News da Bagheria

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Per molti di noi, perdonare è una delle esperienze più difficili e più liberatorie che esistano.
Perdonare un torto subito, un errore commesso, o persino se stessi, non significa dimenticare o
giustificare.

Significa smettere di restare prigionieri del passato, liberare spazio nel cuore e nella mente per
qualcosa di nuovo.
Eppure, spesso, il perdono viene frainteso.
Non è un atto di debolezza, ma una forma profonda di forza interiore e di consapevolezza.
Perché è così difficile perdonare
Quando qualcuno ci ferisce, la mente tende a restare ancorata al dolore. Ci ripetiamo la scena,
immaginando risposte diverse, cercando spiegazioni o giustizia.
Ma più ci restiamo dentro, più il rancore si trasforma in catena. Non perdoniamo perché abbiamo
bisogno di “proteggere la feritaâ€.
Ci sembra che mollare la rabbia significhi ammettere che l’altro aveva ragione. In realtà, il perdono non
riguarda l’altro, ma noi stessi. È una scelta di libertà, non di resa.
Il perdono come processo, non come evento
Spesso si pensa che il perdono sia un gesto immediato, quasi magico.
In realtà, è un percorso che richiede tempo, consapevolezza e spesso anche dolore. Non possiamo
forzarci a perdonare: possiamo solo aprire un cammino di riconciliazione con ciò che è accaduto.
Il processo del perdono può essere visto come una serie di fasi:
Aprirsi al futuro.
Il perdono ci permette di riaprire la vita alla possibilità. Non per cancellare, ma per continuare a
camminare.
Auto-compassione: il perdono verso se stessi
Spesso siamo disposti a perdonare gli altri, ma non noi stessi.
Restiamo intrappolati in pensieri come “non avrei dovutoâ€, “è colpa miaâ€, “non meritavo di sbagliareâ€.
Questo tipo di autocritica ci tiene bloccati nel dolore.
La auto-compassione non è autocommiserazione, ma la capacità di trattarsi con la stessa gentilezza
che riserveremmo a un amico in difficoltà. Significa riconoscere che siamo umani, fallibili, imperfetti — e
che va bene così.
Secondo la psicologa Kristin Neff, la compassione verso sé stessi si basa su tre pilastri:
ï‚· Consapevolezza: riconoscere la sofferenza, senza negarla o ingigantirla.
 Umanità comune: ricordarsi che tutti, prima o poi, sbagliano e soffrono.
ï‚· Gentilezza: offrirsi comprensione invece di giudizio.
Quando impariamo a perdonarci, non stiamo dimenticando i nostri errori: stiamo imparando da essi con
amore.
Riconoscere la ferita.
Non possiamo perdonare ciò che non abbiamo ancora pienamente sentito.
È necessario ammettere la rabbia, la delusione, la tristezza.
Accettare l’irrecuperabile.
Ci sono fatti che non possiamo cambiare. Accettarlo non significa approvarli, ma smettere di
combattere con il passato.
Riorientare l’energia.
Invece di investire energie nel rancore, possiamo usarle per prenderci cura di noi e dei nostri
bisogni.
Il legame tra perdono e salute psicologica
Numerose ricerche mostrano che praticare il perdono riduce i livelli di stress, migliora la qualità del
sonno e abbassa la pressione sanguigna. Dal punto di vista psicologico, il perdono:
ï‚· Diminuisce rabbia e risentimento.
 Aumenta la serenità e la stabilità emotiva.
 Rafforza l’empatia e la connessione con gli altri.
ï‚· Favorisce la crescita personale e spirituale.
Perdonare, dunque, non cambia il passato, ma cambia il modo in cui lo portiamo dentro di noi.
Quando il perdono sembra impossibile
Ci sono ferite troppo profonde per essere “risolte†rapidamente. In questi casi, non serve forzarsi.
Il perdono non è un dovere morale, ma una possibilità di guarigione, che arriva solo quando siamo
pronti.
A volte, il primo passo è semplicemente smettere di nutrire la rabbia, anche senza riuscire ancora a
perdonare.
Un percorso terapeutico può aiutare a dare senso a ciò che è accaduto e a ritrovare equilibrio,
trasformando la sofferenza in una forma di consapevolezza più ampia.
Un piccolo esercizio di auto-compassione
Prenditi qualche minuto in silenzio.
Chiudi gli occhi e pensa a un errore o a una ferita che ancora ti pesa. Immagina di rivolgerti a te stesso
come faresti con una persona che ami: “È stato difficile. Hai sofferto. Ma sei umano. E stai facendo del
tuo meglio.â€
Ripeti queste parole lentamente, finché senti che dentro di te qualcosa si allenta. Questo semplice
gesto può aprire uno spazio di pace interiore.
In sintesi
Il perdono e l’auto-compassione non sono segni di debolezza, ma di coraggio.
Richiedono di guardare in faccia il dolore, accettarlo e scegliere di non restare prigionieri di esso.
Perdonare non significa dimenticare, ma scegliere di non lasciare che il passato continui a ferirci.
E quando impariamo a perdonare noi stessi, apriamo la porta alla possibilità di vivere con più
leggerezza, presenza e amore.
Nel prossimo articolo parleremo di come migliorare l’umore e prevenire la depressione attraverso
abitudini quotidiane di cura psicologica e consapevolezza.
Dott. Francesco Greco
Tel. 3922965686
www.francescogrecopsicologo.it
info@francescogrecopsicologo.it


Il Dott. Francesco Greco, Psicologo e Psicoterapeuta, è specialista in Psicoterapia Cognitivo
Comportamentale. Svolge attività clinica per i disturbi d’ansia, depressione, crisi, stress, insicurezza,
disturbi emotivi e dello spettro ossessivo. Utilizza la Terapia Cognitiva, la Acceptance and Commitment
Therapy (ACT), Mindfulness e la SCHEMA THERAPY. Specializzato nel trattamento dei disturbi
dell’alimentazione attraverso la tecnica della CBT-E, disturbi sessuali e consulenza di coppia. Riceve a
Bagheria e raggiungibile da tutto il mondo online in videochiamata.

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Data articolo: Tue, 18 Nov 2025 15:16:28 +0000
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Nei scorsi giorni leggevo in un articolo l’intervista all’ex Assessore alle Autonomie locali e Funzione pubblica Andrea Messina, riguardo alle rinunce dei posti di lavoro nella Regione Siciliana. Addirittura “circa un terzo dei vincitori di concorso che non accetta l’incaricoâ€.

Una situazione che desta molta preoccupazione soprattutto in un’epoca di carente richiesta di posti di lavoro ma ancor più dettato dalla rinuncia all’assunzione nel settore pubblico a causa degli stipendi considerati troppo bassi e poco appetibili.
Sembra un paradosso!
Ma quali sono le cause, che all’apparenza sembrano manifestarsi in un fenomeno temporaneo o circoscritto?
Principalmente i giovani rinunciano al posto regionale in quanto il compenso offerto dalla Regione Siciliana secondo il tabellare non garantisce uno stipendio appetibile oltre ad un carico lavorativo oneroso.
Inoltre, la rinuncia è spesso determinata da un’analisi costi-benefici in cui la retribuzione e i vincoli di permanenza non sono sufficienti a giustificare l’accettazione del posto, preferendo di rimanere inseriti nelle graduatorie e attendere alternative lavorative più attraenti.
Infine la necessità di rimanere vincolati nella sede di prima destinazione per un periodo di cinque anni, rispetto all’opportunità di trovare un impiego migliore in un altro settore.
Debbo riconoscere che nel tempo sono mutate le generazioni e con esse le richieste e le aspettative. Rivolgendo lo sguardo al passato, ricordo che avere l’opportunità di essere assunto nel settore pubblico, se poi a livello regionale il massimo, rappresentava quella sicurezza lavorativa e spensierata per la vita; oggi invece si discute sul paradosso della rinuncia.
Cosa sta succedendo?
E’ davvero un fenomeno isolato dovuto alle basse retribuzioni o c’è qualcos’altro che non riusciamo a percepire?
Oggi, buona parte delle famiglie si ritrova con dei figli che vivono e si trovano fuori per studio, per cercare lavoro, per cercare dopo un post laurea un’assunzione che consenta loro di materializzare e magari progettare un momento di vita futura in piena autonomia ed indipendenza.
Certo si prova indignazione ad avere dei figli fuori lontani da casa, allevati, mantenuti, istruiti e per certi versi, mi si consenta il termine “ostracizzati†al Nord alla ricerca di un futuro migliore.
Eppure siamo gli artefici di una nuova questione meridionale!
Già, dopo un percorso di preparazione ed istruzione li rendiamo a disposizione per le aziende del Nord che ne fanno richiesta, nei diversi settori, sia per competenza sia per professionalità; alimentando e progredendo, di fatto, ulteriore ricchezza economica del Nord tra fitti per soggiorni e vitto.
Insomma una Italia a due velocità voluta fortemente da una “classe politica†culturalmente inadeguata che regna sovrana per addivenire e soddisfare il tornaconto di famiglie che governano il “clientelismo†per fini personali.
Ritengo che sia sotto gli occhi di tutti che questa visione illusoria ha, di fatto, impoverito la nostra regione, anche per favorire le anime clientelari dei pochi eletti/raccomandati che si trovano a ricoprire posti in svariati settori, sicuramente non per competenza o professionalità personali.
In una terra in cui si accetta passivamente e vige il potere assoluto del silenzio, non bisogna lamentarsi o protestare per la carenza di infrastrutture adeguate, asse viario disusato o obsoleto, linee ferrate ad un binario e servizi essenziali al lumicino.
Preferibilmente, in questa regione di incertezza e precarietà, volta al sussidio, si privilegia l’investimento sui nostri figli quale presupposto di prospettiva generazionale e speranza di vita per un loro futuro occupazionale, magari ricoprendo posti di responsabilità e prestigio, per il riconoscimento della propria capacità e abilità professionale, a discapito di quei figli di un dio minore conterranei e asserviti al clientelismo.
In subordine mi sovviene una frase tratta da un intervista al Prof Cacciari nella qualità di ex Sindaco del comune di Venezia inerente al contesto sociale tra Nord e Sud il quale affermava che “il miglior medico per il sud è il treno”. Questa metafora veniva utilizzata per indicare che l’infrastruttura del treno era la soluzione migliore per i problemi del Sud Italia, intesa come sviluppo, connessione e crescita per i problemi del meridione. Oggi a distanza di pochi anni quel gioco di parole o termine di paragone è divenuto uno dei problemi fondamentali della carente sanità siciliana. Ma questa è tutta un’altra storia!

L'articolo La rinuncia al posto fisso ed il valore del clientelismo di Nicolò Benfante proviene da La Voce di Bagheria.



Data articolo: Tue, 18 Nov 2025 14:17:37 +0000
Primo Piano

Da alcuni giorni, l’ingresso del centro di riuso di via Incorvino Amalfitano è stato rinvenuto in condizioni pessime. Sono stati abbandonati, presumibilmente durante le ore notturne e nella giornata di domenica in cui il centro è chiuso, indumenti di vario genere, scatoloni, sacchetti e rifiuti di altro tipo.
“è vergognoso ciò che accade costantemente sia nel territorio che presso il Centro di Riuso. Esistono degli orari, già comunicati a tutta la cittadinanza e pubblicati nel sito ufficiale di AMB S.P.A. Questi orari devono essere rispettati per garantire la funzionalità e l’efficienza del Centro di riuso nonché del decoro urbano. Non è rispettoso, nei confronti di chi presta il proprio servizio per la cura del Centro, ritrovare il luogo in questo stato che, puntualmente, viene ripulito dagli operatori di AMB – afferma il Presidente Matranga.
Si tratta di un comportamento illecito che comporta l’impiego di notevoli risorse economiche per la raccolta, la pulizia e lo smaltimento dei rifiuti abbandonati. In tutti i casi, l’amministrazione procederà adottando adeguate misure.

“Il centro -comunica  Federica Colletta-  sta funzionando bene e sta avendo ottimi risultati. Per questo motivo, è necessario modificare gli orari di conferimento e prelevamento, al fine di garantire una maggiore efficienza del servizio ed evitare lunghe attese per gli utenti. I giorni dedicati al conferimento saranno: lunedì, martedì, venerdì e sabato; mentre quelli di prelevamento, mercoledì e giovedì. Gli orari rimangono invariati dalle 9:00 alle 12:00. Si invitano tutti i cittadini a osservare questi orari, evitando di abbandonare qualsiasi oggetto davanti la struttura quando il Centro è chiuso, perché non è rispettoso nei confronti di chi svolge il proprio lavoro o servizio né per le importanti finalità sociali e ambientali che persegueâ€.
La scorsa settimana sono stati conferiti 633,278 chilogrammi di beni e ne sono stati prelevati 699,00 chilogrammi.

L'articolo Bagheria. Indumenti e rifiuti abbandonati davanti all’ingresso del centro di riuso di via Incorvino Amafitano proviene da La Voce di Bagheria.



Data articolo: Tue, 18 Nov 2025 07:19:34 +0000
Ultime News

Una vittoria e una sconfitta per le due squadre bagherese nel campionato di eccellenza girone A di calcio.
Il Bagheria città delle ville trionfa a Cammarata, mentre il Bagheria 90011 cade in casa contro la corazzata Licata.


Vittoria tonda quella registrata nella 10^ giornata del girone A del Campionato di Eccellenza per il Bagheria città delle ville. Con il risultato di 0-3 batte il Kamarat ed espugna il “Vito Di Marcoâ€, confermandosi preparata a combattere anche fuori dalle mura del Comunale di Bagheria.
I gol del Bagheria sono stati messi a segno da Raffaele Giglio, Ordóñez su rigore, autore anche della terza rete. Il Bagheria si trova così a metà classifica con ben 16 punti, e poco distante dalla zona playoff.
Il Bagheria 90011 invece deve cedere il passo al Licata che si impone al comunale per 4 a 1. La rete del Bagheria è stata messa a segno da Mendola.
I nerazzurri hanno in classifica 12 punti.
Prossimo turno: Città san Vito Lo Capo-Bagheria 90011 e Bagheria città delle ville-Folgore di Castelvetrano.
nella foto sopra Il Bagheria città delle ville, sotto il Bagheria 90011


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Data articolo: Mon, 17 Nov 2025 09:39:06 +0000
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Dopo avere conseguito la laurea magistrale in Astrofisica e Cosmologia, ha ottenuto il dottorato di ricerca a Leiden, nei Paesi Bassi.
Si chiama Silvia Onorato, ha 29 anni e dopo la laurea all’Università di Bologna si è trasferita nel nord Europa, per 4 anni.
Durante questi anni ha portato avanti un progetto di ricerca per lo studio di quasar ad alto redshift. I quasar sono buchi neri supermassicci attivi, cioè accrescono gas e producono getti. Studiando lo spettro di questi oggetti si possono investigare le proprietà dei quasar e dell’ambiente in cui vivono.
“Gli oggetti che ho studiato io – dice – vivono a circa un miliardo di anni dopo il Big Bang. Le proprietà che ho cercato di approfondire sono l’evoluzione della frazione di idrogeno neutro durante l’epoca della Reionizzazione, i tempi di vita dei quasar, e capire come possano esistere già a z~6 buchi neri supermassicci.â€
Silvia si era laureata in Astronomia all’Alma Mater Studiorum con voto 106/110 e Laurea Magistrale in Astrofisica e Cosmologia presso la stessa università con voto 109/110.
Da sempre è stata appassionata di scienza, considerando la ricerca scientifica il più nobile scopo che si possa perseguire.
Dopo avere frequentato il Liceo Scientifico a Bagheria ha deciso di diventare un’Astrofisica.

“Adesso mi sento un po’ confusa e frastornata -racconta con naturalezza-. Sono stati anni molto intensi, con alti e bassi, un rapporto di lavoro col mio supervisor non sempre idilliaco, referee report dei paper un po’ esigenti, ma anche tanti viaggi per conferenze, tanti talk, tante amicizie e tante belle esperienze.â€
Silvia Onorato è in fase di partenza, dopo avere vinto una posizione di post-doc per due anni al Gemini Observatory di Hilo, alle Hawaii.
Gli studi conseguiti la porteranno ancora fuori l’Italia: “in linea di principio posso lavorare in Italia, ma ci sono meno possibilità rispetto che all’estero.
Durante il post-doc continuerò a lavorare su quasar ad alto redshift.
Non sono la prima persona a conseguire il Ph.D. in Astrofisica che viene da Bagheria, un mio amico compaesano ha conseguito lo stesso titolo a Monaco qualche mese fa. Ciò che ci ha spinti a studiare Astrofisica è probabilmente il fatto che si tratta di un argomento molto affascinante e pieno di domande aperte a cui l’umanità cerca di rispondere da secoli.â€

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Data articolo: Mon, 17 Nov 2025 08:30:33 +0000
Attualità

Nata a Bagheria il 15 novembre 1922, festeggia oggi 103 anni, la signora Anna Dragotta. La donna più longeva di Bagheria.
A festeggiarla saranno le figlie Rosanna, Caterina e Giusy, le nipoti e gli amici.
Da giovane Anna è stata una delle prime donne a lavorare presso la fabbrica di cartone, una delle tante sorte a Bagheria dopo il secondo dopo guerra. E’ stata anche una fra le prime donne ad andare in vespa a Bagheria. Donna emancipata ed intraprendente, amava uscire con le amiche per andare a prendere un caffè al bar, non esitava a prendere il treno con le figlie e portarle al mare.
Lasciò il posto in fabbrica dopo il matrimonio con Girolamo Faraci, per dedicarsi alla famiglia e alla crescita della figlie.
Da anni solo le tre figlie che si prendono cura della signora Anna, con amore e dedizione.
Alla signora Anna, alle figlie, gli auguri della nostra redazione.

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Data articolo: Sat, 15 Nov 2025 08:31:06 +0000
Ultime News

Si inaugurerà domenica 1 dicembre alle 17,00, la mostra di pittura delle opere di Salvatore Perez, vigile del Fuoco e già consigliere Circoscrizionale di Aspra, scomparso lo scorso 26 settembre.

L’amministrazione comunale di Bagheria ha deciso di rendergli omaggio con una mostra a lui dedicata che ne celebra il talento artistico.
La mostra che sarà allestita nella sala Martorana-Fumagalli di villa Butera.
Parteciperanno il sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli e il presidente del Consiglio Andrea Sciortino,  Antonella Elisa Insinga, assessora alla Pubblica Istruzione e Anna Maria Mineo, moglie di Salvatore Perez.
Un momento di particolare rilievo sarà l’intervento dell’attore Gaetano Balistreri, che reciterà alcune poesie per rendere omaggio all’artista.
La mostra non sarà solo un’occasione culturale, ma anche un momento dedicato alla solidarietà. Nell’ambito della manifestazione, verrà infatti allestito un banchetto per le donazioni alla Caritas, attraverso la vendita di alcune litografie di Salvatore Perez. L’evento è un invito a scoprire l’arte di Salvatore Perez e a partecipare a un’iniziativa che unisce cultura e beneficenza nella comunità di Bagheria. 
La mostra sarà visitabile fino al 15 dicembre 2025.

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Data articolo: Sat, 15 Nov 2025 08:08:41 +0000
x-In Evidenza

Tutto è pronto per la ottava edizione dell’evento dedicato allo sfincione, in programma il 21, 22 e 23
Novembre
a Bagheria con lo Sfincione Fest. L’edizione di quest’anno è carica di novità e partecipata da personaggi d’eccezione nel mondo dei lievitati e della gastronomia siciliana e nazionale. Ogni giorno, i fuochi degli show-cooking saranno accesi, fra masterclass e competizioni di settore. Lo sfincione bianco, prodotto simbolo di Bagheria, ma anche rosso, secondo la tradizione siciliana, sarà preparato dai migliori forni e panifici siciliani e disponibile per le degustazioni nell’area dedicata alle “case dello sfincioneâ€, in Corso Umberto I.

Per la prima volta saranno presenti le casette gastronomiche con operatori provenienti da tutta Italia; la novità assoluta è il lancio del primo format street food stellato, ideato dallo chef Nino Ferreri, 1 Stella Michelin, che farà degustare delle creazioni inedite. Intrattenimento e divertimento saranno fulcro della manifestazione, con la partecipazione del comico Sasà Salvaggio, testimonial per eccellenza della gastronomia siciliana.

L’artista palermitano sarà affiancato nella conduzione dei diversi appuntamenti da Nadia La Malfa, Massimo Minutella e Barbara Politi, che accompagneranno il pubblico nel corso delle sfide culinarie e degli show-cooking previsti tra il Pizza Taste in Piazza Garibaldi e lo Sfincione Taste by SAGRIM all’interno di Villa Palagonia, dove si alterneranno ai fornelli gli chef stellati Tony Lo Coco, Nino Ferreri, Pierluigi Gallo, Ciro Sicignano e Giuliana Germiniasi, insieme ai noti volti di MasterChef Luciano Di Marco e Gianni Marino.


Piazza Madrice sarà il palcoscenico degli spettacoli musicali gratuiti. Ad aprire la manifestazione, venerdì 22, sarà Alan Sorrenti, con le sue intramontabili hit “Figli delle Stelle†e “Tu sei l’unica donna per meâ€.
Sabato 23 sarà la volta di “È tempo di anni ’90†con DJ Mauriziotto, mentre domenica 24 chiuderà la
manifestazione il concerto di Povia, vincitore del Festival di Sanremo 2006 con la canzone “Vorrei avere il
becco†e interprete della hit di successo “I bambini fanno Ohâ€.

A rappresentare lo sfincione bianco di Bagheria quelle attività che, storicamente, realizzano lo sfincione
seguendo la ricetta tradizionale della città: Panificio Conti, Antica Focacceria 1956, Forneria Scaduto,
Piombino, La Fermata del Gusto, Colapisci, Panificio Buttitta dal 1949 e Marcello Spingola Catering.
Accanto a loro, gli sfincioni provenienti dai comuni siciliani di Piana degli Albanesi, Misilmeri, Palermo,
Camporeale, Monreale, Santa Flavia, Trapani e Corleone.

L'articolo Bagheria. Dal 21 al 23 novembre l’ottava edizione dello Sfincione Fest. Tutte le novità proviene da La Voce di Bagheria.



Data articolo: Fri, 14 Nov 2025 13:26:47 +0000
Ultime News

A Misilmeri, il 14 e 24 novembre due mattinate dedicate alla prevenzione della violenza di genere nelle scuole.
Il cammino contro la violenza di genere passa anche dalle aule scolastiche. In diversi istituti di Partinico, Caccamo, Misilmeri e di altri comuni siciliani, studenti e studentesse stanno partecipando a incontri di confronto e sensibilizzazione dedicati alla prevenzione e, quando possibile, alla cura delle situazioni di violenza.

Il 14 e il 24 novembre, a Misilmeri, sono in programma due intense mattinate di lavoro che vedranno la partecipazione di più relatori e relatrici impegnati a dialogare direttamente con i ragazzi. Non semplici conferenze, ma spazi di ascolto e scambio, in cui gli studenti potranno raccontarsi, porre domande e chiedere chiarimenti su come riconoscere e contrastare la violenza in tutte le sue forme: fisica, psicologica, economica e digitale.
L’obiettivo è fornire strumenti concreti per leggere i segnali di pericolo, comprendere che il controllo non è amore, riconoscere i confini del rispetto e sapere a chi rivolgersi in caso di bisogno. La scuola diventa così un presidio fondamentale di prevenzione: un luogo in cui non solo si informa, ma si educa a relazioni sane, basate sulla parità e sulla dignità reciproca.
“Fare prevenzione, significa dare ai ragazzi parole, consapevolezza e riferimenti chiari per non sentirsi soli e per poter chiedere aiuto. Ogni domanda, ogni storia condivisa è un passo in più contro la cultura della violenzaâ€.
Noi facciamo prevenzione così: entrando nelle scuole, ascoltando i ragazzi e costruendo con loro una cultura del rispetto che possa durare nel tempo.

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L'articolo Misilmeri. Due incontri dedicati alla prevenzione della violenza di genere nelle scuole proviene da La Voce di Bagheria.



Data articolo: Fri, 14 Nov 2025 07:16:19 +0000
Ultime News

Sport & Inclusione, il valore della Diversità è il titolo di un convegno organizzato dall’associazione Umip Odv – Una Marcia in Più, con il patrocinio del Comune di Bagheria, che si svolgerà sabato 29 novembre alle ore 17 a villa Villarosa (via Flavio Gioia, 2), a Bagheria.

Si parlerà di sport non soltanto come competizione, ma soprattutto come occasione di socialità, crescita personale e costruzione di relazioni. In modo particolare per le persone con disabilità, per le quali lo sport diventa un potente mezzo di riconoscimento delle proprie capacità e di superamento delle barriere fisiche e sociali.
Ad inaugurare il convegno saranno i video saluti della senatrice Giusy Versace e della psicopedagogista e psicoterapeuta Maria Rita Parsi. Da Roma arriverà anche il contributo video di Francesco Maesano, giornalista del Tg1 e coordinatore nazionale dell’associazione Diritto a stare bene, che si batte per il diritto al benessere psicologico, chiedendo l’istituzione di un servizio pubblico gratuito di psicologia integrato nel Servizio Sanitario Nazionale.
Ad aprire i lavori saranno poi Rita Pecoraro e Giuseppe Lo Medico, presidente e vicepresidente Umip, entrambi persone disabili, che parleranno dell’associazione e dei suoi obiettivi.
Tra i relatori del convegno: Gaspare Ganci, allenatore paralimpico, formatore, insegnante, organizzatore di tornei internazionali, allenatore di atleti diversabili ai quali dedica la sua vita; il sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli, e l’assessore comunale allo sport, Antonella Elisa Insinga, che firmeranno una Convenzione con Umip per l’abbattimento delle barriere architettoniche nel territorio; due ospiti d’onore: Carmelo Forastieri, palermitano, campione europeo di vela paralimpica, e Riccardo La Mantia, bagherese, campione italiano juniores di nuoto.

L'articolo Bagheria. A villa Villarosa il convegno su “sport e inclusione, il valore della diversità” proviene da La Voce di Bagheria.



Data articolo: Thu, 13 Nov 2025 10:21:29 +0000

Le notizie di tipo regionale e locale

News cronaca da ANSA e altri giornali online