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#News #Ragusa
Apertura
Calci, pugni e tentativo di fuga dal Commissariato: sorvegliato speciale finisce in carcere
MODICA – Ha tentato di sottrarsi ai controlli e di fuggire, ma è stato immediatamente bloccato dagli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Modica e dai militari della Capitaneria di Porto di Pozzallo. Un 27enne, pregiudicato e sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, è stato arrestato in flagranza di reato per lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale.
Il giovane, che si trovava negli uffici del Commissariato per accertamenti legati ad alcuni furti ai danni di esercizi commerciali del centro storico, ha improvvisamente cercato di sottrarsi al controllo tentando la fuga. Il tentativo è stato però sventato grazie al pronto intervento del personale operante e di alcuni militari della Capitaneria di Porto presenti sul posto.
Una volta bloccato, l’uomo ha opposto una violenta resistenza, colpendo gli operatori con calci e pugni. Nel corso dell’aggressione, due agenti di Polizia e tre militari della Capitaneria di Porto hanno riportato lesioni personali e si sono dovuti recare presso il locale nosocomio per le cure del caso.
Alla luce di quanto accaduto, il 27enne è stato tratto in arresto e, al termine delle formalità di rito, associato alla Casa Circondariale del capoluogo, a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa.
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A NEWSLETTER
Le cento candeline della signora Vincenza Profetto a Modica: si allunga l’elenco dei centenari
Modica brinda ancora alla longevità . Un’altra centenaria va ad arricchire il già prestigioso elenco della città : Vincenza Profetto, che ieri ha festeggiato i suoi cento anni in splendida forma, circondata dall’affetto di familiari, amici e di una comunità che non ha voluto farle mancare il proprio abbraccio.
A raccontare l’emozione della giornata è stato il sindaco di Modica, Maria Monisteri, che ha condiviso un post sentito e ricco di entusiasmo. «Ieri l’abbiamo festeggiata – ha scritto – e lei, vitale ed energica, mi ha raccontato la sua vita», ripercorrendo ricordi ed esperienze con quella lucidità e quella gioia che solo chi ha tanto vissuto sa regalare.
La festa si è svolta nella casa di riposo “L’Accoglienzaâ€, dove la signora Vincenza è accudita con attenzione e calore. Un ringraziamento speciale è andato alla titolare Cinzia Iozzia, descritta come premurosa con tutti e particolarmente legata alla neo-centenaria, così come agli ospiti e al personale che hanno contribuito a rendere la giornata davvero indimenticabile.
Arzilla, sorridente e protagonista assoluta, Vincenza Profetto si è goduta ogni istante del clima di grande festa: fascia da “missâ€, cerchio di palloncini bianchi e tanta allegria. Una celebrazione così curata e gioiosa da non avere nulla da invidiare a un diciottesimo compleanno.
Modica, ancora una volta, celebra la vita che dura e che insegna. E nei cento anni della signora Vincenza c’è tutto il valore della memoria, della forza e della bellezza di una comunità che sa fermarsi a festeggiare i suoi tesori più preziosi.
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AttualitÃ
Addio a Brigitte Bardot, musa di una vita, lei fu il simbolo dell’erotismo francese, poi paladina degli animalidi Salvatore Battaglia (Presidente Accademia delle Prefi) – È morta Brigitte Bardot, leggendaria attrice e cantante francese, aveva 91 anni. Lo ha annunciato la sua fondazione, ricordando Bardot come “una star di fama mondiale che scelse di abbandonare la prestigiosa carriera per dedicare la sua vita e la sua energia alla tutela degli animali e alla sua fondazione”.
L’annuncio della morte dell’iconica attrice francese, Brigitte Bardot, all’età di 91 anni giunge quasi a sorpresa, anche se dallo scorso ottobre le sue condizioni di salute destavano preoccupazione. In realtà , il suo ultimo messaggio pubblico, risalente al 1 dicembre, era stato rassicurante dopo una serie di notizie allarmanti successive a un intervento subito a ottobre. Bardot aveva voluto rassicurare i suoi numerosi fan, affermando che stava “guarendo” ed esortando tutti a “calmarsi”.
Nota come ‘BB’, la star di fama internazionale ha abbandonato la recitazione negli anni ’70 per dedicarsi ai diritti degli animali: da allora divideva il suo tempo tra la sua famosa residenza, La Madrague, nella localita’ turistica di Saint-Tropez (sud-est), e una seconda casa immersa nella campagna, La Garrigue, che ospita animali e una cappella privata. Lo scorso maggio, in un’intervista a Bfmtv, Brigitte Bardot aveva dichiarato di vivere “come una contadina”, circondata dalle sue pecore, maiali, cani, gatti, asino e pony, e di non possedere “nè un cellulare nè un computer”. Prima del suo 90mo compleanno, aveva raccontato ai media francesi di vivere in “silenziosa solitudine”, circondata dalla natura e contenta di “fuggire dall’umanità ”.
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Necrologi
Necrologi: Concetta SantaeraThe post Necrologi: Concetta Santaera appeared first on Ragusa Oggi.
Apertura
La scalata silenziosa di Ignazio Abbate tra strategie politiche ed ombre giudiziarie
C’è un tempo, nella politica, in cui le ambizioni non si archiviano: si mettono in pausa. E poi tornano, magari più silenziose, più accorte, ma non meno determinate. È dentro questa cornice che va letta la strategia politica di Ignazio Abbate, che in queste settimane sta provando a trasformare una fase di oggettiva difficoltà per la Democrazia Cristiana in un’opportunità personale e politica: l’approdo in Giunta regionale, traguardo inseguito da molto tempo, mai celato, più volte evocato, promesso e sempre sfiorato.
Una promessa che porta la firma di Totò Cuffaro, leader carismatico e ingombrante della Dc, e che non si è mai concretizzata per una lunga serie di ragioni, politiche ed in ultimo giudiziarie per via della grave situazione che lo ha coinvolto in prima persona. L’indagine che ha portato Cuffaro agli arresti domiciliari sembrava, fino a poche settimane fa, aver definitivamente congelato le aspirazioni di Abbate, ricacciandole in soffitta insieme a ogni ipotesi di rimpasto. E invece no.
Perché la politica, come l’acqua, trova sempre una via. E Abbate, con tempismo chirurgico, ha scelto di presidiare il terreno più delicato: quello della manovra finanziaria. Presenze costanti all’Ars, sostegno esplicito al presidente Renato Schifani, lealtà rivendicata anche quando Forza Italia, partito del governatore, mostrava crepe evidenti sul piano delle presenze e dei numeri. Un messaggio chiaro, quasi notarile: la Dc c’è, Abbate c’è.
Non solo. In parallelo, il deputato modicano sfruttando l’inedita e strategica convergenza politica con Cateno De Luca, sta immaginando chiaramente di insinuarsi nella costruzione di questa area “interforceâ€, capace di pesare negli equilibri d’aula e, di riflesso, nelle scelte dell’esecutivo. Una mossa che parla più ai numeri che alle ideologie, ma che in questa fase può risultare decisiva. Più che altro perchè appare l’unica.
Il contesto, del resto, è fluido. Dopo la defenestrazione dei due assessori Dc immediatamente successiva all’arresto di Cuffaro, il partito è rimasto orfano di rappresentanza in Giunta. Un vuoto che qualcuno dovrà colmare. Abbate si propone come soluzione naturale, in quota Dc, forte di una presenza parlamentare attiva e di una narrazione costruita sulla responsabilità istituzionale. È, nei fatti, li si sente in pole position. Anche se la corsa è tutt’altro che priva di ostacoli.
Resta infatti sullo sfondo un elemento che nessuno, negli ambienti che contano, ignora: al Comune di Modica da tempo vengono acquisiti atti da parte delle forze dell’ordine e degli organi inquirenti su alcune scelte amministrative maturate proprio durante la gestione amministrativa di Abbate. Al momento non si conoscono gli sviluppi di queste verifiche. Potrebbero risolversi in un nulla di fatto, in controlli di routine sulla correttezza amministrativa, oppure aprire scenari più complessi, capaci di incidere nuovamente e pesantemente , sulla sua corsa verso l’agognato traguardo.
Il calendario, intanto, detta i tempi. Dopo la pausa natalizia, tutto dovrebbe chiarirsi verso metà gennaio. Non a caso, come lo stesso Abbate ha ricordato e come riporta Repubblica Palermo, il confronto con Schifani è stato aggiornato “dopo il 15 gennaioâ€. Una data che pesa, perché il 13 è attesa la decisione sulla richiesta di rinvio a giudizio per Elvira Amata, passaggio chiave per avviare un rimpasto più ampio: redistribuzione delle deleghe sottratte alla Dc, possibile sostituzione degli assessori tecnici in quota Forza Italia e una serie di effetti a catena che coinvolgerebbero anche Fratelli d’Italia.
Per il momento quindi non resta altro che godersi questi ultimi scampoli di festività , gustarsi un bel panettone e riscaldare i motori per una battaglia che vedrà tutti impegnati in prima linea nel cambiare tutto…. per non cambiare nulla!
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Food
Panettone dopo le feste: istruzioni per l’uso secondo Pensiero
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Food
Cantina Marilina premiata da Confeserfidi: riconoscimento al Made in Italy sostenibile
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Food
La pizza di Natale napoletana arriva a Brescia: Ciro Di Maio presenta la “Stella di Quartiereâ€
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AttualitÃ
Roberto Bolle turista a Modica: visita natalizia tra arte e cioccolatoMODICA – Roberto Bolle, étoile della danza mondiale, è stato avvistato nelle ultime ore a Modica, in veste di turista durante le festività natalizie. L’artista, in Sicilia per alcuni spettacoli, ha scelto di dedicare una pausa al fascino barocco della città del cioccolato. Tra le tappe del suo tour modicano: una visita alla suggestiva Chiesa del Carmine e un passaggio immancabile alla celebre Antica Dolceria Bonajuto, simbolo della tradizione dolciaria modicana. Bolle ha passeggiato tra i vicoli del centro storico, godendosi l’atmosfera natalizia e il patrimonio artistico-architettonico della città , tra sguardi curiosi e l’entusiasmo dei fan. La sua presenza a Modica è stata discreta ma non è passata inosservata, confermando ancora una volta il richiamo culturale e turistico della città , capace di incantare anche le stelle della scena internazionale.
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AttualitÃ
Tredici batuffoli di vita trovati e salvati a NataleA Scicli il Natale è arrivato anche dove non ci sono luci né presepi. È arrivato in una boscaglia, ai margini di un’azienda, dove tredici cuccioli sono nati lontano dagli sguardi, affidati solo al caso e a una segnalazione arrivata in tempo. È successo nel pomeriggio del 24 dicembre, mentre la città si preparava alla vigilia e il tempo sembrava rallentare.
I piccoli sono figli di due cagnoline randagie già conosciute dalle associazioni del territorio, protagoniste, loro malgrado, di una storia che si ripete da anni: due cucciolate ogni dodici mesi, una catena che non si interrompe e che continua ad alimentare un’emergenza che non è solo animalista, ma sanitaria e sociale.
A intervenire sono state LAV Ragusa e le associazioni Amici di Italo e Argo, che tornano a denunciare una situazione ferma da troppo tempo. Il ritrovamento dei cuccioli non è un episodio isolato, ma l’ennesimo segnale di un sistema che non funziona. Per questo le associazioni chiedono un cambio di passo immediato: la sterilizzazione delle due cagne madri, con la successiva re-immissione controllata, e soprattutto la convocazione urgente del Tavolo Tecnico sul Randagismo.
Un organismo che dovrebbe coordinare interventi, controlli e strategie e che, secondo quanto denunciato, non viene riunito da anni, nonostante la gravità del problema. Eppure il prezzo dell’inazione è noto: nuovi randagi, canili sovraffollati, costi sempre più alti per la collettività e animali condannati a una vita dietro le sbarre, se riescono a sopravvivere.
Le associazioni ricordano come Scicli abbia già conosciuto il volto più drammatico del randagismo. La tragedia del 2009, con la morte del piccolo Giuseppe Brafa, resta una ferita che impone memoria e responsabilità . «Non si può abbassare la guardia», ribadiscono, perché il rischio per la sicurezza pubblica e per la salute non è mai scomparso.
Da qui la richiesta che attorno allo stesso tavolo siedano Comune, Polizia Municipale, ASP – Servizi Veterinari e volontariato, per costruire un piano di controllo capillare del territorio, l’unico strumento capace di prevenire la formazione di branchi e di affrontare davvero l’emergenza.
Intanto il volontariato continua, senza ferie e senza feste. I cuccioli sono stati messi in sicurezza, ma la loro storia resta un promemoria scomodo: il randagismo non nasce all’improvviso, cresce nel silenzio. E a Scicli, anche dopo Natale, chiede ancora risposte.
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