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#News #Ragusa
Basket
La Virtus in un finale al cardiopalmo conquista il derby contro la Svincolati Milazzo
Partita dal finale al cardiopalmo. Ragusa vince e regge agli assalti di Milazzo. Una sequenza impressionante di tiri da tre, inizia così il secondo derby stagionale per la Virtus che ospita la Svincolati Milazzo per la decima giornata di campionato di serie B. Nel primo minuto e mezzo di gioco dopo la prima segnatura da parte degli ospiti con Lalic, arriva prima una doppietta di Fabi dall’arco grande, seguita nel ribaltamento di fronte, ancora da Lalic e per la Virtus da Adeola che sigla il 9 a 5. Una serata che si apre con grandi percentuali al tiro e che premia comunque la velocità di Ragusa che punta sulla difesa per aprirsi il campo. Punteggio altissimo per la prima frazione che si chiude con un +11 per Ragusa, 35-24.
Nei secondi 10 di gioco, Milazzo inizia a lavorare in difesa e a centrare qualche bersaglio in più e Ragusa perde qualche pallone di troppo. Il risultato è che in cinque minuti Ragusa segna 6 punti contro i 12 di Milazzo. Un time out di Ragusa quando Costa porta Milazzo a – 2, segna la ripresa della formazione di casa che rimette qualche punto di distanza con Fabi da 3 e poi con Brown e Peterson ai liberi. La partita si fa più nervosa. Si va a riposo con Ragusa ancora in vantaggio, 49-43.
La ripresa segna l‘arrembaggio di Milazzo che con due conclusioni dalla lunga distanza di Rimsa, impatta il punteggio sul 49-49. Brown prende per mano la squadra. Con 7 punti in fila e il supporto di Peterson e Fabi, in due minuti di fuoco porta Ragusa a +12. Lalic non ci sta e guida ancora una volta la rimonta di Milazzo; sono suoi i 7 punti che assieme al tiro da tre di capitano Bolletta riportano gli Svincolati a -2. Ancora benzina sul fuoco e Ragusa reagisce con Fabi (fino a quel momento con il 100 per cento dal campo), Peterson e con un tiro contrastato di Brown che segna e si prende anche il libero aggiuntivo. La Virtus chiude la frazione avanti di 6, 70 a 64. Ultimo quarto di fuoco: Maulal, Rimsa e Lalic ancora nel tentativo di ricucire. Ragusa riesce a rispondere e nonostante le bocche da fuoco della squadra ospite, rintuzza gli assalti. Sul punteggio di 88 a 82 un fallo (discutibile a onore del vero) fischiato a Lalic porta in lunetta Peterson che non sbaglia. Sarà lo stesso Lalic a fare ballare la palla sul ferro (e tremare i polsi dei tifosi di Ragusa) nel suo ennesimo tiro dalla lunga, uno dei rari errori di una partita perfetta per il giocatore di Milazzo. Ultimi secondi di gioco. Ancora Lalic porta Milazzo a -2, Brown sbaglia la conclusione a 6 secondi dalla fine e Tumino prende il rimbalzo decisivo. Il fallo istantaneo di capitano Bolletta su Brown permette a Ragusa di allungare ai liberi, entrambi segnati. Tiro veloce per Milazzo che insacca con Bolletta. Time out. Ragusa si avvicina così alla metà campo di attacco per la rimessa. Fallo su Fabi, manca un secondo alla fine. Primo segnato e secondo sbagliato volontariamente per fare scorrere il tempo. Non va il tiro della disperazione del capitano di Milazzo, con gli Svincolati che escono sconfitti ma a testa alta. Per Lalic 33 punti. Per Ragusa grande prova di carattere
Virtus Ragusa – Svincolati Milazzo 90-88
Il tabellino
35-24; 49-43 (14-19); 70-64 (21-21); 90-88 (20-24)
Virtus Ragusa:Cantone ne, Brown 25, Cardinali 2, Piscetta 2, Fabi 4, Tumino 2, Adeola 13, Peterson 14, Lanzi 6, Mancuso, Barracca, Iannelli 2. All. Di Gregorio
Svincolati Milazzo:Maiorana 7, Malual 7, Costa 13, Spada 2, Doria, Lalic 33, Bolletta 10, Rimsa 11, Marangon 5, La Bua. All.Priulla
Note. Usciti per 5 falli: Malual (Milazzo)
Arbitri: Cappello e Fiannaca di Porto Empedocle
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calcio
La rinascita del Vittoria: successo esterno a Mazzarrone. E ora c’è la Coppa Italia
Il Vittoria coglie un’importante successo esterno sul campo del Mazzarrone. In una trasferta che è quasi un derby, la squadra del nuovo tecnico Tonino Figliomeni ha mostrato di averte forza fisica, determinazione e soprattutto voglia di vincere e di far suo il risultato. C’è riuscita grazie ai gol realizzati nel primo tempo da Lucarelli e dal nuovo arrivato Catanzaro, un giocatore di appena 21 anni cresciuto nella Spal e che ha giocato già in serie C e serie D. Dopo venti muniti il Vittoria aveva già realizzato due gol e ha controllato agevolmente la partita, ben disputata dal Mazzarrone,. Ben disposto in campo dal tecnico Ezio Raciti. Il Mazzarrone ha realizzato il gol della bandiera al primo minuto del secondo tempo con Baldeh, uno dei tanti stranieri della squadra.
Il Vittoria si trova in classifica a quota 22, gioca bene, ma la distanza dalla vetta appare difficilmente colmabile. Per la formazione del presidente Vittorio Pinnolo l’obiettivo sarà quasi certamente i play off, un obiettivo che appare alla sua portata, anche se c’è un’agguerrita concorrenza. Oltre a Modica e Avola, Atletico Catania- Viagrande, Messana e lo stesso Mazzarrone appaiono delle squadre che hanno molte potenzialità .
Nel Vittoria mancavano gli infortunati Cappello e Zappalà , mentre l’attaccante Maletic è rimasto prudenzialmente in panchina.
La squadra è attesa ora dall’importante impegno di Coppa Italia. Nel girone B dell’Eccellenza sono rimaste in gara solo Modica e Vittoria. Il sorteggio effettuato lunedì scorso ha decretato che la prima partita, il 3 dicembre, si giocherà a Vittoria; il ritorno, due settimane dopo, il 17 dicembre, a Modica.
Dopo l’avvicendamento dell’allenatore Giovanni Campanella con il nuovo Tonino Figliomeni, la squadra ha ripreso a carburare. Ma anche la rosa dei giocatori ha subito degli stravolgimenti. Molti giocatori sono andati via, come Francofonte e anche Vitelli ha lasciato la società biancorossa. Sono arrivati Maletic e Auwah e più di recente i giovanissimi Leonardo Messina, mezzala di 19 anni e Mattia Catanzaro, subito in gol all’esordio con la maglia biancorossa.
Della passata stagione restano pochi senatori: Lucarelli, anche oggi in gol, i vittoriesi Leggio e Sferrazza, che oggi hanno giocato bene, ma che erano stati sacrificati nella prima parte della stagione per le scelte tecniche di mister Campanella.
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calcio
Il Modica vince e convince: la striscia di nove successi consecutivi. Rossoblu in vetta alla classifica
Il Modica vive un momento magico. Nelle ultime nove partite ha sempre vinto e quattro volte ha vinto in trasferta. I numeri dicono la forza di una squadra che nel campionato di eccellenza sta dimostrando di poter giocare un ruolo da protagonista assoluta. L’ultima vittoria è quella ottenuta questo pomeriggio sul terreno dell’Acquadolcese.
Il Modica non si nasconde e per il quarto anno di fila vuole provare a conquistare la promozione. Che quest’anno sembra essere veramente a portata di mano e nelle potenzialità della formazione bene allestita durante i mesi estivi e affidata alla guida tecnica di Filippo Raciti.
Il Modica trova quest’anno un unico ostacolo. L’Avola, che anche quest’anno, come già nella passata stagione, gioca un ruolo da protagonista. Le due squadre hanno vinto entrambe (l’Avola ha superato per due a zero il Melilli) e continuare a guidare a braccetto la classifica del girone B di Eccellenza.
Ma nel girone B vincono tutte le squadre di testa : la Messana vince a Palazzolo in rimonta. L’Atletico Catania è l0unica squadra a rallentare la sua corsa con il pari contro il Niscemi. E ha vinto anche il Vittoria nel quasi derby contro il Mazzarrone per due a uno.
Questo pomeriggio i rossoblu (per l’occasione in completa tenuta bianca) hanno vinto in trasferta sul campo del San Fratello Acquadolcese, con un risultato rotondo, tre a zero, e i gol portano la firma di Belluso, Bonanno e Federico.
Con i risultati delle ultime due giornate, la classifica si allunga. Modica e Avola, a quota 31, fanno il vuoto alle loro spalle. La Messana ha 26 punti, con cinque di distacco, l’Atletico Catania – Viagrande ne ha 24. Il Vittoria, cui la cura del nuovo tecnico Tonino Figliomeni sta facendo bene, ha 22 punti.
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A NEWSLETTER
Enjoy Barocco verso la governance del futuro: al via la fase decisiva del “Destination Buildingâ€
Il progetto Enjoy Barocco, la DMO che unisce i Comuni di Ragusa, Modica, Scicli, Ispica e Santa Croce Camerina, entra nella fase più delicata e strategica del suo percorso: la definizione partecipata del modello di gestione della futura destinazione turistica. Un passaggio cruciale, che punta a creare una governance stabile, condivisa e sostenibile capace di guidare lo sviluppo turistico dell’area nei prossimi anni.
Il processo di Destination Building ha preso forma nei mesi scorsi con cinque incontri territoriali svolti nei Comuni dell’area, che hanno coinvolto operatori, associazioni, enti pubblici e privati.
Durante questi appuntamenti – ospitati a maggio a Ispica, Modica, Ragusa, Scicli e Santa Croce Camerina – è stato possibile:
Da questi tavoli sono emersi dati e visioni strategiche fondamentali su quattro assi chiave: offerta turistica, governance, percezione del brand, priorità promozionali.
La DMO annuncia ora l’avvio della fase conclusiva: quella in cui, sulla base di quanto raccolto, si definirà la futura architettura gestionale della destinazione Enjoy Barocco.
Un modello che dovrà rispondere a due criteri essenziali:
In questo quadro si conferma decisivo il ruolo del GAL Terra Barocca, che continua a operare come motore dello sviluppo territoriale e incubatore delle strategie condivise.
Il nuovo calendario degli appuntamenti prevede cinque incontri online, aperti ma con prenotazione obbligatoria per garantire un confronto strutturato:
La partecipazione degli operatori turistici e dei soggetti interessati è fondamentale: questa fase, infatti, determinerà modalità di funzionamento, ruoli, processi decisionali e priorità operative della DMO, definendo lo scheletro della governance che guiderà la destinazione.
Per prenotarsi è necessario compilare il form dedicato: link fornito dalla DMO.
Con questi incontri, Enjoy Barocco compie un passo decisivo verso il consolidamento di una destinazione turistica integrata, capace di competere con i territori più avanzati. Il percorso mette al centro il metodo partecipativo e la volontà di costruire una governance trasparente, solida e condivisa.
Una sfida che guarda lontano e che punta a trasformare la ricchezza culturale, paesaggistica e identitaria del sud-est siciliano in un modello turistico moderno, coordinato e sostenibile.
. Link per prenotarsi: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdWZANpz34qDm4RFR3UBLLT3AA0yLhDAo-K9dOKN1XUVf2tAg/viewform
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Cronaca
Scontro auto – bici a Vittoria: ferito un immigrato del Bangladesh
Scontro auto – bici a Vittoria, all’incrocio tra via Garibaldi e via Pietro Gentile, nei pressi dell’intersezione che conduce in direzione di Scoglitti e di Santa Croce Camerina.
A scontrarsi, per fortuna senza gravi danni, sono stati una Fiat Punto, condotta da un vittoriese e con la famiglia e i bambini a bordo e una bicicletta, in sella alla quale c’era un immigrato originario del Bangladesh. L’uomo aveva con se sulla bici una cassetta di limoni, che sono finiti a terra. L’uomo è finito anch’egli a terra riportando delle contusioni e lievi ferite. È stato caricato in ambulanza e portato in ospedale a Vittoria, medicato e, dopo i controlli, è stato dimesso.
I rilievi sono stati effettuati dalla Polizia locale, diretta dal comandante Filippo Pancrazi, che era presente sul luogo dell’accaduto. Ricerca fotografica di Franco Assenza

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calcio
Frigintini generoso e combattivo, ma un rigore “magnanimo†regala il derby al Santa Croce
Un derby intenso, fisico, combattuto e a tratti vibrante, quello andato in scena questo pomeriggio al “Vincenzo Baroneâ€. Una gara che il Frigintini ha interpretato con coraggio, determinazione e ritmo, mettendo in difficoltà il più blasonato Santa Croce. Ma a decidere il match è stato un episodio, un rigore definito da molti “magnanimoâ€, concesso dal direttore di gara a cinque minuti dal termine e trasformato da Basile. Una decisione che ha indirizzato un confronto che, per quanto visto in campo, avrebbe meritato un epilogo diverso.
La gara si apre subito a ritmi alti: al 4’ Vitale impegna Mangione su punizione, mentre al 8’ è il Santa Croce a farsi pericoloso con Tinnirello, due volte vicino al gol.
Il Frigintini risponde con altrettanta intensità : al 17’ Giurdanella sfonda a destra e costringe ancora Mangione alla respinta, mentre al 39’ Caruso salva i suoi con un grande intervento su Javadov. È l’ultima emozione di un primo tempo equilibrato e combattuto.
I ragazzi di Di Rosa rientrano in campo con maggiore convinzione. Al 3’ Cultrera sfiora il vantaggio approfittando di un retropassaggio sbagliato di Wally, ma l’uscita provvidenziale di Mangione salva gli ospiti e l’attaccante rossoblù è costretto al cambio per infortunio.
Il Santa Croce prova a colpire con Fiorilla al 16’, ma Caruso è attento. Dall’altra parte, il Frigintini costruisce le occasioni migliori della ripresa: Cicero al 28’ impegna Mangione, Iemmolo sfiora il gol al 33’, e un irresistibile Concolino al 34’ costringe ancora il portiere ospite a un salvataggio in extremis.
Il momentum sembra tutto dalla parte dei rossoblù. Ma ecco la beffa.
Minuto 40 della ripresa: su un duello tra Basile e Floriddia, il direttore di gara ravvisa un tocco di mano del difensore modicano. Una decisione che lascia attoniti giocatori, panchine e pubblico, e che gli stessi calciatori ospiti appaiono sorpresi a vedere assegnata.
Dopo un lungo conciliabolo e le proteste del Frigintini, Basile si presenta dagli undici metri e con freddezza spiazza Caruso: 0-1.
La gara, fino a quel momento corretta, si incattivisce. Il Frigintini, ferito nell’orgoglio, prova il tutto per tutto, ma il Santa Croce resiste fino al triplice fischio, portando a casa tre punti pesantissimi.
A fine gara, il tecnico del Frigintini Ciccio Di Rosa commenta con lucidità :
“In una partita ci sono tre prestazioni: la nostra, quella degli avversari e quella dell’arbitro. Io guardo solo alla mia. Abbiamo giocato alla pari contro una squadra forte, più in alto in classifica, e nel secondo tempo il nostro portiere non ha fatto una sola parata. L’equilibrio è stato spezzato da un rigore che non voglio commentare, ma che ci ha tagliato le gambe.
Siamo stati vivi, aggressivi, presenti su ogni contrasto. Questo è ciò che ci portiamo da questa partita.â€
Il derby consegna al Santa Croce tre punti ottenuti con sofferenza, mentre il Frigintini esce sconfitto ma con la consapevolezza di avere giocato una delle migliori gare del suo campionato. Una gara maschia, intensa, da veri derby. E che, senza quell’episodio finale, avrebbe potuto raccontare una storia completamente diversa.
PROMOZIONE – GIRONE D | 10ª giornata
Frigintini Calcio 0
Santa Croce Soccer 1
Marcatore: 40′ st Basile (rig.)

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calcio
Ragusa e Messina non si fanno male: lo scontro salvezza finisce a reti inviolate
Un pareggio casalingo a reti inviolate. Il Ragusa di Gaetano Lucenti fa un altro passo avanti verso la salvezza. La squadra ha pareggiato in casa con il risultato di 0 – 0 contro il Messina, squadra ultima in classifica.
Ma la classifica non dice il valore attuale della squadra giallorossa, che ha iniziato il campionato con una penalizzazione pesantissima, addirittura di 14 punti, che la lascia purtroppo in coda alla classifica con 7 punti. Se fosse partita alla pari con le altre squadre, oggi il Messina avrebbe 21 punti, una tranquilla posizione di metà classifica, addirittura a ridosso delle prime.
Allo stadio “Aldo Campo” questo pomeriggio c’erano due squadre che hanno iniziato il campionato con una difficile situazione societaria, con traversie che hanno fortemente condizionato il cammino delle due squadre, costrette a fare gli straordinari per cercare di conquistare la salvezza.
Ma Messina e Ragusa hanno dimostrato – entrambe – di avere le carte in regola per disputare in maniera positiva questo campionato e di ottenere quel risultato che le due tifoserie meritano. Il campionato e ancora lungo e il risultato può arrivare. Il Ragusa incamera quindi un punto importante che serve a muovere la classifica e a dare fiducia alla squadra che continua la striscia positiva. Gli azzurri hanno giocato bene soprattutto all’inizio del secondo tempo. Hanno fallito d’un soffio una ghoiotta occasione con Callegari e hanno colto una traversa ncon Campanile. Hanno tenuto costantemente sotto pressione la squadra avversaria, affidata alla guida tecnica di Pippetto Romano, un allenatore che nella sua carriera ha allenato anche a Ragusa, e che ha guidato poi anche Comiso, Vittoria e Modica. ma Il Messina ha giocato meglio nel finale, pressando a sua volta la metacampo azzurra. a pochi minuti dal termine il messinese Savarino ha sfiorato il palo.
Nel prossimo turno il Ragusa giocherà in trasferta contro la Sancataldese, formazione che la precede in classifica di pochi punti, una delle avversarie dirette per la salvezza. Il Ragusa ha 12 punti, la Sancataldese ne ha 15. Anche se il campionato è ancora lungo, si può già parlare di scontro diretto per la salvezza. Da qui in avanti tutti i punti e tutte le partite saranno molto pesanti.
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Apertura
Rissa e due feriti: notte di paura in pieno centro a Scicli
Necessari controlli a tappeto da parte del Comune per verificare lo stato dei fitti.
SCICLI – Troppe cose che non vanno in città . Scicli, nel suo centro storico, sta divenendo terra di…coltelli. Ieri notte una lite fra cittadini extracomunitari, di presunta nazionalità tunisina; sono venuti alle mani in via Edmondo De Amicis nei pressi dell’intersezione con via Emanuele Filiberto. Due strade del quartiere Logge, il quartiere residenziale della città che rischia di diventare un ghetto se non si interviene in tempo. Ubriachi e alterati alcuni tunisini sono venuti alle mani ferendosi con coltelli e pugni. Il tutto davanti al portone di un’abitazione in cui vive un nutrito di persone, tutte extracomunitarie.
Per ripararsi dalla violenza alcuni si sono “ritirati†in casa nel tentativo di scampare al libero maneggio di coltelli. Era di poco passata la mezzanotte quando le sirene di due ambulanze hanno squarciato il silenzio della notte. Tante ancora le persone che stavano facendo rientro nelle loro case e che hanno assistito all’episodio di violenza fra paura e disperazione.
Gli operatori del 118 sono entrati all’interno della casa, un’abitazione a due piani, solo dopo l’arrivo dei carabinieri al fine di avere la garanzia che all’interno il clima rissoso si fosse calmato. Quando il personale sanitario è arrivato, infatti, la violenta rissa era in corso. I militari dell’Arma hanno sedato gli animi procedendo alla identificazione dei presenti.
Oggi l’Amministrazione comunale non si può più esimere dal prendere la via dei controlli sugli extracomunitari che vivono in città e nel territorio. E’ necessario che, con personale adeguato, si proceda alla identificazione dei proprietari delle case che affittano agli stranieri e se, sempre i proprietari, sono rispettosi dei protocolli vigenti con la segnalazione alle Questura degli inquilini. Procedure che pare non siano rispettate.
Nelle abitazioni vivono ammassati da dieci a quindici persone: in esse si registra un via vai di gente, soprattutto giovani che sembrano più nullafacenti che lavoratori. La sera e la notte, poi, si registrano veri e propri caroselli di violenza, sia verbale che fisica. Ebbene tutto ciò non può compromettere il quieto vivere dei cittadini. Che il Comune faccia qualcosa di concreto controllando gli affitti delle case, di chi ci vive ed in che numero abitano e dormono in esse; se sono stranieri con permessi regolari o se sono degli irregolari.
Solo un censimento di tale tenore può essere da deterrente. E la politica, invece di “scontrarsi†sull’opportunità o meno di “insediare†al presidio sanitario del Busacca un Centro di aiuto per le dipendenze, metta mano ad un bisogno sociale, quello della sicurezza del cittadino. Perchè se a Scicli di sabato sera, a mezzanotte, non si può fare rientro a casa per il serio rischio di imbattersi in episodi di violenza si rischia di lasciare i cittadini a casa dando “via libera†agli stranieri violenti che stanno tenendo sotto scacco la comunità sciclitana.
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Apertura
Gli autovelox autorizzati nel ragusano sono appena cinque. Nuove regole dopo decreto
Sono appena cinque gli autovelox autorizzati in provincia di Ragusa, gli altri devono essere immediatamente spenti.
Enti locali e Forze dell’ordine avevano l’obbligo di comunicare entro venerdì scorso tutti i dettagli sugli apparecchi di rilevazione della velocità , secondo il decreto ministeriale n.367 del 29 settembre 2025. Sul sito del ministero dei Trasporti è consultabile l’elenco dei rilevatori autorizzati, gli unici in grado di fotografare gli eccessi di velocità , sulla base dei quali sono automaticamente comminate le contravvenzioni.
Nell’elenco compaiono soltanto tre comuni iblei: Ragusa, Vittoria e Comiso. Il comando della Polizia municipale del capoluogo è dotato di un dispositivo mobile Telelaser; la Polizia municipale di Vittoria dispone di due autovelox fissi e uno mobile; la Polizia municipale di Comiso ha un apparecchio mobile. Il resto delle strade della provincia è sprovvisto di un formidabile e, al tempo stesso, temuto strumento di repressione a una delle infrazioni del codice della strada che causa maggiori incidenti.
Spetterà a Polizia stradale e Carabinieri coprire la larga fetta di strade senza autovelox “localiâ€. Già nell’aprile del 2024 la Corte di Cassazione ha stabilito la nullità delle sanzioni elevate dagli apparecchi approvati ma non omologati. In Italia quasi il 60% degli autovelox fissi e oltre il 67% di quelli mobili risultarono non omologati.
Dal 29 novembre, la regola è chiara: tutti i Comuni, gli enti locali e le forze dell’ordine che non hanno caricato i dati richiesti sulla piattaforma ministeriale devono spegnere i dispositivi di rilevazione della velocità , pena la nullità delle sanzioni elevate.
Il censimento – avviato 60 giorni fa – obbligava gli enti locali a comunicare al MIT tutte le informazioni relative agli autovelox:
Il decreto ministeriale è inequivocabile: la comunicazione dei dati è condizione necessaria per il legittimo utilizzo dei dispositivi.
Di conseguenza qualsiasi apparecchio non censito non può essere utilizzato. Le multe elevate tramite dispositivi non registrati saranno nulle a tutti gli effetti di legge.
Un aspetto che potrebbe avere ricadute significative, considerando che il giro d’affari legato agli autovelox nelle principali 20 città italiane vale decine di milioni di euro ogni anno.
In parallelo, resta aperto il “nodo omologazioneâ€.
Da aprile 2024 – quando una storica sentenza della Cassazione ha dichiarato nulle le multe elevate con apparecchi approvati ma non omologati – il tema genera migliaia di ricorsi in tutta Italia.
Secondo le stime del Codacons:
non risulterebbero in possesso dell’omologazione richiesta, soprattutto i dispositivi installati prima del 2017, anno decisivo per l’adeguamento tecnico previsto dalla normativa.
Il risultato è un quadro confuso, nel quale il rischio di contenzioso continua a crescere.
Il Segretario Nazionale del Codacons, Francesco Tanasi, interviene richiamando la necessità di ristabilire un quadro chiaro e uniforme:
“Le amministrazioni pubbliche devono garantire che ogni dispositivo impiegato nei controlli stradali rispetti integralmente i requisiti previsti dalla legge e sia regolarmente inserito nella banca dati del MIT.
L’assenza di registrazione rende il dispositivo inutilizzabile e priva di validità la sanzione, perché manca il titolo che ne legittima l’impiego. Analogamente, l’uso di strumenti privi di omologazione integra un difetto strutturale dell’accertamento, esponendo gli enti a un inevitabile contenzioso.â€
Tanasi sottolinea come sia indispensabile ricostruire un sistema normativo coerente, affinché il controllo elettronico della velocità torni a essere percepito come uno strumento di sicurezza stradale e non come un terreno di scontro tra cittadini e istituzioni.
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A NEWSLETTER
Ragusa festeggia i 100 anni della signora Rosina: un compleanno che racconta la longevità della cittÃ
Ragusa celebra un altro traguardo straordinario: la signora Rosina ha compiuto 100 anni. Un secolo di vita che diventa patrimonio collettivo, occasione di festa per la comunità e ulteriore conferma di un fenomeno ormai evidente nel capoluogo ibleo: l’eccezionale longevità dei suoi abitanti.
A porgere gli auguri è stato anche il sindaco, che sui social ha dedicato parole affettuose alla nuova centenaria ragusana:
“Cento anni anche per la signora Rosina! Auguri!
Dev’esserci qualcosa – nell’aria, nel cibo, nel modo di vivere e nei valori – che spieghi come mai la nostra città accudisca così tanti centenari, alcuni addirittura tra i più longevi d’Italia. Qualcosa che c’era durante la loro giovinezza, che evidentemente dura ancora oggi e che sta a noi preservare, tramandare.â€
Negli ultimi anni Ragusa ha visto crescere il numero dei suoi ultracentenari, con storie personali che raccontano un legame profondo con la terra, con la cucina mediterranea, con uno stile di vita semplice e attivo, fatto di relazioni solide e di valori familiari tramandati di generazione in generazione.
La signora Rosina è una delle protagoniste di questa longevità ragusana: un secolo attraversato tra sacrifici, lavoro, tradizioni e resilienza, qualità che spesso accomunano gli anziani del territorio.
Il traguardo della nuova centenaria non è solo una festa privata, ma un patrimonio collettivo. Ragusa si conferma una città in cui la qualità della vita, l’ambiente, il cibo genuino e la forza della comunità continuano a essere elementi determinanti per l’invecchiamento attivo e sano.
La storia di Rosina è anche un invito a riflettere sul valore dei nostri anziani, sulla necessità di preservare ciò che ha permesso a generazioni come la sua di vivere a lungo: ritmi più umani, relazioni autentiche, una cucina fatta di semplicità e prodotti veri, un tessuto sociale che sostiene e un territorio che accompagna.
Il Comune ha celebrato il compleanno con un messaggio ufficiale, ma le testimonianze di affetto arrivano anche da vicini, amici e concittadini che riconoscono in Rosina un punto di riferimento, una memoria vivente della città .
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