News cronaca Siracusa

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Il Siracusa si morde le mani, in vantaggio con Parigini poi la Cavese lo riacciuffa (1-1)

Il Siracusa esce indenne dalla trasferta di Cava dei Tirreni. Ma deve mordersi le mani per avere subito ancora una volta una rimonta. Al Lamberti finisce 1-1 con gli azzurri (oggi in maglia verde in omaggio alla Patrona Santa Lucia) che masticano amaro. Erano passati in vantaggio in chiusura di primo tempo, poi la rete della Cavese in avvio di ripresa su calcio di punizione. Anche questa volta, come contro Atalanta e Foggia, il Siracusa finisce rimontato. È il secondo pareggio consecutivo per gli azzurri che negli scontro diretti con Foggia e Cavese non sono riusciti a trovare una zampata.
È Carmine Giordano a guidare il Siracusa della panchina, con Turati e Spinelli fermati dal Giudice Sportivo. Formazione ridisegnata, tra squalifiche e indisponibili. In difesa si rivedere Sapola. L’altro lituano, Gudelevicius torna in campo dal primo minuto. In attacco c’e Molina.
Parte meglio il Siracusa. Al 16 la prima conclusione, alta, di Frisenna. Al 18 destro a lato di Parigini. La Cavese prova a farsi vedere con una sortita di Fusco, senza particolari problemi per Farroni. Ma al 26 un problema fisico per Zanini scombina i piani. Prova a stringere i denti ma al 28 deve lasciare il posto a Puzone. E proprio Puzone al 38 va vicino al gol, in un flipper in area campana. In precedenza, brivido per Farroni con Nunziata che calcia di poco fuori. Valente intanto impegna Boffelli su calcio di punizione. Più Siracusa che Cavese, ma sono i campani a sfiorare il vantaggio al 43 con Fusco, Farroni si supera sul colpo di testa. Il primo tempo pare avviato a chiudersi a reti inviolate quando, al 44, c’è un tocco di mano in area della Cavese. L’arbitro non fischia, proteste del Siracusa. La panchina chiede la revisione Fvs. È rigore, batte al 48 Parigini: Boffelli para ma sulla ribattuta, l’azzurro si fa perdonare segnando il gol del vantaggio. Festa per i 28 tifosi siracusani arrivati a Cava. Si va all’intervallo con il Siracusa avanti.
Nella ripresa, Cavese subito battagliera. Orlando impegna Farroni al 51. Ed è la prova generale del pareggio che lo stesso Orlando realizza al 52 su punizione. Il Siracusa accusa il colpo e fatica a riorganizzarsi. Prova a suonare la carica Molina al 59, con un tiro alto dalla distanza. Sessanta secondi dopo, occasione clamorosa per gli azzurri in contropiede. Molina avvia l’azione, cross dalla destra di Valente su cui lo stesso Molina si getta malamente in spaccata, spedendo fuori. Si dispera la panchina del Siracusa, sembrava un gol fatto.
Allora la Cavese capisce che bisogna cambiare qualcosa. Triplo cambio al 61. E 5 minuti dopo, il neo entrato Sorrentino si gira in area con troppa facilità, fortunatamente per Farroni la palla finisce fuori di un soffio.
Servono energie fresche anche per il Siracusa. E Giordano allora gioca la carta Frosali per Ba. All’81, sugli sviluppi di un corner, si reclama un rigore per fallo su un avanti azzurro. Lunga revisione Fvs, nulla da fare: non è rigore. Entrano anche Limonelli e Di Paolo (per Frisenna e Valente) per tenere nei minuti finali. Il recupero è extralarge: 7 minuti. Ma non succede più nulla sino al triplice fischio.

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Data articolo: Sat, 13 Dec 2025 15:42:17 +0000 a cura di Gianni Catania
Primo Piano
Santa Lucia, il simulacro tra i fedeli. L’arcivescovo: “Luce in anni di moderno paganesimoâ€

Con una decina di minuti d’anticipo sul programma, alle 15.20 il simulacro di Santa Lucia é uscito dalla Cattedrale, per il primo abbraccio con i siracusani accorsi in piazza Duomo. I berretti verdi hanno condotto a spalla il simulacro direttamente sulla piazza, non essendo possibile per ragioni di sicurezza la sosta sul sagrato a causa deĺle impalcature presenti.
Con Santa Lucia tra la sua gente, l’arcivescovo Francesco Lomanto ha recitato il suo tradizionale discorso dal balcone dell’arcivescovado.
Davanti ad una piazza Duomo carica di emozione, Lomanto ha richiamato attenzione verso un tempo presente divenuto una fase di smarrimento spirituale, segnata da un ritorno a forme di “paganesimo moderno”, fatto di compromessi, relativismo e perdita dei riferimenti essenziali.”Crediamo insieme in Gesù, lo testimoniamo in un mondo che sta precipitando di nuovo nell’abisso del paganesimo. Rimaniamo uniti e ancorati nella fede di Gesù, per affrontare insieme le nuove sfide della storia, seminando il seme della Parola di Dio, affinché germoglino i frutti dell’amore di Dio”, le sue parole che valgono come riferimento all’attualità.
In questo scenario, Lomanto ha indicato con chiarezza la via da seguire, richiamando l’esempio luminoso della patrona siracusana.
“Santa Lucia ha accolto l’insegnamento del Vangelo trasmesso dalla Chiesa e non ha mai ceduto alle lusinghe del paganesimo, mantenendo salda la sua fede in Gesù, senza mai conformarsi alle false dottrine del mondo”. Una testimonianza che non si è fermata alle parole, ma si è fatta vita donata, fino al martirio. Una fede che rifiuta il buio del peccato, il compromesso del malaffare, l’oscurità della violenza e ogni forma di male, per scegliere con radicalità la luce di Cristo.
Nel suo discorso, l’arcivescovo ha poi voluto rievocare il valore e l’attualità della lettera inviata da Papa Francesco alla Chiesa siracusana in occasione della traslazione temporanea del Corpo di Santa Lucia. “Starle accanto, stringerci attorno a lei per ‘stare dalla parte della luce’, rimanere nella luce, sebbene questo ‘espone anche noi al martirio'”. Non un semplice incoraggiamento, ma una chiamata esigente alla coerenza e alla fedeltà.
Da qui nasce anche la consapevolezza – e il legittimo orgoglio – di una Siracusa cattolica che possiede una storia unica e preziosa. “Ci possiamo vantare di aver ricevuto l’annuncio del Vangelo da San Marciano, primo vescovo di Siracusa, inviato da San Pietro, di essere stati visitati dall’apostolo Paolo, di avere come Patrona la gloriosa Santa Lucia, di aver ricevuto il segno inesauribile delle Lacrime della Madonna”. Un’eredità spirituale che diviene motivo di responsabilità.
Ecco allora il senso pieno di un appello alla città e alla Chiesa locale: non disperdere il tesoro ricevuto, ma custodirlo, viverlo e trasmetterlo. Fare della festa di Santa Lucia non solo un evento identitario, ma un impegno concreto di fede vissuta. Perché, in un mondo che torna a smarrire la luce, Siracusa è chiamata ancora una volta a indicarla.

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Data articolo: Sat, 13 Dec 2025 14:41:56 +0000 a cura di Gianni Catania
Primo Piano
Nuova intimidazione nella notte, bomba carta in via Monteforte

Un altro inquietante episodio intimidatorio a Siracusa. Nella notte, una bomba carta è stata fatta esplodere davanti ad un bar di via Monteforte. Il boato, attorno alle 3, ha svegliato di soprassalto i residenti che, allarmati, hanno contatto le forze dell’ordine. Sul posto, per tutti i rilievi del caso, sono arrivati i Carabinieri. Acquisite anche le immagini di videosorveglianza degli impianti presenti nell’area, alla ricerca di elementi utili alle indagini.
A creare un certo allarme, adesso, è la frequenza con cui stanno ripetendosi simili episodi dopo mesi di calma apparente. La notte precedente, infatti, era stata presa di mira la pasticceria Brancato di via Grottasanta. Il sindaco di Siracusa, a proposito di quell’evento, segnalava come si trattasse di “un segnale del tentativo dei clan di rialzare la testa nonostante la costante azione di contrasto da parte di magistratura e forze dell’ordineâ€. Parole che oggi suonano quasi come indicative.
Al momento non viene esclusa alcuna pista: dall’intimidazione al gesto isolato, magari per “vendetta” interpersonale.

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Data articolo: Sat, 13 Dec 2025 07:24:32 +0000 a cura di Gianni Catania
Primo Piano
Bombe carta a Siracusa, cresce la tensione. Cna: “Subito un tavolo in Prefetturaâ€

Dopo le due bombe carta a danni di altrettanti esercenti, Cna Siracusa ha chiesto un incontro urgente al Prefetto. “Siamo profondamente preoccupati per i recenti episodi di intimidazione che hanno colpito diversi piccoli esercenti della città. Il clima di tensione rischi di compromettere la serenità e la sicurezza delle attività economiche locali”, spiegano dall’associazione.
“Riteniamo indispensabile – si legge poi nella richiesta – un confronto immediato con le istituzioni competenti per individuare misure concrete di tutela e prevenzione, al fine di garantire ai nostri imprenditori condizioni di lavoro sicure e rispettose della legalità”.
La richiesta è quella di un tavolo con il Prefetto ed i rappresentanti delle forze dell’ordine, per discutere le azioni da intraprendere e rafforzare la collaborazione tra istituzioni e mondo produttivo. Cna Siracusa “confida nella sensibilità e nell’attenzione delle istituzioni verso una problematica che riguarda l’intera comunità”.

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Data articolo: Sat, 13 Dec 2025 07:22:19 +0000 a cura di Gianni Catania
Primo Piano
Boati nella notte, commercianti nel mirino. Le reazioni della politica

“A nome mio e di Forza Italia esprimo piena solidarietà alle attività commerciali che, nelle ultime due notti, sono state vittime di due vili episodi. Agli imprenditori coinvolti va la nostra massima vicinanza: rappresentano un presidio fondamentale per l’economia e per il tessuto sociale di Siracusa ed episodi di questo genere non possono che essere fermamente condannatiâ€. Lo dichiara il deputato regionale di Forza Italia Riccardo Gennuso, che si dice dispiaciuto e preoccupato per i due episodi verificatisi nelle scorse notti a Siracusa, con esplosioni all’esterno di due note attività commerciali, una in zona Grottasanta e l’altra in via Monteforte.
“Ribadisco la mia totale fiducia nell’operato delle forze dell’ordine e della magistratura – aggiunge Gennuso – già al lavoro per individuare i responsabili. A loro va il mio sincero ringraziamento per l’impegno quotidiano, svolto con professionalità e dedizione, a tutela della legalità e della sicurezza dei cittadiniâ€.
On. Carta, due atti intimidatori a Siracusa in 48 ore. Solidarietà alle famiglie colpite
Anche il deputato regionale Giuseppe Carta (Grande Sicilia) esprime profonda solidarietà nei confronti delle attività colpite, delle rispettive famiglie e di tutte le cittadine e i cittadini che vivono la quotidianità con preoccupazione per il ripetersi di tali eventi. “La gravità di questi episodi, che seguono a brevissima distanza l’uno dall’altro, non può essere sottovalutata né ridotta a semplice cronaca. Si tratta di gesti intimidatori che colpiscono il cuore della nostra comunità, danneggiano imprese oneste e minano il senso di sicurezza di chi ogni giorno lavora per costruire futuro e occupazione nella nostra città”, afferma Carta. “È inaccettabile che chi mette in atto simili azioni, con ordigni esplosivi in aree urbane frequentate, pensi di poter arrestare la fiducia, l’impegno e la serenità dei siracusani”. Richiamando il valore della collegialità, Carta invita istituzioni, cittadini, commercianti e associazioni a rafforzare un clima di aiuto reciproco, sostegno concreto e collaborazione, affinché nessuno si senta solo di fronte a questi episodi. “La nostra società non si piega davanti alla violenza e alle intimidazioni”, chiosa.
Il parlamentare Filippo Scerra (M5S) parla di “episodi inquietanti, che generano allarme sociale e segnalano una recrudescenza criminale che da tempo era stata arginata. Si tratta di azioni che inquinano il tessuto sano della nostra città”. L’esponente cinquestelle confida nel lavoro delle forze dell’ordine, “certo che sapranno inquadrare e leggere con attenzione questi atti criminali e vili, individuando i responsabili e assicurandoli alla giustizia”.

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Data articolo: Sat, 13 Dec 2025 07:21:00 +0000 a cura di redazione

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