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#cronaca #Trapani
Di seguito il titolo della “Notizia del giorno†e delle principali notizie del Tg Sud di oggi, 14 novembre 2025.
SIGNORA FONTANA, QUALE FUTURO?
La Venere di piazza ex mercato del pesce sarà rimossa per il restauro, ma nel comunicato del Comune di Trapani spunta l’ipotesi di una futura collocazione museale
CUFFARO DAVANTI AL GIP DI PALERMO
L’ex governatore si è avvalso della facoltà di non rispondere, rendendo soltanto dichiarazioni spontanee
DROGA A CATANIA, DUE ARRESTI
Gli agenti della Squadra mobile hanno bloccato due pusher minorenni che agivano in un appartamento del rione San Cristoforo
COLTI IN FLAGRANTE
I carabinieri di Trapani hanno arrestato due uomini sorpresi a bruciare rifiuti in un fondo agricolo di Paceco
ALLARME PER CARBURANTE SPORCO
La denuncia è dell’associazione +Tutela di Consumerismo No Profit. Richiesti maggiori controlli
SICILIA: MAGLIA NERA
Nel nuovo report di Save The Children uscito in occasione della giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza, è allarme cultura tra i giovani
L'articolo Tg Sud, i titoli e le notizie del 14 novembre 2025 proviene da News Trapani e notizie aggiornate | Telesud.
Data articolo: Fri, 14 Nov 2025 12:49:29 +0000Continua a offrire nuove rivelazioni il relitto di epoca tardo antica scoperto nel 2019 sui fondali di Marina di Ognina, nel Siracusano. Con il coordinamento della Soprintendenza del Mare, una missione scientifica di studio denominata “Relitto delle Olle†(dalla tipologia di alcune ceramiche trovate a bordo) ha consentito agli studiosi di individuare l’orientamento dell’imbarcazione e del suo carico ipotizzando, di conseguenza, le sue dimensioni di massima. Attraverso una documentazione tridimensionale della nave e una successiva prima fase di pulizia stratigrafica dei sedimenti, è stato possibile mettere in luce una grande quantità di materiale e di informazioni.
Con ogni probabilità , si tratta di una nave oneraria di medie dimensioni la cui lunghezza doveva aggirarsi tra i 15 e i 18 metri, per una larghezza compresa tra i 5 e i 6. Recuperati, inoltre, nel corso delle ultime immersioni, un secondo vaso monoansato acromo con funzione di bollitore e una olla acroma biansata con coperchio.
«Grazie alle moderne e sofisticate attrezzature, proseguiamo nel solco della ricerca scientifica – ha detto l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – si tratta di operazioni utili a chiarire tipologia e cronologia dell’imbarcazione, nonché a comprendere meglio la natura del carico e le dinamiche dell’affondamento».
«Il “Relitto delle Olle†si presenta come un sito di straordinario potenziale, ancora ricco di informazioni non immediatamente percepibili – ha spiegato il soprintendente del Mare, Ferdinando Maurici –. Il carico, estremamente omogeneo, è fortunatamente giunto fino ai giorni nostri in condizioni ottimali, non avendo subito significative alterazioni, né danni dovuti al passaggio di reti a strascico o interventi clandestini».
I prossimi obiettivi della ricerca saranno indirizzati verso una completa delimitazione del carico, al fine di stimare in maniera più precisa le dimensioni originarie dell’imbarcazione. Le pochissime tracce lignee individuate fino a questo momento lasciano ipotizzare che al di sotto del carico possa essersi conservata parte della struttura dello scafo.
A curare il coordinamento e la direzione scientifica delle immersioni, la Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana. Linda Pasolli ha assicurato il suo contributo alle osservazioni biologiche, mentre Cristiano Rosa ha realizzato anche la progettazione e realizzazione delle attrezzature operative. A supervisionare le operazioni subacquee, organizzate e coordinate da Fabio Portella, Ninny Di Grazia.
Ad individuare le prime tracce del relitto, circa sei anni fa a circa un miglio dalla costa siracusana, alla profondità di 70 metri, l’ispettore onorario per il patrimonio culturale sommerso Fabio Portella, insieme a Stefano Gualtieri, nel corso di un’immersione subacquea per la mappatura dei cavi telegrafici della Pirelli posati alla fine dell’800.
Risale al 2021 l’individuazione del vero e proprio nucleo del sito, databile in via preliminare tra il V e il VI secolo d.C., e costituito da una grande quantità di contenitori ceramici, articolati in quattro moduli di differenti grandezze e da coperchi appartenenti a tre varianti morfologiche. Dopo la segnalazione alla Soprintendenza del Mare, fu autorizzato da quest’ultima il recupero di alcuni reperti ritenuti utili per la caratterizzazione dei materiali: due olle, tre coperchi e un bollitore monoansato.



L'articolo Archeologia, nuove scoperte dalla nave trovata nel Siracusano proviene da News Trapani e notizie aggiornate | Telesud.
Data articolo: Fri, 14 Nov 2025 12:19:17 +0000La Venere di piazza ex mercato del pesce, la cosiddetta “Signora Fontana”, torna al centro della scena. O meglio: torna al centro della discussione, perché al centro della piazza, ormai, resta solo l’idea sbiadita di ciò che dovrebbe rappresentare. Più di un anno fa denunciavamo lo stato di abbandono della statua. Diversi mesi dopo, nulla è cambiato. Anzi, la situazione è perfino peggiorata. Ieri, poi, è arrivato un comunicato del Comune di Trapani che voleva rassicurare ma che, in realtà , ha alimentato ancora più dubbi.
L’Amministrazione ha spiegato che la statua sarà rimossa per un restauro e che, nel frattempo, al suo posto verrà collocata una copia fedele per preservare «l’aspetto e il valore simbolico della piazza».
Fin qui tutto logico.
Il problema arriva subito dopo.
«Una volta completato il restauro – si legge nella nota pubblicata sulla pagina Facebook del Comune – l’opera potrà essere ricollocata nella sua sede originaria o valorizzata in un contesto museale».
Una contraddizione evidente: prima si nega qualsiasi “addioâ€, poi si ammette la possibilità che la Signora Fontana possa non tornare più al suo posto. È difficile chiamarla rassicurazione. Perché il punto è semplice: la statua di Venere è un simbolo. È storia, immaginario collettivo, identità urbana. Il restauro è necessario e sacrosanto, ma anni di incuria e promesse rimaste sulla carta pesano più delle parole. E mentre si tenta di riparare al degrado, si apre addirittura alla possibilità di spostare la statua altrove, dopo averla lasciata deteriorarsi per decenni.
Il Comune aggiunge che la decisione finale sarà condivisa con la cittadinanza e la Soprintendenza, «nel rispetto della storia e dell’identità della nostra città ».
Bene.
Ma Trapani ha già perso troppo del proprio patrimonio, pezzo dopo pezzo. La Venere non può essere l’ennesima rinuncia mascherata da “valorizzazioneâ€. Prima la si restaura, poi la si rimette al suo posto.
Qualsiasi altra ipotesi rischia di confermare, ancora una volta, quanto poco si sia creduto davvero nel valore dei propri simboli.
Chiara Conticello
L'articolo Trapani, ombre sul futuro della Signora Fontana proviene da News Trapani e notizie aggiornate | Telesud.
Data articolo: Fri, 14 Nov 2025 11:29:09 +0000Conclusa, in Sicilia, l’operazione denominata “Calypso†che ha visto impegnati uomini e donne della Guardia costiera sia a terra sia in mare, con l’obiettivo di monitorare l’intera filiera della pesca e garantire il rispetto delle normative nazionali e internazionali a tutela delle risorse ittiche e dell’ambiente marino.
L’attenzione principale è stata rivolta alla prevenzione e repressione degli illeciti legati all’uso di attrezzi da pesca non conformi, alla tutela delle specie soggette a fermo biologico, alla protezione del consumatore dalle frodi alimentari e alla garanzia di qualità e tracciabilità del prodotto ittico destinato a ristoranti e famiglie.
Tra il 20 ottobre e il 12 novembre 2025, il dispositivo operativo ha effettuato oltre 990 controlli in mercati ittici e rionali, esercizi di ristorazione, centri di distribuzione all’ingrosso, piattaforme logistiche, vettori stradali, ambulanti abusivi e unità da pesca. L’attività ha portato all’accertamento di 70 illeciti amministrativi, con sanzioni per 87.000 euro, al deferimento di un cittadino extracomunitario all’Autorità Giudiziaria per pesca illegale in acque territoriali, al sequestro di 26 attrezzi da pesca irregolari e alla sospensione di un’attività commerciale di vendita al dettaglio. Complessivamente sono stati sequestrati circa 5.550 kg di prodotto ittico giudicato non idoneo al consumo umano e destinato alla distruzione.
Tra le operazioni più significative, numerosi interventi sono stati condotti a Palermo, dove mercati, ristoranti e centri di distribuzione all’ingrosso sono stati sottoposti a controlli serrati, con il sequestro complessivo di 1.200 kg di prodotto ittico non idoneo al consumo umano. In un’ispezione congiunta in una pescheria, a seguito di gravi carenze igienico-sanitarie, il personale sanitario dell’ASP ha disposto la chiusura immediata dell’attività commerciale in applicazione del “pacchetto igieneâ€.
A Mazara del Vallo, i militari hanno controllato uno stabilimento ittico durante le operazioni di scarico delle merci, ispezionando un autoarticolato proveniente da un porto europeo. Le verifiche hanno accertato la presenza di 2.200 kg di gambero rosso e viola, pescato in zona vietata, per un valore commerciale di circa 120.000 euro, con conseguente sanzione amministrativa.
A Lampedusa, una motovedetta ha intercettato un motopesca tunisino intento in attività illegale in acque italiane. L’equipaggio, nel tentativo di occultare il pescato, ha tagliato la rete provocandone la ricaduta in mare. L’imbarcazione è stata scortata in porto e il comandante denunciato all’autorità giudiziaria. Sequestrati 900 metri di rete da pesca.
L'articolo Sicilia, la filiera della pesca al setaccio nell’operazione Calypso proviene da News Trapani e notizie aggiornate | Telesud.
Data articolo: Fri, 14 Nov 2025 11:24:57 +0000Salvatore Cuffaro si è avvalso della facoltà di non rispondere del Gip di Palermo, fornendo soltanto dichiarazioni spontanee.
L’ex presidente, arrivato di buon mattino in tribunale, è indagato per corruzione, turbata libertà degli incanti e associazione a delinquere nell’ambito di una indagine su un comitato d’affari criminale che avrebbe pilotato appalti e concorsi pubblici. Davanti al giudice gli indagati nell’inchiesta sugli appalti e i concorsi nella sanità regionale che, secondo la procura, sarebbero stati indirizzati grazie alla regia dell’ex presidente della Regione Salvatore Cuffaro e di alcuni esponenti della nuova Dc.
A varcare, questa mattina, la soglia del palazzo di giustizia anche Antonio Abbonato, il capogruppo Dc all’Ars Carmelo Pace e Vito Raso, storico collaboratore dell’ex governatore. Una giornata densa, che gli inquirenti considerano decisiva per chiarire i ruoli e definire i contorni della presunta rete che avrebbe condizionato nomine e procedure.
Al termine degli interrogatori, il Gip dovrà sciogliere il nodo più atteso: pronunciarsi sulle richieste di arresto avanzate dalla procura e decidere quali misure adottare nei confronti dei diciotto indagati nell’inchiesta che ipotizza, a vario titolo, corruzione, associazione per delinquere e turbata libertà degli incanti.
L'articolo Appalti pilotati, Cuffaro davanti al Gip di Palermo proviene da News Trapani e notizie aggiornate | Telesud.
Data articolo: Fri, 14 Nov 2025 10:34:07 +0000I carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Catania Piazza Dante hanno denunciato in stato di libertà due fratelli di 62 e 59 anni, residenti a San Gregorio, ritenuti – ferma restando la presunzione d’innocenza – responsabili in concorso di omessa denuncia e omessa custodia di armi, oltre che di detenzione illegale di armi e munizionamento.
Durante un servizio in borghese nel quartiere San Cristoforo, i militari hanno notato in via Molo di Levante una busta di plastica posata sul davanzale di una finestra di un’abitazione disabitata. L’intuizione investigativa si è rivelata corretta: nella busta c’erano una pistola Beretta cal. 7,65 con caricatore e sei cartucce, insieme a 400 proiettili di vario calibro, tra cui 7,65 mm e .38 special.
Gli accertamenti hanno portato a identificare l’arma: risultava intestata a un familiare dei due uomini, deceduto da tempo, e mai denunciata dagli eredi dopo la successione. Raccolti gli elementi – che saranno vagliati in sede giudiziaria – i Carabinieri hanno denunciato i due fratelli e sequestrato tutto il materiale, ora a disposizione dell’autorità giudiziaria di Catania per le valutazioni di competenza.
L'articolo Armi e munizioni, due denunce a Catania proviene da News Trapani e notizie aggiornate | Telesud.
Data articolo: Fri, 14 Nov 2025 10:28:25 +0000La polizia ha tratto in arresto due minorenni, un 16enne e un 17enne, in due distinte operazioni condotte dalla Squadra Mobile di Catania.
Il risultato di controlli, intensificati nei quartieri più sensibili della città . In particolare nel rione San Cristoforo, dove i Falchi della Sezione Criminalità Diffusa hanno individuato un appartamento trasformato in una vera e propria piazza di spaccio. All’interno, una stanza adibita a crack room e frequentata da diversi assuntori; poco distante, una control room dotata di un sistema di videosorveglianza usato per monitorare gli ingressi. Qui, secondo gli investigatori, il giovane pusher avrebbe tentato inutilmente di liberarsi di circa 8 grammi di cocaina gettandoli nel water. Nel locale sono stati inoltre rinvenuti 10 grammi di marijuana, materiale per il confezionamento delle dosi e 90 euro in contanti, cui si sono aggiunti altri 130 euro trovati nelle sue tasche del minore. Il ragazzo, su disposizione della Procura per i Minorenni, è stato accompagnato al centro di prima accoglienza.
Il giorno seguente, gli agenti della Sezione Antidroga sono tornati nello stesso immobile per verificare che la piazza fosse stata effettivamente smantellata. Ma nella sala controllo — ancora in fase di ripristino — hanno trovato un altro minorenne. Addosso al giovane, i poliziotti hanno sequestrato oltre 10 grammi di cocaina e crack, una quantità analoga di marijuana, il kit per il confezionamento e 265 euro in contanti, somma ritenuta provento dell’attività di spaccio. Anche per lui è scattato l’arresto e il trasferimento al centro di via Franchetti.
L'articolo Operazione antidroga a Catania, arrestati due minorenni proviene da News Trapani e notizie aggiornate | Telesud.
Data articolo: Fri, 14 Nov 2025 10:20:38 +0000Prosegue senza sosta l’impegno dell’Arma nel contrasto a ogni forma di illegalità , anche grazie ai Nuclei ispettorato del lavoro. A Bronte, la Compagnia di Randazzo, assieme all’Ispettorato territoriale del lavoro di Catania, ha passato al setaccio diverse attività .
In una ditta è stato denunciato un 51enne per omessa sorveglianza sanitaria ai dipendenti, mentre il titolare di un’altra azienda, 48 anni, è stato deferito per mancata formazione del personale e per l’impiego di due lavoratori “in neroâ€, circostanza che ha portato anche alla sospensione dell’attività .
Il bilancio dei controlli è pesante: 4 aziende irregolari su 5, 7 lavoratori su 11 in nero, sanzioni per 20.050 euro, ammende per 7.184 euro e 8.000 euro di contributi INPS/INAIL recuperati.
Tutti i datori di lavoro responsabili dell’impiego irregolare di manodopera sono stati denunciati per violazioni della normativa sulla sicurezza.
L'articolo Bronte, controlli a tappeto dei carabinieri: quattro aziende su cinque irregolari proviene da News Trapani e notizie aggiornate | Telesud.
Data articolo: Fri, 14 Nov 2025 09:59:26 +0000Sorpresi dai carabinieri di Trapani mentre bruciavano rifiuti, anche pericolosi, in un fondo agricolo di Paceco, due uomini di 39 e 56 anni, entrambi di nazionalità straniera, sono stati arrestati.
Durante un servizio di controllo del territorio, i militari dell’Arma hanno notato del fumo provenire da un appezzamento e, avvicinandosi, hanno colto i due in flagrante. Dopo l’identificazione, sono stati segnalati all’autorità giudiziaria per combustione illecita di rifiuti.
E’ stato necessario anche l’intervento dei vigili del fuoco del comando provinciale, chiamati dalla pattuglia del Nucleo radiomobile, per spegnere il rogo che minacciava di propagarsi alle zone circostanti.
L'articolo Colti a bruciare rifiuti pericolosi: due arresti nelle campagne di Paceco proviene da News Trapani e notizie aggiornate | Telesud.
Data articolo: Fri, 14 Nov 2025 09:20:54 +0000Quando i motociclisti del Nucleo Radiomobile di Palermo sono arrivati in via Del Pellicano, non sembrava esserci nulla di strano. A guidarli è stato un rumore metallico proveniente da uno spiazzo vicino.
Lì hanno trovato 184 estintori accatastati e pronti per essere caricati su un furgone. Quattro uomini, palermitani tra i 28 e i 37 anni, stavano spostando le bombole per smaltirle come ferro vecchio.
Alla richiesta di spiegazioni, hanno detto ai carabinieri di aver ricevuto gli estintori da una persona sconosciuta, ma non avevano alcuna autorizzazione. I militari hanno accertato che i dispositivi erano ancora pieni di polvere estinguente e quindi andavano trattati come rifiuti speciali, non come semplice metallo.
I quattro sono stati denunciati per smaltimento illecito di rifiuti e gli estintori sono stati sequestrati.
L'articolo Smaltivano estintori come ferro vecchio, quattro denunce a Palermo proviene da News Trapani e notizie aggiornate | Telesud.
Data articolo: Fri, 14 Nov 2025 08:36:01 +0000