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#Partinico #News
Si è consumato un dramma questa mattina a San Cipirello un uomo muore in strada dopo aver accusato un malore. A perdere la vita un novantaduenne mentre passeggiava in via Vaccaro.
La vittima si è accasciata a terra forse per un malore provocato dal caldo. Sono intervenuti i sanitari del 118, i carabinieri e i vigili urbani. Inutili sono stati i tentativi di rianimare il novantaduenne che, presumibilmente in seguito ad un infarto, è caduto sbattendo la testa.
Sembra che l’uomo stesse rincasando dopo aver fatto la spesa. In via Vaccaro è arrivato anche il sindaco Vito Cannella.
Al via da domenica 6 luglio a Castellammare del Golfo il servizio di bus navetta in funzione dalle ore 19 alle 2, ogni ð¯ðžð§ðžð«ðì ð¬ðšð›ðšðð¨Â ðžÂ ðð¨ð¦ðžð§ð¢ðœðš. Dall’1 agosto ð¢Â ð›ð®ð¬Â ð§ðšð¯ðžðððšÂ saranno in funzione tutti i giorni, sempre dalle ore 19 alle 2. Operative due linee, una per raggiungere i “Quattro canti” e un’altra per percorrere le principali aree di transito della cittadina. Due navette dal capolinea -nel piazzale davanti il cimitero– raggiungeranno il centro storico con fermata ai “Quattro cantiâ€.
Altri due bus, sempre dal capolinea nel piazzale davanti il cimitero, raggiungeranno Petrolo, percorreranno via Medici, nei pressi della cala marina, risalendo da via Impastato, passando da via Roma, via Crispi, via Segesta, viale Leonardo Da Vinci e rientro al capolinea nel piazzale del cimitero. Il servizio è gestito dalla ditta Ecoparking S.r.l, concessionaria delle aree di parcheggio a pagamento e zone a traffico limitato.
Le auto in sosta nel piazzale antistante il campo sportivo verseranno alla ditta il ticket del costo di due euro. Il costo del bus navetta è di un euro a corsa (un euro per l’andata, un euro per il ritorno). «Anche quest’anno lasciando l’auto nel piazzale davanti il cimitero comunale, con il bus navetta si può raggiungere in maniera molto comoda il centro città e aree frequentate come la cala marina o il porto – sottolinea il sindaco Giuseppe Fausto-. Inoltre quest’anno abbiamo previsto anche il servizio di bus navetta urbano giornaliero. Altre aree frequentate come la spiaggia Playa e Scopello sono servite da bus quotidiani degli autoservizi Russo».
Il bus navetta diurno di Castellammare del Golfo è attivo ogni giorno dalle ore 9 alle 19, festivi compresi, fino al 27 settembre, con partenza ogni ora dal capolinea di piazza Petrolo. I biglietti possono essere acquistati attraverso la ð–ðžð›Â ð€ð©ð©Â https://castellammare.loopgo.it/ I bambini con meno di 11 anni e le persone con disabilità viaggiano gratuitamente.
Si viveva un clima di terrore dentro i punti vendita gestiti dall’imprenditore di Partinico Giovanni Caronna, 49 anni, finito agli arresti domiciliari ieri nell’ambito di un’inchiesta della guardia di finanza accusato di caporalato. Quello che emerge dalle intercettazioni delle fiamme gialle della compagna di Partinico, guidate dal capitano Riccardo Valentino, è agghiacciante. Tutti gli impiegati avevano paura, tremavano al solo pensiero di dover denunciare i soprusi che erano costretti a subire. Dodici ore al giorno di lavoro a fronte di un contratto part time di sole 4 ore, ferie non godute o solo in minima parte, persino spiati dalle telecamere e redarguiti se osavano prendersi qualche minuto di pausa.
Eppure al telefono gli impiegati non volevano denunciare: “Mi dà il pane tutti i giorni ed io non lo posso tradireâ€, dicevano, O ancora: “Io penso ai miei genitori… ho una situazione a casa che non posso rischiareâ€. “Io lavoro tutte le domeniche, oramai è dicembre e sino a gennaio non avrò più giorni liberiâ€.
I lavoratori avevano una situazione economica delicata, anche di quel poco non potevano privarsene e Caronna lo sapeva. Per questo esercitava su di loro un certo potere: “Se non siete contente andatevene, quella è la porta…†aveva detto a qualcuno di loro.
Parole che raccontano un clima di paura e sottomissione, in cui il bisogno di lavorare si scontra con la dignità negata. Un contesto fatto di minacce implicite, ritmi estenuanti e assenza di diritti. È dentro questo sistema che si muoveva, secondo gli inquirenti, Giovanni Caronna.
L’indagine, condotta dalla Guardia di Finanza di Partinico su delega della Procura, ha portato alla luce uno schema organizzato di sfruttamento che coinvolgeva 11 punti vendita tra Partinico, Carini, Alcamo e Castellammare del Golfo, riconducibili a tre società — due delle quali fittizie — tutte collegate a Caronna. I negozi vendevano di tutto: dai vestiti all’elettronica.
Tutto avveniva sotto stretta sorveglianza: le telecamere installate nei negozi servivano – sempre secondo gli investigatori – non alla sicurezza, ma a controllare e redarguire i dipendenti, specie in caso di pause troppo lunghe o vendite giudicate insufficienti.
A Caronna sono stati sequestrati 100 mila euro, ritenuti frutto dell’attività illecita. È stato anche disposto un anno di amministrazione giudiziaria per una delle società coinvolte, così da garantire la continuità delle attività sotto il controllo del Tribunale di Palermo.
Coinvolto in questa inchiesdta sul caporalato a Partinico anche un altro imprenditore, Giuseppe Maurizio Genna, 58 anni, di Alcamo, che avrebbe formalmente intestato alcuni negozi, ma secondo gli investigatori agiva in concorso con Caronna. Per lui è scattato un avviso di garanzia. L’inchiesta, estesa anche alle province di Palermo e Trapani, accende ancora una volta i riflettori su un mondo del lavoro dove lo sfruttamento si maschera da opportunità e il silenzio dei più deboli è il prezzo da pagare per sopravvivere.
Interviene la segreteria provinciale del Pd su questa ennesima storiaccia di caporalato e sfruttamento: “Chiediamo con forza alla Regione Siciliana – afferma la segretaria provinciale dei Dem, Teresa Picione – di intervenire con urgenza, potenziando il servizio degli ispettori del lavoro e rafforzando i controlli nei territori, affinché situazioni del genere vengano prevenute e contrastate con determinazione. Non bastano le indagini giudiziarie: serve un’azione politica strutturale, capillare, che tuteli chi lavora e colpisca chi lucra sulla disperazione”.
Un momento di festa e orgoglio per Partinico, che questa mattina ha voluto rendere omaggio ai suoi campioni dello sport più meritevoli. Nella sala del sindaco Piero Rao, all’interno del Municipio, si è tenuta una semplice ma sentita cerimonia di consegna delle targhe di riconoscimento a sportivi partinicesi che si sono distinti a livello nazionale e internazionale in diverse discipline.
Alla cerimonia erano presenti l’assessore allo Sport Sergio Bonnì e i consiglieri comunali del gruppo consiliare Forza Partinico (che ha contributo all’iniziativa) Calogero Amoroso e Giuseppe Rubino, che hanno sottolineato il valore dell’impegno sportivo e l’importanza di celebrare chi, con sacrificio e passione, porta in alto il nome della città .
Nel bodybuilding sono stati premiati tre atleti:
Francesco Taormina, per gli eccellenti risultati conseguiti nella categoria “Man Classic Over 40†dei campionati ICS, nazionali e internazionali;
Federica Bongiorno, che si è classificata seconda nella categoria “Model†ai campionati ICS e CSEN;
Silvia Giordano, vincitrice del primo posto assoluto nei Campionati Nazionali e Internazionali di bodybuilding nella categoria Fitness.
Per la ginnastica artistica sono stati invece premiati:
Anthony Scaglione, per l’importante traguardo raggiunto ai campionati nazionali;
Clarissa Bascietto, che ha conquistato il primo posto ai Campionati Nazionali “Opes Italia”;
Giulia Leone, reduce dai campionati nazionali, dove ha offerto una prestazione ricca di impegno e passione.
Infine, riconoscimento anche per Antonio Di Dia, che ha ottenuto la cintura nera 1° Dan di Taekwondo superando l’esame federale, risultato che corona anni di studio, disciplina e costanza.
L’Amministrazione comunale ha voluto così esprimere gratitudine e orgoglio verso questi giovani e adulti campioni che, con talento e dedizione, rappresentano Partinico nel mondo dello sport. Un esempio per tutta la comunità , soprattutto per le nuove generazioni, affinché possano credere nel valore dello sport come strumento di crescita personale e sociale.
Un’esperienza sviluppata a Roma ed esportata a Balestrate, questa mattina bimbi e ragazzi down cavalcheranno le onde del mare al centro velico per un momento di aggregazione. Oggi, sabato 5 luglio, dalle 9 e sino alle 12,30 questa ragazzi speciali saranno gli assoluti protagonisti, e sfideranno paure e incertezze per salire su quelle tavole.
L’idea di organizzare questo evento è stata della presidente dell’associazione Famiglie persone down delegazione di Partinico, Fausta Santagati, in collaborazione con l’associazione surf 4 children di Roma. Il tutto grazie alla preziosa collaborazione del noto medico dermatologo Pietro Sollena, originario di Partinico e da qualche tempo in servizio al Policlinico Gemelli di Roma, vicepresidente dell’associazione Surf 4 children di Roma.
Per i bambini e ragazzi down ci saranno attività dimostrative di surf-vela, con la partecipazione dei dottori Pietro Sollena e Danilo Buonsenso, pediatra della fondazione Gemelli e presidente del Surf 4 children di Roma.
“Conoscevo il dottore dermatologo Pietro Sollena – racconta la presidente Santagati – ed è stato lui il mio gancio per potere istituire una sorta di protocollo con l’associazione nazionale Surf 4 Children. Una realtà che già da tanti anni utilizza questa pratica sportiva in favore dei ragazzi sia con la sindrome di Down che con disabilità varia a Roma. Quindi abbiamo pensato di proporre questo tipo di evento e nel nostro territorio, creando una sorta di rete in sinergia per poter creare un sistema di collaborazione e di cooperazione che possa, appunto, supportare questi nostri ragazzi dell’ottica dell’inclusione e dell’integrazioneâ€.
Poi un appello a tutto il territorio: “Vogliamo rivolgerci – continua Santagati – a tutti i comuni limitrofi, Balestrate, Trappeto Montelepre, San Giuseppe e altri ancora. Purtroppo sono tante le situazioni di disabilità che spesso purtroppo vivono in dei contesti un po’ particolari in cui questi genitori si chiudono a riccio e si sentono anche un po’ abbandonati con le loro problematiche nella loro quotidianità . Quindi l’idea è quella di creare questo sistema anche di confronto, di dialogo, di apertura per poter rivoluzionare anche il modo di pensare e la disabilità . Io sostengo che questo non è un mondo a parte ma fa parte del mondo e quindi bisogna migliorare la qualità della vita di questi ragazzi, perché poi di conseguenza si trasmettono valori di solidarietà e di inclusione che migliorano tutti e soprattutto ci arricchisconoâ€.
C’è il disco verde della giunta di Partinico al nuovo progetto per la sistemazione del parcheggio a livello suolo e l’area verde nell’area dell’ex Arena Lo Baido, nel cuore del centro storico. L’intervento prevede la creazione di nuovi posti auto e il riordino degli spazi verdi, con l’obiettivo di migliorare la vivibilità e la fruibilità di una zona molto frequentata.
L’assessore ai Lavori Pubblici, Mario Di Trapani, ha sottolineato come il progetto sia stato realizzato in tempi rapidi, grazie all’impegno dei professionisti del settore. «Abbiamo seguito le indicazioni del Consiglio comunale», ha spiegato, «e ascoltato anche i suggerimenti degli esercenti locali per stimolare il rilancio produttivo dell’area». Il progetto punta infatti ad ampliare le aree di sosta nelle vicinanze di Piazza Duomo e Corso dei Mille, aree strategiche per il centro storico di Partinico. Contestualmente, è stato rimosso il precedente progetto di un parcheggio interrato, per concentrarsi su una soluzione a raso.
Tuttavia, non tutti condividono questa visione. Il consigliere di opposizione Toti Comito ha espresso forti perplessità sull’intervento approvato. Secondo Comito, infatti, il progetto presentato non risponde pienamente alle esigenze reali della città . «Il parcheggio sarà di appena 60 posti auto in più rispetto agli attuali 40», ha spiegato, «con un costo di circa 330 mila euro. Considerando che si tratta di un investimento importante, ci saremmo aspettati qualcosa di più consistente, almeno 250-300 posti auto, come richiesto dal Consiglio comunale».
Il consigliere ha inoltre criticato la scelta di destinare una parte dell’area a verde, a fronte della necessità urgente di spazi di sosta sufficienti per il centro storico. «Abbiamo già troppe aree verdi inutilizzate, come la Villa Borsellino, chiusa da tre anni», ha aggiunto, chiedendo una maggiore chiarezza sulle risorse finanziarie a disposizione e sulla reale volontà politica di portare avanti il progetto.
In conclusione, mentre la giunta municipale sostiene di aver avviato un intervento importante per migliorare la viabilità e sostenere il commercio locale, l’opposizione denuncia mancanze e incongruenze, invitando a un confronto più serio e costruttivo per trovare soluzioni condivise e più utili per la città .
Dopo l’allarme generato dal crollo di un palo della luce in via Porta Palermo lo scorso gennaio, che danneggiò un’auto posteggiata, il Comune di Borgetto ha deciso di intervenire con urgenza per mettere in sicurezza l’impianto di pubblica illuminazione cittadino. L’episodio, fortunatamente senza feriti, aveva fatto emergere una situazione critica causata da anni di scarsa manutenzione e dall’usura degli impianti, aggravata dalle condizioni atmosferiche avverse.
Il palo, precipitato a causa del vento forte e della corrosione, aveva colpito un veicolo fermo sulla strada, causando danni ma senza mettere a rischio vite umane grazie all’assenza di passanti o auto in transito al momento dell’incidente. “Sappiamo bene le condizioni fatiscenti del nostro sistema di illuminazione pubblicaâ€, aveva commentato allora il sindaco Roberto Davì, annunciando l’impegno dell’Amministrazione a reperire fondi e a valutare soluzioni innovative come il project financing per la messa in sicurezza totale.
Ora, dopo mesi di pianificazione e procedure burocratiche, il Comune ha dato il via libera a un intervento urgente di manutenzione ordinaria e straordinaria. La determinazione approvata dal responsabile dell’Area 3, l’ingegnere Andrea Salamone, prevede lavori di riparazione guasti, sostituzione di lampade e componenti della rete pubblica di illuminazione.
Vista l’impossibilità di utilizzare mezzi propri per l’intervento, il Comune ha affidato il noleggio di una piattaforma aerea con operatore e operaio specializzato. La gara è stata gestita tramite la piattaforma Mepa con l’invito a tre ditte, ma è pervenuta una sola offerta valida, quella della ditta Sogesim srls di Borgetto, aggiudicataria con un ribasso del 3%, per un importo totale di circa 51.385 euro.
L’intervento è finanziato con risorse derivanti dal bilancio di previsione 2019/2021, in gestione provvisoria per il 2025 (il bilancio non è stato ancora approvato), e prevede anche un incentivo tecnico al gruppo di lavoro. L’atto amministrativo è stato approvato e sottoscritto con parere favorevole tecnico e contabile, a conferma della regolarità e copertura finanziaria.
Con questo primo passo, il Comune di Borgetto punta a prevenire ulteriori rischi legati alla sicurezza pubblica e a migliorare la qualità dell’illuminazione cittadina, dando una risposta concreta alle criticità emerse negli ultimi mesi.
E’ Giovanni Caronna, 49 anni di Partinico, l’imprenditore finito agli arresti domiciliari nell’indagine della guardia di finanza, accusato di caporalato. A lui sono stati sequestrati 100 mila euro. Ad un altro imprenditore di Alcamo, Giuseppe Maurizio Genna, 58 anni, è stato notificato un avviso di garanzia. Secondo le indagini dei finanzieri, sarebbe formalmente titolare di alcuni degli 11 punti vendita, indagato per aver operato in concorso con Caronna.
Le fiamme gialle, su delega della Procura, hanno eseguito un’ordinanza del gip. A Caronna sono riconducibili – dicono gli inquirenti – 2 società , oltre a quella da lui formalmente amministrata, con 11 punti vendita attivi nel commercio di vari prodotti, dal vestiario ad articoli di elettronica, dislocati tra Carini, Partinico, Alcamo e Castellammare del Golfo.
Le indagini, condotte dai militari della compagnia di Partinico, hanno fatto luce su di un vero e proprio sistema di abusi nei confronti di decine di dipendenti: stipendi che non rispettano i contratti collettivi nazionali, e comunque sproporzionati rispetto alla quantità e qualità del lavoro prestato,
costringendo i lavoratori a orari «full time», quindi a 36 ore settimanali, sebbene assunti con contratti «part-time» e retribuiti come tali.
Ancora mancato rispetto di ferie e riposi che spesso non sono stati concessi. E’ stato accertato che l’imprenditore utilizzava la videosorveglianza dei negozi per controllare a distanza «l’operato dei lavoratori e quindi redarguirli in caso di cali delle vendite o prolungati momenti di pausa». Sono state denunciate le 3 società per responsabilità amministrativa degli enti. Per una di queste è scattata anche la misura dell’amministrazione giudiziaria della durata di un anno, così da permettere la prosecuzione dell’attività d’impresa sotto il controllo di un amministratore nominato dal Tribunale di Palermo.
Sono state disposte dalla procura perquisizioni nelle province di Palermo e Trapani eseguite, contestualmente all’esecuzione della misura, a cura dei militari del gruppo di Palermo.
Partiti i lavori di riqualificazione e messa in sicurezza delle strade interne dell’area industriale di Carini. Il progetto, redatto da Irsap (Istituto regionale sviluppo attività produttive) e finanziato con 8 milioni di fondi Zes, regalerà un nuovo volto a buona parte dell’area entro maggio 2026. Alla cerimonia di apertura del cantiere, oggi pomeriggio, erano presenti l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo, il commissario straordinario dell’Irsap Marcello Gualdani, i rappresentanti provinciali delle forze dell’ordine, il sindaco di Carini Giovì Monteleone e numerosi sindaci del comprensorio, imprenditori di Confindustria Sicilia e Sicindustria.
«In meno di un anno l’area industriale di Carini potrà avere una viabilità più sicura e funzionale per le imprese che vi operano – afferma il presidente Schifani – Anche questo investimento riflette l’attenzione del mio governo verso il mondo produttivo, coltivando una proficua collaborazione con gli enti locali per raggiungere risultati concreti e significativi per la comunità . Il futuro economico della nostra Regione è una priorità . Anche attraverso questa iniziativa miglioreremo la competitività delle aziende del territorio».
«Per rilanciare davvero le nostre aree industriali dobbiamo partire dalle fondamenta – aggiunge l’assessore Tamajo – e le strade rappresentano proprio questo: la base su cui poggia tutto il sistema produttivo. Senza infrastrutture adeguate, le aziende non possono crescere né competere. La riqualificazione della viabilità dell’agglomerato di Carini non è un intervento isolato, ma parte di un disegno strategico più ampio che stiamo portando avanti per il benessere e la competitività delle imprese siciliane. La viabilità moderna e sicura è strettamente legata alla logistica, ai trasporti, all’efficienza degli insediamenti produttivi. A questo si collega anche il nuovo disegno di legge che riguarda le aree ex Asi, con cui chiediamo a tutte le aziende di regolarizzarsi per operare in un contesto ordinato, trasparente e funzionale. Stiamo portando una ventata di accelerazione e innovazione nel modo in cui la Regione affronta le esigenze del mondo produttivo. I segnali ci sono e sono concreti: finanziamenti, cantieri, progettualità . La Sicilia può e deve diventare terra di opportunità per chi fa impresa».
La dotazione finanziaria complessiva è di 8 milioni di euro, di cui 4,8 milioni di importo contrattuale, mentre il resto è composto da somme a disposizione dell’amministrazione (2,5 milioni) e ribasso d’asta. L’impresa che si è aggiudicata i lavori è la S. V. Group srl di Castronovo di Sicilia (Pa), che dovrà ultimare le opere entro il 15 maggio 2026.
Sono previsti il rifacimento del manto stradale, la realizzazione di due rotatorie, la manutenzione dei viadotti e delle barriere di protezione, il completamento dell’illuminazione pubblica e l’installazione di nuova segnaletica. Gli interventi interesseranno le vie Don Luigi Sturzo, Padre Francesco Randazzo, Angelo Russello, Don Lorenzo Milani, Matteo Picone, Archimede, Mariano Di Trapani, via delle Industrie e via Val di Mazara, i viadotti Don Luigi Sturzo e Don Milani est. Sono già stati stanziati altri 4,3 milioni di fondi Fsc per una nuova gara d’appalto per le opere di completamento del più ampio progetto di riqualificazione, con l’inserimento di altre strade.
A Balestrate si avvicina una svolta storica: la tanto attesa riqualificazione della ex colonia marina, che verrà trasformata in un albergo di lusso, sta per diventare realtà . Ad annunciarlo è stato il sindaco Vito Rizzo, con parole cariche di entusiasmo: “L’Urega di Palermo (ufficio per le gare d’appalto della Regione, ndr) ha proceduto all’aggiudicazione definitiva del bando per la riqualificazione della colonia marina. Si è aggiudicato la proposta, che ricordo è un partenariato pubblico-privato a costo zero per il Comune, la Firenze Touring, proponente del project financing per un importo di oltre 23 milioni di euroâ€.
Dopo anni di promesse, annunci e speranze, quello che fino a poco tempo fa sembrava solo un sogno prende finalmente forma concreta: l’ex colonia, abbandonata e considerata un vero e proprio “ecomostro†a due passi dal mare, verrà trasformata in un albergo di lusso a cinque stelle. “Nei prossimi mesi – ha aggiunto il sindaco – verrà stipulato il contratto con la Firenze Touring e si potrà partire con la progettazione esecutiva, a carico chiaramente della società , e, in seguito ai pareri, con i lavoriâ€.
L’edificio, oggi in stato di degrado, si trova in una posizione strategica sul lungomare Est del paese. Per anni è stato il simbolo delle occasioni mancate, ma ora è pronto a diventare il cuore pulsante del rilancio turistico di Balestrate. Il progetto, come già anticipato in un bando europeo di qualche mese fa, prevede un investimento complessivo di oltre 23 milioni di euro. La base d’asta iniziale era di circa 14 milioni, a cui si aggiungevano oltre 6 milioni per la manodopera e 250 mila euro per i costi di sicurezza.
L’iniziativa, proposta dal gruppo imprenditoriale guidato dalla famiglia Bulgarella (il rinomato titolare, Andrea, è deceduto nel maggio scorso), prevede un comodato d’uso dell’immobile per 60 anni. La proprietà resterà comunque pubblica, ma sarà la Firenze Touring (riconducibile allo stesso gruppo) a occuparsi della progettazione, della realizzazione e della gestione del resort.
Il nuovo albergo offrirà 117 camere arredate con gusto e dotate di tutti i comfort, oltre a 10 appartamenti, un ristorante, due lounge bar, un bar a bordo piscina e una spiaggia privata riservata agli ospiti. I primi dati stimati parlano di oltre 200 mila presenze già nel primo triennio, con un impatto positivo sul tessuto economico e occupazionale del territorio.
Oltre alla riqualificazione dell’immobile, il progetto porterà anche alla sistemazione e urbanizzazione dell’area circostante, con particolare attenzione alla strada che costeggia la struttura.
“Balestrate avrà un albergo a cinque stelle sul mare – ha ribadito con soddisfazione il sindaco –. È un sogno che oggi diventa realtà â€. Una realtà che potrà cambiare il volto della cittadina, restituendole un pezzo importante della sua storia e offrendo nuove prospettive di sviluppo, lavoro e bellezza.