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Torna la “Sagra del grano” di Pianello, frazione di Petralia Soprana. La kermesse, giunta alla sua undicesima edizione, si svolgerà venerdì e sabato 2 e 3 agosto 2024. Un trionfo di sapori, colori e tradizioni da vivere tutti d’un fiato.

Si comincia alle 17 di venerdì con la consueta gara di “carruzzunaâ€. Dalle 20,30 street food e alle 22 intrattenimento musicale itinerante con il gruppo “Sirahâ€. Sabato 3 agosto alle 18,30 la rievocazione dell’antica realtà vissuta nell’aia con “a pisata†e “a spartenzaâ€, accompagnata dalla recitazione di antichi detti in varie fasi, dalla spiga al grano pulito. Alle 20 la tradizionale degustazione dei prodotti del grano anticiperà lo spettacolo musicale di Michele Gennaro e la sua band. Per tutta la durata della sagra sarà presente in forma permanente una presentazione e rappresentazione dell’arte e della cultura del territorio, con esposizione di attrezzature e prodotti artigianali. L’evento, è organizzato dal Circolo Ricreativo Culturale Pianellese con il patrocinio del comune di Petralia Soprana.

“Atmosfera strabiliante – spiega Giuseppe Macaluso, co-organizzatore della sagra – trascorreremo giorni di spensieratezza e divertimento, rievocando ricordi del trascorso vissuto, ma allo stesso momento cercando di dar contezza ai giovani degli stili di vita del passato. Un ringraziamento al nostro presidente Salvatore Sabatino e a tutti i collaboratori che, con entusiasmo e passione, trasporteranno in un’altra epoca tutti i presenti. Motivo di assoluto orgoglio per una piccola frazione come Pianelloâ€. “Sagra del grano punto fermo delle nostre manifestazioni – sottolinea il sindaco Pietro Macaluso – ringrazio tutti i volontari e i giovani che collaborano per la riuscita dell’evento, una due giorni di pura magia che rievoca le indelebili tradizioni localiâ€.

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Data articolo: Sat, 27 Jul 2024 15:30:52 +0000
noindex

PALERMO (ITALPRESS) – La messa in sicurezza e la manutenzione dei marciapiedi della città, anche se presenti griglie di aereazione sotto alle quali si trovano magazzini privati, spetta al Comune e non ai proprietari delle attività commerciali. È quanto ha stabilito il Tribunale amministrativo regionale, a seguito di un ricorso presentato dallo studio legale Palmigiano e Associati, dopo una vicenda che ha coinvolto i proprietari di un immobile a Palermo, adibito ad autorimessa, che si sono visti intimare dall’amministrazione comunale l’esecuzione immediata di messa in sicurezza di un tratto di marciapiede, per via della caduta accidentale di un passante nell’intercapedine sottostante la griglia di areazione, che era sprofondata. In prossimità di uno dei due ingressi, a luglio del 2023, un passante è caduto nell’intercapedine sottostante una griglia di areazione, che era sprofondata. A seguito dell’incidente, il Comune di Palermo, aveva emanato una ordinanza, notificandola ai proprietari. Con questo provvedimento, veniva ordinato ai titolari dell’autorimessa “l’esecuzione immediata di tutte le opere di messa in sicurezza, al fine di scongiurare il rischio di ulteriori sprofondamenti del tratto di marciapiede di proprietà privata, a salvaguardia della pubblica incolumità e della sicurezza urbana†e la trasmissione di una “relazione tecnica asseverata dalla quale si evincano le opere realizzate, attestante l’eliminazione del pericoloâ€.
Il provvedimento avvertiva, altresì, i proprietari dell’esigenza di “dare corso al transennamento e/o protezione delle parti di suolo pubblico oltre che di apporre idonea segnaletica verticale indicante il pericolo di crolloâ€. L’ordinanza era motivata dalla necessità di eliminare una situazione di “alto rischio per l’incolumità delle persone che utilizzano a qualsiasi titolo le aree di proprietà privata†percorrendo il tratto di marciapiede interessato dallo sprofondamento delle griglie di areazione, “presenti nel tratto antistante l’immobileâ€. Preso atto dell’accaduto e del provvedimento, i proprietari avevano quindi provveduto ad apporre la rete di protezione e la segnaletica di pericolo di crollo. Tuttavia, non convinti che la titolarità della messa in sicurezza spettasse a loro in quanto proprietari del piano scantinato sottostante la griglia di areazione ceduta, avevano presentato una nota di osservazioni contro l’ordinanza, in cui veniva richiesto l’annullamento in autotutela del provvedimento sul presupposto di un mancato obbligo di manutenzione e/o rimessione in pristino dell’area. La nota veniva integrata dalla produzione di una perizia a firma di un architetto, la quale attestava che l’intercapedine sottostante alla griglia di areazione ceduta dai locali dell’immobile di proprietà, non era accessibile. E che serviva unicamente per il ricambio dell’aria, l’isolamento e la protezione dall’umidità dell’intero edificio condominiale.
La nota di osservazioni e l’integrazione documentale, tuttavia, non è stata riscontrata, motivo per il quale i proprietarisi sono trovati costretti ad agire in giudizio, affidandosi allo studio legale Palmigiano e Associati. È stato così presentato un ricorso al Tar, con l’assistenza degli avvocati Alessandro Palmigiano e Licia Tavormina. La tesi dello studio legale sosteneva che anche se le autorimesse debbano essere dotate di un sistema di areazione naturale,ciò non comporta alcun mutamento in ordine ai, differenti, obblighi di manutenzione dei marciapiedi di proprietà pubblica sui quali possono esservi grate o griglie di areazione, che costituiscono parte integrante del marciapiede. Il Comune di Palermo continuava a sostenere, invece, che si trattava di proprietà privata.
Il TarSicilia, seconda sezione, con presidenteFederica Cabrini, ed estensore Fabrizio Giallombardo, ha accolto la tesi di Palmigiano e Associati, stabilendo che “gli obblighi manutentivi non possono essere ‘delegati’ ai privati a mezzo diordinanze contingibili e urgenti, specie laddove queste ultime siano state adottate -come avvenuto nel caso di specie – a seguito di un evento rovinoso che avrebbe benpotuto (e dovuto) essere prevenuto dall’amministrazione comunale con l’esercizio diun’adeguata manutenzione, a cui – si ripete – essa è tenuta per legge nelle strade di sua proprietà, ivi compresi i relativi marciapiedi (art. 14, d.lgs. n. 285/1992).E senza addivenire all’assurda conclusione per cui l’obbligo manutentivo dell’ente proprietario della strada – e del relativo marciapiede – venga meno in taluni tratti,per la casuale presenza di grate o griglie di areazione, configurandosi così ‘amacchia di leopardo’: diretta conseguenza di una simile affermazione sarebbe la creazione di imprevedibili situazioni di pericolo per l’incolumità pubblica, che gli obblighi manutentivi in questione mirano a scongiurare. A fini conformativi, si precisa infine che l’intervento di riparazione per cui è causa dovrà essere adeguatamente – e tempestivamente – posto in essere dalla resistenteamministrazione ex art. 14, d.lgs. n. 285/1992, onde prevenire ulteriori gravi episodi, come quello alla base dell’odierna controversiaâ€. “La sentenza è interessante – ha commentato l’avvocato Alessandro Palmigiano – perché il Tribunale ha chiarito una vicenda che spesso accade, quando si verificano delle situazioni di pericolo in aree in prossima di proprietà privata. L’amministrazione pubblica tende a far gravare sui cittadini l’obbligo di manutenzione, del quale, invece, per legge, quasi sempre, deve farsi carico direttamenteâ€.

foto: ufficio stampa Studio Palmigiano

(ITALPRESS).

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Data articolo: Sat, 27 Jul 2024 13:19:53 +0000
nick hauger

Si aspettava la vittoria italiana, è arrivato il successo spagnolo che fa tornare l’Europa a primeggiare nel Giro podistico Internazionale di Castelbuono. Sedici anni dopo l’iberico Martinez è Ilias Fifa mezzofondista marocchino, naturalizzato spagnolo a portare a casa la Coppa Sant’Anna – Trofeo Totò Spallinoâ€, al termine di una gara che non ha lesinato spettacolo e incerta nel pronostico, almeno alla vigilia. Dieci giri per un totale di 11.340 metri con partenza e arrivo da piazza Margherita. Lo start alle 19 accompagnato dalla voce intensa e rassicurante dello speaker storico, Paolo Mutton. Il resto è la pagina di un libro di sport che si riscrive ogni anno a Castelbuono e che celebra la Patrona Sant’Anna fra tradizione, sport e devozione.    

Gara perfetta quella di Fifa, dapprima ha lasciato sfogare la prematura fuga del sudafricano Maxime Chaumenton, naufragata dopo pochissimi giri, poi ha preso le redini della corsa macinando giri dopo giri, in compagnia dello statunitense Nick Hauger e attaccandolo nell’ultima parte del giro conclusivo, dopo averlo sfiancato nell’ultima salita di Mario Levante. Tempo finale per Ilias Fifa 35’31. Per lo staunitense Hauger tre secondi di distacco (35’34). Terzo protagonista di una gara tutto cuore e muscoli l’italiano Ahmed Ouhda sempre in gara, ha saputo preservare la terza piazza dagli attacchi di altri due italiani, Luca Alfieri e Lorenzo Brunier, chiudendo con il crono di 35’55. Primo degli atleti siciliani è Alessandro Brancato tesserato per l’Asd Sicilia Running Team in 38’47, diciassettesimo. Prova maiuscola di Soumaila Diakite, atleta del Mali che da anni vive e si allena a Palermo, quindicesimo assoluto. Bene anche Terrasi diciannovesimo e tra i venti non doppiati.

 UNA LUNGA E GIOIOSA GIORNATA DI SPORT

Sport a tutto tondo a Castelbuono. La giornata era iniziata di buon mattino con la Baby Run che ha visto protagonisti giovanissimi da zero a dieci anni, impegnati su un percorso ridotto realizzato nei pressi di piazza Margherita. Nel primo pomeriggio le gare ufficiali con le categorie giovanili, per loro un giro dello storico percorso. Tra i ragazzi la vittoria è andata a Giuseppe Livorno (Scuola di Atletica Misilmeri), tra le Ragazze  Eleonora Attanzio  (Atletica Villa Gordiani-G. Castello). Nella Categoria Cadetti a spuntarla è stato Ivan Guarnieri (Bike Caltavuturo), tra le Cadette Giulia Cerniglia (Scuola di Atletica Misilmeri).

Spettacolo nella gara Vintage dedicata ai Master. Cinque giri, tanta emozione e stessa fatica dei colleghi professionisti. A vincere è stato un “cavallo di razza†Daniele Piraino (Sicilia Running Team) che ha impresso sin da subito un ritmo importante alla gara. Piraino nel 1997 aveva già vinto a Castelbuono nella categoria Allievi. Tra le donne successo per Gina Anna Maria Leone che ha festeggiato nel migliore dei modi il suo onomastico. Per l’atleta di Prizzi, tesserata per il Casone Noceto Parma, una conferma dell’ottimo momento di forma. Un giro, anche per gli atleti della Fisdir, la federazione italiana degli sport paralimpici degli intellettivo relazionali. Anche per loro la gioia di varcare a braccia alzate il traguardo d piazza Margherita e guadagnarsi i meritati applausi del pubblico. 

CLASSIFICA GIRO PODISTICO  INTERNAZIONALE DI CASTELBUONO
1) Ilias Fifa Spagna 35’31
2) Nick Hauger Usa 35’34
3) Ahmed Ouhda Italia 35’55
4) Luca Alfieri Italia 36’06
5) Lorenzo Brunier Italia 36’19

CLASSIFICA VINTAGE UOMINI
1) Daniele Piraino (Sicilia Running Team)  20’22
2) Antonino Muratore (Universitas Palermo) 21’10
3) Marcello Prestianni (Gruppo Atletica Polisportiva Castelbuonese) 21’35

CLASSIFICA VINTAGE DONNE
1) Gina Anna Maria Leone (Casone Noceto) 26’28
2) Liliana Scibetta (Pro Sport Ravanusa) 26’ 39
3) Simona Sorvillo (Trinacria Palermo) 27’28

CLASSIFICA CATEGORIA GIOVANLI
Ragazzi/Ragazze
Giuseppe Livorno  (Scuola di Atletica Misilmeri)
Eleonora Attanzio  (Atletica Villa Gordiani-G. Castello)
Cadetti/Cadette
Ivan Guarnieri (Bike Caltavuturo)
Giulia Cerniglia (Scuola di Atletica Misilmeri)   

L’arrivo del vincitore Ilias Fifa
La premiazione
Gli atleti affrontano la salita Mario Levante

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Data articolo: Sat, 27 Jul 2024 07:25:12 +0000
Top News Italpress
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – La grandeur francese sotto una pioggia battente per annunciare che il momento di Parigi è arrivato. A cento anni dall’ultima volta, all’ombra della Torre Eiffel sbarcano i cinque cerchi, con un ingresso in scena che fa la storia: per la prima volta alle Olimpiadi, la cerimonia inaugurale si tiene fuori dalle mure chiuse di uno stadio, con le 205 delegazioni che sfilano a bordo di 85 battelli lungo la Senna. Una fusione fra arte, musica, cinema, teatro e sport totale, uno spettacolo a cui assistono oltre 300 mila persone assiepate lungo le rive del fiume. Con un dispositivo di sicurezza imponente a fare da prologo, con tanto di lunghe file ai controlli, Parigi si mostra in tutta la sua bellezza, sfidando il meteo e mettendo in scena classe, storia e atmosfera. Ha dato fondo a tutto il suo talento Thomas Jolly, direttore artistico della cerimonia, trovando un compromesso fra tradizione e modernità che è allo stesso tempo un messaggio di speranza per il futuro a dispetto delle tensioni che vive il mondo di oggi. Con duemila artisti a esibirsi e 170 schermi a coinvolgere gli spettatori, sono però gli atleti il vero centro di gravità nei 6 chilometri fra il Pont d’Austerlitz e il Pont d’Iena. Sullo sfondo luoghi iconici come Notre Dame, la Piramide del Louvre, Place de la Concorde, il Grand Palais, fino a sfiorare la Torre Eiffel, ultima tappa prima della conclusione al Trocadero.
L’Italia, sul piano superiore del battello numero 37 assieme alla Giamaica – a prua Islanda e Israele, fischiata – sfila con i due portabandiera Errigo e Tamberi in testa, applaudita dal presidente Mattarella, pure lui costretto all’impermabile in tribuna, procedendo lungo un percorso suddiviso in 12 tableux, fra incanto, libertà, eguaglianza, sorellanza e infine oscurità e solennità, con momenti di grande spettacolo, come le esibizioni di Lady Gaga prima e Aya Nakamura poi. Mentre la fiamma olimpica corre sopra i tetti di Parigi trasportata da un misterioso tedoforo mascherato, sulle sponde la città si colora di rosa in un inedito can can, lasciando poi spazio alle opere del Louvre – Gioconda compresa, dopo un improbabile furto a opera dei Minions – che prendono vita facendosi largo fra le onde della Senna. Al Grand Palais suona la Marsigliese, uno scatto d’orgoglio tutto francese che viene incarnato anche dagli attori che per una sera vestono i panni di Luigi XIV, Lafayette, Napoleone o De Gaulle. E nella sfilata di moda improvvisata sulla Passerelle Debilly appare anche una modella d’eccezione, una luccicante Bebe Vio. Poi, dopo il tripudio riservato al battello che trasporta la Francia, la festa prosegue, fra musiche moderne e l’immortale “Imagine”, mai forse attuale come oggi. Issata la bandiera a cinque cerchi, è il momento dei discorsi ufficiali.
Tony Estanguet, presidente del Comitato organizzatore, ricorda che “la Francia viene spesso definita il Paese dell’amore. E fra la Francia e i Giochi c’è sempre stata una lunga storia d’amore. Amare i Giochi con passione ci ha portato a voler condividere con voi quello che è più prezioso per noi”. Il richiamo alla pace è al centro delle parole di Thomas Bach, numero uno del Cio: “Sognate con noi. Come gli atleti olimpici, fatevi ispirare dalla gioia che solo lo sport può darci. Lasciateci celebrare questo spirito olimpico del vivere in pace, abbiate fiducia nel futuro”. E dopo che Emmanuel Macron dichiara aperti i Giochi, la fiaccola, passata dalle mani di Zinedine Zidane, Rafa Nadal, Amelie Mauresmo, Tony Parker e altri ancora, percorre l’ultimo tratto verso l’accensione del braciere olimpico al Jardin des Tuileries: i prescelti sono l’ex velocista Marie Josè Perec e il judoka Teddy Riner. Poi i fuochi d’artificio finali sulle note di Celine Dion: quasi un auspicio per quel che verrà da qui all’11 agosto.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Data articolo: Sat, 27 Jul 2024 01:04:56 +0000
Top News Italpress
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – I due portabandiera, Arianna Errigo e Gianmarco Tamberi, saldamente a quattro mani sorreggono e fanno sventolare in alto il vessillo tricolore. Attorno a loro, fanno festa sopra la Senna e sotto una pioggia incessante i circa 200 componenti, tra atleti (141) e addetti ai lavori, dell’Italia Team. Cerimonia bagnata, adesso si spera in un’Olimpiade fortunata per gli azzurri salpati alle 19,35 da Pont d’Austerlitz sul battello numero 37 diretto al Trocadero dopo una navigazione di circa 6 km sul fiume che passa in mezzo alle strade più iconiche di Parigi: da Notre-Dame al Louvre, oltre ad alcune sedi dei Giochi, tra cui l’Espanade des Invalides ed il Grand Palais. A condividere il piano di sopra della barca con l’Italia c’è la Giamaica mentre a prua spazio a Islanda e Israele. Gli alfieri tricolore in rappresentanza di 20 discipline (atletica, badminton, beach volley, breaking, canoa, canottaggio, ciclismo, ginnastica artistica, judo, nuoto, pallanuoto, pugilato, scherma, sport equestri, taekwondo, tennis, tennistavolo, tiro con l’arco, tuffi e vela) indossano un capo speciale firmato EA7 Emporio Armani e vengono accompagnati, tra gli altri, dal Segretario Generale del Coni e Capo Missione azzurro Carlo Mornati. All’arrivo al Trocadero, sotto la Tour Eiffel, qualcuno sceglie di andare a ripararsi dalla pioggia (anche perchè le gare incombono), ma non manca chi si scatena e balla sotto l’acqua sventolando le bandierine bianche, rosse e verdi fino alla fine.
“E’ stata una figata pazzesca e poi il finale è stato bellissimo con la Tour Eiffel, i cinque cerchi. Che squadra, c’è un entusiasmo unico, invidiato da tutte le altre imbarcazioni” commenta Gianmarco Tamberi, protagonista nell’euforia generale anche di una clamorosa disavventura: il saltatore della nazionale ha perso la fede nunziale. Fra l’altro Tamberi, come si vede in una delle sue story su Instagram, aveva salutato “una spettatrice speciale”, la moglie Chiara Bontempi che ha assistito alla cerimonia su una delle banchine del fiume parigino. Tanta emozione anche per l’altra portabandiera, la fiorettista Arianna Errigo, entusiasta del viaggio sulla Senna: “E’ stato stupendo condividerlo con tutti – commenta -. Nonostante la pioggia, nonostante il trucco e parrucco, ma è andata così. E’ stato unico. Come è unica questa squadra”.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Data articolo: Sat, 27 Jul 2024 01:04:56 +0000
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SPA-FRANCORCHAMPS (BELGIO) (ITALPRESS) – Lando Norris, con il tempo di 1’42″260, ha chiuso in testa le FP2 del Gp del Belgio.
Il pilota britannico della McLaren ha preceduto il compagno di squadra Oscar Piastri (+0″215) e il campione del mondo, Max Verstappen (Red Bull, +0″217). Quarto e quinto posto per le Ferrari di Charles Leclerc (+0″577) e Carlos Sainz (+0″838). Sesto l’inglese George Russell (Mercedes, +1″030), settimo il francesce Esteban Ocon (Alpine, +1″141). Chiudono la top ten Kevin Magnussen (Haas, +1″225), Sergio Perez (Red Bull, +1″244) e Lewis Hamilton (Mercedes, +1″269). Sessione divisa in due tronconi. Tempi sempre più veloci in avvio poi, nel finale, spazio alle simulazioni del passo gara con diversi tipi di gomme e tempi che sono tornati alti.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Data articolo: Sat, 27 Jul 2024 01:04:55 +0000
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ROMA (ITALPRESS) – L’Italia è il primo consumatore al mondo di spigole e orate, ma solo poco più del 20 per cento è prodotto da allevamenti italiani. A fronte di oltre 8 mila chilometri di coste sono attualmente attive solamente 21 concessioni off-shore per la maricoltura. Sono alcuni dati che danno l’idea del potenziale di crescita per un settore, quello dell’itticoltura, fondamentale non solo per l’economia, ma anche per la sostenibilità.
In Italia sono 800 i siti produttivi, concentrati per il 60% al Nord, il 15% al Centro e il 25% al Sud. Venticinque le specie ittiche allevate in ambienti diversi: acqua dolce, lagune e mare. Il fatturato della piscicoltura italiana nel 2023 è stato di oltre 400 milioni di euro. L’Italia è leader europeo e secondo Paese al mondo dopo la Cina, nella produzione di caviale di storione, con più di 65 tonnellate (2023). Il pesce più allevato è la trota: oltre 30.000 tonnellate e più di 280 milioni di uova embrionate. Seguono orata e spigola, con 17.000 tonnellate. L’Italia produce 160 milioni di avannotti di specie ittiche marine pregiate. L’acquacoltura italiana potrà essere ancora più sostenibile (economicamente e ambientalmente) e competitiva se ci sarà un maggiore impulso al suo sviluppo. “Il comparto in Italia non sta crescendo, sia nell’acqua dolce che in quella di mare – spiega Andrea Fabris, direttore dell’Associazione Piscicoltori Italiani, aderente a Confagricoltura -. Siamo il più grande mercato europeo al consumo di spigole e orate, ne consumiamo 80 mila tonnellate l’anno, ma copriamo con la produzione nazionale solo il 20 per cento della domanda. Ci sono problematiche burocratiche, di autorizzazioni. Serve una pianificazione marittima nelle aree vocate all’allevamento, e c’è la necessità di fare conoscere al consumatore l’origine del prodotto, anche nei ristoranti, non solo nei supermercati. Ci stiamo battendo per questo anche in Europa”.
Tra le realtà italiane più sviluppate, figura Agroittica Toscana, che svolge l’attività di acquacoltura da oltre venti anni ed è specializzata nell’allevamento di spigola e orata. Dalla pesca alla fine del confezionamento delle spigole e delle orate passano appena tre ore.
“Il Golfo di Follonica rappresenta circa il 50 per cento della produzione nazionale di orate e spigole – spiega Claudio Pedroni, presidente di Agroittica Toscana -. Nel corso del tempo si è creato un polo ittico dell’agroalimentare a mare. La Toscana è un punto di riferimento per i volumi di produzione e per l’eccellenza: qui ci sono standard di allevamento di primissimo piano. Abbiamo 11 certificazioni, tra cui il marchio Acquacoltura Sostenibile, che è la testimonianza di un lavoro che segue crismi e canoni della sostenibilità. Il nostro lavoro non può essere disgiunto dalla sostenibilità, che deve essere ambientale, produttiva e culturale. Il nostro pesce rispecchia il territorio, e questo dà valore aggiunto al prodotto che viene distribuito in tutta Italia e all’estero. Siamo un punto di riferimento nazionale che ha dato un impulso importante al settore, con 200 posti di lavoro diretti. Per il futuro ci aspettiamo di continuare a crescere, e che l’Italia possa diventare un riferimento nel Mediterraneo”.
Per la sostenibilità è importante anche la scelta dei mangimi. “I pesci vengono allevati con mangimi selezionati – spiega il biologo Andrea Cesarini nello stabilimento di Agroittica Toscana -, i nostri fornitori fanno molta ricerca, negli anni ci hanno seguito molto, e insieme cerchiamo di costruire e di portare avanti un sistema di alimentazione che garantisca un miglior apporto nutrizionale ai pesci. Mentre parecchi anni fa si usava molta farina di pesce, nel tempo ci siamo spostati verso le proteine vegetali e animali che hanno caratteristiche simili al pesce ma che salvaguardano l’ambiente”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Data articolo: Sat, 27 Jul 2024 01:04:55 +0000
Top News Italpress
ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il disegno di legge annuale per il Mercato e la Concorrenza. Il provvedimento contiene misure in materia di dehors, portabilità delle scatole nere ai fini assicurativi, trasporto pubblico non di linea, rilevazione dei prezzi, shrinkflation e startup innovative, oltre a ulteriori rilevanti misure di competenza di altri dicasteri.
Rispettata la cadenza annuale del Ddl per la concorrenza, previsione introdotta nel 2009 ma rimasta inapplicata fino all’inizio dell’attuale legislatura. Quello approvato oggi è infatti il quarto disegno di legge annuale per il Mercato e la Concorrenza, dopo quelli del 2017, 2022 e dell’anno scorso.
“Siamo convinti sia necessario aumentare la competitività del nostro Paese, anche attraverso la concorrenza interna, e con l’approvazione del Ddl Concorrenza compiamo un altro significativo passo nella giusta direzione, a supporto delle imprese e a tutela dei consumatori”, ha dichiarato il ministro Adolfo Urso. “Per quanto di nostra competenza – continua il titolare del Mimit -, penso siano particolarmente importanti le norme che riguardano il settore delle assicurazioni, a garanzia dei consumatori, e il settore della ristorazione e dell’accoglienza. Rispetto a questo specifico punto, abbiamo gettato le basi per superare la fase emergenziale e impostare una riforma organica del settore che risponde a quattro obiettivi: migliorare l’accoglienza, aumentare il decoro delle città, incentivare gli investimenti e consentire maggiori risorse per i Comuni. Un quadro di certezza delle regole condiviso positivamente con tutti gli interlocutori istituzionali, Comuni, Ministeri e Sovrintendenze, nell’interesse degli operatori economici”.
Il Ddl si inserisce a pieno titolo nel quadro delle misure e degli interventi di attuazione del “Piano nazionale di ripresa e resilienza”: all’approvazione annuale di una “Legge sulla concorrenza” risulta infatti subordinato lo stanziamento dei fondi previsti nell’ambito dello stesso PNRR.
Ecco gli ambiti di intervento del disegno di legge, resi noti dal Mimit:

DEHORS
Più servizi per i cittadini, più decoro per le città, più risorse per i Comuni, più sviluppo per l’Italia. Questi i quattro pilastri della norma contenuta nel Ddl Concorrenza che riforma i dehors. Il provvedimento, infatti, stabilisce regole certe ponendo fine alla giungla che caratterizza il settore, incentiva gli investimenti migliorando la ricettività e il decoro urbano.
Nello specifico, il Ddl stabilisce che entro un anno dall’entrata in vigore della legge è prevista l’emanazione di un decreto legislativo, su proposta del Mimit e di concerto con i Ministeri dell’Interno, della Giustizia, della Pubblica Amministrazione, del Turismo e delle Infrastrutture, per riordinare e coordinare la concessione ai pubblici esercizi di spazi e aree pubbliche di interesse culturale e paesaggistico per l’installazione di strutture amovibili funzionali all’attività.
Si prevede, inoltre, che i Comuni adeguino i propri Regolamenti per garantire, in particolare, adeguate zone per il passaggio dei pedoni e delle persone con limitata o impedita capacità motoria nel caso di occupazione di marciapiedi.
Fino al 31 dicembre 2025, e comunque fino alla data di entrata in vigore del decreto legislativo, vengono prorogate le norme del 2020 connesse alla pandemia di Covid.

PORTABILITA’ SCATOLE NERE
Con l’obiettivo di favorire la mobilità della domanda in ambito assicurativo e di ridurre il fenomeno della fidelizzazione forzata e, conseguentemente di aumentare la concorrenza e ridurre i costi, è fatto divieto alle imprese assicuratrici di prevedere clausole contrattuali che impediscano o limitino il diritto dell’assicurato di disinstallare, senza costi e alla scadenza annuale del contratto, i dispositivi elettronici per il monitoraggio dei dati dell’attività di circolazione dei veicoli a motore (la cosiddetta scatola nera) o penali in caso di restituzione dopo la scadenza.
Viene stabilito un meccanismo di portabilità dei dati registrati dalle scatole nere che il consumatore potrà richiedere, tramite la compagnia assicurativa, all’impresa che gestisce i dispositivi elettronici. Si tratta, a titolo di esempio, della percorrenza complessiva, la percorrenza differenziata in funzione delle diverse tipologie di strade percorse, l’orario diurno o notturno di percorrenza negli ultimi 12 mesi. I dati dovranno essere forniti con modalità di uso comune e leggibile da dispositivo automatico, per garantire così la continuità del servizio di trattamento dei dati alla nuova compagnia assicurativa che, per poterli usare, dovrà versare un compenso una tantum a favore dell’impresa che gestisce il dispositivo elettronico.
Prevista l’istituzione di un sistema informativo, sottoposto alla vigilanza di IVASS, sui rapporti assicurativi non obbligatori al fine di rendere più efficace la prevenzione e il contrasto di comportamenti fraudolenti.
I costi relativi alla realizzazione e alla gestione del sistema informativo antifrode sono completamente a carico delle imprese assicurative partecipanti.

TRASPORTO PUBBLICO NON DI LINEA
Per fronteggiare il fenomeno dell’abusivismo nel settore del trasporto pubblico non di linea, quindi di taxi e Ncc, si prevede l’applicazione di sanzioni in caso di mancata iscrizione al registro, che vanno dalla sospensione alla revoca dal ruolo dei conducenti.
I Comuni potranno accedere al registro verificando la veridicità dei dati e comunicare al Ministero dei Trasporti i dati relativi agli eventuali provvedimenti di revoca o sospensione adottati. Ciò consentirà anche una ricognizione del numero delle licenze e delle autorizzazioni per ciascun Comune.
Vengono inoltre razionalizzate e allineate le sanzioni previste in materia di trasporto pubblico non di linea, sia che si tratti di taxi che di noleggio con conducente.

MONITORAGGIO E RILEVAZIONE PREZZI
Viene resa più funzionale l’attività di monitoraggio dei prezzi e delle tariffe effettuata dalle Camere di Commercio, attribuendo al Garante per la sorveglianza dei prezzi il potere di individuare i prodotti da sottoporre a controllo.
Al fine di coordinare al meglio la suddetta attività si prevede, inoltre, che il Garante adotti specifiche linee guida per individuare modalità omogenee di rilevazione dei prezzi quali, a titolo esemplificativo, le cadenze temporali.

SHRINKFLATION
Viene introdotta una misura di contrasto al fenomeno della cosiddetta “shrinkflation”, la pratica che consiste nel ridurre la quantità di prodotto, pur mantenendo inalterato il confezionamento, che determina, di fatto, un correlato aumento del prezzo per unità di misura. A tal fine viene previsto un obbligo di informazione in favore del consumatore che prevede l’apposizione di una specifica etichetta nel prodotto esposto.

STARTUP INNOVATIVE
Implementata la definizione di Startup innovative: vengono introdotti nuovi parametri in grado di individuare e premiare le imprese con le maggiori potenzialità, ovvero le micro, piccole e medie imprese che, entro 2 anni dall’iscrizione nell’apposito registro speciale, hanno un capitale sociale di 20 mila euro e almeno un dipendente. Viene data particolare attenzione alle Start up innovative che operano nei settori strategici, che potranno permanere nel relativo registro speciale fino a 84 mesi (invece di 60).
Ampliate le ipotesi in cui gli incubatori certificati possono essere riconosciuti e iscritti nell’apposito registro, estendendo agli stessi i benefici delle deduzioni fiscali del 30% dall’Ires di cui oggi beneficiano altri soggetti economici che investono in Start up.
Previste inoltre disposizioni per promuovere gli investimenti in capitale di rischio da parte di investitori privati e istituzionali.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Data articolo: Sat, 27 Jul 2024 01:04:54 +0000
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PALERMO (ITALPRESS) – Si aspettava la vittoria italiana, è arrivato il successo spagnolo che fa tornare l’Europa a primeggiare nel Giro podistico Internazionale di Castelbuono. Sedici anni dopo l’iberico Martinez è Ilias Fifa mezzofondista marocchino, naturalizzato spagnolo, a portare a casa la Coppa Sant’Anna – Trofeo Totò Spallinoâ€, al termine di una gara che non ha lesinato spettacolo e incerta nel pronostico, almeno alla vigilia. Dieci giri per un totale di 11.340 metri con partenza e arrivo da piazza Margherita. Lo start alle 19.00 accompagnato dalla voce intensa e rassicurante dello speaker storico, Paolo Mutton. Il resto è la pagina di un libro di sport che si riscrive ogni anno a Castelbuono e che celebra la Patrona Sant’Anna fra tradizione, sport e devozione.

Gara perfetta quella di Fifa, dapprima ha lasciato sfogare la prematura fuga del sudafricano Maxime Chaumenton, naufragata dopo pochissimi giri, poi ha preso le redini della corsa macinando giri dopo giri, in compagnia dello statunitense Nick Hauger e attaccandolo nell’ultima parte del giro conclusivo, dopo averlo sfiancato nell’ultima salita di Mario Levante. Tempo finale per Ilias Fifa 35’31. Per lo staunitense Hauger tre secondi di distacco (35’34). Terzo protagonista di una gara tutto cuore e muscoli l’italiano Ahmed Ouhda sempre in gara, ha saputo preservare la terza piazza dagli attacchi di altri due italiani, Luca Alfieri e Lorenzo Brunier, chiudendo con il crono di 35’55. Primo degli atleti siciliani è Alessandro Brancato tesserato per l’ASD Sicilia Running Team in 38’47, diciassettesimo. Prova maiuscola di Soumaila Diakite, atleta del Mali che da anni vive e si allena a Palermo, quindicesimo assoluto. Bene anche Terrasi diciannovesimo e tra i venti non doppiati.
-foto ufficio stampa Giro podistico di Castelbuono –
(ITALPRESS)

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Data articolo: Fri, 26 Jul 2024 21:19:53 +0000
teatro

Le reminiscenze di un passato scolastico per alcuni, di attualità per chi la scuola la frequenta ancora. Nuovo appuntamento al Rifugio Marini di Piano Battaglia per il club letterario notturno “I Sonnambuli†fondato dal giornalista Fabio Manenti e dallo sceneggiatore Michele Arezzo, il 3 agosto a partire dalle ore 18. Che approdano sulle alture madonite per il secondo anno, dopo lo spettacolo di successo dello scorso anno dal titolo “Viva la fuga”, sull’andarsene, perdersi nella natura e poi, afferrata l’ispirazione giusta in storie arrembanti, ritrovarsi. Argomento di quest’anno: i miti della letteratura, dall’Iliade all’Odissea, passando per altri testi che… graffiano. “I figli di Tro*a” è ironico e divertente, nello stile de I sonnambuli. I miti che tutti abbiamo studiato o che stiamo studiando, con i loro testi che fanno sorridere, oppure capaci di lasciare addosso un segno che resta, che fa cicatrice.
 
“Perché quello era la scopo di Omero e di tutti gli altri cantori dell’antichità: tramite la mitologia educare alla vita, insegnare un certo modo di stare al mondo, tanto eroico quanto grottesco”, dicono I Sonnambuli. E quindi da Piano Battaglia si sale su verso gli dèi dell’Olimpo accompagnati da Manenti e Arezzo che scelgono un tema e lo indagano raccontando a braccio storie prese da letteratura, cronaca, miti, arte e scienza, poesia e musica. Tutto il resto è improvvisazione con il pubblico, ogni volta in un luogo diverso, inatteso. “Da sempre le storie abitano le notti e le riscaldano: sono la più antica via di fuga, la più dirompente ispirazione”, proseguono i due. Chi sceglie di partecipare a uno spettacolo de I Sonnambuli deve essere consapevole di non essere un semplice spettatore, ma di apprestarsi a vivere un’esperienza di teatro, di narrazione che indaga emotivamente, racconto dopo racconto, le contrastanti sfaccettature del tema al centro dell’incontro. Mitologia, dunque, per questo appuntamento inserito all’interno del cartellone estivo del Rifugio Marini. “I greci hanno cucito in cielo l’umanità tutta, ogni mito un carattere dell’uomo. Ci ritroveremo, quindi, per raccontare ciò che ancora dicono e che in pochi ormai ascoltano”, concludono i due. Per info e prenotazioni 335 7772269 o info@rifugiomarini.it.

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Data articolo: Fri, 26 Jul 2024 15:45:15 +0000

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