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#Monreale #News
MESSINA (ITALPRESS) – Tradizionale scambio di auguri di Natale tra il Comando provinciale dei Carabinieri e la stampa cittadina. Nell’incontro con i giornalisti, il comandante provinciale dell’Arma, colonnello Lucio Arcidiacono, ha tracciato un bilancio positivo dell’attività svolta nel 2025 in provincia di Messina, ringraziando i media per l’attenzione riservata al lavoro dei Carabinieri e sottolineando il ruolo fondamentale dell’informazione in una società democratica.
Nel corso dell’anno, i Carabinieri hanno arrestato quasi 700 persone, denunciato oltre 4.000 soggetti e intensificato i controlli sul territorio con circa 176 mila persone identificate e 130 mila veicoli controllati. Arcidiacono ha ricordato anche le principali operazioni investigative condotte nel 2025, contro la criminalità organizzata, l’immigrazione clandestina e il caporalato, oltre alle delicate indagini su gravi fatti di sangue che hanno colpito la provincia tra cui l’omicidio della studentessa Sara Campanella. Il comandante ha infine annunciato l’arrivo complessivo di 79 nuovi militari, destinati a rafforzare le diverse compagnie del territorio provinciale, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente il controllo del territorio e la sicurezza dei cittadini.
– Foto xr6/Italpress –
(ITALPRESS).
L'articolo Nel 2025 a Messina quasi 700 arresti e nuovi rinforzi sul territorio da parte dei Carabinieri sembra essere il primo su Monreale Press - Quotidiano online di cronaca e informazione.
PALERMO (ITALPRESS) – “I Custodi dell’acqua†è il titolo dell’Edu-game che l’Amap ha presentato nella sede dell’Istituto Comprensivo “Giotto-Cipolla†di Palermo. L’iniziativa rientra nell’ambito del piano di comunicazione predisposto da Amap per consolidare le buone prassi sul consumo dell’acqua nei luoghi di lavoro, nelle scuole e nelle residenze dei cittadini dei Comuni serviti dall’azienda che gestisce l’erogazione idrica a Palermo e provincia.
“I Custodi dell’acqua†è un video gioco con finalità didattica che mette lo studente-giocatore davanti a vari scenari che simulano azioni di vita quotidiana. Un percorso durante il quale il giocatore dovrà scegliere le soluzioni più adeguate a un consumo consapevole della risorsa idrica.
“Una iniziativa lodevole – dice il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla – perchè mette al centro dell’interesse i giovani studenti delle scuole elementari e medie, in un percorso che unisce gli aspetti del gioco e quelli dell’educazione civica. Nello specifico, essere custodi dell’acqua significa avere la consapevolezza che è necessario contribuire con piccole azioni quotidiane a combattere un’emergenza che Palermo sta affrontando da ormai quasi due anni. Imparare giocando significa anche prepararsi a diventare i cittadini del futuroâ€.
“Abbiamo scelto di coinvolgere gli studenti delle scuole elementari – spiega Giovanni Sciortino, Amministratore Unico di Amap – per avviare con loro un modello di buon comportamento rispetto al consumo dell’acqua. I bambini, di fatto, diventeranno i nostri ambasciatori, esempi quotidiani di azioni virtuose per un uso consapevole della risorsa idrica in un momento di grande e perdurante emergenza causata dalle ridotte disponibilità di acqua. Il nostro obiettivo è educare giocando mediante linguaggio e strumenti che ormai fanno parte del mondo dei bambini. Un progetto ludico, ma soprattutto di buone prassi, che certamente farà diventare i nostri ragazzi veri e propri custodi dell’acquaâ€.
“Amap si potrà annoverare tra le aziende modello in Italia – sottolinea Alberto Pozzani, Content & Narrative Director del gioco – per la sua capacità di utilizzare un percorso ludico come strumento di educazione civica. Il nostro gruppo di lavoro ha seguito uno schema che reputiamo utile al contesto che vive oggi Palermo e la sua provincia: partire dal basso, dai comportamenti che ripetiamo ogni giorno, una sorta di manuale di buone prassi per contrastare anche l’inconsapevole spreco d’acquaâ€.
Il team di lavoro si è avvalso delle professionalità di Isidoro Acquaviva (ha curato la direzione artistica, il design delle interfacce di gioco, la creazione dei personaggi, degli ambienti e delle animazioni) e di Gabriele Scaggiante (responsabile della programmazione, della messa online e ottimizzazione tecnica del gioco), una coppia che ha partecipato allo sviluppo di precedenti e importanti progetti di gaming per brand del calibro di Mulino Bianco, Lavazza e L’Oreal.
“Abbiamo accettato con entusiasmo il ruolo di scuola pilota – dichiara Gloria Casimo, dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “Giotto-Cipolla – perchè la tutela delle risorse naturali e il rispetto dell’ambiente sono nozioni che integrano gli aspetti didattici legati all’educazione civica. Ogni azione che contribuisce a formare i buoni cittadini di domani entra di diritto in una scuola che vuole essere una moderna palestra di vitaâ€.
Il videogioco “I Custodi dell’acqua†dal prossimo mese di gennaio verrà distribuito agli istituti scolastici di Palermo mediante accessi a un sito dedicato.
– Foto Italpress –
(ITALPRESS).
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Il costante controllo del territorio da parte della polizia ha portato, nelle scorse ore, all’arresto di tre giovani e al sequestro di un’arma e di droga. L’operazione è scattata nel corso della notte nell’ambito dei controlli volti al contrasto alla criminalità .
Tutto ha avuto inizio in via Perpignano, dove una pattuglia dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha notato tre giovani a bordo di due ciclomotori. Alla vista dell’auto di servizio, entrambi i mezzi hanno improvvisamente accelerato, dando il via a un inseguimento. La fuga si è conclusa per uno dei ciclomotori, condotto da un palermitano di 18 anni, in via Flavio Gioia. Il giovane ha abbandonato il mezzo e, nel tentativo di far perdere le proprie tracce, ha lanciato un sacchetto tra le auto in sosta, per poi proseguire la fuga a piedi. Raggiunto e bloccato poco dopo dagli agenti, è stato trovato in possesso di una pistola revolver con matricola abrasa. Nel sacchetto recuperato dalla polizia erano invece custoditi numerosi proiettili e due panetti di hashish, ciascuno del peso di circa 100 grammi.
Nel frattempo, anche gli altri due fuggitivi, un 23enne e un minorenne di 15 anni, sono stati intercettati in via Perpignano da personale del Commissariato “Zisa-Borgo Nuovoâ€. Durante il controllo, addosso al 23enne — nascosto negli slip — è stato rinvenuto altro hashish. Ulteriori accertamenti hanno poi consentito di rinvenire, presso il domicilio del 18enne, altra sostanza stupefacente, denaro contante e materiale per il confezionamento della droga. Al termine delle attività , tutti e tre i giovani sono stati tratti in arresto. Sono attualmente in corso le indagini per stabilire a quale piazza di spaccio fosse destinato lo stupefacente sequestrato e per verificare se l’arma recuperata sia già stata utilizzata in precedenti episodi criminali.
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PALERMO (ITALPRESS) – “L’Italia ha effettivamente bisogno di un giudice che sia terzo e imparziale: questa figura resterà autonoma e indipendente, perché la riforma non incide in alcun modo sull’autonomia e sull’indipendenzaâ€. Lo sottolinea il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè a margine del convegno ‘Vota sì. Per una giustizia giusta’, tenutosi all’Astoria Palace Hotel a Palermo.
“Avremo una giustizia giusta, equa e che commetterà molti meno errori– continua Mulè, – Ogni giorno in Italia ci sono due casi di ingiusta detenzione, con un pubblico ministero che non è più il dominus del processo e un giudice realmente libero avremo finalmente una giustizia giusta. Dalla popolazione ci aspettiamo ascolto: vogliamo spiegare le nostre ragioni e convincere le persone, perché la giustizia riguarda ognuno di noi. Chiunque può finire in quello che per molti è un tritacarne: questa riforma risolve il problema della terzietà e dell’imparzialità del giudice. Parlare di magistratura assoggettata alla politica con il sì al referendum è una delle più grandi bugie che si possano raccontare: la riforma non va in alcun modo a incidere sull’indipendenza della magistratura, anzi mantiene in toto l’articolo 104 della Costituzione; autonomia e indipendenza rimangono esattamente come sono scritte, si fa solo in modo che il giudice sia libero, terzo e imparzialeâ€.
– Foto xd8/Italpress –
(ITALPRESS).
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PALERMO (ITALPRESS) – La data cerchiata in rosso è quella del 18 dicembre, quando a Parigi, nella sede del ministero dell’Interno, si terrà l’Assemblea generale dei prefetti di tutta la Francia. In quell’occasione si svolgerà un evento inedito: a chiudere i lavori, tra i vari interventi, ci sarà quello di un prefetto di un altro Paese, nonché coordinatore di tutti i prefetti d’Europa. La scelta è ricaduta su Ignazio Portelli, presidente dell’Associazione europea dei prefetti (Aerte) e commissario dello Stato per la Regione Siciliana. A conferire ulteriore prestigio all’appuntamento sarà la celebrazione, in contemporanea, degli ottant’anni dell’Association du corps prefectoral (Acp), che riunisce tutti i prefetti transalpini.
Come racconta Portelli all’Italpress, “mi è stato richiesto di parlare delle figure dei prefetti in Italia e nel mondo e delle prospettive dell’istituto. Non era mai successo che i francesi chiedessero a un prefetto di qualunque altra Nazione di chiudere i loro lavoriâ€. In merito alla scelta francese di puntare su di lui per le conclusioni in un evento di tale portata, il presidente di Aerte evidenzia: “A noi italiani vengono riconosciuti meriti professionali e culturali, a tal punto che in questo caso i francesi mi hanno chiesto di essere tra le tre persone che chiudono l’Assemblea generale dei prefettiâ€. Tra gli altri interventi conclusivi ci saranno quello del segretario generale del ministero dell’Interno, Hugues Moutouh, e dello stesso ministro Laurent Nuñez.
La ‘chiamata’ da Parigi arriva a pochi mesi di distanza dall’annullamento, ad opera del Tar del Lazio, del provvedimento con cui era stato disposto il pensionamento anticipato di Portelli a partire dal 1° gennaio 2025. In quel caso, spiega, “qualcuno sbagliò il conteggio dei miei anni di servizio, mettendomi in pensione con due anni di anticipo: quando vinsi il ricorso si disse che avevo sconfitto il ministro dell’Interno e Palazzo Chigi, ma era stato tutto un fraintendimentoâ€.
– Foto ars.sicilia.it –
(ITALPRESS).
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PALERMO (ITALPRESS) – Per la prima volta nel Sud Italia è stata eseguita una procedura di sostituzione transcatetere della valvola tricuspide. L’intervento è stato realizzato all’ISMETT di Palermo, senza aprire il torace del paziente grazie ad una protesi. La procedura è stata effettuata dall’èquipe guidata dalla dottoressa Caterina Gandolfo, Direttore dell’Unità di Cardiologia Interventistica, è durata soltanto 50 minuti ed è stata completata con successo. Il paziente è in ottime condizioni cliniche e sarà dimesso nei prossimi giorni.
“Si tratta di una novità straordinaria per i pazienti affetti da insufficienza tricuspidale, una malattia spesso grave e invalidante, associata ad alta mortalità e per la quale, fino a oggi, non esistevano terapie realmente risolutiveâ€, si legge in una nota. Non a caso la tricuspide viene spesso definita la “valvola dimenticataâ€.
“Finalmente – sottolinea Caterina Gandolfo – possiamo trattare in modo efficace la valvulopatia tricuspidale senza ricorrere alla cardiochirurgia tradizionale, quindi senza aprire il torace nè fermare il cuore. I risultati sono sorprendenti: la protesi consente di eliminare completamente il rigurgito valvolare. Ricordiamo che i pazienti con insufficienza tricuspidale severa soffrono sintomi debilitanti: problemi epatici, renali, affanno, edemi o gonfiori e spesso sono costretti a ripetuti ricoveri per scompenso cardiacoâ€.
Il rigurgito tricuspidale è molto diffuso nelle fasi iniziali: si riscontra nel 70-90% di chi si sottopone ad ecocardiogramma. Le forme lievi possono essere presenti anche in individui sani, mentre quelle più severe aumentano con l’età e colpiscono maggiormente le donne. Circa il 4% degli over 75 presenta un rigurgito clinicamente significativo ma si stima che oltre il 90% dei pazienti con forme gravi non riceva alcun trattamento. “Desidero ringraziare tutta la mia squadra, la direzione di Istituto, la direzione clinica e Michele Pilato, direttore del Centro Cuore – sottolinea ancora la dottoressa Gandolfo – per la visione ed il sostegno ai percorsi di innovazione e per la costante collaborazione multidisciplinare che ha reso possibile questo traguardoâ€.
La tricuspide è complessa da trattare a causa della sua anatomia e posizione nel cuore. La protesi transcatetere – Evoque – introdotta all’IRCCS ISMETT è progettata per superare tali difficoltà : composta da una struttura in nitinolo, una fascia in tessuto intra-anulare e lembi in tessuto pericardico, viene impiantata attraverso la vena femorale e guidata ecograficamente fino al cuore. La protesi si ancora all’anello valvolare, eliminando il rigurgito e ripristinando la normale funzione.
“Il panorama delle malattie cardiovascolari diventa ogni giorno più impegnativo – spiega Michele Pilato, Direttore del Centro Cuore di ISMETT – per la complessità dei pazienti, sempre più anziani e con diverse comorbilità . La disponibilità ad ISMETT delle nuove tecnologie e delle strategie di trattamento più avanzate, da quelle chirurgiche tradizionali e mini-invasive a quelle trans-catetere, ci consente di avere diverse opzioni proponibili e di poter selezionare la migliore scelta terapeutica per il giusto paziente, secondo il moderno principio della medicina personalizzataâ€. “La condivisione e la discussione dei casi clinici – prosegue Michele Pilato – da parte di un team cardiaco affiatato, composto da figure professionali di alta competenza sono garanzia di appropriatezza della procedura , sicurezza del paziente e qualità del risultatoâ€.
– Foto ufficio stampa ISMETT –
(ITALPRESS).
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PALERMO (ITALPRESS) – Una quarantina di alunni della scuola “Giovanni Falcone†di via Pensabene, per festeggiare le imminenti festività natalizie, hanno incontrato i poliziotti del Commissariato “S.Lorenzo†al gran completo nei locali del Commissariato sezionale cittadino di via Duca degli Abruzzi. A far gli onori di casa, il dirigente del Commissariato, Silvia Como che, insieme alle sue donne ed ai suoi uomini, ha voluto far sentire l’affetto e la vicinanza della Polizia di Stato agli alunni provenienti da quattro 3° classi elementari dell’istituto scolastico. Per tutte le intuibili implicazioni connesse alla scuola “Falconeâ€, da sempre ritenuta avamposto e frontiera di legalità in un “difficile†quartiere cittadino, l’incontro è andato ben al di la di una consolidata collaborazione tra scuola e Questura per la condivisione di percorsi di legalità .
E’ stata l’occasione per far comprendere alle giovani generazioni come sia possibile incontrarsi e riunirsi, come un’unica famiglia, attorno a valori comuni come quelli di legalità e giustizia. Per farlo si è scelto il gioco attorno al quale, tradizionalmente, tutte le famiglie italiane si riuniscono: la tombola, anche se in una rivisitazione legata alla vita della Polizia di Stato; ad ogni numero è stato infatti associato un aspetto o un particolare della vita dei poliziotti cosicchè i bambini potessero meglio coglierne ogni sfaccettatura. Le estrazioni di ogni numero sono state quindi il pretesto per stare insieme in allegria e vincere simpatici cadeaux nella declinazione di una personalissima smorfia che ha cercato di coniugare la cabala con la giustizia e la solidarietà .
Entusiastica è stata la risposta dei bambini che, all’esterno del Commissariato, hanno accolto con stupore e gioia anche le esibizioni dei cavalieri del Reparto a Cavallo dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico. La giornata si è conclusa con la consegna di gadget della Polizia di Stato, abbracci e, alla luce del gradimento espresso dai piccoli, con la solenne promessa di un arrivederci per il prossimo anno.
– Foto ufficio stampa Polizia –
(ITALPRESS).
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Il Città di Monreale fatica a mantenere quel ritmo utile a risalire la classifica e domani, in occasione dell’11ª giornata di campionato del girone A di Prima Categoria, dovrà nuovamente tentare di ricostruire quanto di buono aveva realizzato, sfidando il Primavera Marsala. La scia di risultati utili maturata dai biancazzurri negli appuntamenti precedenti è andata nettamente in frantumi la scorsa domenica e, nella fattispecie, durante la seconda frazione di gara. Dopo un primo tempo impeccabile, con due reti di vantaggio e la superiorità numerica, gli uomini di Sergio Maggio hanno dovuto cedere il passo ai Delfini Sporting Arenella, capaci di raggiungere il pareggio con soli dieci uomini in campo, vanificando l’importantissimo lavoro prodotto da capitan Vassallo e compagni.
Domani pomeriggio, al campo Mariano Di Dia, per i normanni sarà dunque obbligatorio provare a ricostruire, con grande impegno e umiltà , solide fondamenta, anche in considerazione dell’imminente sosta invernale e, di conseguenza, del girone di ritorno, essendo giunti all’ultima gara d’andata. Gli avversari di domani si trovano nella zona rossa della classifica. Negli ultimi dieci test, i trapanesi hanno collezionato due vittorie casalinghe, maturate contro Palermo Calcio Popolare e Renzo Lo Piccolo Terrasini. Da evidenziare, nel corso di questo girone d’andata, il pareggio ottenuto contro lo Sferracavallo: allo stato attuale, il Primavera Marsala risulta essere l’unica squadra ad aver fermato la furia capolista rossoverde, che fino ad oggi ha sempre vinto. Il match di domani, per il quale non è prevista diretta streaming, è in programma alle 14:30; dirigerà l’incontro il signor Giancarlo Sugamele della sezione di Trapani.
L'articolo Ripartire subito: il Città di Monreale affronta il Primavera Marsala nell’ultima d’andata sembra essere il primo su Monreale Press - Quotidiano online di cronaca e informazione.
I risvolti turistici, ma soprattutto quelli ambientali. Senza dimenticare una valorizzazione della filiera con la creazione di un marchio specifico. La sughereta di Geraci e Castelbuono fa scuola. E richiama l’attenzione di esperti e professionisti del settore. Al Convento dei Padri Agostiniani di Geraci Siculo, il convegno “Conservazione delle sugherete e valorizzazione della filiera del sughero” con interventi di altissimo livello sulle strategie innovative per la gestione sostenibile di questo prezioso ecosistema. Ma non solo. Perché l’evento è stata anche l’occasione per parlare della creazione di un marchio registrato per il sughero non solo di queste zone, ma dell’intera Isola, per valorizzare, dal punto di vista economico, ancora di più questa importante risorsa naturale.
Il convegno, organizzato dal comune di Geraci Siculo, in collaborazione con l’Università degli Studi di Palermo, l’Università degli Studi di Sassari e l’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Palermo, ha offerto una piattaforma di confronto multidisciplinare. Ad aprire i lavori, moderati da Rosario Schicchi, Direttore dell’Orto Botanico di Palermo, il sindaco di Geraci Siculo Luigi Iuppa. Poi Alberto Pulizzi, Dirigente Generale del Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale e Silvia Marturano, Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Palermo. A seguire interventi di alto profilo scientifico e tecnico. I docenti del Dipartimento Saaf dell’università di Palermo (Tommaso La Mantia, Donato Salvatore La Mela Veca, G. Sala, E. Badalamenti, A. Laschi) hanno illustrato le pratiche di gestione attiva delle sugherete siciliane per la conservazione della biodiversità e del paesaggio.
Un focus specifico è stato dedicato all’esperienza quarantennale di Geraci Siculo nel controllo del Vischio e del Loranto, presentato dai professori Schicchi, Sgarlari, Geraci e Bazan dell’Università di Palermo. Il convegno ha inoltre beneficiato del contributo delle Università sarde, con le relazioni dei professori Bruno Scanu e Roberto Mannu dell’Università di Sassari, che hanno approfondito le problematiche patologiche ed entomologiche delle sugherete. Le pratiche di gestione pubblica in Sardegna sono state condivise da Antonio Casula dell’Agenzia Regionale Fo.Re.S.T.A.S. La discussione, poi, si è allargata alla valorizzazione economica della filiera, grazie all’intervento di Gregorio Scafidi dell’azienda Syfar e alle procedure per la certificazione di gestione forestale sostenibile, illustrate da Antonio Brunori, Segretario Generale Pefc.
“Una tappa fondamentale per la valorizzazione e la tutela della sughereta dopo i lavori realizzati nei mesi scorsi – dice il sindaco di Geraci Siculo Luigi Iuppa – Da questo convegno nascono le basi per valorizzare ulteriormente le sugherete siciliane, un punto di partenza per la certificazione di questi ecosistemi sparsi nella nostra regione. Siamo a disposizione per favorire questo processo”. “Una giornata di notevole importanza che ha visto la partecipazione di studiosi della Sardegna, regione impegnata nella valorizzazione del sughero, e dell’Università di Palermo – dice il direttore dell’orto botanico Rosario Schicchi – Il confronto e la sinergia ricercata e voluta hanno portato in evidenza problematiche rilevanti riguardanti le sugherete. La partecipazione attiva degli studenti del corso di laurea in Scienze Forestali e Ambientali dell’Università di Palermo ha impreziosito l’incontro, trasformandolo non solo in un momento di confronto con gli studiosi, ma anche in una sorta di lectio magistralis”.
“Interventi ed azioni per la tutela e la ricomposizione di habitat degradati in zona speciale di conservazione ITA020020 – Querceti sempreverdi di Geraci Siculo e Castelbuono”, è finanziato dall’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente nell’ambito del Piano di Sviluppo e Coesione 2014–2020 (Azione 6.5.1 “Azioni previste nei Prioritized Action Framework – PAF – e nei piani di gestione della Rete Natura 2000â€). Il progetto di recupero nasce dalla constatazione che diverse sugherete delle Madonie sono interessate da problemi fito-sanitari, in particolare sono diffusi due emiparassiti appartenenti alla famiglia delle lorantacee (vischio e loranto), la cui azione interessa in media il 50% delle sughere. Gli interventi nella sughereta di Geraci Siculo sono stati eseguiti nel rispetto delle prescrizioni del Piano di Gestione della ZSC ITA020020, con priorità alla tutela della biodiversità , alla protezione dei suoli e alla promozione dei servizi ecosistemici.
La Sughereta comunale si sviluppa lungo una fascia altimetrica compresa tra i 500 e i 1.000 metri di quota. L’area oggetto degli interventi di risanamento copre circa 135 ettari e ha interessato complessivamente circa 10.500 esemplari di sughera. L’azione principale ha riguardato la rimozione, tramite potature mirate, degli emiparassiti Loranthus europaeus e Viscum album, organismi che si inseriscono nei vasi conduttori della pianta ospite sottraendole linfa e nutrienti, causando un progressivo indebolimento vegetativo. Dopo l’asportazione dei rami parassitizzati, le superfici di taglio sono state disinfettate con solfato ferroso e successivamente protette mediante l’applicazione di un mastice scuro, utile a prevenire il ricaccio degli emiparassiti e a favorire la corretta cicatrizzazione. L’intervento è finalizzato alla tutela e al miglioramento delle condizioni vegetative delle singole piante di sughera oggetto delle operazioni di risanamento.
L'articolo I risvolti turistici ed economici delle sugherete: da Geraci Siculo parte il modello siciliano del sughero sembra essere il primo su Monreale Press - Quotidiano online di cronaca e informazione.
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