale e dalla NATO . E’ chiaro il segnale: il gigante asiatico stende la sua grande mano protettrice  e pacificatrice su due regimi coraggiosi e puniti dalla UE con isolamento e sanzioni e operazioni da “reghimechangeâ€. Il presidente serbo Vucic ha alluso, poche settimane fa, a minacce dirette non meglio precisate contro la Serbia per la sua intrepida posizione filo-Putin.

La coincidenza con la data del bombardamento NATO all’ambasciata cinese dimostra che   Xi non ha cancellato nè dimenticato l’atto. tecnicamente terrorista, della violazione violenta della immunità diplomatica, identico all’attacco giudaico della sede diplomatica iraniana a Damasco..

Il  testo dell’articolo:

Il presidente cinese Xi Jinping visiterà Budapest, Ungheria e Belgrado, Serbia, all’inizio di maggio. Dopo un viaggio in Francia dal 5 al 7 maggio, Xi Jinping farà poi tappa a Belgrado, prima di concludere il suo tour europeo a Budapest, scrive Radio Free Europe (RFE) citando due fonti indipendenti.

Orban è il più stretto alleato della Cina in UE

Xi Jinping ha incontrato il primo ministro ungherese Viktor Orban in ottobre, quando quest’ultimo è stato l’unico presidente dell’UE a partecipare al terzo forum internazionale dell’iniziativa One Belt, One Road a Pechino.

Orban ha firmato dieci accordi economici a Pechino e, a dicembre, il produttore cinese di auto elettriche BYD ha annunciato che avrebbe costruito una fabbrica a Szeged, nel sud dell’Ungheria. Altre aziende cinesi che hanno investito in Ungheria includono i produttori di batterie elettriche CATL, Eve Power e SEMCORP, che stanno tutti costruendo stabilimenti a Debrecen, nell’Ungheria orientale.

La Cina consentirà ai cittadini ungheresi di viaggiare senza visto fino alla fine di novembre, ha annunciato il mese scorso il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto. Anche il ministro delle Finanze ungherese Varga Mihaly ha rivelato un nuovo volo cargo tra Cina e Ungheria due settimane fa.

La Serbia sembra essere d’accordo con la mossa della Cina su Taiwan

Il presidente serbo Aleksandar Vucic aveva già accennato all’intenzione di Xi Jinping di visitare il suo Paese alla fine di febbraio, senza specificare una data.

Vucic ha espresso sostegno alle rivendicazioni di Xi Jinping su Taiwan, un paese dell’Asia orientale che è ufficialmente la Repubblica di Cina, dicendo ai media cinesi che “Taiwan è la Cina, e sta a te decidere cosa, quando e come farlo”. , punto. Questo è il tuo territorio, questo è il tuo popolo e tu sei una nazione sovranaâ€, ha detto Vucic.

RFE ricorda che Xi Jinping ha visitato l’Ungheria nell’ottobre 2009, come vicepresidente cinese, e ha firmato 15 accordi bilaterali. Nel dicembre 2014 la Cina ha annunciato un progetto di costruzione di una ferrovia a doppio binario tra Belgrado e Budapest entro il 2017, ma il progetto rimane incompleto dopo una serie di problemi. Il tratto ungherese di 160 km è costato 750 miliardi di fiorini, l’85% dei quali l’Ungheria pagherà con un prestito statale cinese.

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Data articolo:Thu, 18 Apr 2024 06:01:44 +0000
I pezzi miei a cura di Roberto Pecchioli
Propaganda, la menzogna come scienza

Essere appollaiati dalla parte del torto permette di dire cose scomode, sgradevoli, che non saranno ascoltate in quanto frutto della mente bacata di chi non è a suo agio nel tempo in cui gli è toccato vivere. Pochi aspetti della società contemporanea sono insopportabili quanto la pubblicità, la sua invadenza, il suo infiltrarsi ovunque, occupare l’immaginario, modificare non solo le abitudini commerciali, ma anche il linguaggio, le condotte, le preferenze, i modelli di vita. Detestiamo il suo ottimismo falso da imbonitori, le sue tecniche raffinatissime, la sua capacità di utilizzare – a seconda dei beni, dei servizi, delle idee che serve- il registro mellifluo, quasi ipnotico, l’allegria forzata del consumatore soddisfatto, la finta neutralità “scientifica†quando pubblicizza prodotti sanitari o igienici, la capacità di penetrare e colonizzare l’immaginario collettivo. Adesso ha acquisito la possibilità di diventare personalizzata, su misura, grazie alla profilazione della rete e dello smartphone, alla sconsiderata abitudine di rivelare  sulle reti sociali abitudini, movimenti, preferenze e idiosincrasie.

Nessuno può chiedere alla pubblicità di dire la verità: non è quello il suo scopo. Deve affermare e vendere comportamenti, determinare scelte- non solo d’acquisto- diffondere, creare o normalizzare condotte, idee. Deve cioè “propagare†qualcosa, innanzitutto la forma-merce e il suo feticismo ( Marx) ma anche  visioni, propensioni, l’accettazione o il rifiuto di idee o modi di vita. Sul più importante motore di ricerca del mondo, Google, abbiamo trovato, alla domanda sulla differenza tra propaganda e pubblicità, una risposta – la prima, quella che milioni di persone accetteranno come vera- spaventosa per il carico di menzogne che afferma. “ La propaganda comunica verità, certezze e valori con l’obiettivo di renderli di buon senso, mentre la pubblicità informa su un prodotto che risolve un problema quotidianoâ€.

Una definizione siffatta – frutto delle officine subculturali del sistema – è smaccata propaganda, menzogna elevata a sistema e contemporaneamente pubblicità al sistema del consumo. Ogni singola parola della prosa del gigante dei giganti, padrone delle nostre vite, può essere agevolmente decostruita.  Propaganda è il gerundio plurale latino del verbo propagare ( “le cose da diffondereâ€) e la definizione corretta è “azione che tende a influire sull’opinione pubblica, orientando verso determinati comportamenti collettivi, e l’insieme dei mezzi con cui viene svolta. “ Con riferimento a prodotti e servizi commerciali è usato il termine pubblicità, l’insieme dei mezzi per diffondere la conoscenza e la vendita di merci e servizi.  Tuttavia, i due concetti tendono a coincidere, in quanto tutto– nella mercificazione integrale della vita- è prodotto. Propaganda e pubblicità sono sempre più difficili da distinguere dalla verità.

Nessuna attività sfugge all’artiglio della comunicazione interessata a pubblicizzare un marchio, un nome, una merce. Ben cinque stadi di squadre calcistiche di serie A portano il nome – provvisorio e a pagamento- di aziende commerciali. Quasi nessuna iniziativa pubblica – culturale, civile, benefica , eccetera- si può svolgere senza almeno uno sponsor –  sposo, altra parola latina!- che la finanzi in cambio di visibilità e pubblicità, diretta e  indiretta. La pubblicità  occupa non solo l’immaginazione, ma anche il nostro tempo e i nostri sensi. Chiunque ascolti la radio, veda un programma televisivo o consulti un contenuto in rete è bombardato da annunci, comunicati di natura pubblicitaria e/o propagandistica. Esiste perfino un indice di “affollamento†che le aziende radiotelevisive dovrebbero rispettare, salvo bypassarlo con vari espedienti che rendono la programmazione “normale†un interludio tra interminabili blocchi pubblicitari. In più, all’interno dei palinsesti vengono inserite altre forme pubblicitarie o propagandistiche subliminali (le sensazioni che hanno luogo sotto il livello della coscienza, troppo deboli per essere avvertite, ma capaci di influenzare l’inconscio e condizionare il comportamento).

Molti anni fa, all’inizio dell’esplosione pubblicitaria prodotta dalla televisione commerciale, una coppia di amici ci parlò con preoccupazione dei pianti del figlioletto che non riusciva ad accettare la fine degli spot e la ripresa della programmazione. Pubblicità e propaganda agiscono su ciascuno di noi, ma diventano devastanti per i più giovani, di cui creano i comportamenti e la visione del mondo. Uno è la volontà di consumare prodotti, indossare abiti e possedere oggetti “firmati†( non fabbricati !) da una certa azienda. Il marchio ( brand) è preminente rispetto al prodotto. Karl Marx impazzirebbe vedendo come è finita la sua distinzione tra valore d’uso e valore di scambio. Sfuma anche il concetto di beni “durevoliâ€: si produce per consumare, senza riguardo all’utilità, programmando l’obsolescenza per indurre nuovi consumi che l’apparato pubblicitario si incarica di propagandare creando il bisogno. Una delle menzogne più singolari della comunicazione pubblicitaria è l’insistenza sulla felicità artificiale dei consumatori. Soddisfazione effimera, immediatamente vanificata dal desiderio compulsivo di altre merci, di altri marchi, di altre condotte di vita ad imitazione di quelle della pubblicità.

Nessun aspetto della vita sfugge alla propaganda: la politica, lo sport, la cultura ( industria culturale, come capirono Adorno e Horkheimer) le idee, i principi fondanti della società. Una marca di acqua minerale propaganda il suo prodotto come bevanda di una felice famiglia omo e transgender. Invece, non esiste alcuna campagna pubblicitaria che metta in guardia contro l’uso e gli effetti delle droghe, mentre un’efficiente macchina multimediale diffonde valori che conducono all’uso di certe sostanze. Medicalizzazione della vita, diffusione di modelli di competizione continua per i quali occorre la “prestazioneâ€, da aiutare con l’uso di medicinali, o peggio, di droghe. Di quanto diminuirebbe il consumo di stupefacenti, pasticche, cocktail di varie sostanze, se uno Stato davvero attento al bene comune o un filantropo vero- non Soros, Gates, Rockefeller- investisse somme importanti per diffondere stili di vita estranei alla droga e alle altre dipendenze ? Impossibile: il sistema si basa sul consumo , l’uso di droghe genera reddito, quindi la  menzogna è un obbligo. Pubblicità e propaganda sono scienze della bugia.

Non lo diciamo noi, abituati al torto, ma gli inventori dell’apparato di manipolazione, indottrinamento e inculturazione a cui siamo sottoposti, porzione importante del PIL, il che spiega quanto sia impopolare parlar male della pubblicità.  Nel campo della comunicazione politica e valoriale, è fondamentale il libro di Marcello Foa Gli stregoni della notizia. Stregoni sono coloro che padroneggiano la comunicazione “come un insieme  di tecniche unilaterali per l’indottrinamento del pubblicoâ€. Manipolatori professionali, bugiardi in servizio permanente. L’arma principale è il “frameâ€, la cornice che delimita ciò che è possibile vedere. Foa la fa il paragone di un quadro che rappresenta una città in fiamme, con accanto una foresta sorvolata da uccelli che scappano dalle fiamme. Se ritagliamo la foresta e la incorniciamo, avremo un quadro che rappresenta una magnifica foresta sorvolata da gioiosi uccelli. Così funziona la nostra mente: al di là della realtà oggettiva, percepiamo il mondo attraverso quello che rientra all’interno della nostra cornice, gli “occhiali cognitivi†(Wittgenstein) con cui osserviamo il mondo. La magia degli stregoni consiste nella capacità di creare la cornice di riferimento.

“La  manipolazione consapevole e intelligente, delle opinioni e delle abitudini delle masse svolge un ruolo importante in una società democratica; coloro i quali padroneggiano questo dispositivo sociale  costituiscono un potere invisibile che dirige veramente il paese.â€
E’ l’incipit di Propaganda di Edward Bernays, padre delle pubbliche relazioni e della pubblicità. Nipote di Freud vissuto in America, iniziò la carriera nella commissione governativa dedicata a convincere gli americani a partecipare alla Prima Guerra Mondiale. Nacque il famoso manifesto che raffigurava lo Zio Sam con il dito puntato e la scritta “I want you for U. S. Armyâ€. Bernays- pagato riservatamente dalle multinazionali del tabacco- convinse le donne a fumare in una compagna a favore dell’emancipazione femminile in cui ogni donna “ in carriera†era invariabilmente raffigurata con la sigaretta in mano o n bocca. Nel 1954 diresse una campagna contro il  presidente del Guatemala che intendeva nazionalizzare i terreni della United Fruit Company, portando alla sua destituzione, gradita agli interessi americani.

Sembra che al suo libro , pubblicato nel 1928, si ispirasse Joseph Goebbels, ministro della Propaganda del Terzo Reich. Un brano significativo svela la realtà in cui siamo immersi: “la manipolazione occulta è necessaria alla democrazia. Noi  siamo in gran parte governati da uomini di cui ignoriamo tutto, ma che  sono in grado di plasmare la nostra mentalità, orientare i nostri gusti, suggerirci cosa pensare. Un governo invisibile plasma  le nostre menti. “ E ancora: “ abbiamo lasciato  volontariamente a un governo invisibile il compito di passare al vaglio le informazioni per individuare il problema principale e ricondurre la scelta a proporzioni realistiche. Accettiamo che i nostri dirigenti e gli organi di stampa da loro utilizzati, ci indichino le questioni considerate di interesse generale. Accettiamo che una guida morale, un pastore, uno studioso, o semplicemente un’opinione diffusa ci prescrivano un codice di comportamento sociale standardizzato al quale  ci conformiamo per la maggior parte del tempo.†I persuasori non sono affatto occulti.

L’importante, rivela Bernays, è che ci venga lasciata l’illusione di agire secondo la nostra volontà “Si  possono criticare certi fenomeni, in particolare la manipolazione delle informazioni, l’esaltazione dell’individualismo e tutto il battage pubblicitario intorno ai personaggi politici, ai prodotti commerciali o alle idee sociali. Queste attività sono però necessarie per una vita ben ordinata. Le tecniche usate per inquadrare l’opinione pubblica sono state inventate e poi sviluppate via via che la società diventava più complessa e l’esigenza di un governo invisibile si rivelava sempre più necessaria.†Quindi, senza manipolazione occulta non sarebbe possibile la democrazia.  “La  macchina a vapore, la stampa e l’alfabetizzazione di massa  hanno  strappato il potere ai sovrani per consegnarlo al popolo che lo ha ricevuto in retaggio. Il suffragio universale e la generalizzazione  dell’istruzione hanno rafforzato questo processo. Oggi tuttavia si  profila una reazione, la minoranza ha scoperto di poter influenzare la maggioranza in funzione dei suoi interessi; ormai è possibile plasmare l’opinione delle masse per convincerle a orientare nella direzione  voluta la forza che hanno da poco acquisito. Un processo inevitabile, data la struttura attuale della società.â€

Grazie alle tecniche di propaganda e di manipolazione  si possono  sfruttare impulsi, istinti,  pulsioni , inculcando nuove credenze. “La propaganda è l’organo esecutivo del governo invisibile.â€Â  La pubblicità e la propaganda sono tra le più sofisticate tecniche di soft power, potere soffice, espressione coniata da Joseph Nye- docente ad Harvard e consigliere di governi Usa- per indicare la capacità di influenzare il comportamento ricorrendo alla persuasione piuttosto che alla coercizione. Telegiornali, film, pubblicità, serie televisive, videogiochi, spettacoli sportivi, programmi scolastici. didattica. La società postmoderna riproduce se stessa, costruisce il consenso per mezzo di una propaganda totale h.24, dalla culla alla tomba. Un martellamento incessante ha sostituito i mezzi violenti dei vecchi totalitarismi senza mutarne la sostanza. La nostra è una società fondata sulla propaganda, il fattore più importante di formazione e controllo dei comportamenti. Un autentico Gulag mentale, il dispositivo che rende schiavi di una libertà artificiale, controllata, convincendoci della libertà delle nostre scelte. Il miracolo della manipolazione.

https://twitter.com/sconnesso_/status/1780671525848220042

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Data articolo:Wed, 17 Apr 2024 19:02:51 +0000

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