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Le Iene a Vittoria: il lato oscuro del Decreto Flussi e i migranti finiti nelle serre al posto dell’hotel. VIDEO

VITTORIA – Vittoria torna al centro di un’inchiesta nazionale. Le telecamere de “Le Iene”, con un servizio andato in onda su Italia 1, hanno acceso i riflettori su una realtà che nel territorio ibleo è purtroppo nota da anni: quella dei migranti sfruttati nelle serre, arrivati in Italia con la promessa di un lavoro regolare e finiti invece nel circuito del caporalato, senza contratto e per pochi euro all’ora.

Il servizio, firmato da Alessandro Sortino, Veronica Di Benedetto Montaccini e Benedetta De Falco, racconta una truffa che affonda le radici nel Decreto Flussi, il meccanismo attraverso cui lo Stato italiano consente l’ingresso di lavoratori stranieri per motivi occupazionali. Un sistema che, secondo l’inchiesta, presenta falle tali da trasformare lavoratori regolari in inermi irregolari.

Arrivati da regolari, diventati clandestini

Secondo i dati citati nel servizio, 119 mila persone sono arrivate in Italia nell’ultimo anno grazie al Decreto Flussi. Di queste, solo il 7,8% ha poi ottenuto un permesso di soggiorno effettivo. Tutti gli altri, pur essendo entrati legalmente nel Paese, sono diventati irregolari.

Molti di loro provengono dal Bangladesh, uno dei Paesi più poveri al mondo. Per arrivare in Italia hanno pagato fino a 10 mila euro, spesso indebitandosi, convinti di trovare un lavoro stabile e dignitoso. Ma una volta giunti nel nostro Paese, il lavoro promesso si è rivelato inesistente.

Da Rimini alle serre di Vittoria

L’inchiesta de Le Iene parte dal Nord Italia, da Rimini, dove alcuni migranti avevano ottenuto il nullaosta per lavorare come stagionali in strutture alberghiere. Documenti regolari, nomi di hotel reali, datori di lavoro ignari.

Ma in quegli alberghi non si è mai presentato nessuno.

Quei lavoratori, tra cui Rubel, Arun, Abdul, sono stati invece dirottati verso il Sud, passando da Mantova e arrivando infine a Vittoria, grande polo agricolo del Mediterraneo, dove sono stati impiegati come braccianti in nero nelle serre. Come loro anche tanti altri.

Un passaggio che per molti di loro ha segnato l’inizio di una nuova prigionia: niente contratto, paghe misere, nessuna tutela, nessuna possibilità di regolarizzazione.

Un sistema organizzato

Il servizio ricostruisce un meccanismo sofisticato, basato su falsi intermediari, CAF, agenzie e annunci sui social. I nullaosta venivano richiesti per posti di lavoro che, in realtĂ , non esistevano. A orchestrare il sistema, secondo quanto emerso, sarebbe stato un cittadino bengalese residente in Italia da anni.

Anche gli albergatori di Rimini, come la famiglia Pedrelli, si sono detti completamente all’oscuro di tutto, dichiarandosi vittime al pari dei lavoratori sfruttati. “Qui non si è mai visto nessuno”, hanno raccontato alle telecamere de Le Iene, spiegando di aver scoperto l’intera vicenda solo con l’arrivo della troupe televisiva.

Vittoria, terra di lavoro e di contraddizioni

Nel servizio, Vittoria emerge come uno dei luoghi di approdo di questi lavoratori-truffati. Un territorio che da decenni rappresenta una delle capitali dell’agricoltura intensiva, ma che continua a fare i conti con sfruttamento, lavoro nero e caporalato.

Uomini arrivati in Italia con documenti regolari, trasformati in invisibili, costretti a lavorare nelle serre per sopravvivere e per inviare qualche euro alle famiglie rimaste nei Paesi d’origine.

Non clandestini per scelta, ma clandestini per colpa di un sistema.

Un’inchiesta che interroga lo Stato

Il servizio si chiude con l’intervento del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, ma le domande restano tutte aperte. Come è possibile che un meccanismo pensato per regolamentare l’immigrazione produca invece nuova irregolarità? Chi controlla davvero l’applicazione del Decreto Flussi? E perché, ancora una volta, Vittoria diventa il terminale di un sistema che scarica sui territori più fragili il peso delle proprie falle?

Domande che non possono piĂą restare senza risposta.

GUARDA I VIDEO DA LE IENE

https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/leiene/sortino-migranti-il-caos-dei-nulla-osta_F314119301012C22

https://mediasetinfinity.mediaset.it/video/leiene/sortino-migranti-la-truffa-dei-nulla-osta_F314119301008C25

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Sat, 13 Dec 2025 09:55:20 +0000

AttualitĂ 

Sisma ’90, 35 anni dopo: parlamentari chiedono il completamento dei rimborsi per Siracusa, Ragusa e Catania

A trentacinque anni dal terremoto del 1990, parlamentari e cittadini si sono ritrovati al complesso Gabriele Alicata di Carlentini per il convegno “Sisma ’90 – 35 anni dopo”. L’evento ha visto la partecipazione del parlamentare del Movimento 5 Stelle Filippo Scerra e del senatore del Pd Antonio Nicita, che hanno sottolineato la necessità di completare i rimborsi alle persone colpite dal sisma.

Scerra e Nicita hanno ricordato che, grazie all’impegno parlamentare e alla collaborazione con l’Associazione Sisma 90, si è riusciti a garantire il rimborso alla quasi totalità dei cittadini che avevano presentato domanda entro il 2010. Tuttavia, molti beneficiari che per motivi vari non hanno potuto rispettare i termini previsti restano esclusi.

“Dopo il terremoto del 1990, lo Stato fece una promessa ai cittadini delle province di Siracusa, Ragusa e Catania. Oggi quella promessa deve essere mantenuta fino in fondo”, hanno affermato i parlamentari. Hanno aggiunto che si tratta di un principio di giustizia ed equità: chi ha subito un danno merita lo stesso trattamento, indipendentemente dai termini burocratici.

L’appello conclusivo è chiaro: servono istituzioni e territorio uniti per chiudere definitivamente una vicenda lunga 35 anni. Nei prossimi mesi, i parlamentari confidano possano arrivare ulteriori notizie positive per chi ancora attende il rimborso.

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Sat, 13 Dec 2025 09:49:09 +0000

Apertura

Latitante arrestato a Vittoria: dovrĂ  scontare due anni e due mesi a Ragusa

Un cittadino tunisino di 30 anni, ricercato per una condanna definitiva relativa a violazioni della normativa sugli stupefacenti e reati in materia di immigrazione, è stato arrestato a Vittoria dai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia locale. L’arresto rientra nell’ambito dei controlli intensificati nel periodo delle festività natalizie per garantire sicurezza e prevenzione sul territorio.

Il giovane è stato individuato durante un servizio di prevenzione nel centro abitato di Vittoria mentre compiva spericolate manovre in monopattino. I Carabinieri lo hanno sottoposto a controllo, identificandolo come S.S., già destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica di Ragusa.

La vicenda giudiziaria del trentenne

Il provvedimento restrittivo riguarda una condanna definitiva per violazioni della normativa sulle sostanze stupefacenti e per il rientro illegale in Italia. Il giovane era stato espulso nel 2021, ma aveva fatto rientro clandestinamente sul territorio nazionale nel 2023, venendo riconosciuto e arrestato all’arrivo a Lampedusa.

Grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri di Vittoria, S.S. è stato condotto negli uffici della Compagnia per le procedure di identificazione e notifiche ufficiali, per poi essere tradotto presso la casa circondariale di Ragusa dove sconterà la pena residua di due anni e due mesi di reclusione.

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Sat, 13 Dec 2025 09:32:43 +0000

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Comiso, rubato l’albero di Natale della comunità di San Giuseppe: un gesto che ferisce la città

Non è il valore economico a rendere grave quanto accaduto, ma il suo significato simbolico. A Comiso, la notte appena trascorsa, è stato rubato l’albero di Natale realizzato con cura e amore dalla comunità di San Giuseppe, un segno semplice ma autentico dello spirito natalizio che, in questi giorni, dovrebbe unire e non dividere.

A denunciare pubblicamente l’episodio è stata la collega Laura Incremona, che attraverso una foto e parole dure ha dato voce, sui social, allo sconcerto di tanti cittadini. Un gesto che ha colpito nel profondo non solo la comunità parrocchiale, ma l’intera città, perché quell’albero non apparteneva a qualcuno in particolare: era di tutti.

L’albero era il frutto di un lavoro collettivo, di tempo donato, di attenzione e partecipazione. Portarlo via significa cancellare, anche solo per un attimo, il senso di condivisione che il Natale rappresenta. Non importa quale sia stata la motivazione: bisogno (di un albero di Natale!), bravata o mancanza di rispetto. In ogni caso, nessuna giustificazione regge di fronte a un gesto che ferisce la sensibilità di un’intera comunità.

Se si è trattato di una difficoltà economica e quindi della irrefrenabile voglia di avere un albero come simbolo delle feste, la comunità di San Giuseppe, come tante realtà solidali del territorio, non avrebbe negato un aiuto. Se è stata una goliardata, è giusto dirlo chiaramente che non ha fatto ridere nessuno. Se invece è stato un atto di dissacrazione dei simboli natalizi, resta comunque un gesto deprecabile.

Il Natale non è solo una festa religiosa, ma anche un momento di incontro, rispetto e fraternità. Nessuno è obbligato a condividerne il significato spirituale, ma tutti sono chiamati a rispettarne i simboli, soprattutto quando nascono dal lavoro volontario di una comunità che agisce per il bene comune.

Restituire l’albero al suo posto sarebbe un primo, semplice gesto per rimediare a quanto accaduto. Sarebbe un segnale di responsabilitĂ  e maturitĂ , piĂą forte di qualsiasi scusa, un piccolissimo miracolo di Natale, chissĂ …..

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Sat, 13 Dec 2025 09:14:26 +0000

Mosaico

Dipendenze, nasce il Centro di Pronta Accoglienza: scelto l’ospedale Busacca di Scicli

Un servizio, il Centro di Pronta Accoglienza, che nascerĂ  al servizio di tutto il territorio ibleo e che l’Asp di Ragusa ha individuato in uno dei padiglioni dell’ospedale Busacca. L’argomento è stato affrontato ed approfondito in consiglio comunale alla presenza direttore generale Pino Drago, della direttrice sanitaria Sara Lanza e del responsabile del Sert Giuseppe Mustile. Un parere consultivo tenendo conto che in provincia di Ragusa i locali giĂ  pronti strutturalmente e validi per ospitare il centro sono stati individuati nell’ospedale sciclitano adatto ad ogni forma di riabilitazione per la sua ubicazione e composizione in singoli padiglioni. In corso le procedure per l’attivazione del Centro voluto da una legge regionale dell’agosto scorso che ne prevede uno per ciascuna provincia dell’isola. Dalle prime scaramucce in Consiglio (c’è stata anche una prima seduta d’aula) si è passati ai chiarimenti ed al disco verde per il servizio di pronta accoglienza per le dipendenze. Il CPA sarĂ  attivato nei locali a piano terra con giardino nel padiglione in cui c’era il punto prelievi spostato al padiglione B nei pressi dell’ufficio ticket. Il padiglione scelto non necessita di interventi di funzionalizzazione. In esso saranno ospitati dodici pazienti, sei uomini ed altrettante donne. Prevista anche una stanza per ospitare un minore accompagnato dai genitori. Venti sono le figure Osa che saranno assunte: a gestire il servizio saranno dei medici psichiatri presenti a turno 24 ore su 24 ore. Il padiglione dovrebbe beneficiare di un’area per attivitĂ  all’aperto. Il ricovero prevede una degenza di trenta giorni, periodo che si interromperĂ , senza alcuna possibilitĂ  di riammissione, nel caso in cui il paziente scelga di estromettersi dalla cura intenzionalmente. Tanti i chiarimenti chiesti e dati nel corso della seduta del consiglio comunale che chiude la diatriba che dura da alcune settimane da quando il direttore generale dell’Asp ragusana ha annunciato di scegliere il “Busacca” per allocarvi il Centro di Pronta Accoglienza per curare le dipendenze, oggi divenute una piaga nel mondo giovanile.

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Sat, 13 Dec 2025 09:12:16 +0000

AttualitĂ 

Carta “Dedicata a Te 2025”: un aiuto contro il caro vita. Ecco cosa devono fare le famiglie di Modica

In un contesto economico segnato per sempre più famiglie dal caro vita e dall’aumento dei prezzi dei beni essenziali, lo Stato rinnova anche per il 2025 la Carta “Dedicata a Te”, una misura di sostegno alimentare rivolta ai nuclei familiari in condizioni di maggiore fragilità economica.

Si tratta di un intervento nazionale previsto dal Decreto Interministeriale Fondo Alimentare del 12 agosto 2025, pensato per garantire un aiuto immediato e diretto a chi fatica a sostenere le spese quotidiane.

La Carta “Dedicata a Te” consiste in un contributo economico di 500 euro per nucleo familiare, erogato attraverso una carta elettronica di pagamento rilasciata da Poste Italiane. L’importo è destinato esclusivamente all’acquisto di beni di prima necessità, in particolare generi alimentari, e non prevede la presentazione di una domanda: i beneficiari vengono individuati automaticamente dall’INPS sulla base dei requisiti stabiliti a livello nazionale.

In tutta Italia, sono oltre un milione i nuclei familiari individuati come aventi diritto nel 2025, con una distribuzione che tiene conto delle condizioni economiche certificate dall’ISEE, della composizione familiare e dell’assenza di altri strumenti di sostegno al reddito.

Per le famiglie interessate tra pochi giorni ci saranno tempi precisi da rispettare:

  • entro il 16 dicembre 2025 deve essere effettuato il primo pagamento di attivazione, anche di piccolo importo;
  • l’intera somma di 500 euro dovrĂ  essere utilizzata entro il 28 febbraio 2026.

Il mancato utilizzo entro la prima scadenza comporta la perdita automatica del beneficio.

Scendendo nel dettaglio locale, il Comune di Modica ha attivato tutte le procedure previste per garantire l’operatività della misura. A fare chiarezza è l’assessore alle Politiche Sociali, Concetta Spadaro, che ha ricordato ai cittadini l’importanza di rispettare le scadenze fissate a livello nazionale.

I beneficiari modicani sono stati individuati sulla base degli elenchi trasmessi dagli enti competenti e potranno utilizzare la carta per sostenere le spese quotidiane legate all’alimentazione e ai beni essenziali. Nessuna domanda da presentare: chi rientra nei requisiti è stato già selezionato automaticamente.

L’assessore ha inoltre chiarito che, in caso di smarrimento della carta, è possibile richiederne la sostituzione recandosi presso un Ufficio Postale, muniti di documento di identità in corso di validità, codice fiscale o tessera sanitaria, denuncia di smarrimento presentata alle autorità competenti.

La Carta “Dedicata a Te” non rappresenta una soluzione strutturale ai problemi della povertà, ma costituisce un sostegno immediato e concreto per tante famiglie che affrontano difficoltà quotidiane. Cinquecento euro possono significare la possibilità di riempire il carrello della spesa, garantire pasti regolari e affrontare con un po’ più di serenità i mesi invernali.

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Sat, 13 Dec 2025 08:45:23 +0000

AttualitĂ 

Dopo tre anni di stop, riapre l’asilo di Frigintini

Frigintini torna ad avere il suo asilo nido comunale. Sono stati completati nei tempi previsti i lavori di riqualificazione dell’edificio di via Gianforma, un intervento da 345 mila euro finanziato con fondi del PNRR – Missione 4 “Istruzione e ricerca”, che restituisce alla frazione modicana un servizio educativo fondamentale, assente da anni. Il sopralluogo conclusivo si è svolto oggi, segnando di fatto la fine di un cantiere complesso e strategico per il territorio. A comunicare la notizia, l’assessore del Comune di Modica Antonio Drago.

L’edificio, costruito nel 1972 e chiuso da circa tre anni, è stato oggetto di un intervento radicale che ne ha trasformato funzioni, comfort e sostenibilità, rendendolo pronto ad accogliere bambini e famiglie in un ambiente moderno, sicuro ed efficiente.

Un edificio completamente rinnovato e sostenibile

La riqualificazione ha interessato l’intera struttura, con un forte focus sull’efficientamento energetico. Sono stati realizzati il cappotto termico, la sostituzione degli infissi con modelli di nuova generazione, l’installazione di un impianto fotovoltaico e di un sistema solare termico. Anche la cucina è stata completamente rinnovata, con l’introduzione di apparecchiature a induzione, mentre gli spazi interni ed esterni sono stati rigenerati per rispondere alle esigenze educative dei più piccoli. Particolare attenzione è stata dedicata anche al verde pubblico circostante, valorizzato e sistemato nell’ambito dell’intervento.

Il risultato è una struttura che coniuga sostenibilità ambientale, funzionalità e qualità degli spazi, in linea con i nuovi standard richiesti per i servizi educativi per la prima infanzia.

Un nido pubblico per venti bambini: una risposta concreta ai bisogni delle famiglie

Una volta completata la fase di arredo e affidata la gestione, l’asilo potrà accogliere venti bambini, suddivisi tra otto lattanti e dodici divezzi, diventando il primo vero nido pubblico della frazione di Frigintini. Un servizio che rappresenta una risposta concreta alle esigenze delle famiglie e un tassello importante per il rafforzamento dell’offerta educativa sul territorio.

La competenza passa ora all’assessorato ai Servizi sociali, che sta già lavorando all’avviso per la coprogettazione e alla definizione delle modalità di gestione, oltre all’acquisto degli arredi necessari. L’obiettivo è aprire la struttura nel più breve tempo possibile e garantire un servizio stabile e di qualità.

PNRR e rispetto delle scadenze: un cantiere chiuso nei tempi

La conclusione dei lavori entro la scadenza del 31 dicembre rappresenta un risultato significativo, soprattutto alla luce delle complessità tecniche affrontate durante il percorso, che ha richiesto una revisione progettuale e una perizia di variante concordata con il Ministero. Il rispetto della milestone consente non solo di salvaguardare le risorse PNRR, ma anche di consolidare la credibilità dell’ente nella gestione dei fondi europei.

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Sat, 13 Dec 2025 08:43:35 +0000

Eventi

Giarratana accende il Natale con la Sagra della Porchetta: gusto, musica e festa in piazza

Profumi intensi, musica dal vivo e atmosfera natalizia: Giarratana si prepara a vivere una serata tutta da assaporare con la quarta edizione della Sagra della Porchetta, in programma sabato 20 dicembre a partire dalle 18 in piazza Vittorio Veneto, di fronte al palazzo municipale. Un appuntamento che unisce tradizione gastronomica, intrattenimento e spirito di comunitĂ , destinato ad attirare visitatori da tutta la provincia e non solo.

La porchetta protagonista assoluta della festa

Regina indiscussa della serata sarà la porchetta, celebrata come simbolo di una tradizione gastronomica che affonda le radici nella qualità delle carni locali e nella maestria delle lavorazioni artigianali. A Giarratana, territorio da sempre legato alla cultura della buona carne, la porchetta diventa racconto di identità, passione e saperi tramandati nel tempo. Un’occasione unica per riscoprire sapori autentici, capaci di soddisfare anche i palati più esigenti.

Musica dal vivo e atmosfera di festa nel cuore del paese

A rendere ancora piĂą speciale la serata sarĂ  la musica. Sul palco salirĂ  lo storico gruppo Il Giardino dei Semplici, pronto a regalare al pubblico un concerto coinvolgente, tra grandi successi e melodie che hanno segnato intere generazioni. Le strade del centro si animeranno inoltre con una street band, che accompagnerĂ  i visitatori tra bancarelle, profumi e luci, creando un clima di festa diffuso e contagioso.

Un evento che apre ufficialmente il Natale a Giarratana

La Sagra della Porchetta rappresenta anche il simbolico avvio delle festività natalizie. Quest’anno il programma si arricchisce ulteriormente grazie alla 33ª edizione del Presepe Vivente di Giarratana, uno degli appuntamenti più attesi del territorio, pronto a stupire con nuove scenografie e percorsi rinnovati.

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Sat, 13 Dec 2025 08:28:37 +0000

AttualitĂ 

Lo sciclitano Pietro Di Rosa fra i 10.001 tedofori che porterĂ  la fiaccola olimpionica

Pietro Di Rosa, giovane archeologo sciclitano, sarĂ  uno dei 10.001 tedofori che porteranno in giro per l’Italia la torcia olimpica dei XXV Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026. SarĂ  sul campo nella 12° tappa che parte da Licata e tocca Gela, Caltagirone, Ragusa, Noto, Avola, Marzamemi, Portopalo e Siracusa, cittĂ  dove si conclude la tappa. A lui è stato assegnato il compito di portare la fiaccola olimpionica nel tratto iniziale a Gela nella zona del promontorio di Capo Soprano dove c’è il sito archeologico delle mura timoleontee dell’antica cittĂ  greca costruite nel IV secolo a. C. “L’inizio della mia staffetta è previsto per le 10 – svela Pietro Di Rosa – avere la possibilitĂ  di essere testimone protagonista di questo importante momento mi permette di dire che i valori olimpici, sportivi, pacifici e puri che trasmettono i giochi sono sensazioni che accomunano il genere umano e appartengono a tutti. Porterò la fiamma che qualche settimana fa è stata accesa all’interno del tempio di Hera nel bosco sacro di Olimpia, e la porterò tra le strade di un’antica cittĂ  greca di Sicilia. Questo avverrĂ  giorno 17 dicembre, una data che difficilmente dimenticherò”.

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Sat, 13 Dec 2025 08:26:00 +0000