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#cronaca #Enna
Dancau “Anno culturale Romania-Italia è sviluppo ulteriore relazioni bilaterali”
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Data articolo: Mon, 24 Nov 2025 13:32:17 +0000Focus Salute – Fibromi uterini, che cosa sono e quando preoccuparsi
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Data articolo: Mon, 24 Nov 2025 13:22:28 +0000“Il bagaglio”, da Msd un docufilm per raccontare il tumore al seno
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Data articolo: Mon, 24 Nov 2025 12:06:54 +0000Premio Innovazione Sicilia, vince Archimede.world
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Data articolo: Mon, 24 Nov 2025 12:02:55 +0000Corecom Sicilia, Peria Giaconia “Massimo impegno per la media educationâ€
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Data articolo: Mon, 24 Nov 2025 11:44:01 +0000Finalmente per i pazienti che soffrono di malattie gastroenterologiche nella provincia di Enna non sarà più necessario spostarsi. L’ospedale Umberto I di Enna ha ottenuto il riconoscimento ufficiale come Centro Spoke nelle reti assistenziali regionali per la Celiachia e le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI), un risultato che cambia concretamente la vita di migliaia di pazienti del territorio.
Con due recenti decreti, l’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana certifica quello che medici e pazienti attendevano da tempo: la possibilità di accedere a cure specialistiche di alto livello senza dover raggiungere altri presidi fuori provincia.
“Si tratta di un traguardo che conferma la qualità della rete assistenziale nel territorio ennese – spiega il Direttore Generale dottor Mario Zappia – Raccogliamo i frutti dell’ottimo lavoro dei nostri professionisti e siamo felici di poter assicurare ai nostri pazienti cure di prossimità e di elevata qualità ”.
Le patologie croniche intestinali e la celiachia coinvolgono un ampio bacino di utenza e sono purtroppo in costante crescita. Consolidare il presidio ospedaliero ennese come punto di riferimento clinico, diagnostico e terapeutico significa mettere a disposizione della comunità del territorio un’offerta assistenziale altamente specializzata e dotata di attrezzature all’avanguardia.
“L’ingresso nelle reti regionali – racconta con evidente soddisfazione il professor Marcello Maida, che guida l’Unità Operativa di Gastroenterologia – significa accesso diretto alle terapie più innovative, compresi i farmaci biologici, percorsi diagnostici avanzati e un’assistenza multidisciplinare che non ha nulla da invidiare ai grandi centri urbani. Concretamente significa per i pazienti poter accedere alle eccellenze cliniche e diagnostiche vicino casa”.
Il dottor Alessandro Vitello, responsabile dell’Ambulatorio MICI, è pragmatico: “Parliamo di malattie croniche complesse come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa, che richiedono un approccio strutturato e continuativo. Oggi possiamo garantirlo sul territorio, con standard clinici pienamente allineati ai protocolli nazionali”.
Non è un dettaglio da poco per chi convive quotidianamente con queste patologie e fino a ieri doveva organizzare trasferte periodiche, assenze dal lavoro, disagi logistici e familiari.
Il risultato non è arrivato per caso. Dietro questo riconoscimento c’è un lavoro di anni, una strategia condivisa che ha coinvolto la Direzione Strategica dell’ASP di Enna e l’Università Kore, che ha messo a disposizione risorse professionali, competenze accademiche e strumentazione avanzata. Un modello di collaborazione tra ospedale, territorio e istituzioni universitarie che funziona e che ora produce risultati concreti, misurabili nella qualità dell’assistenza offerta.
Per il presidio ospedaliero ennese si tratta di un salto di qualità che ne consolida il ruolo strategico nel panorama sanitario provinciale e regionale, dimostrando che l’eccellenza clinica non è prerogativa esclusiva dei grandi centri. Quando competenze professionali, organizzazione e volontà politica convergono nella stessa direzione, ogni struttura può diventare un punto di riferimento per il territorio e raggiungere standard assistenziali di primo livello.
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Data articolo: Mon, 24 Nov 2025 11:40:43 +0000Seconda vittoria consecutiva per il Città di Troina di mister Salvatore Compagnone che quest’oggi, tra le mura amiche del “Silvio Protoâ€, ha battuto 2-0 lo Sporting Casale, guidato da mister Nicola Cosimano. Una vittoria ampiamente meritata e mai messa in discussione per i rossoblù che, nel corso dei novanta minuti, hanno offerto una prestazione degna di nota, senza mai rischiare nulla. Le reti di Comico e Signore, segnate tra il 13’ e il 15’ del primo tempo, permettono ai troinesi di salire a quota 11 punti in classifica, di avvicinarsi sempre di più alla zona play-off, che ora dista solo tre punti, e di allontanare ancora la zona play-out, distante ben 8 punti. Di seguito la cronaca e il tabellino del match.
PRIMO TEMPO: La prima occasione del match è per il Città di Troina, dopo nemmeno quaranta secondi, con una conclusione centrale di Drammeh dall’interno dell’area di rigore. Dopo un giro di lancette risponde lo Sporting Casale con una conclusione, dalla distanza, di Trovato, Cantale in tuffo sventa la minaccia. Al 7’ rossoblù vicinissimi al vantaggio: perfetto lancio di Plumari a cercare Signore che controlla la sfera e calcia a botta sicura, il tentativo del numero 10 rossoblù si infrange, però, sulla traversa. Al 13’ i padroni di casa sbloccano il risultato con Comico che, da circa 25 metri, mette a segno un vero e proprio eurogol. Due minuti più tardi rossoblù che concedono addirittura il bis: Biondi recupera palla nell’area di rigore ospite e serve Signore che, a porta vuota, deve solo appoggiare in rete. Un minuto più tardi ospiti che provano a reagire con Drago, Cantale però non si fa sorprendere e blocca la sfera. Al 19’ Sporting Casale ancora in avanti con un tentativo di Trovato dal limite dell’area, la conclusione del numero 32 ospite è, però, debole e centrale e non crea problemi all’estremo difensore rossoblù. Al 22’ si fa rivedere in avanti la truppa di mister Compagnone con una conclusione di Giamblanco, dalla lunga distanza, che si spegne fuori. Al 24’ Città di Troina ancora pericoloso: perfetto filtrante di Drammeh a cercare Biondi che, di prima intenzione, prova a superare Gullotta, l’estremo difensore giallorosso, però, in uscita, nega la gioia del gol all’attaccante troinese. Al 37’ padroni di casa in avanti ancora con Biondi che, dal limite dell’area, cerca l’incrocio dei pali, la sfera però termina alta di pochissimo. Dopo due minuti di recupero l’arbitro fischia la fine della prima frazione di gioco.
SECONDO TEMPO: La prima occasione della seconda frazione di gioco è per lo Sporting Casale, al 58’, con una conclusione di Palazzo, dal limite dell’area, che termina di poco alta. Al 70’ si fa vedere in avanti anche il Città di Troina con Biondi che vedendo il portiere ospite fuori dai pali prova a sorprenderlo con un pallonetto, Gullotta però non si fa sorprendere e, con un vero e proprio miracolo, evita il 3-0 rossoblù. All’81’ padroni di casa ancora una volta vicinissimi al gol: perfetto filtrante di Signore a cercare Comico che, di prima intenzione, colpisce la traversa dal limite dell’area. Un minuto più tardi a provarci è L’Episcopo dal limite dell’area, la sua conclusione, però, termina larga. All’86’ rossoblù ancora alla ricerca della terza rete: cross di Messina per L’Episcopo che, però, dall’interno dell’area di rigore, non impatta bene il pallone. Un minuto più tardi rossoblù che recriminano per un fuorigioco inesistente fischiato ai danni di Drammeh che aveva gonfiato la rete. All’89’ continua il forcing dei padroni di casa con Messina che colpisce il palo esterno dopo essersi abilmente liberato di un difensore avversario. Un minuto più tardi Città di Troina nuovamente pericoloso: perfetto filtrante di Zitelli a cercare L’Episcopo che si invola in area di rigore e prova la conclusione, sfera che termina fuori non di molto. Al 94’ l’ultimo squillo del match è sempre per la compagine rossoblù con Messina che, dal limite dell’area, non inquadra lo specchio della porta. Dopo quattro minuti di recupero l’arbitro decreta la fine delle ostilità .
IL TABELLINO:
CITTÀ DI TROINA: Cantale, Ferruzza, Plumari (75’ Messina), Giamblanco (54’ Cittadino), Romano, N. Trovato, Comico (94’ Pagana), Drammeh, Biondi (77’ L’Episcopo), Signore, Zitelli. A disp.: Calabrese, Bouko, Di Muni, Longhitano, Pappalardo. All. Compagnone.
SPORTING CASALE: Gullotta, Venia, Seydi, Liuzzo, Castelli, Cocimano (65’ Leocata), Barry (65’ Mondello), Palazzo, Gonzalez, Drago (72’ Scaffidi), Trovato. A disp.: Rapisarda, Privitera, Diallo, Saho, Yarboe. All. Cosimano.
ARBITRO: Savasta di Enna.
MARCATORI: 13’ Comico (T), 15’ Signore (T).
NOTE: Ammoniti Giamblanco (T), Zitelli (T), Plumari (T), Cittadino (T), Messina (T), Barry (S), Seydi (S), Trovato (S).
Luogo: Stadio Silvio Proto, Stadio “Silvio Proto”, TROINA, ENNA, SICILIA
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Data articolo: Mon, 24 Nov 2025 11:40:26 +0000Negli anni in cui la parola “pari opportunità †entrava nella coscienza collettiva come promessa di equilibrio e giustizia, l’Italia sembrava avviarsi verso un modello in cui tutele e attenzione istituzionale si distribuivano equamente tra uomini, donne e bambini. Oggi quella prospettiva appare più sfocata. È da questa situazione socio-culturale che nasce la campagna “C’era una volta l’Italia delle pari opportunità , dove gli uomini e i bambini non erano faccende di serie Bâ€, utile a raccogliere le firme per la proposta di legge di iniziativa popolare che verrà nei prossimi giorni depositata in cassazione e a focalizzare l’attenzione contro la crescente asimmetria della narrazione istituzionale e mediatica.
Secondo il Presidente del Movimento Centralità Familiare e Ambasciatore dell’uguaglianza genitoriale e della tutela delle relazioni familiari, Davide Vinciprova, promotore della campagna, negli ultimi anni la comunicazione politica e istituzionale avrebbe progressivamente concentrato l’attenzione esclusivamente sulle problematiche femminili, presentandole come il centro unico delle criticità sociali. Tale approccio che, pur nascendo dall’intento di contrastare fenomeni reali e gravi, rischierebbe, però, di produrre un effetto collaterale come la rimozione del vissuto maschile e della condizione dei minori dalle priorità pubbliche.
Il paradosso, aggiunge Davide Vinciprova, è che questa impostazione si manifesta proprio mentre recenti fatti di cronaca riportano al centro della scena uomini vittime di violenza, padri separati in difficoltà e minori coinvolti in tragedie annunciate, spesso senza la dovuta rappresentanza all’interno del racconto nazionale, istituzionale e mediatico.
Le testimonianze dei recenti fatti di cronaca mettono insieme esperienze diverse come padri che lamentano lungaggini e disparità nell’accesso alla bigenitorialità , uomini colpiti da violenze ancora poco riconosciute dalle statistiche ufficiali e bambini che rischiano la vita per l’inadeguatezza istituzionale e professionale degli operatori del settore.
Il filo conduttore è la percezione di una cultura istituzionale sbilanciata, nella quale il concetto di “uguaglianza†sembrerebbe tradursi, di fatto, in un’attenzione selettiva verso un solo genere. Molti esperti invitano però alla prudenza. Non si tratta di negare le difficoltà strutturali affrontate dalle donne, ma di rilevare come ogni squilibrio comunicativo rischi di generare un altro squilibrio sociale.
La campagna sottolinea che sostenere i diritti delle donne non dovrebbe essere incompatibile con un impegno parallelo per la condizione maschile e dell’infanzia. Anzi, in una prospettiva di reale pari opportunità , ogni intervento pubblico dovrebbe evitare di trasformarsi in un gioco a somma zero, dove l’ascolto di un gruppo implica inevitabilmente il silenziamento di un altro.
Sociologi e giuristi che guardano con interesse alla campagna spiegano che una società che tutela tutti, senza zone d’ombra né categorie “di serie Bâ€, è anche una società più stabile, in cui la prevenzione dei conflitti si costruisce attraverso la rappresentazione equa di tutte le fragilità .
“C’era una volta l’Italia delle pari opportunità †non è solo uno slogan nostalgico. È una richiesta di dibattito. Una provocazione rivolta a politica, media e opinione pubblica affinché tornino a interrogarsi su cosa significhi davvero “parità †e su come evitare che, nel tentativo di correggere vecchie ingiustizie, se ne creino di nuove.
In un clima sociale sempre più polarizzato, la sfida non è scegliere da quale parte stare, ma riconoscere che ogni lato merita ascolto e che bambini, uomini e donne o viceversa, ciascuno con le proprie vulnerabilità dovrebbero poter contare sulle stesse attenzioni, senza eccezioni e senza gerarchie.
Luogo: Piazza, Piazza Vittorio Emanuele II, 1, ENNA, ENNA, SICILIA
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Data articolo: Mon, 24 Nov 2025 11:39:46 +0000Adrano (CT), 22 novembre 2025 – Approda al Museo Regionale “Saro Franco†di Adrano, dove sarà visitabile dal 24 al 29 novembre, la mostra documentale itinerante “Paolo Orsi da Akragas a Zancleâ€, un progetto dell’associazione Sicilia Antica per celebrare i novant’anni dalla scomparsa del grande archeologo a cui è indissolubilmente legata la storia dell’archeologia siciliana tra Otto e Novecento.
La mostra si inaugura lunedì 24 novembre, ore 16.30. Dopo i saluti istituzionali di Salvo Italia, assessore comunale alla Cultura, e di Vincenzo Neri, presidente della locale sezione di Sicilia Antica, interverranno Giuseppe D’Urso, direttore del Parco archeologico di Catania e della Valle dell’Aci, ente che gestisce il Museo regionale “Saro Franco†di Adrano; e Nunzio Condorelli Caff, presidente regionale di Sicilia Antica.
In mostra sono 24 pannelli monografici che – sito per sito – raccontano, con il supporto di foto d’epoca, reperti, manoscritti autografi e rilievi a matita, gli eccezionali contributi testuali raccogli dallo studioso a fine Ottocento, alla scoperta della “Sicilia archeologica†non ancora esplorata.
Come documenta lo studio di Sicilia Antica, la presenza di Paolo Orsi nell’antica “Adernò†– poi divenuta Adrano – risale al 1898, quando lo studioso arriva su invito di Salvatore Petronio Russo, sacerdote appassionato di storia ed archeologia che il 1° di aprile lo accompagna nei sopralluoghi dentro e fuori la cinta muraria di Adrano. Una “rapida passeggiata†di cinque ore circa, durante la quale Orsi annota puntualmente le sue impressioni sui monumenti visitati. Straordinaria la sua testimonianza sul paesaggio dell’Etna e del fiume Simeto che allora scorreva vorticoso sotto il Ponte dei Saraceni. Un’emozione che Orsi trasferisce puntualmente sul taccuino di viaggio, scrivendo: “Visito il ponte normanno sul Simeto detto Ponte dei Saraceni; panorama indimenticabile coi gorghi del fiume ed i monti verdi che ricordano, salvo il colore, le Alpiâ€.
Il percorso della mostra itinerante, iniziato a maggio da Giarre, ha visto una staffetta con tappe – fra le altre – a Lentini, Caltanissetta, Acireale, alcuni comuni dell’ennese e proseguirà ancora in varie città per concludersi a Siracusa nel mese di febbraio 2026. La mostra documentale su Paolo Orsi sarà fruibile fino a sabato 29 novembre negli orari consueti di apertura del museo di Adrano: da lunedì a sabato 9-18; domenica 9-13.
Luogo: Museo archeologico regionale di Adrano, Piazza Umberto , ADRANO, CATANIA, SICILIA



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Data articolo: Mon, 24 Nov 2025 11:39:30 +0000Le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative della specialistica ambulatoriale territoriale accreditata denunciano la gestione confusa, divisiva e istituzionalmente scorretta dell’Assessorato alla Salute guidato dall’assessore pro tempore dott.ssa Giovanna Faraoni.
Convocazione irricevibile
Il 19 novembre 2025, l’assessore Faraoni convoca le sigle per il 21 novembre con appena 48 ore di anticipo e un oggetto generico e fumoso. La maggioranza delle organizzazioni non ha potuto partecipare e aveva formalmente chiesto un rinvio. L’Assessorato ha ignorato ogni istanza.
Comunicato stampa fuorviante
L’assessore ha poi diffuso un comunicato sostenendo che “le problematiche del settore sono state affrontate con i sindacatiâ€. Falso nella sostanza: la maggioranza non era presente perché non messa nelle condizioni minime di partecipare.
Accusare i sindacati è inaccettabile
Durante il primo incontro, la Faraoni ha definito le strutture “faccendieri†che farebbero “manfrine†per ottenere budget tardivi. Al contrario, sono state le sigle sindacali a inviare diffide legali e messe in mora ogni mese dal 1° marzo 2025 per far rispettare la L.R. 5/2009, che impone l’assegnazione dei budget entro il 28 febbraio.
Nessun atto, nessuna riforma
L’assessore Faraoni non ha: avviato una reale concertazione, emanato il decreto prevenzione, prodotto atti utili per LEA, liste d’attesa o rete ospedaliera, presentato un piano per uscire dal Piano di Rientro.
La Sicilia è ultima per prevenzione, tra le ultime per LEA e con servizi in collasso.
Richiesta di dimissioni
Il 26 novembre, le organizzazioni chiederanno al Presidente Schifani le dimissioni dell’assessore Faraoni. La Sicilia merita programmazione, rispetto della legge e un assessorato capace.
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Data articolo: Mon, 24 Nov 2025 11:38:44 +0000Fisco, la lotta all’evasione rimane una prioritÃ
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Data articolo: Mon, 24 Nov 2025 11:32:28 +0000Martedì 25 novembre si celebrerà a Valguarnera la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Nutrito il programma.
Alle 11 ritrovo in piazza della Repubblica; ore 11,30 avvio corteo verso piazza Garibaldi; ore 11,50 cerimonia di scopertura della “panchina rossa†con collocazione del pannello commemorativo. L’evento è stato organizzato dall’assessore alle pari opportunità Gaetana Telaro. “In qualità di Assessore alle Pari Opportunità , di comune accordo con il Sindaco e con l’intera Giunta municipale- afferma- ho ritenuto opportuno organizzare questa giornata in ricordo di tutte le vittime di femminicidio e di violenza. Il rosso, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, rappresenta il colore dell’amore e della passione che, nei casi più tragici, si trasforma in male.
La sindaca Draià : «In qualità di Sindaco di questa comunità , anche quest’anno ho voluto dedicare un evento simbolico in ricordo di tutte le vittime di femminicidio e di violenza. Sono un Sindaco, ma sono innanzitutto una donna, e ogni giorno affronto con coraggio le difficoltà che incontro nel mio percorso. Continuerò a portare avanti il mio operato per contrastare ogni forma di violenza con determinazione.»
Foto tratta dalla Cgil
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Data articolo: Mon, 24 Nov 2025 11:31:23 +0000di Giacomo Lisacchi
“Bussate e vi sarà apertoâ€, ma non per tutti. Solo 9 giovani migranti su 20, esclusivamente per una sera soltanto, hanno potuto dormire e lavarsi in un B&B grazie all’intervento della Caritas. Purtroppo non si sono trovate altre strutture disponibili per gli altri 11 che, in qualche modo, sono stati costretti a trovare ricoveri di fortuna. Un primo passo importante, specie con l’arrivo del freddo, ma che evidenzia ancora l’assenza di una soluzione stabile e per tutti, considerato che comunque questi giovani richiedenti asilo sono, e rimangono, per strada. Pare che la soluzione di montare una tenda per dare un riparo seppur provvisorio sia stata scartata.
“Abbiamo provveduto a fornire loro dei pasti – ci ha detto il diacono Orlando- ma la situazione rimane inalterata perché servirebbe assicurare loro un tetto in modo definitivoâ€. Intanto, nella giornata di oggi in prefettura, secondo alcune informazioni, si dovrebbe riunire un vertice al quale parteciperanno il comune e le forze dell’ordine per una soluzione al problema che potrebbe essere quella di trovare una sistemazione in centri di accoglienza di altre città siciliane.
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Data articolo: Mon, 24 Nov 2025 11:20:42 +0000Due donne arrestate a Catania per aver circuito un’anziana
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Data articolo: Mon, 24 Nov 2025 11:06:33 +0000La Barba al Palo – Figurine da tennis, Ce l’ho Mi manca
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Data articolo: Mon, 24 Nov 2025 10:59:47 +0000Il pm della Dda di Caltanissetta, Roberto Condorelli, ha chiesto la condanna a 17 anni di reclusione nei confronti di Giovanni Scaminaci, 58 anni, indicato come il referente del clan catanese Santapaola ad Agira e finito sotto processo per associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, furto, danneggiamento seguito da incendio. Da parte sua, la difesa dell’imputato, rappresentata dall’avvocato Sinuhe Curcuraci, ha respinto le accuse, sostenendo che Scaminaci non fa più parte della consorteria mafiosa da cui si è dissociato, per cui al Tribunale è stata chiesta per l’associazione mafiosa e le estorsioni.
Il procedimento giudiziario scaturisce dall’operazione degli agenti della Squadra mobile di Enna, denominata Cerere, conclusa nel febbraio scorso anno con gli arresti del 58enne, di Vincenzo D’Agostino, 49 anni, entrambi di Agira, e di Michele Antonino Grasso, 49 anni di Cerami. Tra i 13 indagati c’era anche Antonio Scaminaci, 63 anni, fratello di Giovanni
Giovanni Scaminaci, nella tesi dell’accusa che riconosce solo a lui l’appartenenza all’associazione mafiosa, avrebbe preteso dagli imprenditori svariate cose, da 5 metri cubi di calcestruzzo da una ditta impegnata nei lavori della strada comunale Pietralonga-Spinapulici alla cessione di 14 ettari di terreno in contrada Ponte Mangiagrilli per il pascolo. Per il pm, questi fatti sono aggravati dal legame di Giovanni Scaminaci con la mafia, di cui sarebbe il referente nel territorio di Agira.
La difesa di Scaminaci ha contestato la tesi della Dda di Caltanissetta, che ha il suo perno nell’appartenenza di Giovanni Scaminaci a Cosa Nostra. Secondo quanto prospettato dal legale del 58enne, lo stesso Scaminaci, dopo aver scontato 8 anni di carcere derivante dalla sentenza del processo Green Line su mafia, estorsioni e detenzioni di armi, si è progressivamente allontanato da Cosa nostra, anzi, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, davanti al gip, e poi rispondendo alle domande del pm, ha spiegato di non far più parte di una consorteria mafiosa. Peraltro, la difesa ha anche spiegato che negli ultimi anni non emergerebbero contatti tra lo stesso Scaminaci ed esponenti di Cosa nostra. La prossima udienza è stata fissata al 13 gennaio del 2026.
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Data articolo: Mon, 24 Nov 2025 09:33:07 +0000La formazione trasforma la qualità delle cure e l’organizzazione del lavoro
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Data articolo: Mon, 24 Nov 2025 09:00:00 +0000Cosmetica, la pelle protagonista del libro “Partner in shine” di Alice Di Pietro
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Data articolo: Mon, 24 Nov 2025 08:00:00 +0000Recuperato con elicottero dai Vigili del fuoco cavallo bloccato nel fango
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Data articolo: Sun, 23 Nov 2025 19:47:37 +0000Ucraina, Meloni “Piano di Trump una base di discussione per una pace giusta”
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Data articolo: Sun, 23 Nov 2025 17:31:55 +0000