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Il pensiero di Aleksander Dugin

Il pensiero di Aleksander Dugin

#filosofia #pensiero #AleksanderDugin

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Breve considerazione sul pensiero filosofico di Aleksander Dugin

Sul pensiero del filosofo russo Alexander Dugin si soffermano otto degli undici video di questa pagina, non i primi tre. Nei primi due si mette a nudo la politica estera falsa e tendenziosa degli Stati Uniti. In questi video il relatore si riferisce ai documenti rintracciati da Julian Assange che dimostrano come gli Stati Uniti usano delle strategie a tavolino per colpire gli avversari, per invadere i paesi e soggiogarli con delle catene flessibili solo fino a un certo punto. Nel terzo video invece il chiarissimo Diego Fusaro, filosofo e saggista, si sofferma sul concetto di liberalismo, un modus operandi proprio del capitalismo o meglio post-capitalismo o capitalismo finanziario. Non a caso in questa pagina, prima di esporre il pensiero del filosofo russo, è stato introdotto il video della critica del liberalismo. Infatti il filosofo Dugin in una dei suoi principali lavori, La quarta teoria politica, si scaglia contro il liberalismo made in USA e spinge verso il multipolarismo. Secondo la tesi di Dugin bisogna abbandonare i valori del nazismo-fascismo, del comunismo e del liberalismo, da cui prendere gli aspetti buoni, cioè le tradizioni di ogni popolo, un ragionevole patriottismo, i valori della famiglia, la difesa del lavoro dignitoso, il commercio equo e i diritti civili degli omosessuali e delle lesbiche( ma non il genderismo considerato un attentato alla famiglia tradizionale composta da una donna e un uomo).
Non è facile per un non addetto ai lavori fare una recensione di testi filosofici. Per questo ho fatto ricorso ai video in cui parlano lo stesso Dugin e altri professori di filosofia o comunque esperti divulgatori del pensiero filosofico.
Questa pagina è stata ideata e sistemata dopo la recente scomparsa di Daria Dugina avvenuta 10 20 agosto 2022, ovvero la figlia del filosofo, stroncata da un attentato dinamitardo mentre era alla guida della vettura di proprietà del padre. Probabilmente doveva essere colpito il padre o entrambi: padre e figlia, anche lei studiosa di filosofia sulle tracce del genitore, dovevano ritornare insieme da un convegno cui avevano partecipato, ma all'ultimo momento avevano deciso di ritornare separatamente.
C'è da sottolineare che Dugin nel suo pensiero politico crede che oggigiorno affinchè un paese possa sostenere un ruolo mondiale si debba organizzare ad Impero, debba avere una politica estera forte e un esercito potente. Dugin è contro i nazionalismi che fiorirono nell'ottocento e che pure ebbero spesso una funzione aggregante di piccoli staterelli. Una nazione da sola difficilmente può essere veramente sovrana. E gli Stati Uniti sono un esempio di potenza, al contrario dell'Unione Europea fortemente dipendente dagli USA che vanta nel territorio europeo moltissime basi militari.
Il filosofo Alexander Dugin è fortemente contrario al nazionalismo armato. E probabilmente l'attentato che ha portato alla morte della figlia è opera di terroristi nazionalistici. Probabile che una donna ucraina del battaglione Azov, istruita molto bene , sia riuscita nell'intento di mettere una bomba nella macchina del filosofo. Ma è pure possibile che l'attentato sia opera di ultranazionalisti di altri paesi o popoli russi che aspirano all'autonomia. Dugin non è il filosofo cui si ispira Putin, ma indubbiamente nella contrarietà a forze nazionalistiche armate il pensiero di Dugin e l'operato di Putin sono sovrapponibili.
Ma la forza e la consistenza del pensiero di Dugin può avere spaventato anche altri paesi europei e la Nato. Gli ucraini e i paesi che li sostengono continuano a ripetere che non si sta combattendo la Russia solo per salvaguardare il territorio ucraino, ma per l'Europa intera. Veramente una litania assurda che tenta di giustificare i mezzi militari ingenti fatti pervenire all'Ucraina. Quindi da questo allarme, sicuramente un allarme propagandistico della Nato e dei loro alleati(o meglio sudditi visto che negli Stati Uniti i cosiddetti alleati non hanno alcuna base militare), può essere scaturita una rappresaglia terroristica per esempio dalla Polonia o da qualche paese baltico oppure dagli 007 degli USA.

L'Impero e l'Europa



Se sicuramente una invasione russa di qualche altro paese europeo da parte della Russia è veramente frutto di fantasia maligna e di retropensiero di stampo propagandistico, invece una influenza culturale che invada l'Europa per il tramite del pensiero di Dugin è possibile. Se la Unione Europea vuole avere voce in capitolo deve costituirsi come Confederazione di Stati che hanno un esercito comune e una politica estera comune e sovrana, che faccia i propri interessi e non pro domo USA. Per adesso la UE è un affastallamento di Stati che si danno una mano alla dogana, in cui alcuni Stati fra cui l'Italia, sono contributori netti, ovvero versano più di quanto ricevono, mentre altri sono percettori netti, cioè ricevono di più di quanto versano. Per quanto riguarda la politica, l'UE è un colabrodo perché ogni nuovo regolamento, ogni nuovo provvedimento deve essere approvato all'unanimità dai rappresentanti dei 27 paesi che la compongono, come nel 700 in Polonia la famosa Democrazia dei Nobili prevedeva il principio del liberum veto per cui l'opposizione anche di un solo nobile paralizzava le deliberazioni del Parlamento. E' lampante che questa UE sia nata sotto il mantello degli USA e della Nato, e che quest'ultimi non la vogliono fare diventare adulta.
L'Europa è attaccata all'Asia, nel male (tante le invasioni soprattutto da oriente) e nel bene (commercio, scambi culturali), Europa ed Asia hanno condiviso i loro destini. Tanti politici di scarsissimo valore (ovvero dirigenti bancari prestati alla politica) oggi dicono che si è fatto male ad assecondare e promuovere l'importazione di gas e petrolio dalla Russia, ma magari nella gestione di questi scambi nel passato recente c'erano pure loro e ora fanno gli gnorri. Anche dopo l'annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014 i paesi europei hanno continuato ad importare gas e petrolio dalla Russia, in primis la Germania che ha avuto l'ardire di costruire il gasdotto Nord-Stream2 che dalla Russia arriva direttamente in Germania. Probabilmente questo nuovo gasdotto è stato considerato da Usa E Nato come un tentativo della Germania di acquisire un primato in Europa, e per questo è stato imposto ai tedeschi di non renderlo operativo.
Considerata la tecnologia di oggi, considerata la vicinanza con la Russia, considerata la convenienza economica dettata dal mercato (dal libero mercato) Merkel e dirigenti politici tedeschi precedenti hanno fatto bene ad avere ottimi rapporti commerciali con la Russia e anche con l'URSS. Ma è chiato che la pretesa germanica di essere il paese guida in Europa deriva o derivava (dopo l'umiliazione di subire la chiusura del gasdotto Nord Stream 2) dalla sottovalutazione dell'Impero USA in Europa.
A mio avviso per adesso la UE, con i gasdotti provenienti dalla Russia quasi a secco e con il prossimo eventuale embargo del gas russo, si avvia ad essere una istituzione gravosa, iperburocratica, fortemente condizionata da USA, Nato e multinazionali, e con una sovranità prossima allo zero. O l'Europa intende farsi Impero oppure sarà schiacciata dalle economie emergenti. Fra l'altro già importiamo tutto o quasi dalla Cina ove le grandi industrie occidentali hanno delocalizzato moltissime fabbriche. Altra soluzione sarebbe l'Euroasiatismo di Dugin, ovvero rompere con la Nato e allearsi con Russia e Cina. Se ci si pensa bene fino ad ora abbiamo approfittato del basso costo del gas e del petrolio russo e abbiamo importato gran parte delle merci dalla Cina e con l'euro forte e la bassa inflazione siamo andati avanti a malapena. Ora gas e petrolio costano molto di più e l'inflazione sta per essere a due cifre. Gli avvenimenti dei giorni nostri invitano a rivalutare i segni di una potenza di una nazione. Non è solo il PIL a indicare la forza di una nazione, e si sa che è meglio affidarsi al PIL pro-capite, ma sono anche le risorse energetiche a individuarla. Come mai l'Europa non ha saputo prevedere l'aumento stratosferico del gas? Probabilmente, in quanto mal consigliata da USA e Nato, ha sottovalutato la Russia, considerando che già fosse allo sfascio, con tanti russi pronti a voltare le spalle a Putin, a fare attentati contro le infrastrutture russe. C'è stato un attentato, ma è stato un vile attentato contro una persona inerme e figlia di un filosofo, considerato erroneamente l'ideologo di Putin. Ma non ritengo che tale attentato avrà un effetto contro la Russia.

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