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#News #Ragusa
AttualitÃ
Denaro Papa, superate le criticità : il recupero dell’antico palazzo entra nella fase decisiva
Un sopralluogo operativo che segna un punto di svolta nel percorso di recupero di uno degli edifici storici più significativi di Modica Alta. Al cantiere di palazzo Denaro Papa si è svolto un incontro tecnico alla presenza del sindaco, dell’assessore ai Lavori pubblici Antonio Drago, del consigliere comunale Leandro Giurdanella, del dirigente Fabio Bellaera, del RUP Peppe Spadaro e di tutti i soggetti coinvolti nell’intervento, dall’impresa alla direzione lavori fino al collaudatore.
Un momento concreto e altamente operativo che arriva subito dopo l’approvazione della perizia di variante, passaggio fondamentale per superare le difficoltà che avevano rallentato l’avanzamento dei lavori negli ultimi mesi. Criticità tutt’altro che secondarie, legate alla complessità di un intervento di rigenerazione su un edificio storico di grande antichità , dove imprevisti strutturali e condizioni conservative particolarmente delicate hanno richiesto soluzioni tecniche attente e ponderate.
L’intervento in corso sta consentendo di mettere definitivamente in sicurezza palazzo Denaro Papa, eliminando situazioni di rischio legate al possibile crollo di muri e parti strutturali. Parallelamente si procede alla riqualificazione delle facciate, restituendo decoro e dignità a uno dei luoghi più suggestivi della città , proprio di fronte alla chiesa di San Giovanni, cuore identitario di Modica Alta. In fase di sistemazione anche il terrazzo e il giardino, elementi che contribuiranno a migliorare la qualità urbana dell’intero contesto.
In un’ottica di trasparenza e correttezza verso la comunità , l’amministrazione ricorda che l’intervento rientra in un quadro economico ben definito. Le risorse disponibili, pari a circa 1 milione e 600 mila euro, hanno orientato le scelte progettuali verso le priorità più urgenti: la messa in sicurezza strutturale dell’edificio e il recupero delle parti esterne, oggi finalmente sottratte al degrado e alle condizioni di pericolo.
Le condizioni particolarmente complesse degli ambienti interni richiederanno ulteriori fasi di intervento e nuovi finanziamenti per una rifunzionalizzazione completa. Tuttavia, al termine dei lavori attualmente in corso, sarà possibile rendere fruibile una porzione limitata dell’immobile, mantenendo viva la prospettiva di un recupero progressivo e duraturo.
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Dal liceo al Jet Propulsion Laboratory: l’eredità scientifica di Ninto Occhipinti a 4 anni dalla sua scomparsa
Sono già trascorsi quattro anni dalla prematura e tragica scomparsa di Giovanni “Ninto†Occhipinti, lo scienziato ragusano che ha lasciato un segno profondo nella ricerca internazionale e nel cuore della sua comunità . Era la sera del 23 dicembre 2021 quando un incidente stradale sulla Statale Catania-Ragusa strappò alla vita uno dei più brillanti geofisici italiani, pioniere della sismologia ionosferica e protagonista di una rivoluzione scientifica capace di salvare vite umane.
Stasera, alle ore 18, nella chiesa del Preziosissimo Sangue di Ragusa, sarà celebrata una messa in sua memoria. Un momento di raccoglimento che unisce affetti, amici, colleghi e cittadini, a testimonianza di quanto Giovanni continui a essere una presenza viva, non solo per l’altissimo valore accademico del suo lavoro, ma anche per la sua umanità , la sua ironia e la sua visione del mondo.
Ninto, come lo chiamavano tutti, è stato tra i primi a dimostrare come fosse possibile misurare terremoti e tsunami dallo spazio, studiando le alterazioni della ionosfera causate dagli eventi tellurici. Una disciplina allora quasi sconosciuta, che lui stesso amava raccontare con autoironia, definendola lo studio della “spazzatura dei GPSâ€. Da quei segnali apparentemente inutili, Giovanni e il suo team riuscivano a estrarre dati preziosissimi, capaci di anticipare l’allarme tsunami fino a venti minuti prima dell’impatto sulle coste, un tempo decisivo per salvare vite.
La sua eredità scientifica continua a produrre frutti. Nel dicembre 2021, pochi giorni prima della sua scomparsa, aveva tenuto un corso di sismologia ionosferica all’Università di Catania, avviando un filone di ricerca sul legame tra terremoti, eruzioni vulcaniche e disturbi ionosferici. A distanza di quasi quattro anni, quello stesso percorso è stato ripreso e approfondito da giovani studiosi che lo avevano conosciuto e ascoltato. Ne è prova la recente pubblicazione scientifica sulle perturbazioni ionosferiche durante l’eruzione dell’Etna del 2015, firmata anche da studenti che hanno raccolto il testimone del suo lavoro.
Il ricordo di Giovanni è stato celebrato in modo particolarmente intenso lo scorso 25 ottobre, giorno del suo compleanno, con l’intitolazione del laboratorio di Fisica del Liceo Scientifico Enrico Fermi di Ragusa, la scuola in cui aveva iniziato il suo percorso di studi. Un ritorno simbolico alle origini, che racconta meglio di qualsiasi parola la parabola di un genio umile, partito da Ragusa per arrivare ai più prestigiosi centri di ricerca internazionali, fino alla collaborazione con la NASA e il Jet Propulsion Laboratory.
Chi lo ha conosciuto ricorda il suo sorriso, la sua capacità di sdrammatizzare e il suo profondo senso etico della scienza. Per Giovanni, studiare non significava accumulare titoli o prestigio personale, ma mettere il sapere al servizio della collettività . Un messaggio che oggi più che mai si rivolge ai giovani, affinché comprendano come le discipline scientifiche possano avere un impatto reale sulla società e sul futuro dell’umanità .
Ragusa continua a custodire questo patrimonio di memoria e di ispirazione. Le istituzioni cittadine, la scuola, il mondo accademico e la comunità civile hanno manifestato la volontà di sostenere iniziative che mantengano vivo il nome e il pensiero di Giovanni Occhipinti. Perché la sua storia non è solo quella di uno scienziato straordinario, ma quella di un uomo che ha saputo andare oltre la mediocrità , trasformando la conoscenza in speranza.

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Apertura
“Natale è ritrovare lo sguardo semplice del bambinoâ€: gli auguri di Natale del Vescovo La Placa. VIDEO
Natale come ritorno all’essenziale, come riscoperta dello sguardo puro e stupito del bambino capace di leggere il mondo con occhi nuovi. È questo il messaggio profondo che mons. Giuseppe La Placa, vescovo di Ragusa, affida alla comunità diocesana e a tutto il territorio ibleo nel suo augurio per il Santo Natale.
Un messaggio intenso, affidato all’immagine del presepe, simbolo senza tempo della Natività , che diventa chiave di lettura della contemporaneità . «È con questo presepe che desidero entrare oggi nelle vostre case e soprattutto nei vostri cuori», afferma il vescovo, richiamando la scena di Betlemme in cui Gesù bambino è al centro, circondato dallo sguardo colmo di meraviglia di Maria e Giuseppe.
Uno sguardo che, sottolinea mons. La Placa, è chiamato a diventare anche il nostro. Natale chiede di recuperare la capacità di stupirsi, di guardare la realtà con semplicità , di lasciarsi interrogare dalle piccole cose quotidiane. È lo sguardo che nasce da un cuore pacificato, libero dalle paure e dalle rigidità , capace di riconoscere nell’altro un dono.
Il Bambino Gesù, nato in una mangiatoia, rappresenta per il vescovo il segno più eloquente dell’amore di Dio per l’umanità . Un Dio che sceglie la povertà e la fragilità per portare al mondo pace, gioia e speranza, valori oggi più che mai necessari in un tempo segnato da incertezze, conflitti e smarrimento.
Ritrovare lo sguardo del bambino significa allora imparare ad apprezzare ciò che spesso passa inosservato: le relazioni, la vita quotidiana, la bellezza nascosta nei gesti semplici. Ed è proprio da qui che nasce la speranza, quella speranza concreta che si traduce in responsabilità , accoglienza e testimonianza.
Mons. La Placa invita a vivere il Natale non come una parentesi emotiva, ma come un punto di ripartenza. Guardare l’umanità e la storia con occhi limpidi significa assumersi il compito di essere, nel mondo, segni visibili di speranza. Un invito che si fa augurio, rivolto a tutti, credenti e non, affinché il cuore di fanciullo diventi chiave per affrontare il futuro.
Il messaggio del vescovo di Ragusa si chiude con parole semplici e dirette, che richiamano il senso più autentico del Natale cristiano: «Ritrovare il cuore di fanciulli, lo sguardo limpido del bambino, per essere nel mondo testimoni di speranza». Un augurio che attraversa le case e le comunità , accompagnando il territorio ibleo nel cammino del Natale.
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AttualitÃ
Modica riscopre la Chiesa del Carmine: restaurata la facciata simbolo della storia medievale
Torna a splendere uno dei monumenti più rappresentativi della storia di Modica. A pochi mesi dal completamento dei lavori di restauro, la facciata della Chiesa del Carmine restituisce alla città la sua originaria eleganza, offrendo una lettura finalmente chiara e autentica di un prospetto che racconta secoli di storia, arte e stratificazioni architettoniche.
L’intervento si è reso necessario a causa del grave stato di degrado della pietra, compromessa da decenni di muffe, agenti atmosferici e depositi di sporco che ne avevano alterato l’aspetto e messo a rischio la conservazione. Il restauro ha consentito non solo di recuperare la leggibilità estetica dell’edificio, ma anche di tutelare un bene monumentale di straordinario valore per l’identità culturale della città .
Parzialmente sopravvissuta al devastante terremoto del 1693, la Chiesa del Carmine rappresenta un vero e proprio punto di partenza per comprendere la Modica medievale e l’evoluzione urbana della Capitale della Contea. La sua posizione e la sua architettura raccontano il sistema di sovrapposizioni storiche che ha segnato nei secoli lo sviluppo di Modica Bassa, prima dell’affermazione del barocco che oggi caratterizza il Val di Noto.
Tanto nella facciata quanto negli ambienti interni, la chiesa conserva preziosi elementi dell’arte tardo gotica, testimonianza di una stagione artistica che, a partire dal XVII secolo, venne progressivamente soppiantata dall’irruenza decorativa del barocco. Un patrimonio che oggi, grazie al restauro, torna pienamente fruibile e leggibile.
I lavori saranno ufficialmente presentati alla cittadinanza sabato 27 dicembre alle ore 19.30, in un incontro pubblico che approfondirà i contenuti storici, artistici e architettonici dell’intervento. Protagonista della serata sarà il professor Marco Rosario Nobile, ordinario di Storia dell’Architettura all’Università di Palermo, che interverrà con una relazione dal titolo “Building in time: la facciata della chiesa del Carmine a Modicaâ€, offrendo nuovi punti di vista e inediti approfondimenti sul prospetto e sulla sua evoluzione nel tempo.
All’incontro prenderanno parte il vescovo di Noto, mons. Salvatore Rumeo, il soprintendente ai Beni culturali e ambientali di Ragusa, Antonino De Marco, il deputato regionale Ignazio Abbate, promotore del restauro attraverso l’interlocuzione con la Regione Siciliana, e il sindaco di Modica, Maria Monisteri. A moderare i lavori sarà la professoressa Maria Terranova.
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Apertura
Natale, la Sicilia spende di più a tavola: Ragusa tra le province leader dell’agroalimentare
Il Natale cambia le abitudini di spesa dei siciliani e conferma il ruolo centrale dell’agroalimentare nell’economia dell’Isola. A certificarlo sono i dati di Confartigianato Imprese Sicilia che, analizzando il triennio 2022-2024, evidenziano come nel mese di dicembre le vendite al dettaglio di prodotti alimentari crescano del 21,6% rispetto alla media degli altri mesi dell’anno, concentrando da sole il 10% delle vendite annuali.
Durante le festività natalizie, la spesa complessiva delle famiglie siciliane per cibo e bevande raggiunge quota 1,4 miliardi di euro, pari al 7,9% del totale nazionale. In questo scenario, la provincia di Ragusa si conferma un territorio solido e strategico, con una spesa natalizia di circa 90 milioni di euro destinata ai consumi alimentari. Un dato che colloca Ragusa tra le realtà più dinamiche dell’Isola, soprattutto se rapportato alla dimensione demografica.
A guidare la classifica regionale è Palermo con 341 milioni di euro di spesa, seguita da Catania con 307 milioni. Subito dopo si collocano Messina, Trapani, Agrigento e Siracusa, mentre Ragusa precede Caltanissetta ed Enna, dimostrando una tenuta dei consumi superiore a molte altre province siciliane.
Il dato diventa ancora più significativo se si guarda all’export agroalimentare. Nei dodici mesi compresi tra luglio 2024 e giugno 2025, la Sicilia ha esportato prodotti alimentari e bevande per un valore di 1,1 miliardi di euro, pari al 9,7% dell’export manifatturiero regionale. Ragusa emerge tra le province con il peso più elevato delle esportazioni di alimentari e bevande sul valore aggiunto, attestandosi al 2,23%, seconda solo a Trapani. Un indicatore che fotografa la forza del tessuto produttivo ibleo, fortemente orientato alla qualità e ai mercati esteri.
Nel primo semestre del 2025 la Sicilia ha fatto registrare la migliore dinamica tendenziale dell’export agroalimentare in Italia, con una crescita del 15,1%. Un risultato che rafforza ulteriormente il posizionamento del made in Sicily e valorizza territori come Ragusa, dove l’agricoltura di eccellenza e la trasformazione artigianale rappresentano un pilastro dell’economia locale.
«Questi numeri dimostrano quanto sia importante continuare a investire sulle nostre imprese – sottolinea il presidente di Confartigianato Imprese Sicilia, Emanuele Virzì –. I prodotti made in Sicily sono sinonimo di eccellenza e qualità , frutto di una cultura che valorizza i territori e le competenze artigiane. Le aziende continuano a credere nella qualità e nell’esperienza, e Confartigianato è al loro fianco».
La qualità resta infatti uno dei principali punti di forza della Sicilia, che si colloca al secondo posto in Italia per numero di prodotti alimentari certificati Dop e Igp, con 36 riconoscimenti europei. A questi si aggiungono 293 prodotti agroalimentari tradizionali, molti dei quali espressione autentica dei territori rurali e artigianali come quello ragusano, dove paste fresche, prodotti da forno, dolciaria e trasformati vegetali rappresentano un patrimonio identitario ed economico.
L’artigianato dell’alimentare, delle bevande e della ristorazione in Sicilia conta oltre 7.000 imprese e quasi 23.000 addetti. Ragusa si colloca sopra la media regionale per incidenza degli addetti del settore sul totale dell’economia, confermandosi una provincia in cui il cibo non è solo consumo, ma valore, lavoro e sviluppo. Le stime per il 2025 indicano un fatturato complessivo dell’artigianato agroalimentare siciliano pari a 1,6 miliardi di euro, con Ragusa che contribuisce in modo significativo a questo risultato.
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Necrologi
Ringraziamento: famiglia Cuvello
Ringraziamento
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Sport
Ju jitsu, l’Eragon Modica conquista l’Open d’Italia: medaglie, crescita e ambizioni nazionali
L’Open d’Italia di ju jitsu si conferma una vetrina di assoluto prestigio per il movimento nazionale e, tra oltre 570 atleti in gara, a emergere con forza è stata l’Associazione Eragon di Modica. La società affiliata Csen, guidata dal maestro Christian Pediglieri, ha ottenuto risultati di grande rilievo che la proiettano tra le migliori realtà italiane della disciplina.
La competizione ha visto gli atleti confrontarsi nelle due specialità del fighting system e del ne waza, entrambe altamente tecniche e impegnative. Il fighting system, articolato in fasi di combattimento a distanza, proiezioni e lotta a terra, ha messo in evidenza il livello di preparazione e controllo degli atleti modicani, capaci di affrontare avversari esperti con lucidità e strategia. Nel ne waza, disciplina che affonda le radici nel Brazilian ju jitsu e che privilegia la lotta a terra e le tecniche di sottomissione, l’Eragon ha confermato solidità tecnica e maturità agonistica.
Il bilancio finale parla chiaro e certifica la crescita costante del gruppo. Medaglie, podi e prestazioni convincenti hanno consentito all’Associazione Eragon di totalizzare 1400 punti complessivi, conquistando il settimo posto nella classifica generale su cinquanta società partecipanti e sfiorando la top five per un margine minimo. Un risultato che assume ancora più valore se letto in continuità con i successi internazionali ottenuti nei mesi scorsi, tra cui due titoli europei e due medaglie di bronzo continentali. Questi i risultati ottenuti dagli allievi della Eragon all’Open d’Italia. Specialità fighting system: 5 argenti (Luigi Agricola under 16, +77kg; Jacopo Scivoletto under 14, 36 kg; Alessandro Iurato under 20, 85 kg; Chiara Sammito under 20, 45 kg; Luca Agosta under 14, 36 kg), 2 bronzi (Marilù Rizza, under 16, 56 kg e Gian Karol De Grande, under 14, 56 kg). Specialità ne waza: 3 ori (Chiara Sammito, Luigi Agricola, Luca Agosta), 5 argenti (Carla Modica, Lorenzo Mangione, Marilù Rizza, Gian Karol De Grande, Jacopo Scivoletto), 1 bronzo (Alessandro Iurato). Non sono saliti sul podio, ma hanno espresso un ottimo combattimento, padroneggiando lo stile di combattimento e la tecnica, Miriam Marilù e Domenico Fiderio. Ciascuno di loro farà parlare di sé prossimamente. L’associazione Eragon, totalizzando 1400 punti, si proietta al 7° posto nella classifica generale su 50 società partecipanti, staccando di soli 20 punti la top five.
Soddisfazione nelle parole del maestro Christian Pediglieri, che sottolinea come i risultati siano il frutto di un lavoro programmato e strutturato negli anni. Un percorso che non si limita all’agonismo, ma coinvolge anche la formazione nella difesa personale, nella dimensione marziale e nell’aspetto filosofico del ju jitsu. Un approccio che ha permesso alla società di crescere non solo nei numeri, con circa 120 iscritti, ma anche nella qualità complessiva degli atleti.
A rendere ancora più significativo il momento dell’Eragon Modica è arrivato anche il riconoscimento istituzionale da parte della Fijlkam, che ha inserito Pediglieri nell’organigramma regionale con la nomina a delegato provinciale di Ragusa per il settore ju jitsu. Un attestato di stima che premia il lavoro svolto sul territorio e rafforza il ruolo della società nel panorama sportivo siciliano.
Il 2025 si chiude inoltre con un traguardo importante sul piano individuale: il giovane Alessandro Iurato ha conseguito il grado di cintura nera, superando brillantemente gli esami regionali tenutisi a Catania. Un risultato che conferma la bontà del vivaio e apre scenari interessanti in vista della stagione 2026, già osservata con attenzione a livello nazionale.
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AttualitÃ
Solidarietà e cultura al Giovanni Paolo II: donati libri a piccoli pazienti e mamme
Un libro può diventare rifugio, compagnia, speranza. È con questo spirito che proseguono con grande intensità i service di dicembre del Lions Club Ragusa Host, protagonisti nei giorni scorsi di una significativa iniziativa di solidarietà e promozione culturale all’interno dell’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa.
In collaborazione con il Rotary Club e l’associazione Nati per Leggere, i Lions hanno donato libri a tutti i bambini del reparto di Pediatria e alle mamme accolte nei reparti di Neonatologia e Ginecologia, portando un messaggio di vicinanza concreta in uno dei luoghi più delicati e sensibili della comunità .
Un gesto semplice solo in apparenza, ma capace di avere un forte impatto emotivo. In corsia, la lettura diventa uno strumento di conforto, distrazione e crescita, un alleato prezioso per alleviare l’ansia, stimolare l’immaginazione e regalare momenti di serenità a piccoli pazienti e famiglie.
A sottolineare il valore dell’iniziativa è la presidente del Lions Club Ragusa Host, Carmen Occhipinti, che ha dichiarato:
«Questa iniziativa rappresenta per noi non solo un momento di vicinanza concreta verso i piccoli pazienti e le loro famiglie, ma anche un modo per ribadire l’importanza della lettura fin dalla tenera età . Un libro può essere un compagno di viaggio, una finestra sul mondo, un’occasione di crescita e conforto».
Occhipinti ha poi aggiunto come l’azione abbia anche una profonda ricaduta culturale e sociale:
«Siamo orgogliosi di collaborare con Nati per Leggere in un progetto che ha un forte valore umano. Portare un sorriso attraverso un libro arricchisce non solo chi lo riceve, ma anche chi lo dona. È questo il senso più autentico della nostra missione come Lions: servire la comunità promuovendo solidarietà , cultura e attenzione ai bisogni del territorio».
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Food
Alimentare, olive e grani: dalla Sicilia due nuovi Presìdi Slow Food
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Food
Al via Birra dell’Anno 2026: Il concorso che premia la miglior birra artigianale italiana
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