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#cronaca #Enna
Prima della Scala, Sala “Il maestro Chailly ha fatto un’ottima scelta”
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Data articolo: Sun, 07 Dec 2025 18:37:16 +0000Prima della Scala, Fontana “Assenze del Governo? Ce ne faremo una ragione”
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Data articolo: Sun, 07 Dec 2025 17:58:01 +0000Dopo alcuni giorni di chiusura, torna percorribile lo svincolo di Enna sulla A19 Palermo–Catania. La riapertura, attesa dagli automobilisti e dai pendolari della provincia, rappresenta un’inversione di tendenza rispetto alla situazione critica registrata nei primi giorni di dicembre.
Fonti ufficiali indicano che lo svincolo è ora regolarmente riaperto al traffico: le rampe tornano accessibili sia in entrata che in uscita: un sollievo per chi, in questi giorni, aveva dovuto affrontare deviazioni e percorsi più lunghi.
Dal 1° dicembre 2025, alle ore 7:00, era infatti scattata la chiusura dello svincolo di Enna: venivano interdetti sia l’ingresso in A19 per chi partiva da Enna (direzione Palermo) sia l’uscita dalla A19 per chi arrivava da Catania.
La chiusura si inseriva in una serie di interventi programmati: installazione di giunti di dilatazione, manutenzione delle rampe e verifica della sicurezza del nodo viario.
Va tuttavia ricordato che non tutta la A19 è libera. Il tratto che va dallo svincolo di Gerbini–Sferro a quello di Motta Sant’Anastasia, in direzione Catania è ancora interdetto al traffico per lavori di pavimentazione.
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Data articolo: Sun, 07 Dec 2025 17:51:42 +0000Prima della Scala, Lupi “Non mi sembra ci sia scarsa presenza delle istituzioni”
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Data articolo: Sun, 07 Dec 2025 17:47:08 +0000E’ stato uno dei primi parrucchieri per signore di Enna. All’età di 89 anni è morto Gaetano Di Pollina . Aveva aperto il suo negozio di parrucchiere l’8 dicembre del 1960 al Passo Signore , com’è conosciuta la via Roma nei pressi di via Libertà e dopo 55 anni di lavoro, alla bella età di 79 anni, Gaetano Di Pollina, ha posato forbici e spazzola per andare in pensione.
Quella parruccheria rappresentava una conquista per Di Pollina che era stato per 11 anni alle dipendenze di un altro coiffeur storico di Enna, il signor Eduardo Renna. In quegli anni erano soltanto 4 i parrucchieri nel capoluogo, erano gli anni della rinascita, delle prime tinte di capelli da osare, dei veglioni e di lustrini che imponevano acconciature all’avanguardia. Di Pollina ha sempre potuto contare sull’aiuto e la professionalità della moglie Letizia Bandiera che con il suo garbo e il suo buon umore ha sempre ingentilito il negozio.
Padre di tre figli, Michelangelo, dirigente della Digos di Enna, Agostino, vigile del fuoco e Marcello formatore e nonno di 5 nipoti nel suo campo Gaetano Di Pollina ha fatto la storia della città . I funerali saranno celebrati domani, 8 dicembre, alle ore 10:00 nella chiesa di Sant’Anna.
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Data articolo: Sun, 07 Dec 2025 16:57:24 +0000Un pomeriggio che il “Gaeta†difficilmente dimenticherà . Non solo per il risultato, ma per l’atmosfera surreale in cui si è giocato il derby delle province: spalti orfani dei sostenitori nisseni, lasciati fuori dallo stadio per decisione della Prefettura, preoccupata per possibili tensioni tra le due tifoserie. Una scelta che ha reso il clima ancora più particolare, quasi sospeso, come se la città osservasse da lontano un match attesissimo.
E in campo, le emozioni non si sono fatte pregare. Il primo tempo è stato un vortice di reti, colpi di scena e ribaltamenti continui, come se le due squadre avessero deciso di concentrare in 45 minuti tutto ciò che un derby deve offrire.
La Nissa ha rotto gli indugi all’8’, con Terranova lesto ad approfittare di un’uscita mal calibrata del portiere gialloverde. L’Enna, però, non ha avuto nemmeno il tempo di accusare il colpo: un minuto appena, ed è arrivato l’immediato pareggio firmato da Gabrieli, che dai venti metri ha lasciato partire un destro che si è infilato preciso.
Il botta e risposta ha acceso ancora di più la gara, e gli ospiti sono tornati avanti al 13’ grazie a un rigore trasformato dallo stesso Terranova, scatenato e pronto a colpire ancora in ripartenza per il momentaneo 1-3. Ma l’Enna, davanti al proprio pubblico, ha tirato fuori l’orgoglio: al 27’ Frank Tchaouna ha riaperto i giochi con un rasoterra chirurgico, e tre minuti dopo ha completato la rimonta riportando il punteggio sul 3-3. Lo stadio è esploso, convinto che l’inerzia fosse ormai tutta dalla parte dei gialloverdi.
E invece, quando sembrava che il match volesse prendere una pausa dopo tanta frenesia, la Nissa ha piazzato l’ennesima zampata: al 32’ Sarao ha liberato Rotulo davanti al portiere ennese, e il tocco preciso dell’attaccante ha fissato il 3-4 che sarà poi il risultato finale.
Nella ripresa, dopo un primo tempo da capogiro, il ritmo è cambiato. L’Enna ha provato con generosità a rimettere in piedi la partita, spingendo sulle corsie e riversandosi in area avversaria, ma la retroguardia nissena ha retto l’urto. Dall’altra parte, gli ospiti hanno preferito agire di rimessa, senza però trovare il guizzo per chiudere i conti.
Al triplice fischio resta l’amaro per l’Enna, che aveva saputo riacciuffare una gara complicatissima, e la soddisfazione della Nissa, che ritrova un successo pesante in un derby che, pur senza il colore degli ospiti, ha regalato calcio e adrenalina in abbondanza.
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Data articolo: Sun, 07 Dec 2025 16:11:32 +0000Motori Magazine – 7/12/2025
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Data articolo: Sun, 07 Dec 2025 14:30:00 +0000Rinnovabili in frenata: -27% nel 2025
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Data articolo: Sun, 07 Dec 2025 14:20:00 +0000Clima, superato il primo punto di non ritorno
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Data articolo: Sun, 07 Dec 2025 14:10:00 +0000Tg Ambiente – 7/12/2025
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Data articolo: Sun, 07 Dec 2025 14:00:00 +0000Milano, Sala “Nell’ultimo anno e mezzo non voglio tirare a campare”
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Data articolo: Sun, 07 Dec 2025 12:59:06 +0000Milano, Sala “Ramy merita giustizia ma no classifiche buoni e cattivi”
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Data articolo: Sun, 07 Dec 2025 12:58:35 +0000Pur essendo nato Palermo nel 1918, Quintino di Napoli, regista ed attore non aveva dimenticato Troina, paese d’origine del suo casato. Lo disse a Rita Cedrini nell’intervista del 1994, che compare nel catalogo della mostra delle sue opere dal 1960 al 1994 tenuta a Palermo lo stesso: “Penso alla casa che avevamo a Troina a 1100 metri d‘altezza, la distesa del paesaggio e le vertigini che provavo quando mi affacciavo al balconeâ€.
A Troina veniva spesso con Ugo Alvaro Bazan, un suo lontano parente, anch’egli originario di Troina. Posso confermarlo personalmente per averlo appreso dalle lunghe conversazioni che ho avuto con lui nel lontano 1998, durante la mostra delle sue opere allestita alla Cittadella dell’Oasi, in occasione del convegno sul poeta e letterato Giuseppe di Napoli, vissuto nella seconda metà dell’Ottocento, organizzato dal comune di Troina.
In una di queste conversazioni mi parlò delle origini dei Di Napoli venuti a Troina nella seconda metÃ
del ‘300, e del ruolo che, divisi in diversi rami familiari, hanno avuto nella storia di Troina e della Sicilia nei
secoli successivi e di come si sono imparentati con l’aristocrazia siciliana. Quintino è figlio di Carlo di Napoli e Maria Alliata, cugina di Topazia Alliata, la mamma di Dacia Maraini. Gli Alliata occupano una posizione rilevante nella nobiltà siciliana. “Il mite zio Quintinoâ€, di cui parla Dacia Maraini nel suo libro “Bagheriaâ€, è Quintino di Napoli. Carlo di Napoli, il papà di Quintino, è il diretto discendente di quel Carlo di Napoli, avvocato, di cui si parla nei libri di storia della Sicilia moderna per aver difeso, nel 1744, la feudalità siciliana contro il governo centrale. Di quest’avvocato Carlo di Napoli, ne parla anche Leonardo Sciascia nel romanzo “Il consiglio d’Egittoâ€.
Di tutt’altra pasta doveva essere il Carlo di Napoli, il padre di Quintino. Mi raccontò Quintino che suo padre, grande proprietario terriero di Troina, fu talmente impressionato dalla rivolta contadina del 18 febbraio 1898, duramente repressa nel sangue e con il carcere, che decise cambiare in meglio i contratti con i contadini, adottando una specie di contratto di mezzadria in sostituzione di quelli che favorivano spudoratamente i proprietari terrieri a danno dei contadini poveri. Questa sua decisione gli
procurò l’ostilità degli altri proprietari terrieri che, di cambiare i contratti angarici, delle vere e proprie
angherie sui contadini, non volevano nemmeno sentirne parlare.
Il padre di Quintino si interessava di antiquariato ed era un appassionato di maioliche di cui possedeva una collezione. La madre suonava il pianoforte. C’erano anche nonni e zii che avevano, ognuno di essi, passione e competenza in un settore specifico dell’arte. “Io sono cresciuto in un’atmosfera familiare pregna di arteâ€, diceva Quintino. Della sua spiccata attitudine al disegno, se ne accorge quando era alla scuola elementare, ma non si dedicò subito alla pittura. Finita la guerra, fondò con Francesco Alliata, Pietro Moncada e Renzo Avanzo la società cinematografica “Panaria Filmâ€, che ebbe breve vita. Dopo quest’esperienza cinematografica, riprendeva i rapporti con l’arte figurativa incidendo l’ardesia, realizzando oggetti con la ceramica, di cui non è resta più nulla, dipingendo tele e scolpendo strane sculture di pietre e di marmo intarsiate con frammenti sottili di materie preziose, creando quadri con la sabbia. Soggiornò per molti anni a Parigi dove allestì diverse mostre delle sue opere. Per Quintino, l’opera d’arte è sempre qualcosa di magico. Questo spiega perché nelle sue opere la realtà non è rappresentata così come la si vede.
L’immagine reale è prima spezzettata e poi ricomposta a modo suo per mettere in evidenza le sue possibilità di essere e ciò che l’occhio non riesce a cogliere. C’è una certa somiglianza con il cubismo. Ma Quintino non intendeva imitare i cubisti dai quali si allontanò non appena si accorse delle somiglianze. Tornato da Parigi nel 1976, Quintino di Napoli si dedicò, oltre alla pittura e alla decorazione, anche all’insegnamento di decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo, città dove si spense nel 1999.
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Data articolo: Sun, 07 Dec 2025 10:27:11 +0000Formazione, esperienze, futuro. Vi spieghiamo cosa sono gli hub
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Data articolo: Sun, 07 Dec 2025 10:00:00 +0000Verso il voto. La Sezione di Valguarnera della Democrazia Cristiana è alla ricerca di un sindaco che non sia espressione di gruppi e che la scelta sia aperta al dialogo con la cittadinanza. Mentre la consigliera comunale DC Filippa Greco l’ha già individuato nella figura di Angelo Bruno probabile candidato, che rappresenterebbe il campo largo, la dirigenza locale guidata dal commissario Salvo Indovino è invece per altre soluzioni: “che rappresentino al meglio i valori e le aspirazioni della comunità , una persona che possa portare avanti il lavoro iniziato insieme. Una scelta- afferma- che non può essere presa da pochi, ma che deve essere frutto di un confronto aperto e di un dialogo che coinvolga tutta la cittadinanza.â€Â
Che ci fosse comunque una frattura netta tra la consigliera Greco e la dirigenza locale lo si intuiva, ma adesso diventa ufficiale. Una frattura non derivante dai problemi legati al caso del loro presidente Totò Cuffaro, ma a quanto pare a divergenze risalenti a mesi addietro, alle elezioni provinciali di 2^ livello. La nota di Indovino che parla a nome della dirigenza è abbastanza eloquente. “Questo è un momento di grande rilevanza per il futuro di Valguarnera- afferma- e ci rivolgiamo alla cittadinanza Valguarnerese con un messaggio di invito al dialogo e all’unità . Come ben noto, fin dal primo giorno della sindacatura Draià , la nostra posizione è stata quella di opposizione, sia in questo consiglio comunale ma anche in quello precedente. Alcuni cittadini che oggi condividono il nostro percorso nel contesto locale sono da sempre figure attive e continuano ad esserlo. Abbiamo lavorato sempre per un paese migliore. Oggi siamo di fronte a una nuova sfida; quella della scelta del futuro Sindaco e siamo fermamente convinti che questo percorso debba continuare con la stessa partecipazione e lo stesso spirito di collaborazione che ci ha contraddistinti finora.â€
Sfida che tuttavia sembra diversa da quella intrapresa dalla loro consigliera di riferimento. “Siamo convinti -continua- che molti Valguarneresi potranno dare il loro contributo, con idee, proposte e visioni concrete per il futuro della nostra comunità . Il nostro percorso non è stato solo un lavoro di partito, ma un lavoro che ha coinvolto tante persone di diverse esperienze, credenze e storie. Adesso dobbiamo fare un passo in più; dare forma e sostanza a quel progetto collettivo che ci ha uniti fin dall’inizio. È giunto il momento di compiere una scelta importante: quella del nostro futuro Sindaco e non vogliamo che questa scelta si riduca a un semplice atto elettorale.â€Â
La proposta: “Vogliamo che sia un’opportunità per continuare a costruire insieme, per definire una visione comune e per rafforzare quel legame di fiducia che abbiamo creato nel tempo. Ogni contributo, ogni idea, ogni opinione è fondamentale in questo processo.†L’invito quindi alle persone di buona volontà : “Invitiamo pertanto tutte le persone e non solo quelle che hanno condiviso con noi il percorso finora, a partecipare attivamente a questo momento di riflessione e discussione. Il nostro obiettivo è individuare un candidato che rappresenti al meglio i valori e le aspirazioni della nostra comunità , una persona che possa portare avanti il lavoro che abbiamo iniziato insieme. Una scelta che non può essere presa da pochi, ma che deve essere frutto di un confronto aperto e di un dialogo che coinvolga tutta la cittadinanza.â€
Indovino si è fatto promotore inoltre di organizzare incontri pubblici, tavoli di confronto e momenti di discussione, “dove ogni cittadino potrà esprimere la propria voce e partecipare attivamente alla costruzione di un programma elettorale che sia espressione collettiva e non solo parole di circostanza; dobbiamo essere artefici del nostro futuro. La scelta del prossimo Sindaco non riguarda solo un partito o un gruppo, riguarda tutti noi e solo insieme possiamo scegliere la direzione da prendere. Il futuro -ha concluso- dipende dalla nostra capacità di unirci, di dialogare e di scegliere insieme.â€
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Data articolo: Sun, 07 Dec 2025 09:53:50 +0000Il Comune di Nicosia annuncia ufficialmente che, a partire dai primi mesi del 2026, sarà attivato il servizio di Street Control: un sistema elettronico di rilevamento automatico delle infrazioni al Codice della Strada, in particolare per sosta vietata, doppia fila, divieti di accesso nelle ZTL e altre violazioni. Le violazioni saranno registrate automaticamente e comporteranno l’emissione di sanzioni, senza necessità di intervento manuale in loco da parte degli agenti.
“Con l’attivazione dello Street Control — dichiara il sindaco Luigi Bonelli — vogliamo migliorare la sicurezza e la viabilità urbana, scoraggiare comportamenti scorretti e rendere Nicosia una città più ordinata. Confidiamo nella collaborazione di tutti i cittadini per raggiungere insieme questi obiettivi.â€
Oltre al sistema di rilevazione automatica delle infrazioni, l’amministrazione comunale ha ottenuto un finanziamento di 150.000 € per l’installazione di un impianto di videosorveglianza urbana: nelle prossime settimane verranno posizionate telecamere in punti strategici della città . “È un deciso passo avanti per la tutela del nostro territorio e per garantire maggiore sicurezza a tutti.â€
Il sistema Street Control, ormai adottato in diversi Comuni italiani, da grandi città a centri di minori dimensioni, equipaggia le auto della polizia locale con telecamere in grado di leggere automaticamente le targhe dei veicoli in sosta, rilevare eventuali violazioni e inviare l’ordine di contravvenzione.
In alcuni casi, l’introduzione del sistema ha comportato un aumento molto netto delle multe rispetto al passato: ad esempio, nel Comune di Castellammare di Stabia le sanzioni elevate nei primi sei mesi del 2017 grazie allo Street Control hanno generato un incremento delle entrate pari a circa 300.000 € rispetto all’anno precedente.
Un altro caso riguarda il Comune di Francavilla al Mare, dove da inizio anno sono stati controllati circa 245.000 veicoli, riscontrando oltre 1.300 irregolarità — molte delle quali grazie al sistema automatizzato.
Tuttavia, l’efficacia di tali sistemi nel prevenire incidenti, piuttosto che nel far emergere violazioni, è tutt’oggi oggetto di dibattito. Mentre esistono dati che documentano consistenti effetti positivi nel caso di sistemi per il rilevamento automatico del superamento dei limiti di velocità o del passaggio col rosso (che hanno mostrato una significativa riduzione degli incidenti agli incroci controllati) , non sempre è chiaro se analoghi benefici si ottengano in modo evidente quando lo strumento viene usato per sanzionare la sosta vietata o la sosta selvaggia.
In effetti, secondo una recente analisi, le multe restano concentrate prevalentemente su violazioni come sosta in doppia fila o accesso alle ZTL, categorie che non sono necessariamente collegate ai comportamenti che generano la maggior parte degli incidenti stradali.
Migliore fluidità del traffico e riduzione della “sosta selvaggiaâ€, che spesso ostacola la circolazione, soprattutto nel centro storico o nelle zone più strette; maggiore ordine nella viabilità urbana, a beneficio di pedoni, ciclisti e utenti vulnerabili; incremento delle entrate comunali, da destinare (come prevede la normativa), almeno in parte alla manutenzione delle strade, alla segnaletica e al potenziamento dei servizi di polizia locale o di mobilità urbana.
Con il sistema di videosorveglianza previsto, un più efficace contrasto a fenomeni di degrado, atti vandalici o comportamenti illeciti, contribuendo alla tutela del territorio e del decoro urbano.
D’altra parte, e come avvertono gli esperti, non è automatico che l’aumento delle multe si traduca in una sostanziale riduzione degli incidenti: la prevenzione reale richiede anche campagne di sensibilizzazione, manutenzione urbana, adeguata segnaletica e infrastrutture per la mobilità sicura.
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Data articolo: Sun, 07 Dec 2025 09:37:15 +0000Hai mai sentito parlare del Progetto Rete?
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Data articolo: Sun, 07 Dec 2025 09:30:00 +0000Tg Giovani – 7/12/2025
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Data articolo: Sun, 07 Dec 2025 09:00:00 +0000Sorsi di Benessere – Una tisana della sera
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Data articolo: Sun, 07 Dec 2025 08:00:00 +0000La Diocesi di Nicosia ha annunciato che, a partire dal mese di gennaio, don Giuseppe Palazzo concluderà il suo servizio come Vicario Parrocchiale delle parrocchie Maria SS. Assunta e San Sebastiano in Troina.
La notizia è stata comunicata in occasione della solennità di San Nicola. Don Giuseppe Palazzo è stato chiamato a un nuovo incarico al servizio della Santa Sede, assumendo l’ufficio di Notaio presso il Tribunale Apostolico della Rota Romana. La nomina rappresenta un riconoscimento del suo percorso presbiterale e delle competenze maturate negli anni di ministero.
La Diocesi ha espresso sincera gratitudine a don Giuseppe per il lavoro svolto finora nelle comunità di Troina e gli ha augurato un cammino fruttuoso nel nuovo incarico, affidandolo all’intercessione di San Nicola e invocando su di lui la benedizione del Signore.
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Data articolo: Sat, 06 Dec 2025 15:28:17 +0000