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Universo7p
Tra i Giochi di Parigi e un interrogativo che ritorna: siamo un esperimento alieno?
Cari amici di Mistero bUFO, prima di tutto una comunicazione per voi tutti: questo post sarà l’ultimo suppergiù per tre settimane. Sono in partenza per Parigi e da mercoledì 24 luglio al 12 agosto entro di nuovo nel “frullatore” dei Giochi olimpici. Questa edizione promette di essere piuttosto complicata su vari fronti (oltre alla mole […]

Prometheus-2012-Ridley-Scott-recensione-932x460Cari amici di Mistero bUFO, prima di tutto una comunicazione per voi tutti: questo post sarà l’ultimo suppergiù per tre settimane. Sono in partenza per Parigi e da mercoledì 24 luglio al 12 agosto entro di nuovo nel “frullatore” dei Giochi olimpici. Questa edizione promette di essere piuttosto complicata su vari fronti (oltre alla mole di lavoro in arrivo…), quindi purtroppo non avrò tempo e modo di occuparmi di Ufo e Alieni. Appuntamento allora da metà agosto in poi, ma per salutarvi vi propongo questo tema che è stato rilanciato dal sito Universo7p facendo riferimento a una trasmissione andata in onda nel 2017. La questione è la solita, quella dell’esistenza degli Alieni, ma declinata da una prospettiva differente, quella della razza umana che sarebbe stata creata da loro. Nulla di nuovo, su questo fronte: basti pensare al cinema e a quanto ha fatto Ridley Scott con i suoi film (Alien e relativi prequel e sequel). Però mentre anche noi stiamo allargando l’orizzonte investigativo, cercando pure di comprendere se l’Intelligenza Artificiale che stiamo pompando a destra e a manca non  creerà di fatto un rapporto con un’entità non umana e dunque aliena, fa piacere che già sette anni fa sul fronte della scienza c’era già chi elaborava il concetto che noi potremmo essere un esperimento degli eztraterrestri. Nella fattispecie si trattava di Barbara Negri dell’Agenzia Spaziale Italiana. Ecco quello che diceva in risposta alla domanda della conduttrice del programma (Letizia Davoli di “Primo Contatto”) circa la nostra possibilità di entrare in contatto con civiltà e esseri alieni: “Io vorrei ribaltare la situazione. Noi potremmo essere un esperimento di ‘vita-forming’ di qualcun altro. Questa è una delle ipotesi. Se noi vediamo lo sviluppo dell’uomo, con la sua capacità anche intellettuale, cerebrale, è avvenuto in uno spazio molto piccolo, quindi quasi come se ci fosse stata una, diciamo, ‘programmazione’ a questa evoluzione, che sta veramente procedendo in maniera veloce”. L’articolo completo si trova a questo link. A risentirci più avanti.


Data articolo: Sun, 21 Jul 2024 12:03:47 +0000
ufo
Con l’IA gli Alieni sono già tra di noi
L’Intelligenza Artificiale è un argomento che ormai invade ogni giorno la nostra quotidianità. Io aggiungo un “ahinoi” perché mi sembra che ci stiamo bevendo il cervello (giusto per restare attinenti all’intelligenza…) e che con fare poco critico stiamo preparandoci non tanto a seguire l’onda di un futuro forse inevitabile, ma a creare un altro mostro, […]

L’Intelligenza Artificiale è un argomento che ormai invade ogni giorno la nostra quotidianità. Io aggiungo un “ahinoi” perché mi sembra che ci stiamo bevendo il cervello (giusto per restare attinenti all’intelligenza…) e che con fare poco critico stiamo preparandoci non tanto a seguire l’onda di un futuro forse inevitabile, ma a creare un altro mostro, non contenti di quello che è stato fatto con Internet (anche nel bene, sia chiaro) e con i social (qui, secondo me, meno bene). Comunque sia l’IA può anche avere una valenza nel dibattito sulla possibile vita aliena. Il nostro Pierangelo Garzia, amico di lungo corso del blog, ha trovato una chiave molto, ma molto interessante. A voi la lettura e il dibattito. 

65c679a76aee8Secondo me non se ne stanno rendendo conto nemmeno tutti quelli che si occupano di Ufo ed extraterrestri. Non si sono accorti che gli Alieni sono già tra noi. Le intelligenze artificiali sono “Alieni” che comunicano sempre meglio e sempre più con noi umani. Pensateci. Cosa facciamo per tentare di comunicare con presunte intelligenze ET sparse per il cosmo? Inviamo dei messaggi. Sperando che qualcuno o qualcosa ci risponda in modo intelligente e per noi intellegibile. Le AI sono di fatto una forma di intelligenza differente dalla nostra, artificiale, e di fatto, in quanto tale, aliena. E guardate che nessuno sa esattamente cosa sia l’intelligenza, neppure quella umana. Si sono scritte e si continuano a scrivere milioni di pagine sul tema dell’intelligenza. Ma l’unica cosa su cui tutti concordiamo è che l’intelligenza fornisce soluzioni alle richieste e ai problemi. Adotta strategie per creare soluzioni, siano esse linguistiche, artistiche, scientifiche o banalmente pratiche, inerenti alla vita quotidiana. Deduciamo se uno è intelligente in base ai risultati che fornisce e a come li fornisce. Possono ad esempio essere risultati straordinari, ma conta pure la rapidità rispetto a una richiesta ed esigenze specifiche, cioè se i risultati me li fornisci in tempi utili (più veloci possibile), oppure tra una settimana, un mese o un anno. Ed è proprio ciò che stanno facendo sempre più e sempre meglio le AI di tipo generativo. E siccome differiscono dall’intelligenza umana, non sono incarnate, di fatto sono aliene. Ditelo a quelli degli Ufo e degli extraterrestri, non se ne sono ancora accorti.

Pierangelo Garzia

 


Data articolo: Wed, 10 Jul 2024 20:05:14 +0000
ufo
2 luglio, la giornata mondiale degli Ufo: ecco perché quella del 2024 è ricca di significati
Il 2 luglio da qualche anno non è solo la giornata mondiale del giornalismo sportivo, ma anche quella dell’ufologia, ricorrendo una delle vicende più importanti e famose: il crash, a Roswell, nel New Mexico, di un oggetto dalla tecnologia non attribuibile a noi umani. In questa data si tengono incontri, convegni, iniziative un po’ ovunque, […]

Ufo-dayIl 2 luglio da qualche anno non è solo la giornata mondiale del giornalismo sportivo, ma anche quella dell’ufologia, ricorrendo una delle vicende più importanti e famose: il crash, a Roswell, nel New Mexico, di un oggetto dalla tecnologia non attribuibile a noi umani. In questa data si tengono incontri, convegni, iniziative un po’ ovunque, sia per festeggiare sia per comunicare un messaggio importante: coloro che si occupano degli oggetti volanti non identificati (o dei fenomeni aerei che non sono immediatamente spiegabili, per assecondare la nuova denominazione di Uap con cui gli americani preferiscono adesso “battezzare” gli Ufo) non sono degli strampalati burloni, vagamente fuori di testa o magari pure ubriachi, ma anche persone che cercano di seguire un metodo e un rigore operativo.  Che cosa c’è di nuovo sul fronte ufologico, in occasione dell’anniversario del 2024? Tanto e nulla. Tanto perché gli avvistamenti continuano in tutto il mondo (solo in California sono stati censiti 138 casi da gennaio), anche se a volte gli episodi lasciano perplessi o in prima istanza sembrano poco attendibili. Comunque in questi giorni è diventato virale il video girato in Canada, dove gli oggetti erano descritti “luminosi come il Soleâ€, con tanto di commento: “Sembra di essere in un film di fantascienzaâ€. Se siete curiosi, cliccate su questo link.  Parlano di Italia, i siti dei vari gruppi ufologici, dal Cun al Cisu, al Cufom, oltre che quello dell’Aeronautica Militare, possono poi fornire i vari aggiornamenti, a portata di clic. Su scala europea sono disponibili pure i dati relativi al quadriennio 2019-2023 (questo il link per chi volesse approfondire). Due curiosità, lasciandovi il gusto di esplorare dati e tabelle: l’anno più ricco è stato il 2020 (5807 casi), mentre il 2023 si posiziona al quarto posto (4445), in linea con il 2019 (4495). Il Paese che nel 2023 ha avvistato di più è l’Olanda (1418 casi) davanti alla Germania (1146), mentre l’Italia dopo il boom del 2021 (+128%) arretra con 439 casi e una flessione del 35%. Ma al di là di quello che i numeri possono (o non possono) spiegare, l’aspetto a nostro avviso principale è l’ormai conclamato sdoganamento della materia. 666bf22e9faa2Se addirittura ricercatori di un’Università quale quella di Harvard – dunque non un covo di cialtroni – arrivano a ipotizzare che i fenomeni Uap non sono semplicemente fatti inequivocabili in sé, ma possono testimoniare una realtà extraterrestre, magari coesistente con noi (sarebbero i criptoterrestri, come sono stati ribattezzati) oppure proveniente da dimensioni contigue e connesse, il salto di qualità culturale è evidente. E si calcolano sempre di più le possibili conseguenze dell’avere a che fare con dei “fratelliâ€, che siano del cosmo o meno. Nel “tanto†di cui parlavamo c’è pure questo aspetto. Magari venato di preoccupazione e di urgenza.  Negli Usa, per dire, il colonnello in pensione dell’Esercito Karl Nell ha scioccato Wall Street con la notizia che gli Ufo/Uap sono un dato di fatto – ma questa è la scoperta dell’acqua calda: se in cielo si avvista qualcosa di inspiegabile, in attesa di chiarire di che cosa si tratta siamo in presenza, appunto, di un oggetto non identificato – e che il governo sta nascondendo il fenomeno. Così David Dorr, un analista, ha spiegato a Bloomberg News che l’eventuale ammissione da parte di un governo, a cominciare da quello americano, dell’esistenza di intelligenze non umane, comporterebbe il tracollo planetario dell’economia e delle finanze. Che si proceda con i passi di piombo, tendendo ancora a smentire più che ad ammettere, è del tutto probabile, se non evidente. Ma è anche vero che ci sono aperture nella comunicazione e, da qui in poi, potremmo assistere ad accelerazioni. Chris Mellon, ex vicesegretario alla Difesa nei governi Clinton e Bush jr, è uno dei principali sostenitori della necessità di fare chiarezza. E in occasione di questo 2 luglio ha voluto sottolinearlo durante un talk show di una popolare emittente americana: “Spesso – ha detto – mi viene chiesto se gli Stati Uniti stiano collaborando con i loro alleati sulla questione Uap. Secondo nuove informazioni ricevute, questo è il caso almeno per quanto riguarda Gran Bretagna, Canada, Australia e Nuova Zelanda, firmatari di un vecchio e importante accordo di condivisione dell’intelligence. Il Giappone ha poi indicato di essere a sua volta in contatto con gli Stati Uniti sulla questione degli Uap:  questo è un vero progresso. Si spera allora che si continui a migliorare la raccolta e le analisi dei casi adottando misure che cancellino, nella gente e nel Congresso, l’idea che manchino fiducia e trasparenzaâ€.


Data articolo: Tue, 02 Jul 2024 12:47:08 +0000
Uso
Dibattiti bUFI – 81 / La strana colonna luminosa avvistata in Guatemala: è una burla o è un Ufo che sale in cielo?
Post sintetico perché l’immagine mi pare abbastanza eloquente, quanto a “originalità”.  Lo scatto è stato effettuato in questi giorni da un abitante del Guatemala: ovviamente l’ha subito postato, creando non poco baccano nella rete. Il fenomeno documentato è decisamente impressionante: un fascio di luce che sembra salire dal mare verso il cielo, attenuandosi (ma non […]

GuatemalaPost sintetico perché l’immagine mi pare abbastanza eloquente, quanto a “originalità”.  Lo scatto è stato effettuato in questi giorni da un abitante del Guatemala: ovviamente l’ha subito postato, creando non poco baccano nella rete. Il fenomeno documentato è decisamente impressionante: un fascio di luce che sembra salire dal mare verso il cielo, attenuandosi (ma non più di tanto) a una certa altezza. Apro il dibattito: che cosa può essere secondo voi? Siamo di fronte a un semplice fenomeno luminoso? O a un flusso di energia? O a un passaggio segreto di angeli che sono tra di noi (come ha scritto su Facebook qualcuno)? O un Ufo (anzi un Uso) nascosto tra i flutti che sta salendo verso l’alto? Oppure, anche per essere impertinenti e un po’ avvocati del diavolo: è forse lo scherzo, effettuato con il photoshop, di un burlone? A voi i commenti.


Data articolo: Wed, 26 Jun 2024 18:02:05 +0000
W56
“Gli Alieni sono già sulla Terraâ€: la nuova teoria dell’università di Harvard sui “criptoterrestriâ€
Per Login, sezione scientifico-tecnologica di Corriere.it, ho scritto questo articolo su un tema che in questi giorni sta tenendo banco: il concetto è che con gli Alieni, in buona sostanza, già conviviamo. Lo propongo anche come post ai lettori di Mistero bUFO.  Le razze degli Alieni sarebbero davvero tante e qualcuno, in questi anni, s’è […]

Per Login, sezione scientifico-tecnologica di Corriere.it, ho scritto questo articolo su un tema che in questi giorni sta tenendo banco: il concetto è che con gli Alieni, in buona sostanza, già conviviamo. Lo propongo anche come post ai lettori di Mistero bUFO. 

666bf22e9faa2Le razze degli Alieni sarebbero davvero tante e qualcuno, in questi anni, s’è addirittura preso la briga di catalogarle creando un poster con 100 volti diversi. Un’immagine curiosa, magari da non consultare prima di andare a dormire se siete suggestionabili. Ma la novità, sdoganata da due ricercatori dell’Università di Harvard, è che non è più necessario andare a caccia dell’extraterrestre nel cosmo, per il semplice fatto che “loro†sono già qui. Non tutti, ovviamente, ma alcuni, raggruppati in una società che sfrutterebbe “location†sulla Luna e sulla Terra, anzi nel sottosuolo del nostro pianeta.  In verità chi è appassionato della materia e più in generale di Ufo – l’associazione Ufo uguale Alieni resta impropria, però nella vulgata l’idea è che sì, quegli oggetti non identificati possono essere velivoli condotti da non umani – sa che da tempo esiste la teoria che prevede la nostra interazione, più o meno voluta, più o meno cosciente, con altri esseri (ne riparleremo). In un caso, quello dei cosiddetti “Nordiciâ€, la possibilità di distinguere Uomini e Alieni è addirittura minima: le sembianze dei secondi sarebbero sostanzialmente collimanti con quelle degli abitanti della Scandinavia o dei Paesi Baltici. Ai tempi in Formula 1 girava la battuta, visti i suoi atteggiamenti e come parlava in modo secco e stringato, che il finlandese Kimi Raikkonen fosse un Alieno, appunto della famiglia dei Nordici.  Scherzi a parte, il lavoro degli studiosi di Harvard e dei collaboratori della Montana Technological University, condotto prima di tutto per trovare una spiegazione al fenomeno degli Uap (Unidentified Aerial Phenomena; ma noi continuiamo a preferire la cara, vecchia dizione di Ufo), ha il pregio di esprimere una conclusione coraggiosa. Ovvero: una delle spiegazioni che sta più in piedi per giustificare certi eventi sta proprio nel fatto che questi esseri siano nostri co-abitanti sul Pianeta Terra. Oppure in arrivo da universi contigui. Sarebbero dei criptoterrestri, esemplari di una specie intelligente sopravvissuta all’esaurimento di un’antica civiltà evolutasi parallelamente a quella umana. Sarebbero in grado di viaggiare avanti indietro da un altro pianeta (non manca chi sostiene che noi proveniamo da Marte, un tempo florido e rigoglioso ma poi imploso, con i suoi abitanti costretti a sloggiare), forse anche da una diversa realtà spazio-temporale. Inoltre, grazie alle loro capacità soprannaturali, sono denominati “angeli terreniâ€. Forse, come detto, vivono sulla Luna, o forse li abbiamo qui vicino: si muoverebbero in superficie, mescolandosi senza problemi con noi, ma abiterebbero nel sottosuolo e/o nelle profondità di mari e oceani, oltre che nei laghi. E i punti caldi quali i vulcani sarebbero un “hub†di passaggio.  Il “paper†di Harvard sfrutta anche i recenti avvistamenti di Uap e l’apertura della stessa Nasa alla valutazione di reperti che si presume arrivino dallo spazio. Viene citata pure la teoria di Mike Gallagher, ex rappresentante della Camera degli Usa, secondo cui gli Ufo sarebbero i velivoli usati da non umani che abitano la Terra. Essendoci di mezzo Harvard, non si può non sospettare che gli estensori della ricerca abbiano fatto riferimento anche alle tesi di Avi Loeb, astrofisico dell’ateneo che più volte ha ipotizzato la presenza di civiltà su altri pianeti. L’alternativa terrestre sarebbe solo una variazione sul tema. Questo studio è una sorta di “teoria del tutto†che va perfino oltre l’ufologia (con annessi e connessi), dal momento che ha la curiosa prerogativa di unire più scenari: quello degli Alieni, appunto, ma anche quello degli angeli; e poi quello delle varie divinità che appartengono alle religioni e alla storia dell’uomo, oppure ancora quello delle istanze della cosiddetta archeologia spaziale. Il concetto degli Alieni sottoterra ci riconduce infine alla vicenda del Caso Amicizia, anzi dei Casi Amicizia perché certi episodi hanno riguardato più zone del mondo, senza che ciascuna fosse a conoscenza delle altre. In Italia coinvolse, per circa un quarto di secolo dagli anni 50 agli anni 70, un’ampia area che va dall’Adriatico e dall’Abruzzo alla Lombardia, inclusi Milano e il Parco di Trenno (dove furono scattate foto di dischi volanti). Il libro “Contattismi di massa†di Stefano Breccia ha raccontato una vicenda controversa, che continuerà a dividere e che non sarà mai risolta. Anche in “Amiciziaâ€, per la cronaca, c’erano degli Alieni che vivevano sotto la crosta terrestre. Anzi, due razze: una buona, i W56, e una antagonista e cattiva, i CTR. Alla fine prevalsero – così si narra – i W56, che però negli anni 70 interruppero l’interazione con noi umani basata sull’amore, sulla fratellanza e sui valori positivi. Il motivo per cui salutarono e se ne andarono? Il fatto che noi terrestri siamo delle incorreggibili teste di cavolo. E qui, forse, non siamo nella fantascienza…

 


Data articolo: Sat, 15 Jun 2024 13:33:26 +0000
Vladimiro Bibolotti
“Ho le prove: sugli Ufo ci nascondono la veritàâ€: la rivelazione di Chris Mellon e il caso di Kingman del 1953 (ancora sotto copertura)
Me l’aveva segnalato Vladimiro Bibolotti (Centro Ufologico Nazionale) e poco dopo sul suo account Facebook  ecco che Universo 7p ha trattato la questione. Mi riferisco alla email, pubblicata su X (che per noi rimane sempre Twitter) con la quale Christopher Mellon mette alla luce del sole una discussione tra lui e un alto ufficiale dell’intelligenze […]

kingman-ufo-crash-coverMe l’aveva segnalato Vladimiro Bibolotti (Centro Ufologico Nazionale) e poco dopo sul suo account Facebook  ecco che Universo 7p ha trattato la questione. Mi riferisco alla email, pubblicata su X (che per noi rimane sempre Twitter) con la quale Christopher Mellon mette alla luce del sole una discussione tra lui e un alto ufficiale dell’intelligenze americana circa il recupero di un Ufo a Kingman, in Arizona, nel 1953. Saremmo dunque a 6 anni dai fatti di Roswell e in un’area (il New Mexico, dove appunto sta Roswell, confina con l’Arizona)  decisamente calda sul fronte degli Ovni, o Uap che dir si voglia. L’aspetto interessante e centrale della vicenda è che la copertura su quanto accaduto è tuttora in vigore, segno dunque, come direbbe il noto comico Cevoli di Zelig, che siamo di fronte a fatti e non a pugnette. Mellon è poi un personaggio di spicco, sia per i suoi trascorsi di ex vice alla Difesa per l’Intelligence degli Stati Uniti, sia perché si è sempre battuto affinché in materia di fenomeni/oggetti non identificati ci sia la massima trasparenza. Non solo: ha ancora collaborato con Luis Elizondo e  con un gruppo di aviatori, portando alla ribalta la questione delle intercettazioni dei piloti degli  F-18 della US Navy. Il testo integrale della fatidica email lo trovate a questo link assieme a un articolo di inquadramento della vicenda e del personaggio.


Data articolo: Sun, 09 Jun 2024 12:40:36 +0000
Ufoalieni.it
Esseri interdimensionali: gli Alieni provengono da dimensioni che coesistono con la nostra?
In questi giorni circola in rete il rilancio di una teoria che è stata proposta da vari ufologi, tra i quali Jacques Vallée. La tesi è questa: gli Alieni non vanno ricercati nel cosmo, ma in realtà che coesistono a fianco della nostra. In pratica sarebbero esseri interdimensionali, in grado di “commutare” la loro situazione […]

f3bff017062f50188a8f4c12373e9c4bIn questi giorni circola in rete il rilancio di una teoria che è stata proposta da vari ufologi, tra i quali Jacques Vallée. La tesi è questa: gli Alieni non vanno ricercati nel cosmo, ma in realtà che coesistono a fianco della nostra. In pratica sarebbero esseri interdimensionali, in grado di “commutare” la loro situazione e di manifestarsi a noi. Quindi niente navi spaziali e viaggi interstellari, l’extraterrestre sarebbe, più banalmente, un vicino di casa che fa un po’ il burlone e gioca a nascondino. A detta degli esperti questa chiave interpretativa aiuterebbe anche a spiegare per bene, nell’antichità, l’apparizione di personaggi mitologici, dei, semidei e affini. Vi rimando a un link di Ufoalieni.it dove potrete trovare un esauriente articolo sulla questione. Ecco,  dovete cliccare qui.

Il Cun a San Marino: “C’è vita intelligente sulla Terra?”

Torna a San Marino uno degli appuntamenti più importanti dell’ufologia mondiale: giunto alla sua trentatreesima edizione consecutiva nella Repubblica del Titano, il Simposio Mondiale Sugli Oggetti Volanti Non Identificati e Fenomeni Connessi è organizzato dal Centro Ufologico Nazionale italiano con il coordinamento di Roberto Pinotti, giornalista aerospaziale, presidente Cun e presidente Icer – International Coalition for Extraterrestrial Research. Il titolo dell’edizione 2024 del Simposio Non Identificati e Fenomeni Connessi è: “Ufo, Alieni e guerra: c’è vita intelligente sul Pianeta Terra?”. Previsti contributi, con video e relazioni, da Usa, Russia,  Gran Bretagna, Francia, Spagna, Germania, Portogallo, Grecia, Svizzera, Norvegia e Italia in una due giorni che sabato 1 e domenica 2 giugno 2024 vedrà lo svolgimento dei lavori al Centro Congressi Kursaal di Viale John F. Kennedy 17, a San Marino Città.

 


Data articolo: Wed, 29 May 2024 16:22:36 +0000
ufo
Il manganese del Gale Crater marziano, le nuove analogie con la Terra e il ritorno di una tesi suggestiva: l’Atlantide di Platone era lì?
Nella zona del Gale Crater di Marte è stata rinvenuta una quantità anomala di manganese, cosa che ha fatto sussultare gli scienziati perché è un elemento che avvicina ancora di più la realtà marziana a quella della Terra. Ho trattato la questione per Login, sezione “tecno” di Corriere.it (i link sono due: qui trovate il […]

Nella zona del Gale Crater di Marte è stata rinvenuta una quantità anomala di manganese, cosa che ha fatto sussultare gli scienziati perché è un elemento che avvicina ancora di più la realtà marziana a quella della Terra. Ho trattato la questione per Login, sezione “tecno” di Corriere.it (i link sono due: qui trovate il primo e qui il secondo), ma ho anche coinvolto Tetricus, il nostro “marzianologo”, per un parere. E lui ha preso la palla al balzo per ricordare un’altra tesi che riguarda l’ex lago di Marte. Buona lettura.

Gale_Crater_pillarsIn un articolo a firma Nicoletta Fersini pubblicato on-line sulla pagina “Tecnologia†di Libero.it, si parla della recente e rivoluzionaria scoperta da parte di  “Un team di ricerca†che si è avvalso della Chem Cam installata sul rover Curiosity della NASA. Sembra che “nelle rocce del fondale del lago all’interno del cratere Gale vi sono quantità di manganese più elevate del solito. Ciò significa che i sedimenti originali, quelli dell’antico Marte, originariamente si sono formati in un fiume, nel delta o vicino alla costa del lago una volta presente sul Pianeta Rosso. Cosa che, in definitiva, rappresenta un nuovo punto in comune con il nostro Pianeta, la Terraâ€. La Fersini riferisce poi di un articolo scientifico dal titolo: Manganese-Rich Sandstones as an Indicator of Ancient Oxic Lake Water Conditions in Gale Crater, Mars, pubblicato sulla rivista Journal of Geophysical Research: Planets. “Il professor Patrick Gasda del Los Alamos National Laboratory e i colleghi del team di ricerca hanno cercato di capire come mai le rocce sedimentarie sul fondo del cratere Gale si siano arricchite di manganese in così alta concentrazione e soprattutto quale ossidante potrebbe esserne stato responsabileâ€. Gasda sostiene che “sulla Terra i depositi di manganese si formano grazie all’alto contenuto di ossigeno presente nell’atmosfera, processo che spesso viene accelerato dalla presenza di microbi che, a loro volta, si servono dell’ossidazione del manganese per il proprio metabolismoâ€. La presenza in grande quantità di questo metallo sull’antico Marte “potrebbe suggerire che sia stato un’importante fonte di energia per la vita sul Pianeta Rossoâ€. “È difficile che l’ossido di manganese si formi sulla superficie di Marte, quindi non ci aspettavamo di trovarlo in concentrazioni così elevate in un deposito costiero – ha affermato Gasda -. Sulla Terra, questi tipi di depositi si verificano continuamente a causa dell’alto contenuto di ossigeno nella nostra atmosfera prodotto dalla vita fotosintetica e dai microbi che aiutano a catalizzare le reazioni di ossidazione del manganeseâ€. “Su Marte non abbiamo prove dell’esistenza di vita e il meccanismo per produrre ossigeno nell’antica atmosfera di Marte non è chiaro, quindi il modo in cui l’ossido di manganese si è formato e concentrato qui è davvero sconcertante – ha proseguito il professor Gasda -. Questi risultati indicano processi più ampi che si verificano nell’atmosfera marziana o nelle acque superficiali e dimostra che è necessario fare più lavoro per comprendere l’ossidazione su Marteâ€. La scoperta è stata possibile grazie ai rilevamenti del 2017, ottenuti grazie alla ChemCam installata sul rover Curiosity della Nasa. ooPIA23346_hiresLe rocce sedimentarie nel cratere del lago Gale sono un mix di sabbie, limi e fanghi e in particolare le rocce sabbiose sono più porose, così da facilitare il passaggio delle acque sotterranee. Il team di ricerca guidato da Gasda ha cercato di comprendere come il manganese si sarebbe arricchito in queste sabbie, tenendo conto dei processi che normalmente si verificano sulla Terra. In conclusione potrebbero esserci delle similitudini ancor più accentuate tra l’antico Marte e il nostro Pianeta. “L’ambiente del lago Gale, come rivelato da queste antiche rocce, ci offre una finestra su un ambiente abitabile che sembra sorprendentemente simile ai luoghi sulla Terra oggi. I minerali di manganese sono comuni nelle acque poco profonde e ossiche che si trovano sulle rive dei laghi sulla Terra, ed è straordinario trovare caratteristiche così riconoscibili sull’antico Marteâ€, ha affermato Nina Lanza, ricercatrice principale dello strumento ChemCam. Non manca giorno che Marte ci riservi delle sorprese e riteniamo quest’ultima di grande importanza per stabilire il passato di un pianeta che presenta, con l’avvicendarsi delle scoperte, sempre maggiori similitudini con la Terra. Il fatto che queste scoperte riguardino l’area del Gale Crater, fanno andare la nostra memoria al Timeo di Platone, nel passo in cui il filosofo greco descrive l’antica capitale di Atlantide come una città a pianta circolare percorsa da ampi canali. Stranamente la stessa forma del Gale Crater, un tempo anch’esso a forma di anello circondato dall’acqua. Sul monte Sharp, al centro del Cratere, si possono osservare le rovine di una grande città dalla quale emergono le immagini di una piramide di grandi dimensioni insieme a palazzi e ziggurat. Che fosse proprio in quel luogo l’Atlantide? Il racconto del suo inabissamento altro non sarebbe se non il ricordo dell’impatto di un enorme corpo celeste che distrusse l’atmosfera e il campo magnetico, riducendo Marte a un immenso deserto inabitabile. I suoi abitanti, tecnologicamente evoluti, emigrarono con le loro navi spaziali sulla Terra e la colonizzarono.

Tetricus


Data articolo: Tue, 21 May 2024 10:06:02 +0000
whistleblowers
La denuncia via social network di Luis Elizondo: “Io e altri “whistleblowers†stiamo ricevendo minacce per le rivelazioni sugli Ufoâ€
Ha affidato il suo messaggio ai social network. E non è stato affatto un bel segnale perché Luis Elizondo, l’ex agente segreto statunitense della United States Army Counterintelligence e dell’Under Secretary of Defense for Intelligence che nel 2017 svelò al New York Times gli incontri ravvicinati tra piloti della US Navy e oggetti volanti non identificati, […]

EliHa affidato il suo messaggio ai social network. E non è stato affatto un bel segnale perché Luis Elizondo, l’ex agente segreto statunitense della United States Army Counterintelligence e dell’Under Secretary of Defense for Intelligence che nel 2017 svelò al New York Times gli incontri ravvicinati tra piloti della US Navy e oggetti volanti non identificati, ha spiegato apertamente che sul suo conto pendono minacce. Il testo è di nove righe ma è decisamente chiaro e diretto. Elizondo, personaggio diventato molto famoso da quelle rivelazioni e tornato alla ribalta a inizio 2024 assicurando che l’anno in corso sarebbe stato caratterizzato da novità importanti in materia di Ufo (o di Uap che dir si voglia), ha spiegato “di aver saputo” che qualcuno trama alle sue spalle. “Ieri mi è stato notificato che ci sono minacce personali sia nei miei confronti sia di tutti gli altri “whistleblowers” (traduciamo con “gole profonde”) un tempo associati all’attività sugli Uap per conto del Governo degli Usa. Data la situazione, desidero allora che siano perfettamente chiare a tutti gli americani queste cose: non sono uno portato ad avere incidenti;  non ho tendenze suicide; non abuso di droghe e stupefacenti; non sono coinvolto in attività illecite. Se nel futuro qualcosa dovesse capitare a me e/o ai miei familiari voi saprete benissimo valutare quello che è accaduto”. Poche parole, ma inequivocabili. Sto provando, grazie alla collaborazione di Vladimiro Bibolotti del Cun. che è da tempo un interlocutore di Elizondo, di sapere qualche dettaglio in più. Intanto vi rimando, a questo link del blog, a quanto l’ex agente segreto disse a gennaio.


Data articolo: Sat, 18 May 2024 18:06:53 +0000
ufo
La questione dei rapimenti alieni: ipnosi regressive, false memorie, il ruolo dei militari e un modo (forse) per screditare il fenomeno Ufo
Sui “rapimenti alieni†permangono molti dubbi. La maggior parte delle testimonianze ci giungono dalle cosiddette “ipnosi regressiveâ€, cioè la pratica attraverso la quale, sotto ipnosi, si fa retrocedere nel tempo un soggetto per fargli ricostruire e narrare degli eventi che avrebbe vissuto, soprattutto di natura traumatica, come potrebbe appunto essere un rapimento ad opera di […]

Communion_Cover

Sui “rapimenti alieni†permangono molti dubbi. La maggior parte delle testimonianze ci giungono dalle cosiddette “ipnosi regressiveâ€, cioè la pratica attraverso la quale, sotto ipnosi, si fa retrocedere nel tempo un soggetto per fargli ricostruire e narrare degli eventi che avrebbe vissuto, soprattutto di natura traumatica, come potrebbe appunto essere un rapimento ad opera di extraterrestri. Il fatto è che l’ipnosi regressiva è proprio il modo più efficace per manipolare i ricordi, addirittura per impiantare falsi ricordi o false memorie. Ma cerchiamo di capire assieme che cosa sono le false memorie e come funzionano.

False memorie e ipnosi regressiva

Le false memorie sono studiate da almeno tre decenni. Il motivo è presto spiegato. È interessante e importante studiare le false memorie in quanto possono rivelarci aspetti fondamentali sul funzionamento non solo della memoria, ma pure della nostra mente. Così come le false informazioni, ciò che oggi chiamiamo “fake newsâ€, possono alla lunga modificare i nostri ricordi e di conseguenza le nostre scelte e le nostre decisioni. La psicologa statunitense Elizabeth Loftus, che ha condotto ampie ricerche sul tema ed è considerata una delle massime esperte del settore, dice: «Molte persone credono che la memoria funzioni come un dispositivo di registrazione. Ma decenni di ricerche hanno dimostrato che non è così. La memoria è costruita e ricostruita. È più simile a una pagina di Wikipedia – puoi cambiarla, ma lo possono fare anche altre persone». Vale a dire che puoi essere convinto di avere visto una certa cosa, di avere assistito ad un certo delitto, la cosiddetta “testimonianza oculareâ€. Ma i tuoi sensi possono averti ingannato. E così possono fare altre persone: indurti falsi ricordi, con varie tecniche, mostrandoti foto e filmati, ponendoti domande pilotate, in modo suggestivo. E qui appunto parliamo di coloro che affermano di essere stati rapiti dagli alieni. Di essere stati portati a bordo di Ufo e sottoposti ad interventi chirurgici. Che prove abbiamo di ciò? Nessuna. Eppure sono stati scritti interi libri, persino da psichiatri e psicologi, sulle “abductionâ€, e sono stati pure girati film e documentari. L’aspetto paradossale è che il metodo per cercare la “prova†di questi presunti rapimenti alieni, in mancanza di prove oggettive, sia il più delle volte individuato nella cosiddetta “ipnosi regressivaâ€: fare tornare “indietro†con la memoria il soggetto ipnotizzato per fargli ricostruire e raccontare quanto avvenuto durante il rapimento alieno. Ebbene: è ampiamente dimostrato che le tecniche ipnotiche siano strettamente imparentate con la suggestione, quindi quanto di più distante dalla possibilità di ricostruire attraverso di essa la “realtà oggettiva†di un evento tanto insolito come un rapimento alieno. Come scrive Roberto Pinotti nel suo Ufo ed extraterrestri (De Vecchi, edizione 2022): «La casistica relativa non c’è? Allora la si inventa e addirittura – riproponendo vecchie tecniche proibite di manipolazione e controllo mentale condotte a suo tempo dalla CIA col Progetto MK Ultra – si realizzano le MILABS (military abductions): i “rapimenti di UFO†fasulli in cui tecnici dell’intelligence militare sequestrano soggetti civili sottoponendoli a tecniche tese a impiantare nelle loro menti “falsi ricordi†a base di manipolatori biogenetici “grigiâ€Â». Applied Cognitive Psychology - 2008 - Otgaar - Abducted by a UFO prevalence information affects young children s false (1)_Pagina_01E il risultato di tutto ciò quale è? Che da un certo punto in poi l’immagine angelicata degli extraterrestri, i famosi “nordici†alti e biondi dalla pelle diafana, si trasforma in quella malevola degli Alieni, la tipologia dei cosiddetti “grigi†praticamente insensibili, privi di emozioni e di empatia, in pratica dei “robot biologiciâ€. Una immagine non certo rassicurante. E se oggi digitate “extraterrestri†nella sezione immagini di Google la relativa pagina di risultati sarà piena zeppa di immagini di grigi. Se c’è dietro un progetto di ingegneria sociale per allontanare l’idea dell’extraterrestre buono ed evoluto, il risultato è perfettamente raggiunto. Ricordo che proprio quando uscì il bestseller Communion (l’edizione in lingua è ancora in commercio dopo 37 anni) mi trovavo a New York: le vetrine delle grandi librerie sulla quinta strada esponevano in bella vista la famosa copertina con il grigio in primo piano. L’autore divenuto straricco per avere scritto di questa vicenda presentata come “vera†era un tal semisconosciuto, soprattutto fuori degli Stati Uniti, Whitley Strieber, un autore di romanzi horror che per di più aveva lavorato in agenzie pubblicitarie. L’appaltatore perfetto per creare una idea horror degli extraterrestri e diffonderla presso l’opinione pubblica in modalità di marketing. E invece degli psichiatri e psicologi, sempre americani, che hanno pubblicato sullo stesso tema? Beh, non è la prima volta, e neppure l’ultima, che psichiatri e psicologi americani hanno collaborato con CIA e servizi di intelligence, ad esempio proprio nel famigerato Progetto MK Ultra e nei successivi programmi di ingegneria sociale. Ma siccome qualche traccia pubblica rimane sempre dell’operato di talune classi di ricercatori, esiste qualche prova che gli stessi abbiano condotto esperimenti sulle false memorie relative ai rapimenti da parte degli extraterrestri?

Come si impiantano i falsi ricordi

In effetti scavando attentamente tra i documenti passati e recenti qualche indizio esiste, e proviene proprio da ambienti universitari di ricerca psicosociale. Ad esempio un lavoro scientifico dal titolo “Abducted by a UFO: Prevalence Information Affects Young Children’s False Memories for an Implausible Eventâ€, vale a dire che è possibile impiantare nei bambini piccoli false memorie per un evento implausibile come può essere l’essere stati rapiti da un UFO. Questo studio pubblicato dalla rivista scientifica Applied Cognitive Psychology nel 2009 a firma di quattro psicologi e ricercatori accademici (Henry Otgaar, Ingrid Candela, Harald Merckelbach, Kimberley A. Wade, i primi tre della Facoltà di Psicologia, Università di Maastricht, Paesi Bassi e la quarta del Dipartimento di Psicologia, Università di Warwick, Regno Unito)  esaminò se le informazioni su eventi più probabili promuovono falsi ricordi nei bambini riguardo a un evento che gli stessi autori della ricerca definiscono “non plausibileâ€. Quarantaquattro bambini di età compresa tra 7 e 8 anni e quarantasette di età compresa tra 11 e 12 anni hanno ascoltato una storia vera sul loro primo giorno di scuola e una falsa narrativa su un evento non plausibile (rapito da un UFO) o un evento plausibile (quasi soffocare con una caramella). Nel corso di due interviste ai bambini è stato chiesto di riferire tutto ciò che ricordavano sugli eventi. In entrambi i gruppi di età eventi plausibili e non plausibili avevano la stessa probabilità di presentarsi attraverso i ricordi. Come commentano gli autori: “I nostri risultati dimostrano che i bambini piccoli possono facilmente sviluppare falsi ricordi di un evento altamente implausibileâ€. Come appunto essere stati rapiti da un UFO. Inoltre, sempre a conclusione di questo  lavoro viene rimarcato che sebbene studi precedenti siano state esaminate le caratteristiche cognitive di individui che denunciano rapimenti di UFO, questo è il primo studio che è riuscito a impiantare falsi ricordi di rapimenti UFO. Da cui ne consegue un paio di domande successive a una premessa. È vero che in questo lavoro viene presa in considerazione la possibilità, dimostrata, di impiantare falsi ricordi nella mente di bambini, tuttavia in condizioni “neutreâ€, sperimentali appunto, anche in un clima di gioco. Ma se si volesse impiantare falsi ricordi di malevoli rapimenti UFO in adulti inscenando il tutto con personaggi truccati come sanno magistralmente fare le case cinematografiche statunitensi, supportati da personale militare? E se a tutto ciò seguissero sessioni ripetute di interrogatori suggestivi da parte di psicologi e psichiatri, nonché sedute di ipnosi regressiva? Inoltre un’operazione del genere consentirebbe di pigliare i due classici piccioni con una fava: da una parte screditare la fenomenologia UFO attraverso i discutibili racconti dei “rapiti”, dall’altra avvalorare l’immagine degli alieni brutti, cattivi e insensibili. Sono solo domande e ipotesi, diciamo alla “X Filesâ€. Al benevolo lettore l’ardua sentenza.

Pierangelo Garzia

 

 


Data articolo: Mon, 13 May 2024 09:57:42 +0000

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