NEWS - lavoro - NEWS - ricerca lavoro - NEWS pensioni


News scioperi e vertenze da collettiva.it (CGIL

News scioperi e vertenze da collettiva.it (CGIL)

#scioperi #lavoro #vertenze #CGIL

News n. 1
Stellantis licenzia impiegato di Mirafiori per scarso rendimento

La denuncia è arrivata lunedì 25 settembre dalla Fiom di Torino. A un impiegato degli uffici di Mirafiori è stato notificato il licenziamento, imputandogli di "aver fornito una prestazione giudicata dai suoi referenti gerarchici come 'insufficiente' e 'inadeguata'”. per Edi Lazzi, segretario generale delle tute blu Cgil di Torino, si tratta di "un salto di qualità in negativo da parte di Stellantis rispetto al rapporto con i suoi dipendenti, anche perché ci risulta che la medesima contestazione, cui pensiamo seguirà identico epilogo del licenziamento, è stata comminata ad altri lavoratori. Francamente in tanti anni che seguo le aziende metalmeccaniche del torinese, compresa la vecchia Fiat, non mi era ancora capitato un licenziamento di un impiegato perché i suoi superiori giudicano la prestazione non idonea a ipotetici standard lavorativi". "Mi sembra un'assurdità - continua Edi Lazzi - forse pensata per fare pressione nei confronti dei propri dipendenti e spingerli ad aumentare a dismisura la prestazione lavorativa abbattendo per questa via i costi".

"In questi anni la strategia del gruppo è stata quella di incentivare i lavoratori a dimettersi, offrendogli una buona uscita in denaro pur di ridurre il personale, soprattutto quello impiegatizio - ha spiegato Gianni Mannori, responsabile del Gruppo Stellantis per la Fiom Cgil di Torino -. Un'azienda come Stellantis che in questi anni ha macinato notevoli profitti dovrebbe pensare ad assumere piuttosto che licenziare. Soprattutto a Torino dove per rilanciare Mirafiori si dovrebbero effettuare investimenti mirati ad assegnare maggiori produzioni. Da parte nostra tuteleremo il lavoratore in ogni sede e in ogni modo".

Data articolo: Fri, 29 Sep 2023 10:06:19 GMT
News n. 2
Fiom, Fim e Uilm: grande riuscita dello sciopero a Taranto

Lo sciopero di 24 ore presso lo stabilimento di Acciaierie d'Italia di Taranto, ha riscontrato un'altissima partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori ex Ilva, Ilva in AS e ditte d'appalto. Lo sciopero è stato confermato a seguito della mancanza di risposte alle richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm durante l'incontro avvenuto ieri a Palazzo Chigi. È quanto si legge in una nota congiunta.

"Con questa iniziativa - spiegano le sigle -, i lavoratori di Taranto hanno espresso tutta la contrarietà all'evento organizzato oggi dall'azienda che in piena “contraddizione” compie operazioni di marketing e sviluppo commerciale ma al tempo stesso non si organizza per realizzare la risalita produttiva per rispondere ai clienti".  

Al momento, infatti, "continuiamo a non avere certezze sul piano industriale, occupazionale, sugli investimenti nelle manutenzioni ordinarie e straordinarie e sul processo di risanamento ambientale. Inoltre, preoccupano la situazione drammatica in cui versano gli impianti di Taranto e di tutti gli altri stabilimenti del gruppo, soprattutto a causa dell'assenza di interventi manutentivi, e il continuo utilizzo della cassa integrazione. La vertenza ex Ilva non può continuare a essere affrontata con decreti d'urgenza e accordi senza il coinvolgimento dei lavoratori rispetto alla prospettiva ambientale ed industriale della siderurgia in Italia".

Lo sciopero è "l'ennesima dimostrazione di malcontento, insofferenza e disagio nei confronti della gestione di Acciaierie d'Italia che continua a non rendere sicuri gli ambienti di lavoro, a non riconoscere la retribuzione prevista dal contratto nazionale e dalle normative, a non creare nessuna prospettiva di rilancio e di futuro. L'iniziativa, a cui ne seguiranno anche altre a partire da lunedì 2 ottobre a Genova e negli altri siti del gruppo, è anche una chiara contrarietà all'iniziativa dichiarata dal governo di ricercare un ennesimo accordo escludendo dalla discussione le organizzazioni sindacali e quindi i lavoratori".

"Non accetteremo dal governo ed ArcelorMittal, un ennesimo contratto con un nuovo piano industriale di cui non conosceremo i contenuti e che consentirà di allungare l'agonia del gruppo siderurgico e continuare a rischiare l'ennesimo incidente". Fim Fiom Uilm chiedono: "chiarezza sulla già annunciata per oltre un anno cambio di governance e di management; un cambio di passo, un cambio di prospettiva con il coinvolgimento dei lavoratori che si sono già espressi democraticamente sul loro destino e delle loro fabbriche con l'accordo del 6 settembre 2018".

Nei prossimi giorni, infine, verrà convocato il coordinamento nazionale unitario delle Rsu di tutti gli stabilimenti del gruppo per decidere le iniziative da mettere in campo come segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm.

Data articolo: Thu, 28 Sep 2023 17:36:00 GMT
News n. 3
Ex Ilva: Landini, grande soddisfazione per riuscita sciopero

“Esprimiamo grande soddisfazione per la riuscita dello sciopero di oggi. Le lavoratrici e i lavoratori hanno giudicato inutile l'incontro di ieri tra sindacati di categoria e governo, che ancora una volta ha dimostrato di non andare oltre le dichiarazioni di intenti e di non saper dare alcuna risposta sulla vertenza dell'ex gruppo Ilva. Lo dichiara il segretario generale della Cgil Maurizio Landini nel giorno dello sciopero di 24 ore dei lavoratori tarantini di Acciaierie d'Italia, dei lavoratori e delle lavoratrici dell'indotto, e dei cassintegrati dell'Ex Ilva in amministrazione straordinaria. “Vista la drammatica situazione che denunciamo ormai da molto tempo, continuiamo a pretendere non sfilate, ma soluzioni concrete sia per tutto il personale coinvolto, sia per i cittadini della comunità pugliese”, conclude Landini.

Data articolo: Thu, 28 Sep 2023 16:00:00 GMT
News n. 4
Landini: si limita il diritto allo sciopero dei lavoratori

“Ancora una volta si sceglie la via dell'ordinanza per limitare i diritti dei lavoratori”. Lo afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dopo la decisione del governo di ridurre la durata dello sciopero del personale dei servizi aeroportuali da ventiquattro a quattro ore”.

“A fronte di dichiarazioni a tutela dei lavoratori - prosegue il leader della Cgil -, invece di intervenire sulla risoluzione delle vertenze per il rinnovo di un Ccnl scaduto da sei anni, il governo sceglie di indebolire le stesse limitando l'esercizio dello sciopero”. “È una scelta - conclude Landini - che rivela tutta l'ipocrisia di chi evidentemente non ha a cuore i bisogni dei lavoratori e prosegue nell'attacco preoccupante e inaccettabile al diritto di sciopero. Scelta che vedrà la Cgil opporsi in tutti i modi”.

Data articolo: Thu, 28 Sep 2023 15:09:00 GMT
News n. 5
Sindacati: ok Zangrillo su proroga smart working per lavoratori fragili

"La misura, chiesta da Cgil, Cisl e Uil, equipara finalmente il settore pubblico al privato, ponendo fine a un'ulteriore discriminazione a danno dei dipendenti pubblici". Così Serena Sorrentino, segretaria generale Fp Cgil, Maurizio Petriccioli, segretario generale Cisl Fp, Domenico Proietti, segretario della Uil Fpl e Sandro Colombi, Segretario Generale Uil Pa sulla proposta del Ministro Zangrillo, recepita dal governo, di prorogare lo smart working fino a dicembre 2023 per i lavoratori fragili della Pubblica amministrazione, come già previsto per il settore privato.

"Seppur soddisfatti di questo intervento che va nella direzione da noi auspicata - continuano - chiediamo una convocazione urgente per discutere delle emergenze che affliggono i settori pubblici, dal rinnovo dei contratti, allo scorrimento delle graduatorie fino alla stabilizzazione dei precari".

Data articolo: Thu, 28 Sep 2023 14:51:00 GMT
News n. 6
Operaio muore nel palermitano

È morto mentre lavorava alla ristrutturazione di un appartamento in via Papa Giovanni XXIII, a Belmonte Mezzagno, nel palermitano. Il solaio è crollato e non c'è stato nulla da fare per un operaio di 63 anni, Filippo Ciancimino, rimasto travolto dalle macerie. Inutili i soccorsi. I sanitari del 118 ne hanno constato il decesso. Sulla tragedia indagano i carabinieri. 

Data articolo: Thu, 28 Sep 2023 14:27:51 GMT
News n. 7
Medici, veterinari e dirigenti: arriva la preintesa per il contratto

È stata siglata la preintesa per il rinnovo del contratto nazionale 2019-21 che riguarda i medici, veterinari e dirigenti del servizio sanitario nazionale. Lo rende noto la Fp Cgil. Sono coinvolti 140 mila professionisti, che ricevono così un aumento medio di 240 euro lordi mensili.

"Con questa preintesa sul rinnovo del contratto, siglata dall'unanimità delle organizzazioni sindacali presenti al tavolo, garantiamo tutele a 140 mila professionisti che, sulla traiettoria del precedente, interviene su carriere e orario di lavoro. Garantiamo la concentrazione delle risorse disponibili per aumentare il tabellare, con 240 euro lordi medi mensili di aumento di cui circa 190 sul trattamento fondamentale (tabellare e indennità di specificità professionale che viene finalmente inserita anche per i dirigenti sanitari e delle professioni sanitarie). Le restanti risorse sono destinate a posizioni, performance e condizioni di lavoro. Gli arretrati maturati dal 2019 a oggi sono pari a circa 10 mila euro lordi procapite”. Lo scrive in una nota Andrea Filippi, segretario medici e dirigenti Ssn di Fp Cgil.

“Inoltre – ha spiegato - si introduce l'indennità per turno nei servizi prestati presso i pronto soccorso. La Fp Cgil si è battuta e continuerà a battersi per l'equiparazione retributiva di tutti i dirigenti, a iniziare dal riconoscimento dell'indennità di esclusività per i dirigenti delle professioni sanitarie, per i quali abbiamo comunque ottenuto una forma di parziale perequazione con la valorizzazione specifica della posizione. Abbiamo reso esigibile in maniera inequivocabile il recupero dell'extra-orario lavorato, che fino a oggi veniva azzerato per una vecchia norma che ci trascinavamo dal 2005. Oggi abbiamo ottenuto periodi più lunghi e modalità più flessibili per il recupero di gran parte dell'orario extra, salvaguardando la retribuzione delle prestazioni aggiuntive che aumenta a 80 euro l'ora. Mentre sui media si sviluppano le polemiche sull'emergenza dei pronto soccorso e la carenza di medici dovuta alle condizioni di lavoro, nel Ccnl introduciamo strumenti che costituiscono delle prime risposte, ma diciamo sin da ora che il ministro deve convocare i sindacati della dirigenza per affrontare la questione salariale e occupazionale con strumenti ben diversi da quelli messi in campo finora”.

Filippi ha inoltre osservato: “abbiamo reso obbligatoria l'assegnazione degli incarichi professionali da parte delle aziende che 'dovranno assegnarli entro e non oltre 60 giorni dall'esito positivo delle valutazioni' che pure verranno regolamentate con 'tempistiche certe' continuando sulla strada della valorizzazione professionale. E ancora, abbiamo migliorato la tutela legale dei professionisti e la retribuzione del part-time per favorire la conciliazione dei tempi vita-lavoro delle dirigenti donne, cosi come la possibilità del lavoro agile. Inoltre ora è più chiara la destinazione delle risorse da contrattare per i fondi aziendali e definito l'utilizzo delle ore per la formazione”.

“Abbiamo lavorato – ha proseguito il dirigente sindacale - per qualificare il contratto collettivo nazionale per garantire tutele, diritti e carriere delle professioniste e dei professionisti, ma siamo consapevoli che sono necessari investimenti e più risorse oltre che più contrattazione per riconoscere il ruolo di chi sceglie di lavorare per il Ssn, con orgoglio e spirito di servizio e adesione all'art 32 della Costituzione”.

“Riteniamo una vergogna che ai medici e dirigenti del Ssn che hanno sacrificato tutto nell'emergenza pandemica il contratto sia rinnovato con due anni di ritardo e che non si apra ancora la trattativa sul contratto 2022-24 perché il governo Meloni non finanzia con risorse adeguate il contratto dei dipendenti pubblici. Questa firma è una prima restituzione di diritti e salario al lavoro di chi garantisce, insieme ai lavoratori del sistema salute, la cura dei cittadini. Proprio per questo chiediamo risposte nella legge di bilancio. Il governo non può pensare che siccome il contratto arriva in ritardo si cancella la rivendicazione salariale dei medici e dirigenti sanitari sull'inflazione di questi anni. Per questo – conclude Filippi - saremo in piazza il 7 ottobre a difesa della Costituzione e come Fp Cgil siamo pronti alla mobilitazione”.

Data articolo: Thu, 28 Sep 2023 14:13:00 GMT
News n. 8
Una scuola per la Cgil

Quando si prova a riflettere sulla formazione sindacale, oggi ci si ritrova con due immagini in testa contrapposte: da una parte quella in bianco e nero che richiama le aule della scuola di Ariccia con strumenti e metodi di cui in tanti sentono la mancanza; dall'altra quella più comune alla quale ci siamo abituati dall'esplosione della pandemia a oggi, ovvero il corso online attraverso una delle tante piattaforme digitali.

È in questa contrapposizione apparente di prospettive che la Cgil ha deciso di riorganizzare lo strumento della formazione sindacale, immaginando la costruzione ambiziosa di una vera e propria “Scuola”. Un progetto che non vuole partire dalla costruzione dello strumento (la Scuola, appunto), ma che mette al centro le persone che ci si ritroveranno, compagne e compagni che con responsabilità diverse militano nella nostra organizzazione, a partire dai più giovani e da chi rappresenta nei luoghi di lavoro e nel territorio il volto della confederazione. Un progetto che fa i conti con ciò che le nuove tecnologie offrono, ma che allo stesso tempo recuperi i valori della nostra storia, a partire dal senso di comunità che si realizza nell'incontro di esperienze diverse.

Per questo l'idea di costruire una vera e propria scuola di formazione sindacale vuole dare il senso della ciclicità degli interventi formativi, non di appuntamenti sporadici.

Per questo vogliamo affermare anche nella nostra organizzazione il diritto alla formazione continua. Una formazione programmata che coinvolga le delegate e i delegati, le Rsu e gli attivisti di base fino agli incarichi apicali, in percorsi che prevedano interventi costanti sia in presenza che da remoto.

Come primo passo, per inaugurare questo progetto abbiamo scelto di organizzare due incontri che si sono tenuti a metà settembre tra il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, e centinaia di delegate e delegati under 35 che, in occasione dell'ultimo congresso, sono stati eletti nelle assemblee generali di tutte le strutture.

Gli incontri che abbiamo organizzato rappresentano l'avvio di un percorso fondamentale per la nostra organizzazione. Abbiamo voluto scommettere, innanzitutto, sulla formazione come strumento strategico per il rafforzamento e il radicamento del nostro sindacato, per produrre quei cambiamenti necessari a migliorare le condizioni di vita delle persone che rappresentiamo, a cambiare una società ingiusta. 

Vogliamo, in questo senso, mettere al centro di una formazione rinnovata i bisogni di chi rappresenta nei luoghi di lavoro la Cgil, il vissuto soprattutto di giovani sindacaliste e sindacalisti che rappresentano il futuro della nostra organizzazione. Vogliamo consentire a tutte e tutti, non solo di avere gli strumenti necessari per contrattare e per gestire anche le vertenze più difficili: vogliamo condividere cultura sindacale che metta al centro l'importanza di essere "confederali", di non essere semplicemente una rappresentanza settoriale, ma una rappresentanza generale. Per capirci una rappresentanza che sappia davvero mettere la Costituzione al centro, non solo per difenderla ma per applicarla esattamente come vogliamo fare con la manifestazione del 7 ottobre.

La Cgil deve essere ancora di più oggi un soggetto di trasformazione sociale, ma per farlo è necessario dare a tutte e tutti gli strumenti per capire la realtà, per affrontare la complessità, per svelare le bugie della propaganda per cui nulla si può cambiare, per essere in grado certamente di rispondere alle tante domande e ai tanti bisogni che emergono nei luoghi di lavoro ma anche per essere cittadine e cittadini impegnati a costruire dal basso ogni giorno una società realmente democratica e giusta.

Federico Bozzanca e Simona Marchi, Cgil nazionale

Data articolo: Thu, 28 Sep 2023 14:00:00 GMT
News n. 9
Ferrovie, venerdì stop dei dipendenti degli appalti

“Venerdì 29 settembre sciopero nazionale del personale dipendente degli appalti ferroviari”. A proclamarlo unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Salpas Orsa “per l'adeguamento economico del buono pasto con il riconoscimento dell'importo massimo defiscalizzato come previsto dalla legge di Bilancio 2020”. 

“Nelle oltre 60 aziende che operano negli appalti ferroviari - spiegano le organizzazioni sindacali - la stragrande maggioranza, per non dire le totalità, a oggi, riconoscono buoni pasto del valore di 5,20 euro. Alla luce della grave crisi economica, dovuta alla crescita smisurata dell'inflazione che erode inesorabilmente il potere d'acquisto di tutti i cittadini e quindi anche delle lavoratici e dei lavoratori non è più procrastinabile l'adeguamento economico del buono pasto”. 

“Per queste ragioni - sottolineano infine Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Salpas Orsa - le lavoratrici e i lavoratori degli appalti ferroviari, impiegati nella pulizia di treni e stazioni, nella ristorazione a bordo treno, nell'accompagnamento sui treni notte e nelle attività di piccola manutenzione si fermeranno per mezzo turno di lavoro”.

Data articolo: Thu, 28 Sep 2023 13:59:00 GMT
News n. 10
Aeroporti, sindacati: il governo intervenga per contratti dignitosi

"Dopo l'infruttuoso e inconcludente incontro convocato martedì scorso dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti è arrivato il “colpo di tacco” del governo che, con una discutibile ordinanza di riduzione della durata dello sciopero del personale dei servizi aeroportuali da ventiquattro a quattro ore, ha azzerato, di fatto, l'esercizio del diritto di sciopero che è un diritto garantito dalla Costituzione": è quanto dichiarano in una nota i segretari generali di Filt Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo.

“Le lavoratrici e i lavoratori dell'handling e le loro famiglie – prosegue la nota – oltre a subire il danno del mancato rinnovo contrattuale, che attendono da oltre sei anni, ieri sera hanno subito anche la beffa dell'ordinanza governativa che gli impedisce di utilizzare lo sciopero per aiutare le parti datoriali ad avere un ravvedimento operoso. Il Governo anziché essere riconoscente nei confronti di chi, durante la pandemia e nelle fasi di ripartenza successive, ha rischiato la propria vita garantendo la continuità dei servizi all'assistenza aeroportuale, sollecitando le compagnie aeree a contribuire alla positiva risoluzione della vertenza, ha deciso di penalizzare quello che è l'anello debole della filiera aeroportuale e cioè le lavoratrici e i lavoratori” spiega ancora la nota.

“Nelle prossime ore – concludono i Segretari Generali delle quattro sigle sindacali – metteremo in atto tutte le azioni per tutelare le lavoratrici e i lavoratori aeroportuali”.

Data articolo: Thu, 28 Sep 2023 13:00:00 GMT
News n. 11
Italcementi, siglato accordo di secondo livello

È stato firmato il nuovo accordo di II livello per il gruppo Italcementi/Heidelberg Materials, valido per il triennio 2023-2025. L'accordo interessa circa 1.700 addetti impiegati in 14 stabilimenti in tutta Italia.  Tra i punti salienti ci sono sicuramente le relazioni industriali: “Con l'azienda – spiegano i segretari nazionali di FenealUil, Mauro Franzolini, Filca-Cisl, Claudio Sottile, Fillea-Cgil, Tatiana Fazi – abbiamo sottoscritto, grazie anche al ruolo determinante del coordinamento Rsu, l'impegno di rafforzare le relazioni industriali sia a livello nazionale che a livello di unità produttiva, nella consapevolezza che una maggiore partecipazione possa consentire uno svolgimento più armonioso dei processi aziendali in termini di organizzazione, economicità, reputazione, benessere”. 

L'accordo ha inoltre confermato gli investimenti previsti in ricerca e innovazione e sulla formazione. Importante il capitolo sulla sicurezza, con particolare attenzione alle attività rese dalle imprese esterne e al coinvolgimento dell'Rlssa, il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, salute e ambiente. Molto significativi anche i risultati ottenuti sul welfare: “L'accordo – proseguono i sindacalisti – prevede un permesso aggiuntivo pari ad 8 ore annue, anche frazionabili, per l'assistenza ai genitori over 70, il part-time fino al compimento di 24 mesi del figlio, elevato a 6 anni se in possesso della 104, e un giorno per il compleanno dei figli. Inoltre l'intesa prevede 12 ore di permesso retribuito per la somministrazione del vaccino ai figli fino al compimento di 12 anni. L'accordo introduce anche la possibilità di usufruire di 3 giorni all'anno, anche frazionati, per l'attività prestata in associazioni di volontariato, e una indennità di 8 euro mensili per il lavaggio degli indumenti, il cosiddetto ‘indennità lavaggio tute'”.

 Molto importante anche quanto deciso dalle parti firmatarie sul premio di risultato: “Il premio – spiegano Franzolini, Sottile e Fazi – viene decisamente migliorato nell'impianto complessivo, con il valore punto che passa da 18 a 22 euro, premiando le eccellenze fino a 25 euro. In particolare il premio di risultato è subordinato al raggiungimento di 5 obiettivi: redditività generale, produttività generale, produttività di sito, marcia forni, uso di combustibile alternativo”. Infine la mensa: viene eliminato il contributo a carico del lavoratore, mente l'indennità sostitutiva del pasto sale a 3 euro. Ora l'ipotesi di accordo passa al vaglio delle assemblee dei lavoratori.

Data articolo: Thu, 28 Sep 2023 10:12:00 GMT
News n. 12
Marelli: Fiom, ritirare i licenziamenti a Bologna

“Abbiamo chiesto il ritiro della procedura di licenziamento e l'apertura di un confronto sul piano industriale per rilanciare lo stabilimento”. Così Fiom Cgil nazionale e Fiom Cgil Bologna, commentando l'incontro che si è tenuto oggi (giovedì 28 settembre) presso la Regione Emilia Romagna sull'impianto Marelli di Crevalcore (Bologna).

“La Regione ha sostenuto in maniera molto forte la nostra stessa posizione, mentre l'azienda ha rigettato la richiesta di ritirare la procedura di licenziamento collettivo che è al momento sospesa fino al 3 ottobre”, spiegano Samuele Lodi (segretario nazionale Fiom Cgil) e Simone Selmi (segretario generale Fiom Cgil Bologna).

“La scelta dell'azienda è estremamente grave e irresponsabile. Non è accettabile fare un confronto con la pistola puntata del contatore che ripartirà dopo l'incontro al ministero delle Imprese del 3 ottobre”, proseguono: “Sarà necessario continuare la mobilitazione per riportare la richiesta in sede ministeriale”.

Vista l'importanza strategica della Marelli nella filiera dell'auto, Lodi e Selmi chiedono “la presenza al tavolo al ministero del fondo Kkr, proprietaria del gruppo, che nel frattempo investe nelle reti di comunicazione del nostro Paese, e chiude stabilimenti. Questa non è la giusta transizione. Non si strumentalizza in questo modo una discussione certamente non semplice e sulla quale dovrà prendere posizione anche e soprattutto il governo”.

Data articolo: Thu, 28 Sep 2023 10:04:00 GMT
News n. 13
 Acciaierie d'Italia, 2 ottobre assemblea a Genova

“Dopo l'incontro del 27 settembre tra sindacati, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con tre ministri della Repubblica, la situazione rimane ancora più confusa”. A dirlo è la Rsu di Acciaierie d'Italia di Genova: “Chi si aspettava un momento di chiarimento sui futuri assetti della società probabilmente è rimasto deluso”.

“A noi non interessa parteggiare per una parte o per l'altra della società, quello che registriamo è un totale immobilismo sul piano degli investimenti e della produzione”, prosegue il comunicato: “Questo genera un aumento dell'utilizzo della cassa integrazione che non è più sopportabile e genera, come segnalato ad Asl e prefettura, rischi elevati per la sicurezza. Ormai dal 2020 siamo in questa situazione, e che l'esito della riunione a Palazzo Chigi annunci che dopo quattro anni sarà verificato il dossier Acciaierie d'Italia ci pare grottesco”.

Infine, la mobilitazione. “Il tempo è scaduto: servono capitali, la società deve mettere mano al portafoglio subito per aggiustare le gru, le linee di produzione e acquistare materie prime a Genova”, conclude la nota: “Lunedì 2 ottobre, alle ore 7, appuntamento con tutti i lavoratori fuori dalla portineria per discutere in assemblea del nostro futuro”.

Data articolo: Thu, 28 Sep 2023 09:15:00 GMT
News n. 14
Sicurezza, Pasa (Cgil Savona): «Andremo nelle scuole a promuovere prevenzione e formazione»

“A ottobre saremo nelle scuole per spiegare ai ragazzi l'importanza della formazione e della prevenzione sui luoghi di lavoro e per sensibilizzarli al tema della sicurezza”. Così Andrea Pasa, segretario generale Cgil Savona, spiega il contenuto del protocollo siglato in questi giorni presso la Prefettura. L'iniziativa si intitola “A scuola di sicurezza” ed è stata promossa dal tavolo fortemente voluto dal sindacato per cercare di arginare una piaga che affligge il mondo del lavoro e che è una vera e propria emergenza “Pensiamo che iniziare a parlare di sicurezza sul lavoro ai ragazzi possa essere una strada per rendere più sicuro il lavoro di domani", spiega Pasa.

Al Tavolo, coordinato dalla Prefettura, partecipano Ispettorato del Lavoro, Inail, Vigili del Fuoco, ASL, Ufficio Scolastico, Comune di Savona, Unione Industriali, Cgil Cisl Uil. Sin dalla sua istituzione è stato condiviso il principio secondo cui una più capillare diffusione della cultura della sicurezza, in particolare fra i più giovani, costituisce un primo fondamentale tassello per contrastare il drammatico fenomeno degli incidenti professionali.

Nelle principali scuole medie superiori del savonese sono stati programmati 15 incontri tra ottobre e novembre dove rappresentanti dei vigili del fuoco, dell'Ispettorato del Lavoro, dell'Inail, della ASL e delle parti sociali parleranno ai ragazzi della sicurezza nei luoghi di lavoro, le norme contrattuali, il primo soccorso e il rischio incendio. Per il 20 novembre è prevista una iniziativa pubblica conclusiva del percorso durante la quale saranno illustrati i risultati raggiunti.

Data articolo: Thu, 28 Sep 2023 08:54:57 GMT
News n. 15
Aiop Rsa, Basta contratti pirata. In Piemonte accordo sindacati Regione

Al grido ‘Basta Contratti Pirata' il 27 settembre è stato raggiunto un importante risultato in Regione Piemonte. Durante il presidio organizzato sotto il grattacielo sede dell'istituzione, una delegazione di Cgil Cisl Uil è stata ricevuta dal Presidente Alberto Cirio. Le organizzazioni sindacali hanno presentato le motivazioni dello sciopero contro il contratto nazionale Aiop Rsa – sciopero proclamato dalle sigle su tutto il territorio nazionale - e hanno ribadito la necessità di fare chiarezza e intervenire concretamente per arginare il dilagare dei contratti che creano condizioni peggiorative per le lavoratrici e i lavoratori del comparto socio-assistenziale, con attenzione particolare alle strutture per anziani.

Le strutture accreditate con il sistema pubblico ricevono, dallo stesso, analoghe risorse, in relazione al numero dei posti letto. È del tutto evidente che, se una struttura sceglie di pagare meno i lavoratori, applicando contratti peggiorativi per gli stessi, avrà un margine di guadagno più alto. La Regione Piemonte si è già dotata di una delibera – del 2009 - che tra i requisiti richiesti per l'accreditamento indica che i soggetti gestori debbano applicare un contratto nazionale siglato dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale. Al termine dell'incontro le parti hanno quindi convenuto, siglando un accordo, l'urgenza di attivare un confronto per garantire l'applicazione della normativa regionale e procedere alla sua attualizzazione.

Il percorso condiviso sarà rapidamente avviato già a partire da lunedì,2 ottobre, quando il testo siglato verrà presentato in giunta regionale. I sindacati si dichiarano soddisfatti dell'esito del confronto consapevoli però che questo è solo il primo passo. L'obiettivo è dare continuità e lavorare per portare pari condizioni alle lavoratrici e ai lavoratori del comparto, condizioni che non devono e non possono determinarsi al ribasso per le scelte scellerate di alcuni gestori.

Data articolo: Thu, 28 Sep 2023 07:55:07 GMT
News n. 16
Ex Ilva, nessuna risposta. Al via lo sciopero

“L'incontro non ha fornito le risposte che auspicavamo rispetto ai tantissimi problemi evidenziati circa il gruppo ex Ilva”. Questo il commento di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil nazionali all'incontro che si è tenuto nel pomeriggio di mercoledì 27 settembre a Roma, presso la presidenza del Consiglio dei ministri, cui hanno partecipato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Mantovano, i ministri Calderone (Lavoro), Urso (Imprese) e Fitto (Rapporti europei).

Fiom, Fim e Uilm dichiarano di “non aver ricevuto alcuna ‘chiara' risposta su come il governo intenda risolvere questa annosa vertenza”. Di conseguenza, confermano lo sciopero di 24 ore previsto per oggi (giovedì 28 settembre) a Taranto e annunciano di “convocare quanto prima il coordinamento nazionale unitario delle Rsu degli stabilimenti per decidere le iniziative nazionali da mettere in campo”.

Le ragioni di Fiom, Fim e Uilm

“Abbiamo ricordato tutti gli impegni disattesi da parte di ArcelorMittal”, hanno spiegato i sindacati: “La mancata applicazione del piano industriale condiviso con i sindacati con l'accordo sottoscritto il 6 settembre 2018, il mancato mantenimento dell'occupazione con la messa in cassa integrazione di circa 5 mila (oltre a quelli dell'indotto), il mancato raggiungimento dell'obiettivo di sei milioni di tonnellate annue di acciaio, anche in fase di massima richiesta del mercato”.

Il cahier de doléances non finisce qui. I sindacati evidenziano “il mancato rifacimento dell'altoforno Afo 5, sempre annunciato e mai realizzato; i mancati investimenti per l'efficienza degli impianti, con gravi rischi di sicurezza; la mancata trasparenza sull'utilizzo dei 400 milioni per l'ingresso di Invitalia nel capitale sociale e degli ulteriori 680 milioni immessi quest'anno dallo stesso socio pubblico; la nessuna certezza sui tempi di reintegro dei lavoratori di Ilva in amministrazione straordinaria”.

E sono “stupiti ed esterrefatti dall'aver appreso dal governo dell'interlocuzione in atto con ArcelorMittal per raggiungere un nuovo accordo, dopo quello di marzo 2020 a noi a tutt'oggi sconosciuto, che nella sua realizzazione sta mantenendo come filo di continuità con i governi precedenti l'esclusione dei lavoratori e dei loro rappresentanti sindacali”.

In questo senso, le tre sigle rilevano che “ciò che si è avuto fino a oggi è stato l'aver mortificato i lavoratori con il mancato rispetto delle leggi e dei contratti di lavoro e l'uso massiccio della cassa integrazione straordinaria, con il depauperamento delle professionalità e delle competenze presenti in azienda”.

Fiom, Fim e Uilm, inoltre, evidenziano che “i risultati economici e produttivi, e quelli sociali, dimostrano a oggi l'inaffidabilità del management di Acciaierie d'Italia”, auspicando che “questo governo, a differenza di quelli precedenti, non si faccia condizionare dal socio privato che con la sua gestione, in questi anni, ha sprecato risorse pubbliche e ha fatto pagare un prezzo altissimo a lavoratori e cittadini”.

Cgil, governo non ha risposte da dare

“La Cgil nazionale sostiene pienamente lo sciopero, tanto più dopo l'inutile incontro tra sindacati di categoria e governo”, così il segretario confederale Pino Gesmundo: “L'esecutivo ancora una volta ha dimostrato di non andare oltre le dichiarazioni di intenti e di non saper dare alcuna risposta sulla vertenza dell'ex gruppo Ilva”.

Per Gesmundo convocare un tavolo a Palazzo Chigi con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio e tre ministri “non ha alcuna valenza se non si affronta la drammatica situazione che denunciamo da molto tempo”. Il dirigente sindacale evidenzia che “siamo di fronte a una fabbrica sottoutilizzata, i cui impianti versano in condizioni sempre più critiche e dove ogni giorno vengono messe a repentaglio la sicurezza e la salute dei lavoratori. E di fronte a una città che ha bisogno di soluzioni urgenti sul fronte dell'inquinamento”.

Il segretario confederale Cgil così conclude: “Non servono sfilate o protagonismi da perenne campagna elettorale, occorre intervenire per salvare uno stabilimento che costituisce un asset strategico non solo per Taranto e per la Puglia, ma per l'intero sistema industriale del nostro Paese”.

 

Data articolo: Wed, 27 Sep 2023 16:04:00 GMT
News n. 17
Nissan Italia, è sciopero dei somministrati

Sarà sciopero alla Nissan. Lo ha proclamato Nidil Cgil, a seguito dello stato di agitazione dei lavoratori somministrati Manpower, utilizzati da Nissan Italia Srl di Via Tiberina km 15.740 (Capena). Lo stop di 8 ore è indetto per il 29 settembre 2023, con presidio davanti ai cancelli dello stabilimento, a partire dalle 8.

“La protesta nasce da un uso fraudolento e un ricorso abusivo alla somministrazione da parte dell'utilizzatrice, in violazione alla contrattazione collettiva nonché della normativa nazionale e comunitaria - spiega in una nota il sindacato -. Risultano violati, inoltre, i limiti temporali del ricorso alla somministrazione: i lavoratori che sono impiegati nello stabilimento dal 2015 hanno ricevuto la comunicazione della cessazione della missione nel mese di luglio, nonostante lo stabilimento non soffra di nessuna crisi economica”.

Nidil Cgil “è al fianco dei lavoratori e delle loro famiglie – conclude la nota -, metteremo in campo tutte le forze per cercare di trovare una soluzione alla precarietà dei lavoratori”.    
    
 

Data articolo: Wed, 27 Sep 2023 15:38:28 GMT
News n. 18
Porti, Malorgio (Filt Cgil): la riforma tuteli il lavoro

“La riforma della legge 84/94 sui porti deve tutelare il lavoro portuale e la terzietà delle Autorità di Sistema Portuale con la propria natura pubblica non economica, in un'ottica di sistema portuale nazionale”. Così il segretario generale della Filt Cgil Stefano Malorgio, intervenendo in audizione alla Commissione Trasporti della Camera nell'ambito della discussione congiunta delle risoluzioni, recanti misure per la valorizzazione del sistema portuale nazionale.

“Come proposte - ha detto Malorgio in audizione - pensiamo che servano maggiori poteri del Ministero dei Trasporti e della Conferenza nazionale di coordinamento delle Adsp per svolgere un ruolo di regolazione del mercato. Va introdotta una rappresentanza delle parti sociali, stipulanti il contratto nazionale dei porti, nei Comitati di gestione, serve il riconoscimento del lavoro usurante e gravoso e l'emanazione del decreto attuativo del fondo di accompagno all'esodo e del decreto attuativo sull'autoproduzione. Serve inoltre intervenire sulla sicurezza sul lavoro in un settore esposto a infortuni con un inaccettabile numero di morti sul lavoro ogni anno”.“Serve - ha detto infine Malorgio - un intervento incisivo presso la Commissione Europea finalizzato a un riesame del sistema operativo EU-ETS volto alla riduzione delle emissioni di gas serra anche al settore marittimo per prevedere delle misure transitorie in attesa di un regime globale per evitare un dumping tra i porti Ue ed extra Ue ma anche per rendere il sistema EU-ETS più efficace”.

Data articolo: Wed, 27 Sep 2023 15:29:20 GMT
News n. 19
Cosa c'è sotto al turismo

"Io vorrei un lavoro che quando torni a casa la sera non sei incazzata, stanca, distrutta. Che hai ancora qualcosa da dare a chi ti aspetta". "Io ho dovuto rinunciare al lavoro che era la mia passione, dopo anni di studio e di formazione, perché non arrivavo prendere mille euro al mese". "Quando ci hanno proposto di cambiare il contratto noi ci siamo fidate, poi ci siamo ritrovate senza 14esima, con straordinari e turni notturni abbassati. Più lavoro e meno soldi". 

Sono tre storie (testimonianze anonime, perché le lavoratrici hanno timore a esporsi) che raccontano cosa c'è troppo spesso "sotto" al turismo. Un settore fondamentale dell'economia italiana che vorrebbe, almeno a parole, puntare sulla qualità per attrarre sempre più clienti, ma che in realtà produce enormi quantità di precariato, sfruttamento e lavoro povero.

Il video è stato presentato oggi, mercoledì 27 settembre, in occasione della giornata mondiale del turismo a Spello, nell'ambito dell'iniziativa della Filcams Cgil di Perugia, "Umbria, terra di Santi e precari", conclusa dalla segretaria nazionale Filcams Cgil, Monja Caiolo.

Data articolo: Wed, 27 Sep 2023 14:50:34 GMT
News n. 20
Lavoratori contro, non vince nessuno

Si torna a produrre nel mattatoio di Baldichieri (Asti), ma non tornano a lavorare i 125 operai in presidio dal 7 agosto. Nello stabilimento sono entrati altri operai, prelevati da un sito dell'Emilia Romagna e pagati il doppio dalla proprietà. La tensione tra gli operai in picchetto dall'alba era alle stelle. I lavoratori da fuori regione sarebbero stati chiamati per macellare circa 500 maiali arrivati dopo il lungo stop causato dal presidio. L'azienda infatti rischierebbe di perdere “un cliente importante della grande distribuzione” che avrebbe già minacciato di rivolgersi ad altre aziende visto che è troppo tempo che mancano le forniture di carne.

Un ‘ritorno all'operatività' che i sindacati si preparavano a contrastare, quindi è stato organizzato un picchetto di protesta davanti ai cancelli. Restano invece da 'decifrare' le prossime evoluzioni della vicenda. Poiché, in assenza di personale addetto (sono tutti in sciopero davanti ai cancelli), l'azienda dovrebbe ricorrere ai servizi di una ditta esterna. La Flai Cgil comunica che il presidio proseguirà a oltranza: "Quando arriveranno, ci troveranno qui". Incontro domani pomeriggio, in Provincia, alle 15 alla presenza della Flai, del vicepresidente della Regione, Fabio Carosso e, in collegamento video da Torino, del presidente Alberto Cirio.

 

Data articolo: Wed, 27 Sep 2023 14:22:13 GMT
News n. 21
Agenzia Dire: Cgil, ritirare i licenziamenti

“La Cgil esprime solidarietà ai lavoratori dell'agenzia di stampa Dire, in sciopero oggi (mercoledì 27 settembre) dopo l'avvio della procedura di licenziamento collettivo per 15 giornalisti e 13 grafici. Chiediamo all'editore Valore di tornare immediatamente sui suoi passi”. È quanto si legge in una nota della Cgil nazionale.

“Questi professionisti, in quasi due anni di contratti di solidarietà, hanno garantito il loro impegno e affrontato considerevoli sacrifici economici, aggravati dal pagamento a singhiozzo degli stipendi, per salvaguardare i livelli occupazionali", prosegue la Confederazione: "Riteniamo illegittimi e immotivati i licenziamenti, e ci uniamo alla Slc e alle associazioni rappresentative dei giornalisti nel chiedere che vengano ritirati”. 

Inoltre, per la Cgil “la gravità di questa decisione è amplificata dal fatto che la procedura arrivi dopo un atto ostile da parte dell'azienda nei confronti dei componenti del Cdr, citato in un procedimento di mediazione con l'accusa di diffamazione per una nota pubblicata a luglio sul sito della Slc Cgil”. “Si ripristinino corrette relazioni sindacali”, aggiunge la Confederazione, ribadendo di “sostenere con forza lo stato di agitazione e lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori”.

Data articolo: Wed, 27 Sep 2023 13:07:09 GMT
News n. 22
Turismo: Cgil, lavoro di qualità al centro del Piano strategico nazionale

“Rinnovo dei contratti nazionali, contrasto concreto a precarietà, illegalità e sfruttamento, le tre piaghe di questo settore, sono le priorità per ridare dignità alle lavoratrici e ai lavoratori del turismo e garantire occupazione di qualità in tutta la filiera”. Cgil nazionale e Filcams Cgil rilanciano oggi, in occasione della Giornata mondiale del Turismo, le proprie rivendicazioni: “Non può esserci turismo sostenibile e di qualità senza investire nella qualità del lavoro”. 

In Italia il turismo è in una grande fase di ripresa, ma a fronte di un aumento significativo dei flussi turistici, continuiamo a registrare precarietà e illegalità, e abbiamo affrontato la stagione turistica con 2,5 milioni di lavoratrici e lavoratori che attendono, da troppi anni, il rinnovo dei contratti collettivi nazionali.

In attesa dei dati relativi all'ultima stagione turistica, rileviamo che nel turismo e nei pubblici esercizi il 76% delle aziende è irregolare (338 su 445), con punte del 78% a Nord Ovest e del 95% a Sud. Sono 253 le aziende che per questo hanno subìto una sospensione (il 75% sul totale delle aziende irregolari). Anche il 34% delle posizioni lavorative è risultato irregolare (809 su 2364), di cui 458 in nero, il 57% sul totale dei lavoratori irregolari (dati INL, aprile 2023). La scarsa qualità del lavoro è rappresentata anche dalla diffusione del lavoro precario: lavoro a chiamata, stagionale, apprendistato, part-time involontario, part-time verticale ciclico, voucher. Ad esempio, nel solo settore alberghiero, il lavoro intermittente arriva quasi al 10% (98.462 lavoratori) e il part-time, nella maggior parte dei casi involontario, raggiunge il 54,4%. Dunque poche ore lavorate si traducono in stipendi molto bassi, resi ancor più inadeguati da un'organizzazione del lavoro spesso insostenibile, basata su una flessibilità esasperata che ha eroso i margini di una è possibile conciliazione dei tempi di vita e lavoro e che vede l'80% degli addetti al settore inquadrati ai livelli più bassi della classificazione del personale. Una condizione vissuta in particolare dai giovani, dalle donne e dagli stranieri, questi ultimi in crescita.

Per Maria Grazia Gabrielli e Monja Caiolo, segretarie Cgil nazionale e Filcams Cgil, “il Turismo, per l'estensione della sua filiera e l'importante indotto collegato, è la più grande industria italiana, ma ancora oggi la meno capace di esprimere buona occupazione”. Secondo le due dirigenti sindacali “occorrono politiche di settore e investimenti che rispondano alle specificità del settore e alle sue trasformazioni, accompagnati da politiche attive del lavoro e un sistema di sostegno che guardi ai bisogni dei tanti part-time involontari e ciclici e che riformi la Naspi per gli stagionali”.

“Inoltre, - proseguono Gabrielli e Caiolo - serve un intervento organico e coordinato tra le diverse competenze, centrali e regionali, che coinvolga le organizzazioni sindacali e di rappresentanza per giungere ad un modello di turismo che metta al centro il lavoro, la qualità dell'occupazione e la sostenibilità delle sue condizioni”.

“Prioritario su tutto, però, - concludono Gabrielli e Caiolo - la necessità di rinnovare celermente i sette contratti nazionali del settore, scaduti tra il 2018 e il 2021, così da restituire potere d'acquisto e condizioni di lavoro più dignitose. Non c'è Piano strategico nazionale per il turismo che non parta dalle reali condizioni di lavoro”.

Data articolo: Wed, 27 Sep 2023 12:29:00 GMT
News n. 23
Agenzia Dire licenzia, è sciopero

L'assemblea di redazione dell'Agenzia Dire ha proclamato lo stato di agitazione a seguito dell'avvio della procedura di licenziamento comunicato dall'azienda lunedì 25 settembre. I redattori hanno annunciato una giornata di sciopero per mercoledì 27 settembre, insieme a un pacchetto di sciopero di cinque giorni da utilizzare nel corso della trattativa, qualora le richieste non dovessero essere accolte.

I giornalisti dell'agenzia ritengono “inaccettabili e illegittimi questi licenziamenti, oltre che lacunosa e scarsamente motivata la stessa procedura avviata dall'azienda”, si legge nel comunicato dell'Associazione stampa romana. Per 28 lavoratori (15 giornalisti e 13 grafici), l'esubero arriva dopo quasi due anni di sacrifici, in cui hanno accettato il contratto di solidarietà per mantenere i livelli occupazionali e hanno visto pagamenti a singhiozzo in due soluzioni.

La procedura di licenziamento si inserisce in un clima di ostilità da parte dell'azienda, che a fine agosto “ha citato i componenti del comitato di redazione – continua la nota – in un procedimento di mediazione con l'accusa di diffamazione per una nota pubblicata a fine luglio sul sito della Slc Cgil e mai uscita sui notiziari o sul sito dell'Agenzia Dire”.

“Per questi motivi, l'Assemblea dei redattori chiede il ritiro immediato della procedura di licenziamento collettivo e dell'azione legale nei confronti della propria rappresentanza sindacale” conclude il comunicato del sindacato dei giornalisti, che delibera anche lo sciopero delle firme.

Data articolo: Wed, 27 Sep 2023 08:53:42 GMT
News n. 24
Rispetto per i lavoratori del turismo

Mercoledì 27 settembre è la Giornata mondiale del turismo. Una ricorrenza istituita dall'Unwto, l'Organizzazione mondiale del settore, e celebrata per la prima volta nel 1980. L'obiettivo è ricordare che il turismo ricopre un ruolo fondamentale per lo scambio di persone a livello globale, permettendo il contatto tra culture, tradizioni, stili di vita differenti in uno scambio fertile che arricchisce gli individui e i Paesi. Ma non bisogna dimenticare che gli attori principali del turismo sono coloro che lo rendono possibile: i lavoratori. Proprio agli uomini e donne che operano nel settore la Filcams Cgil dedica una lunga campagna, "Mettiamo il Turismo SottoSopra", che attraversa l'Italia durante l'estate e non solo per chiedere il rispetto dei diritti. In occasione della Giornata mondiale 2023, abbiamo fatto il punto con la segretaria nazionale della Filcams, Monja Caiolo.

"La stagione estiva si è conclusa, ma la nostra campagna continua - esordisce -, stiamo andando in giro per l'Italia con i camper con un duplice obiettivo. Il primo scopo è raggiungere le lavoratrici e i lavoratori del turismo proprio nei luoghi di lavoro, parlare con loro, renderli informati dei diritti e quindi difenderli. L'altro obiettivo è portare alle istituzioni, nazionali e locali, la nostra proposta: un nuovo modello occupazionale per il settore, che va costruito attraverso la qualità del lavoro e condizioni dignitose". Il camper di "Mettiamo il Turismo SottoSopra" è partito il 15 giugno da Bolzano e ha toccato tutte le regioni d'Italia: "Per la Giornata mondiale siamo in Umbria e poi proseguiamo con molte altre tappe" (qui la pagina della campagna).

Precarietà e sommerso

Alla sindacalista chiediamo di fare un primo bilancio della campagna, considerando che ha attraversato tutta la penisola. Come sta il turismo in Italia a settembre 2023? "Nel nostro percorso abbiamo visto che quest'anno il turismo è in forte ripresa, il settore è tornato a crescere, tante strutture hanno registrato il tutto esaurito generando un fatturato importante - spiega Caiolo -. Non va così bene invece sul fronte del lavoro. Il dato che ci preoccupa veramente è quello dell'occupazione: nel turismo c'è una fortissima precarietà, la durata dei contratti stagionali già breve si è perfino accorciata rispetto al passato. C'è troppo sommerso: lavoro nero, grigio e forme di sfruttamento vero e proprio. Questo naturalmente va a incidere sulle condizioni dei lavoratori che non sono posti in una condizione di buona occupazione, dunque tendono ad allontanarsi dal settore e fare altro.

Rinnovare i contratti

Insomma il comparto è in sofferenza, questo si riflette direttamente su tutti quelli che ci lavorano. "Una sofferenza che aumenta per le condizioni insostenibili - aggiunge -, considerando che molte persone pur lavorando si trovano in situazione di povertà. È colpa di una serie di fattori: per primo le retribuzioni basse, con i contratti nazionali del settore scaduti che non vengono rinnovati. In tal senso le controparti datoriali dimostrano un atteggiamento dilatorio sugli aumenti salariali. Poi c'è il nodo delle condizioni di lavoro: mi riferisco al part-time involontario, verticale e ciclico, ma anche alla flessibilità eccessiva che impedisce la conciliazione dei tempi tra vita e lavoro".

Manca una politica di settore

La Giornata mondiale del turismo è un'occasione per rilanciare la questione. "Oggi accendiamo ulteriormente i riflettori su tutte queste criticità. Bisogna sottolineare anche che stiamo scontando un'assenza di politiche del settore e di politiche attive del lavoro, e qui entra in gioco il governo. Tra le nostre richieste c'è anche la riforma degli ammortizzatori sociali, a partire dalla Naspi. Le ultime modifiche hanno penalizzato gli addetti del turismo ancora di più, basti pensare che a fronte di un contratto trimestrale ora l'indennità copre solo un mese e mezzo. In una parola - conclude Monja Caiolo -, nella Giornata mondiale del turismo chiediamo rispetto. Il rispetto che meritano tutte le lavoratrici e i lavoratori del settore”. 

Data articolo: Wed, 27 Sep 2023 04:16:30 GMT
News n. 25
Gruppo Grancasa, raggiunto l'accordo

Raggiunto l'accordo sul passaggio dei 350 lavoratori e delle lavoratrici delle società del Gruppo Grancasa Spa a Ri.Ca. Gest Srl. L'intesa, siglata dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs e dalle due direzioni societarie, è l'ultimo atto della gestione di una crisi strutturale dello storico marchio del mobile con sede a Milano, passata dall'utilizzo di ammortizzatori sociali nel quinquennio mobile, a un accordo di ristrutturazione con il coinvolgimento delle banche presso il ministero, fino all'apertura della composizione negoziata della crisi d'impresa nel 2022.

Per i sindacati si tratta di “un risultato importante che, attraverso la continuità dell'attività, salva sostanzialmente tutti posti di lavoro alle medesime condizioni economiche e contrattuali”. “Con la sottoscrizione del verbale di Accordo per il trasferimento dei lavoratori dei punti vendita Grancasa a Ricagest (Risparmio Casa) - concludono le segreterie nazionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs - hanno voluto ridare ai lavoratori una speranza e una boccata d'ossigeno dopo anni difficili e complicati. I posti di lavoro sono finalmente salvi e attraverso incontri periodici di monitoraggio si effettueranno le dovute verifiche sul nuovo modello organizzativo”.

Data articolo: Tue, 26 Sep 2023 18:52:35 GMT

Le notizie sul lavoro, ricerca lavoro e pensioni

Offerte lavoro, concorsi, bandi