Recenzione: In questo romanzo, Massimo Grillandi, delinea la figura di Lucrezia Borgia, unica femmina tra quattro fratelli: Jean, Cesare e Jofrè. Figlia di un papa, a soli 39 anni ebbe 3 mariti (tra cui uno assassinato, Alfonso D’Aragona), 8 figli legittimi, uno illegittimo e fu considerata una perfetta castellana rinascimentale. Abile nella politica, un' ottima diplomatica, riuscì ad ottenere il controllo del ducato di Ferrara, quando il marito Alfonso D’Este era assente. Lucrezia fu oggetto di pettegolezzo, per la sua spietatezza politica e per la corruzione sessuale attribuita ai papi rinascimentali. La biografia del Grillandi, è diversa da quelle classiche, più romanzata e romantica rispetto a quella di Maria Bellonci, nota biografa di Lucrezia Borgia. Tuttavia, il libro descrive in maniera ottimale la casata dei Borgia e la vita di Lucrezia, delineando anche la famosa accusa di incesto di Giovanni Sforza contro il papa. Ciò era accaduto durante il processo di annullamento di nozze con Lucrezia, dove il signore di Pesaro era stato accusato di impotenza. Gli storici sono concordi nell’affermare che le parole del conte di Pesaro erano semplici calunnie, lanciate durante uno scatto d’ira dovuto all’orgoglio ferito.