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#News #Ragusa
calcio
Pari tra Vittoria e Modica. La semifinale si deciderà tra due settimane al “Pietro Scolloâ€
È pari tra Vittoria e Modica. Nella semifinale della Coppa Italia di Eccellenza, Vittoria e Modica, le due squadre rimaste in lizza nel girone B siciliano, concludono in parità lo scontro che si è disputato questo po0meriggio al “Gianni Cosimoâ€. Padroni di casa in vantaggio con Lucarelli al 52’, i rossoblu raggiungono il pareggio meno di due minuti dopo con un bel gol di Brugaletta. Due gol di testa, il primo su calcio piazzato disegnano i contorni di una partita ben giocata da entrambe le squadre, che ha visto forse una maggiore pressione offensiva del Modica nel primo tempo, con il giovane portiere calabrese costretto a fare gli straordinari e protagonista di una splendida doppia parata.
La agra di ritorno si disputerà oil 17 dicembre al Pietro Scollo di contrada Caitina e il Modica avrà il vantaggio del fattore campo e il sostegno del suo pubblico, anche se saranno numerosi anche i supporters della squadra biancorossa, che seguiranno i loro beniamini a Modica, anche se in un giorno infrasettimanale.
Due belle squadre, protagoniste entrambe nel campionato di Eccellenza, anche se il Vittoria è più attardato. E anche la Coppa Italia finisce con il dare spettacolo e tanto entusiasmo ai tifosi presenti sugli spalti e con tanti applausi per le due squadre in campo.
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Ponte sullo Stretto, Salvini al Question Time: “L’opera si farà . Lavoriamo ai rilievi della Corte dei Conti, nessuna deroga strampalataâ€
Roma – Nel corso del Question Time alla Camera, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha ribadito la volontà del governo di portare avanti la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, nonostante i rilievi posti dalla Corte dei Conti sulla delibera CIPESS relativa al progetto.
Rispondendo alle interrogazioni presentate da Angelo Bonelli (AVS) e Sergio Costa (M5S), Salvini ha confermato che il ministero è impegnato nell’analisi delle osservazioni formulate dai magistrati contabili:
“Siamo al lavoro sui primi rilievi della Corte dei Conti. Le interlocuzioni con l’Unione europea si stanno svolgendo con spirito di leale collaborazione.â€
Il ministro ha aggiunto che sono in corso approfondimenti tecnici – non politici per integrare la documentazione legata alla delibera CIPESS, definita “corposa†ma perfezionabile.
Sul tema della mancata nuova gara, Salvini ha difeso la decisione del governo:
“La scelta di non procedere con una nuova gara non è di convenienza, ma di buon senso. Il diritto europeo circoscrive ma non vieta modifiche al contratto, rese necessarie dagli aumenti delle materie prime.â€
Il vicepremier ha insistito sul fatto che non si stiano chiedendo “deroghe strampalateâ€, ma semplicemente l’applicazione delle stesse regole previste per altre opere strategiche.
Nel suo intervento, Salvini ha ribadito con forza:
“Il ponte sullo Stretto si farà . Milioni di italiani lo vogliono e lo meritano.â€
E ha rivelato un dettaglio tecnico rilevante: in caso di eventuale blocco dei lavori, la penale per lo Stato sarà pari al 4% della parte di progetto non eseguita. Una percentuale dimezzata rispetto all’8% previsto ordinariamente dal Codice degli appalti.
Il ministro ha ricordato che il progetto del ponte è inserito nelle pianificazioni europee sin dal 1984:
“È un’opera che serve all’Italia: porterà sviluppo, lavoro, meno inquinamento. Non è un capriccio del ministro Salvini, ma una priorità europea.â€
Le parole del ministro hanno suscitato reazioni politiche immediate.
Il Patto per il Nord, con una nota diffusa da Milano, ha proposto una consultazione pubblica nelle regioni del Nord per verificare se davvero “milioni di italiani vogliono il ponteâ€.
La posizione del movimento è fortemente critica:
Nonostante gli annunci e gli iter avviati negli ultimi anni, il cantiere del ponte non è ancora stato aperto. Il governo, però, conferma che l’obiettivo resta invariato: superare le criticità e procedere con l’avvio dei lavori.
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AttualitÃ
Carcere di Ragusa, “Nessuno tocchi Caino†accende i riflettori su diritti e rieducazione
Le condizioni del carcere visto come comunità , il rispetto dei diritti di detenuti e “detenenti”, questo lo scopo della visita di “Nessuno tocchi Caino” all’interno della casa circondariale di contrada Pendente a Ragusa e di un convegno organizzato in collaborazione con la Camera penale degli Iblei, l’Ordine degli avvocati e l’Aiga. E ci sono delle iniziative che saranno promosse, annunciate dal neo presidente della Camera penale degli iblei, Valerio Palumbo, al termine del convegno di ieri pomeriggio: l’impegno per farsi promotori del recupero e della riconsegna del teatro interno al carcere, che possa evidenziare la valenza terapeutica dell’arte nel recupero sociale e un appello al Provveditorato regionale all’Amministrazione penitenziaria affinché autorizzi la consegna di farina ai reclusi del carcere di Ragusa. E il perché della farina è un preciso riscontro ad una richiesta dei detenuti. Ma procediamo con ordine.
Sergio D’Elia, segretario di ‘Nessuno tocchi Caino’ nel convegno nel pomeriggio di ieri presso il Tribunale di Ragusa, ha definito la struttura carceraria di Ragusa di livello “medio alto”. “Noi abbiamo in mente la comunità carceraria – ha detto -, direttore, polizia penitenziaria, mediatori, medici, assistenti sociali”. e ha riferito della visita mattutina al carcere, anticipata da una riunione con il direttore del carcere e con il comandante della polizia penitenziarie. Prima il reparto isolamento, che D’Elia ha definito “un’area pulita, areata, colorata e luminosa, rispettosa dei diritti umani dei detenuti e dei diritti sindacali di chi ci lavora”. Poi il passaggio alla sezione ordinaria.
Ed è dalla visita alla sezione ordinaria in cui i detenuti stanno con le celle aperte dalle 8 alle 19, che sono arrivate alcune delle testimonianze dei relatori (presenti alla visita); tra questi, Nanni Frasca, presidente regionale e provinciale di Aiga. Ai detenuti è stato chiesto di rappresentare i loro problemi. “Ci si aspettava di sentire la frustrazione della privazione della libertà , del vedere il sole attraverso le grate, di essere costretti a condividere gli spazi con uno sconosciuto e invece…hanno lamentato il fatto che sia loro vietato ricevere la farina”. Pare che per questo, la Sicilia sia un caso unico nel panorama nazionale, ma quei detenuti vorrebbero cucinare, preparare impasti e creme per i dolci che altrimenti è un lusso comprare “da fuori”. E poi la difficoltà a poter fare un elettrocardiogramma per frequentare la palestra che, in tal modo viene inibita. “Ma pensiamo che pagare il debito con la giustizia senza farina o senza palestra ti renda una persona migliore? Al netto della sensibilità sui diritti dei detenuti, una società che rinchiude affama e svilisce un persona in gabbia, pensa che una volta aperta quella gabbia quella persona ne esca migliore?” domande retoriche che si concludono con una constatazione. “Il dato di fatto è che senza rieducazione – ha detto Frasca -, la percentuale di recidiva è enorme”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche gli altri interventi che si sono succeduti. Biagio Giudice, del direttivo della Camera penale degli Iblei, ha relazionato sui sistemi di carcerazione, le misure alternative e di rieducazione a confronto tra Italia e stati esteri.
Poi l’intervento di Rosaria Ruggieri dirigente dell’Uepe – l’ufficio per l’esecuzione esterna delle pene – che ha posto l’accento sul reinserimento sociale. Per la dirigente servono risorse e strumenti perché molti più successi si concretizzano nella esecuzione penale esterna piuttosto che interna, con programmi tagliati su misura per chi ne beneficia, “perché il cambiamento non è repentino, si costruisce”. Ma serve un cambio culturale: le esecuzioni esterne ancora non vengono percepite come una esecuzione effettiva di pena certa, “la misura alternativa, invece è una pena certa e come tale deve essere considerata, con le sue prescrizioni e previsioni che ci permettono di vedere la persona reale” ha detto la dirigente Uepe. Poi la testimonianza di Stefania Pagliazzo, psicologa del carcere di Ragusa, che ha parlato della deprivazione sensoriale (“per anni un detenuto non tocca una pianta o una posata in metallo”) della infantinizzazione del linguaggio, dell’elevato utilizzo di psicofarmaci e di farmaci antinfiammatori, segno di un disagio mentale che si ripercuote anche sul fisico. Anche Elisabetta Zamparutti, tesoriera di “Nessuno tocchi Caino”, ha posto l’accento sulla pena detentiva che di fatto diventa una “pena corporale nella deprivazione della sfera sensoriale, affettiva, espressiva, lavorativa, nella non partecipazione ad attività di studio e di movimento” e all’importanza “che quelle porte che fa impressione si chiudano dietro di noi, non si chiudano davanti”, passando “dal contenimento all’afflizione”. Ha chiuso il convegno Luigi Stamilla consigliere Aiga Rg, che ha riportato alcune delle analisi contenute nel “Libro bianco sulle carceri” promosso dall’Osservatorio nazionale Aiga sulle carceri, di cui ha fatto parte. Il convegno è stato preceduto dai saluti della presidente dell’Ordine degli avvocati di Ragusa, Emanuela Tumino e dal coordinatore dell’Ufficio Gip Ivano Infarinato che ha portato i saluti del presidente del Tribunale, Francesco Paolo Pitarresi.


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Apertura
Sagitta Sgr acquisisce il Donnafugata Golf Resort & Spa: maxi piano di riqualificazione con Mangia’s
Un fondo gestito da Sagitta Sgr, parte di Arrow Global Italia, ha perfezionato l’acquisizione del Donnafugata Golf Resort & Spa, uno dei complessi turistici più prestigiosi della provincia di Ragusa. L’operazione rientra nella strategia value–add del fondo, dedicato a investimenti immobiliari ad alto potenziale di valorizzazione.
Il resort, immerso nel territorio rurale di Ragusa e confinante con il Costa Ragusa Borgo and Resort – primo progetto hospitality sviluppato in Italia da Arrow Global – sarà oggetto di un grande piano di rilancio. Anche per questa nuova acquisizione, la partnership strategica sarà con Mangia’s, uno dei principali gruppi dell’hospitality in Italia, attivo in Sicilia e Sardegna con 17 strutture tra resort, club e city hotel di fascia alta.
Il Donnafugata Golf Resort & Spa sarà completamente ripensato:
L’intervento punta a trasformare il sito in un punto di riferimento del luxury tourism mediterraneo, integrandolo nel più ampio portafoglio di asset hospitality e leisure di Arrow Global in Europa meridionale.
Elemento centrale dello sviluppo sarà il potenziamento dell’offerta golfistica:
L’obiettivo è creare un polo capace di attrarre golfisti da tutto il mondo e di favorire la destagionalizzazione dei flussi turistici.
Il progetto punta a costruire una nuova brand destination mediterranea, fondata su un mix di natura, sport, cultura, benessere e autenticità siciliana. Una proposta pensata per un turismo internazionale che cerca esperienze premium tutto l’anno.
Donato Piscuoglio, Head of Real Estate di Arrow Global Italy, ha espresso grande soddisfazione:
“Questa seconda acquisizione nella provincia di Ragusa conferma la nostra capacità di rigenerare asset esistenti e trasformarli in opportunità di sviluppo per il territorio, generando impatti economici e occupazionali. Costa Ragusa Borgo and Resort e Donnafugata Golf Resort & Spa sono pilastri fondamentali della nostra strategia per costruire una piattaforma hospitality mediterranea capace di attrarre turismo internazionale. La partnership con Mangia’s porterà il know-how necessario per creare una nuova brand destination di respiro internazionale.â€
Sulla stessa linea Claudio Nardone, CEO di Sagitta Sgr:
“Questa operazione rafforza la nostra presenza in una asset class strategica come il real estate. L’hospitality sta suscitando grande interesse tra gli investitori istituzionali, sia per i profili rischio/rendimento sia per l’impatto socio-economico che questi progetti sono in grado di generare sul territorio.â€

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Nasce “Etna Skyâ€: vuole essere una compagnia low-cost tutta siciliana. Tra i fondatori il deputato Manlio Messina
Una nuova compagnia aerea low-cost, totalmente siciliana, potrebbe presto decollare dai cieli dell’isola. Si chiama Etna Sky ed è stata annunciata dal deputato nazionale Manlio Messina, catanese, ex Fratelli d’Italia e oggi appartenente al Gruppo Misto alla Camera. Messina ha confermato di essere tra i soci fondatori del progetto, nato da una cordata di imprenditori siciliani insieme a un investitore lombardo, la cui identità resta al momento riservata.
La missione dichiarata di Etna Sky è chiara: rompere il monopolio e contrastare i prezzi esorbitanti dei voli da e per la Sicilia, offrendo tariffe competitive e persino agevolazioni dedicate ai cittadini siciliani.
Un progetto che punta a ridare respiro a pendolari, lavoratori fuori sede e famiglie che ogni anno affrontano costi sempre più alti per spostarsi.
In questa fase, le linee programmate prevedono come base operativa l’aeroporto di Catania – Fontanarossa, con collegamenti iniziali verso Milano e altre destinazioni strategiche per lavoro, studio e ricongiungimenti familiari.
La roadmap è già tracciata: i primi voli sono previsti per l’estate 2026.
Prima, però, Etna Sky dovrà ottenere il fondamentale Certificato di Operatore Aereo (COA) dall’ENAC, una procedura tecnica che rappresenta il passaggio chiave per qualsiasi nuovo vettore.
“Volare siciliano†è lo slogan e la filosofia che, secondo i promotori, guiderà Etna Sky: un servizio pensato per i siciliani, radicato sul territorio e in grado di offrire un’alternativa concreta ai colossi che attualmente dominano il mercato.
Se il progetto dovesse andare in porto, per la Sicilia si tratterebbe di una piccola rivoluzione nel trasporto aereo. Ora non resta che attendere il decollo.

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Food
Cicirittu apre a Catania: protagoniste l’artigianalità e la valorizzazione delle materie prime locali
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Food
Vinacria Ortigia Wine Fest 2025: con il sostegno dell’IRVO il vino torna nel cuore di Ortigia tra cultura, territorio e formazione
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Food
Taormina Food Expo: domani l’Assemblea di CNA Sicilia dedicata a cibo, cultura e impresa
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AttualitÃ
Attilio Bolzoni presenta “Immortali†a Pozzallo: viaggio nella nuova mafia degli insospettabili
Appuntamento, alle 17 di martedì della prossima settimana, con l’autore, Attilio Bolzoni, ed il suo libro dal titolo “Immortaliâ€. Sede dell’incontro la Società Operaia di Mutuo Soccorso “Vincenzo Romeoâ€, sita in piazza S. Maria di Portosalvo a Pozzallo. Presiede
Nicola Colombo, componente del Comitato nazionale ANPPIA mentre dialogherà con l’autore il giornalista Angelo Di Natale. Con “Immortaliâ€, Attilio Bolzoni racconta una Sicilia che appare pacificata, ma dove la mafia non è scomparsa: ha cambiato volto. Al posto dei vecchi boss agisce oggi una borghesia mafiosa fatta di imprenditori e professionisti incensurati, invisibili ma potenti. Un’Italia che sembra aver dimenticato il passato, mentre la mafia degli insospettabili si muove nell’ombra.
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Basket
Virtus Ragusa resta in vetta ma soffre con Milazzo
La SuperConveniente Virtus Ragusa conserva il primato solitario nel girone F della Conference Sud di Serie B Interregionale, ma la vittoria ottenuta contro Milazzo nella decima giornata lascia aperti più interrogativi che certezze. Dopo un primo quarto brillante, chiuso con 35 punti segnati e un ritmo offensivo travolgente, la squadra di coach Massimo Di Gregorio ha progressivamente perso lucidità nella metà campo difensiva, permettendo agli avversari di rientrare e trasformare la gara in un testa a testa fino agli ultimi minuti.
La reazione dopo la pesante sconfitta di Reggio Calabria è arrivata solo a metà . L’attacco ha funzionato con continuità , mostrando aggressività e buone soluzioni, mentre la difesa è apparsa discontinua e vulnerabile a causa di errori di concentrazione che hanno tenuto in vita il Milazzo per tutta la seconda parte dell’incontro. L’aspetto mentale, come sottolineato dal coach, resta la vera chiave per mantenere la Virtus al livello delle migliori formazioni del girone.
La settimana di allenamento sarà quindi orientata alla solidità difensiva e alla continuità mentale, indispensabili per affrontare una trasferta complicata come quella di Corato. La formazione pugliese è esperta, fisica e capace di mettere in difficoltà chiunque nel proprio palazzetto. Per la Virtus sarà necessario evitare i soliti alti e bassi, soprattutto nei momenti in cui il ritmo della gara sale e occorre mantenere equilibrio ed energia su entrambi i lati del campo.
La vittoria contro Milazzo vale due punti fondamentali per la classifica, ma allo stesso tempo evidenzia un percorso di crescita ancora da completare. La Virtus resta in vetta, ma il prossimo impegno dirà molto sulla continuità e sulla maturità della capolista.
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