Recensione: molti poeti e molti religiosi nel corso di tanti secoli e anche millenni hanno fantasticato che alcune specie di animali vivessero in un mondo idilliaco. E così, per esempio, non avrebbero mai immaginato che certi versi degli uccelli non sono altro che una comunicazione di aggressività o di potenziale aggressività nei confronti di altri uccelli o animali. Inoltre si fantasticò non poco sul mondo dell'alveare. Probabilmente gli uomini che vivevano nelle tende a contatto con la natura e che vivevano di caccia, conoscevano meglio gli animali, per lo meno quelli da cacciare e le fiere loro rivali. Ma quando l'uomo cominciò a costruire dei muri intorno ai propri abitati, probabilmente questa conoscenza degli animali si ridusse fino a scomparire. Con Darwin e poi con l'affermarsi dell'etologia(scienza che studia il comportamento degli animali) nell'età contemporanea si va delineando in modo oggettivo il comportamento degli animali, fra l'altro molto simile a quello degli uomini in fatto di aggressività.
Questo libro affronta il problema dell'aggressività come componente del comportamento animale e umano. In esso sono racchiusi gli atti dell'importante simposio scientifico tenutosi a Londra nell'ottobre del 1963. Questo simposio, per partecipazione di studiosi e ampiezza e varietà di temi è entrato tra i titoli essenziali di una nuova scienza, l'etologia, cui in questi anni sempre più è spettato il compito di portare un suo specifico e originale contributo alla riformulazione delle questioni concernenti l'uomo inteso come essere naturale. La prefazione del libro è di Danilo Mainardi; gli altri interventi sono di John Dennis Carthy e Francis John Ebling(Prologo ed epilogo), James Fisher (L'aggressività interspecifica), D.I. Wallis(L'aggressività negli insetti sociali), L.Harrison Matthews (Il comportamento palese nei mammiferi), K. Lorenz(Il combattimento ritualizzato), K.R.L. Hall (L'aggressività nelle società delle scimmie antropomorfe e delle scimmie in genere), A. Klopper (Precorrenze fisiologiche dell'aggressività), Th.Veness e C. de Monchaux(L'ostilità nei piccoli gruppi), D.Hill (Aggressività e malattie mentali), J.Laver(L'abbigliamento come arma di aggressione sociale), D.Freeman (L'aggressività umana in prospettiva antropologica), S.Andresky (L'origine della guerra), A.Storr (Surrogati possibili della guerra), J.Burton(La natura dell'aggressività come si rivela nell'era atomica).