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L'altra faccia della guerra e l'altro volto di Zelensky - Ucraina e Libia: due facce della stessa guerra e la Profezia di Gheddafi - Libia 2011, i crimini impuniti della Nato - Il sanguinoso conflitto in Iraq che pone l'occidente sotto accusa - Pillole di storia dell'Ucraina
Recensione: I saggi raccolti in questo volume documentano l’evoluzione della posizione
di Jung nei confronti della psicoanalisi, lungo l’arco di quasi mezzo secolo.
Si va dall’adesione aperta degli inizi al delinearsi delle prime riserve,
che divengono esplicite con le conferenze americane del 1912. Qui la critica
junghiana investe alcuni capisaldi delle teorie freudiane, quali la concezione
della sessualità infantile come perverso-polimorta, la definizione sessuale
della libido, l’etiologia edipica della nevrosi, e in generale ogni troppo
rigido causalismo. Negli anni seguenti Jung approfondisce le ragioni del suo
distacco, e insieme delinea il disegno della psicologia analitica, in particolare
nei suoi fondamenti tipologici e nella struttura dell’inconscio.
Tra i saggi qui raccolti ricordiamo: La teoria freudiana dell’isteria (1908),
L’analisi dei sogni (1909), L'importanza del padre nel destino dell'individuo
(1909), Aspetti generali della psicoanalisi (1913),
Psicoanalisi e nevrosi(1916) e Prefazioni alla "Raccolta di scritti sulla psicologia
analitica" (1916).
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