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#News #Ragusa
A NEWSLETTER
Una lite finita nel sangue? Giovane accoltellato a Ragusa
Forse una lite sfociata in un ferimento. A farne le spese un giovane straniero che avrebbe riportato una ferita d’arma da taglio. E’accaduto nel pomeriggio di oggi, intorno alle 18 in corso Italia a Ragusa. Sul posto, allertata da alcune persone, è intervenuta una Volante della Polizia di Stato.
Ancora non sono note le condizioni del ferito che però non sembra essere in pericolo di vita e che è stato trasferito al pronto soccorso dell’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa. Su cosa sia effettivamente accaduto e sui motivi che hanno condotto alla presunta lite, ci sono indagini in corso affidate alla Squadra mobile che è al lavoro per identificare la persona che ha ferito il giovane.
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AttualitÃ
Calvizie: adesso un fluido farà ricrescere i capelli in meno di un mese. Ecco la scoperta
Un team di ricerca dell’Università Nazionale di Taiwan ha sviluppato un siero topico a base di acidi grassi naturali che ha dimostrato la capacità di far ricrescere i capelli in meno di un mese nei test di laboratorio sui topi. Lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Cell Metabolism il 22 ottobre 2025, apre nuove prospettive per il trattamento della calvizie, sebbene la ricerca sia ancora nelle fasi iniziali.
Il meccanismo d’azione del siero
Il siero agisce attivando un meccanismo naturale di rigenerazione dei follicoli piliferi, lo stesso che il corpo attiva in seguito a una lieve infiammazione della pelle. Gli scienziati hanno osservato che:
I ricercatori hanno quindi creato un siero con gli stessi acidi grassi, ottenendo una rigenerazione dei capelli senza dover indurre l’infiammazione.
Test e risultati promettenti
Prospettive e cautela
Nonostante l’entusiasmo, è importante mantenere un approccio cauto:
Questo progresso scientifico rappresenta un passo significativo verso il potenziale sviluppo di una nuova opzione non invasiva e naturale per il trattamento della calvizie, aprendo la strada a future terapie rigenerative.

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A NEWSLETTER
Sospesi i lavori del raddoppio Ragusa–Catania per tutelare l’acqua potabile
Stop ai lavori sul cantiere del raddoppio della Ragusa–Catania dopo lo sversamento di materiale argilloso nella sorgente di Scianna Caporale, in territorio di Comiso. L’episodio, avvenuto nelle ultime ore, ha spinto il sindaco di Comiso, Francesco Aiello, a intervenire personalmente sul posto, accompagnato dai tecnici comunali e dagli assessori Giuseppe Nicastro e Cesare Campailla.
La fuoriuscita di argilla, dovuta ai movimenti del terreno nell’area del cantiere gestito da Webuild S.p.A., ha interessato una zona delicata dal punto di vista idrogeologico, da cui viene rifornita parte della rete idrica cittadina.
«Abbiamo chiesto l’immediata sospensione dei lavori e il divieto di utilizzare attrezzature perforanti per i carotaggi – ha dichiarato Aiello –. È necessario rispettare il vincolo idrogeologico che vieta interventi invasivi nel raggio di un chilometro dalla sorgente».
Alla presenza dei tecnici dell’Anas e della ditta esecutrice, il primo cittadino ha anche annunciato la convocazione di un tavolo tecnico per martedì 5 novembre e una conferenza di servizio a Ragusa per valutare la situazione e programmare gli interventi di sicurezza.
Nonostante l’allarme iniziale, i tecnici comunali rassicurano i cittadini: non sussiste alcun rischio per la salute pubblica, poiché il materiale argilloso sversato è dello stesso tipo di quello che compone naturalmente le pareti della sorgente.
«Stiamo seguendo con la massima attenzione l’evolversi della situazione – ha concluso Aiello –. La tutela delle nostre risorse idriche e la sicurezza dei cittadini restano una priorità assoluta».
Sospesi i lavori del raddoppio Ragusa–Catania per tutelare l’acqua potabileI lavori sul tratto interessato della superstrada Ragusa–Catania resteranno sospesi fino a quando non verranno completate le verifiche tecniche e ambientali necessarie. L’immagine a seguire è generata da Ai e rappresenta quanto avvenuto.

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AttualitÃ
Pozzallo in festa: la scuola “Rogasi†vince il contest nazionale di Sport e Salute
Sorrisi, colori e tanta emozione hanno riempito il Cineteatro Giardino di Pozzallo in occasione della cerimonia di premiazione nazionale del contest “Attiviamoci con l’Arcobaleno in tavolaâ€, promosso da Sport e Salute nell’ambito del progetto ministeriale “Scuola Attivaâ€.
A vincere il concorso, dedicato all’educazione alimentare e ai corretti stili di vita, sono stati gli alunni delle classi III A e III B del plesso “Raganzino†dell’Istituto comprensivo “Giuseppe Rogasi†di Pozzallo, che hanno conquistato la giuria nazionale con un videoclip musicale e coreografato ispirato al brano “L’Arcobaleno in tavolaâ€. Un progetto creativo e pieno di energia che ha raccontato, in modo divertente, i benefici del consumo di frutta e verdura e l’importanza di una vita sana e attiva.
Il video degli studenti pozzallesi ha sbaragliato la concorrenza di oltre 3.000 elaborati provenienti da più di 4.000 classi di tutta Italia, guadagnandosi il primo posto grazie all’originalità e alla freschezza del messaggio. Sul palco, i piccoli protagonisti si sono esibiti nuovamente davanti a una platea gremita, ricevendo gli applausi calorosi di genitori, insegnanti e rappresentanti istituzionali.
A premiare gli studenti, insieme alla Dirigente scolastica Debora Consoli, sono stati il Sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna, la Direttrice della Direzione Scuola e Sostenibilità di Sport e Salute Teresa Zompetti, Lorenzo Marzioli della Direzione Scuola, e due campioni del Team Illumina: Valerio Vermiglio, ex capitano della Nazionale di volley e vicecampione olimpico, e Stefano Maniscalco, due volte campione del mondo di karate.
«Oggi Pozzallo è in festa – ha detto il sindaco Ammatuna –. Ricevere un riconoscimento così importante su scala nazionale ci riempie d’orgoglio. È la dimostrazione che anche da una città come la nostra possono partire esempi virtuosi di educazione, impegno e creatività ».
Dopo la cerimonia, la giornata è proseguita con attività sportive nella Villa Comunale, dove i tutor del progetto “Scuola Attiva†hanno coinvolto studenti e famiglie in giochi e percorsi motori all’aperto, insieme ai due campioni presenti.
Un riconoscimento che premia non solo i giovani protagonisti, ma anche il lavoro appassionato delle insegnanti Elisabetta Giuca, Domenica Milceri, Angela Giallongo, Maria Palumbo, Giusy Cocuzza, Maria Teresa Genovese, Giovanni Lentini, Aurora Sigona, Valentina Mastrosimone e della vice preside Tonia Rendo, che con dedizione hanno accompagnato gli alunni in questo percorso vincente.
Pozzallo, ancora una volta, dimostra che la buona scuola è fatta di creatività , partecipazione e comunità . E questa volta, lo ha fatto colorando d’arcobaleno tutta l’Italia.



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Apertura
Stop al Ponte Stretto: ora ridateci i soldi per la Siracusa-Ragusa-Gela
La recente decisione della Corte dei Conti di non concedere il visto di legittimità alla delibera che avrebbe finanziato il Ponte sullo Stretto di Messina ha innescato un nuovo fronte di rivendicazioni per le regioni del Sud, in particolare per la Sicilia. Per la provincia di Ragusa e l’intero Sud-est isolano, la questione assume un valore simbolico e concreto: si tratta di fondi che, secondo esponenti politici e sindacali, non sono stati utilizzati per la rete infrastrutturale realmente necessaria, ma “dirottati†verso opere più mediatiche, come appunto il ponte.
Tra le opere delle quali è da tempo evidenziata la criticità c’è la Autostrada Siracusa‑Gela, tratto Modica-Scicli compreso: un progetto strategico per il collegamento del territorio ibleo che da anni languisce, nonostante decine di milioni di euro già stanziati. Nel febbraio 2022 la Regione Siciliana annunciava un finanziamento di 350 milioni di euro per il lotto Modica-Scicli. Eppure, ad oggi, la realizzazione è rimasta ferma, il costo stimato ha quasi raddoppiato e le risorse non sembrano più garantite.
Il deputato nazionale Filippo Scerra (M5S) non ha perso l’occasione per collegare direttamente lo stop al Ponte con la sottrazione di risorse alle infrastrutture siciliane:
«La bocciatura del Ponte sullo Stretto conferma che quell’opera non si farà mai … I siciliani hanno bisogno di altro. Per questo torno a chiedere la restituzione delle somme sottratte ai siciliani: 1,3 miliardi di euro dai fondi destinati a sviluppo e coesione … Con quei soldi completiamo la Siracusa-Gela, realizziamo le infrastrutture di cui la Sicilia ha veramente bisogno».
In provincia di Ragusa in particolare, il segretario della CGIL Ragusa, Giuseppe Roccuzzo, aveva definito la situazione del lotto Modica-Scicli un vero e proprio “scippo†infrastrutturale: i 350 milioni stanziati sono «dirottati altrove», mentre oggi servirebbero circa 640 milioni per avviare l’opera.
La dinamica è la seguente: lo stanziamento iniziale viene approvato, ma non speso entro i termini; il progetto esecutivo subisce ritardi; il costo aumenta; parallelamente altre opere, mediaticamente più visibili, assorbono risorse pubbliche. Il risultato è che un territorio aggravato da carenze infrastrutturali – come la tratta che collegherebbe Modica a Scicli – resta isolato e relegato a “zona residualeâ€.
Gli effetti? Oltre al ritardo infrastrutturale, c’è un serio danno economico e occupazionale per la provincia di Ragusa, che aspetta di potenziare la propria viabilità per attrarre investimenti, potenziare l’aeroporto di Comiso e favorire turismo e logistica. In altre parole: le infrastrutture non sono solo cemento, ma leve di futuro.
In definitiva lo stop (definitivo o temporaneo?) del Ponte potrebbe rappresentare una “finestra di opportunità †per redistribuire le risorse in modo più equo e orientato al Sud-est siciliano. Ma occorre che Parlamento nazionale, Regione ed enti locali collaborino, individuino obiettivi chiari e soprattutto garantiscano che i fondi tornino davvero sul territorio e siano effettivamente spesi, non abbandonati nei cantieri dell’incompiuto.
È una battaglia che riguarda non soltanto chilometri d’autostrada, ma la credibilità della politica, la fiducia dei cittadini e il destino di un’intera area che non può più attendere.
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AttualitÃ
Videosorveglianza potenziata. Si salva così Largo Gramsci a Sciclidi Pinella Drago – Luogo dove si delinque, si spaccia, si litiga furiosamente, dove l’ansia sale alle stelle, per il cittadino comune, quando si deve attraversare per raggiungere la parte alta di piazza Italia, cuore pulsante della città . Ebbene la soluzione per “rimuovere†bivacchi†e per contrastare attività delittuose è stata quella di potenziare il sistema di videosorveglianza utile a “monitorare†la vita quotidiana in questa parte della città . Perchè proprio Largo Gramsci funge da capolinea della delinquenza a Scicli. I primi approcci verbali partono da questo luogo ameno, dai sedili all’ombra di tigli, per poi concretizzarsi con risse ed aggressioni nei quartieri vicini e nelle viuzze meno accessibili ai mezzi. Se i controlli dei carabinieri della locale Tenenza e dei colleghi della Compagnia di Modica sono una costante con una intensificazione evidente maturata a seguito delle ultime aggressioni (una pattuglia controlla quotidianamente il quadrilatero fra Largo Gramsci-Piazza Italia e via Francesco Mormino Penna), di non poco conto è l’apporto del sistema di videosorveglianza distribuito a tappeto nelle zone nevralgiche in cui sono insediati gli stranieri senza fisso lavoro.
Questo sistema di lettura immediata di quanto avviene in città è fondamentale ma indispensabile è anche una conoscenza di coloro che bivaccano.
E c’è chi avanza la necessità di censire i nullafacenti con tanto di identificazione e di verifica dei luoghi dove vivono. Qui il compito diventa difficile. Se si riuscisse a mettere in atto questo piano di controllo potrebbero saltare fuori situazioni logistiche al limite della vivibilità , non ultima la convivenza di una decina di stranieri in case di appena pochi metri quadrati come è stato scoperto in via Botte, nei giorni scorsi. Un giro di vite in capo ai servizi comunali con verifiche sui pagamenti delle utenze per acquedotto e tassa sui rifiuti.
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Mosaico
Il Geodetico di Jungi accessibile a 196 spettatori. E’ il responso della commissionedi Pinella Drago – Vietato all’ingresso dei tifosi per delle inefficienze strutturali, ora è tornato alla fruizione. Potranno accedere alla tribuna rialzata dal piano terra solo 196 persone che siederanno sugli spalti ma non potranno affollare il piano terra dove insiste il campo di gioco. Campetto utilizzato per gare di pallamano e di pallacanestro di serie minori. La Meerkat basket Scicli, invece, continuerà a giocare le sue partite in casa in esilio, al PalaPadua di Ragusa perchè il Geodetico non è attrezzato di un adeguato parquet di gioco per le partite dalla Serie C in su.
Risolto questo problema rimane quello della dotazione di acqua calda per i servizi igienici.
Un sofisticato impianto di riscaldamento dell’acqua nel reparto docce ha risolto solo in parte il problema dell’assenza di docce adeguate. La clorazione dell’acqua non fa filtrare bene l’acqua che scorre nelle tubature tanto che esce acqua fredda. I giovani che frequentano la palestra sono costretti a non fare la doccia nei locali servizi del Geodetico. Si attende l’installazione di un’apparecchiatura che riesca a fare filtrare l’acqua ed a farla passare per l’impianto di riscaldamento delle docce. Ma per fare ciò si attende qualche piega economica da ricercare in lavori più strutturali all’interno della struttura sportiva.
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Apertura
Scoppia il caso dei pomodorini siciliani: 400 casi di Salmonella in Europa, Regione smentisce
Dopo il nuovo report congiunto di ECDC (Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie) e EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare), che collega un’epidemia di salmonellosi scoppiata in 17 Paesi europei a pomodorini prodotti in Sicilia, si è acceso un dibattito che rischia di avere conseguenze pesanti per il comparto agricolo dell’isola.
Secondo il documento, il focolaio – legato al raro sierotipo Salmonella Strathcona ST2559 – avrebbe causato 437 casi tra gennaio 2023 e settembre 2025, di cui 123 in Italia, con segnalazioni anche in Canada e negli Stati Uniti da viaggiatori di ritorno dal nostro Paese. Le indagini epidemiologiche e microbiologiche condotte in Austria e in Italia avrebbero individuato come “probabile fonte del contagio†i pomodorini ciliegino coltivati in Sicilia, già finiti sotto osservazione in un’analoga indagine nel 2011.
Il report europeo cita inoltre un episodio del 2024 in Toscana, dove 240 bambini di 39 scuole erano stati colpiti da gastroenterite, poi ricondotta a casi di Salmonella Strathcona. Le analisi, in quel caso, avevano portato a campionamenti mirati e a un piano di controlli lungo la filiera agricola, fino all’individuazione del batterio in un campione d’acqua per l’irrigazione, che avrebbe potuto rappresentare una possibile fonte ambientale della contaminazione.
La reazione della Regione Siciliana è stata immediata.
L’assessore all’Agricoltura e vicepresidente della Regione, Luca Sammartino, ha smentito categoricamente qualsiasi ipotesi di contaminazione:
“Le verifiche condotte dalle autorità sanitarie regionali e nazionali, così come i dati riportati nel recente rapporto congiunto di Ecdc ed Efsa, non hanno rilevato alcun caso di contaminazione sui campioni di pomodoro prelevati in Sicilia. Ma quale salmonella — ha dichiarato — i pomodorini ciliegini siciliani fanno bene alla salute e sono buoni!â€.
Secondo Sammartino, dunque, l’allarme diffuso rischia di generare un effetto distorsivo nei mercati e di danneggiare un comparto che rappresenta un’eccellenza del made in Italy agroalimentare.
Il caso dei pomodorini si inserisce in un quadro europeo di crescente allerta sanitaria legata alle malattie di origine alimentare.
Nei rapporti di ECDC ed EFSA del 2023 e del 2024, la salmonellosi è risultata la seconda infezione più comune in Europa dopo la campilobatteriosi, con oltre 77mila casi, mentre la listeriosi ha raggiunto i livelli più alti dal 2007.
Solo pochi mesi fa, l’UE aveva individuato un’altra fonte di salmonella in semi germogliati prodotti in Italia, e già nel 2022-2023 un focolaio di listeriosi da salmone affumicato aveva interessato più Paesi, compresa l’Italia.
Un contesto che richiede, secondo gli esperti, un approccio integrato One Health, capace di collegare salute pubblica, sicurezza alimentare e tutela ambientale per prevenire la diffusione di zoonosi lungo le filiere globali.
L’allarme lanciato dal report europeo è dunque un campanello importante per la sorveglianza sanitaria, ma la mancanza di prove dirette di contaminazione nei pomodorini siciliani e la reazione immediata delle autorità regionali invitano alla prudenza.
Nel frattempo, il rischio più immediato è quello economico: un danno reputazionale e commerciale per uno dei simboli del made in Sicily, protagonista di esportazioni in tutta Europa.
Tra la necessità di vigilare sulla sicurezza alimentare e quella di difendere l’eccellenza agricola siciliana, la partita resta aperta.
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AttualitÃ
Oltre 260 kg di rifiuti raccolti a Pozzallo e Ragusa per “Insieme a te per l’ambiente†di McDonald’sBen 40 sacchi per oltre 260 kg di rifiuti raccolti da 84 volontari. Ecco i numeri delle due tappe di “Insieme a te per l’ambiente†di McDonald’s tenutesi a Pozzallo giovedì 16 ottobre e a Ragusa martedì 21 ottobre. Due giornate dedicate alla raccolta dei rifiuti abbandonati nell’ambiente e al decoro urbano. A Pozzallo l’attività di riqualificazione si è svolta, con il patrocinio del Comune, in Viale Medaglie d’Oro Lunga Navigazione e vi hanno preso parte i dipendenti del ristorante McDonald’s di Pozzallo e alcuni volontari locali. A Ragusa, invece, l’attività ha interessato Viale Delle Americhe, Via Grazia Deledda e Via Palmiro Togliatti e, anche in questo caso, vi hanno preso parte i dipendenti del ristorante McDonald’s di Ragusa e alcuni volontari locali. Giunta alla quinta edizione, l’iniziativa “Insieme a te per l’ambiente†è nata, in collaborazione con Assoambiente e Utilitalia, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno del littering, ovvero l’abbandono dei rifiuti nell’ambiente. Aperta a tutti i dipendenti McDonald’s e ai cittadini, ha visto nelle ultime 4 edizioni il coinvolgimento di oltre 21mila persone, più di 400 associazioni locali e la raccolta di oltre 14mila sacchi di rifiuti, l’equivalente di più di 50 tonnellate, nelle oltre 500 tappe realizzate, di cui la metà patrocinate. Dall’anno scorso, è partner dell’iniziativa anche Retake – Fondazione non profit attiva nella tutela dell’ambiente e la cura dei beni comuni – con la quale McDonald’s ha siglato una collaborazione importante che vede le due realtà lavorare in sinergia in alcune tappe locali. Le giornate “Insieme a te per l’ambiente” si inseriscono nel più ampio percorso di transizione ecologica intrapreso dall’azienda ormai da diverso tempo a partire dai suoi ristoranti in termini di packaging, raccolta differenziata e riciclo. Ne sono un esempio l’eliminazione della plastica monouso in favore di materiali più sostenibili, l’installazione di contenitori per la raccolta differenziata nelle sale e nei dehors, la collaborazione con Comieco per lo sviluppo di un nuovo sistema per garantire la riciclabilità del packaging in carta, la campagna di sensibilizzazione sulle corrette modalità di raccolta dei rifiuti rivolta ai consumatori nei ristoranti e un nuovo progetto di economia circolare che permette di recuperare la maggior parte degli oli di frittura utilizzati nelle cucine dei ristoranti per produrre biocarburante con cui alimentare la flotta che gestisce le consegne. L’iniziativa è parte integrante di I’m Lovin It Italy che, attraverso progetti e attività concrete su tutto il territorio in cui operano i ristoranti, testimonia l’impegno e il valore condiviso di McDonald’s per il sistema paese.
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AttualitÃ
Ispica sulla rivista “Il Carabiniereâ€
Un evento che non è passato inosservato alla redazione de “Il Carabiniereâ€, la rivista ufficiale dell’Arma dei carabinieri. E’ fra le pagine di questo giornale che è stato dedicato uno spazio alla I° edizione del Festival Internazionale degli Iblei “M° Giovanni Moncada†che ha visto la partecipazione della Fanfara dei Carabinieri Palermo, diretta dal Maestro Luogotenente Paolo Mario Sena.
“Un riconoscimento nazionale ed internazionale di grande prestigio, che celebra la presenza della Fanfara a Ispica ed il costante impegno della nostra Associazione nel promuovere la cultura musicale e i valori di servizio, disciplina e passione – commenta il direttivo dell’associazione musicale “Arturo Toscacini†– un sentito ringraziamento a tutti i membri della Fanfara ed all’Arma dei Carabinieri per il prezioso supporto offerto nell’organizzazione di questi eventi. Un’emozione che ci riempie di orgoglio e ci sprona a continuare su questa strada!â€.

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