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#Monreale #News
L'articolo Colpo al clan di camorra “Licciardiâ€, 21 misure cautelari sembra essere il primo su Monreale Press - Quotidiano online di cronaca e informazione.
Venerdì 5 dicembre potrebbe essere il giorno dei funerali di Angelica Ganci e Saveria Valeria Di Giorgi, madre e figlia residenti a Pioppo, la frazione di Monreale, morte nel gravissimo incidente che si è verificato lo scorso 28 novembre sulla Palermo-Sciacca (LEGGI QUI). Bisognerà , però, attendere la decisione del magistrato che stabilirà con certezza la data dell’autopsia, procedura di prassi in eventi tragici come questi. La data potrebbe essere giovedì 4 dicembre. La salma di Valeria sarebbe riconsegnata lo stesso giorno ai familiari, per poter celebrare le esequie il giorno dopo. Se ne saprà di più nelle prossime ore. Intanto il sindaco di Monreale Alberto Arcidiacono ha confermato il lutto cittadino per il giorno dei funerali: “Un evento tragico che ha scosso l’intera comunità monrealese – dice il primo cittadino – Un gesto naturale per partecipare al dolore della famiglia”.
L’incidente: lo scontro si è verificato lo scorso 28 novembre al km 8,5 della strada statale 624 Palermo-Sciacca. Valeria viaggiava a bordo della sua auto insieme alla madre quando per cause da accertare si è scontrata frontalmente contro un’auto che procedeva in direzione Palermo. L’impatto è stato fatale per le due donne che sono morte sul colpo. Nell’alutra auto viaggiavano due diciannovenni che si trovano ricoverati negli ospedali di Palermo.
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L'articolo Papa Leone a Beirut “Ascoltare il grido dei poveri†sembra essere il primo su Monreale Press - Quotidiano online di cronaca e informazione.
VITTORIA (RAGUSA) (ITALPRESS) – Arrestate tre persone ritenute gravemente indiziate, in concorso tra loro, del reato di sequestro di persona a scopo di estorsione ai danni del giovane Nicosia Gaetano, avvenuto il 25 settembre scorso a Vittoria, nonché dei reati di furto aggravato, porto e detenzione illegale di armi da fuoco.
Gli agenti della Polizia di Stato – Squadra Mobile della Questura di Ragusa, della S.I.S.C.O. di Catania e del Commissariato di Vittoria con il coordinamento e il supporto del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il provvedimento è stato emesso dal gip presso il Tribunale di Catania, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia. Le indagini hanno permesso gli investigatori di acquisire gravi e determinanti elementi indiziari a carico dei tre arrestati.
– foto di repertorio ufficio stampa Polizia di Stato –
(ITALPRESS).
L'articolo 3 arresti nel Ragusano per il sequestro lampo di un giovane sembra essere il primo su Monreale Press - Quotidiano online di cronaca e informazione.
La Regione va in sostegno dei Comuni siciliani in dissesto finanziario. Un decreto dell’assessorato delle Autonomie locali e della funzione pubblica, retto ad interim dal presidente Renato Schifani, stabilisce la ripartizione agli enti locali di quasi sette milioni di euro per compartecipare alle spese per servizi o per la copertura del disavanzo. Le risorse potranno essere utilizzate anche per sostenere la spesa per i dipendenti in soprannumero, purché i Comuni non abbiano già ricevuto in precedenza un contributo specifico per questo scopo. Per i comuni usciti dal dissesto finanziario la Regione ha assegnato un premio. Monreale uscita dal dissesto nel 2023 guidata dal sindaco Alberto Arcidiacono, ha ottenuto un contributo da 497 mila euro.
Nel dettaglio, 4 milioni di euro sono erogati a otto comuni con popolazione da 25 mila a 100 mila abitanti: Canicattì, Favara e Licata nell’Agrigentino; Gela nel Nisseno, Aci Catena e Caltagirone nel Catanese, Barcellona Pozzo di Gotto nel Messinese e Monreale (497.491 euro)nel Palermitano. Altri 2,8 milioni di euro vanno a 62 enti: 5 nell’Agrigentino,17 nel Catanese, 4 nell’Ennese, 16 nel Messinese, 12 nel Palermitano, 2 nel Ragusano, 5 nel Siracusano e uno nel Trapanese. La condizione per accedere a questi fondi, come previsto dalla legge regionale 3/2025, è di essere in dissesto finanziario alla data del 30 settembre 2024 e da non più di cinque anni dalla data di entrata in vigore della norma oppure di aver chiuso il dissesto dopo il 31 dicembre 2022.
Con un altro decreto, poi, vengono erogati 200 mila euro a 29 comuni con popolazione fino a 100 mila abitanti, a compensazione della mancata assegnazione nel 2021 del contributo statale per quelle realtà che avevano peggiorato il loro disavanzo. Infine, l’assessorato ha emanato un avviso rivolto ai Consorzi dei Comuni che si occupano esclusivamente delle gestione e della valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, per sostenerne le attività . La dotazione finanziaria è di 150 mila euro.
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Un furto messo a segno in piena notte all’interno di un supermercato di Villabate si è concluso con l’arresto di un 43enne, già noto alle forze dell’ordine e sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. I carabinieri della Stazione di Belmonte Mezzagno lo hanno sorpreso e bloccato in flagranza, contestandogli i reati di furto aggravato, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale.
L’intervento è stato possibile grazie alla collaborazione tra i militari e il personale di un istituto di vigilanza in servizio presso il punto vendita. Secondo quanto ricostruito, l’uomo avrebbe forzato una porta d’ingresso utilizzando una sbarra di ferro e manomesso una delle telecamere del sistema di videosorveglianza, riuscendo così a introdursi nel supermercato. Una volta dentro, avrebbe fatto incetta di generi alimentari e diversi prodotti.
I militari lo hanno individuato nell’area di scarico merci, dove aveva già accatastato in due scatoloni una grande quantità di articoli, per un valore complessivo stimato intorno ai 5.000 euro. Alla vista dei carabinieri, il ladro ha tentato una fuga improvvisa, lanciando contro di loro le scatole nella speranza di rallentarli e ingaggiando una breve colluttazione. Il tentativo è stato però vano: l’uomo è stato rapidamente immobilizzato e dichiarato in arresto. Nelle ore successive, il Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Palermo ha convalidato l’arresto, applicando nei confronti dell’indagato la misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza. Il colpo, pianificato con modalità rudimentali ma aggressive, si è dunque chiuso con l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine e il recupero della merce prima che venisse trafugata.
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La Guardia di Finanza di Palermo ha portato alla luce un articolato sistema di corruzione che avrebbe condizionato gare d’appalto per oltre 200 milioni di euro in alcune tra le principali strutture sanitarie della Regione. Questa mattina i militari del Comando Provinciale hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali emessa dal Gip del tribunale di Palermo dopo i previsti interrogatori preventivi. Sono dodici gli indagati coinvolti a vario titolo nei reati di corruzione e turbata libertà degli incanti. Per tutti è stata disposta una misura interdittiva: cinque sono stati posti agli arresti domiciliari, mentre uno è sottoposto all’obbligo di firma.
Le indagini, condotte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria sotto il coordinamento della Procura della Repubblica, hanno messo in luce un quadro di malaffare radicato e sistematico. Secondo gli investigatori, manager pubblici, imprenditori, professionisti e faccendieri avrebbero orchestrato un meccanismo di manipolazione delle procedure di aggiudicazione, con l’obiettivo di pilotare gare per appalti sanitari multimilionari.
In diverse occasioni, secondo quanto ricostruito, sarebbero stati anticipati documenti di gara e condivise informazioni riservate relative alle decisioni delle stazioni appaltanti. Alcuni capitolati tecnici e disciplinari sarebbero stati addirittura redatti direttamente da referenti delle aziende interessate a ottenere gli appalti, in aperto conflitto con le regole di trasparenza e imparzialità .
Un ulteriore tassello dell’inchiesta riguarda gli accordi corruttivi che prevedevano il pagamento di tangenti per centinaia di migliaia di euro, calcolate in percentuale sul valore delle commesse e spesso camuffate da consulenze fittizie. Nel corso delle indagini, i finanzieri hanno documentato numerose consegne di denaro contante. Una parte di queste – 47.820 euro – è stata sequestrata in via preventiva su disposizione del Gip.
Le conversazioni intercettate hanno rivelato anche l’uso di un linguaggio criptico, in cui le tangenti venivano mascherate come la consegna di generi alimentari, un espediente utilizzato per evitare sospetti. Ancora una volta, al centro del presunto sistema corruttivo emerge la figura di un noto professionista palermitano, già titolare di importanti incarichi pubblici e ritenuto dagli investigatori il fulcro dell’intera rete. L’inchiesta continua a delineare un quadro complesso che coinvolge posizioni apicali del sistema sanitario regionale, con possibili sviluppi nelle prossime settimane.
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PALERMO (ITALPRESS) – Un incontro a Palermo, promosso da Agenzia delle Entrate e Ministero dell’Economia e delle Finanze, in collaborazione con Sicindustria, Unione Nazionale Camere Avvocati Tributaristi (Uncat) e Ordine dei Dottori Commercialisti del capoluogo, per far conoscere l’istituto dell’adempimento collaborativo alle imprese siciliane. Dal prossimo anno, in Sicilia saranno oltre 50 le aziende che potranno accedere al regime (volume d’affari di almeno 500 milioni di euro), che diventeranno quasi 130 a partire dal 2028, quando la soglia di accesso scenderà a 100 milioni.
L’evento è stato aperto dal Presidente di Sicindustria, Luigi Rizzolo, dal Viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, in collegamento, e dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone. Hanno partecipato anche Luigi Vinciguerra, Capo del III Reparto Operazioni del Comando Generale della Guardia di Finanza, Angelo Cuva, Vicepresidente dell’Unione Nazionale Camere Avvocati Tributaristi, e Nicolò La Barbera, Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Palermo. Adempimento collaborativo: patti chiari, per imprese forti – Il titolo del convegno, “Patti chiari, per imprese fortiâ€, esprime il principio fondante dell’adempimento collaborativo: promuovere una relazione trasparente e strutturata tra imprese e Amministrazione finanziaria, basata sul confronto preventivo, sulla fiducia reciproca e sulla certezza del diritto.
Dopo una prima sessione di presentazione dell’istituto, gli aspetti più operativi sono stati approfonditi nell’ambito di una tavola rotonda – moderata dalla caporedattrice di “Norme e Tributi†del Sole 24 Ore, Maria Carla De Cesari – con i rappresentanti delle istituzioni e di alcune realtà del mondo imprenditoriale. L’istituto dell’adempimento collaborativo, noto anche come cooperative compliance, è stato introdotto in Italia con l’obiettivo di promuovere un nuovo modello di cooperazione trasparente e preventiva tra fisco e contribuenti. Rivolto alle imprese dotate di un sistema strutturato di gestione e controllo del rischio fiscale, prevede un dialogo costante finalizzato a individuare e risolvere in anticipo le potenziali situazioni di rischio, contribuendo così a rafforzare la certezza del diritto e l’affidabilità del sistema tributario. La soglia dimensionale per l’accesso è stata negli anni progressivamente ridotta fino a includere, dal 2024, i soggetti con volume d’affari di almeno 750 milioni di euro, 500 milioni dal 2026 e di almeno 100 milioni di euro a partire dal 2028, quando la platea potenziale sarà di oltre 11 mila aziende a livello nazionale.
“E’ particolarmente importante una forte azione di informazione e sensibilizzazione e poi di formazione delle imprese del nostro territorio e dei loro professionisti volta ad evidenziare i vantaggi e le rilevanti opportunità della Coopertive compliance, tenendo però conto della specificità del nostro tessuto economico e della dimensione delle aziende siciliane che hanno bisogno di essere accompagnate in questo virtuoso ma delicato percorso. E’, quindi, assolutamente opportuno promuovere questo istituto da estendere il più possibile – nel nostro contesto regionale – nella sua applicazione opzionale prevista dall’art 7-bis del D.lgs. 221 del 2023 per i soggetti che non possiedono i requisiti richiesti dalla norma istitutiva, elevando la logica sottostante a principio generale che deve caratterizzare i rapporti tra Contribuente e Amministrazione Finanziariaâ€. E’ quanto sottolinea il professore Angelo Cuva, vicepresidente dell’Unione Nazionale Camere Avvocati Tributaristi. “In questa direzione – ha aggiunto – è molto importante il Ruolo di supporto dell’Agenzia delle Entrate ed in particolare delle Direzioni regionali espressamente evidenziato dal Provvedimento del 9 marzo del 2022 del Direttore dell’Agenzia, proprio in vista dell’estensione del regime, nel quale viene potenziata la funzione di ascolto e interlocuzione attiva degli Uffici Grandi Contribuenti delle Direzioni (che sappiamo sono quelli con volume d’affari, ricavi non inferiore a 100 milioni). E proprio nell’ottica della più ampia e possibile estensione dell’istituto a cui facevamo i riferimento prima, come strumento generale di regolazione dei rapporti tra fisco e contribuente, e soprattutto guardando nello specifico alla nostra realtà regionale e alle sue micro imprese, che ci permettiamo di lanciare una proposta che è quella di potere prevedere che tale attività di supporto e informazione, evidentemente con gli opportuni adeguamenti, possa essere svolta anche nei confronti di coloro che vogliano avvalersi del regime opzionale previsto dal citato articolo 7 bis del d.lgs. 221 del 2023. Comprendiamo che non è semplice, ma la realizzazione di questo evento da parte dell’Agenzia testimonia una sensibilità ed una attenzione che ci fa sperare che delle iniziative in tale direzione possano essere attivate manifestando in tale ambito, come Associazioni Professionali, la massima collaborazioneâ€, ha detto Cuva.
“Sicindustria crede profondamente che solo una collaborazione trasparente tra pubblico e privato possa rendere davvero competitivo il nostro territorio. Lo abbiamo affermato con forza anche nell’ultima Assemblea, presentando il Piano Florio: un progetto che punta a costruire un rapporto nuovo, diretto e responsabile con le istituzioni. L’adempimento collaborativo va esattamente in questa direzione. È uno strumento che premia le imprese che investono in trasparenza e che chiedono regole chiare, certe e applicate in modo uniforme. Le aziende siciliane hanno la maturità per esserci. Più dialogo e più fiducia significano maggiori certezze preventive e quindi più sviluppo. È per questo che, come ho avuto modo di sottolineare oggi, è necessario allargare quanto più possibile la platea delle imprese che possono accedere a questo strumentoâ€, ha invece dichiarato il presidente degli industriali siciliani, Luigi Rizzolo.
– foto ufficio stampa Agenzia delle Entrate – Direzione regionale della Sicilia –
(ITALPRESS).
L'articolo Adempimento collaborativo, esperti a confronto a Palermo sembra essere il primo su Monreale Press - Quotidiano online di cronaca e informazione.
– News in collaborazione con gruppo Di Martino –
– Foto Italpress –
(ITALPRESS).
L'articolo “Welcome to AIâ€, il futuro prende forma al meeting europeo del Gruppo Di Martino sembra essere il primo su Monreale Press - Quotidiano online di cronaca e informazione.