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#Partinico #News
Tutti e 11 gli imputati dell’inchiesta sul giro di corruzione tra enti locali e la cooperativa Nido d’argento vanno processo, il patron Giuseppe Gaglio (nella foto a destra) vuole patteggiare. In ordinario, con prima udienza fissata al 4 novembre, figurano Giuseppe Chiaramonte, 46 anni di Partinico, dipendente della cooperativa, l’ex sindaco di Partinico Salvo Lo Biundo (nella foto a sinistra), 54 anni, Antonio Geraci, 61 anni di Partinico, presidente della commissione aggiudicatrice di una gara bandita dal Comune di Gela, Nicola Fiocca, 69 anni di Marsala, ex dirigente del Comune di Marsala di recente andato in pensione, Maria Pia Falco, 58 anni di Marsala, funzionaria del Comune di Marsala, e la cooperativa in quanto società rappresentata dall’amministratore giudiziario che ha nominato in sua difesa l’avvocato Massimo Motisi.
In abbreviato invece, con una serie di udienze già fissate e che dovrebbero portare entro gennaio alla sentenza, vanno Michela Sclafani, 62 anni, della Città metropolitana, e suo marito Giovanni Dalia, 69 anni, entrambi palermitani, e Gaetano Di Giovanni, 60 anni di Raffadali, comandante della polizia municipale e capo di gabinetto del sindaco di Agrigento. Hanno chiesto il patteggiamento a 4 anni e 4 mesi il deus ex machina della cooperativa, Giuseppe Gaglio, 62 anni di Partinico, 4 anni Massimiliano Terzo, 44 anni di Monreale, e 2 anni e 11 mesi Francesco Chiavello, 62 anni di Partinico.
Il Gup Paolo Magro sui patteggiamenti si è riservato e scioglierà il nodo per l’eventuale ammissione il prossimo 9 ottobre. Il processo si incentrerà sulle indagini portate avanti dai carabinieri che hanno portato alla luce un presunto giro di corruzione tra funzionari pubblici per agevolare l’aggiudicazione degli appalti nel settore sociale proprio alla Nido d’argento in cambio di mazzette e regalie varie. Gaglio, titolare della cooperativa e conosciuto anche come propiziatore del rilancio turistico di Borgo Parrini, aveva esteso i suoi interessi in mezza Sicilia grazie, secondo gli inquirenti, alle mazzette garantite a politici e burocrati dei diversi Comuni. In cambio della spinta nell’aggiudicazione degli appalti la cooperativa riconosceva regalie e assunzioni.
E’ morta all’età di 95 anni suor Chiara Gemma Ganci di Alcamo, al secolo Benedetta, abbadessa per quasi mezzo secolo del monastero del Sacro Cuore che da alcuni anni è stato trasferito ad Erice. Le esequie, presiedute da frà Alberto Maria Marangolo, sono state celebrate oggi pomeriggio nella chiesa dei Cappuccini. Nata ad Alcamo nel 1929 e battezzata nella parrocchia Maria Santissima Assunta (chiesa Madrice di Alcamo) ha iniziato il suo cammino di fede a Santa Maria di Gesù dei frati minori.
Suor Chiara Ganci è entrata nel monastero Sacro Cuore che sino a poco tempo fa si trovava in corso dei Mille ad Alcamo, monastero povero e fuori le mura della città ; ha vestito poi la tonaca dell’ordine delle sorelle povere di Santa Chiara con il nome di suor Chiara Gemma di Sant’Agnese d’Assisi. Un anno dopo emette la prima professione, il 29 novembre, e successivamente, l’8 maggio 1953, la professione solenne. Fu eletta abbadessa nel 1959, servizio che le venne confermato dalle sorelle e dalla chiesa fino al 2008 con due intervalli triennali.
“Un servizio – dicono in una nota le sorelle del monastero Sacro Cuore di Erice – svolto sempre con passione e dedizione, attenzione e sollecitudine per i bisogni delle sorelle, nell’accoglienza incondizionata di quanti bussavano al monastero per le più svariate circostanze e di quanti ritornavano per la loro strada ripieni di gioia… Sì, madre Gemma era capace di compiere il miracolo dell’incontro! Nessuno, dopo averla incontrata, si ritrovava più povero, ma si scopriva ricco, perché prezioso ed amato. Di questo suo lungo e delicato ufficio di governo ricordiamo in particolare il tratto amabile ed accogliente del suo carattere, la sua giovialità , la sua umiltà : tutte caratteristiche umane che, innestate nel tronco di Dio, hanno prodotto in lei la donna, la religiosa e la madre che tutti abbiamo amato. Inoltre si è prodigata per il progresso spirituale e materiale della comunità , aperta ad accogliere e a valorizzare il bene ovunque fosse presente, secondo lo spirito della Madre Santa Chiaraâ€.
Fu eletta presidente dalle sorelle della Federazione Santa Eustochia Smeralda dei monasteri di Sicilia per due mandati consecutivi, dal 1984 al 1996. “Durante questi anni, considerati dal miope occhio umano meno efficienti perché non produttivi (a causa di una malattia, ndr) –continuano le sorelle -, madre Gemma invece ha continuato ad amare e a servire la comunità dall’eloquente cattedra della sofferenza, dalla quale, attraverso una malattia gradualmente debilitante, ci ha testimoniato sul suo corpo giorno dopo giorno scolpito dal dolore, la forza di una donazione senza limiti, la dinamicità di un amore che si consuma sino al completo dono di sé, sino all’ultimo respiro, sino ad aspettare che tutte noi alla prima ora della domenica mattina del 6 ottobre, potessimo essere presenti alla celebrazione della sua Pasquaâ€.
Si mette in fuga sulla sua auto a Partinico nel tentativo di sottrarsi ad un posto di blocco della polizia per paura di essere scoperto perché aveva con sé della cocaina. Ma la folle corsa è durata solo qualche manciata di minuti. Il tempo per le pattuglie di mettersi alle costole del fuggitivo sino a sbarrargli la strada.
A finire agli arresti per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti un trentaduenne di Partinico. L’uomo è finito nella rete dei servizi di prevenzione e controllo del territorio svolti anche in provincia dalla polizia di Stato. E’ stato bloccato a bordo di una vettura in transito sulla strada statale 186, quella che si collega con Borgetto e proseguendo con Palermo.
Il trentaduenne è incappato in un posto di controllo del commissariato cittadino: all’alt imposto dagli agenti il conducente ha cercato di effettuare una brusca deviazione in direzione di Borgetto ma è stato bloccato da un’altra pattuglia dello stesso commissariato.
Una volta fermata e raggiunta la macchina, i poliziotti l’hanno sottoposta a perquisizione ed all’interno dell’abitacolo è stato trovato un involucro termosaldato contenente 55 grammi di cocaina, precisamente sotto il sedile. L’arresto del 32enne di Partinico è stato convalidato dal Gip del tribunale di Palermo e la cocaina sequestrata.
Su Partinico si tratta dell’ennesima operazione di contrasto al consumo e spaccio di stupefacenti. Appena qualche giorno fa è stata scoperta l’ennesima piantagione di droga alla periferia della città . In quel caso ad essere arrestato un 53enne con precedenti, ritenuto colui il quale stava portando avanti il fiorente business della produzione di stupefacenti. All’interno di una impervia zona rurale, in contrada Pacino, i carabinieri hanno scoperto delle aree nascoste dalla fitta vegetazione che si trovavano strategicamente ai margini di un corso d’acqua.
L’uomo, trovato sul posto al momento del blitz, aveva messo a dimora quasi 250 piante di cannabis. Gli arbusti, che al momento del sequestro erano già giunti a maturazione, avrebbero prodotto sostanza stupefacente che immessa nel mercato del dettaglio avrebbe fruttato fino ad un milione di euro.
Ieri pomeriggio allo stadio Comunale Salvatore Favazza di Terrasini, Partinicaudace e Supergiovane Castelbuono si sono affrontate per la quarta giornata del campionato di Eccellenza. La squadra allenata dal tecnico Riccardo Abbenante è stata protagonista di una buona prestazione, ma che non è bastata per portare a casa l’intera posta in palio. L’incontro è terminato con un pirotecnico 2-2 con gli ospiti passare due volte in vantaggio e con il Partinicaudace che tutte e due volte è stato capace di recuperare. Il punticino sta stretto ai neroverdi che visto la superiorità numerica e le diverse occasioni sprecate nell’arco dei novanta minuti avrebbero sicuramente meritato qualcosa in più, ma di positivo ci sono tante indicazioni come ad esempio la squadra è unita, ed esprime un buon calcio, si diverte e soprattutto è protagonista di un buon avvio di stagione visto che in quattro partite di campionato sono arrivate due vittorie e due pareggi per un totale di otto punti che permettono al Partinicaudace di restare a ridosso delle zone alte della classifica.
La partita è stata giocata ad alti ritmi e le due compagini hanno lottato su tutti i palloni per prendere in mano le redini del gioco. Gli ospiti al 27’pt sorprendono i partinicesi con una bellissimo goal di Maltese. I madoniti al 40’pt restano in dieci uomini per l’espulsione di Rodriguez, ad essere mandato via negli spogliatoi anche il tecnico ospite Vittorietti. Nei minuti di recupero i padroni di casa pareggiano i conti con Olaoye che dagli undici metri supera l’estremo difensore madonita. Il Supergiovane Castelbuono nonostante l’uomo in meno è squadra tosta e ben organizzata e nella ripresa riesce nuovamente a portarsi avanti nel punteggio con il neoentrato Camara. La gioia del vantaggio dura pochi minuti perché i ragazzi guidati da mister Abbenante non si disuniscono e pareggiano i conti una bell’azione finalizzata da Aggio. Squadre molto lunghe nei minuti finali, la partita resta in bilico, l’ultima occasione è per la Supergiovane al 89’ con la bellissima parata di Cascione su Prestianni, poi dopo il recupero per entrambi arriva il pareggio.
Arriva la guida turistica interattiva a Carini anche per il chiostro dell’ex convento dei Carmelitani. Dopo il castello La Grua Talamanca da oggi è possibile avere una guida anche per quest’altro sito di interesse storico-culturale dove ha sede anche la biblioteca comunale.
L’allargamento del percorso interattivo “Carini Città parlante†è stato ideato dalla Jonathan Livingston Odv e realizzato grazie ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) del ministero della Cultura. Davanti al sito e al suo interno è stata installata la segnaletica turistica informativa, su cui è apposto il Qr code, grazie al quale inquadrando il codice dinamico, direttamente sul telefonino o tablet, si apre la web app sul punto di interesse identificato e si ha accesso a un info-point, aperto 24 ore su 24, 7 giorni su 7, dove è possibile trovare la descrizione del monumento o del singolo punto di interesse in italiano, inglese, francese, e spagnolo.
Sono 4 i punti di interesse presenti all’interno che permetteranno di ascoltare la descrizione architettonica del sito, della pinacoteca, del fondo antico e del museo civico. “Il progetto Carini città parlante – dichiara il vicesindaco Salvatore Badalamenti – si arricchisce di un nuovo tassello ed entro febbraio sarà possibile ascoltare le guide interattive degli altri 22 siti che compongono il percorsoâ€.
“Questo progetto – aggiunge il sindaco di Carini, Giovì Monteleone – rappresenta un passo fondamentale per Carini, proiettandoci tra i comuni italiani che offrono un’accoglienza turistica innovativa e accessibile a livello internazionale. Siamo orgogliosi – ha concluso il primo cittadino – di presentare questo nuovo servizio che valorizza ulteriormente il nostro patrimonio culturale e artistico, rendendolo fruibile a un pubblico sempre più ampio e diversificatoâ€.
“L’iniziativa Carini Città Parlante – commentano dall’associazione Jonathan Livingston – segna un importante passo avanti nel processo di modernizzazione dell’offerta turistica e culturale di Carini, rendendo accessibile a visitatori di tutto il mondo la ricchezza e la bellezza del suo patrimonio storicoâ€.
A ucciderla una lenza con amo conficcato all’interno: bastava portarla a terra e consegnarla alla Capitaneria di Porto per salvarla.
Dopo il bellissimo evento della nascita delle tartarughine nel nido a Torre Pozzillo, a pochi chilometri di distanza da Magaggiari, oggi una segnalazione pervenuta al network tartarughe del WWF Sicilia Nord Occidentale ha allertato i volontari in zona che sono accorsi per verificare il ritrovamento e compilare la scheda scientifica del ritrovamento e comunicare lo stesso alla Capitaneria di Porto di competenza, rispettando i protocolli in vigore.
Purtroppo la tartaruga si presentava spiaggiata e morta, da qualche giorno in mare, trascinata dalle correnti a riva, sicura vittima di pesca illegale o lenze abbandonate da pescatori senza scrupoli. Una lenza doppia entrava direttamente in gola allo sfortunato rettile ingoiando il grosso amo e l’esca che lo conteneva.
Non è più tollerabile un atteggiamento simile da parte di chi dovrebbe proteggere le creature marine perchè loro fonte economica ma solo se il mare è in equilibrio naturale possono continuare a farlo. La Caretta caretta è un’amica dei pescatori non una nemica, mangia più che altro meduse e piccoli crostacei nel fondo marino e fintanto questo non entra nel cervello di quei pochi ignoranti, che ancora lasciano in mare le tartarughe ferite, ne pagano le conseguenze i pescatori onesti e sensibili al mare, come dovrebbero essere tutti.
Se conoscessero meglio le regole e la specie non le abbandonerebbero in mare incontro a sicura morte, COMMETTENDO UN REATO PENALE, queste stupende creature marine sono infatti protette da protocolli internazionali come specie in pericolo di estinzione.
Infatti se per caso si trova una di queste specie ALLAMATE O NELLE RETI il pescatore ha l’obbligo di portarle a riva e consegnarle alla Capitaneria di Porto di pertinenza che allerterà un centro di recupero per le cure del caso, COSI’ FACENDO NON COMMETTENDO ALCUN REATO ANZI DIVENTANDO UN PALADINO DELLA PROTEZIONE DELLE SPECIE. Già questo avviene in tanti porti pescherecci siciliani ma a quanto pare dalle nostre parti poco importa della vita di questi rettili fantastici e amici dei nostri fondali. Ignoranza e superficialità infatti stanno devastando i nostri mari: palangari, cannizzi, reti fantasma, lenze abbandonate di professionisti o sportivi stanno depauperando le già ridotte quantità di specie marine pregiate e importanti per l’equilibrio ecologico del Mediterraneo.
Basta !
Il WWF da 50 anni a questa parte cerca e cercherà in tutti i modi di sensibilizzare il mondo della pesca affinché si faccia, è il caso di dirlo, un “cambio di rotta†non in mare ma verso atteggiamenti sani e consapevoli per un futuro della pesca sostenibile e rispettosa per l’ambiente marino e le specie che lo vivono.
Si allega un’infografica semplice e diretta ai pescatori.
Per saperne di più basta consultare il sito del WWF Sicilia Nord Occidentale nella sezione Progetto Tartarughe
www.wwfsicilianordoccidentale.it
Arriva una possibile svolta nel caso della donna trovata morta nella sua abitazione di Alcamo ieri mattina, in via Confalonieri. Il figlio di 49 anni, che convive con lei, è stato denunciato per maltrattamenti aggravati in famiglia. La polizia, a conclusione del sopralluogo all’interno dell’immobile, ha deciso di procedere in questa direzione. Ma a questo punto sarà decisiva l’autopsia che verrà effettuata sul corpo della donna nei prossimi giorni.
Infatti questo esame autoptico, ordinato dalla Procura di Trapani, dovrebbe eventualmente accertare (o smentire) se le lesioni trovate sul corpo dell’anziana, Caterina Muscarello di 83 anni, potrebbero essere state la causa del suo decesso. Se dovesse essere accertata la correlazione tra le lesioni e la morte della donna, per l’uomo scatterebbe l’arresto e l’accusa di omicidio.
A seguire l’inchiesta è il pubblico ministero Matteo Delpino. Il quarantanovenne è stato interrogato al commissariato di polizia ma non ha confermato le accuse a suo carico di un’ipotetica violenza consumata ai danni della madre. Ha parlato poco, non ha fornito nemmeno particolari sul fatto che la vittima avesse delle ecchimosi attorno al collo, come se qualcuno l’avesse strozzata. In attesa delle conferme tecnico-scientifiche l’uomo resta indagato a piede libero.
Riapre già domani, 7 ottobre, la scuola del Bivio Foresta di Carini. Rispetto a quanto annunciato nei giorni scorsi la riapertura era prevista per il 9 ottobre ma alla fine si è riusciti ad anticipare. Il plesso fa parte dell’istituto comprensivo Guttuso. Il sindaco Giovì Monteleone ha modificato la scadenza dell’ordinanza che ordinava la proroga della chiusura della scuola dove sono in corso lavori per la copertura del piano superiore, composto da dieci aule e appena realizzato.
Il motivo? E’ stato completato prima di quanto previsto il getto di calcestruzzo del solaio. “Essendo venuto meno il pericolo per l’incolumità pubblica derivante dall’assenza di collegamento delle lastre prefabbricate alla struttura – si spiega nella nuova ordinanza che anticipa l’apertura – è possibile riprendere le attività didattiche in tutta sicurezzaâ€.
Solo per domani le lezioni avranno inizio alle ore 9 per consentire al personale collaboratore scolastico di effettuare la pulizia della scuola di Carini oggetto dei lavori. Da martedì la campanella tornerà a suonare per l’ingresso alle 8.
“Si esprime soddisfazione – afferma la dirigente scolastica Valeria La Paglia – per il rispetto dei tempi di completamento dei lavori di una fase complessa del cronoprogramma procedurale e per la rassicurazione in merito all’assenza di pericolo e alla ripresa delle attività in tutta sicurezza espressa dall’amministrazione comunale e dalla IV Ripartizione Lavori pubblici nella suddetta ordinanza. Ci si augura che il ripristino della ‘normalità ’ possa porre fine ai disagi che gli alunni, le famiglie e il personale hanno vissuto in questo difficile avvio di anno scolastico. A tal proposito si coglie l’occasione per ringraziare i genitori e tutto il personale docente e Ata ma, in particolare, quello del plesso Bivio Foresta e, per la sua parte, del plesso Mazzarella (conseguentemente coinvolto), il Consiglio di Istituto, i responsabili di plesso, gli uffici, il funzionario e le figure di staff, per avere dimostrato pazienza, spirito di servizio e di collaborazione e per avere contribuito in maniera fattiva alla gestione del complesso periodo di attività in regime di doppi turniâ€.
Il vandalo delle bombolette a Partinico potrebbe avere le ore contate. Carabinieri e polizia municipale stanno provando a chiudere il cerchio con l’analisi dettagliata delle immagini di videosorveglianza, pubbliche e private, installate nella zona attorno alla fontana di piazza Duomo. Su stanno passando al setaccio, frame dopo frame, i vari filmati e da qui potrebbe venire fuori il suo identikit.
Non è escluso infatti che qualche telecamera possa averlo immortalato mentre era in aziona oppure in fuga da piazza Duomo. Sotto questo aspetto non trapela nulla dagli ambienti investigativi dove ci si limita a dire che si sta lavorando non lasciando nulla al caso.
Si stanno visionando anche le telecamere delle strade limitrofe che potrebbero avere ripreso il momento in cui i vandali sono entrati in azione nel centro di Partinico. L’idea che si sta maturando è che dietro alla scia di raid vandalici ci possa essere sempre la stessa persona o comunque una banda. L’ultimo episodio è accaduto nella notte tra venerdì e ieri: ad essere imbrattata con della vernice spray anche la fontana barocca di piazza Duomo. Qualcuno con una bomboletta spray di colore rosso ha sporcato fregi e iscrizione latina del monumento ottocentesco. Il sito è stato subito ripulito dagli operai del Comune.
Sembra esserci la stessa firma anche nelle fontanelle di via Bari, imbrattate recentemente sempre con della vernice spray di colore rosse. Il segno distintivo del vandalo che si aggira su Partinico oramai appare abbastanza chiaro: lascia scarabocchi di colore rosso, segni senza alcun senso.
Oramai questo tipo di vandalismo sta diventando una costante su Partinico: in sequenza negli ultimi mesi sono stati imbrattati:i giochi di Villa Falcone, la lapide intitolata al militare Impastato collocata al parco suburbano, il murales di Frank Zappa, il murales realizzato per la scuola media Privitera dai ragazzi del gruppo scout e appena qualche giorno fa anche la sede del Partito Democratico.
NEL SERVIZIO VIDEO QUANTO ACCADUTO ALLA FONTANA BAROCCA
Una donna di Alcamo, Caterina Muscarello di 83 anni, è stata trovata morta all’interno della sua abitazione nel centro storico di Alcamo. Questa mattina è stata trovata senza vita nella casa in cui abita, in via Confalonieri, nelle vicinanze dell’ospedale San Vito e Santo Spirito.
Ad indagare la polizia del locale commissariato, la Procura di Trapani ha aperto un fascicolo. Le modalità di ritrovamento del cadavere e qualche segno sul corpo hanno fatto scattare i dubbi sul fatto che l’anziana possa essere stata colpita. Ma al momento non c’è alcuna certezza. La polizia scientifica ha effettuato per l’arco di tutta la mattinata sino al primo pomeriggio di ieri un sopralluogo.
Repertati vari oggetti ritrovati all’interno dell’immobile. Su disposizione del magistrato il corpo sarà sottoposto ad esame autoptico. La casa è stata posta sotto sequestro.