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#Partinico #News
Il Consiglio comunale di Alcamo ha approvato all’unanimità – 16 voti favorevoli su 16 presenti – la mozione d’indirizzo che chiede il ridimensionamento o addirittura l’eliminazione della pista ciclabile realizzata lungo viale Europa e viale Italia. Una presa di posizione netta, che fotografa un malcontento ormai diffusissimo in città e impegna sindaco e giunta a intervenire per migliorare viabilità e sicurezza in due tra le arterie più trafficate del centro urbano. La mozione, presentata dalla consigliera Anna Lisa Guggino della lista Centrali per la Sicilia, evidenzia come l’infrastruttura – nata con l’obiettivo di promuovere la mobilità sostenibile – si sia trasformata nel tempo in una fonte di criticità . Il tratto interessato è infatti uno dei più congestionati della città , soprattutto negli orari di ingresso e uscita dalle scuole, quando il flusso veicolare raggiunge i picchi più elevati.
I nodi critici di Viale Europa
La situazione più problematica si registra in Viale Europa. Qui la riduzione dello spazio destinato alle auto ha di fatto trasformato una strada ad alta percorrenza in una corsia unica in diversi punti, generando ingorghi quotidiani, rallentamenti e disagi rilevanti per residenti e automobilisti. Una criticità che, secondo la mozione, potrebbe mettere a rischio anche la tempestività dei mezzi di soccorso.
Ai problemi di viabilità si aggiungono le numerose violazioni registrate negli ultimi anni. Nonostante il divieto, la pista è stata più volte invasa da motocicli e motorini, utilizzata come una sorta di corsia preferenziale abusiva. Un comportamento che ha causato incidenti e aumentato i rischi per ciclisti e pedoni, compromettendo ulteriormente la sicurezza dell’intera infrastruttura.
L’intervento del 2020
La pista ciclabile, entrata in funzione nel 2020, collega le due estremità della città ed è parte di un più ampio progetto di riqualificazione della viabilità che ha interessato corso VI Aprile, viale Italia e viale Europa, per un investimento complessivo di circa 400 mila euro. Pur riconoscendo la bontà dell’iniziativa in termini di sostenibilità , la mozione sottolinea come oggi sia necessario trovare un equilibrio più efficace tra ciclabilità , scorrevolezza del traffico e sicurezza stradale, valutando percorsi alternativi e soluzioni meno invasive.
I prossimi passi
Con il voto unanime, il Consiglio ha lanciato un messaggio chiaro all’amministrazione: agire con urgenza. La mozione chiede non solo di valutare il ridimensionamento o la rimozione della pista, ma anche di avviare un confronto pubblico con cittadini, associazioni e categorie interessate, così da condividere la scelta finale. La decisione passa ora nelle mani della giunta, chiamata a predisporre approfondimenti tecnici e consultazioni che potrebbero portare a un intervento radicale su una delle opere pubbliche più discusse degli ultimi anni ad Alcamo.
All’ingresso della scuola a Partinico ieri mattina è apparsa una panchina rossa, accompagnata da un paio di scarpe rosse, simbolo ormai universale della lotta alla violenza sulle donne. Un’immagine forte quella che ha voluto dare l’istituto comprensivo Archimede-La Fata, capace di catturare subito l’attenzione di studenti e docenti e di introdurre una giornata interamente dedicata alla riflessione. L’iniziativa è stata realizzata in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne e ha fatto da cornice alla conferenza organizzata dall’insegnante Ivana Vitale e dalla dirigente scolastica Maria Rosa Tarantino.

La professoressa Ivana Vitale e la dirigente Maria Rosa Tarantino
La docente ha incontrato le ragazze e i ragazzi delle prime classi della scuola secondaria di primo grado, affrontando con loro un tema difficile ma necessario: la violenza di genere. L’insegnante ha spiegato come questa possa manifestarsi in tanti modi, non solo attraverso aggressioni fisiche, ma anche tramite comportamenti psicologici, economici e verbali. Per contrastarla, ha ricordato, è fondamentale lavorare sull’educazione emotiva, imparando a riconoscere i segnali e a costruire relazioni basate sul rispetto.
Durante la conferenza sono stati illustrati i principali simboli legati alla sensibilizzazione su questo tema: oltre alla panchina rossa e alle scarpe rosse ispirate all’artista messicana Elina Chauvet, nota per il suo impegno contro la violenza sulle donne, è stato mostrato anche il “posto occupatoâ€, rappresentato da una sedia vuota collocata tra i presenti per ricordare le donne che non ci sono più. Vitale ha inoltre parlato del numero antiviolenza e stalking 1522, attivo 24 ore su 24, e del gesto d’aiuto in codice con il pollice piegato verso il palmo della mano, utile per chiedere supporto in situazioni di pericolo.
Grande partecipazione da parte degli studenti, che hanno posto domande, letto dati Istat e recitato brevi poesie sul tema, dimostrando sensibilità e interesse. Il momento più toccante è arrivato con la proiezione di un video realizzato dall’insegnante in memoria di Ana Maria Di Piazza e delle molte donne vittime di femminicidio negli ultimi anni.
La mattinata nella scuola di Partinico si è così trasformata in un’occasione di crescita e consapevolezza. La panchina rossa posta all’ingresso della scuola rimarrà come segno visibile di impegno, un invito a non voltarsi dall’altra parte e a continuare a parlare, soprattutto con le nuove generazioni, di rispetto e di diritti.
È stata eseguita questa mattina, all’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo, l’autopsia sul corpo di Nazzareno Raffaele Monte, il 78enne di Partinico condannato per l’omicidio del tassista possidente Leonardo Lauriano e detenuto dal 2022 al Pagliarelli, trovato morto nella sua cella lo scorso 21 novembre. L’esame, disposto dall’autorità giudiziaria per chiarire con precisione le cause del decesso, non ha fatto emergere al momento evidenze particolari. Secondo quanto trapelato, il medico legale non avrebbe riscontrato elementi immediati che possano indicare cause diverse da quelle già ipotizzate in un primo momento, cioè la morte per cause naturali.
Gli specialisti hanno comunque effettuato una serie di prelievi di tessuti, campioni fondamentali per completare tutte le verifiche necessarie. Saranno ora sottoposti ad analisi approfondite di laboratorio, indispensabili per avere un quadro completo dal punto di vista medico-legale. Solo con questi accertamenti sarà possibile stabilire in modo definitivo cosa abbia provocato la morte di Monte. I risultati confluiranno nella perizia medico-legale, il cui deposito ufficiale è atteso entro 60 giorni.
Nel primo esame eseguito il giorno del decesso, il medico legale non aveva rilevato segni di violenza sul corpo dell’uomo. L’ipotesi iniziale rimane quella di un malore improvviso per l’anziano di Partinico, probabilmente un arresto cardiocircolatorio, ma l’autopsia e le analisi successive serviranno a confermare o eventualmente modificare questo quadro. Intanto, nel primo pomeriggio di oggi, la salma è stata recuperata dalle onoranze funebri Di Fatta e restituita alla famiglia, che potrà ora procedere con le esequie. I funerali si terranno domani, mercoledì 26 novembre, alle 15.30, nella chiesa Madre di Partinico.
La morte di Monte ha riportato l’attenzione su una vicenda giudiziaria che negli ultimi anni aveva scosso profondamente la comunità partinicese. Il 78enne era detenuto in via definitiva per l’omicidio di Leonardo Lauriano, l’88enne ucciso il 5 novembre 2021 con 63 coltellate nel garage della sua abitazione di via Marconi. Un caso che aveva destato grande clamore per la brutalità del gesto e per l’età avanzata di entrambe le persone coinvolte.
Nel gennaio scorso la Corte di Cassazione aveva confermato la condanna a 14 anni e 10 mesi per Monte, rendendo definitiva la pena. La Procura aveva chiesto l’ergastolo, ma i giudici, non riconoscendo premeditazione né motivi abietti o futili, avevano concesso le attenuanti generiche. Secondo la ricostruzione d’accusa, l’uomo avrebbe agito in un momento di disperazione per i debiti che stavano portando alla vendita all’asta della sua casa, dopo che Lauriano aveva rifiutato di prestargli il denaro necessario.
Monte, però, si era sempre dichiarato innocente. Aveva raccontato agli investigatori di essere passato nei pressi dell’abitazione dell’anziano proprio in quelle ore e di aver visto un’altra persona allontanarsi dal garage. Avrebbe poi trovato il corpo senza vita della vittima, fuggendo in preda al panico. Una versione che non aveva convinto gli inquirenti e che non era stata ritenuta sufficiente a escludere la sua responsabilità nei tre gradi di giudizio.
Un commerciante, titolare di una tabaccheria a Carini nella zona di bivio Foresta, è stato aggredito e rapinato la scorsa serata nelle vicinanze delle due filiali dell’Unicredit e di Banca Intesa che si trovano in via Domenico Sommariva a Capaci.
L’uomo, evidentemente è stato seguito da tre rapinatori, che lo hanno bloccato vicino gli sportelli bancari con l’intento di versare l’incasso della giornata. I tre lo hanno picchiato e gli hanno portato via il borsello con le chiavi.
Dopo sono fuggiti. Poco dopo sono stati chiamati i soccorsi. Sono arrivati i carabinieri e i sanitari del 118 che hanno portato la vittima in ospedale. Le sue condizioni non sono gravi. I carabinieri che indagano stanno acquisendo le immagini dei sistemi di videosorveglianza per risalire agli autori del colpo. Non è stata resa nota l’entità del bottino.
«Dimissioni? No grazie», con queste parole, il sindaco di Partinico, Pietro Rao, ha voluto mettere a tacere una voce che negli ultimi giorni aveva preso a circolare con insistenza: quella di sue imminenti dimissioni. Una notizia infondata (che la nostra testata non ha mai pubblicato proprio perché infondate), come ha chiarito lui stesso con un messaggio pubblico dai toni diretti e personali, in cui ha ribadito il proprio impegno verso la città . «Qualcuno ha fatto circolare la voce che stessi per dimettermi. Lo dico con sincerità : non è vero. Nel mio vocabolario la parola arrendersi non esiste», ha scritto, spiegando che il legame con Partinico e con i cittadini è più forte delle difficoltà politiche e amministrative che sta affrontando.
La necessità di una smentita così netta nasce dal clima di tensione che il Comune vive ormai da diversi mesi. È infatti dal maggio scorso che Rao governa senza la maggioranza che lo aveva sostenuto alle elezioni. In quella fase, sette degli otto consiglieri di Forza Italia e i tre della Democrazia Cristiana si sono distaccati dall’amministrazione, dichiarandosi all’opposizione, aprendo una crisi profonda che ha congelato diversi passaggi politici. Da giugno, inoltre, la giunta è rimasta senza due assessori, mai rimpiazzati proprio in attesa di capire come sarebbe evoluta la situazione.
Negli ultimi tempi, però, qualcosa sembra essersi mosso. Il dialogo con Forza Italia, di fatto interrotto per mesi, si sarebbe riaperto, e da più parti si parla di un accordo ormai imminente. Sarebbe un passo importante per uscire dall’impasse, anche se – come riconoscono gli stessi ambienti vicini al sindaco – non basterebbe a ricostruire una vera maggioranza. Se l’intesa dovesse andare in porto, Rao potrebbe contare al massimo su 12 consiglieri, esattamente lo stesso numero schierato oggi all’opposizione. Una situazione di equilibrio instabile, che renderebbe comunque difficile portare avanti decisioni politiche complesse.
Nel suo messaggio, però, il primo cittadino ha insistito più sul legame con la comunità che sui giochi d’aula. Ha parlato dell’affetto ricevuto in questi giorni, delle persone che gli hanno mostrato sostegno con «messaggi, telefonate, strette di mano, abbracci sinceri». Un’energia che – a suo dire – gli avrebbe confermato che il cambiamento in corso in città non riguarda solo le opere pubbliche, ma soprattutto «gli occhi della gente che oggi crede di nuovo nella propria città ».
Il sindaco ha descritto la Partinico di tre anni fa (prima della sua elezione) come una «città ferita, spenta, dimenticata», quasi «uno scenario di guerra». E ha rivendicato un percorso di rilancio che, pur tra molte difficoltà , avrebbe ridato “respiro†e “dignità †alla comunità . «Un sindaco può essere stanco o attaccato – ha concluso – ma quando sente la sua gente accanto, nessuna montagna è troppo alta».
La crisi politica, quindi, resta aperta. Ma, almeno su un punto, il sindaco ha tolto ogni dubbio: non ha alcuna intenzione di lasciare. Continuerà il suo mandato, nella speranza che le prossime settimane portino stabilità a un’amministrazione sospesa da mesi in un equilibrio sempre più delicato.
Alla Casa di Cura Santa Chiara di Partinico ieri pomeriggio si è levata una voce doppia, nitida e fragile insieme, la testimonianza di due donne minacciate e perseguitate soltanto perché si amavano. È la voce di Silvia Barretta (nella foto tratta da facebook a destra) e Alessia Zappa (a sinistra), che hanno scelto di raccontare la loro storia per celebrare a loro modo la Giornata internazionale contro la violenza di genere, che si celebra oggi, 25 novembre. Una testimonianza che non è solo denuncia, ma anche dichiarazione d’amore libero, finalmente restituito al sole dopo anni di ombre.
Silvia e Alessia hanno deciso di esporsi, di farsi volto e parola di chi troppo spesso resta in silenzio. “Abbiamo subito moltissima violenza psicologica – racconta Silvia – maltrattamenti emotivi che ci hanno portato a denunciare. Non si pretendeva la condivisione del nostro rapporto, ma almeno un’accettazioneâ€. Le loro parole cadono come pietre leggere ma precise, segnano il confine netto tra ciò che dovrebbe essere semplice normalità – amare chi si ama – e ciò che invece è diventato per loro un percorso insidioso, fatto di pedinamenti, telefoni sotto controllo, minacce.
Una spirale di controllo e paura che ha condotto le due giovani a entrare in codice rosso per circa un anno. Un tempo sospeso, fatto di ansie e lacrime, ma anche di resistenza quotidiana: “Grazie alle forze dell’ordine siamo tornate a vivere. Ecco perché sollecito tutte le donne che subiscono violenza di ogni genere a denunciareâ€, aggiunge Silvia, rivendicando una scelta di vita. Accanto a loro, a tendere la mano, sono stati soprattutto colleghi, datori di lavoro e amici. Una rete di affetti che le istituzioni familiari, invece, non hanno saputo offrire.
Il dolore più silenzioso, infatti, arriva proprio da chi avrebbe dovuto accogliere. “Ci siamo ritrovate da sole – confida Alessia – la famiglia non ci ha mai appoggiato. Siamo state forti io e Silvia, il nostro amore ci ha dato la forza di andare avantiâ€. In questa frase c’è l’essenza della loro lotta: la capacità di restare integre anche quando tutto intorno si sgretola.
Oggi la loro storia vive alla luce del sole. Non è un lieto fine, ma un nuovo inizio. È il racconto di come si possa sopravvivere alla violenza psicologica, e di come l’amore – quando è autentico – possa diventare un argine contro l’odio. Nella giornata dedicata alle vittime della violenza di genere, la voce di Silvia e Alessia ci ricorda che denunciare è un atto di libertà e che ogni storia salvata è una vita ricominciata.
A Partinico arriva una giornata tutta dedicata ai vecchi elettrodomestici e ai piccoli apparecchi elettronici, quelli che da anni giacciono nei cassetti o in fondo agli armadi: telefoni ormai spenti, tostapane rotti, cavi dimenticati, piccoli oggetti tecnologici che non servono più ma che nessuno sa davvero dove buttare. In occasione della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti, il Comune ha deciso di organizzare una raccolta straordinaria dei Raee, i rifiuti elettrici ed elettronici, offrendo ai cittadini un’opportunità “super green†per liberarsene nel modo corretto.
L’iniziativa si svolge oggi, martedì 25 novembre, sino alle 11:30, nella postazione di raccolta di via Ungaretti. Un appuntamento unico, pensato per facilitare il conferimento di tutti quei piccoli elettrodomestici e dispositivi alimentati a corrente o a batteria che non funzionano più. Un gesto semplice, ma fondamentale per evitare che materiali preziosi finiscano dispersi nell’ambiente o che sostanze potenzialmente tossiche vengano smaltite insieme ai rifiuti comuni.
Si potranno portare telefoni, tablet, modem, bilance da cucina, rasoi elettrici, frullatori, console e qualsiasi altro oggetto di piccole dimensioni legato al mondo dell’elettricità e della tecnologia. In pratica, tutto ciò che non usate più e che, anziché occupare spazio nei cassetti, può essere avviato a un riciclo corretto e sicuro.
Il Comune di Partinico, attraverso l’assessorato e il responsabile del Settore 5°, l’architetto Massimiliano Evola, invita i partinicesi a partecipare e a cogliere questa occasione per smaltire i propri elettrodomestici per contribuire concretamente alla tutela dell’ambiente. Dare una seconda vita ai materiali, ridurre gli sprechi e smaltire in modo responsabile: è da piccoli gesti come questo che passa una città più sostenibile.
Il Comune di Alcamo ha un piano “B” pronto in caso di emergenza idrica, considerato l’imminente taglio di risorse da parte di Siciliacque come previsto dalla Regione per fronteggiare la carenza di acqua e l’ammanco di risorse dai bacini artificiali. Alcamo attiverebbe il Centro operativo comunale, ampliando i punti di rifornimento, garantirebbe forniture tramite autocisterne alle strutture sensibili (scuole e struttura sanitarie) e ai cittadini fragili, assicurando anche l’acqua agli allevamenti e intensificando la comunicazione pubblica. Ma, per ora, il Comune continua a mantenere turni regolari grazie alle proprie sorgenti.
In un quadro provinciale segnato da criticità sempre più marcate, Alcamo rappresenta oggi un’eccezione positiva nella gestione dell’emergenza idrica che sta interessando l’intero territorio trapanese. Nonostante la pressione sulle risorse idriche regionali e la riduzione delle forniture in diversi territori limitrofi, la distribuzione in città rimane ad oggi regolare. A confermarlo è il sindaco Domenico Surdi, che sottolinea come la continuità del servizio sia il risultato di un lavoro pluriennale sulla tutela e valorizzazione delle sorgenti locali.
«L’erogazione ad Alcamo è regolare, nonostante la provincia sia in piena emergenza. Questo è possibile grazie al lavoro fatto negli anni sulle nostre sorgenti e all’aumento delle fonti a nostra disposizione, oltre che al potenziamento di Cannizzaro con l’impianto di revamping» spiega Surdi. Le risorse idriche su cui attualmente si fonda la distribuzione cittadina provengono infatti dalle sorgenti di Chiusa, Dammusi, Mirto (nel territorio di Monreale e Partinico), dal bacino di Cannizzaro e dai due pozzi di Rakali, sempre nel comune di Partinico. Tuttavia, avverte il sindaco, l’autosufficienza non è totale: «È chiaro che da sole non bastano. È comunque necessaria un’integrazione da parte di Siciliacque».
Nonostante la situazione al momento sia sotto controllo, l’amministrazione ha già avviato un confronto operativo con la protezione civile comunale per essere pronta a intervenire qualora l’evoluzione della crisi regionale dovesse richiedere misure straordinarie. Il piano speditivo del Comune prevede infatti protocolli chiari e immediatamente attivabili.
Il centro operativo comunale sarà incaricato di coordinare l’assistenza alla popolazione. Tra le prime misure figurano l’estensione degli orari di accesso al serbatoio Bottino e l’apertura di ulteriori punti di rifornimento per autobotti convenzionate, come via Gammara e piazza della Repubblica. Sul fronte sanitario e informativo, il piano prevede bollettini costanti e l’applicazione rigorosa del protocollo Haccp (norme di igiene) nel trasporto dell’acqua. “Stamattina abbiamo fatto il punto con la protezione civile per farci trovare pronti in caso di necessità â€, conclude Surdi. Una prudenza che, in un contesto delicato come quello attuale, appare quanto mai necessaria.
A Partinico sta per nascere un progetto che potrebbe diventare uno dei simboli della nuova economia verde siciliana. Magicmotorsport, azienda specializzata in meccatronica e tecnologie per l’automotive, ha deciso di investire in un settore che fino a pochi anni fa sembrava lontanissimo dalla realtà dell’isola: la produzione di idrogeno verde per i trasporti. Dal 2026, infatti, accanto alla sede dell’impresa in contrada Margi sorgerà un polo dedicato interamente a questa risorsa energetica pulita.
L’iniziativa è stata presentata dal ceo dell’azienda, Bogdan Skutkiewicz, in occasione del Premio Innovazione Sicilia, tenutosi a Palermo. Il progetto, battezzato “Idrogeno Rinnovabileâ€, è uno dei tre interventi che verranno realizzati in Sicilia grazie a un finanziamento regionale di 3,3 milioni di euro proveniente dal Pnrr. L’obiettivo è chiaro: avviare un percorso di decarbonizzazione nel settore dei trasporti e contribuire alla crescita tecnologica del territorio.
Per Magicmotorsport questa scelta rappresenta un ulteriore passo in un percorso di espansione iniziato trent’anni fa. L’azienda, nata come realtà locale, è oggi presente anche all’estero con quattro sedi: Polonia, Stati Uniti, Cina e Spagna. Il fatturato in Italia dovrebbe raggiungere i 30 milioni di euro entro il 2025, cinque volte più alto rispetto a cinque anni fa; a questi si aggiungono i circa 12 milioni generati dalle attività internazionali.
Il polo dell’idrogeno, energia verde che si produrrà da Partinico, non sarà l’unico investimento. Skutkiewicz ha infatti annunciato la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 2,4 MW con sistema di accumulo, capace di garantire autonomia energetica e di supportare la nuova produzione di idrogeno.
Durante il suo intervento, il ceo ha ricordato la scelta, considerata da molti azzardata, di fondare l’azienda in Sicilia anziché in uno dei grandi poli industriali del Nord. Secondo Skutkiewicz, però, l’Isola offre qualcosa che non si trova altrove: una forte determinazione, il desiderio di costruire nuove opportunità e la capacità di trovare soluzioni anche quando le risorse scarseggiano. Per lui, non ha senso soffermarsi sui problemi noti – dalla burocrazia alle infrastrutture – ma è più utile cercare le “porte†da aprire.
Coerentemente con questa visione, Magicmotorsport ha creato una propria academy interna, dedicata alla formazione e all’aggiornamento delle competenze, con l’obiettivo di trasformarla in un ente riconosciuto. L’idea è contribuire a limitare la fuga dei giovani dalla Sicilia, offrendo percorsi professionali qualificati e possibilità di crescita all’interno dell’Isola.
Resta appesa ad un filo la vita di Desiree L., 19 anni di Partinico, rimasta gravemente ferita nel terribile incidente avvenuto sabato pomeriggio sulla statale 624 della Palermo Sciacca, nel territorio tra Roccamena e Camporeale. Ieri la giovane ha subito un delicatissimo intervento chirurgico al femore al Trauma centrer di Villa Sofia a Palermo ed è stato portato a termine. E’ in coma farmacologico, le sue condizioni restano comunque gravissime ed è quindi in prognosi riservata.
Nell’incidente aveva perso la vita l’amico Kevin Di Paola, 18 anni di Borgetto: era seduto davanti sul lato passeggero della Fiat Grande Punto Sport che si era ribaltata e accartocciata a causa di un urto spaventoso con una Fiat 500 che procedeva in direzione opposta. Una terza auto, giunta qualche secondo dopo, aveva colpito la 500. Al vaglio dei carabinieri la dinamica di quanto accaduto. Forse a giocare un ruolo determinante l’alta velocità e l’asfalto reso viscido dalla pioggia.
LE IMMAGINI DELL’INCIDENTE
Ad avere la peggio sono stati i passeggeri che si trovavano sulla fiancata destra dell’auto, quella che era stata colpita con estrema violenza dall’altro veicolo che proveniva dalla direzione opposta. Davanti era seduto Kevin e dietro si trovava proprio Desiree. La giovane era stata trasportata d’urgenza in elisoccorso mentre per Kevin non c’era più nulla da fare: a causa delle gravi ferite era deceduto sul colpo. Ieri a Borgetto in chiesa Madre, in un bagno di folla commossa, si sono celebrati i funerali.
Intanto il parroco della chiesa del Santissimo Salvatore d Partinico, don Natale Centineo, ha voluto lanciare un appello a tutta la comunità affinchè preghi per le sorti di Desiree: “Ci uniamo nella preghiera per Kevin Di Paola – ha scritto il sacerdote -, un giovane di 18 anni che ha perso la vita in un gravissimo incidente stradale. Era con lui in macchina anche la giovane Desiree, per la quale vi chiedo incessante preghiera affinché il Signore la custodisca e la riconsegni all’affetto dei suoi cari. La vita di Desirée è appesa ad un filo e solo un miracolo può salvarla. Chiediamo con forza al Signore di alzare la sua mano potente e guarirla, mentre gli chiediamo anche di alleviare il dolore dei familiari di Kevin.